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Crisi Ucraina & Crimea


Sergetto75

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2 ore fa, Flaggy ha scritto:

...Questa guerra anomala, se da un lato ci ha offerto una controffensiva estiva ucraina che ha deluso le aspettative, dall’altro ha portato missili e droni di vario genere a inibire il Mar Nero alla flotta russa (che si è ritrovata con imbarazzanti perdite a non riuscire manco a interdire il traffico marittimo ucraino e anzi è scappata dai porti sotto tiro)...

 

Questa secondo me rappresenta la più grande sconfitta strategica non solo per l'operazione speciale, ma anche per tutto l'ambaradan scatenato da Putin nel 2014.

Con buona pace della scusa per le invasioni rappresentata dalla necessità di difendere le popolazioni russofile del Donbass (delle quali a Putin non fregava niente, malgrado le dichiarazioni di un ex premier italiano recentemente scomparso e di altri umanitaristi a senso unico) era la Crimea e la sua sicurezza la vera preda irrinunciabile.

Ora, IMO, la Crimea per la marina russa è praticamente inutile, anzi un fardello se non un incubo, e così resterà fintanto che la NATO continuerà a fornire all'Ucraina ISR di livello superiore.  Anche al di la della disponibilità occidentale a fornire missili a lunga gittata, gli Ucraini stanno sviluppando le loro armi stand-off.

Svaniti anche i sogni di prendersi Odessa e di instaurare a Kiev un regime fantoccio e filorusso, si evidenzia anche l'latro enorme fallimento strategico russo: l'entrata di Finlandia e Svezia nella NATO, altro che il ritiro delle truppe USA dalle regioni ex PDV, che Putin aveva richiesto nella sua bizzarra missiva diretta a Biden, tra le condizioni per non invadere l'Ucraina nel 2022.

Modificato da Scagnetti
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Un esito e il riassunto delle prime disastrose ondate di attacchi ad Avdiivka.

 

Le perdite secondo il Ministero della Difesa Ucraino (non così distanti dalla realtà come si potrebbe pensare) sono in effetti salite parecchio nelle ultime settimane...

Se non altro pare evidente che riserve ne avevano accumulate durante i mesi estivi nonostante i contrattacchi a Robotyne e se possono buttare al macero uomini e mezzi come se non ci fosse un domani, ma mi chiedo quando arriveranno a culminare, perchè un rateo di perdite del genere (e qui a differenza di Bakhmut ci sono tanti mezzi oltre che carne da cannone) non mi pare sostenibile per settimane.

 

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Anche se indubbio che le forze nazionalsocialiste, non credo si possa usare un altro termine, abbiano subito notevoli perdite in uomini e mezzi, la Federazione Russa non è molto indebolita dalle sanzioni e possiede, come del resto storicamente già accaduto in passato, riserve non dico inesauribili, ma di fatto enormi.

 La propaganda fa si che non manchino i centomila e passa soldati  di leva da arruolare ogni anno e le fabbriche di munizioni per armi di piccolo calibro e cannoni lavorano a pieno ritmo. Ci sono delle limitazioni per gli armamenti che necessitano di microprocessori, ma si suppone che alcune migliaia ogni anno arrivino di contrabbando dalla Cina, con il tacito accordo de governo cinese. Come sappiamo, la quantità ha una sua qualità intrinseca e l' Ucraina non ha ancora ricevuto degli aerei di primo livello, i famosi F16 promessi anni fa, il cui peso possa far valere.

A Kiev si domandano, giustamente, fino a dove la NATO vorrà spingersi, perché la Federazione Russa non ha, con una testardaggine notevole, nessuna intenzione di ritirarsi e ha tutti i mezzi per continuare questa guerra anche per 5 anni, come l' URSS fece nel 1941 - 1945, a meno che non subisca una sconfitta di valenza strategica prima

 Non credo che i Paesi della NATO abbiano la stessa volontà, anche perché in Europa c'è una crescente voglia di "normalizzare" i rapporti con la Federazione Russa 

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19 ore fa, Simone ha scritto:

la Federazione Russa non è molto indebolita dalle sanzioni e possiede, come del resto storicamente già accaduto in passato, riserve non dico inesauribili, ma di fatto enormi.

 

Come no. Il rublo galoppa verso vette altissime. 

 

19 ore fa, Simone ha scritto:

 

 La propaganda fa si che non manchino i centomila e passa soldati  di leva da arruolare ogni anno

Ognuno da raccattare. Coscritti, gente dalle carceri e altra brava gente dalle periferie, in particolare da una molto lontana periferia dove l'influenza cinese è reale. 
 

 

19 ore fa, Simone ha scritto:

le fabbriche di munizioni per armi di piccolo calibro e cannoni lavorano a pieno ritmo.

In particolare quelle Nord Coreane dal momento che sono andati con cappello in mano anche la, tanto che il defunto golpista sbraitava per mancanza di munizioni e il rateo di fuoco dell'artiglieria è sceso sotto la metà rispetto ai primi tempi, risultando inferiore anche a quello ucraino.
 

19 ore fa, Simone ha scritto:

Ci sono delle limitazioni per gli armamenti che necessitano di microprocessori, ma si suppone che alcune migliaia ogni anno arrivino di contrabbando dalla Cina, con il tacito accordo de governo cinese.

L'importazione illegale proviene da ovunque. Fino a qualche tempo fa un carico di Lexus è partito dalla finlandia per il kazakistan ma le lexus si sono fermate a Tomsk, dove sono state vendute. Se passano cose più grandicelle tipo le auto, ci passano probabilmente anche dei microprocessori. Il punto è che non ne passano così tanti da poter mandare avanti una guerra su larga scala, infatti anche la componente missilistica per strike di precisione è venuta sempre meno, e lo dimostra il numero di lanci. 

 

19 ore fa, Simone ha scritto:

, i famosi F16 promessi anni fa, il cui peso possa far valere.

Lustri... anzi decenni fa. A parte che non è la Panda del nonno e arrivare alla "proficiency" in combattimento è piuttosto impegnativo, ma vorrei ricordarti che già il training in se richiede tempo (e mi riferisco a quello basico, ossia "alzalo, naviga, tira un amraam e torna") e solo pochi giorni fa è stata data la notizia che i piloti hanno iniziato il loro addestramento "in the air", figurarsi insegnare tattiche e tutte quelle altre cosette la cui conoscenza, in occidente, viene a maturare dopo averci dedicato HAVE DRILL, HAVE DOUGHNUT, Constant Peg, fino ad arrivare ai Flanker contro i Viper di Groom Lake. 
photos-of-su-27-and-f-16-dogfighting-in-

Si tratta di trasferire un cinquantennio di esperienza, studi e tattiche. Poi la tempistica non è mai stata definita, e anzi solo nel corso dell'ultimo anno è stato dato il via libera per consegnarli agli ucraini (Che ancora ci metteranno mesi a imparare ad usarli). 

 

19 ore fa, Simone ha scritto:

A Kiev si domandano, giustamente, fino a dove la NATO vorrà spingersi,

Mi pare lo abbiano detto in tutte le salse. Poi sarebbe alquanto strano abbandonare gli ucraini dopo averci investito così tanto compresi i centri di training per F-16 nei Paesi limitrofi. 

 

19 ore fa, Simone ha scritto:

Perché la Federazione Russa non ha, con una testardaggine notevole, nessuna intenzione di ritirarsi

Difficile non ritirarsi quando vieni sconfitto sul campo. 

 

19 ore fa, Simone ha scritto:

e ha tutti i mezzi per continuare questa guerra anche per 5 anni

🔮

 

 

20 ore fa, Simone ha scritto:

Non credo che i Paesi della NATO abbiano la stessa volontà, anche perché in Europa c'è una crescente voglia di "normalizzare" i rapporti con la Federazione Russa 

Tanto che anche Paesi fino ad ora più conservatori sulla questione, tipo i tedeschi, ora aumentano i propri aiuti. 

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Non possiamo negare che nel complesso i segnali contradditori sono parecchi, da parte occidentale. Qualche analista da salotto televisivo (livello di credibilità inferiore a "pubblicità di coltelli Miracle Blade") continua a sostenere che il caro zio Vladimir stia combattendo sin dall'inizio del conflitto "con una mano legata dietro la schiena": è vero esattamente il contrario, in particolare da parte occidentale, ove il sostegno all'Ucraina si è limitato a un generalizzato ma guardingo appoggio esterno senza mai comprendere né l'opzione "boot on the ground" (che se adottata avrebbe già fatto finire il conflitto col completo disastro russo o lo avrebbe trasformato in qualcosa di molto più ampio) né l'opzione di defenestrare politicamente "al buio" il caro zio Vladimir, ovvero senza aver già chiaro chi sarebbe stato un suo possibile successore capace di evitare l'incubo politico della disgregazione della Federazione Russa oppure l'elevazione del confronto con l'Occidente a livelli pericolosamente indesiderabili.
Oggi però sia negli USA (l'ala trumpista repubblicana) che in qualche paese europeo (anche se non per il momento a livello di istituzioni comunitarie) si fa strada il possibilismo riguardante l'opzione negoziale. Della stabilità interna russa poco si sa, mentre dall'Ucraina arriva qualche velato segnale che la leadership politica e quella militare non marcino d'amore e d'accordo.
Chi invece continua a "tirar dritto" con determinazione è l'industria, che continua a investire e a programmare investimenti nel futuro come se nei vari CdA esistesse solo l'opzione di continuare su questa strada "per tutto il tempo necessario" per ottenere la vittoria ucraina sul campo.
A questo punto, l'unico fattore che NON può essere influenzato da decisioni politiche o da strategie economiche è quello demografico: se si deve dar credito alle considerazioni espresse da Zalužnyj nella sua ben nota intervista, per evitare uno stallo o - peggio - che l'iniziativa venga lasciata al nemico, è necessario continuare a esercitare costante pressione sulle linee russe, il che NECESSITA non solo di risorse materiali (mezzi e relativo supporto logistico) ma anche di una continua disponibilità di risorse umane, e QUESTO non è un elemento che si può "fabbricare". Da diverse parti si osserva che l'età media delle truppe ucraine al fronte è piuttosto alta, e questo può voler dire solo due cose: o che Kiev sta grattando il fondo del barile e che non riesce a garantire un adeguato ricambio alle perdite subite, oppure (secondo me più probabile) che Zelenskij & soci abbiano scelto di preservare il più possibile le giovani generazioni per il dopoguerra e per la ricostruzione. In entrambi i casi, comunque, restano le preoccupazioni relative alla capacità democrafiche ucraine di reggere un confronto di lunga durata.

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@Athens Finché "trumpisti" da un lato e dall'altro dell'oceano portano avanti le loro idee fuori dalle stanze che contano, non c'è problema. E poi la campagna elettorale non si fa mica da sola. Mi ricordo una tizia che guardava Vladimiro con gli occhi a cuoricino: Tweet contro le sanzioni, auguri per la sua rielezione.. Poi gli è capitata una poltrona sotto il sedere, una poltrona pesante, di quelle che contano, ma in virtù della sua pesantezza anche abbastanza difficile da spostare. E ... colpo di scena ... Lo sappiamo com'è andata. 

@Basil Non leggendo Rid anche perché in più casi mi ha fatto rischiare la scomunica, rispondo a Simone per le cose che qui leggo. E certe volte rischio la scomunica anche qui ma che ci posso fare... è un lavoro duro e pieno di compromessi. 

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Era un po' che non si vedevano filmati di questo tipo...

Dopo aver mostrato soldati AFU a spasso sulla riva est, la propaganda ucraina ci ha tenuto a rispondere a quella russa che parlava di massicci contrattacchi sulla testa di ponte oltre il Dnepr...In realtà i russi stanno come al solito facendo figuracce, perchè non sono in grado di alimentare più di un asse di attacco. Ora sono concentrati su Avdiivka e limitatamente su Bakhmut, dove hanno perso migliaia di uomini a fronte di avanzamenti discutibili.

Poi arriva quel criminale di presidente che si ritrovano, che al G20 dice che "è necessario pensare a come fermare "la tragedia" del conflitto in Ucraina". Portasse i suo lanzichenecchi oltre confine e finirebbe subito tutto quello che lui ha cominciato.

Siccome però la sua disponibilità a trattare implica che gli altri debbano calare le braghe, gli altri sembrerebbe non siano intenzionati a calarle...

 

 

 

 

 

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D'altra parte avevo scritto che era propaganda... In questa fase di stallo c'è un'eccessiva necessità di mostrar bandiera da ambo le parti e l'ambientazione coerente col periodo non aiuta.

Questo ad esempio è il nevoso autunno dell'anno giusto? L'inverno sta arrivando...

 

...un inverno in cui ci si aspetta una nuova campagna missilistica russa, se non altro perchè ultimamente stanno sparando meno missili di quelli che presumibilmente producono...

 

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Non mi sembra così inverosimile, anche perché i fatti parlano chiaro e il supporto è appena sufficiente. 

Inoltre credo che da qualche parte inizino ad avere fretta poiché una fine "controllata" sebbene non ottimale della guerra potrebbe essere meglio di una fine "incontrollata" con il supporto all'Ucraina che viene a mancare a causa dei veri Trump e pattume nostrano (le recenti elezioni in Olanda non fanno stare tranquilli). Insomma, non riesco a essere ottimista. 

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Non so quanto Bild possa essere considerato attendibile e i commenti al post sono tutto un programma...

Credo che i vari paesi donatori facciano ciò che possono (compatibilmente con le proprie esigenze politiche/di difesa e la capacità ucraina di assorbire gli aiuti) e nel contempo sostengano quanto non detto anche in Ucraina: tornare a una situazione pre-2014 è sia difficile che potenzialmente controproducente. Più plausibile un ritorno alla situazione pre-2022, essendo certi territori prima che persi, irrimediabilmente rovinati dal cancro russo.

Intanto...

 

 

 

 

 

 

Modificato da Flaggy
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L'attacco di ieri a Kiev è stato condotto praticanente solo con droni.

Per questi bersagli, usare missili che costano milioni è uno spreco e così, ad affiancare i Gepard, gli ucraini hanno riesumato qualcosa di molto vecchio che però torna utile contro le nuove minacce, numerose, ma non certo difficili da abbattere.

 

Modificato da Flaggy
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Meglio ancora farebbe l'Ucraina a dotarsi di sistemi Jamming all'avanguardia per poter disabilitare i droni ancora prima che colpiscano. Mi riferisco anche ai Lancet che minacciano le unità corazzate sul campo. Il problema è che industrialmente è un paese al collasso e le nazioni occidentali sono restie a passare loro le tecnologie più sensibili.

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8 ore fa, Flaggy ha scritto:

L'attacco di ieri a Kiev è stato condotto praticanente solo con droni.

Per questi bersagli, usare missili che costano milioni è uno spreco e così, ad affiancare i Gepard, gli ucraini hanno riesumato qualcosa di molto vecchio che però torna utile contro le nuove minacce, numerose, ma non certo difficili da abbattere.

 

Idealmente, quanto sarebbe efficace un sistema come il caro vecchio FlaK 88?

 

Mi fa sempre ridere come la russia non si faccia alcun problema a sguarnirsi contro la mire espansionistiche della NATO. 

Modificato da Berkut
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4 ore fa, alexf1fan ha scritto:

Meglio ancora farebbe l'Ucraina a dotarsi di sistemi Jamming all'avanguardia per poter disabilitare i droni ancora prima che colpiscano. Mi riferisco anche ai Lancet che minacciano le unità corazzate sul campo. Il problema è che industrialmente è un paese al collasso e le nazioni occidentali sono restie a passare loro le tecnologie più sensibili.

La situazione è articolata.

L'Ucraina storicamente era sede di diversi centri tecnologici per l'URSS e molte di quelle capacità si vedono ad esempio nella realizzazione di parecchi (in tipologia e numero) droni autoctoni sempre più resistenti alla guerra elettronica, ma il campo dei sistemi anti drone vede comunque un certo vantaggio da parte russa.

Gli occidentali, oltre ad aver fornito vari sistemi, hanno dato impulso alla realizzazione di nuovi mezzi.

https://www.c4isrnet.com/electronic-warfare/2023/08/11/ukraine-war-driving-us-army-electronic-warfare-development-bush-says/

Come detto l'Ucraina ha da parte sua un certo know how e lo sta mettendo in pratica.

https://mil.in.ua/en/news/volunteers-are-testing-the-ew-system-for-tanks/

Il Lancet comunque è un sistema ostico da fronteggiare in quanto nella parte terminale del volo va offline e quindi può solo essere abbattuto o fermato da reti o griglie di vario genere.

https://mil.in.ua/en/articles/zala-lancet-engagement-and-countereffort/

 

3 ore fa, Berkut ha scritto:

Idealmente, quanto sarebbe efficace un sistema come il caro vecchio FlaK 88?

Credo molto se asservito a sistemi radar per correggere il tiro, ma è archeologia museale, non la realtà.

Modificato da Flaggy
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1 ora fa, Flaggy ha scritto:

La situazione è articolata.

L'Ucraina storicamente era sede di diversi centri tecnologici per l'URSS e molte di quelle capacità si vedono ad esempio nella realizzazione di parecchi (in tipologia e numero) droni autoctoni sempre più resistenti alla guerra elettronica, ma il campo dei sistemi anti drone vede comunque un certo vantaggio da parte russa.

Gli occidentali, oltre ad aver fornito vari sistemi, hanno dato impulso alla realizzazione di nuovi mezzi.

https://www.c4isrnet.com/electronic-warfare/2023/08/11/ukraine-war-driving-us-army-electronic-warfare-development-bush-says/

Come detto l'Ucraina ha da parte sua un certo know how e lo sta mettendo in pratica.

https://mil.in.ua/en/news/volunteers-are-testing-the-ew-system-for-tanks/

Il Lancet comunque è un sistema ostico da fronteggiare in quanto nella parte terminale del volo va offline e quindi può solo essere abbattuto o fermato da reti o griglie di vario genere.

https://mil.in.ua/en/articles/zala-lancet-engagement-and-countereffort/

 

Credo molto se asservito a sistemi radar per correggere il tiro, ma è archeologia museale, non la realtà.

A quel punto non sarebbero meglio mezzi vome gli shilka?

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Li hanno e gliene sono stati anche consegnati dalla Polonia

https://tech.wp.pl/polskie-systemy-zsu-23-4-szylka-w-ukrainie-chronia-tamtejsze-niebo,6880945856887584a

E' però un vecchio sistema di difesa di punto con portata ridotta, circa la metà di quella di un Ghepard, che arriva a oltre 5 km.

Vien da se che difende un'area piccola e quindi contro gli Shahed che arrivano in massa e spesso ad cazzium a colpire una città sono meno efficaci. Contro invece i Lancet che hanno una ridotta traccia radar e volano bassi ho seri dubbi che il radar di tiro funzionerebbe bene.

Cita

Radar

The RPK-2 "Tobol" a.k.a. 1RL33 radar operates in the Ku band and can detect aircraft up to 20 km (12 mi) away. It has excellent target tracking capability and is relatively hard to detect by the enemy. However, the radar picks up many false returns (ground clutter) under 60 m (200 ft) of altitude. The radar antenna is mounted on collapsible supports in the top rear of the turret. There is an optical alignment sight. The RPK-2 radar proved to have good protection against enemy passive electronic radar counter-measures. Nevertheless, the radar system of the ZSU-23-4 has a short detection range during target search, depending on weather conditions (mainly dependent on rain and snow conditions). It is hard to automatically track the target at ranges less than 7–8 km (4.3–5.0 mi) because of the high angular speed of the target at close distances. The radar needs to be reset quite often because of the unstable parametres of electronic cathode-ray tubes of the target selection system. The absence of an automatic laser range finder requires a skillful commander and gunner.[18][11]

Comunque i droni ultimamente credo abbiano altri problemini...Madre natura sa essere ben più efficace della guerra elettronica...

 

Modificato da Flaggy
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