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Mostra il contenuto più apprezzato dal 03/12/10 in tutte le aree

  1. Io proporrei di evitare di postare immagini così esplicite, se non altro per rispetto a delle persone che non ci sono più.
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  2. Tra le altre cose uno degli step del Block 4 introduce le SDB II battezzate GBU 53/B StormBreaker https://www.janes.com/article/81956/stormbreaker-enters-operational-test-phase Poco interesse sembra invece circondare i serbatoi ausiliari. http://highorder.berkeley.edu/proceedings/aiaa-annual-2008/paper0281.pdf Probabilmente trascurato negli anni il documento spiega l’evoluzione del design dei serbatoi esterni, che inizialmente avrebbero dovuto essere quelli “cilindrici” da 480 galloni (circa 1800 litri) dell’F-18. In fase di sviluppo ci si accorse che ai regimi transonici si creava un campo di depressione e di onde d’urto che in caso di grossi carichi applicati ai piloni intermedi (JDAM da una tonnellata e JSOW), questi ultimi erano sottoposti a momenti imbardanti notevoli, che una volta rilasciati, potevano portarli a collidere con i serbatoi applicati ai piloni interni. Il redesign dei serbatoi per successive iterazioni portò alla configurazione finale (ancora non implementata) che era il miglior compromesso fra capacità dei serbatoi e interferenza fra i carichi e che consentiva di evitare eccessivi effetti imbardanti al momento del rilascio dei carichi. La configurazione vagamente a “bottiglia di Coca-Cola” sembra dettata dalla regola delle aree di Whitcomb, ma in realtà non è volta ad minimizzare la resistenza transonica, quanto appunto a minimizzare l’interferenza fra i carichi, sia aumentandone la distanza nella parte posteriore, che modificando il campo di pressioni e di flusso che altera la traiettoria di rilascio. Considerazioni analoghe, (anche se in questo caso l’interferenza dei carichi era con la fusoliera), portò alla configurazione a piloni divergenti nell’F-18E, con la nota penalizzazione aerodinamica. Nel caso dell’F-35 il ricorso ad opportuni angoli di divergenza dei piloni (toe-out) è stato il minimo indispensabile a non essere controproducente per via dell’aumento della resistenza o per la nascita di carichi instabili e deleteri per la vita a fatica della struttura. Resta evidente nelle versioni A e B (che hanno la stessa ala) una diversa incidenza del pilone intermedio, che è calettato a cabrare grazie all’inserimento di una specie di distanziale non presente sull’altrimenti identico pilone interno. Non mi pare sia mai stato esplicitamente chiarito il perché di questa incidenza a cabrare dei carichi al pilone intermedio, ma è presumibile che derivi dallo stesso proposito di ridurre al minimo le interferenze fra i carichi. Il pilone più esterno, quello dedicato al Sidewinder/Asraam, è relativamente vicino al pilone intermedio, perché è applicato in un punto in cui la struttura alare ha ancora sufficiente corda e robustezza per reggerlo, ma è evidentemente ruotato verso l’esterno in modo da allontanarlo il più possibile dai carichi di caduta al pilone intermedio e nel contempo consentire di non avere alcuna interferenza tra la superficie mobile al bordo d’uscita (flaperon) e gli impennaggi del missile. Quest’ultimo problema non è presente sull’F-35C per via dell’ala più grande (l'alettone è ben dietro), come evidentemente non vi è la necessità di ruotare a cabrare il pilone subalare intermedio. In realtà, anche se Lochkeed Martin ha lavorato con Cyclone Ltd per lo sviluppo dei serbatoi subalari esterni e benchè si sia parlato di un interesse israeliano per dei CFT, non è che ci sia mai stata fretta in merito. Il perchè è abbastanza evidente: pur essendo manco un metro più lungo e più largo di un F-16, già così l'F-35A trasporta 18500 libbre di carburante (circa 10000 litri) e ha una frazione di carburante pari a 0.37 al peso totale. Valori raggiunti da altri aerei solo con serbatoi esterni. A fronte della penalizzazione aerodinamica (oltre che di RCS), aggiungere quindi due serbatoi esterni all'F-35 (pare da 426 galloni dopo l'ottimizzazione di cui sopra) non è che porti un così incisivo aumento alla già considerevole autonomia. I progettisti hanno preso atto del frequente e abituale utilizzo di serbatoi subalari e conformi (oltre che di aerocisterne) da parte dei velivoli di quarta generazione e quindi hanno dotato il velivolo della grande quantità di combustibile che lo caratterizza: in un certo senso il carburante supplementare è dentro.
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  3. Sono due anni che scriviamo che la Russia ha perso questa guerra perchè in effetti la Russia la guerra l'ha persa proprio due anni fa, al terzo giorno ddell'invasione, quando non è riuscita a tenere l'aereoporto di Hostomel e il governo ucraino invece di sedersi al tavolo con gli invasori ha deciso di resistere. La Russia Ha perso il mercato europeo degli idrocarburi, buttato nel cesso gli investimeti per il Nord Stream 2, mandato a quel paese la buona reputazione dei suoi sistemi d'arma per l'export nel terzo mondo, s'è ritrovato con un nuovo membro Nato add un tiro di sputo da San Pietroburgo e ha i cinesi che gli tengono le palle. Ora, magari quando gli USA e l'europa sibstancheranno di mandare all'ucraina le briciole e quello che stava a prendere muffa nei depositi da 30 anni forse riusciranno ad annettere qualche importantissimo villaggio di 20.000 anime al costo di centinaia di blindati e migliaia di morti per poi passare i prossimi 10-15 anni a ricorstuire le proprie forze armate fino ai livelli del 2021, ma non chiamarmela vittoria per favore.
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  4. Il governo israeliano presto o tardi pagherà la deriva autoritaria che ha preso. Ci sono elementi di dubbia capacità e moralità. Un ottimo video di Gio Pizzi di alcuni giorni fa ne parla. Ora l’obiettivo è certamente eradicare quella banda di macellai di Hamas e jihadisti vari, ma dopo questa crisi, fra le più profonde vissute da Israele dato l’elevato numero di vittime, sarebbe auspicabile volgere dei passi in favore di una soluzione del conflitto che, attualmente, non c’è. Specialmente in virtù del fatto che altri attori regionali, dietro le quinte o meno, la pace non la vogliono e soffiano costantemente sul focolaio delle violenze
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  5. Non vedo la motivazione di sta caciara: i t-54 in Vietnam non li aveva mandati lo Spirito Santo. È partita la guerra contro i sovietici? No. E poi cosa credono che stiano facendo tutti gli RC135, i sentry ecc? Ormai avranno campionato anche il timbro di voce dei meccanici, ovvio che se agli ucraini dici “qui c’è la XX divisione” e gli ucraini sanno chi c’è a capo lo piallano. È solo un lieto caciare nel maldestro tentativo di nascondere la profonda inadeguatezza messa in campo. Non è che puoi dire “ok abbiamo mandato dei rincoglioniti che usano il cellulare e si stanno facendo drizzare i denti da un esercito che sulla carta era una barzelletta”. Devi dire per forza che è colpa degli USA per non perderci la faccia. È una non notizia, ufficialità o meno
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  6. Forse può essere interessante soffermarsi su qualche aspetto della struttura dell’F-35 e sulla sua evoluzione a partire dal primo prototipo, per arrivare ai velivoli di serie, che hanno recepito quanto progettato dal team SWAT, che lavorò al programma di riduzione del peso nei primi anni 2000. La modifica più evidente è quella che riguarda 2 delle quattro sezioni di fusoliera; quelle centrali. In origine la seconda (qui sotto) iniziava dietro l’abitacolo e includeva le stive, mentre la terza in pratica era il cassone alare che passava sopra le stive stesse. Strutturalmente però il cassone alare aveva bisogno, per resistere a flessione, anche della parte inferiore appartenente alla seconda sezione, da cui concentrazioni di sforzo e pesanti irrobustimenti nei punti di giunzione fra le due sezioni di fusoliera. Bene, ora in pratica la seconda sezione è più corta e include solo la parte anteriore delle stive. La parte posteriore delle stive è ora inclusa nella terza sezione, che quindi non è più solo il cassone alare, ma è un bel pezzo di fusoliera comprensivo di parte delle stive al quale vengono fissate le semiali. Ordinate monolitiche avvolgono ora il vano motore e senza soluzione di continuità diventano i longheroni alari interni a cui si imbullonano le semiali. Il tutto consente un risparmio di peso. Per intendersi questa grossa terza sezione, che include, oltre alla parte posteriore delle stive, anche gli attacchi del carrello principale e del motore, è quella realizzata anche a Cameri. Oltretutto, come si vede dall'immagine sopra, presenta parecchie differenze fra le tre versioni. Il puzzle di sub assiemi alla fine è questo: Da notare come di fatto, soprattutto ora, le stive e il vano carrello siano per quanto possibile applicati al di sotto della struttura principale più che interromperla . Questa è una delle ordinate all’altezza della stiva. L’anello attorno al vano motore costituisce il cuore della struttura. Sotto e ai lati ci sono le stive che da questa immagine, più che essere dentro la fusoliera sembrano quasi appese alla radice dei longheroni alari. Sono quindi necessari minori irrobustimenti perimetrali e quindi peso. Di fatto ogni “buco” che interrompe la continuità dei pannelli esterni tende a indebolire la struttura e per compensare richiede che la “cornice”, fatta di longheroni e ordinate, sia più robusta e pesante. In effetti le stive, quanto meno dietro dove si trova l'ala, sono chiuse da ordinate massicce, come questa… Cercare il più possibile di mantenere la continuità strutturale è più evidente per il vano carrello, racchiuso in pratica in una carenatura sotto l’ala e ai lati della fusoliera e un po’ meno vero per le stive che comunque hanno ordinate di forza piuttosto robuste e massicce, mentre nella variante B (la più critica in termini di peso) sono state pure accorciate e rimpicciolite proprio per rimpicciolire quei "buchi" strutturali e rendere quelle ordinate meno massicce. Si è poi andati oltre alleggerendo ulteriormente la struttura e limitando a 7g il fattore di carico massimo sul B. Sono comunque due le stive e fra di loro passano longheroni che garantiscono la continuità strutturale della fusoliera La complessità strutturale di questo velivolo è quindi notevole e forse ci fa comprendere come mai, nonostante un'incredibile quantità di calcoli strutturali e simulazioni, alla fine ci sia stata qualche spiacevole sorpresa durante le prove a fatica, in particolare sul B.
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  7. intanto, è interessante vedere con quali unità i russi stanno attaccando a nord di Kharkiv e quale sia l'uso della loro force generation, sempre in merito al "nel complesso la situazione russa non è peggiorata"... hanno spostato, lateralmente, parecchi elementi della 6° CCA e dell'11° AC (verosimilmente, li sposteranno tutti in zona), pedine del ricostituito LMD, il cui scopo sarebbe fronteggiare la NATO nel Baltico ed in Scandinavia. hanno portato al fronte elementi del neonato 44° AC, anch'esso facente parte dell'LMD e fulcro della detta force generation per il distretto militare citato. hanno anche spostato, sempre lateralmente, un paio di reggimenti, rispettivamente, della 2a MRD e della 47a AD, facenti parte del 1° GTA. tutti i citati spostamenti laterali (di unità che, al tempo, erano l'eccellenza della componente meccanizzata russa e che sono state più volte riformate con mobik e volontari vari) sono stati effettuati dal fronte di Kupiansk, andando verosimilmente a congelare un settore dove, da inverno del 2022, i russi sono all'offensiva, pur con risultati più che mediocri e cicliche pause. le nuove unità, a ranghi incompleti e con un addestramento brevissimo, sono quelle che, faticosamente, i russi stanno provando a mettere su, nell'idea di raddoppiare, o quasi, la consistenza delle FF.AA. per porre una concreta minaccia al fianco Nord della NATO (la ricostituzione dello LMD a questo serve) e/o creare una reale riserva operativo/strategica per le operazioni in Ukraina. quindi? quindi, stanno sprecando queste unità in un'azione che ha molto di mediatico e poco di militare, andando o a bloccare altri settori o bruciando preziose risorve. sarebbe stato molto meglio, per loro, gettare queste forze a Chasiv Yar o a Ocheretyne... si potrebbe addirittura pensare ad una gara tra i vari comandi di settore (ogni luogo citato ricade sotto un comando operativo diverso: Nord, Centro e Sud), a chi "conquista più roba con azioni audaci e spregiudicate", ma è più probabile che i problemi di C3 siano tali da non permettere ad unità, provenienti da altri settori, di essere subordinate ad-hoc, per sfruttare occasioni vantaggiose.
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  8. Ehi ciccio, c'è bisogno di volontari per andare a scrostare i resti dell'A-50 dall'asfalto! Un'ottima occasione per provare la tua lealtà alla santa madre Russia e alle sue gloriose forze armate!
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  9. E finiscila di cercare di strumentalizzare gli Ucraini e di scrivere "purtroppo" sulle loro scelte, e sofferenze, anzi sciacquati la bocca e la tastiera prima di cercare di imitare Orsetto Orsini sostenendo che siano vittime di un complotto USA. Guarda caso tutti i Paesi ex CCCP hanno fatto di tutto per allontanarsi dal loro precedente giogo perché erano consapevoli che a rischio erano le loro libertà fondamentali. Vai a interloquire con qualsiasi Ucraino medio, anche russofono come Zelensky Ti risponderanno COMPATTI lo stesso "fu*k off Russian warship" passato alla storia. Se come da parte mia e di altri c'è indignazione per la situazione è perché ricordiamo l'appeasement di Neville Chamberlain sull'invasione della Cecoslovacchia, simile agli eventi e ai fini odierni di PUC, e abbiamo ammirazione per W. Churchill, che invece si interessava proficuamente di Storia Contemporanea. "Giovanotto, noi non possiamo perdere perché io conosco la Storia" - memorabile, altro che i tuoi "precedenti storici". Prego i moderatori di non unire questo messaggio al precedente, una volta tanto, per maggiore chiarezza e per sputtanare al meglio questo nuovo fenomeno.
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  10. Comunque se posso essere utile, per qualsiasi informazione su equipaggiamenti personali di entrambe le parti, ho accumulato parecchio materiale, sia teorico che pratico in questi anni di assenza, in quanto usati fisicamente. Evocatemi pure
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  11. guarda, Ale.. come regola generale direi che se una cosa esce da fonte russa, è la versione falsa dell'accaduto. Non è necssario che occupi spazio sul forum.
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  12. Adesso non esageriamo per favore: la Germania è stata fatta a pezzi e denazificata, ma è anche stata occupata e ha subito una resa incondizionata. Non passa manco per l'anticamera del cervello a nessuno dei leader occidentali di umiliare a tal punto una potenza nucleare. A malapena si riesce e concepire il ritorno ai confini precedenti al 2014... figuriamoci se la Russia cede dei territori per pagare i danni di guerra o peggio se qualcuno si illude di poterla smembrare senza combinare un disastro di proporzioni bibiliche...E questo lo dico nonostante tutti i giorni veda lo schifo ignobile perpertato in Ucraina dall'ignorante e sguaiata marmaglia calata dalla Russia. Vediamo dunque di tornare coi piedi per terra! Quello che si cerca di fare non è tanto sconfiggere e umiliare la Russia (cosa molto pericolosa), quanto piuttosto quello psicotico del suo presidente (e si è comunque ben lontani dal farlo...). Conviene a tutti (tutti!!) che la colpa di questo schifo ricada completamente sul criminale in questione. Quanto alla punizione, il disastro russo è un monito più che sufficiente per tornare a più miti consigli per qualche decennio...evitando nel contempo di ripetere con la Russia la cazzata fatta con la Germania dopo la Prima Guerra Mondiale e che spianò la strada alla Seconda... Chissà che cosa si saranno detti in realtà... I giornali ci ricamano sempre sopra... Che a Bakhmut ci sia una battaglia violentissima con perdite ucraine elevate è fuor di dubbio, ma quello che non va dimenticato è che quelle russe presumibilmente sono di un ordine di grandezza superiori...Ben oltre la media di questa guerra. Se Bakhmut per Zelensky è politicamente importante, per Zalunzhny è finora stato il mezzo per "tritare" un numero elevato di truppe russe: ciò che gli preme , non è evitare di perdere terreno e finanche la città, ma evitare di perdere truppe lasciandole accerchiare. In sostanza non sta difendendo la città, che strategicamente non conta nulla, ma sta consumando il potenziale dei russi che ottusamente la vogliono. Credo che la quadra sia stata trovata nel far pagare a caro prezzo ogni singolo centimetro della città, che difficilmente potrà essere difesa a oltranza. E' un boccone amaro da digerire, ma lo era stato anche Severodonetsk, prima che i russi rimediassero una batosta dietro l'altra per averla voluta prendere ad ogni costo.
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  13. Si direi che ne siamo abbastanza sicuri, non fosse altro che le forze di un qualsiasi paese NATO sono composte da eserciti professionali e sono decisamente su un altro piano rispetto a questo: Ovviamente anche la Russia ha i suoi super soldati. Ma andando a ritroso troviamo Catene di comando a sprazzi, inesistenti, o in mano al Cremlino. Carri rimasti senza benzina, usati male, tenuti peggio. Radio cinesi sostituite da cellulari che hanno portato alla moria di ufficiali. Nessuna ambizione alla superiorità aerea (Perdonami Mago di Livorno, ma la sciocchezza della superiorità aerea necessaria solo a ridosso del fronte e basata solo sul numero di sortite non ce la siamo mai bevuta). Su-30 in CAS a bassa quota per mancanza di munizionamento guidato. C4ISTAR inesistente. S-300 usati come TLAM. Uniformi da gelataio maltese ad agosto usate in inverno (siamo a livello di scarpe di cartone) Tattiche e dottrine da Armata Rossa dimenticandosi che l'armata rossa non esiste più ne numericamente ne tatticamente. Ostinazione politico-tattica che ha comportato perdite assurde in relazione al target da prendere. Una miriade di altre cose che non mi metto qui a elencare. Insomma: Un esercito NATO qualsiasi sta decisamente messo meglio in termini di qualità. I russi hanno più uomini? Bene. Hanno fatto la differenza? Non mi pare. Come dicevo, lo stile armata rossa, con maree umane mandate a morire in un conflitto odierno non è pagante. Edit: Comunque Biden ha detto no agli F-16, ma allora i segnali dei tempi scorsi tipo questo, a che servono? (a) Authorization Of Appropriations.—There is authorized to be appropriated, from amounts authorized to be appropriated to carry out section 541 of the Foreign Assistance Act of 1961 (22 U.S.C. 2347; relating to international military education and training) and amounts authorized to be appropriated to build the capacity of foreign security forces pursuant to section 333 of title 10, United States Code, $100,000,000. Amounts so authorized shall be made available to provide assistance to Ukrainian military pilots (and, as appropriate, other Ukrainian Forces involved in flying or maintaining F–15 and F–16 aircraft) for the following purposes: (1) Training and familiarity building with the F–15, F–16, and other air platforms as appropriate for air-to-air combat. (2) Training on the use of munitions sets determined appropriate by the Secretary of Defense, such as AIM–9X2 or AIM–9M. (3) Establishing a rapport between the Armed Forces of the United States and the Armed Forces of Ukraine to build partnerships for the future. (4) Enhancement of capabilities for aerial combat operations. (5) Focusing on the ability of Ukraine to teach current and future pilots on the F–15, F–16, and other air platforms in Ukraine and elsewhere, especially during the ongoing Russian invasion of Ukraine. (6) Fostering a better understanding of the air platforms, tactics, and techniques of the United States and other member countries of the North Atlantic Treaty Organization. E' chiaro che stanno testando le reazioni, così come con i carri. Prima o poi arriverà l'ok anche per i caccia
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  14. Tranquilli. Diranno che il classe slava soffre di autocombustione spontanea e che dopo aver eroicamente sedato l’incendio è stato subito promosso a classe kilo.
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  15. Mentre tu sei vittima di un certo tipo di pensiero malcelato che da del Criminale a una frangia di persone inesistenti, poiché gli “immigrazionisti” non esistono, esiste solo chi è favorevole a non lasciare che la gente perda la vita, diritto inalienabile, in mare. Giacché viene recata quindi un’offesa (Immagrazionista Criminale) a chi ha un pensiero diverso, e che viene mossa da princìpi equiparabili alla xenofobia (diverso sarebbe stato se avessi dato del Criminale agli scafisti che lucrano sulla vita delle persone) per quel che riguarda il forum e lo staff che lo compone, in violazione ai principi Costituzionali di diritto alla vita, dopo gli interventi da parte di un moderatore la quale autorità e giudizio sono e rimangono insindacabili, altro non resta da fare che disporre il ban dal forum, sperando che sia occasione di riflessione sulla propria condotta morale. Lo Staff
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  16. In realtà, anche se a prima vista non sembra, il tettuccio dell’F-35 è in un pezzo singolo... Il montante è un supporto che fa da appoggio all’interno, ma non divide il plexiglass in due, per quanto comunque possa essere criticbile per la limitazione di visibilità (solo relativa visto che il pilota grazie a casco e DAS vede anche attraverso il pavimento...). Quando si fa il tettuccio in pezzo unico “tradizionale” come sull’F-16 (dove comunque c’è un pezzetto di trasparente separato posteriore) e ancor più sull’F-22, a guidarne lo spessore è la parte frontale, necessariamente quella che deve essere più robusta, col risultato che altrove sarebbe di spessore eccessivo e quindi più pesante. Il vantaggio che penso possa così esserci è che in tal modo è possibile ottenere un tettuccio leggero (per quanto di spessore uniforme) e con limitate distorsioni ottiche, cosa indispensabile ad un velivolo in cui il casco del pilota sostituisce completamente l'HUD e ciò che il pilota vede attraverso il plexiglass si sovrappone e deve essere coerente con quanto vedono le 6 telecamere del DAS le cui immagini sono proiettate sul casco stesso. Probabilmente una simile soluzione ibrida è anche più leggera di una in due pezzi, per via dell’eliminazione di una giunzione che dovrebbe essere robusta per reggere a impatti e pressurizzazione. Sull’F-35, con un tettuccio monolitico e senza vero parabrezza da lasciare fisso, si poteva teoricamente scegliere indifferentemente se incernierarlo davanti o dietro come sull’F-22. A questo punto però, oltre alla maggiore intrinseca robustezza (e peso) della parte anteriore creata grazie al montante interno (che la rende preferibile per posizionare lì la cerniera), può giocare un ruolo la ricerca di comunanze fra le versioni, che anteriormente hanno geometrie tutto sommato identiche, ma che posteriormente vedono, come hai intuito, l’F-35B differenziarsi dalle altre due versioni, avendo un tettuccio più corto e più largo che avrebbe richiesto diversi cinematismi e probabilmente angoli di apertura. Incernierando tutto davanti ne beneficia insomma l’efficienza strutturale e la comunanza nella componentistica.
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  17. Eh già, in fondo perché far fatica se si fa prima a sfottere e far finta di non capire che la risposta era già stata data, vero? Ti ha risposto anche Fabio, ma io avevo già detto che un prototipo è un modello costruito con attrezzature provvisorie e che è destinato per sua natura esclusivamente a collaudi e perfezionamenti per definire la configurazione che verrà poi messa in produzione di serie e che, quella si, potrà diventare operativa quando tutte le condizioni richieste per ottenere quello stato risulteranno soddisfatte. La differenza concettuale tra prototipo e velivolo di serie è enorme anche solo considerando l'aspetto industriale. La configurazione di serie poi non va confusa con quella finale, che come tale a rigore non esiste in sistemi così complessi, visto che l’evoluzione è continua e gli interventi correttivi, oltre che i miglioramenti sugli aerei già prodotti, pure. L’evoluzione del sistema F-35, a prescindere dai problemi attuali, terminerà quando andrà in pensione e la manutenzione del prodotto, oltre che degli aerei, sarà sempre presente. Di sicuro una configurazione prototipica non è destinata mai ad andare in produzione e soprattutto un prototipo non diventerà mai operativo. Non come lo sono oggi decine di velivoli che sono in IOC e che poi passeranno in FOC. Ai prototipi è precluso questo passaggio perché non sono velivoli completi, ma strumentati e comunque solo rappresentativi della configurazione finale o di parti di essa e oltre ad avere delle soluzioni specifiche per il loro ruolo (incompatibili con altro), non contemplano la montagna di modifiche (spesso pesantissime) che sono destinati ad individuare: questo è il loro scopo. I prototipi insomma sono riservati ai test pilot e solitamente finiscono la loro vita nei musei, non in linea di volo dopo essere usciti da una catena di montaggio e dove ci finisce solo ciò che risponde ai requisiti o che almeno può essere messo in grado di rispondervi con accettabili upgrade nell'hardware o anche solo nelle procedure (la concurrency e gli spiral upgrade mica li ho inventati io…). Dopo la fase prototipale vi è sempre coi velivoli di serie un più o meno lungo percorso di sviluppo e che porta l’intero sistema d’arma, comprensivo di logistica, basi, centri di manutenzione, addestramento, procedure, piloti, tecnici, ecc alla piena operatività. Questo lavoro non si fa coi prototipi. A tal proposito mi viene in mente il caso particolare del primo B-2 che anni dopo il primo volo fu trasformato in operativo al prezzo di costose e pesanti modifiche da parte del costruttore e solo perché una ventina di velivoli erano troppo pochi e servivano tutti quelli realizzati per avere una parvenza di una linea di volo, comunque ben lontana dai numeri pianificati…E uno ora è pure precipitato. Non andò altrettanto bene al primo F-35A che ha volato nel 2006 e che aveva una struttura completamente diversa da quella definitiva, oltre a non avere l’avionica di missione e zero assiemi costruiti con standard ed attrezzature definitivi. Quello si era un prototipo e dico era anche perchè ha finito la sua esistenza come bersaglio per verificare la resistenza ai danni in combattimento. Detto tutto ciò, se poi uno vuol chiamare 300 aerei prototipi, procioni o profilattici perché l’F-35 e tutto quello che ci sta intorno (il sistema) non è FOC, è un problema suo e della sua puerile avversione al programma, che poco ha a che fare con una discussione costruttiva.
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  18. Per mettere qualche pensiero in libertà a corollario della notizia del giorno -in fondo un forum serve a dire la propria- io direi che di acqua sotto i ponti ne deve passare ancora parecchia. I britannici rischiano ancora di pagare la genialata della Brexit a caro prezzo e quindi non è che sia così automatico trovare i soldi per un caccia di sesta generazione, mentre in questi anni si affermato di voler mettere tanta carne al fuoco, a partire di ulteriori F-35 (questa volta A) e proprio al posto dei Typhoon di sua maestà, passando per il drone FCAS franco-britannico (che sembra buttato alle ortiche) e ora spuntano fuori questi due progetti (quello di matrice francese e la new entry britannica) che a guardarli sembrano separati alla nascita. Che dire? Intanto che, almeno nelle idee e in mezzo al guazzabuglio di droni che vanno e vengono (Neuron, Taranis, FCAS…), i caccia pilotati (o optionally manned?) sono ancora lì come obiettivo apparente della sesta generazione al di qua e al di là dell’oceano. Poi, alla faccia di Aeronautica & Difesa che anche nell’ultimo numero continua a scrivere amenità in merito al presunto ritorno dei “non stealth” solo perché all’Est non sono capaci di farli e vanno avanti a missiloni, radaroni e sensori all’infrarosso che costerebbero meno che rendere stealth un aereo (comunque vallo a dire ai russi che economicamente rischiano di schiantarsi a metterceli sul Su-57…), i britannici se ne vengono fuori con questo concept…che probabilmente è ancora più stealth dell’odiato F-35… Son curioso di vedere come commenteranno questo futuribile sostituto del supermegafico EF-2000, dove piani di orizzontali di coda e canard stavolta sembra non ci siano. Magari se li sono dimenticati, o magari sono due superfici in meno che producono riflessione radar e, specie alle basse frequenze, è meglio un taglio a quante più appendici aerodinamiche possibile. Quel che è certo è che esaurita l'esperienza di EF-2000 e Rafale, tenuto a galla il know how con l'F-35 in un momento in cui gli Eurocanard stavano dissanguando gli striminziti bilanci del post Guerra Fredda, se non si vuole far appassire l'industria aeronautica europea, bisognerà tornare a spendere di più e quindi bisognerà necessariamente imbarcarsi in qualcosa di più ambizioso. Certo l'industria britannica ha ambizioni maggiori di quella italiana, ma probabilmente nemmeno noi dovremmo adagiarci andando a rimorchio di chi mostra più coraggio e intraprendenza di noi.
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  19. Sono il primo ad aver scritto sopra che il velivolo presumibilmente attribuito a Shenyang è il meno intellegibile dei 2, per le poche immagini disponibili, e potrebbe benissimo essere, come ha ipotizzato Flaggy, un drone del tipo loyal wingman, il vero futuro caccia cinese di air dominance di sesta generazione o solo un dimostratore. Ora però torno sul trimotore che in parte mi stupisce e ovviamente affascina. Mi chiedo: Quale potrebbe essere la sua missione? I presupposti sono quelli di un regime esecutivo/legislativo monolitico e di una politica estera di relativo soft power che potrebbe essere anche più aggressiva per almeno i prossimi 20 anni. La politica decide le missioni e infine i requisiti tecnici della panoplia a disposizione delle forze armate, non viceversa. Presupposto invece tecnico è anche lo sviluppo incontestabile e qualitativamente esponenziale della missilistica cinese in funzione sia AS che SS. Per non parlare dell’aria-aria. Ora a quali requisiti di missione il “J-36”, dotato di armi stand off risponderebbe? IMHO, per ottenere la supremazia aerea su Taiwan basterebbe la forza brutale dei numeri dei caccia di 4° e 5° generazione con autonomia sufficiente per l’isola. Discorso diverso sarebbe il mettere i boots on the ground. Si troverebbero sempre IMHO una resistenza pari a formula (Okinawa al quadrato + Vietnam del Nord al quadrato + Ucraina al quadrato) e lascio volentieri ai generali cinesi la soluzione al problema, visto che vengono renumerati/ricompensati per tali qualità di problem solving. Arrivo al punto: Da quello che vedo, non credo a una "semplice" missione di supremazia aerea limitata all'aria-aria per questo peculiare grosso velivolo a 3 motori. Il “J-36” servirebbe per l’eventuale invasione di Taiwan? Quali sarebbero le incognite complessive di un simile (sconsiderato) atto di forza? Dalla regia mi dicono (oltre minacce di risposta non convenzionali da parte USA), fondamentalmente i carrier group statunitensi. Vista la mobilità delle portaerei, quale sarebbe la deterrenza/interdizione/minaccia per la flotta USA del pacifico? I sottomarini e il J-20 dotato di armi stand off, sviluppato apposta per questo scenario. Bene, fin qui un “sano”, in parte già vissuto e comprensibile equilibrio di forze e del terrore. Ora arriva questo “coso”, che non credo assolutamente sia stato progettato e portato al primo volo in tempi stretti senza l’approvazione dei più alti vertici del glorioso partito e notti insonni passate a lavorare dei migliori ingegneri e tecnici aerospaziali cinesi nella più stretta riservatezza, per non parlare dei quadri intermedi e subalterni. Un simile velivolo con capacità transoniche, larga autonomia, capacità di autodifesa, stealthness avanzata e dotato di armi stand-off efficaci fin dove potrebbe svolgere missioni di deterrenza/interdizione/minaccia? Mi viene da pensare (oltre ai CSG USA eventualmente presenti nel Mar Cinese Meridionale e già minacciati da assetti meno innovativi), la fondamentale base dei bomber USAF di Andersen a Guam, tutto il Giappone, ma persino i centri nevralgici e militari di India (non corre buon sangue) e Russia (sarebbero compagni che sbagliano, se non rispettassero la loro dovuta sudditanza dopo che li abbiamo fatti sopravvivere durante la loro scellerata operazione militare speciale). Se il risultato finale sarebbe in linea coi pochi presupposti che abbiamo al momento, basterebbero 3 squadrons; 45 velivoli circa o anche meno per far venire i sudori freddi ai decisori delle difese aeree di più di mezzo mondo. Alla faccia della denominazione di bombardiere regionale che gira in rete e coniata recentemente (non me ne voglia Flaggy che l'ha usata; si è speso già fin troppo per fare capire qualcosa in più della tecnica di questi “UFO” a noi che abbiamo meno competenze aerospaziali e diplomi in ambito). Si arriva quasi a eliminare il requisito per un bomber come il B-2/21 se non si vuole fare carpet bombing convenzionale. Tutto liscio? NO! Anche il mio ragionamento potrebbe essere/è in parte fallace. Fondamentalmente in funzione di deterrenza/interdizione/minaccia (o anche di possibile first strike) la missilistica balistica avanzata da terra o mare convenzionale e nucleare rimane più capace, relativamente economica, resistente al primo colpo e aggressiva (torno al mio presupposto tecnico). Certo target in movimento come le portaerei sono più sfuggenti e richiedono assetti aerei o sottomarini pregiati per l’interdizione o la deterrenza (spero sempre che il first strike sia l’ultima risorsa degli incapaci, parafrasando Asimov). E si aprono ulteriori questioni. In USA tempo fa era in auge la discussione su se mantenere la triade nucleare o ridurla. La Cina (con apparentemente un numero di testate nucleari “moderato”) sembra voler dettare i tempi e costringere gli avversari (correnti e potenziali) a seguire/contrastare i suoi sviluppi tecnologici in ambito militare oltre agli obiettivi strategici e appare più che mai determinata a dettare l’agenda mondiale per il controllo delle minacce convenzionali e nucleari. NB: Non pretendo di aver dato risposte definitive sulle missioni del presunto J-36, ma solo spunti di riflessione e discussione.
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  20. Fosse solo uno... Il primo prototipo/dimostratore è un bimotore, forse il vero caccia di sesta generazione (J-XX), mentre il secondo sembrerebbe un grosso...trimotore come tradirebbero gli scarichi e la terza presa d'aria dorsale...Qualcuno azzarda sia un bombardiere medio (JH-XX). I forum cinesi stanno esplodendo e già partono le ricostuzioni... Articolo di The Aviationist https://theaviationist.com/2024/12/26/first-flight-china-sixth-generation-aircraft/ Non che manchino le foto...
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  21. Credo si sia puntato maggiormente sulla robustezza del velivolo in virtù di un dettaglio non mostrato nel video, ma ben presente in questo elicottero... Il pilota non è dotato di uno stupido monocolo come sull'AW-129, ma di un moderno casco IHDS (Integrated Helmet Display System) asservito ai sensori: in partica, come sull'F-35, nella più completa sensor fusion, il pilota è in grado di vedere attraverso la stuttura del velivolo, montanti inclusi.
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  22. Il fatto che anche la Giordania si sia data da fare tirando giù qualche vettore iraniano che passava sopra il proprio spazio aereo è politicamente alquanto significativo, trattandosi pur sempre di una nazione araba che avrebbe semplicemente potuto limitarsi a ignorare quei sorvoli sapendo benissimo che non erano destinati a colpire il suo territorio. Invece Amman non ha voltato la testa dall'altra parte, e questo sembra più un messaggio per Tel Aviv piuttosto che per Teheran. Per quanto riguarda invece la "vendetta" (si, vabbé...) iraniana, direi che l'obiettivo iraniano era di carattere esclusivamente propagandistico, rivolto sia alla propria opinione interna che a quella mediorientale: dopo aver strombazzato in lungo e in largo che lo "sfregio" di Damasco non sarebbe rimasto impunito, Teheran DOVEVA reagire in qualche modo e questa volta, per non perdere la faccia, DOVEVA farlo direttamente, cioè senza servirsi del solito Hezbollah. Adesso infatti fanno la ruota e gonfiano i muscoli davanti al popolino (che apprezza entusiasta agitando bandiere e striscioni...) affermando che "missione compiuta". Una "missione" alquanto telefonata, condotta esclusivamente per dare spettacolo. Insomma, niente di serio. Sembra un gioco delle parti, una recita a cui fanno finta di credere anche i media e le cancellerie occidentali. La variabile impazzita però sembra continuare a essere Nethanyahu, che secondo logoca e buon senso dovrebbe recitare anche lui la sua parte e accontentarsi di promettere generiche ritorsioni "in futuro", lasciando che si calmino le acque e che i riflettori tornino a rivolgersi altrove. Ma su questo non ci giurerei.
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  23. @Blabbo secondo IDF, 331 lanci (185 droni kamikaze, 36 cruises, 110 missili balistici). Come dimensioni direi che supera ogni altro attacco di Hezbollah/Hamas. Sul fumo e l'arrosto, i criminali con la barba dovevano far qualcosa per salvare la faccia di fronte aile loro protuberanze sparse per il mondo (compresi certi studenti universitari e ong italiane). Ma dovevano farlo in maniera da dare tempo a Tel Aviv e ai suoi alleati di fermare l'attacco intercettando il massimo numero di velivoli prima che cadessero in Israele, e questo non per bontà, ma per evitarsi una pesante e devastante rappresaglia israeliana. Come risultato, abbiamo una bambina beduina, quindi islamica, in fin di vita. Chapeau. Am Yisrael Chai
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  24. @Ale9 se non ci arrivi da solo, a capirlo, nessuno potrà aiutarti.
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  25. @Spartano la magnitudo del ciarpame linkato, già ti regalerebbe un ban immediato. @Giali anche tu sei un discreto campione... registrarsi su di un forum di argomento militare, per litigare su questioni di politca interna. detto ciò, se non mi inquinate il resto dei topic, potete continuarvi a scannare quanto vi pare, così aumentate il traffico sul forum.
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  26. @Basil Oltre ai classici veterocomunisti, probabilmente ora sostenitori 5stelle o della sinistra estrema, che hai descritto a pennello, con una competenza che denota un'età ancora più veneranda della mia, in vacanza in Russia ci manderei anche la feccia di estrema destra che vede nell'autoritarismo e nell'imperialismo incarnato ora da Putin la dimensione ideale. Piangono e fottono, propugnano odio e poi si lamentano se (anche su questo forum) vengono giustamente censurati per la loro xenofobia. Il girone più basso dell'inferno russo sarebbe ovviamente riservato ai nostrani manipolatori della comunicazione, che in nome dell'equidistanza (come se fossimo a un commento di una partita di calcio e aggressore e aggredito meritassero par condicio!) calpestano la loro usuale ipocrita premessa di riconoscere un paese invasore e uno invaso. Questi professionisti - Santoro, Giletti, almeno 2 direttori di media italiani specializzati in difesa, Travaglio, Vauro, Vespa e soprattutto quello con il cognome che inizia con O e che mi rifiuto di nominare, andrebbero trasferiti in Russia a lavorare colà come scribacchini in un media statale per un piatto di lenticchie al giorno fino all'inevitabile caduta di Putin. Dopodik in Corea del Nord, per una nuova emozionante marchetta giornalistica a scapito del pensiero razionale da 2 Won al giorno. Fine pena, Mai.
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  27. @Bruste Che cattivoni questi ukriani che vogliono continuare a difendere la loro nazione...
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  28. @tabu Nel messaggio precedente quella foto l'avevo già linkata io (pur ponendomi il problema se fosse il caso...) con l'accortezza di avvisare che il contenuto era per chi voleva aprirlo... Mi pare che altri forumisti avessero suggerito di evitare di sbattere certe immagini direttamente sul forum, anche e soprattutto per riguardo verso i caduti. Se c'è questa sensibilità è opportuno rispettarla...
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  29. Francamente percepirei l’impiego dell’aviazione alla stregua di una mossa disperata spacciabile dalla propaganda come un nuovo step nell’escalation verso l’annientamento dell’avversario, come se i russi avessero mille opzioni che chissà per quale motivo non hanno utilizzato fin da principio. Passi (si fa per dire…) per mandare al macello carcerati e mobilitati, ma l’Ucraina in questo momento è il posto peggiore sul pianeta in cui mandare l’aviazione. Quell’aviazione… Se gli abbattimenti di elicotteri e aerei si sono ridotti notevolmente, non è certo perché i russi abbiano ottenuto la superiorità aerea o preso contromisure che non siano quelle note e cioè tenere quasi tutto ciò che vola fuori dall’Ucraina (fatta eccezione per cruise e droni). Un uso massiccio dell’aviazione riporterebbe le perdite a livelli inaccettabili. La capacità o meglio l’incapacità di colpire bersagli con bombe di fatto stupide supportate da un’ISR discutibile porterebbe a missioni altamente rischiose e scarsamente efficaci, se non per fare danni a cose e persone che abbiano la sventura di trovarsi nel CEP di armi usate alla membro di segugio. Si sa che ai russi non frega nulla di fare danni, ma un conto è farli con la spendibile e imprecisa artiglieria e un conto è farli con aerei da decine di milioni che finiscono a concimare i girasoli magari senza aver raggiunto l’obiettivo. All'inizio della guerra c'era estrema preoccupazione da parte ucraina a causa di questi danni, tanto da chiedere alla NATO una no fly zone, ma alla fine arrivarono solo pacchi di Stinger e i russi cambiarono strategia perchè evidentemente la cosa non poteva essere sostenibile nemmeno per loro. Possono cambiare idea? Forse, ma a prezzo di dissestare anche l'aviazione dopo l'esercito... Questa è una strana guerra che, nonostante il potenziale aeronautico di una parte, ne vede la conclamata marginalità. Sicuramente anche in Occidente ci saranno delle riflessioni, ma c’è da dire che ben poco delle “nuove” dottrine qui si è visto: la difesa aerea ucraina non è stata ridotta al silenzio, il sistema di comando e controllo nemico non è stato disarticolato e gli attacchi con armamento di precisione sono stati rari, per non parlare di guerra elettronica e stealthness. Praticamente non pervenute. Sembra che i russi non abbiano imparato niente o comunque potuto applicare niente (sai che novità) e siano rimasti a concetti di guerra aerea superati in occidente da 30 e più anni. I bombardieri che lanciano oltre confine una manciata di cruise a scimmiottare dopo mesi cose che in Occidente si farebbero nella prima settimana, non fa dimenticare piloti che volano raso terra e sparano razzi con traiettorie balistiche o sganciano bombe frenate pregando di non farsi aprire in due da un manpads. Nel frattempo Tom Cooper individua i segnali di una controffensiva ucraina a Bakhmut https://medium.com/@x_TomCooper_x/ukraine-war-19-february-2023-bakhmut-c282d043b148 Nelle ultime ore si era ancora parlato di avanzate russe, in particolare a nord e ad est, per cui vedremo nei prossimi giorni se si tratta di qualcosa di sostanziale. Prima della caduta si erano viste controffensive anche a Severodonetsk, ma le condizioni al contorno erano un tantino diverse. Intanto è stato diffuso un video più lungo del famoso combattimento ravvicinato in trincea dove un fante ucraino, aiutato da un compagno, resiste a un assalto russo sparando di tutto a tutti. Più a sud, i tentativi di aprirsi una strada nei campi minati intorno a Vuhledar non procedono benissimo… Notare che un frame di questo video appare anche nel report di Cooper, senza alcuna didascalia, ma nel contesto di Bakhmut... In questa guerra li analisti hanno vita facile solo per le comodità del divano...
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  30. Il video inizia con il mezzo fermo, causa cingolo spezzato (si nota, non benissimo, bello steso, davanti al mezzo). Non si conosce la causa del danno e/o la presenza/sorte dell'equipaggio. In ogni caso, alcuni dicono che il kill sia stato ottenuto a mezzo mortaio (come il primo Tiger perso sul fronte orientale)... Quindi niente potevano fare, comunque. Il 20mm è troppo piccolo e non ha a disposizione munizioni particolarmente performanti, considerata anche l'età. Il 25mm, già è tutto un altro paio di maniche con KE con nocciolo in Tungsteno o DU. La "torretta" del BMPT non è particolarmente protetta ed è ricca di ottiche... un cannoncino automatico ci va nozze. Diverso il discorso, quando guardiamo lo scafo... là bisogna sparare sui fianchi e sul retro, magari a distanza ravvicinata, come già accaduto a Mariupol, ai danni di T-72B3 Obr.2016 vari con risultati decisamente "interessanti".
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  31. Nel quadro desolante dei media ci metto anche l'articolo del Corriere che ho ripostato. Io poi ho tendenze masochiste e a volte proprio non ce la faccio a non andare sulla stampa generalista; qualcosa che si salva c'è, tipo il Post, ma lì purtroppo si vede che non sono praticissimi di argomenti militari, ma almeno ci provano e non scrivono cose palesemente idiote. È una brutta situazione, per la quale almeno per me da un lato c'è il voler essere informato e bene e dall'altro il desiderio di tutelare la sanità mentale. @PJ83 La guerra ibrida credo vada avanti da sempre e in Italia (ma direi anche in Germania) è stata particolarmente efficace, contando che il supporto alla ruzzia è trasversale e va da destra a sinistra: da una parte a causa del mito dell'uomo forte e della nazione "tradizionale", dall'altra a sinistra perché si è visto un po' nella ruzzia il prosieguo dell'URSS e la sua lotta contro l'imperialismo americano. Sono stati bravissimi a portare a sé entrambi gli schieramenti.
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  32. Malfidati: i droni sono stati proficuamente intercettati dalle imbarcazioni. Per la precisione li hanno intercettati usando lo scafo.
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  33. Qualche punto in ordine sparso: - Uso nucleare: No perché semplicemente se lo fai ti molla anche il tuo cane, inoltre non ci sono target che valgano anche una sola tattica. La tiri contro cosa? un deposito di munizioni che puoi far fuori con un (centinaio di) Kalibr (Qualcuno andrà a segno prima o poi)?. E' semplicemente irreale, stando alla situazione sul campo. -Sabotaggio nord stream: nell'individuare il sabotatore il gioco dei paggetti di corte dello zar è quello di tirare in mezzo biden che ovviamente per quelli che hanno conseguito da tempo il pollice opponibile si riferiva a pressione diplomatica, mentre per i filorussi (che di pollice opponibile nemmeno a parlarne) ha dichiarato il sabotaggio. Da che so io, ne sabotaggi e ne uso di armi nucleari sono qualcosa che viene preventivamente annunciata e sbandierata. Giusto perché gli USA non sono in guerra con la Russia e un atto del genere poteva essere un casus belli. Per non parlare poi del fatto che sono stati mandati assets ASW NATO. Ora, se siamo stati noi non andiamo sempre noi a cercare noi stessi, a meno che dietro non ci sia Marko Ramius. Piuttosto, la mancata fornitura di Gazprom, dettata da scelte politiche, costituisce una chiara violazione agli obblighi contrattuali. Violazione=Penali milionarie. Tante Penali milionarie diventano penali miliardarie. Metti invece che un misterioso attentatore lo fa saltare? Eeeeeeh ... "io no paga, no mia colpa". -foto del giorno: il col. Stirpe spiega che la superiorità aerea russa non è mai esistita perché i russi non erano liberi di svolazzare qua e la, quindi lo spazio aereo era conteso e non perché l'aeronautica ucraina lo contendeva, ma perché lo hanno conteso i SAM. L'espressione di chi capisce che fare 400 missioni in 18mq non è superiorità aerea se nel frattempo gli ucraini ne fanno 10 ma su tutto il resto dell'ucraina.
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  34. Thor che centra al millimetro un radar controbatteria russo
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  35. Io aspetto le foto del dopo per vedere cosa ci hanno rimesso a sto giro dopo il botto. Anzi chiamiamolo col suo nome: operazione pirotecnica speciale.
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  36. Oh Baby Jebus, come traduttore tecnico con 25 anni di esperienza, soprattutto nella localizzazione di software e manualistica, potrei scrivere per pagine e pagine delle difficoltà e dei problemi inerenti. Con particolare riferimento ai CAT tool che aiutano i traduttori nella localizzazione e ai problemi relativi alla terminologia militare, particolarmente riservata. Metti anche in conto che almeno qui in Italia la massa non distingue più tra un interprete, un traduttore e un software di traduzione automatica. I testi si moltiplicano e la loro persistenza diminuisce (già sto divagando). Cercando di tornare allo specifico, diciamo che un professore di lingue bravissimo potrebbe anche non essere capace di tradurre il semplice menu di un ristorante. La documentazione tecnica avrebbe bisogno di un linguista esperto in traduzione e di un revisore con esperienza specifica nel settore tecnico di applicazione. Avrebbe inoltre bisogno di tempo; come intuisci e sottolinei. Non so se l'uso dei moderni sistemi NATO per gli ucraini preveda la localizzazione della manualistica (i tempi potrebbero essere troppo stretti). L'addestramento pratico potrebbe non richiederlo ma per quello teorico sarebbe fondamentale. Tralasciò le problematiche sull'oralità. Quelle sulle unità di misura dovrebbero essere invece paradossalmente limitate (se vuoi elaboro ulteriormente). Le buone notizie: 1) Gli Ucraini hanno diffuso notizie positive sulla localizzazione nella loro lingua del software dei Caesar e mi pare anche di altri pezzi di artiglieria. Ciò mi stupisce un po' visti i tempi stretti, ma potrebbe essere possibile. 2) Come scritto da Ale9, il personale selezionato ad essere addestrato dovrebbe avere una discreta conoscenza dell'inglese (sono tecnici e ogni tecnico di ogni Paese, dovrebbe avere una buona conoscenza dell'inglese). Oltre, auspicabilmente ad avere la capacità di trasmettere le competenze acquisite almeno in forma orale. Se hai altri quesiti in tema, scrivi, ma già mi vergogno per il muro di testo di questo messaggio.
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  38. Che bella gente protegge la libertà e la democrazia nel Donbass… Eh, ma per fortuna che c’è PUC, come ha voluto ribadire chi ci ha portato una folata di complottismo dalla fogna di Luogocomune.
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  39. Non ho capito: stai cercando qualcuno che spieghi quello che dice questo Millennium o ti aspetti lo faccia lui? Mi par che non ce ne sia bisogno, perché già lo spiega in modo semplice, anche se su due punti non sono molto d’accordo. Al minuto 7 dice che l’F-22 ha le prese d’aria di quella forma perché internamente probabilmente ha delle rampe mobili: non mi risulta, anche perché è un velivolo da “solo” mach 2. qualcosa e ne può fare a meno grazie ai motori che si ritrova. Poi al minuto 14 dice che l’F-35 ha degli attuatori elettrici molto compatti e per questo non ha dei bozzi per carenarli come il J-20. In realtà questo non è corretto. Prima di tutto gli attuatori dell’F-35 non sono elettrici ma elettroidraulici, il che significa che non è l’impianto idraulico ad alimentarli di olio in pressione, ma questo non significa che non ci sia dell’olio dentro che viene messo in pressione da pompe elettriche che sono sull’attuatore stesso (il tutto riduce vulnerabilità e peso). L’attuatore in se non è particolarmente compatto e la ragione per cui non ci sono altri bozzi sotto l’ala è che l’attuatore del flaperon, come nell’F-16, è alla radice alare, in questo caso alla fine della stessa carenatura che contiene il carrello. A riprova, sull’F-35C, che ha anche gli alettoni, questi hanno un bel bozzo che copre i relativi attuatori. Era un altro aereo a non avere bozzi nonostante gli attuatori fossero nell'ala: era l'YF-23 e la soluzione era quella di utilizzare più attuatori piccoli e compatti, come spiegato in un articolo che avevo linkato.
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  40. ed anche il T-90M ha superato, con successo, il battesimo del fuoco...
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  41. direi proprio di no , il rafale è stato scelto la dove le scelte politiche sono prevalse su quelle tecniche o economiche grecia -per diversificare le fonti e per avere un partner che è antagonista con la turchia che perfino ha concesso prestiti a basso interesse per comprare da dassault (un aiuto di stato travestito) ,l'alternativa era l'F16 block 90 in continuità con l aggiornamento dei viper ellenici paesi arabi - come alternativa agli usa ,per giunta la francia si è schierata durante la nuova "guerra dei 30anni" tra paesi arabi questo ha influito sugli export (eau , quatar , egitto quest ultimo con soldi sauditi ) , qui il costo superiore rispetto ad un f16 block 80 è giustificato politicamente . india i francesi hanno ceduto tecnologia agli indiani per giunta accettando la condizione capestro di essere responsabili degli errori di costruzione della ditta locale produttrice su licenza , inoltre i rafale sarranno utilizzati per il bombardamento nucleare , in pratica la francia ha ceduto i propri segreti più importanti per un contratto che doveva arrivare a 200 aerei ma che si fermerà molto prima . (gli usa offrivano prima il super hornet , poi l'F15 aerei superiori ma con minor traferimento di tecnologia ) croazia rafale F1 a prezzo di saldo , svenduti perchè non aggiornabili. per contro la dassult ha perso in korea del sud i koreani erano interessati ad un eventuale trasferimenti di tecnologia a parziale copertura del costo maggiore rispetto all oferta usa poi hanno preferito l'F15 di categoria superiore e con finanziarsi da soli lo sviluppo di un caccia di quinta generazione. canada la francia aveva offerto il completo trasferimento di tecnologia ,ma i canadesi si accorsero che il rafale non era interoperabile del tutto a livello nato , sospesero la gara (per colpa delle interperanze di trump) che avrebbe visto la vittoria del F35 di cui sono paese partecipante al consorzio. oggi ci hanno ripensato e acquisteranno il litening II Singapore pur avendo rapporti industriali e militari con la francia e pur non avendo problemi di bilancio ha preferito una versione ad hoc del F15 e l F35 "According to Defense Industry Daily, one major reason for the selection was that, while the Rafale had superior aerodynamics, it lacked the range and a capable radar, and had insufficient weapons and sensor integration." wiki eng la finlandia paese neutrale ,ma la vicinanza con un vicino molto fastidioso li ha portati ha scegliere l'aereo più avanzato con l'alleato più forte per confronto l' eurofighter è stato grandemente penalizzato dall'assurda scelta dei paesi fondatori del consorzio di dividersi i paesi potenziali acquirenti anzichè fare fronte comune e dividersi i guadagni , ridicolo il sipariettò in India con prima l'UK come referente e poi con la Germania a seguito di un accordo in casa edas airbus . nemmeno aiuta la politica tedesca in materia fdi export di armi che rischia di toglierti il supporto del costruttore quando più nei bisogn , cioè in caso di conflitto è un peccato perchè l' efa è un caccia capace ,ma paga i litigi tra i costruttori ,basti pensare al radar aesa di cui esistono 3 versioni a seconda delle ditte di riferimento , esistono due modelli in capo a leonardo (uk e Ita) e uno tedesco ...
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  42. Guarda, visto che ci sei chiediti se sia morale bersagliare centinaia di persone in un teatro con scritto a caratteri cubitali “Bambini”, utilizzare armi termobariche e al fosforo bianco, artiglieria e bombardamenti per distruggere il 90% degli edifici di una città, impedire i corridoi umanitari e anzi prendere di mira la gente che scappa verso ovest, affamare migliaia di civili e deportarne altre migliaia, stuprare le donne, rapire, torturare o uccidere chi si ribella e fare sparire i corpi di chi viene ammazzato nei forni crematori... Ho dimenticato qualcosa? Ah si, di chiediti se sia morale iscriversi a un forum 2 giorni dopo l’attacco di un tronfio criminale sovietico a un paese libero e democratico, appollaiandosi su una singola discussione col solo scopo di postare lunghe supercazzole infarcite di link a pagamento o inutili o che dicono altro rispetto al subdolo messaggio da troll filorusso che si vuol far passare. Il resto è noia.
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  43. La Germania sembra aver definitivamente scelto di acquisire l'F-35 in numeri di circa 35 sembra per equipaggiare almeno uno stormo specializzato nello strike nucleare. Opportuna scelta per rimanere nel club delle nazioni che dispongono di tale capacità a doppia chiave senza cadere nella discutibile, costosa e time consuming precedente decisione di optare per F-18E/F o Eurofighter. Rimodulazioni aggiornate anche per il ruolo EW o SEAD sempre schizofreniche. Svilupperanno tale capacità sugli Eurofighter. In 5-10 anni e per 15 velivoli, nelle loro speranze (molto dopo che l'F-35 diverrà probabilmente la migliore piattaforma mondiale anche per questo ruolo). Teniamo presente che in governo in Germania ci sono anche i Verdi, partito che espresse/esprime riserve alla permanenza della Germania nella lista dei Paesi che ospitano armi nucleari e che la Germania sta investendo in un programma per il futuro caccia di nuova generazione in sottomissione alla Francia, Paese che praticamente considera l'F-35 una minaccia ai propri confini nazionali e un giorno sì e l'altro no minaccia di espellere la Germania dal programma per i più svariati motivi. https://www.thedrive.com/the-war-zone/44740/germany-has-chosen-the-f-35-as-its-future-nuclear-strike-fighter
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  44. Ok mo basta. I messaggi di questa discussione vengono (forse) temporaneamente moderati e sottoposti approvazione da parte dello staff, in attesa di disporre ulteriori provvedimenti nei confronti degli utenti. Vi avevo avvertiti
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  45. Ciao a tutti, sono una scrittrice, e poco più di un mese fa chiesi alcune informazioni su questo forum che si sono rivelate molto utili allo svolgimento della storia. Alla conclusione del mio romanzo, prossimo alla pubblicazione, mi è sembrato doveroso menzionarvi nelle note ai ringraziamenti. Ribadisco ancora il mio grazie e un saluto a tutti. P. S. Il link alla vecchia discussione
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  46. Credo ancora ai tempi in cui il direttore era Nativi (ma comunque anni fa) si leggeva in un vecchio articolo sui progetti avanzati americani che, grazie a programmi black molta roba volava da tempo senza che se ne sapesse nulla su capacità e ruoli. Nel caso del B-21 posso immaginare si siano finanziati vari progetti di ricerca e sviluppo che hanno portato alla realizzazione di qualche dimostratore in scala ridotta. Non è però detto che a beneficiarne sia stata necessariamente solo Northrop Grumman che poi alla fine si è vista assegnare il contratto.
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  47. Grazie, Nunzia. Una storia ai confini del mondo è intrigante. Non vedo l'ora di leggerlo!
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  48. In verità gli eddie bolt sono delle specie di bulloni adatti in particolare per fissare elementi in composito. https://www.arconic.com/global/en/products/product.asp?prod_id=536 Come hanno fatto a sbagliare? Suppongo imperizia e mancanza di metodo/addestramento. Tra l'altro anche qua da noi... Certo, un prodotto estremo come un velivolo da combattimento non facilita il lavoro di chi vuol rendere i pezzi a prova di mona e non far sbagliare magazzinieri e operatori in linea in mezzo al casino di istruzioni di processo non è facile, ma qualcosa nelle procedure o nella loro applicazione era sbagliato visto che ha condotto diverse persone, presso diversi fornitori a fare lo stesso errore... Esigenze contrastanti possono spingere ad utilizzare materiali diversi per componenti simili a seconda delle applicazioni e qui ci si è andati a complicare la vita usando una minima percentuale di bulloni in inconel in mezzo a un mare di quelli quasi identici in lega di titanio. Quindi ad esempio in un F-35A che costa un'ottantina di milioni ci sarebbero dovuti essere 245.000$ di bulloni in titanio e 17.000& di inconel. Se li hanno mischiati potrebbero per assurdo anche aver speso di più mettendo l'inconel dove non serviva...Oltre al danno, la beffa. Diciamo comunque che mettere 50.000 bulloni tutti in inconel e spendere quasi un milione di dollari in eddie bolt, non sarebbe stata una soluzione a prova di mona attuabile... Chissà se se ne sono accorti perchè han controllato quello che montavano o perchè han visto che il consumo dei due tipi di bulloni non era coerente con quanto previsto dalla distinta di montaggio...In ogni caso un controllo un po' tardivo... Comunque può essere che effettivamente non serva fare nulla un po' perchè gli elementi di fissaggio sono effettivamente più robusti di quel che serve (già però ci si mangia il margine che ci si era voluti prendere...), e un po' perchè in fase di revisione calendariale potrebbe effettivamente essere meno complicato verificare che...quello che si riavvita sia più giusto di quello che si è svitato... Comunque problemi che si risolvono e problemi che nascono. Ora ce ne sono 873 da risolvere secondo il DOT&E. Si suppone che saranno ben di meno quelli dei block 4 polacchi (si, han firmato...). https://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,3440.html A sbagliare viti nell'assembalaggio finale non saranno però gli italiani (al limite a correggere gli errori in manutenzione...) visto che gli aerei li farà LM, ma non è da escludere che almeno qualche struttura centrale dei velivoli polacchi sia fatta a Cameri...In ogni caso ogni F-35 in più è un vantaggio economico anche per noi.
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  49. Un commento su cui riflettere : https://businessweekly.it/notizie/approfondimenti/laffare-f35-quanto-avrebbe-potuto-guadagnarci-litalia/
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  50. Un ministro purtroppo non decide solo sulla base del curriculum, sempre ammesso che questo sia garanzia di scelte corrette… Quanto meno mi auguro che il curriculum le sia servito (come sembra) a farle prendere coscienza del fatto che un taglio all’F-35 sia molto più deleterio di quanto detto in campagna elettorale da qualche genio in vena di sparate populiste…Ciononostante qualcosa deve fare o quanto meno comunicare di voler fare, da cui il pastrocchio attuale. Comunque, visto che la Trenta, con grande “trasparenza” (sigh), sta ripentendo da giorni la stessa manfrina che lavora per ridurre (o diluire???), ma che sta verificando se lo possa fare… mi limiterei agli scenari alternativi, perché questi li ipotizza in ben noto articolista col quale è lecito non esser teneri… Mi chiedo come a Lamia sia passata per la mente l’idea di farli nella FACO questi M346 da attacco. Dare fiato all’industria? Giustificare i capannoni altrimenti vuoti della FACO? E quelli che si svuoterebbero nell’attuale linea del 346, con relative spese di trasferimento, come li giustifichiamo? Industrializzazione creativa? Ci sono già le infrastrutture per fare tutti gli aerei in gioco: tagliarne uno porta a buttare comunque nel cesso dei soldi e se ne buttano altri a trasferire una linea che c’è già e a riconfigurare un’infrastruttura nata per altro. Comunque, indipendentemente da dove la si costruisca, se Leonardo ha messo in piedi questa variante (senza manco spremersi troppo visto che non è il chimerico M346K monoposto) è anche perché sa che ci sono possibilità di rifilarlo al ministero della difesa, che comunque non risparmierebbe con gli EF-2000 T4, visti i precedenti… In più occasioni ho detto come la penso: senza troppi giri di parole la ritengo una cretinata e spero tanto di aver torto se mai l’AMI fosse costretta a rinunciare a degli F-35 per comprare degli M346 armati. Già l’A-10 trova tanti estimatori quanti detrattori, ma quella del caccia leggero è una soluzione superata e di nicchia e lo è ancor di più quella dell’addestratore armato: fragile, limitato nelle capacità e castrato dalla scarsa autonomia. Capisco che vada di moda fare sparate per far contento il popolo bue, ma se si fanno tagli alla membro di segugio, si va nella direzione opposta a quella di portare gli stanziamenti della difesa al 2% del PIL.
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