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Giorni Vinti
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Ne dubito... Scandaglio in modo piuttosto accurato le varie uscite sia nuove, sia le ristampe (TEA ristampa i titoli Longanesi in edizioni economiche e Super Pocket in edizioni ancora più economiche, ma solo su un limitato numero di titoli). Due di quelli in inglese sono questi: http://www.amazon.co.uk/Real-Bravo-Two-Zer...d/dp/0304365548 http://www.amazon.co.uk/Soldier-Five-Truth...3862018-9954861
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Ai tempi della guerra fredda poteva essere un'opzione interessante, nel caso gli aeroporti fossero stati spazzati via da un first-strike sovietico; qualcuno sa se esisteva un piano per disperdere gli harrier con le b-61 in caso di allerta, al fine di farli decollare da zone semipreparate? Ricordo che l'autore di un libro di aerei (mi pare Bill Gunston, ma non ne sono certo) era "ossessionato" dal fatto che la superiorità tecnologia dell'aviazione NATO sarebbe potuta essere distrutta al suolo e/o resa impossibilitata a decollare da un attacco preventivo sugli aereoporti e caldeggiava una maggiore diffusione dell'harrier e un maggior impegno nello sviluppo di altri aerei VTOL.
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Ma esistono gli elicotteri silenziati ?
lender ha risposto a danieletomasi nella discussione Elicotteri
Peppe, dato le premesse, avresti dovuto capire che non ci sono elicotteri silenziati! -
Aggiungo un ulteriore spunto di riflessione, da http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=5211, che mi pare assai appropriato. Un Fatto irriducibile a ogni moralismo Costantino Esposito ..... Forse però vale più la pena chiedersi cos’è che interessa veramente in questa disputa. Se la posta in gioco è il ribaltamento di un’immagine culturale o di un posizionamento politico, tutta la battaglia contro il ruinismo, i teo-con e la riduzione del cristianesimo a messaggio etico viene fatta in nome di un altro moralismo, di segno opposto. In tal caso si tratterebbe solo di cambiare i valori (al posto della tutela della vita e della famiglia, il perseguimento della pace e la costruzione del dialogo interculturale), ma la sostanza resterebbe non toccata. E la sostanza è la vita irriducibile della persona umana, dell’“io”, una realtà che – bisogna riconoscerlo – senza l’avvenimento del cristianesimo (cioè di una Persona) e l’esperienza della Chiesa nel corso dei secoli sarebbe ridotta letteralmente a nulla, tanto è forte il tentativo di ogni potere di impadronirsene per omologarla. Ma questa non è solo una gloriosa eredità del cattolicesimo italiano: è piuttosto un grande compito che va ripreso dalle radici, e che nessuno può dare più per scontato. Questo faceva dire a don Giussani che la responsabilità o meglio la passione dominante per i cristiani è l’educazione, cioè la comunicazione di un’esperienza di umanità cambiata, che arriva a mutare anche il senso della politica, ad esempio facendo sì che essa non venga concepita più come l’orizzonte ultimo della vita degli uomini e della società. Mi sembra dunque che il vero problema oggi non sia se i cattolici debbano o non debbano proporre i loro valori nella società (in una convivenza democratica penso che questo sia un dato e un diritto ormai acquisito), ma se essi si riaccorgano da dove nascono quei valori. Una strategia ecclesiastico-democratica non è capace di arginare la deriva moralistica che copre un cinismo sempre più diffuso e una gravissima perdita del gusto di vivere. Se il punto è un avvenimento, lasciamo che accada.
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In ritardo di due giorni, ma ci sono anch'io, auguri a tutti e due!
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Portaerei Cavour - discussione ufficiale
lender ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...mp;#entry171617 Al messaggio 53 c'è il riepilogo delle perdite argentine, con riferimento al sito da cui è stata tratta l'informazione [a5] - Mirage IIIEA of FAA Grupo 8 shot down north of West Falkland by Flt Lt Barton RAF in No.801 Sea Harrier using Sidewinder (4.10 pm). Lt Perona ejected safely. [a6] - Mirage IIIEA of FAA Grupo 8 damaged in same incident north of West Falkland by Lt Thomas RN in No.801 Sea Harrier using Sidewinder. Then shot down over Stanley by own AA defences (4.15 pm). and Capt Cuerva killed -
Da http://nuclearweaponarchive.org/Usa/Weapons/B61.html: Deliverable by any U.S. or NATO nuclear qualified aircraft including: B-52 B-1 B-2B F-15E F-16 F/A-18 A-6 AV-8A Tornado (NATO) Visto l'elenco, teoricamente penso che un EFA non avrebbe grossi problemi a trasportarla. Non so cosa sia richiesto di preciso per la qualifica di un velivolo, a tal scopo, sarebbe interessante se qualcuno lo spiegasse,
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E' un ottimo libro (Azione immediata è ancora meglio), non ti rovino il finale... Approfitto però del topic per chiedere se qualcuno ha letto gli altri libri (che esistono solo in inglese, credo) scritti sulla vicenda dagli altri sopravvissuti e dalle polemiche che ci sono state (avevo letto da qualche parte sul web che McNab ha gonfiato notevolmente i dati sugli irakeni che avrebbero ferito/ucciso nei loro scontri e che non tutto andò come descrisse lui nel libro).
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Da http://www.tempi.it/esteri/002736-gli-eroi...-terra-afghana: Gli eroi senza volto in terra afghana Per due anni il paese li ha dimenticati per colpa delle cineserie del governo Prodi. Loro intanto rischiavano la vita per bloccare l’avanzata talebana. Parlano i soldati della missione italiana di Gian Micalessin Farah (Afghanistan) «Vi ricordate i soldati che piantavano i fiori, curavano aiuole e costruivano pizzerie? Bene scordateveli. La guerra adesso è nuda e gli x-files, i dossier segreti, non esistono più». Ci accolgono così gli ufficiali italiani della base all’aeroporto di Farah. E non sono soldati normali. Sono i militari della Task force 45, i soldati invisibili. Militi ignoti di cui per due lunghi anni, dal 2006 al 2008 non sì è potuto né parlare, né favoleggiare. Militari fantasma, militari cancellati dalla cronaca e dall’immaginazione dell’italiano medio. Soldati speciali, distaccati dai reparti delle più importanti unità d’élite delle nostre forze armate, mandati a difendere questo pezzo di deserto a est di Herat considerato una delle principali rotte d’infiltrazione dei talebani. Sono ancora soldati senza volto e senza nome, come d’obbligo per tutte le forze speciali, ma sono finalmente soldati dotati di parola. Soldati ansiosi di raccontarti quella guerra che per due anni hanno vissuto sulla propria pelle, una guerra che ha lasciato feriti e cicatrici sulla pelle di alcuni loro compagni, una guerra che bisognava combattere e dimenticare nel segno della politica. Ma ora le ipocrisie dell’era Prodi, le cineserie di un governo costretto ad imbavagliare un esercito per sostenere traballanti alleanze parlamentari, sono finite. Dimenticate. E loro possono raccontare. ... Per raccontarti cosa significhi Vince, un altro ufficiale al comando di un distaccamento della Task Force 45 ti mette nell’orecchio la cuffietta di un iPod, ti spara il martellio di un rock elettronico che scivola nella melodia e si riaccende nei toni cupi di un crescendo. «La senti? Si chiama Toxicity, l’ascoltavamo quella notte nel Gulistan e da allora è la nostra canzone di battaglia». È successo a primavera di quest’anno. «Il Gulistan è un distretto a nord di Farah, il suo nome significa paese dei fiori, anche se l’unico fiore coltivato è il papavero da oppio», rammenta l’ufficiale Vince. Poi i suoi ricordi vanno indietro a quella sera, quando un dispaccio del comando Nato segnala che sulla caserma del comando distrettuale del Gulistan sventola la bandiera bianca con i versetti coranici dei talebani. «L’esercito afghano aveva abbandonato tutto senza aspettare l’arrivo del Tercio, l’unità della legione straniera spagnola che doveva assumerne il controllo. Così quella notte il comando della Nato chiama noi, ci ordina di riconquistare il distretto, di ammainare quella bandiera e riprendere a tutti i costi il controllo della cittadina». Obbedire non è facile. «Ho solo i miei uomini, un pugno di uomini – ricorda Vince – e il Gulistan è un impossibile imbuto, un budello in cui le trappole esplosive e le imboscate possono farti a pezzi. I soldati afghani ci dicono che siamo pazzi, gli spagnoli del Tercio non sono pronti a partire. Così andiamo solo noi, la nostra canzone e le nostre preghiere. Partiamo all’una di notte, c’infiliamo nel budello, a luci spente, con i visori notturni, bonifichiamo la strada metro per metro, senza troppi indugi perché l’ordine è di far presto. All’alba siamo lì, circondiamo la cittadina, ci avviciniamo alla caserma, facciamo irruzione, la riconquistiamo, issiamo la bandiera della Nato. Dentro è tutto vuoto, distrutto, i talebani sono fuggiti. Ci hanno visto avanzare a luci spente, hanno pensato all’avanguardia di un esercito sterminato e sono fuggiti. In qualche decina d’incursori li abbiamo messi in fuga». ... A disturbare la consolidata presenza talebana e i loro traffici ci pensano novanta soldati del 66° Reggimento Friuli sotto il comando di Massimiliano Spucches, un capitano trentenne che in tre settimane acquisisce il controllo della fortezza resistendo ad attacchi, imboscate e bombardamenti a colpi di missili e razzi anticarro. «Siamo arrivati ai primi di agosto e ci siamo accampati in questo ex fortino costruito ai tempi dell’occupazione sovietica... Da allora, per tre settimane, non ci hanno mai dato pace», racconta il giovane ufficiale mostrando le mura martoriate dove brecce e voragini recenti si alternano alle vestigia della guerra degli anni ottanta. Anche qui i nostri soldati, i “convenzionalissimi” fanti dell’aria del 66° reggimento hanno reagito colpo su colpo, senza ritirarsi, senza cedere una postazione. «Se loro ci sparavano con i razzi noi rispondevamo con le mitragliatrici pesanti e se non bastava – racconta un tenente - chiamavamo i nostri elicotteri Mangusta. E loro, i talebani, ogni volta, hanno preferito ritirarsi senza insistere troppo».
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grazie a tutti, quasi quasi anche il mio lato vulcaniano si commuove
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Appartenendo a Comunione e Liberazione da circa vent'anni questo topic mi chiama in gioco in prima persona, pertanto cercherò di chiarire - tempo permettendo - gli eventuali equivoci e le notizie errate, fermo restando che ovviamente poi ognuno è libero di avere le sue idee. Il meeting di Rimini, evento dal quale nasce lo spunto di questo topic, è la dimostrazione che affermare quanto sopra è frutto di un pregiudizio o di una cattiva informazione; luogo di incontro e vero dialogo - dove nessuno deve rinunciare alla propria identità nel nome del "vogliamoci tutti bene" aperto a tutti, non solo cattolici "ciellini", ma anche a non cattolici, musulmani, ebrei, atei. EDIT: mi rendo conto, rileggendo con calma il primo post di Galland, che il senso del suo topic è un altro, cioè il ruolo e la presenza dei cattolici nella polità e nella società; quindi un discorso incentrato solo su CL diventa parzialmente OT, in quanto CL è una delle modalità con cui i cattolici sono presenti, non l'unica. Esistono altri movimenti e associazioni cattoliche (per inciso CL è un movimento e non un'associazione) che esprimono la loro presenza nella società e la loro partecipazione alla vita politica con modalità differenti.
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Tornando OT... Il Vulcan vola ancora; l'esemplare XH558 è stato ristrutturato e partecipa ai più importanti airshow (quindi non aspettiamoci di vederlo in Italia...). Qui trovate il link dell'associazione che lo ha rimesso in volo: http://www.tvoc.co.uk/default.asp Le foto in HR non sono scaricabili o linkabili, ma nel sito ce ne sono di belle, ci sono anche filmati vari ed è documentata la fase di ristrutturazione del velivolo.
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AB-412 Turco, fotografato con Panasonic FZC18 a 18X e a 8Mpixel Non sono ancora riuscito a beccare decentemente un Merlin (ho qualche scatto, anche vicino, ma controsole) ed è da un bel po' che non vedo girare Mangusta.
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Io posso monitorare gli elicotteri in prova a Vergiate (Agusta) e i decolli (non da vicino) da Malpensa. La foto "bella" la fa sicuramente il cervello, ma se lo zoom non basta o la velocità di scatto è insufficiente c'hai voglia... Più incasinato da beccare di un aereo in volo ci sono solo gli uccelli selvatici, a proposito di foto naturalistiche!
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A-10 Thunderbolt II
lender ha risposto a speedyGRUNF nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Da http://www.defenseindustrydaily.com/a-high...p;type=textlink A Higher-Tech Hog: The A-10C PE Program The entire A-10 fleet will be modified over 4-5 years, at an estimated total cost of $420 million. While A/OA-10 aircraft continue to outperform technology-packed rivals on the battlefield, this set of upgrades is expected to help keep the aircraft current until the fleet’s planned phase-out in 2028. Overall, an April 2, 2007 GAO report places the potential total cost of upgrading, refurbishing, and service life extension plans for the A/OA-10 force at up to $4.4 billion. Lunga vita al facocero! -
http://www.airpower.maxwell.af.mil/airchro.../garretson.html E' un link all'articolo: Planetary Defense Potential Mitigation Roles of the Department of Defense Lt Col Peter Garretson, USAF Maj Douglas Kaupa, USAF* Parla del ruolo dello US Strategic Command (STRATCOM) nella difesa planetaria da asteroidi.
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Sarebbe carino usare questo topic anche per postare gli scatti personali migliori o ritenuti interessanti/curiosi. PS prego i mitomani di astenersi dal postare foto scannerizzare o scaricate da siti professionisti... come è purtroppo accaduto di recente; tanto non si vince nulla e si fanno solo figuracce!!!
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Il Victor in azione: a differenza dei suoi fratelli, il Victor non ha mai sganciato bombe in un conflitto; ha però partecipato in veste di aereocisterna a due conflitti: - 1982, guerra delle Falkland, rifornendo proprio i Vulcan durante le missioni di bombardamento nell'operazione Black Buck (11 Victor per rifornire un solo Vulcan in una missione, ma se ne è già parlato in eventi storici); - 1991, I guerra del Golfo, sempre come aviocisterna (operazione Granby), con 229 sortite complessive per rifornire aerei RAF e US Navy Successivamente ha rifornito gli aerei anche durante le operazioni di peacekeeping sull'Iraq nel 1993. Sul muso di questo Victor sono dipinti i contrassegni corrispondenti alle missioni di rifornimento svolte in Desert Storm: http://www.paulnann.com/Make.asp?Make=Hand...ef=pn_w3060.jpg
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Ingegneria... E io che stavo cercando sul web da dove arrivava... Bravo Green Albatross
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E' un fotomontaggio
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Stavo giusto per creare un apposito topic... Mi sembra molto strano che nessuno abbia risposto, non ci credo che nel forum non ci siano appassionati di fotografia! Sarebbe interessante in particolare discutere su attrezzature, tecniche e zone per le fotografie degli aerei!!! Io sono un appassionato di fotografia più nelle intenzioni che nei fatti, per i limiti della mia macchinina digitale (una vecchia Fuij 3500, guai a chi ride... ); a proposito, volevo sapere se qualcuno ha esperienze positive con gli aerei usando digitali non reflex, come p.e. la Panasonic FZ18, che ha uno zoom 18X e una buona velocità di scatto (con la mia Fuij, a parte il limite dello zoom 6x, devo scattare in anticipo altrimenti mi resta solo un bel pezzo di cielo , per giunta mettendo prima a fuoco su un pezzo di panorama, perché altrimenti l'autofocus non funziona... ).
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Il nome era scritto nella didascalia... Comunque: Da http://www.skomer.u-net.com/projects/bluesteel.htm: Il Blue Steel fu sviluppato come missile stand-off con propulsione a razzo per la V-force. A guida inerziale, il Blue Steel permetteva di ingaggiare bersagli senza avvicinarsi troppo alle difese avversarie. Aveva un raggio di azione di 100 miglia (160km). Era trasportato da Vulcan B2 eVictor B2 e entrò in servizio 1961. Fu ritirato nel 1969 con l'avvento del missile Polaris nell'ambito dell'arsenale di deterrenza nucleare inglese. Qui è a bordo di un Victor:
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Completiamo i topic sui V - bombers con l'Handley-Page Victor, l'ultimo a entrare in servizio dei tre e l'ultimo a cessare la sua vita operativa, anch'esso infine convertito come aviocisterna. Personalmente lo trovo particolarmente "elegante". Un paio di link e i trittici delle principali versioni per iniziare: http://www.vectorsite.net/avvictor.html http://www.wingweb.co.uk/aircraft/The_Hand...age_Victor.html Handley Page Victor B1 Handley Page Victor B.2 con il missile standoff "Blue Steel " Versione tanker HANDLEY-PAGE VICTOR B.2: spec metric english wingspan 3 6.48 meters 120 feet wing area 241.3 sq_meters 2,597 sq_feet length 35.03 meters 114 feet 11 inches height 8.57 meters 28 feet 1 inch empty weight 41,275 kilograms 91,000 pounds max loaded weight 97,980 kilograms 216,000 pounds maximum speed 1,030 KPH 640 MPH / 555 KT service ceiling 16,000 meters 52,500 feet combat radius 3,700 kilometers 2,300 MI / 2,4000 NMI
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Il posto assomiglia tantissimo alla zona dell'hangar degli idrovolanti a Como, sai da dove è presa la foto?
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Può essere, chiedo scusa, le foto sono tante e l'età avanza... Provo con questi: AD-1 Centurion Mini Sniffer II
