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Aldus

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  1. Ho provato il suffisso -hires ma non cambia niente nelle opzioni grafiche. Già di default potevo settare tranquillamente la risoluzione del mio monitor che corrisponde a 1920 x 1080. C'era già questa possibilità, quindi è tutto normale, il mio sim è già correttamente settato per i 1920 x 1080 che corrisponde esattamente al formato widescreen 16:9 (questa risoluzione è solo per i 16:9). Il problema non è lì, è proprio nella grafica dei pannelli. Spulciando all'interno delle cartelle di FF5 ho trovato la lista dei pannelli e le foto (sono varie immagini gif) che costituiscono le parti di ogni pannello. Guardando le proprietà di queste immagini ho visto che sono fatte con una risoluzione specificamente in 4:3. Ecco perchè li vedo schiacciati, è normalissimo che sia così. E' come in Flight Simulator: tutti i pannelli 2D sono fatti in 4:3, per tanto quando vengono visualizzati sui monitor 16:9 (o 16:10) appaiono stirati e schiacciati. Non c'è mezzo per evitare ciò. L'unica cosa che bisogna fare è ridisegnare ogni "immaginetta" in un formato diverso che in modo da fargli riacquistare le proporzioni corrette quando vengono visualizzati su un monitor 16:9. Questa fastidiosa prassi la sto già facendo in FS2004 (e non è sempre semplice farla, dipende da pannello e pannello) e sono riuscito ad ottenere degli splendidi pannelli 2D in formato widescreen che non risultano schiacciati, hanno le proporzioni corrette. Ma il problema è che FS2004 lo conosco, sò dove mettere le mani e come configurarlo per questi adattamenti. FF5 invece non lo conosco, non sò su quale criterio lavora, come lavora, cosa è possibile cambiare, dove cambiarlo, come cambiarlo, etc etc... insomma come configurare il tutto affinchè le mie modifiche vengano visualizzate correttamente. Se in FF5 ci fosse un "panel editor" (come il "FS Panel Studio" di flight simulator) sarebbe più semplice intervenire su questo sim. Ma dato che non c'è non mi resta che andare per tentativi, cercando di capire piano piano, esperimento su esperimento, come è fatta la "logica" di FF5. Una volta capito questo allora è fatta, sò come e dove intervenire per creare (o modificare) i pannelli.
  2. Problema risolto. Non era l'installazione che era danneggiata, ma l'ordine di installazione. Bisogna installare prima il pacchetto 5.5, poi la patch 5.5.2, e solo all'ultimo la Cockpit Patch. Adesso vedo tutto, aereo e cockpit 3D. E siccome il cockpit 3D non mi piace molto (pensavo fosse più bello) è probabile che volerò usando il cockpit 2D. Ma prima voglio cercare di renderlo compatibile col formato widescreen 16:9 perchè non sopporto proprio di vedere i cockpit schiacciati. E' la prima volta che metto le mani su questo simulatore, per cui esperienza zero (non so neanche come è basata la sua struttura interna). Ma vedrò cosa posso fare.
  3. Mah proverò a fare così, anche se mi suona strano che l'installazione non sia stata fatta bene perchè, ripeto, il sim funziona benissimo senza nessuna anomalia a parte il mio "aereo invisibile" e il 3D cockpt invisibile (ovvio, essendo il virtual cockpit parte dell'aereo, se non c'è l'aereo non c'è neanche il virtual cockpit, non fa una grinza; avendo fatto pannelli per anni per Flight Simulator un po' me ne intendo di queste cose). Domanda, ma a te funziona? Non è che magari devo installare qualche altro pacchetto precedente o avere Falcon4 originale? (non mi sembra vero?) Premetto anche che usando l'utility "FFViper Config Editor" ho provato a settare l'opzione "3D cockpit di default" (in modo che appena avviato il sim mi ritrovo col cockpit 3D davanti), ma è tutto come prima: vedo solo le indicazioni dell'hud, non esiste nè il virtual cockpit, nè l'aereo. Davvero strano. Ho provato anche a guardare nel forum ufficiale di FreeFalcon ma non ho trovato niente a riguardo di questo (mio) strano bug.
  4. Ah dimenticavo... il mio sistema è un desktop composto da: - Pentium4 3.00 ghz - 2 Gb di ram - Scheda grafica ATI HD 4600 agp. L'ho appena presa da 15 gg, è la più potente scheda agp che esista al mondo, rilasciata da poco, dotata di ben 1 gb di ram video, sopporta gli shader 3 (e persino le DX11), e costa pochissimo, 80 euro (un vero affare per rendere longevo il mio vecchio catorcio). Il tutto viene fatto girare sul buon vecchio e versatile WinXP, aggiornatissimo, in perfetto stato d'uso (ho formattato il pc 3 mesi fa, quindi WinXP è praticamente nuovo e intonso). Magari questi dati vi servivano. Ciao a tutti.
  5. E' la prima volta in vita mia che provo un simulatore militare di aerei moderni (in passato ho usato IL2), e devo dire che il primo approccio mi ha lasciato sconcertato. Sapevo che gli aerei militari moderni sono pieni zeppi di funzioni e tecnologie, ma non mi aspettavo una cosa tanto complessa, soprattutto se il simulatore è fatto a regola d'arte (e mi sembra che FreeFalcon lo sia). Dovrò quindi studiare, e tanto anche, se voglio divertirmi con questo incredibile simulatore. A parte tutto questo...c'è una cosa che volevo chiedere a chi già usa FreeFalcon. Perchè non riesco a vedere il cockpit 3D? Riesco a vedere il cockpit in 2D (purtroppo schiacciato perchè uso un monitor widescreen), quindi per ovviare al problema volevo usare il cockpit in 3D. Ma non lo vedo. Quando premo 3 sulla tastiera scompare il cockpit 2D, e vedo solo le indicazioni dell'hud "nell'aria" (nel senso che effettivamente sono passato in 3D, ma non c'è il cockpit, vedo solo le indicazioni verdi dell'hud). Non solo. Non c'è neanche il mio aereo in vista esterna. E' come se fosse invisibile. In vista esterna vedo solo un'indicatore blue (una linea che un nominativo attaccato) che praticamente mi fa capire "tu sei quì, tu sei questo". Ma io non ci sono proprio, l'aereo non esiste, è invisibile. Giusto per fare un altro esperimento, ho riavviato FreeFalcon, mi sono messo in modalità 2D (e quella funziona tranquillamente), dopodichè ho tirato la leva di eiezione e mi sono sparato fuori. Immediatamente la "telecamera virtuale" è passata in modalità esterna per mostrare la scena, e cosa ho visto? Il mio paracadute a mezz'aria (è corretto), e il solito indicatore blue con nominativo attaccato che sfrecciava via. Ebbene quello era il mio aereo. Ma il mio aereo non c'era proprio, era invisibile; c'era solo l'indicatore blue che svolazzava nel cielo. Com'è la storia? Premetto che ho scaricato e installato in questa sequenza: - FreeFalcon 5.5 - Cockpit Pack 1.5 - FreeFalcon Patch 5.5.2 Niente altro. Non avevo nessuna altra precedente installazione di Falcon4 (non l'ho mai usato, questa è la prima volta che uso questo sim). Premetto anche che il simulatore funziona benissimo, nessuna anomalia grafica, nessun crash di sistema, insomma è partito subito senza fare una piega (e con un ottimo framerate anche alla massima risoluzione di 1920 x 1080). Concludendo, mi date una mano a risolvere questo problemino grafico? Almeno poi potrò cominciare a diventar matto studiando il poderoso manuale. Dove sbaglio? Ciao a tutti.
  6. Aldus

    Ustica

    Non sono un esperto di esplosivi, ma credo che il discorso "parte più o meno danneggiata" non è propriamente corretto. Spesso si è portati a pensare ad una bomba come una sorta di grossa mina che distrugge tutto quanto e/o disintegra gran parte della struttura. Non è così. Una bomba su un aereo è generalmente un piccolo ordigno magari pesante neanche 1 kg, per cui una cosa abbastanza ridicola in termini esplosivi, ma che - se fatto detonare dentro la fusoliera di un aereo - ha comunque effetti altamente devastanti. Lo scopo di una piccola bomba del genere non è quello di distruggere l'aereo a mò di bomba della seconda guerra mondiale. E' solo quello di "criccare" (passatemi questo termine) la struttura dell'aereo quel tanto che basta per far sì che l'aereo (da solo) si disintegri in volo a causa delle cinematiche aerodinamiche. Non è quindi la bomba in sè a ridurre in pezzi l'aereo. E' l'aereo stesso in volo che, da solo, si deframmenta dopo essere stato privato della sua integrità strutturale. E dopo essersi frammentato in varie parti, si frammenta poi ulteriormente con l'impatto al suolo. Non bisogna quindi pensare di andare a vedere i rottami (ricostruiti, riassemblati) nell'hangar dove è conservato l'I-Tigi, e sperare di trovare "parti più danneggiate" che confermerebbero dove è avvenuta l'esplosione. Quell'aereo è tutto un colabrodo di parti mancanti, non ci sono parti più danneggiate di altre, è tutto un insieme di piccoli pezzi intervallati da aree vuote. Basti pensare al Pan Am 747 della strage di Lockerbie. I rottami di quell'aereo caddero tutti sulla terraferma e si poterono recuperare praticamente tutti. Ma erano centinaia e centinaia, come quelli del DC9. Se anche si fosse ricostruito l'aereo con tutti quei pezzi si sarebbe visto uno scenario simile al DC9: un aereo (pardon, rottame) costituito da centinaia di pezzi sparsi, dal più piccolo al più grosso, intervallati da molte aree vuote. E i segni di collocazione della bomba non ci sono quasi mai, non si vedono quasi mai "a vista" in mezzo a tutta quella ferraglia sparsa, contorta, disordinata. Questo perchè l'ordigno esplosivo è generalmente "piccolo" ra virgolette, e non lascia tracce molto evidenti in mezzo a quel marasma di rottami (già provati di proprio con la disintegrazione dell'aereo in volo e successivo impatto al suolo). L'esatta collocazione dell'ordigno generalmente non la si scopre guardando a vista l'aereo ricostruito, ma analizzando nel dettaglio ogni pezzo, millimetro per millimetro, per vedere se presenta tracce chimiche di esplosivo, particolari e/o sospetti segni di colatura o shock termico, etc etc. Solo in quel modo poi si riesce a capire dove era veramente collocato l'ordigno. Ammesso poi che si riesca a capirlo perchè i fattori che possono portare a un risultato insoddisfaciente (o nullo) sono purtroppo tanti, dipende da ordigno ad ordigno (piccolo o grosso?), da cinematica a cinematica (che cambia in base alla collocazione dell'ordigno), da rottame a rottame (quanti ne sono stati recuperati), e da tanti altri fattori ancora. Ecco perchè secondo il mio umile parere è inesatto guardare il rottame dell'I-Tigi e sperare, "guardando a vista", di vederci possibili collocazioni dell'ordigno. Quell'aereo è ridotto a uno scatafascio, con zone vuote dappertutto. Zone che potrebbero indicare, tutte quante, la possibile presenza di un piccolo ordigno esplosivo (che però magari non era affatto posizionato lì). Insomma così non si va da nessuna parte, è un modo sbagliato. Soltanto con l'analisi chimica di ogni singolo pezzo di rottame si può arrivare a comprendere con buona certezza dove fosse veramente posizionato l'ordigno. Questo è l'unico modo attendibile e sicuro. Ciao
  7. E c'è di più purtroppo. "Master" esiste già! Leggete. http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.php?f...=466169#p466169
  8. Aldus

    Velocità dei missili

    Flaggy, io ho alzato bandiera bianca da un po'... Anche perchè in sti giorni ho troppo da studiare e non ho neanche 5 minuti da dedicare al forum... Ma ragazzi, ci tengo a dirvi che avete il mio sostegno morale! Aldus, ricrediti!!! Vorrei tanto ricredermi, ma obbiettivamente non ce la faccio. Per me quel concetto che un missile da Mach2.5 sganciato da un aereo a Mach1 possa viaggiare a Mach3.5 mi sembra un'assurdità e ci ho messo l'animo per spiegarlo. Sentite perchè non facciamo una bella cosa? Porto questa discussione su Md80.It e sentiamo altri pareri. Il tutto senza dire niente, senza che nessuno sappia che ne abbiamo già discusso quì. Faccio un post semplicemente dal titolo: "a che velocità viaggia un missile sganciato da un'ala di un aereo a Mach1?". Vediamo che dicono (io non intervengo nella discussione per non suggestionare nessuno). Non per altro, ma se mi sbaglio clamorosamente voglio capire il perchè. E sinceramente finora quì non ho trovato dei perchè soddisfacienti. Ho letto tutti i vostri post, tutte le vostre affermazioni, tutte le vostre teorie, alcune le ho capite, altre apprezzate, altre ancora mi hanno fatto venire ancora più dubbi. Ma soprattutto non ho avuto ancora una spiegazione logica a come faccia un missile ad acquisire velocità quando si trova in aria da solo con un propulsore capace di farlo andare al massimo a MachXX anzichè MachYY. E' questo il punto fondamentale, se quell'affermazione è vera oppure no. Poi le gittate e tutto il resto non mi interessano particolarmente e sono dettagli a parte. (Approposito di gittate, non mi avete detto cosa ne pensate di quella cosa dei "soltanto" 2 km di gittata in più guadagnati dal missile tra un lancio in movimento e il lancio da fermo. Se i calcoli non mentono dovrebbe essere esatto (2 secondi in meno a Mach3 = 2 km in più, non oltre). Ma a questo punto non so che dire perchè mi sembra che per ogni spiegazione, penso logica che porto, ne ricevo alcune un po' illogiche)
  9. Aldus

    Velocità dei missili

    Flaggy abbi pazienza, ma mi perchè citi il discorso del carburante a fini velocistici? Abbiamo capito che un missile esaurisce rapidamente il carburante, su questo siamo tutti daccordo, ma questo che centra? Se un missile è progettato dal costruttore e dichiarato tale per avere determinate prestazioni velocistiche, significa che avrà quelle e basta. Quindi se ha una riserva di carburante di chessò 3 secondi continui, il missile raggiungerà velocità X, Y, Z a secondo della quota. Se al posto di bruciare per 3 secondi ha una riserva di carburante per 20 secondi, il costruttore dirà che il missile ha una velocità Vmax di X1, Y1, Z1 a seconda della quota, ossia si suppone che "più tempo il razzo resta acceso = più velocità riuscirà ad avere il missile". Ma questa è una cosa altamente logica, ma occhio, c'è un LIMITE FISICO a questa velocità, ed è il limite fisico tipico dei razzi. Guarda che un razzo è esattamente come un motore a reazione, ne più ne meno. Cambia solo la sua struttura interna e come è fatto, ma il PRINCIPIO fisico di propulsione (la reazione) è esattamente il medesimo. Paragonare pertanto aerei a reazione e razzi non cambia assolutamente nulla. Se un aereo a reazione tiene i motori a PALLA anche per 5 ore, non è affatto vero che la sua velocità CONTINUERA' a salire!! C'è un punto in cui la velocità si stabilizza, e da quella situazione non ne esci. Questa velocità dipende solo dalla potenza del propulsore stesso, dalla aerodinamica dell'aereo, e dalla densità dell'aria in cui lo fai volare. Un missile, anche se potesse tenere il razzo acceso per 10 ore, farebbe esattamente la STESSA cosa. C'è una VMAX LIMITE che può raggiungere con quel propulsore (anche se brucia per 24 ore!), con quella aerodinamica, e a una certa quota. Il fatto che un missile tenga acceso il motore per chessò 3 secondi non significa che non potrebbe raggiungere una velocità più elevata. Significa solo che in quei 3 secondi il missile può raggiungere soltanto QUELLA velocità, e quella sempre sarà. Se il costruttore specifica che quel razzo, a 20.000 metri di quota, e col funzionamento di 3 secondi, raggiunge i Mach 4, ebbene quel missile raggiungerà i Mach 4 SEMPRE e COMUNQUE a quella quota e con quella propulsione. Se il costruttore specifica invece che quel razzo, a 20.000 metri di quota, e col funzionamento di 30 minuti, raggiunge i Mach 6, farà sempre i Mach 6. 30 minuti di funzionamento sono una eternità in termini aerodinamici. Ossia vuol dire che se il missile non ce la fa dopo 5 minuti a superare i Mach 6, a NIENTE gli può servire tenere acceso il motore per altri 25 minuti! Quello è suo limite, e lo si raggiunge molto presto. Quei Mach 6 saranno la velocità massima che il missile potrà raggiungere in quella condizione, anche se continuasse a bruciare per 20 ore di fila. Anche per gli aerei è la stessa cosa. Gli aerei non tengono acceso il motore per 3 secondi, bensì lo tengono acceso per ore ed ore, eppure se il costruttore dichiara che l'aereo Tot raggiunge i Mach 3.3, quello è il limite fisico di quel velivolo. Non è che se aumentiamo il carburante o il tempo di spinta l'aereo continua ad accelerare! Solo nello SPAZIO non esiste tale limite fisico dove più si continua a spingere, più si continua ad acquistare velocità. Ma nell'aria non è affatto così. Lasciamo quindi stare il carburante e affini, non centra proprio niente. Il missile brucia per 3 secondi? E' fatto così dal costruttore per arrivare a Mach3 a chessò 10.000 metri di altezza? Bene, QUELLO è il limite di spinta e velocità che quell'arnese una volta sganciato può fare da SOLO, e per nessun motivo può andare oltre. Potrebbe farlo, certo, se venisse sganciato da un aereo a Mach 5, e il suo razzo potrebbe bruciare per 30 secondi anzichè 3 secondi. Ma in questo caso il costruttore lo direbbe chiaro e tondo: "tempo di propulsione 30 secondi, Vmax a quota XXXXX, Mach 5". Ma dato che si parla di missili dichiarati dal costruttore (e non da me) con Vmax 2.5 (a che quota non è dato a saperlo, o almeno io non ho trovato nulla) e con tempo di propulsione di 2,2 secondi, come può un simile arnese arrivare a Mach 4 e MANTENERE quella velocità? Su quale assurdo principio fisico troverebbe tutta questa energia motore Extra nel momento stesso in cui si sgancia? L'ho già spiegato più di una volta. Prendete in mano un modellino di aereo (o di missile) che ha un motore capace di fiondare il modellino a 100 km/h di Vmax a livello del suolo, salite su una moto e fiondatevi a 200 km/h, accendete il modellino e lanciatelo. Come diavolo fa a battervi? Da quale cilindro può tirare fuori tutta questa energia extra quando di fatto non ce l'ha assolutamente? Quando il modellino è nell'aria, è DA SOLO! E' un'oggetto che deve volare facendo leva esclusivamente al suo propulsore e sulle sue doti. L'energia cinetica che gli ho impresso coi miei 200 km/h in moto, la riceve e la sente soltanto all'inizio dello sgancio. Per cui in quell'attimo riuscirà a starmi alla pari (MAI superarmi, bensì sempre alla pari) ma NON potrà mai incrementarla se non ha il motore per farlo. Ce l'avete un aeromodello? Perchè non fate questo semplice esperimento e poi mi dite a cosa è servito lanciare l'aeromodello ad una velocità superiore al suo consentito?
  10. Aldus

    Velocità dei missili

    Chiedo scusa a Flaggy, ho editato questo post perchè avevo pigiato erroneamente l'invio, ma non l'avevo ancora finito. Flaggy trovi il post completo sotto la tua risposta. Scusa per l'inconveniente.
  11. Aldus

    Velocità dei missili

    ...e non sapete quanto! Facciamo lingua in bocca sotto la doccia tutte le sere. Ah ah, vabbè si fa per scherzare. Ok confermo. Tuttavia c'è un perchè a tutto questo, ed è la densità dell'aria. Anche un Panavia Tornado raggiunge una velocità superiore ad alta quota che non a bassa quota. Ogni oggetto volante lo fa perchè al calare della densità dell'aria è obbligato ad andare più veloce al fine di ristabilire lo stesso rapporto peso/portanza/velocità/angolo di attacco che aveva prima. Naturalmente andando più veloce percorre più strada, quindi aumenta per forza anche la portata. Come dissi, il Concorde riusciva ad attraversare l'altlantico andando a "quella" quota e a "quella" velocità, altrimenti nisba. Bisogna poi considerare anche il profilo balistico di una traiettoria. Un missile sganciato già in velocità e ad alta quota ha il vantaggio di poter volare subito ad alta quota, viaggiare per un po' in linea retta (se lo vuole), e poi ricadere. Ma essendo molto in alto anche la fase di ricaduta sarà lunga, ossia maggior percorrenza a parabola prima di impattare il suolo. Se lo stesso missile lo facciamo partire anch'esso già in velocità, ma da 100 metri da terra, avrà una gittata inferiore dovuta essenzialmente e due sole cose: - a 100 metri di altezza NON può raggiungere gli stessi Mach che raggiungerebbe ad alta quota (pensate all'esempio del Tornado), quindi minor Vmax per quella quota, quindi minor percorrenza. - finita la spinta del propulsore non avrebbe quota addizionale per CONTINUARE una lunga parabola discendente, bensì cascherebbe subito al suolo, quindi ancor minor percorrenza. Il discorso pertanto della maggior portata di un missile lanciato in quota e in velocità va considerato anche sulla base di questi elementi, ossia che non è così evidente la storia della "velocità di sgancio", bensì i vantaggi sostanziali sono quelli dovuti proprio alla quota di lancio che permette una Vmax più veloce (l'aria è meno densa) e successivamente a tutta la fase di caduta inerziale che il missile può sfruttare benissimo ancora per incrementare notevolmente la sua portata. Questi sono gli elementi che danno ai missili aviotrasportati quella GRANDE gittata superiore. Non il discorso del lancio GIA' in velocità o meno! Perchè? Perchè come abbiamo visto, questi missili hanno la capacità di ACCELERARE praticamente all'istante, sia che stanno fermi, sia che stanno già in movimento. La differenza di "ripresa" tra le due situazione sarà al massimo di 1 secondo o 2. Certo, è anche verissimo che 2 secondi sono tanti, e 2 secondi in meno di "attesa" fanno comodo eccome alla portata di un missile. Su questo sono daccordissimo anch'io. 2 secondi guadagnati sono sempre 2 secondi guadagnati, che incrementano ancora di più la gittata. Quello che però non va confuso è di quanto questa gittata si incrementi a seguito di quella situazione. In un missile da poche miglia di gittata si può certamente affermare che quei 2 secondi in meno fanno sicuramente comodo. Ma quantificando, di quanto? Beh se Mach 1 è uguale a circa 341 m/s, Mach 2 sono 682 m/s, Mach 3 sono 1023 m/s. Se quindi ipotizziamo un missile da Mach3 che parte già lanciato in velocità (quindi parte subito, 2 secondi prima di un missile lanciato da fermo) avremo che quel missile risparmia soltanto 2 secondi, e grazie a questo "risparmio" percorre in più soltanto 2066 metri. Poco più di 2 km rispetto allo stesso missile lanciato (in quota) da fermo! Su un missile a corto raggio come l'AIM9, 2066 metri di gittata in più fanno COMODISSIMO, e sono pienamente daccordo, ma siamo ben lontani dall'affermare che "percorre MOLTO di più". Ancor più deludende sarebbe la prestazione per ciò che concerne un missile a medio raggio, chessò da 50 km di gittata. Lanciato da fermo (sempre in quota però ovviamente) percorrerebbe 50 km, mentre se lanciato in velocità risparmierebbe 2 secondi di accelerazione, col risultato che percorrerebbe 52 km, facciamo anche 53. Ciò che rende così poco efficace questa situazione è il tempo impiegato dal missile per accelerare alla sua Vmax. Se impiegasse 30 secondi (da fermo) allora sì che avremmo un ENORME vantaggio in termini di gittata sparandolo da già Mach1 o più. Ma se (da quel che ho capito) questi missili impiegano uno starnuto ad accelerare alla loro Vmax (più o meno 2 secondi) allora c'è ben poco da calcolare. Gira e rigira ballano soltanto 2 secondi in più o in meno, e in 2 secondi un missile da Mach3 fa solo 2 km di distanza in più. Ditemi se mi sbaglio. Se invece non mi sbaglio, allora il discorso è diverso, ossia non è preponderante che il missile sia lanciato da fermo o in movimento ad incrementare NOTEVOLMENTE la portata, bensì è soprattutto il fatto che è lanciato ad alta quota, e dopo aver esaurito la spinta propulsiva ha ancora un sacco di tempo per "parabolare" prima di toccare il suolo. Tempo che ovviamente il missile sfrutta ancora e che si traduce in una distanza percorsa molto maggiore. E' quindi L'UNIONE di questi elementi ad incrementare notevolmente la portata del missile, soprattutto la QUOTA di lancio, non la storia del far partire da fermo o in movimento il missile. Conta anche quella, certo, ma molto meno di quanto si pensi. Basta rifletterci. Prendete il vostro missile da 50 km di gittata, sparatelo già in movimento a Mach 3 di velocità (in orrizzontale), MA a 10 metri di altezza dal suolo! Quanto credete possa percorrere in più rispetto di un lancio da fermo a 10 metri da terra in orrizzontale? 2 km in più, ossia 52 km di gittata, e poi cade. Capite che siamo ben lontani dalla visione che "un missile lanciato già in velocità percorre molto di più". Per un missile da 20 km di gittata sarebbe più concreto dire "percorre un pelino di più", mentre nel caso chessò di un missile da 100 km di gittata bisognerebbe dire "percorre uno sputo di più" (102 km contro 100, ossia solo il 2% in più). Se ho detto eresie ditemelo. Non è che ne annulla il vantaggio, ma si contrappone in parte ad esso. Un vento relativo a Mach1 o 2 non è uno scherzo. Per quanto il missile abbia una forma estremamente aerodinamica (e che l'ha) capace di portarlo strutturalmente anche a velocità superiori di quelle consentitegli dal suo propulsore (e lo può fare per davvero), ha sempre comunque una componente resistiva frontale che non gli fa il solletico. Nello spazio non avrebbe nulla, ma nell'aria questa resistenza c'è ed è sempre più elevata man mano si vola più veloci (a parità di quota). Questa componente frontale deve fare ciò che madre natura gli dice di fare, ossia frenare il missile, opporgli resistenza. Ne consegue che per quanto il missile sia aerodinamico e penetrante, un po' di spunto iniziale gli viene per forza sottratto da quel poderoso vento relativo, il che si traduce per forza in un lievissimo ritardo alla partenza. Ora non so quantificare quanto sia questo ritardo. Potrebbe essere un millisecondo, un decimo di secondo, mezzo secondo,.....non lo sò. Ma di certo c'è, e ci deve essere per forza. Quindi la resistenza aerodinamica non "annulla" la ripresa del missile: la contrasta rallentandogli lievemente lo spunto. Se per caso precedentemente ho detto che la "annulla", mi scuso. E' stato un refuso o, più probabilmente, ho fatto casino. E' qui che non ci siamo Gianni, o comunque dove non sposo questa teoria. Se io porto sotto un'ala un missile senza però propulsore (come fosse una bomba a caduta libera) e lo sgancio, cosa succede? Succede che quel missile appena si stacca dall'ala mi rimane appaiato per un breve istante di tempo perchè le nostre due velocità si equivalgono. Poi lentamente (a causa della resistenza aerodinamica) comincia a perdere velocità rispetto a me, e (a causa della gravità) comincia a cadere. Anche comunque se non ci fosse la gravità non cambierebbe la situazione. L'aria frena il missile. Nessun corpo quindi privo di propulsore sarà mai in grado di battermi in velocità. Per farlo ha bisogno di un suo propulsore. Ma tale propulsore deve poter effettivamente portare quel missile a Mach 3 se vogliamo che voli (e non "cada", ma VOLI) a Mach 3. Il fatto che il missile sia agganciato sotto l'ala del mio aereo non deve trarre in inganno. L'unica energia che il missile può usare è quella stessa che già gli ho donato io col mio movimento. Ma se lui non è in grado di batterla, non può superarmi. Sarebbe come agganciare la mia Audi Turbodiesel a una Ferrari. La mi Audi ha tranquillamente una aerodinamica capace di "tenere" i 300 km/h (non è che si sfascia!), ma il suo MOTORE non è in grado di spingermi a quella velocità. Allora che faccio? Mi attacco a una Ferrari, quella mi porta a 300 km/h e poi mi sgancio. Secondo te potrò trarre un qualsiasi vantaggio? No, non posso perchè se mi sgancio e mi metto in folle avrò la libidine (sarebbe figo però!) di andare per una paio di secondi a 300 km/h, dopodichè farò ciao ciao alla Ferrari (logico, sono in folle, quindi l'aria mi frena). Idea! E se al posto di sganciarmi in folle mi sgancio con la quinta ingranata e il motore a palla? Niente da fare, non mi servirebbe a niente perchè non ho un motore fatto per ruzzarmi a 300 km/h. Non c'è mezzo Gianni, ho ciò una Bugatti o una Mucelago, oppure me lo scordo di trarre vantaggio dal movimento della Ferrari. In aeronautica è la stessa cosa. Se mi attacco con un F16 a un SR71 a Mach 3.3, accendo a palla i motori e mi stacco, non potrò mai superarlo. Solo nello spazio è possibile farlo (infatti gli stadi del Saturno V sono sempre meno potenti, eppure riescono a battere in velocità gli altri stadi). Secondo me no, non c'è nessun guadagno di nessun tipo. Se un missile da Mach2 si stacca da un aereo da Mach2, si ritrova soltanto a una di queste due condizioni: 1- se non accende il motore volerà affiancato per inerzia a Mach2 per pochissimi secondi, poi rallenta sempre più e cade in una lunghissima parabola. 2- se invece accende il motore volerà affiancato per sempre senza mai perdere velocità rispetto all'aereo. Ma di superare l'aereo non se ne parla. O uguale, o meno (oppure di più, a patto che abbia un propulsore da Mach 3). Concordo. Comunque i missili, aldilà del loro effettivo propulsore, credo possano davvero arrivare aerodinamicamente parlando a velocità bel superiori. Non ho ben compreso questo discorso, ma forse perchè sei partito dal fatto che c'è una "energia maggiore" che il missile può sfruttare, e suppongo che questa "energia maggiore" sia sempre quella cosa del Mach X + Mach Y. Se è così io dico che non c'è proprio nessuna "energia maggiore", bensì c'è solo la pura inerzia che gli ha dato l'aereo. In sostanza, io volo a Mach 2, tu missile sganciato voli anche tu a Mach2. E se vuoi dell'energia maggiore, ossia più velocità, o hai il motore per tirarla fuori, oppure niente. Qualunque virata, rampa, o altra manovra dovessere fare il missile gli fa solo perdere velocità, mai guadagnare. Ammetto comunuqe di non aver ben compreso il senso di cui sopra, e magari stò facendo confusione. Esatto. Esatto anche questo. Ma perchè? Ma come può andare oltre se non ha una propulsione idonea per farlo? Può arrivare (nella condizione che hai descritto) a Mach4 (metti anche a Mach5) solo se il suo propulsore è schedulato per farlo, ossia se il costruttore dichiara che quel missile, con quel propulsore, può volare a chessò: - Mach 1.5 a livello del mare. - Mach 2.8 a 10.000 metri di altezza. - Mach 4 a 20.000 metri di altezza. Ma se lo sgancio a 20.000 metri di altezza da un aereo da Mach2, quel missile può andare solo a Mach 4, e (paradosso) ci arriverebbe comunque anche se partisse da fermo a 20.000 metri di altezza.. E' un missile, ossia un aereo che vola. Anche un Tornado arriva chessò a Mach 2 a 15.000 metri di altezza, e ti assicuro che ci arriverebbe a Mach 2 sia che parta in movimento, sia che parta da fermo. Quella è la sua velocità limite a quella quota, e sempre quella sarà. Ma certo che è così. Se lancio un missile da Mach4 con un aereo da Mach5, quel missile al momento dello sgancio avrà una inerzia da Mach5 e me lo ritroverò appaiato per 1 secondo o 2. Ma anche una normale bomba a caduta libera lo farebbe! Anche la mia Audi appena sganciata (ammesso che resista a Mach5!) lo farebbe. Ma il concetto non che quel missile può effettivamente CONTINUARE a volare a Mach5, bensì lo fa solo al momento dello sgancio, ma poi rallenta inesorabilmente fino a portarsi a Mach4, ossia alla velocità effettiva consentitagli dal suo propulsore e dalle specifiche del costruttore. Se riesce davvero a volare in modo continuativo a Mach5 è perchè ha le capacità per farlo anche da solo! Ossia ci deve essere scritto da qualche parte che quel missile alla quota di chessò 20.000 metri riesce da solo ad arrivare anche a Mach 5, basta che venga sganciato a quella quota. Sì ma a che quota? Al livello del mare non li farebbe mai i Mach 6. Se è riuscito a fare Mach 6 era perchè: - è stato sganciato a quota elevata. - il suo propulsore è in grado effettivamente di portarlo a Mach 6 a QUELLA quota. L'aereo lanciatore non centra niente, deve essere il missile a volare a quella velocità una volta sganciato. Oh ragazzi io sarò un pochino de coccio, ma non riesco a mandare giù questa storia del missile che "trae vantaggi velocistici" se sganciato a una certa velocità. Per me un missile quando è nell'aria è nell'aria, ossia o se la cava da solo col suo motore, oppure nisba, resta indietro. Di più non so che dire.
  12. Aldus

    Velocità dei missili

    Nessun problema flaggy, anzi per la verità anch'io sono andato giù un pochetto duro. Che dici, ci prendiamo a frustate insieme? Ma sì dai, un po' di sadomaso ogni tanto ci vuole.
  13. Aldus

    Velocità dei missili

    Figurati, sono sempre quì perchè nonostante tutto mi piacete (oh non pensate male eh!) e mi piace questo sito. Inoltre non mi sento assolutamente offeso di nulla (a che pro?) e spero anzi di non essere sembrato a mia volta offensivo. Se è così mi scuso, ma è talvolta difficile conversare tranquillamente usando solo lo "scritto" e le "faccine", rispetto a come sarebbe invece trovandosi faccia a faccia davanti a una bella birra a chiaccherare. Non c'è paragone. Discutere in viva voce facendo vari esempi gesticolando con le mani e/o tracciando qualche disegnino sul tovagliolo è molto più semplice che non stare a scrivere tutto in forma scritta. Anzi ne approfitto nuovamente per ritornare un'attimino sul discorso delle velocità del missile per mostrarvi da dove probabilmente è nato tutto l'equivoco. L'equivoco NON è nato da Gianni, per cui la colpa (se poi si può parlare di "colpa") NON è sua, e neppure ha dimostrato di non sapere la questione, bensì è di un sito che lui mi ha mostrato e che io stranamente non avevo visionato subito, di cui probabilmente Gianni ha attinto la fonte. Il sito è questo: http://www.ordnance.org/designat.htm Ebbene è lì che si possono leggere le testuali parole... "when considering the speed of an air-launched guided missile, the speed of the launching aircraft is added to the speed of the missile. For example, if a missile's speed is Mach 2.5 and the aircraft's speed, at the time of missile launch, is Mach 2.0, the missile's speed is Mach 4.5.." Ora, come ripeto io non sono professore di fisica, ma ciò che è riportato su quel sito mi sembra un terribile errore di fisica missilistica applicata nell'aria (non lo sarebbe se applicato nel vuoto, anche se però in quel caso non si potrebbe parlare di "Mach" bensì solo di Ground Speed), quindi lascio a voi il compito di verificare nei modi più disparati delle vostre conoscenze se quella affermazione è sbagliata o è vera. Secondo me è una affermazione sbagliata a seguito dei motivi che ho già spiegato. Se ad ogni modo quel sito dovesse avere scritto una cosa effettivamente sbagliata, a miglior ragione Gianni (ma potrei essere stato tranquillamente IO al suo posto!) non ha da scusarsi proprio di niente e non ha fatto assolutamente nessuna brutta figura (che poi lo ripeto, sbagliare un dettaglio NON E' MAI un brutta figura, anzi!!). Ad esempio, ricordo che io una volta su Md80.it scrissi che le eliche di un C130 giravano in modo controrotante tra le due semiali, ossia le eliche sulla semiala destra giravano chessò in senso orario, e quelle sulla semiala sinistra giravano in senso antiorario. Ebbene qualche lettore mi ha subito indicato che mi sbagliavo, e che le eliche girano tutte e quattro in un solo senso. Il problema era semplicemente nato perchè io anzichè guardare qualche schema tecnico o chiedere consigli a un nostro esperto motorista, ho osservato solo un VIDEO, e sul video sembrava, a causa dell'effetto fotogramma, che le eliche di una semiala girassero in senso opposto alle altre. Su questa "illusione" ho poi tessuto una mia teoria, neppure tanto strampallata a dire il vero, delle eliche controrotanti al fine di "compensarsi giroscopicamente" e rendere più stabile l'aereo. In effetti la spiegazione che mi ero dato non era neppure stupida, anzi volendo ci stava tutta, ma proveniva comunque da un dato di base (un video) ingannatorio. Ecco, probabilmente la svista del Mach XX + Mach YY è nata tutta da lì, da un sito che ha riportato un concetto errato. Un concetto che si è preso per attendibile senza prima rifletterci un attimino, e quello che è successo è successo. Se quel concetto, ripeto, dovesse essere sbagliato, Gianni non ha nessuna colpa, bensì è soltanto quel sito ad avere scritto roma per toma.
  14. Aldus

    Velocità dei missili

    Questo trhead sta diventando un postulario di fisica anzichè un semplice trhead da chiccherarci un po'. A tale proposito volevo dire una cosa che mi sembra doverosa e che con l'andare pare si sia un'attimino persa. NON ho la pretesa di niente, di insegnare niente, di fare postulati di fisica, di fare "debunking contro tizio e caio", di offendere nessuno! Questo lo dico col cuore in mano perchè la sacrosanta verità. L'unica cosa che ho fatto notare (e che avrei preferito fosse solo quella) è stata soltanto una piccola inesattezza scritta da gianni o forse da un altro amico del forum. Tutto qui. Una inesattezza NON E' la morte di un papa e non è neppure una....perdita di orgoglio per chi la ha commessa!! Ma siamo matti? A chi non capita di dire un volta una inesattezza o un refuso? Ma chi se ne frega, fossero questi i problemi della vita! Per cui ho solo fatto notare a Gianni quel piccolo errore, e basta, tutto come prima. Approposito di Gianni, faccio notare per chi non lo sapesse che io e Gianni anche se non ci conosciamo da molto, siamo AMICI!! E' una delle persone (e non lo dico per fargli piacere!) che stimo di più nella vita internet perchè ha una preparazione in certe materie a dir poco disarmante, e gliel'ho voluto sottolineare personalmente davanti a tutti anche sul suo sito (chi non ci crede vada a leggerlo qui http://www.crono911.net/phpBB2/viewtopic.p...er=asc&start=60 ). Questo dimostra quanto rispetto ho per Gianni e per chiunque si trovi in questo sito, e questo perchè: 1- Vi reputo tutti, dal primo all'ultimo, belle persone che amano l'aviazione e la sana informazione. 2- Non siete dei cocciuti complottisti che anche davanti alle prove più inconfutabili vanno dritti per la loro assurda strada, bensì siete persone che amano ragionare, imparare (me compreso!), e anche sbagliare (e anch'io sbaglio!), perchè è il bello del gioco. 3- Perchè il solo fatto che amate gli aeroplani non può che farmi piacere. Detto questo, il mio amico Gianni è persino nostro partner del sito MD80.IT, il che la dice lunga su quanto sappiamo sceglierli bene gli amici giusti. Ecco, questo è quanto. Siccome il thread trattava la velocità dei missili e io ho notato quell'errore del Mach XX + Mach YY, ho solo fatto notare quell'errore e basta. Senza offesa per nessuno, tantomeno per Gianni, ci mancherebbe anche. L'ho già detto, a chi non capita di non fare un piccolo errore? A nessuno. Il bello di un forum è proprio anche quello di conversare tra di noi ed eventualmente, qualora ci fosse, di correggere qualche piccola imperfezione. Il forum è frequentato da tante persone di età e culture diverse. C'è chi è più ferrato verso una materia, chi è più ferrato in quell'altra, chi è solo un semplice o curioso appassionato, chi è a digiuno di tutto ed è qui per imparare qualcosa di affascinante, etc etc etc. Ognuna di queste categorie non è "di ferro", nel senso che potrebbe qualche volta sbagliare anch'esso qualche picccolissimo dettaglio. Nessun problema, è umano, ma soprattutto NON E' un vergogna, anzi!! Io stesso anche su MD80.it mi sono visto protagonista di alcune pirlate galattiche scritte al volo senza meditarle abbastanza prima di scriverle, e il risultato è stato semplicemente una mia grossa risata nei miei stessi confronti! E' il bello del gioco, come dicevo, sapersi divertire anche quando si fa una qualche inesattezza. Direi quindi che è inutile stare quì a trasformare un thread in una scuola di relatività, di fisica fluidodinamica, di automobili, cliclette, e carrozzine, solo per correggere quello che è stato solo un piccolo refuso. Giusto? E' stato corretto, basta, siamo tutti contenti, nessuno si è fatto male o ci ha rimesso la faccia. Se poi è di vostro interesse approfondire il discorso come stavamo facendo, è un conto, ma ecco non vorrei che da un normale discorso si incominci a darsele addosso a chi "ce l'ha più duro con le teorie". Io avendo anche una certa età non ho più nemmeno la pretesa di averlo "più duro degli altri", quindi non mi metto nemmeno più in competizione. Le mie teorie, quel poco che so, l'ho detto. La correzione alla piccola sbavatura dell'amico Gianni l'ho fatta,....di più non vedo cosa sia necessario dire o fare evitando di dilungarci troppo (anche per mea culpa ovviamente). Poi ognuno è liberissimo di interpretare le cose in modo diverso se ha conoscenze migliori (ed è un suo sacrosanto diritto farlo), ma per me continuerà a rimanere la convinzione del titolo del thread, ossia che un missile da Mach XX non somma la velocità dell'aereo a Mach YY, divenendo Mach ZZ. Questo era quello che inizialmente volevo dire e che poi per altre ragioni mi sono perso rispondendo ad altre risposte, ma sempre quello rimane il mio intervento in questo argomento. E dato che (mi sembra) di aver già fatto capire il concetto preferirei non aggiungere altro, e comunque anche qualora volessimo andare avanti a discuterne vi esorto a NON pensare che ce l'abbia con qualcuno di voi in particolare, o a sfatare le teorie di tutti! Non è affatto così e non voglio assolutamente che sia così! Non sono un complottista e non voglio vestire i panni di un complottista ottuso e indisponente. Anzi se c'è uno che ODIA questo tipo di comportamento sono proprio io (e Gianni ne sa qualcosa!!) Ciao
  15. Aldus

    Velocità dei missili

    Pienamente daccordo. Siccome però c'è stato qualcuno che ha fatto esempi di ciclomotori e automobili lanciati "a", ho pensato che è meglio non confondere capre e cavoli perchè una cosa è un'automobile che viaggia ancorata all'asfalto, un'altro un aereo che viaggia ancorato a niente, e la differenza tra le due situazioni è molto diversa ed importante. E' un corpo immerso in un fluido, ma vincolato al terreno. Ed è ben diverso in questo stato di cose paragonare una automobile ad un qualsiasi corpo interamente immerso in un fluido, per cui paragonare un'automobile ad un aereo o a un missile è un esempio fuori luogo. Non metto in dubbio il tuo lavoro, anzi lo apprezzo, ma permettimi di farti una osservazione. Una automobile non è vero che va indietro, perchè grazie al fatto di NON essere interamente immersa in un fluido può trarre vantaggio dal suo consolidamento a terra. Per cosa? Semplice, per non muoversi senza impiegare e sprecare energia. Basta tirare il freno a mano! A quel punto anche se investi l'auto con un vento relativo a 100 km/h, l'auto non si muove. Con l'aereo invece è tutto diverso. L'aereo non può "tirare il freno mano" mentre si trova nell'aria, e quindi per potere stare fermo sul posto come farebbe l'auto, ha solo un metodo: sprecare energia! E questa energia da dove proviene? Dal suo motore. Se non accende il motore, l'aereo rischia di andarsene inesorabilmente all'indietro come un palloncino spinto dal vento, per cui se vuole contrastare il vento relativo a 100 km/h deve accendere il motore e "spingersi" nell'aria ad altrettanti 100 km/h in avanti. A quel punto le due forze si equivalgono e l'aereo riesce a restare fermo immobile sul posto volando come se si trovasse in volo stazionario. Ne consegue che il vento relativo che subisce un corpo immerso INTERAMENTE in un fluido influenzerà quel corpo in maniera totale, rispetto ad un corpo PARZIALMENTE immerso in un fluido (come l'automobile con le ruote ben saldate a terra, col freno a mano tirato, e a motore assolutamente spento). Sei daccordo su questo? Il quale però farebbe un moto del tutto diverso dalle ruote che graffiano la strada. Perchè? Perchè nel caso delle ruote l'energia si trasferisce direttamente dal motore all'asfalto offrendo un grip straordinario ANCHE se ho un fortissimo vento relativo davanti. Nel caso di un motore a elica o turbofan (comunque un motore che non si aggancia alla strada, bensì spinge nell'aria) il vento relativo conta eccome. Se l'elica che ho montato sopra l'automobile mi consente in aria calma di raggiungere i 100 km/h, e io gli sparo addosso un vento relativo a 100 km/h, ottengo un perfetto equilibrio tra forza propulsiva "all'aria" e vento relativo contrario, pertanto la mia auto rimane "stazionaria" e non si muove. Rimane lì ferma con l'elica che gira a palla proprio perchè l'elica non si "aggrappa" all'asfalto per fare "presa", bensì si aggrappa direttamente all'aria. E se l'aria mi corre addosso a 100 km/h, ossia alla stessa velocità che raggiungerebbe la mia elica in aria calma, l'auto non può muoversi. Per vincere quei 100 km/h di vento relativo, l'elica dovrebbe avere potenza ben più maggiore, capace chessò di proiettarmi la mia auto (sempre in aria calma) a 300 km/h. Allora sì che non c'è problema e quei 100 km/h di vento relativo non mi fanno un grande danno. Tolti gli attriti di rotolamento delle ruote, la mia auto in tale condizione e con tale sistema propulsivo arriverà a occhio e croce a 200 km/h perchè 100 km/h gli sono portati via dal vento relativo. In pratica la mia auto avrà una velocità rispetto all'aria (misurata tramite tubo pitot) di 300 km/h, ma una velocità rispetto al suolo di 200 km/h. Però torniamo sempre lì, se poi incremento il vento relativo a 300 km/h, ottengo nuovamente una situazione di perfetto equilibrio tra la forza spingente all'aria dell'elica, e il vento relativo, e quindi tornerò a fermarmi. Il mio anemometro continuerà a segnare 300 km/h, ma io sarò comunque fermo immobile. E' proprio per questo che sulle automobili non si usano i tubi pitot e gli anemometri per misurare la velocità del mezzo. All'automobile non gliene può fregar de meno del vento relativo, gli basta e avanza misurare le velocità alle ruote (ossia sempre rispetto al suolo perchè di fatto essa ci è vincolata). Se usasse un anemometro sarebbe un casino pazzesco perchè a seconda di come cambia il vento si avrebbero indicazioni assurde. La più ovvia e assurda? Semplice, auto ferma parcheggiata, e vento a 40 km/h frontale. L'anemometro segnerebbe inesorabilmente "velocità del mezzo 40 km/h"!! E invece siamo fermi come sassi! Naturale quindi che si sia optato per uno strumento di misura (il tachimetro) che se ne frega del vento relativo, ma "sente" solo la reale condizione al suolo del mezzo. Condividi questo ragionamento?
  16. Aldus

    Velocità dei missili

    Cosa intendi per "gittata"? Profilo balistico? Con che angolo? A che quota? Sii più preciso. In teoria sì, non so in pratica. Dico "in teoria" perchè parto da questo ragionamento (che premetto, potrebbe essere sbagliato!). Supponiamo che un missile lanciato orrizzontalmente da fermo impieghi 2 secondi per raggiungere la sua Vmax, dopodichè l'aria lo frena a quella velocità e di più non può andare. La resistenza dell'aria cresce col quadrato della velocità, quindi: - a 0 secondi (missile fermo) l'attrito è zero. - a 0,5 secondi l'attrito è chessò 25 (adesso non sto a fare calcoli, uso numeri a caso giusto per fare l'esempio). - a 1 secondo l'attrito è 50. - a 1 secondo e mezzo l'attrito è 75. - a 2 secondi l'attrito a finalmente a 100 (Vmax). Se io faccio partire il missile già con vento relativo (e quindi attrito) pari a META' del suo tempo di accelerazione, teoricamente dovrei avere: - a 0 secondi l'attrito è già a 50 (il missile non si muove). - a 0,5 secondi l'attritto è ancora a 50 (il missile ancora non si muove). - a 1 secondo l'attrito è ancora a 50 (il missile ha raggiunto l'equilibrio spinta velocità, pertanto da dopo potrà effettivamente muoversi). - a 1 secondo e mezzo l'attrito è 75 (il missile comincia a sfrecciare via) - a 2 secondi raggiunge la sua Vmax. Se le cose stanno così (ho detto SE!) ben META' di quei 2 secondi (1 secondo) il missile se li brucia stando fermo perchè il vento relativo che ha davanti non gli consente di muoversi subito, e pertanto impiegherebbe lo stesso tempo per arrivare alla sua Vmax. Questo in teoria, e non mi sembra un ragionamento neppure farlocco (basta pensarci un attimo). Dal lato pratico invece magari non è così, ma una cosa mi sembra abbastanza certa: se i missili moderni impiegano veramente 1 o 2 secondi per raggiungere la Vmax (e mi sembra che lo facciano) non è che ci sia tutto questo ENORME vantaggio che tanto si parla tra un lancio in volo e un lancio da fermo. Se il missile impiegasse 30 secondi, allora sì che si può parlare di ENORME vantaggio, ma se ne impiega 2, gira e rigira ballerà 1 secondo al massimo di efficienza in più, quindi anche come gittata. Avendo dei dati più precisi sui tempi di lancio dei missili si potrebbe calcolare meglio quanto in termini di distanza è davvero meglio un lancio in volo a mach tot, rispetto a un lancio in volo stazionario. Ecco, questo era proprio l'esempio che non volevo sentire. Il perchè l'ho già spiegato.
  17. Aldus

    Velocità dei missili

    Magari non ti interessa a te, ma è basilare per comprendere il perchè di certe cose. Esatto, quindi con velocità relativa all'aria pari a zero. Esatto, quindi con velocità relativa all'aria pari a Mach 1.5 Come che ci importa? Importa perchè se non tieni conto del vento relativo a Mach 1.5 rischi di progettare un missile da Mach1 (impossibile, ma facciamo finta solo per esempio) SPERANDO che Mach1 + Mach 1.5 = Mach 2.5. Prova a fare un missile così e a sganciarlo a quella velocità, e preparati a una bella sorpresa.
  18. Aldus

    Velocità dei missili

    Mi sa che non hai capito molto di ciò che ho detto. E questo che centra? Ma che razza di esempio è? Anche se sto fermo sul sedile mi ritrovo dopo qualche ora a Napoli senza aver sprecato un solo joule di energia. Ma che centra col "muoversi rispetto a" ? Se io sul treno (SUL TRENO, NON rispetto a ciò che sta fuori) mi devo muovere per andare dal sedile posteriore al sedile anteriore, io devo alzarmi in piedi e mettermi a camminare. E per fare questa azione sprecherò la STESSA IDENTICA quantità di energia fisica che sprecherei per fare lo stesso percorso anche se il tremo è fermo in stazione! Dimostrami di no. E chi ha mai sostenuto il contrario? Ma se è una pagina intera che continuo a dire che il passeggero è FERMO rispetto al treno, ma NON rispetto al suolo? Però te lo ripeto nuovamente, se io ho le gambe rotte e non riesco a camminare, non è che miracolosamente riesco a farlo durante il treno in movimento. Col cavolo. Che il treno sia fermo o in movimento non me ne importa un fico secco. Io per andare da un sedile all'altro dovrò strisciare a carponi lo stesso, e questo perchè non traggo nessun vantaggio dal movimento del treno (parlo di movimento UNIFORME, non accelerazione o decelerazione!). Per me il treno è sempre fermo e la velocità che ho tra me e lui e sempre pari a zero! Diverso ciò che invece accade fuori dal treno. Posso anche non muovermi, tanto ci pensa lui a portarmi a spasso. Sì, ma quell'energia non la sto generando io, bensì la sta generando l'aereo che mi porta a spasso. Io non sto facendo una mazza, non sto "sudando", non sto consumando, non sto facendo nessun lavoro. Mi ritrovo semplicemente fermo immobile su un aereo che sta pompando tonnellate di kg di spinta per permettermi di spostarmi da un punto A a un punto B senza fare niente. E invece ti sbagli di grosso!! L'aereo non mi ha dato NIENTE, semmai mi ha dato solo un velocità iniziale anche se sono fermo rispetto ad esso, ma mi ha dato anche un fortissima resistenza aerodinamica che dovrò BATTERE se voglio riuscire a volare più veloce di lui. Se il mio motore non ha sufficiente spinta per permettermi di BATTERE quella situazione fisica, io non andrò da nessuna parte non appena mi stacco da quel corpo, e resterò inesorabilmente indietro ad esso. Secondo il tuo ragionamento se dovessimo attaccare insieme due F16, il primo F16 dovrebbe spingere un casino, e l'altro invece appena si stacca potrebbe permettersi di spingere meno di motore per restargli affiancato per tutto il tragitto. E invece non è così. Nel momento in cui sganciamo l'altro F16, o mette anch'esso i motori a palla, oppure col cavolo che riesce a volare alla stessa velocità. Per procedere alla STESSA velocità dell'aereo lanciatore il mio motore deve sprigionare lo STESSO RAPPORTO SPINTA/PESO dell'altro F16, e non ci sono santi che tengano! Questa condizione l'avevo già bene spiegata con l'esempio del modellino attaccato sopra l'automobile, e che ti riporto nuovamente: Supponiamo di avere un modellino di aereo attaccato sul tetto di una automobile. La "slitta" su cui è attaccato il modellino è aperta sul davanti, ossia il modellino non può volare via all'indietro, ma è libero però di poter volare via in avanti. Ok? Supponiamo anche che modellino è dotato di un motore capace di farlo volare al MASSIMO a 80 km/h. Ora saliamo in macchina, ci fiondiamo a 140 km/h, ci stabilizziamo a quella velocità, dopodichè (con un telecomando o altro sistema) accendiamo il motore dell'aeromodello e lo portiamo alla massima potenza. Secondo voi ce la farà a uscire dalla slitta e a volare via? NO! Non può farlo perchè il vento relativo che si ritrova davanti ha la velocità di 140 km/h, contro i suoi 80 km/h di spinta propulsiva. Per poter uscire dalla slitta avrebbe bisogno di un motore capace di spingerlo ad almeno 150 km/h. Allora sì che ce la farebbe. Praticamente noi vedremo il nostro modellino che esce a 10 km/h in più di velocità rispetto alla nostra automobile (velocità relativa tra modello e auto), mentre chi starà a terra vedrà ovviamente il modellino che viaggia a 150 km/h, e la nostra auto a 140 km/h. L'energia di cui parli tu è soltanto pura energia cinetica che c'è, sì, ma che può essere usata solo per bombe a caduta libera, ma non per ciò che concerne una situazione di volo continuo e duraturo. Una bomba a caduta libera ovviamente trae vantaggio da un aereo lanciatore perchè la velocità gliel'ha data l'aereo, quindi sgancio la bomba e quella percorre una certa distanza anzichè cadere in perfetta verticale (come farebbe se la sgancio da un balcone). Ma un missile non è una bomba a caduta libera, bensì è un oggetto volante esattamente come un aereo, e se voglio che questo oggetto mi parta dall'ala e se ne vada via più veloce di me ha bisogno di avere una spinta capace di fiondarlo effettivamente a velocità più alta! Questa velocità dipende dalla spinta, dal profilo aerodinamico, e dalla resistenza dell'aria. A un certo punto la resistenza dell'aria compenserà la spinta, e quella sarà la velocità massima che il missile potrà raggiungere. Ma questa velocità massima il missile la raggiunge comunque SIA che parti in moto, SIA che parta da fermo!! Non può andare oltre a questo valore per nessun motivo al mondo perchè è il suo propulsore unito alla resistenza dell'aria a porre quel limite. Se il missile può arrivare a mach3 arriverà SEMPRE a Mach3 sia che parta da fermo, sia che parta già da mach 2. Ed è su questo concetto che mi sono inizialmente introddotto al forum, per smentire categoricamente quel dato che riportava che un missile da Mach3 sganciato da un aereo a Mach2 raggiungeva inizialmente i Mach 5!!! Questo è totalmente errato, quel missile andrà sempre e solo a mach3, e vi sfido a dimostrarmi il contrario in qualunque modo vogliate. P.S. Tutti i vari esempi riferiti a scooter, biciclette, e automobili, lasciateli pure perdere perchè la fisica aeronautica si basa su CORPI IMMERSI IN UN FLUIDO e non su corpi che scaricano energia motoria a TERRA per "fare presa". Non fatemi dunque esempio di "se io sono attaccato con la bicicletta ad uno scotter e accelero, che cosa succede rispetto a.." perchè sono totalmente fuori luogo. Sono fuori luogo perchè questi mezzi di locomozione possono anche fregarsene del vento relativo. Un corpo immerso in un fluido, no! E per dimostrarlo basta fare l'esempio della galleria del vento. Supponiamo di avere un aeromodello con un motore in grado di raggiungere la velocità di 50 km/h. Se accendiamo la galleria del vento e creiamo un flusso d'aria contrario di 50 km/h, cosa succede quando accendiamo l'aeromodello? Rimane fermo immobile e non avanza di un solo centimetro perchè la sua velocità relativa e quella del vento relativo si equivalgono! Ma se al posto di un aeromodello mettiamo una macchinina al suolo capace di raggiungere i 50 km/h, gli spariamo addosso un flusso d'aria contrario 50 km/h, e facciamo partire l'automobilina, vedremo che essa RIESCE A MUOVERSI in avanti perchè la sua forza motrice non si basa su un corpo immerso in un fluido, bensì fa presa DIRETTAMENTE sul terreno, e ciò gli consente di VINCERE il vento relativo. Difficilmente l'aumobilina riuscirà a raggiungere i 50 km/h previsti, perchè la forza del vento la "frena" un po' comunque, ma in ogni caso si muove perchè è in grado di sfruttare un altro "appiglio" (le gomme a terra) per muoversi. L'aeromodello invece no, nel modo più assoluto, non si muoverà di un centimetro, e anzi se aumento il vento relativo a 80 km/h vedrò l'aeromodello andare ALL'INDIETRO ad una velocità rispetto al suolo di 30 km/h! Se questo concetto non vi è abbastanza chiaro non so più cosa dirvi se non prendere un libro di fluidodinamica e studiarlo. Non sono professore di fisica e non mi vanto di esserlo, ma prova a chiedere ai professori di fisica se ritengono che stia dicendo bestiate sulla fluidodinamica. Faccio notare che se è vero che qui ci sono anche professori di fisica non mi capacito di come essi abbiano fatto a non sapere che un missile da Mach3 sganciato da un aereo a Mach2 NON VA e NON PUO' andare a Mach5! I casi quindi sono due: - o quì non ci sono professori di fisica. - oppure quelli che ci sono hanno le idee in fluidodinamica un po' confuse.
  19. Aldus

    Velocità dei missili

    Allora ragazzi, freniamo un attimo perchè: 1- E' pasqua (auguri a tutti ) 2- Non stiamo facendo un dibattito "pro-contro" tra di noi, bensì stiamo cercando di capire ne più ne meno un pochino di fisica missilistica o giù di lì. Nei vostri commenti mi sembra di vedere un pochino di confusione tra cosa significa "partire in movimento" e "partire da fermo". Prendiamo l'esempio qui sopra dell'automobile. Se dovessi rispondere a quella domanda la risposta sarebbe "ovviamente no, una macchina già lanciata a 100 km/h impiegherebbe meno tempo a raggiungere i 200 km/h rispetto a un'altra che parte da fermo". Ma il problema è che l'esempio delle due macchine è sbagliato perchè non si fonda sulla fisica relativistica. Quello va messo in chiaro sin da subito è che un corpo che è attaccato a un altro corpo in movimento, non è, ripeto non è, in movimento rispetto a quel corpo, bensì è fermo! Un missile che parte da un'ala di un aereo non sta già facendo altro che partire da fermo rispetto a quell'ala, quindi lo sforzo che deve compiere per muoversi (ossia vincere il suo peso per partire) è esattamente identico come se partisse da fermo su una rampa orrizzontale (e non verticale, è diverso, e l'esempio del razzo saturno è sbagliato perchè una cosa è partire in verticale, un'altra è partire in orrizzontale). Questo concetto va fissato bene in mente perchè è così. Anch'io quando sono seduto dentro un vagone di un treno mi sto muovendo. Ma mi sto muovendo solo rispetto al terreno, ma non rispetto al treno. Io per il treno, sono completamente fermo, e infatti quando mi alzo e comincio a correre nel vagone devo vincere esattamente la stessa forza che vincerei anche se fossi seduto in un prato, mi alzo, e comincio a correre. In sostanza per me "corpo fisico in movimento" non cambia una mazza che sia fermo da vero o che sia fermo rispetto al treno. Se peso 80 kg e ho bisogno di tot energia da vincere per scattare in avanti, impiegherò sempre la stessa quantità di energia in abedue i casi per muovermi in avanti. Se così non fosse allora chi va in treno potrebbe accelerare nel corridoio come un proiettile sprecando meno energia di quando sarebbe se fosse fermo in un prato, ma sappiamo bene che non è così perchè chi sta su un corpo in movimento è "vincolato ad esso", quindi la sua velocità relativa è SEMPRE pari a zero (in una parola, è fermo)! Un missile attaccato a un'ala deve essere visto esattamente come un "passeggero attaccato a un treno". Al missile non gliene potrà fregare un mazza se quell'aereo è davvero fermo oppure sta correndo. Per il missile l'aereo è sempre e comunque fermo perchè la velocità tra i due corpi (ripeto, tra i due corpi) è pari a zero. Quindi se è zero, significa zero, e zero significa "io sono fermo rispetto a te aereo". Perchè l'esempio delle automobili è errato? Perchè un automobile NON è vincolata a niente, ossia non è "agganciata" alla strada! La prima auto sta davvero correndo su quella strada, per cui la sua velocità relativa NON è pari a zero, ma è già pari a 100 km/h. E' soltato l'altra auto (quella ferma) che ha un velocità relativa rispetto alla strada davvero pari a zero, quindi il paragone non regge perchè è formulato in modo errato. Per essere giusto, il paragone dovrebbe essere fatto con velocità relative identiche. Come si fa? E' un po' difficile da spiegare ma ci provo lo stesso. Supponiamo di avere due strade parallele e vicine. La strada n°1 è ferma, l'altro no! La strada n°2 (grazie a un meccanismo assurdo) è già in movimento a 100 km/h! Cosa succede se posiamo le due auto sulle due strade? Succede che entrambe le auto sono FERME IMMOBILI rispetto alla strada, quindi lo sforzo che devono compiere per accelerare è teoricamente identico. Ma questo in teoria, ma non in pratica. Perchè? Perchè non stiamo tenendo conto della resistenza aerodinamica e del fatto che l'auto non naviga in un fluido, bensì ha le ruote posate a terra. Abbiamo quindi questa condizione: - auto1 ferma su strada ferma, zero resistenza aerodinamica che gli frena lo spunto. - auto2 ferma su strada mobile, forte resistenza aerodinamica (il cosiddetto "vento relativo") da vincere allo spunto, quindi significa automaticamente MENO avvelerazione rispetto all'auto1. Ne consegue che l'auto 1 può ingranare prima marcia, seconda, terza, etc, avendo a disposizione la giusta potenza per vincere il vento relativo che incontrerà man mano che acquista velocità. L'auto n°2 invece metterà anch'essa la prima, la seconda, la terza, etc (ricordate che anche l'auto n° 2 è FERMA rispetto alla strada, quindi scordatevi che possa partire già direttamente un 4a o in 5a!!!!), ma a causa del vento relativo già a dosi alte (logico, anche se è ferma si sta già muovendo a 100 km/h) la sua ripresa sarà enormemente meno scattante a causa di questa forte resistenza frontale. In tale condizione quindi che vede: - due auto ferme rispetto "a" (alla strada). - la stessa velocità da raggiungere (200 km/h) usando la stessa potenza motore. - la stessa densità del fluido in cui si muovono (l'aria). ... ma con resistenza frontale DIVERSA (auto1 ferma=resistenza 0, auto2 già in movimento anche se ferma=resistenza XXX) avremo le due automobili che impiegano teoricamente tempo per raggiungere i 200 km/h. Questo avviene nell'aria, NON nel cosmo. Nel cosmo sarebbe l'opposto, ossia l'auto2 impiegherebbe esattamente la META' del tempo per raggiungere i 200 km/h perchè entrambe le auto partono da ferme (sempre rispetto alla strada) con resistenza all'avanzamento pari a zero, ed entrambe impiegano lo stesso tempo a raggiungere i 100 km/h! Solo che l'auto1 arriva giusto giusto a 100km/h, l'auto2 invece con quei 100 arriva a 200km/h. Ma il tempo rimane identico, tot secondi da 0 a 100 per l'auto1, tot secondo da 0 a 100 per l'auto2. L'aria non fa differenza. Facciamo un test in una galleria del vento. Vi posizionate in ginocchio pronti per fare una corsa di 50 metri. Partite (ovviamente da fermi), correte, e prendete nota di questi due dati importanti: - il tempo in secondi impiegato per percorrere quei 50 metri (es 10 secondi). - la velocità in km/h che avevate quando avete tagliato il traguardo (es. 20 km/h) Adesso vi rimettete alla partenza e state fermi. Un tecnico accende la galleria del vento e vi soffia addosso un flusso d'aria frontale esattamente alla STESSA velocità che avevate prima al taglio del traguardo (20 km/h). Questo vento simulerà l'identico "vento relativo" che avevate mentre eravate in corsa, per cui anche se siete fermi è come se voi siete già in movimento rispetto al suolo. Partite, scattate più che potete vincendo quel vento, e cronometrate il tempo impiegato per raggiungere i 50 metri. Secondo voi sarà uguale, minore, o maggiore (poi vi dirò qual'è la conclusione dell'esempio qui sopra e il perchè è diverso da un aereo)
  20. Aldus

    Velocità dei missili

    Sì Gianni, varia la Vmax raggiungibile dal missile, ma non varia il Mach quale unità relativa rispetto al suolo. Questa non l'ho ben capita Gianni. Se un missile spegne il motore dopo 2 secondi non potrà mai procedere per inerzia e andare a beccare un'aereo nemico, bensì diventa come una bomba aviolanciata, frena sempre più e cade al suolo compiendo una parabola. Non è che si "somma" nel vero senso della parola, bensì è il missile che si ritrova già a volare un valore oltre la sua velocità iniziale. Quindi accende il razzo e finchè la sua spinta non supera quel valore iniziale il missile non si muove dalla sua slitta. Riesce a muoversi in avanti solo quando la sua spinta supera la velocità iniziale data dall'aereo, quindi diciamo che per un bel 1 secondo si vede il razzo del missile che si accende e brucia, ma il missile ancora non riesce a muoversi. Ho diversi video di Tornado che in esercitazione lanciano dei missili, e anche al rallentatore si vede la fiammata del missile, il missile che non ce la fa a muoversi, e poi lentamente comincia a muoversi e a guadagnare velocità rispetto all'aereo. E' un po quello che dicevo a Takumi quando si parlava se è meglio sparare un missile da terra oppure già in movimento. Da terra il missile parte SUBITO perchè è a velocità 0 (vento relativo a 0), quindi appena accende il suo razzo schizza via con un ritardo alla partenza pressochè nullo. In volo invece si vede il razzo che si accende, ma il missile non parte subito perchè la prima parte di quella partenza è inferiore alla velocità che ha già l'aereo, quindi il missile brucia restando fermo un istante e poi quando la velocità "batte" quella dell'aereo comincia a muoversi e a schizzare via. Ne consegue quindi che il TEMPO impiegato dal missile per partire e raggiungere la sua Vmax è praticamente identico sia se partisse da fermo o in moto. Ossia, se potessimo portare il missile a 10.000 metri di altezza, attaccarlo sotto un'ala di un caccia che rimane completamente FERMO per aria, e poi spararlo, il missile impiegherebbe TOT tempo per raggiungere la sua Vmax. Se facciamo la stessa cosa alla stessa altezza ma con l'aereo già in movimento, una parte della accelerazione iniziale del missile viene "a mancare" a causa del mach relativo che ha già l'aereo (e conseguente vento relativo), quindi il missile per vincere questa situazione "perde" una parte della sua spinta istantanea ed impiega lo stesso esatto tempo a raggiungere la sua Vmax. Tutto questo ovviamente a PARITA' di quota, ossia di densità dell'aria! Fermo o in movimento non fa nessuna differenza. Diverso invece se parliamo di sgancio in movimento da 10.000 metri di altezza, contro sgancio da fermo a livello del mare. La densità dell'aria è diversa, quindi avrebbe più vantaggio il missile in movimento sganciato da 10.000 metri di altezza. Dipende tutto dalla quota. Anche un SR71 è in grado di arrivare a Mach 3.3, ma la sua spinta e la sua aerodinamica ci riescono solo a 24.000 metri di altezza. Al livello del mare dove la densità dell'aria è maggiore faticherebbe persino ad arrivare a Mach 2. Il Sidewinder quindi non è che "non è ottimizzato" per arrivare a Mach 3. Lo può fare benissimo se lo spariamo da una quota altissima, e se (ovviamente) ha aerodinamica e propulsione adeguata (e credo che ce l'abbia). Diversamente invece diventa (giustamente) "non ottimizzato" per volare a Mach 3 chessò a 10.000 metri di altezza perchè in tale condizione la sua aerodinamica e la sua propulsione non glielo consentono.
  21. Aldus

    Velocità dei missili

    Comunque sto discorso sui missili si è rivelato interessante.
  22. Aldus

    Velocità dei missili

    ops scusa Takumi, non avevo visto questi ultimi tuoi commenti. Probabile, ma bisogna calcolare il potente vento relativo che lo investe anche quando il missile è vincolato all'ala, per cui il missile non parte affatto con resistenza pari a 0 (come farebbe se fosse a terra) ma con una fortissima resistenza da vincere. Questa resistenza, unita al suo peso, gli fa perdere comunque spunto. Seconde me il fatto che un missile sparato da un aereo abbia un range leggermente maggiore è solo dovuto alla quota. Se l'aereo vola molto alto il missile si ritrova a vincere un'aria più rarefatta rispetto che se partisse da terra. Questo, unito anche al profilo balistico (il missile sparato in aria vola praticamente dritto e non deve salire a rampa per portarsi in quota come farebbe da terra) consente al missile una migliore gittata a parità di consumo. Esatto. Esatto. Ciao
  23. Aldus

    Velocità dei missili

    Infatti hai ragione e io mi sono sbagliato. Per un istante mi sono dimenticato che il missile, sia se è lasciato libero in caduta, sia se rimane attaccato all'ala, vola nell'ARIA (e non nel vuoto) e quindi ha COMUNQUE una velocità relativa rispetto all'aria di Mach xxxx. Se quindi il missile ha un propulsore capace di spingerlo a Mach 2 e l'aereo viaggia a Mach 3, il machmetro del missile legge GIA' Mach 3, ergo è a una velocità superiore a quella consentitagli dal suo propulsore. Ne consegue che se il missile accende il suo razzo continuerà a bruciare carburante come un petardo ma non ce la farà mai a uscire dall'ala. Per riuscirci dovrebbe "vincere" una forza aerodinamica contraria (vento relativo) da ben Mach 3, e non ce la farà mai con un motore da mach 2. Si può ricapitolare il fenomeno con un banale esempio: una automobile e un modellino di aereo. Supponiamo di avere un modellino di aereo attaccato sul tetto di una automobile. La "slitta" su cui è attaccato il modellino è aperta sul davanti, ossia il modellino non può volare via all'indietro, ma è libero però di poter volare via in avanti. Ok? Supponiamo anche che modellino è dotato di un motore capace di farlo volare al MASSIMO a 80 km/h. Ora saliamo in macchina, ci fiondiamo a 140 km/h, ci stabilizziamo a quella velocità, dopodichè (con un telecomando o altro sistema) accendiamo il motore dell'aeromodello e lo portiamo alla massima potenza. Secondo voi ce la farà a uscire dalla slitta e a volare via? NO! Non può farlo perchè il vento relativo che si ritrova davanti ha la velocità di 140 km/h, contro i suoi 80 km/h di spinta propulsiva. Per poter uscire dalla slitta avrebbe bisogno di un motore capace di spingerlo ad almeno 150 km/h. Allora sì che ce la farebbe. Praticamente noi vedremo il nostro modellino che esce a 10 km/h in più di velocità rispetto alla nostra automobile (velocità relativa tra modello e auto), mentre chi starà a terra vedrà ovviamente il modellino che viaggia a 150 km/h, e la nostra auto a 140 km/h. Takumi ha avuto l'intuizione giusta (bravo!), mentre io a furia di parlare di "spazio" sono finito per prati e ho tralasciato per un istante la resistenza dell'aria. Sempre approposito di spazio, con l'esempio dell'aeromodello sarebbe tutto diverso se fossimo nello spazio. Perchè? Perchè nello spazio non esiste più la velocità relativa all'ARIA, ossia il vento relativo. L'unica cosa che esiste tra automobile e modellino è la velocità realtiva tra i due corpi vincolati, che è pari a 0. Se l'auto procede a 140 km/h nel VUOTO, l'aeromodello procede anch'esso a 140 km/h ma SENZA vento relativo uguale e contrario, ossia ha una resistenza all'avanzamento pari a 0. Se l'aereomodello incrementa di SOLO 1 km/h la sua velocità (diciamo accende il motore al MINIMO, dove per "minimo" intendiamo una spinta che gli consente una velocità MASSIMA di 1 km/h) riesce comunque tranquillamente a "battere" l'automobile, cioè esce dalla slitta e procede in avanti a 141 km/h. Questa è la differenza sostanziale tra volare nello spazio e volare nell'aria. Nello spazio basta un modellino capace di 1 km/h di velocità massima, agganciarlo a un qualsiasi vettore, portarlo chessò a 20.000 km/h, e quando accenderemo il modellino lui riuscirà tranquillamente a "batterci", ossia a procedere in avanti a 20.001 km/h. Nell'aria invece se il modellino può spingere al massimo a 80 km/h e noi lo agganciamo a un vettore che vola a 140 km/h, sarà condannato a restarci attaccato per l'eternità perchè non ha sufficiente spinta/velocità per vincere il vento relativo e quindi a distaccarsi in avanti rispetto alla automobile. Riassumendo dunque, a che velocità parte un missile da Mach 3 sparato dall'ala di un caccia da Mach 2? A Mach 3!!! NON un km/h di velocità in più. Ho sbagliato quindi a dire che può lasciare la slitta a Mach 3.1 o 3.2. Non esiste nessun motivo al mondo per cui lo possa fare, e la sua velocità sarà sempre Mach 3 anche mentre corre dentro la slitta.
  24. Aldus

    Velocità dei missili

    Ahh ecco!! Invece da me era notte fonda, taanta notte fonda.
  25. Aldus

    Velocità dei missili

    Azzarola, ancora in piedi a quest'ora? Sei un grande! Vedrò comunque se riesco a rispondere alle tue domande. Premetto che non conosco bene l'AIM9 quindi vado a spanne per "mie deduzioni". So giusto giusto che il missile in questione è un "ricerca all'infrarosso" e che estremamente versatile e soprattutto è incredibilmente manovrabile, capace di fare virate pazzesche grazie al suo sistema di guida (alette) unito alla spinta vettorabile (se sbaglio ditemelo ). La velocità non la conosco ma mi fido del tuo dato, quindi....beh insomma non possiamo dire che sia un missile "lento". Mach 2.5 mi sembra una velocità di tutto rispetto. Oltretutto è un missile a corto raggio (mi sembra) usato nel dog fight e non credo che gli aerei che stiano combattendo in dog fight possano permettersi di manovrare a velocità troppo alte. Se vogliono far valere un po' le loro doti acrobatiche i caccia devono restare a velocità subsoniche, o magari superiori a Mach 1. Ma già a Mach 2 è dura per un caccia manovrare "stretto" come si richiede a un combattimento dog fight. Ma posso anche sbagliarmi e anzi mi scuso se ho detto delle imprecisioni. Probabilmente l'AIM9 lo hanno limitato ai Mach 2.5 per diverse questioni. Magari volevano un missile leggero e dotato di un propulsore poco pesante. Questo ha fatto sì che il missile non potesse avere una lunga gittata (forse anche a causa del sensore all'infrarosso) e a parità di peso consumasse poco (quindi teoricamente meno consuma meno corre veloce). Diciamo che la risposta è "non lo so", e come ho detto sono sono mie deduzioni. Sicuramente c'è qualcuno che conosce bene il perchè l'AIM9 è fatto così e ha quella velocità. Riguardo al vettore lanciatore spaziale invece posso dirti qualcosa di più preciso. Prima però rispondiamo insieme a questa domanda: cos'è che fa sì che un missile (anche militare) arrivi a una certa velocità anzichè a un'altra? Ovviamente il motore e quanto spinge, e poi gli attriti causati dall'aria. Ma gli attriti non fanno solo frenare un velivolo, ma lo fanno anche consumare di più a parità di spinta necessaria per raggiungere una certa velocità. Prendiamo ad esempio il Concorde. I suoi quattro motori gli consentivano di volare in crociera a Mach 2 consumando TOT kg di carburante all'ora. Ma per riuscire a compiera la sua attraversata atlantica era costretto a volare a quota elevatissima, ben 24.000 metri di altezza, dove l'aria è estremamente rarefatta (quindi fa poco attrito). Se per caso il Concorde avrebbe cercato di attraversare l'atlantico sempre a Mach 2, ma a 10.000 metri di altezza, non ce l'avrebbe fatta! Non ce l'avrebbe fatta sia come velocità (non riusciva ad arrivare a Mach 2), sia come consumi (non avrebbe avuto sufficiente carburante per vincere la resistenza dell'aria). Il suo profilo di volo è stato quindi "settato" dal costruttore a Mach 2 e 24.000 metri di altezza. Praticamente era la condizione in cui l'aereo volava meglio, con più efficienza, con meno resistenza, e con meno consumo. Ogni altro profilo di volo sarebbe stato deleterio all'efficienza della macchina stessa. Con i razzi vettori spaziali avviene più o meno la stessa cosa. Quando si è a livello del mare ci vuole moltissima spinta (e consumo!) a portare l'intero vettore fuori dall'atmosfera. Il razzo sarebbe dunque molto più gigantesco di un Saturno V e non vale la pena portarsi dietro tutto questo peso e questa macchina gigantesca. La cosa migliore da fare è quindi usare i "multistadi. Il primo stadio utilizza un motore MOLTO potente (e consumoso!) che porta tutto il razzo ad una certa quota e velocità. A quel punto si stacca il primo stadio, per cui avviene questo cambiamento alla macchina: 1) Tutto il complesso si alleggerisce di molto (per cui ciò che rimane consumerà meno a parità di velocità). 2) Tutto il complesso è già ad una velocità elevata (e partendo da questa velocità si accenderà un nuovo motore capace di far aumentare ancor più la velocità). 3) Tutto il complesso è già ad una quota con aria rarefatta (quindi a parità di spinta motore bisogna vincere meno resistenza aerodinamica e consumare anche meno). 4) Tutto il complesso "pesa" di meno (allontanandosi dalla terra la gravità diminuisce, quindi si riesce ad aumentare la velocità usando motori sempre più piccoli, meno potenti, e meno consumosi). Capisci come funziona il "gioco"? Per quanto sembri strano, man mano che il vettore "perde i pezzi" riesce sempre più ad alleggerirsi, a incontrare meno resistenza di avanzamento, e anche a incrementare la velocità usando razzi sempre più PICCOLI (infatti se guardi gli stadi del Saturno V vedrai che i razzi propulsivi diventano sempre più piccoli e parchi nei consumi)! Insomma si tratta di una idea geniale che funziona a fagiolo per i razzi spaziali. Quando poi si è fuori dall'atmosfera e a gravità 0 bastano davvero "forze" irrisorie per incrementare la velocità. Pensa ad esempio a quei getti di gas che escono dal muso dello Shuttle. Nello spazio quei getti di gas bastano e avanzano per spostare lo shuttle (che è bello pesante!) in qualunque direzione voglia. Se invece ci fosse l'aria (immaginiamo un shuttle che vola senza cadere a 10.000 metri di altezza e a 36.000 km/h di velocità) quei "minigetti di gas" non riuscirebbero mai a spostarlo perchè l'attrito dell'aria sarebbe così mostruoso (36.000 km/h di vento relativo!!) da annullare completamente l'effetto "a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria" di quei minigetti direzionali. Dopotutto lo spazio è affascinante per questo. Se galleggi nello spazio a 36.000 km/h e dalla tua tuta "sfiata" un tubicino difettoso, è sufficiente questa esigua spintarella per spostarti fuori traiettoria e farti finire lentamente chissà dove. Nell'aria invece, a 36.000 km/h di velocità, tutto ciò è impossibile. Per farti spostare di un solo millimetro a 36.000 km/h rispetto all'aria ci vorrebbe sulla schiena un motore di un jumbo jet. Ciao
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