SAAB JAS-39 Gripen


JAS-39 Gripen

L'industria aeronautica svedese, in particolare la SAAB, ha realizzato nel secondo dopoguerra una serie di aviogetti da combattimento concepiti per rispondere ai particolari requisiti delle forze aeree svedesi.

La Svezia, peraltro, ha sempre cercato di mantenere una solida base industriale nel settore della difesa, anche allo scopo di rispettare la posizione ufficiale di neutralità rispetto ai due blocchi militari (NATO e Patto di Varsavia) che si fronteggiavano in Europa durante la Guerra Fredda.

Questa neutralità era più formale che reale, giacchè l'organizzazione delle proprie forze armate e i rapporti economici e militari internazionali, lasciavano chiaramente intuire che la Svezia non temeva certamente un'invasione della NATO, quanto piuttosto un'aggressione da parte del Patto di Varsavia.

Il territorio Svedese non è molto sviluppato in longitudine ed era a ridosso delle potenziali minacce, per cui le forze aeree avevano la necessità di garantire tempi di reazione estremamente rapidi e di proteggere settori relativamente ristretti. Non era previsto l'impiego di aerei da combattimento sul territorio nemico o in missioni all'estero e si dava per scontato che i propri caccia avrebbero operato in uno spazio aereo amico e coperto dalla rete radar della difesa aerea. La necessità di proteggere la propria fascia costiera nei confronti delle minacce provenienti dal mare, ed in particolare dal bacino del Mar Baltico, comportava una particolare attenzione anche alla capacità di svolgere missioni antinave a corto raggio.

Gli aerei da combattimento svedesi rispondono a questi requisiti, e non fa eccezione l'ultimo nato, il caccia multiruolo JAS-39 Gripen.

La storia del Gripen inizia nel 1978, quando le forze aeree svedesi iniziarono a pensare ad un velivolo che fosse all'altezza di confrontarsi con l'ultima generazione di aerei da combattimento estremamente maneggevoli (il cui capostipite era stato l'F-16 Falcon) rispetto ai quali anche l'allora  nuovissimo Saab S-37 Viggen si sarebbe trovato in seria difficoltà, per non parlare degli intercettori S-35 Draken ormai avviati verso l'obsolescenza.

Per rispondere a questo requisito, la SAAB presentò nel 1980 una sua proposta, sotto la denominazione SAAB-2110.
Fu esaminata anche l'opportunità di acquistare un caccia di produzione straniera, ed in particolare furono valutati l' F-16 Falcon e l' F-18 Hornet, che trovavano numerosi sostenitori negli ambienti politici e militari svedesi, ma alla fine il Parlamento svedese decise di procedere con un programma nazionale, autorizzando nel 1982 lo sviluppo della proposta SAAB.

Il nuovo programma fu battezzato JAS ed era caratterizzato dall'esigenza di realizzare un caccia che fosse realmente multiruolo, in quanto avrebbe dovuto assicurare le missioni di intercettazione, di superiorità aerea, di ricognizione, di attacco antinave e di attacco al suolo: la Svezia non poteva più permettersi di finanziare aerei dedicati alle singole missioni, né versioni specializzate.

Il primo prototipo del nuovo caccia, battezzato JAS-39A, volò nel dicembre del 1988. Gli fecero seguito altri quattro prototipi. I primi esemplari di serie sono usciti di fabbrica nel 1993, ma una serie di problemi al software di controllo di volo ha ritardato l'ingresso effettivo in servizio: i primi velivoli sono diventati operativi solo nel 1997.

Il Gripen è un caccia monomotore con configurazione alare a delta canard, prese d'aria laterali e singolo timone verticale. L'ala è in posizione media. La propulsione è assicurata da un modernissimo turbofan Volvo Aero RM-12, strettamente derivato dal propulsore americano GE-F404J che equipaggiava l'F-18 Hornet. Difatti il 60 % dei componenti dell'RM-12 è prodotto direttamente dalla General Electric. Rispetto all' F404J il nuovo motore è più potente, è rinforzato nei confronti degli impatti con volatili, la ventola è maggiorata per assicurare un maggior afflusso di aria e la sezione post-bruciatore è di progettazione svedese.

Nonostante l'assenza degli inversori di spinta, la possibilità di inclinare le alette canard di 90 gradi in funzione di aerofreno in atterraggio, consente al Gripen di arrestarsi in spazi brevissimi: un requisito fondamentale per le esigenze svedesi (che prevedono la possibilità di operare persino da tratti autostradali lunghi non più di 600 metri).

Test al simulatore hanno dimostrato che il Gripen sarebbe in grado di appontare su una portaerei e di fermarsi senza far uso di alcun sistema di arresto!

Sempre per soddisfare le peculiari esigenze della difesa aerea svedese, ciascun Gripen può operare con il supporto di appena sei persone: un tecnico specializzato e cinque addetti con un minimo di addestramento possono riarmare e rifornire un Gripen in appena 10 minuti. Ogni caccia dispone di una APU e di un sistema di autodiagnosi, che lo rendono del tutto indipendente dai servizi logistici a terra.

Il cockpit è estremamente moderno, dominato da tre schermi multifunzione e da un HUD di generose dimensioni. I comandi di volo sono del tipo HOTAS (il pilota ha tutti i comandi essenziali distribuiti sulla “stick” e sulla manetta).

L'aereo è instabile, per incrementarne la maneggevolezza, e il sistema di controllo del volo è di tipo FBW, digitale, a tre canali. E' presente anche un sistema di controllo analogico di emergenza.

Il sistema di combattimento è incentrato sul radar Ferranti-Ericsson PS-05/A, un moderno radar multi-modale con capacità look-down, aria-aria, aria-terra e aria-mare, nonché di “mappatura” del terreno ad alta risoluzione e direzione del tiro.

Il velivolo dispone di un sofisticato sistema di data-link, progettato per integrarsi perfettamente con i velivoli AEW  “Erieye” in servizio con le forze aeree svedesi.

L'armamento comprende un cannone interno Mauser BK.27  (lo stesso del Tornado e del Typhoon) e la piena integrazione con i missili aria-aria AMRAAM (il radar ne può guidare quattro contemporaneamente) e Sidewinder. Per le missioni di attacco sono stati integrati i missili aria-superficie Maverick ed il missile antinave RBS-15.

Il Gripen è stato realizzato sia nella versione monoposto, che in quella biposto utilizzata per l'addestramento e la conversione operativa, pur conservando piene capacità di combattimento. Diversamente da altri velivoli, il Gripen biposto ha la stessa capacità di carburante della versione monoposto, in quanto la fusoliera è stata allungata di 67 centimetri. Il cannone interno, invece, non è presente.

Anche il Gripen, com'è ormai norma per i moderni velivoli da combattimento, è entrato in servizio solo con una parte delle capacità e funzioni previste dal progetto. Nel corso della produzione, organizzata in lotti (Batch) vengono via via integrate nuove capacità e funzioni, sia a livello di avionica che di sistema d'arma.

Tra i sensori integrati o da integrare ci sono il sistema IRST OTIS, il casco HMS, pod da ricognizione, pod per l'illuminazione laser / FLIR.

La produzione del Gripen per le forze aeree svedesi è così articolata:
5 prototipi
Batch-1: 29 JAS-39A e 1 prototipo della versione biposto JAS-39B
Batch-2: 75 JAS-39A, 14 JAS-39B e 20 JAS-39C
Batch-3: 50 JAS-39C e 14 JAS-39D

In totale, quindi, la Svezia ha ordinato, escludendo i prototipi, 174 monoposto (A/C) e 28 biposto (B/D) per un totale di 202 aerei di serie, le cui consegne saranno completate nel 2007.
Tutti gli aerei in servizio vengono aggiornati a livello degli ultimi standard produttivi.
Un piccolo numero di velivoli (nove) è equipaggiato con pod da ricognizione.

Questi aerei costituiranno l'intera linea di combattimento della Flygvapnet (l'aviazione militare svedese): una riduzione numerica molto incisiva, se si pensa che negli anni '80 la forza aerea disponeva di oltre 400 aerei da combattimento.
Questa riduzione sarà in parte compensata dalle spiccate qualità multiruolo del Gripen.

Il Gripen non è un velivolo particolarmente appetibile per il mercato dell'esportazione: come tutti i caccia di produzione svedese, lo JAS-39 è un velivolo progettato per i particolari requisiti nazionali, senza alcuna concessione alle esigenze dell'export.

Non sono molti i paesi interessati a caratteristiche estremamente costose, quanto superflue per le proprie esigenze, come la capacità di operare da tratti autostradali o la completa integrazione con il sistema AEW Erieye.
Inoltre il Gripen è un caccia leggero, si pensi che il suo peso a vuoto è nell'ordine dei 6.500 kg, ossia quasi due tonnellate in meno di un F-16C, e il suo raggio d'azione è limitato.

Ciò nonostante, il Gripen è stato acquistato dal Sud Africa (28 esemplari), dall'Ungheria (14 esemplari in leasing) e dalla Repubblica Ceca (14 esemplari in leasing), e altri paesi hanno manifestato interesse per questo caccia (Polonia, Austria, Cile, Filippine, Brasile).

E' però improbabile che ci siano nuovi ordini (almeno per quanto riguarda esemplari di nuova produzione), e la linea produttiva è ormai prossima alla chiusura.

Il Gripen non ha mai avuto occasione di impiego in reali missioni operative, ma si è dimostrato un caccia di elevatissima affidabilità e di grande qualità costruttiva.

Anche se questo velivolo è stato spesso definito come un caccia di nuova generazione, in realtà dal punto di vista tecnologico si confronta più con le ultime versioni dell'F-16 Falcon e dell'F-18 Hornet, che non con i caccia più avanzati come l'F-22, il Typhoon e il Rafale.

E' anche possibile che il Gripen sia l'ultimo caccia di produzione svedese, per via degli elevatissimi costi di progettazione, sviluppo e produzione, che di certo non possono essere ammortizzati con una produzione di poco più di 200 unità.

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Aggiornato al Dicembre 2006

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