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Politica - Topic Ufficiale


Graziani

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Eccovi il link al sito del Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione:

 

http://www.funzionepubblica.it/incarichi/Intro.htm

 

 

Questi sono dati ufficiali, provenienti da un sito istituzionale!

 

Vediamo se qualche bello spirito, ha la sfrontatezza di contestarli!!!

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Picpus, l'articolo del giornale non riporta nemmeno i casi più divertenti. In un comune un tizio aveva l'incarico di -vado a memoria- "testare la comodità delle sciarpe in dotazione ai viili urbani" :rotfl:

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Lev vedo che l'insulto e la diffamazione sono i tuoi unici mezzi per argomentare le tue tesi. Complimenti.

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......Lev vedo che l'insulto e la diffamazione sono i tuoi unici mezzi per argomentare le tue tesi. Complimenti.

Che cosa pretendi da un allievo di Di Pietro e di Grillo: anche volendo, non potrebbe argomentare un bel niente!!!

 

Sono tutti dei "capopopolo" alla Masaniello!!!

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ne ho semrpe usati altri, tipo argomentare e portando prove, ma ultimamente mi sono adeguato a qualche altro membri del forum, ovvero diffamo, insulto gratuitamento... e le prove non mi interessano, il padrone dice diversamente

 

devo iniziare a raccontare balle però ho poca fantasia...

 

Vediamo se qualche bello spirito, ha la sfrontatezza di contestarli!!!

assolutamente lo sanno tutti che le consulenze dei comuni fanno ridere e dico seriamente ma Brunetta scopre l'acqua calda...

 

Che cosa pretendi da un allievo di Di Pietro e di Grillo: anche volendo, non potrebbe argomentare un bel niente!!!

le mie argomentazioni sono molto più reali rispetto a chi le prende dal fugiornale o libero...

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devo iniziare a raccontare balle però ho poca fantasia...

assolutamente lo sanno tutti che le consulenze dei comuni fanno ridere e dico seriamente ma Brunetta scopre l'acqua calda...

 

Ah sì? E allora perchè Prodi non ha rimediato quando ne aveva il potere? Grillo e Di Pietro che facevano?

 

Il Giornale è di parte? Dovrebbe diventare neutrale come i tuoi preferiti, cioè L'Unità e il Manifesto?? :rotfl: :rotfl:

 

Mi spieghi perchè se possono esistere giornali ultra raccontaballe come Manifesto e Unità, non dovrebbere esistere un Giornale spostato a cx-dx???

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Mi spieghi perchè se possono esistere giornali ultra raccontaballe come Manifesto e Unità, non dovrebbere esistere un Giornale spostato a cx-dx???

 

ah si? come si fa a mettere l'Unità sullo stesso piano delGiornale?

leggiti le fedine penali dei due giornali e contronfali

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Per quello che so io, chiedo venia se sbaglio, i conti bancari dei vari paradisi fiscali, sono anonimi.

 

La maggior parte delle volte sono aperti dai commercialisti degli interessati e quindi mi domando come farebbe un ministro dell' economia a scoprire se un Mr X qualunque, deposita 2000000 di euro "sporchi" in un conto di una banca alle isole Cayman.

 

Se me la spiegate...

 

CIAO A TUTTI!!!!!!!!!!

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Hai presente la storia di Valentino Rosi che ha evaso circa 100 milioni di euro di tasse perchè lui diceva che i soldi li aveva a montecarlo dove ha la casa e quindi non doveva pagare??? Prima era lo stato che doveva adoperarsi per scoprire chi portava capitali all'estero. E quindi quelli che avevano i soldi in altro stato(come Rossi) non pagavano convinti che fosse giusto così e appunto era difficile scoprirli.

 

Ora devono pagare comunque, e se non vuoi pagare devi dimostrare che tu in Italia non ci vivi. Se non lo dimostri paghi. La differenza è che in questo modo si sa chi deve pagare(tutti i cittadini italiani) e chi non paga viene punito.

 

Mi sono spiegato bene???

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lui era residente a Londra non a montecarlo...

e l'UK non è un paradiso fiscale (anche se lo sono quasi tutti in confronto all'Italia)...

 

per quanto riguarda i conti bancari offshore solitamente non sono anonimi (quasi mai), e comunque avere un conto corrente alle Cayman/Liechtenstein/Panama/Monaco/Jersey/Guersney/BVI/ecc. non è illegale (ci mancherebbe) l'importante è dichiararlo, e a volte sfuttando i trattati bilaterali contro la doppia tassazione lo si può evitare rispettando la legge...

 

in parole "MOLTO" povere è possibile eludere (non evadere) le tasse nel pieno della legalità e alla luce del sole...

è un argomento molto vasto e interessante...

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Si hai ragione era Londra mi sono sbagliato. COmunque il succo è quello. Rossi non pagava le tasse perchè diceva che abitava la, invece la residenza era in Italia, e quindi per lo stato Italino era un evasore.

 

Infatti il problema non è il conto all'estero in se, perchè come dice argonauta ci mancherebbe che io non posso aprire un conto con la banca svizzera. Il problema è quello esposo della residenza. Perchè è ovvio che se risiedo a Londra pago le tasse in Uk anche se sono Italiano. Ma se non pago le tasse perchè mentendo dico di vivere a Londra il discorso cambia.

Modificato da Venon84
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dipende da stato a stato la questione della residenza fiscale, per esempio tutti i cittadini USA devono pagare le tasse anche se non vivono in america (tanto per fare un esempio conosciuto Mike Buongiorno, pur vivendo qui da "secoli" paga le tasse anche in USA per via della cittadinanza), anche se vi sono vari trattati contro la doppia imposizione...

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tornando in Italia sono contrario alla c.d. Black List, cioè se io vivo in uno di questi paesi sono io che devo dimostrare che ci vivo la maggior parte del tempo e per me non è giusto, oppure se ho rapporti commerciali con una società o un imprenditore residente in un di questi paesi devo fare i salti mortali per riuscire a swcaricare i costi...

alla fine è logico che mi faccio un Ltd inglese o una Llc del delaware (che per ovvie ragioni non sono incluse nelle black list), per abbassare il mio imponibile...

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Ora devono pagare comunque, e se non vuoi pagare devi dimostrare che tu in Italia non ci vivi. Se non lo dimostri paghi. La differenza è che in questo modo si sa chi deve pagare(tutti i cittadini italiani) e chi non paga viene punito.

 

Mi sono spiegato bene???

 

Un conto è Rossi un conto è chi ha conti nei paradisi fiscali per nascondere il denaro sporco.

Ovvio Rossi deve dichiarare quanto guadagna perchè è sotto contratto e facilmente rintracciabile, come infatti è accaduto lui non è che possedesse un conto in un paradiso fiscale, non pagava le tasse per la questione detta anche prima della cittadinanza.

 

Nei paradisi fiscali, di solito la gente porta il denaro "invisibile" quello sporco per intenderci e se lo stato non sa che ce l' hai non può neanche chiederti le relative tasse.

 

Tu vivi in Italia, in Italia dichiari 10 milioni e paghi le tasse per 10 milioni; all' estero invece hai 50 milioni, su quelli se il tuo commercialista ha fatto un buon lavoro, non pagherai mai niente perchè non risultano!

 

E di solito quei soldi sono frutto di riciclaggio, tangenti ecc ecc, quindi se risultano i soldi dovrebbe risultare anche il reato da cui provengono.

 

CIAO A TUTTI!!!!!!!!!!

Modificato da elia030187
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ti sbagli, l'offshore non è solo denaro sporco frutto di crimini è un luogo comune questo (con questo non voglio dire che non ce ne siano)

 

dobbiamo togliere questa aurea di malligno da questo mondo...

sia ben chiaro io posso pagare una infinità di tasse in meno con una adeguata pianificazione fiscale adeguata e il giorno dopo andare a trovare la Finanza mostrarli le carte ed essere tranquillo che non dovrò pagare nessuna multa...

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Dal link: http://www.loccidentale.it/articolo/irland...+europa.0053310

 

riporto integralmente:

 

Vertice di Bruxelles

 

L’asse Sarkozy-Berlusconi sarà il motore della nuova UE

 

di Michele Marchi

 

Un Consiglio europeo fiacco e monotono quello del dopo «no» di Dublino? Forse solo in apparenza. In realtà dalla riunione dei Capi di Stato e di governo di fine semestre sloveno sono uscite alcune interessanti indicazioni per fare luce sulla situazione che sta attraversando l’Ue e per poter tratteggiare alcuni scenari possibili per i mesi a venire.

 

Fino ad ottobre l’Irlanda avrà tempo per rielaborare il voto negativo del 12 giugno, al vertice di metà semestre francese si farà poi il punto sulle possibili vie d’uscita. Al momento il processo prosegue, con le ratifiche dei sette Paesi mancanti. Il caso ceco è quello più delicato, per l’antieuropeismo conclamato del Presidente Klaus e perché il Trattato di Lisbona è al vaglio della Corte costituzionale che potrebbe avanzare dubbi sulla sua compatibilità con la Costituzione della Repubblica ceca. Su questo punto si è evitato il contrasto, cercando di rendere così meno complicato l’operato del Primo ministro Topolanek, sostanzialmente filo-europeo, stretto tra il Presidente della Repubblica ed un’opinione pubblica surriscaldata dal «no» irlandese. Infine il comunicato finale lascia ampio spazio all’idea di un’Europa che deve necessariamente prendere atto che il voto di rigetto irlandese più che un «no» all’Unione europea in quanto progetto di integrazione è un voto sanzione contro un certo tipo di costruzione europea, che si dimostra impotente di fronte alle emergenze quotidiane dei cittadini, si tratti del caro petrolio o dell’impennata dei prezzi.

 

Siamo di fronte alla fine di quella che «Le Figaro» chiama l’«ossessione istituzionale»? L’Europa e i suoi leader sono pronti ad impegnarsi affinché l’Ue possa svolgere un ruolo politico all’altezza delle sue potenzialità economiche e demografiche? In realtà il nesso istituzioni-politica è molto più stretto di quello che talvolta si vuole ammettere (solo con buone istituzioni l’Unione riuscirà davvero a darsi linee di politica economica armonizzate, una credibile politica estera e un’efficiente politica di difesa). Il momento è però quello del volontarismo politico e dell’esercizio della leadership. E da questo punto di vista sono giunte da Bruxelles alcune interessanti notizie.

 

Innanzitutto all’appello ha risposto presente Angela Merkel, sgomberando il campo da un progetto, in realtà dai contorni come al solito indefiniti, che fa capolino ogni volta che l’Ue si trova ad affrontare una fase di crisi, quello cioè delle «avanguardie europee». Un «no» secco e deciso a qualsiasi ipotesi di Europa a più velocità è stato ribadito dalla Merkel, in particolare rivolgendosi al lussemburghese Juncker. L’Ue funziona già con differenti velocità (basti pensare al cerchio più ristretto dell’area euro o a quello addirittura più largo dell’area di Schengen), non si comprende l’utilità di un continuo richiamo a supposte avanguardie disposte ad avanzare solitarie nel percorso di integrazione. Quali sarebbero oggi i leader politici europei disposti a proporre alle proprie opinioni pubbliche soluzioni di questo genere? La fumosa Europa dei «cerchi concentrici» probabilmente si tramuterebbe nel colpo di grazia finale per l’edificio comunitario.

 

Il secondo aspetto positivo riguarda il Presidente Sarkozy, che si è mostrato motivato a vincere la scommessa del suo semestre di presidenza, considerato da molti oramai affossato dopo il «no» di Dublino. In fin dei conti il «no» irlandese conferma quanto fossero fondati gli avvertimenti lanciati da Parigi: un’Europa che non cerca di incidere sulla quotidianità dei suoi cittadini finisce per vedersi voltare le spalle proprio dai suoi popoli. Concretamente questo significa guardare alle istituzioni e ricordare che l’Irlanda avrà a disposizione una pausa di riflessione, ma non infinita e, dato ancora più decisivo, nessun nuovo negoziato potrà essere avviato sul Trattato di Lisbona. Il limite per portare a termine le 27 ratifiche resta quello delle elezioni europee di giugno 2009. Ancora più importante la seconda considerazione di Sarkozy: niente Trattato di Lisbona, niente nuovi allargamenti. A farne le spese nell’immediato sarebbe la Croazia, sul lungo periodo anche la Turchia. Sarkozy da un lato lancia un segnale minaccioso a Praga (principale sponsor dell’ingresso croato) e dall’altro affonda il coltello nella piaga del peccato originale di quest’Europa di inizio XXI secolo: aver fatto precedere gli allargamenti alle modifiche istituzionali.

 

Terzo dato decisivo dal vertice di Bruxelles: emerge una sorta di asse franco-italiano, da mettere alla prova, ma che al momento è un’assoluta novità nel panorama continentale. La coppia Sarkozy-Berlusconi, pur nelle rispettive specificità, ha più volte mostrato visioni comuni, soprattutto sui dossier di politica internazionale, basti pensare all’approccio filo-atlantico. La vera novità è che questo «asse in potenza» sembra trovare una nuova sintonia anche sui temi dell’Europa. Il Presidente del Consiglio italiano, pur utilizzando espressioni colorite come quella del «drizzone» da imporre al cammino europeo, e non risparmiando critiche all’euro-burocrazia, ha mostrato una netta discontinuità rispetto alle sue precedenti esperienze di governo. Il diritto di critica a Bruxelles non mette questa volta in discussione il saldo europeismo italiano. Al contrario, annunciando la ratifica del Trattato di Lisbona entro la pausa estiva (con il Presidente della Camera Fini che addirittura auspica un voto all’unanimità, abbastanza probabile avendo la sinistra radicale perso la sua rappresentanza parlamentare), può partire un percorso di protagonismo europeo, peraltro sfruttando alcuni spazi offerti dalla particolare congiuntura politica del Vecchio Continente. Basti pensare alla debolezza a livello di politica internazionale del rieletto Zapatero, alla fase di appannamento della leadership di Gordon Brown e all’imminente avvio della fase elettorale di Angela Merkel (ancor più complicata da gestire nel contesto della Grande Coalizione).

 

A questo punto le parole d’ordine di Parigi e Roma sono le medesime: costruire l’Europa diversamente, sdrammatizzare il «no» irlandese ma impegnarsi nel colmare il suo deficit democratico, che oggi deve essere declinato soprattutto come deficit di efficienza e che si estrinseca nell’incapacità comunitaria di affrontare le emergenze del caro petrolio o dell’aumento eccessivo dei prezzi dei beni di consumo.

 

L’idea di «politicizzare» l’Europa già dai prossimi appuntamenti potrebbe concretamente essere presa in considerazione. Interessante appare la proposta del Direttore della Fondation Robert Schuman: perché non coinvolgere le opinioni pubbliche nella scelta di un leader unico in grado di guidare tutte le liste nazionali di ogni partito europeo alle elezioni di giugno 2009 o proporre un referendum consultivo a livello di Unione tra i differenti candidati alla carica di Presidente dell’Ue?

 

Al momento proteggere e rassicurare sono le parole chiave di questa grave fase di crisi politico-economica. Contemporaneamente a Berlusconi e Sarkozy è richiesto anche un lavoro sul medio-lungo periodo, una vera e propria operazione di pedagogia politica tesa a mostrare che ogni singolo passaggio o modifica istituzionale ha decisive ricadute politiche sul futuro dell’Unione. Le istituzioni sono spesso scatole vuote se politici illuminati non le riempiono di significato. Mentre l’Ue ha bisogno di attivismo politico, Sarkozy e Berlusconi hanno bisogno di dare una prospettiva di ampio respiro ai loro rispettivi progetti di riforma della Francia e dell’Italia. La coincidenza degli intenti potrebbe aprire scenari interessanti per il rilancio europeo.

 

 

Da notare che, quanto scrive l'autore di questo articolo, quadra alla perfezione con le dichiarazioni rese da Sarkozy e da Berlusconi, poco tempo fa, nella conferenza stampa di cui al video al seguente link:

 

http://video.palazzochigi.it/berlusconi_sa..._20080603_b.asx

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Avrei i paraocchi se negassi che Berlusconi, in ambito europeo, si sta comportando in maniera impeccabile, al contrario di quanto mi sarei aspettato (giudicando dalle sue precedenti esperienze di governo, come riporta anche l'articolo).

 

Una dichiarazione in particolare mi ha colpito:

 

Interessante appare la proposta del Direttore della Fondation Robert Schuman: perché non coinvolgere le opinioni pubbliche nella scelta di un leader unico in grado di guidare tutte le liste nazionali di ogni partito europeo alle elezioni di giugno 2009 o proporre un referendum consultivo a livello di Unione tra i differenti candidati alla carica di Presidente dell’Ue?

Ma non è il caso di parlarne qui.

Modificato da tuccio14
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Lodo su immunità parlamentare

 

Pare che si sia deciso di chiudere un occhio (anche due o tre secondo me) sull'immunità per le alte cariche dello Stato facendolo passare per un provvedimento squisitamente politico, e ci può anche stare (proprio a voler essere buoni) perchè non inciderebbe su altri processi oltre che quelli del Premier.

 

Quello che ancora (giustamente) si contesta è il decreto "blocca processi" perchè, per salvare Berlusconi, si danneggiano gli altri processi istituiti per gli stessi capi d'accusa (avrò sbagliato qualcosa di tecnico, spero sia passato almeno il concetto... :blushing:).

 

Sembra davvero che sia più grave picchiare un minorenne, scippare una vecchietta o stuprare una donna piuttosto che rubare milioni di Euro ai contribuenti e a tanti piccoli e grandi risparmiatori... Come al solito l'opinione pubblica (e chi la rappresenta o la tiene informata) è più interessata a fatti di cronaca e scene del crimine perugine e valdostane che all'attualità e alla politica.

Modificato da tuccio14
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.......Sembra davvero che sia più grave picchiare un minorenne, scippare una vecchietta o stuprare una donna piuttosto che rubare milioni di Euro ai contribuenti e a tanti piccoli e grandi risparmiatori......

Se lasciamo fuori un momento le nostre rispettive posizioni politiche, trovo che sia giustissimo considerare più grave, molto più grave, un reato di violenza su di una persona fisica, rispetto a qualsiasi ladrocinio di questo Mondo!!!

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Se lasciamo fuori un momento le nostre rispettive posizioni politiche, trovo che sia giustissimo considerare più grave, molto più grave, un reato di violenza su di una persona fisica, rispetto a qualsiasi ladrocinio di questo Mondo!!!

Vabè qui si tratta proprio di una divergenza di principi... Non posso che rispettare ma assolutamente non condividere la tua posizione.

 

Se così fosse anche per chi ha proposto la legge "slitta processi" più che giustificato l'emendamento inserito nel pacchetto sicurezza, ma dubito che sia questa la vera motivazione che ha spinto il Governo (anzi, bisognerebbe cominciare a parlare di Camera e Senato) ad approvarla.

 

Il sì del Senato (Quotidiano Net), ne consiglio vivamente la lettura.

Modificato da tuccio14
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Io le metterei entrambe sullo stesso piano.

 

Il danno fisico, è evidente, va punito poichè comporta immediatamente una situazione di grave malessere da chi la subusce.

 

Il ladrocinio sul momento non presenta danni fisici, ma aver lavorato per risparmiare quei soldi, può aver danneggiato fisicamente la persona.

 

Mi spiego:

Immaginate un pescatore che tutte le mattine per 30 anni si alza alle 3, va per mare anche in inverno con temperature minime e sempre al contatto con acqua ed umidità, inevitabilmente il suo fisico ne risente.

 

Se poi ha lavorato tanto per farsi rubare quei soldi, ecco che il danno diventa anche fisico visto che oltre ai soldi non ha più nemmeno la salute.

 

Se non fosse così, non ce la prenderemo con nessuno se ci vengono sottratti ingiustamente i nostri soldi, perchè per averli abbiamo dovuto "sgobbare".

 

SPERO DI ESSERE STATO CHIARO.

 

CIAO A TUTTI!!!!!!!!!!!!

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Maroni: per tagli dimezzato presidio spiagge

ROMA - Militari in città, poliziotti in spiaggia. Causa tagli della Finanziaria 2008, è stato dimezzato il contingente di forze dell'ordine disponibili (da 3.200 a 1.500 circa) per il presidio estivo dei litorali. Ma i 3.000 militari previsti dal decreto sicurezza consentiranno di liberare polizia e carabinieri in numero adeguato a coprire il 'buco' che si era creato sulle spiagge. < CONTINUA >

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Per tutti i coraggiosi ( obbietivamente di coraggio ce ne vuole ! ) tesserati del pd-idv:

Credo sia giunto il momento di finire le proteste contro il presidente del consiglio accusandolo , come sempre ( chi non trova nuovi punti di contestazione è costretto ad usare i vecchi ) , di legiferare per se stesso . Vi informo infatti che tra le poche persone che auspicano che questo provvedimento legislativo non prenda mai vita c'è proprio l'avvocato di berlusconi che ha affermato una posizione contraria , in quanto è talmente sicuro che berlusconi sarà assolto ( ricordando pure che non è mai stato condannato in alcun processo ) senza bisogno di manofre governative sulla sua persona . La verità , per come la vedo io , è che in Italia esiste un'opposizione che preferirebbe vedere il paese distrutto ancora nel 2013 per poter dire " io avevo ragione , berlusconi non sa governare " piuttosto che ammettere che il governo sia partito meglio che mai creando a mio parere nei primi mesi più di quel che aveva fatto Prodi in due anni...altra cosa ( perdonate lo sfogo ma accumolo le dichiarazioni delle sinistre e debbo poi sfogarmi ): ogni volta che si ripensa a Prodi molte persone escono fuori dicendo che il governo non ha potuto fare questo o quest'altro a causa di alcune parti della maggioranza contrarie al governo più dell'opposizione su alcuni temi . Ora , ragionando , questa parte della vecchia maggioranza era parte di questa non per puro caso o per errore ma proprio perchè nelle elezioni 2006 pur di arrivare al potere , furono riunite sotto la stessa bandiere parti molto diverse , insistendo , per rispondere alla vecchia opposizione , su un'unità mai stata tale . Credo infine che ogni italiano , di qualsiasi schieramento sia , dovrebbe sperare che questo governo riesca nell'ardua ma non impossibile impresa di far "rialzare" l'Italia per due motivi:

1 per amor patrio

2 in caso di fallimento di questa maggioranza è facile prevedere una sfiducia enorme negli elettori che vedrebbero tutti gli schieramenti esistenti , finti nuovi inclusi (pd) , incapaci di governare il nostro paese .

 

un saluto a tutti

Modificato da Naifer
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Naifer, credo che lamentarsi di un'opposizione (parlo sopratutto del PD) ottusa e ostruzionista in ogni caso sia per lo meno inopportuno.

 

Se poi lo fai proprio mentre i due principali partiti di opposizione si scontrano perchè uno dei due è troppo collaborazionista, beh, credo che le tue considerazioni lasccino il tempo che trovano...

 

Scusa se sono stato offensivo ma i "chiusi di mente" stanno da una parte e dall'altra...

Modificato da tuccio14
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vorrei capire come la sospensione di alcuni, anzi molti processi per determinate fattispecie di reato possa coniugarsi con l'obbligo per il pubblico ministero di esercitare l'azione penale ex art.112 Cost. dal momento che una fonte primaria non può derogare una fonte costituzionale. Vedremo...

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