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Crisi Ucraina & Crimea


Sergetto75

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19 minuti fa, Flaggy ha scritto:

Poca pazienza?

Infatti la notizia mi aveva lasciato un attimo perplesso: è probabilmente la zona più difficile del fronte, dove i ruzzi hanno concentrato buona parte di quello che hanno, com'era possibile condurre proprio lì un contrattacco?

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@Flaggy


No, c'è un contrattacco ucraino
a nord di Bakhmut, purtroppo.
Cioè sì, il modo giusto per farlo è condurre un contrattacco lungo la rotta M-03 per tagliare fuori il nemico che ha sfondato a sud dalla rotta.
Ma è abbastanza ovvio e il nemico considera senza dubbio una tale possibilità.
Cioè non possiamo contare sulla sorpresa, dobbiamo contrattaccare con forze considerevoli, che ora non ci sono.

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7 ore fa, Berkut ha scritto:

Infatti la notizia mi aveva lasciato un attimo perplesso: è probabilmente la zona più difficile del fronte, dove i ruzzi hanno concentrato buona parte di quello che hanno, com'era possibile condurre proprio lì un contrattacco?

Possibile è possibile: sono i russi quelli con l'ISR che fa schifo e gli Orlan 10 che temono il freddo. Contrattacchi ci sono stati anche a sud. Il vedremo era più che altro rivolto alla buona riuscita dell'azione.

6 ore fa, tabu ha scritto:

@Flaggy


No, c'è un contrattacco ucraino
a nord di Bakhmut, purtroppo.
Cioè sì, il modo giusto per farlo è condurre un contrattacco lungo la rotta M-03 per tagliare fuori il nemico che ha sfondato a sud dalla rotta.
Ma è abbastanza ovvio e il nemico considera senza dubbio una tale possibilità.
Cioè non possiamo contare sulla sorpresa, dobbiamo contrattaccare con forze considerevoli, che ora non ci sono.

Non capisco perchè citi me: come vedi sopra non sono io quello da convincere che un contrattacco sia possibile...

L'effetto sorpresa non è dato solo dal dove, ma anche dal quando e soprattutto dal come (in particolare se contempla fare a pezzi l'artiglieria russa senza la quale i lanzichenecchi sono morti...), per quello attendo info su come sia andata. E' una zona di fronte molto ristretta e gli ucraini avevano riserve. Non è quindi che quanto necessario non ci sia: bisogna vedere quanto costa e se ne vale la pena.

 

Il prmo battaglione ucraino ha completato l'addestramento sul Bradley.

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Un articolo che riassume un anno dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina.
In questo anniversario dell'inizio del conflitto, ecco alcune cifre:

► Vittime militari
Secondo le ultime stime citate il 22 gennaio dal Capo di Stato Maggiore norvegese, più di 180.000 soldati russi e 100.000 ucraini sono stati uccisi o feriti. Il Ministero della Difesa britannico stima che siano stati uccisi più di 137.000 soldati russi. Si tratta spesso di soldati di leva che non hanno ricevuto un addestramento sufficiente prima di essere inviati al fronte.
Il governo russo fornisce stime inferiori sulle perdite. Queste stime variano a seconda che si contino le vittime tra le milizie Wagner o le forze separatiste. L'Ucraina riferisce poco sulle sue perdite, che stima tra le 10.000 e le 13.000 nel dicembre 2022.
Entrambi i Paesi tendono a minimizzare le proprie perdite militari e ad esagerare quelle del nemico, rendendo difficile separare il vero dal falso nelle loro dichiarazioni.

Vittime civili
Secondo le ultime cifre fornite dalla Norvegia, le vittime civili ammontano a 30.000. Questa stima è vicina a quella dell'Ucraina, che a metà gennaio ha dichiarato di aver ucciso più di 40.000 persone, tra cui 400 bambini.
Da parte sua, l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha stimato a fine gennaio che 18.000 ucraini sono stati uccisi o feriti nei combattimenti.

Rifugiati e sfollati
Più di 7,2 milioni di rifugiati ucraini sono stati registrati in Europa, secondo i dati delle Nazioni Unite pubblicati a metà settembre 2022. I primi tre Paesi ospitanti sono Polonia, Germania e Repubblica Ceca. Inoltre, si stima che circa 6,9 milioni di ucraini siano sfollati, costretti a lasciare le loro case e a rifugiarsi in altri Paesi. Inoltre, circa tre milioni di ucraini si sarebbero trasferiti in Russia, anche se non è possibile determinare il rapporto tra coloro che vi hanno trovato asilo e coloro che sono stati sfollati con la forza.
Perdita di equipaggiamento militare
Secondo il sito statistico Oryx, 1.000 carri armati russi sono stati distrutti, 544 sono stati catturati dagli ucraini, 80 sono stati danneggiati e 65 abbandonati. Queste cifre si riferiscono solo alle perdite visivamente confermate. Il numero totale è quindi molto più alto e potrebbe essere più vicino a 2.000 carri armati distrutti, secondo un analista militare che pubblica regolarmente sulla piattaforma.
Secondo l'Istituto internazionale di studi strategici, la Russia ha perso il 6-8% dei suoi caccia, ma per alcuni tipi di aerei le perdite potrebbero arrivare al 10-15%. L'Ucraina, da parte sua, avrebbe perso metà della sua flotta di caccia.
Distruzione di infrastrutture civili
I combattimenti hanno avuto luogo principalmente nell'Ucraina orientale, dove sono state distrutte case e fabbriche. Le infrastrutture energetiche sono state bombardate dalla Russia in tutto il Paese. Secondo l'UNESCO, 3.000 scuole e 239 siti culturali sono stati danneggiati durante i combattimenti.
La Commissione europea, la Banca mondiale e il governo ucraino hanno stimato in un documento congiunto di settembre che la ricostruzione dell'Ucraina costerà 349 miliardi di dollari.

Fonte: La Croix

https://www.la-croix.com/Monde/crise-ukrainienne

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10 ore fa, Alpino ha scritto:

Ma è vera la storia dell'A 50 russi andato distrutto?

Ecco le prime conferme sulle modalità dell'attacco. Poi se Peskov non ha niente da dire...magari è vero...

Cita

Attivisti bielorussi rivendicano la distruzione di un aereo russo

Partigiani bielorussi contro la guerra in Ucraina hanno rivendicato di aver distrutto un aereo militare russo in una base aerea vicino Minsk. "Questa è la diversione di maggior successo dall'inizio del 2022. L'operazione è stata condotta da due bielorussi. Hanno impiegato dei droni e hanno già lasciato il paese", ha twittato Franak Viacorka, un consigliere della leader dell'opposizione in esilio, Svetlana Tikhanovskaya.
L'attacco con due droni alla base aerea di Machulishchy, a 12 chilometri da Minsk, è stato rivendicato dall'organizzazione partigiana bielorussa Bypol, riferisce il Guardian. Il bersaglio colpito è un aereo Beriev A-50, "uno dei nove Awacs delle forze aeree russe dal valore di 330 milioni di dollari", sottolineano i partigiani, usando la sigla per gli aerei con sofisticati sistemi di ricognizione.
Non vi sono conferme indipendenti al grave danneggiamento dell'aereo, ma blogger militari russi e bielorussi hanno parlato ieri di esplosioni nella base aerea. Interrogato oggi in merito dai giornalisti, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha risposto: "non abbiamo nulla da dire a questo proposito".

 

Quanto alla controffensiva ucraina a nord di Bakhmut, Cooper al momento non ha trovato niente di più di questo...

Rid continua a parlare di accerchiamento anche se non è la prima volta che  da quelle parti restano indietro con le notizie... Meglio però non farsi troppe illusioni: la situazione è parecchio difficile (anche se questi resoconti qui sotto non sono mai più recenti di 24 ore).

Beh, non si sa come va, ma almeno la prendono con spirito. D'altra parte è anche una  guerra di propaganda...e, almeno quella i russi sicuramente la stanno perdendo malamente...

Di sicuro a Bakhmut è arrivato il fango...

 

Modificato da Flaggy
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Il 25/2/2023 at 23:20, Blabbo ha scritto:

Immaginate qualcuno che arrivi a sostituirlo con la narrazione di una guerra vera all'occidente. Hitler in Germania ci è arrivato così in fondo, sull'onda di una guerra perduta e un Paese mortificato.

bhe... no.
ti sei perso un decennio di rinascita industriale e tecnologica tedesca, sotto baffetto, con tanto di sorrisoni e pacche sulle spalle europei, prima di arrivare alla WWII. la Russia post-Putin e con un falco non avrebbe queste possibilità.

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16 ore fa, engine ha scritto:

Beh, se la Russia può mandare (legittimamente, avendo l'assenso del governo locale) truppe in Siria, allora non si capisce perché un robusto contingente UE non possa recarsi in Moldavia con mandato chiaro del Consiglio dell'UE con e regole di ingaggio ben precise, su espressa richiesta delle autorità di Chișinău e tenendosi alla dovuta distanza dalla Transnistria, cogliendo magari l'occasione per far risorgere una buona volta la defunta Eurofor.

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2 ore fa, Athens ha scritto:

Beh, se la Russia può mandare (legittimamente, avendo l'assenso del governo locale) truppe in Siria, allora non si capisce perché un robusto contingente UE non possa recarsi in Moldavia con mandato chiaro del Consiglio dell'UE con e regole di ingaggio ben precise, su espressa richiesta delle autorità di Chișinău e tenendosi alla dovuta distanza dalla Transnistria, cogliendo magari l'occasione per far risorgere una buona volta la defunta Eurofor.

Perché quella sarebbe "una provocazione". 

Wishful thinking?

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3 hours ago, Athens said:

Beh, se la Russia può mandare (legittimamente, avendo l'assenso del governo locale) truppe in Siria, allora non si capisce perché un robusto contingente UE non possa recarsi in Moldavia con mandato chiaro del Consiglio dell'UE con e regole di ingaggio ben precise, su espressa richiesta delle autorità di Chișinău e tenendosi alla dovuta distanza dalla Transnistria, cogliendo magari l'occasione per far risorgere una buona volta la defunta Eurofor.

Quando sento parlare di "regole di ingaggio ben precise" mi vengono i brividi

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52 minuti fa, Alpino ha scritto:

Quando sento parlare di "regole di ingaggio ben precise" mi vengono i brividi

Anche a me, e presumo per lo stesso motivo.
Ovviamente il mio post va inteso come auspicio molto ironico vista l'attuale perdurante e oggettiva inesistenza della UE come soggetto politico, che determina l'assoluta mancanza delle condizioni minime necessarie per poter svolgere un qualsiasi ruolo attivo nella crisi ucraina.
Eppure, considerando che molti paesi UE sono anche membri NATO, una ipotetica iniziativa di "boots on the ground" in Moldavia comporterebbe per la Russia una virtuale impossibilità di reagire militarmente, sia perché i russi non possono fisicamente arrivare sul posto senza violare territori o spazi aerei dichiaratamente non permissivi e sia, soprattutto, perché l'ipotesi di agire direttamente contro uno qualsiasi dei paesi UE dotati anche di cappello NATO comporterebbe il rischio dell'applicazione del famoso articolo 5 del trattato Atlantico.
Insomma, al Cremlino non potrebbero fare altro che masticare amaro, abbassare la cresta e ingoiare il rospo. Il che non è detto che non possa avere ripercussioni dirette anche sul teatro ucraino.

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2 ore fa, Berkut ha scritto:

 

Wishful thinking?

Di nuovo possiamo solo dire vedremo...

Dal campo ci dicono che da lì nessuno fornirà info in tempo reale...

D'altra parte avevamo detto vedremo anche quando domenica Cooper si era limitato a riportare (della serie non lo dico io...) di una controffensiva in atto a nord con accerchiamento dei russi, che poi oggi nel secondo dei suoi due aggiornamenti odierni riduce a questo...

Cita

2.) The second map is shown Ukrainian counterattacks of the last three days. Essentially, there was no ‘cauldron’ because there are too many Russians further east, and no weak spots to exploit. Instead, ZSU run a series of counterattacks with the aim of hitting forward rallying points of the VSR and disrupting further assaults, so to buy time for a rotation of battered units in the rear, and their replacement with fresh units.

Comunque non condivido la sua avversione per carri e aerei, anche se è indubbio che agli ucraini manchino munizioni per fermare la carne da cannone russa. Penso che chi abbia carri e aerei moderni (e non li usa alla membro di segugio) può ambire a una guerra di manovra e non solo a massacri stile Verdun...

In ogni caso ormai è chiaro che questi torneranno utili...

 

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3 ore fa, Flaggy ha scritto:

Di nuovo possiamo solo dire vedremo...

Dal campo ci dicono che da lì nessuno fornirà info in tempo reale...

D'altra parte avevamo detto vedremo anche quando domenica Cooper si era limitato a riportare (della serie non lo dico io...) di una controffensiva in atto a nord con accerchiamento dei russi, che poi oggi nel secondo dei suoi due aggiornamenti odierni riduce a questo...

Comunque non condivido la sua avversione per carri e aerei, anche se è indubbio che agli ucraini manchino munizioni per fermare la carne da cannone russa. Penso che chi abbia carri e aerei moderni (e non li usa alla membro di segugio) può ambire a una guerra di manovra e non solo a massacri stile Verdun...

In ogni caso ormai è chiaro che questi torneranno utili...

 

Oh, ad intuito se sui social gli informatori Ucraini lasciano che si parli di contrattacchi e sacche di russi prese alle spalle secondo me stanno davero preparando ad andarsene via da Bakhmut.

Anche perchè, cartine alla mano, il cerchio si stringe sempre di piu.

Modificato da Blabbo
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On 2/28/2023 at 5:07 AM, vorthex said:

bhe... no.
ti sei perso un decennio di rinascita industriale e tecnologica tedesca, sotto baffetto, con tanto di sorrisoni e pacche sulle spalle europei, prima di arrivare alla WWII. la Russia post-Putin e con un falco non avrebbe queste possibilità.

Esattamente

Anche perché all'epoca l'Europa se la stava facendo sotto causa rischi di espansione della rivoluzione russa. E veniva fuori da una guerra con milioni di morti e non erano così propensi ad uno scontro. Andate a vedere cosa diceva il buon Churchill di mussolini ed Hitler.

Un post Putin falco troverebbe una situazione con decisamente meno, o inesistenti, spazi per svolazzare.

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La situazione a Bakhmut è veramente difficile e ormai è rimasta solo una strada per ritirarsi...

 

Intanto arrivano le immagini dell’attacco dei giorni scorsi all’A-50 di stanza di Bielorussia e che ora dovrebbe avere un paio di buchi aggiutivi non previsti a progetto...

Ma quando i danni non li fanno gli altri ci pensano da se...

 

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