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Velocità dei missili


julian

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Ricordate sempre che un missile aria-aria funziona più o meno così:

 

Parte, il motore a razzo accelera il missile, brucia rapidamente il combustibile, e poi il missile procede per inerzia.

 

Questo significa che la velocità al lancio è molto maggiore di quella finale (a meno che non sia in picchiata... il discorso che ho fatto non vale per i missili balistici :) )

 

La velocità del missile dipende non solo da quella impartita dal motore a razzo, ma anche dalla velocità che il missile aveva al momento del lancio, prima dell'accensione.

 

Se un motore razzo riesce a spingere un missile da fermo a Mach 3, e il missile è lanciato da un aereo che vola a Mach 1.5, chiaramente il missile avrà una velocità inziale di Mach 4.5

 

Di recente anche per i missili aria-aria si affacciano soluzioni che prevedono l'uso di motori di crociera, anzichè motori a razzo.

Questi motori usano principi diversi, combustibile liquido anzichè solido, e talvolta sono veri e propri turbojet.

 

Questo significa che la propulsione non si esaurisce in pochi secondi, e che il propulsore può perfino gestire la spinta (che nel motore a razzo a combustibile solido è sempre quella massima) in modo da variare velocità e autonomia secondo la situazione.

 

Ora, rispondere esattamente alla tua domanda è impossibile:

un Sidewinder accelera a Mach 2.5, brucia per pochi secondi tutto il combustibile, poi procede per inerzia. Se il missile è costretto a manovrare, perde rapidamente la sua velocità.

Un AMRAAM ha la caratteristica di non manovrare, ma di anticipare la posizione del bersaglio. Manovra solo nel tratto finale. La velocità iniziale, che può superare i Mach 4, viene persa quindi più lentamente.

 

Ma ci sono missili, come i Tomahawk o gli Harpoon, che non sono per nulla supersonici. Un Tomahawk può volare per più di 1000 km propulso da un motore a reazione, variando la velocità da minimi di 500-600 km/h fino a oltre 900 km/h.

 

Ogni missile, quindi, ha le sue caratteristiche, che peraltro variano in funzione della geometria del lancio e del tipo di bersaglio.

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  • 2 mesi dopo...

3-2,5 mach, ma dipende dalle varie condizioni, e al lancio se l'aereo va a mach 2 (solo nel caso dell'F-22 e del F-35) e se lancia un missile che va a mach 3, il missile va a mach5.

Gabu tutti i missili a un certo tratto procedono x inerzia, non importa se siano a corto, a medio o a lungo raggio.

Modificato da fighter
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Penso che duri finche non finisce il carburante del missile...

 

Non saprei darti dati precisi, anche perchè dipende dal tipo di missile e dalla sua grandezza, dal tipo di carburante... A grandi linee dovrebbe essere così, poi aspetto gli esperti per i particolari

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no, poichè i missili AA hanno tutti combustibile solido

E' corretta questa affermazione, ma vorrei segnalare che si stanno affacciando grosse novità.

 

Nel 2002 la Aerojet sperimentò per prima un motore a razzo a combustibile solido e a spinta variabile, seguita dalla ATK nel 2003.

 

La tecnologia è maturata in questi ultimi 2-3 anni ed è ormai pronta per l'impiego operativo.

 

Probabilmente questa nuova tecnologia, che consente di variare la spinta e persino spegnere e riaccendere il razzo, rappresenterà una vera e propria rivoluzione nel mondo della missilistica, specialmente nel combattimento aereo e nei sistemi antiaerei.

 

=========

EDIT

 

 

Per Maverick13

 

A parte gli sviluppi di cui parlo sopra, attualmente i missili assomigliano a un colpo di cannone: il motore a razzo impartisce una spunta che dura pochi secondi per i missili più piccoli (tipo Sidewinder) e può arrivare a qualche decina di secondi per quelli più grossi (tipo Phoenix).

 

Al termine della spinta il missile ha la velocità massima, e procede per inerzia, proprio come un proiettile di cannone, con l'unica differenza che è in grado di manovrare grazie alle superfici aerodinamiche.

 

Ovviamente il missile perde energia, per cui più lontano è il bersaglio, più energia perde e meno capacità ha di riuscire a colpirlo se manovra.

 

Questa è la ragione per cui nella pratica operativa i missili hanno un raggio d'azione pratico che è molto inferiore alla gittata massima dichiarata. A volte, è solo un terzo di quella dichiarata.

Modificato da Gianni065
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Al momento il primo missile che viene progettato per farne uso è il PAM destinato a costituire una delle armi delle nuove unità navali LCS americane.

 

E difatti le prestazioni sono eccezionali, considerato che un affarino lungo appena un metro e mezzo e pesante una cinquantina di kg, che ospita già un complesso sistema di sensori e di data link, avrà un gittata di ben 40 km pieni ed effettivi.

 

Certamente questa tecnologia non è destinata, almeno per il momento, ai missili aria-aria a corto raggio, le cui caratteristiche di impiego non la rendono necessaria.

 

Ma è possibile prevedere che i missili classe AMRAAM potranno beneficiarne appieno, raggiungendo prestazioni e capacità oggi inconcepibili.

 

Gli altri non stanno a guardare, e il nuovo missile cinese SD-10 classe AMRAAM introduce un motore a razzo solido a spinta variabile, anche se di tecnologia semplificata (in pratica ha due soli livelli prefissati di spinta, uno per la fase di crociera e uno per la fase di attacco).

 

Questo tipo di tecnologia semplificata è già in uso su alcuni missili, ed in pratica non è un vero e proprio motore a razzo solido a spinta variabile: in pratica si gioca sulla densità e sul tipo di combustibile per avere due fasi di spinta separate.

 

I nuovi motori, come quello del PAM, sono tutt'altra cosa, perchè consentono di variare la spinta in qualsiasi momento, in qualsiasi misura, e di spegnere e riaccendere il motore. Quindi si può scegliere, ad esempio, una spinta bassa per garantire la massima gittata, cui far seguire una forte spinta per l'attacco, oppure spingere al massimo per ottenere la max velocità subito, se il bersaglio è vicino.

O infinite combinazioni.

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  • 3 mesi dopo...
La velocità del missile dipende non solo da quella impartita dal motore a razzo, ma anche dalla velocità che il missile aveva al momento del lancio, prima dell'accensione.

 

Se un motore razzo riesce a spingere un missile da fermo a Mach 3, e il missile è lanciato da un aereo che vola a Mach 1.5, chiaramente il missile avrà una velocità inziale di Mach 4.5

 

Scusate se riprendo questo vecchio topic, ma essendomi iscritto da poco l'ho visto solo adesso. ;)

L'affermazione sopra riportata è purtroppo errata.

La velocità di missile da Mach 3 lanciato da un aereo che vola a Mach 1.5, sarà sempre Mach 3!

Il Mach è un misura relativa "all'aria", non è una costante, e dipende dalla temperatura dell'aria e dalla sua densità.

A livello del mare e ad una temperatura di 15° Celsius, Mach 1 corrisponde a 340.3 m/s, ossia 1225 km/h di velocità all'aria.

A 11.000 metri di altezza Mach 1 corrisponde a 295 m/s, ossia 1.062 km/h di velocità all'aria (quindi l'86% in meno).

Attenzione stiamo parlando di velocità relativa all'aria, non di GS (Ground Speed), e come tale il Mach viene misurato da uno strumento che "sente" la velocità all'aria (il machmetro).

 

Ora supponete di essere "a bordo" di un missile che è attaccato sotto la semiala di un jet militare che viaggia a Mach 1.5.

Cosa leggete sul vostro machmetro?

Mach 1.5.

Quando accendete i razzi sapete di avere una riserva di spinta tale da portarvi a Mach 3, ma non certo a Mach 4.5.

L'aria ve lo impedirebbe con la sua resistenza.

Ne consegue che nell'esatto momento in cui venite sganciati dall'ala voi non state volando a un valore di Mach 1.5 + altri Mach 3, bensì state già volando a metà della velocità disponibile da vostro razzo (Mach 1.5) + altri Mach 1.5 che vi darà il vostro propulsore.

Il tutto vi porterà logicamente a Mach 3, e non è possibile andare oltre.

 

Per semplificarvi il concetto ipotizziamo due aerei che possono volare al MASSIMO a Mach 2.

Se li facciamo decollare insieme arriveranno insieme a Mach 2, e lì resteranno appaiati in formazione a piena manetta.

Supponiamo adesso (impossibile, ma supponiamolo) di agganciare il primo aereo sotto la semiala dell'altro.

Facciamo decollare l'aereo con voi agganciati sotto e arriviamo a Mach 2.

Voi cosa leggete sul vostro machmetro?

Mach 2.

Se adesso date tutta manetta e vi sganciate a che velocità potrà arrivare il vostro caccia?

A mach 2!!

Di più non può perchè il suo motore e la sua conformazione aerodinamica è identica all'altro aereo, e se l'aereo che vi ha portato lassù può volare al MASSIMO a piena manetta a Mach 2, anche il vostro aereo farà lo stesso nel momento in cui vi svincolate da esso, ossia nel momento in cui vi ritrovate a galleggiare nell'aria e a vincere la resistenza dell'aria.

 

E' quindi errato attribuire la velocità iniziale del vettore + la velocità del vostro missile.

Se attacchiamo sotto la semiala di un jet da Mach 2 un missile da Mach 1, quando sganceremo il missile e accenderemo il suo motore non avremmo affatto un missile che corre a Mach 3 (Mach 2 dell'aereo + Mach 1 del missile), bensì vedremo il missile che frena poderosamente (ossia corre all'indietro a Mach 1) in quanto il nostro aereo è nettamente più veloce (Mach 2) del missile stesso. ;)

Modificato da Aldus
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Penso che la frase che ha ingannato tutti (es. fighter) sia partita da questa affermazione di Gianni che è stata fraintesa

 

"Se un motore razzo riesce a spingere un missile da fermo a Mach 3, e il missile è lanciato da un aereo che vola a Mach 1.5, chiaramente il missile avrà una velocità inziale di Mach 4.5"

 

 

Se ho ben capito lui parla di velocità iniziale,non velocità finale...Un modo come un altro per dire che il missile ha già una certa energia potenziale per accellerare più velocemente...

 

 

:D:lol:

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Ciao Takumi.

Purtroppo è errato anche dire che "accelera più facilmente".

Se lanciamo in orrizzontale un missile da terra, si ritrova a partire realmente da fermo, per cui non deve vincere la resistenza dell'aria (da fermo non c'è resistenza dell'aria).

Quindi il missile parte usando tutta la sua potenza a razzo e con resistenza praticamente a zero.

Man mano che la velocità del missile aumenta, aumenta anche la resistenza dell'aria, e a quel punto c'è un limite alla sua velocità finale (chessò, Mach 4).

Quando invece il missile lo sganciamo già in volo a Mach 1,5 non si ritrova con resistenza all'aria pari a zero, bensì già con una fortissima resistenza da vincere.

Spetta al suo propulsore e alla sua aerodinamica vincere questa resistenza e proiettare il missile fino a Mach 4, ma lo "spunto" iniziale (quello che tu chiami "accelerazione") è addirittura inferiore.

Perchè?

Lo si può comprendere con un esempio.

Prendiamo un missile e attacchiamolo sotto la semiala di un caccia FERMO a terra.

In quella condizione il missile non ha resistenza dell'aria da vincere (logico, è fermo) per cui il motore del missile deve vincere solo il suo stesso peso durante lo spunto iniziale.

Ora immagina di investire l'aereo con una corrente di aria frontale potentissima simile a quella che trova a Mach 1.5.

Cosa succede quando spariamo il missile?

Succede che il suo peso (ossia lo spunto iniziale) lo deve comunque compiere perchè il missile si ritrova COMUNQUE fermo rispetto all'aereo (relatività)!

Il missile pertanto non sta già "viaggiando", ma è completamente fermo rispetto all'aereo, proprio come se l'aereo stesso sia fermo a terra.

Ma oltre a questo il missile si ritrova ANCHE la resistenza frontale dell'aria che di fatto c'è ed è anche potente, e che tende logicamente a "frenargli" lo spunto.

Ne consegue che il missile accelera più lentamente che non se partisse realmente da fermo. ;)

Modificato da Aldus
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Non è esatto... Probabilmente il missile da Mach 3 lanciato a Mach 1.5 non arriverà a Mach 4.5 per la resistenza dell'aria, ma non rimarrà a soli Mach 3... Se fosse così come dici tu, il cannone interno dei caccia non avrebbe senso! Se tu sganciassi un caccia da un'altro identico che vola a Mach 2, sicuramente il secondo risucirebbe ad avvantaggiarsi rispetto al primo, rimanendo limitato soltanto dalla resistenza dell'aria. Fai lo stesso ragionamento considerando di non avere atrito di nessun genere: ne aria, ne gravità... vedrai che ti resta più semplice capire che devi sì, considerare la velocità di lancio!

 

Mettiamola così: se non consideri nessuna forza esterna che aggisce sul missile o proiettile, si può analizzare come un semplice moto rettilineo, dove:

velocità finale = velocità iniziale + (accelerazione x tempo)

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Sì, ma un aereo (o un missile) corre nell'aria, ed è proprio la resistenza dell'aria ad impedire ad un oggetto volante di arrivare a velocità praticamente infinita.

Quando un missile viene sganciato dalla semiala si ritrova anch'esso a volare proprio come fa l'aereo, e se la sua velocità è PARI a quella dell'aereo non potrà mai superarlo.

Insomma Mach 2 sono Mach 2 per ENTRAMBI gli oggetti volanti.

Non potrai mai sganciare un missile da Mach 1 su un aereo che viaggia Mach 2 e vedere il missile che si allontana o ti sta alla pari.

E' impossibile.

Nel momento che il missile si svincola dall'aereo, diventa egli stesso un "aereo da Mach 1" contro un'aereo da Mach 2, ergo lui resterà inesorabilmente indietro e tu lo superi. ;)

Modificato da Aldus
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Sono d'accordo con te sul fatto della vmax

 

probabilmente ho espresso male un concetto che intedevo dire.

Effettivamente il missille accellera con la stessa potenza espressa dal suo motore.

Nei metri in cui il missile si stacca ed accellera dall'aereo ha cmq una v iniziale già più alta.In questo modo il suo motore raggiunta la vmax può funzionare più a lungo e quindi avere un maggiore range.

(ovviamente la sua vmax sarà un pelo maggiore ma non di molto rispetto alla vmax calcolata dal progettista con lancio a v "normale")(senno' che progettista e'?!ehehe)

(sarà anche per questo che c'erano restrizioni sullo sgancio dei aim9L oltre a una certa velocità)(praticamente in supersonico-transonico)

 

Corretta così la mia affermazione ti trova d'accordo con me? ;)

Modificato da Takumi_Fujiwara
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