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Aeronautica Militare Greca


raptor1995

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a questo punto penso che,se un membro è in dificoltà,la NATO potrebbe/dovrebbe fornire i mezzi ncessarii per superare le difficoltà finanziarie,magari fornendo a prezzo politico il carburante per continuare un minimo di operatività, oppure i pezzi di ricambio, perchè un'alleanza si vede nel momento del bisogno.

Modificato da Simone
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Al massimo sarà l'UE a salvare la Grecia dal crack, purtroppo, anche se non è questo il topic in cui parlarne), in ogni caso dovranno però fare un' importante opera di ristrutturazione e di sicuro le forze armate verranno ridimensionate (calcoliamo che atene spende una percentuale piuttosto alta del suo PIL in difesa):

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Più che per la linea variegata è stato per via della recente crisi finanziaria....Comunque scusate se ho scritto "tagli alla HAF" come link, in realtà i tagli riguardano tutta la difesa ma ho scritto il post di fretta e ho scritto così di istinto.

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per i greci era vitale NON avere gli stessi aerei in dotazione ai turchi ,per poter ottenere qualche vantaggio tramite il D.A.C.T, il combattimento tra aerei dissimili , diversamente avrebbe dovuto puntare sul numero o su un addestramento ancora migliore dei turchi , viste le proporzioni tra Grecia e Turchia le altre opzioni non erano praticabili.

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una domanda.ma molti diversi tipi di aerei non costringono a un costo di manutenzione e di addestramento più alto?

ad esempio la us navy stafacendo dell'hornet l'aereo standar er caccia,attaco al suolo e jamming.ì;penso una strategia del genere convenga

La Grecia persegue una politica di diversificazione delle sue forniture militari,per non rischiare di rimanere senza supporto nel caso,per qualche motivo,i rapporti con un paese fornitore dovessero incrinarsi,specie con gli USA(che ha ottimi rapporti con la Turchia);in tal senso la Grecia è arrivata ad equipaggiarsi perfino con materiale Russo(sistemi antiaerei e hovercraft da sbarco)pur facendo parte a pieno titolo della NATO.

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  • 3 settimane dopo...

Sulla rivista Aerei di questo mese è stato scritto un interessante articolo ("Gli Assi dell'Egeo") sull'addestramento dei piloti dell'aeronautica militare greca, utile per approfondire questa discussione.

 

Riassumendo, ogni anno la HAF (Hellenic Air Force) manda i suoi piloti migliori presso la SOT (scuola di armi tattiche) da dove esce l'élite del combattimento aereo greco.

 

La SOT, nata nel 1975, è una delle diverse branche del combattimento aereo ospitata dal KEAT (centro di tattiche aeree) situato ad Andravida, 300km da Atene. Il suo obiettivo primario è quello di garantire l'innovazione delle missioni, in linea con gli scenari bellici sempre più impegnativi.

 

Nella scuola sono presenti otto istruttori che organizzano quattro corsi l'anno: due per aviogetti veloci, uno per elicotteri e uno per i comandanti delle COMAO (Composite Air Operations).

 

I corsi per aviogetti veloci, aperti ai piloti che possiedono almeno il grado di comandante di una squadriglia di quattro aerei, durano quattro mesi (5 settimane di teoria + 12 settimane incentrate sugli aspetti cardine del corso, con una media di 20-25 uscite in volo).

 

Il corso per elicotteristi ha durata mensile, è aperto anche agli equipaggi di esercito e marina e prevede 7 missioni in volo.

 

Infine il corso COMAO, puramente teorico e della durata di due settimane, conferisce il titolo più alto per la carriera di un pilota, cioè quello di "comandante di missione" ed insegna a pianificare delle missioni.

 

Oltre ai corsi la SOT è responsabile della valutazione dei nuovi sistemi d'arma, degli strumenti avionici e degli upgrades dei velivoli, dell'aggiornamento dei sistemi di autoprotezione elettronica e contromisure e dello sviluppo e perfezionamento di nuove tattiche.

 

Per maggiori dettagli consiglio l'acquisto della rivista.

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  • 2 settimane dopo...
  • 1 anno dopo...

Ringiovanisco questo post

 

Hellenic Air Force dovrebbe avere questi velivoli attualmente

 

 

 

3 A109E Hirundo

13 AB205A

27 A-7E Corsair

10 AS332C1 Super Puma +2 in ordine

4 Bell 212

8 C-27J Spartan

15 C-130B/H Hercules

13 CL-215 Scooper

8 CL-415 Super Scooper

2 ERJ-135L R

4 ERJ-145H AEW&C

35 F-4E AUP Phantom

115 F-16C Fighting Falcon

41 F-16D Fighting Falcon

1 Gulfstream V

23 M18B Dromader

37 Mirage 2000EG/-5EG

8 Mirage 2000BG/-5BG

18 RF-4E Phantom

40 T-2C/E Buckeye

45 T-6A Texan

19 T-41D Mescalero

14 TA-7C Corsair

1 YS-11A

Modificato da matteo16
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  • 2 settimane dopo...

I responsabili della difesa svizzeri, dopo visite in Grecia negli scorsi anni, rimanevano impressionati dalla "macchina bellica" ellenica che si mangiava, mi pare, il 6% del PIL, come dire una percentuale (quasi) da record. Una seria "militarizzazione" del Paese confrontato con il gigantesco vicino turco e un impegno eccezionale per uno Stato che, almeno a noi svizzeri, è sempre apparso "molto povero" (in un contesto europeo). E adesso cosa capiterà? Gli specialisti "ottimisti" dicono che ci vorranno dieci anni al Paese per ritrovare una normalità economica, i "pessimisti"...addirittura vent'anni. E la difesa nazionale?... Lo sappiamo tutti che, oltre all'acquisto degli armamenti, vi sono le importanti spese di gestione della macchina militare. Smantellamenti in vista? A me sembra proprio di sì visto lo stato dello Stato ellenico ufficialmente fallito.

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sull orlo del fallimento ,il default per ora lo si è evitato , le cancellerie di tutta Europa sudano 7 camice per riuscirci . e non credo nemmeno che possa essere una buona notizia per la svizzera visto che le crisi sono contagiose per via delle interconnessioni

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sull orlo del fallimento ,il default per ora lo si è evitato , le cancellerie di tutta Europa sudano 7 camice per riuscirci . e non credo nemmeno che possa essere una buona notizia per la svizzera visto che le crisi sono contagiose per via delle interconnessioni

 

 

La situazione è davvero difficile, la Svizzera si "salva" con il "basso" costo delle materie prime (in dollari...con un USD che vale solo 0,85 CHF). E' chiaro che con una valuta come l'EUR che si è svalutata rispetto al CHF del 30% c'è poco da stare allegri per l'industria,... che vive sull'export.

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  • 11 anni dopo...

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