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picpus

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7

Reputazione Forum

  1. Ti ringrazio, ma, al momento, non so se si tratta di un ritorno definitivo o di un ... passaggio occasionale! Tornando alla mia iniziativa, non sarebbe male se qualche buon conoscitore dell'inglese (io mi avvalgo dei traduttori automatici, il che non è il massimo), interloquisse con maggiore efficacia con chi già è intervenuto nella discussione a favore degli indiani; io faccio quello che posso, ma non penso sia molto.
  2. Per sostenere i nostri fratelli del Reggimento "San Marco", ho aperto una discussione sul forum internazionale "Militaryphotos.net" ( link della discussione: http://www.militaryphotos.net/forums/showthread.php?210187-Italian-Navy-quot-We-won-t-leave-our-marines-alone!-quot ), inserendovi l'immagine del Nastro Giallo tratto dal sito ufficiale della Marina Militare Italiana ( link: http://www.marina.difesa.it/Conosciamoci/Notizie/Pagine/20120307_yellowribbon.aspx ) che, di seguito, riporto:
  3. Ininterrottamente dal 1964 e, più esattamente, dalla partita di spareggio per lo scudetto con il Bologna, partita persa dall'Inter.
  4. picpus

    Israele ha 60 anni!

    Sante parole!!! e non dalla parte dei terroristi e dei loro sostenitori!!!
  5. picpus

    Israele ha 60 anni!

    Trovo condivisibili molte delle tue considerazioni (a parte quelle relative all'Austria: non credo che l'Impero asburgico potesse sopravvivere ancora, comprimendo le legittime aspirazioni nazionali delle sue molteplici componenti). Perfettamente d'accordo sul corretto uso del termine "kamikaze": vedi cosa scrivevo, parecchio tempo fa, al post n° 16 della presente discussione:
  6. picpus

    Israele ha 60 anni!

    'debitori' o 'creditori'?! ------------ Sembra che il tanto vituperato "muro" qualche risultato l'abbia raggiunto (ed il "qualche" è un eufemismo, a pensare quante vite umane ha salvato!) e ciò, anche in collaborazione con i palestinesi moderati! Dal sito "Analisi Difesa" ( http://www.analisidifesa.it/anno11/numero1.../ita/indice.htm ), riporto l'articolo al link seguente: http://cca.analisidifesa.it/it/magazine_80...717816370_0.jsp IL RECORD DI ISRAELE: ZERO KAMIKAZE NEL 2009 di Rolla Scolari da Il Giornale 6 gennaio 2010 Il numero di attentati e di morti è il più basso in decenni, merito della barriera costruita al confine E i lanci di razzi da Gaza sono ridotti. Diminuite anche le vittime palestinesi in Cisgiordania. Per Israele, il 2009 è stato il primo anno in decenni senza attentati suicidi. Mentre aumenta il panico per nuove azioni terroristiche contro obiettivi internazionali in seguito al fallito attacco di Natale sul volo Amsterdam-Detroit, l’intelligence locale annuncia un calo delle azioni terroristiche contro israeliani rispetto agli anni precedenti. Nel 2009, secondo un rapporto di pochi giorni fa dallo Shin Bet segnalato dal sito Missionline.org, i servizi segreti interni, sono morti 15 israeliani, contro i 36 del 2008; cinque sono stati uccisi in attacchi originati in Cisgiordania; gli altri dieci erano soldati morti nell’operazione Piombo fuso, condotta dall’esercito nella Striscia di Gaza nel 2009 in risposta al lancio di razzi Kassam su Israele da parte dei miliziani palestinesi. I numeri delle vittime palestinesi in Cisgiordania nel 2009, forniti dalle Nazioni Unite, concordano con la tendenza positiva: 27 morti, meno della metà dell’anno prima. C’è un grande contrasto però con i numeri dei morti nell’operazione Piombo Fuso durata tre settimane: 1.166 vittime palestinesi secondo Israele; 1.355 per l’Onu. I vertici dell’intelligence israeliana sono d’accordo con molti analisti locali: la contestata operazione Piombo Fuso, che ha attirato le forti critiche della comunità internazionale per il numero di vittime civili, avrebbe indebolito Hamas, il gruppo palestinese che dal 2007 controlla la Striscia: nel 2009, i lanci di razzi Kassam sul territorio israeliano sono scesi da 2.048 a 566 (160 dopo l’operazione). Come spiega al Giornale Shlomo Brom, ricercatore all’università di Tel Aviv ed ex capo della pianificazione strategica nell’esercito israeliano, la minaccia terroristica nel Paese è locale, legata alle relazioni con i palestinesi e non alle attività di una rete globale come Al Qaida: dalla Striscia, controllata da Hamas e sotto embargo, il problema sono i razzi Kassam. «Abbiamo pagato un alto prezzo politico - dice Ephraim Kam, vice direttore dell’Institute for National Security Studies di Tel Aviv - ma l’operazione Piombo Fuso è servita a ricreare la deterrenza israeliana e a diminuire i lanci». In Cisgiordania, la situazione è diversa: «C’è calma da quasi otto anni - spiega Brom - grazie al lavoro delle unità di controterrorismo israeliane, alla costruzione della barriera, ma anche alla collaborazione delle forze di sicurezza palestinesi sostenute dagli americani e dall’Unione europea». Negli ultimi anni, l’esercito israeliano presente nei Territori palestinesi ha ceduto in parte il controllo di alcune città della Cisgiordania alla polizia dell’Autorità nazionale e il presidente Abu Mazen appoggia la collaborazione tra la sua Anp e Israele contro il terrorismo. Ma il raìs ha da poco annunciato che non si ricandiderà al prossimo voto presidenziale, rischiando così di creare un vuoto di potere politico capace di innescare nuove violenze. L’intelligence israeliana, nonostante i numeri postivi, non è dunque rilassata. E a Gaza, secondo i suoi vertici, Hamas si starebbe riarmando utilizzando nuovi tunnel sotterranei al confine tra la Striscia e l’Egitto.
  7. picpus

    Israele ha 60 anni!

    Dal link http://www.loccidentale.it/articolo/la+%E2...d+haiti.0085443 riporto un articolo che testimonia, nel contempo, la grandezza di Israele e la perversa e malefica vitalità dei suoi nemici in loco e di quelli sparsi nel Mondo, portatori di un antisemitismo viscerale pronto a farsi militante, uscendo dall'ipocrisia quotidiana di cui spesso si ammanta (e che serve a nasconderlo, perché meglio possa operare), nella nostra società: L'uovo di giornata La “grande bugia” sui soccorsi di Israele ad Haiti 28 Gennaio 2010 Gli israeliani sono stati i primi ad arrivare ad Haiti per soccorrere la popolazione colpita dal devastante terremoto che ha colpito l’isola un paio di settimane fa. Poche ore dopo il sisma, il premier Netanyahu ha inviato due Boeing dell’aeronautica con centinaia di esperti della protezione civile e della sanità militare israeliana, con le macchine per scavare tra le macerie e i cani per ritrovare i corpi di chi era rimasto seppellito vivo. L’ospedale da campo costruito dagli israeliani a Port Au Prince si è rivelato un gioiello ultratecnologico in grado di garantire fino a 500 operazioni al giorno – il più grande e meglio attrezzato fra quelli aperti dalle forze internazionali. E’ sufficiente guardare questo video della CNN, , per capire come lavorano gli esperti sul campo: “Sono meravigliata!, stupita da quello che sta avvenendo qui – la reporter si riferisce all’ospedale israeliano – E’ un altro mondo rispetto all’altro” (quello americano). Quando hanno visto cos’erano capaci di fare gli israeliani, i team di salvataggio cinesi e brasiliani hanno deciso di cedergli il comando delle operazioni e anche la Croce Rossa ha chiesto assistenza per i casi più gravi. Ma tutto questo non è bastato a persuadere chi odia lo stato ebraico ed è uso a fare propaganda contro Israele qualsiasi cosa faccia, giusta o sbagliata che sia. Un certo signor “T. West”, un attivista afroamericano di Seattle che in passato si era già fatto notare per il suo zelo antisemita, ha diffuso un video su You Tube per mettere in guardia gli haitiani dal vero scopo dei medici ebrei: sono lì per espiantare organi dai feriti e rivenderli sul mercato nero. “Il popolo di Haiti deve essere messo in guardia da quei gruppi internazionali che arrivano sull’isola per portare aiuto medico o in altre forme”, ha detto West. Così la “grande bugia” si è diffusa a macchia d’olio, ripresa dalla emittente iraniana Press TV, dalle Brigate “Izzedine al-Qassam” in Palestina, dai cospirazionisti americani. Siamo al revival del “Blood Libel”, quel mito di origini medievali per cui tutti gli ebrei sarebbero assetati di sangue umano. Uno stereotipo che nel 2009 era già tornato in auge dopo la Guerra di Gaza, quando un giornale svedese diffuse la notizia (peraltro mai verificata) che le truppe israeliane avrebbero espiantato organi tra le vittime palestinesi della operazione “Piombo Fuso”. Tutto questo mostra il potere della disinformazione a sfondo antisemita e l’abilità dei singoli manipolatori nel disseminare il Web con le loro bugie.
  8. picpus

    Israele ha 60 anni!

    Vatti a rileggere i post di questa discussione, per vedere chi ha iniziato con le carinerie!!!
  9. picpus

    Israele ha 60 anni!

    L'arte della mistificazione (solo un esempio, peraltro di per sé trascurabile, se non fosse indicativo della attendibilità di fatti e numeri, quelli propri, ovviamente, perché quelli riportati dagli altri, come le date storiche, sono opinioni!)!
  10. picpus

    Israele ha 60 anni!

    Vedasi: http://www.informazionecorretta.com/popup/...ole_storia.html Sulla "Palestina", dal link http://www.informazionecorretta.com/main.p...=160&id=135 riporto: " ... 2) Ma allora cos'è, di chi è la Palestina? Come entità autonoma la Palestina (Peleshet) non è mai esistita, né sono mai esistite una lingua e una cultura palestinesi. I palestinesi, come i giordani, i siriani, i libanesi e gli iracheni (tutte entità nazionali inventate dopo la prima guerra mondiale, nel 1920) sono arabi, proprio come i giordani, i siriani e così via, e tali unicamente si considerano. Per quasi 1900 anni l'area designata con il nome greco-romano di Palestina (per far dimenticare il nome stesso di Giudea) non è stata una nazione e non ha avuto frontiere, ma solo confini amministrativi. Gli Arabi conquistano la Palestina soltanto nel 637 e vi regnano fino al 750, per 113 anni in totale. Poi vi si alternano Persiani, Turchi, Circassi, Bizantini, Curdi, e nel 1099 i Crociati cristiani, sconfitti nel 1187 da un condottiero curdo, il Saladino. Nel 1244 sono delle tribù alleate di Gengis Khan a occupare e a mettere a sacco la Palestina. Poco dopo arriveranno i Mongoli, cacciati nel 1516 dai Turchi che costituiranno l'Impero Ottomano, dalla Turchia ai paesi del Magreb, vale a dire lungo tutta la costa meridionale del Mediterraneo. I Turchi vi resteranno fino alla fine della prima guerra mondiale, nel 1918. La decadenza e il degrado della Palestina la fa apparire una " landa desertica e paludosa (..) quasi disabitata" agli occhi di Edmondo De Amicis nella seconda metà dell'8OO, mentre nel 1867 Mark Twain scriveva che la Palestina era (una silenziosa e funerea estensione, una desolazione (..) Non abbiamo mai visto un essere umano sulla strada (...). Perfino gli ulivi e i cactus, quegli amici sicuri di un terreno incolto, hanno per lo più abbandonato il paese (..). La Palestina siede su sacchi di cenere, desolata e brutta...". Gli unici insediamenti permanenti in Palestina - segnatamente a Gerusalemme e a Safed, sede ininterrotta quest'ultima di università religiose - sono stati quelli ebraici, a partire dalla fine del regno ebraico nel 70 ... ". N.B. Se si è in grado, pregasi contestare la veridicità del testo e non l'imparzialità e, pertanto, l'attendibilità della fonte.
  11. picpus

    Israele ha 60 anni!

    Magari ritirandosi dalla Cisgiordania senza condizioni, come hanno fatto, sciaguratamente, a Gaza! E si sono visti i risultati!
  12. picpus

    Israele ha 60 anni!

    Già, dimenticavo i Filistei e i Cananei!
  13. picpus

    Israele ha 60 anni!

    Come vedi, vorthex, c'è voluto del tempo, ma alla fine è arrivato l'individuo che aspettavi!!! Quando si parla del diritto dei palestinesi alla loro terra, si fa opera di immensa mistificazione! Intanto, i palestinesi non esistono come tali, in quanto non esiste una Palestina che, nella storia, abbia mai costituito un’entità statuale autonoma, con un popolo autoctono fornito di propria lingua e cultura. Lo stesso termine Palestina, che significa “Terra dei Filistei”, antichi nemici degli israeliti, fu coniato dall’Imperatore romano Adriano, per chiamare così la Giudea, mortificando il suo popolo e tale gesto, si può considerare come il primo grande crimine antisemita della storia e può collocare l’autore a fianco del suo degno emulo Adolf Hitler. I palestinesi, dunque, sono soltanto arabi, come gli attuali abitanti della Giordania, della Siria, del Libano, tutte nazioni artificiosamente create, tracciando delle linee sulla carta geografica, per ripartire quella che, dal 1516 al 1918, costituiva la pressoché disabitata e desertica “Provincia di Damasco” dell’Impero Ottomano (da notare che gli unici insediamenti permanenti in Palestina, segnatamente a Gerusalemme e a Safed, furono quelli ebraici, a partire dalla fine del regno ebraico nel 70). Soltanto verso la seconda metà dell’ottocento, tale regione cominciò ad essere ripopolata, grazie all’afflusso dei primi pionieri ebrei, provenienti dall’Impero zarista e tale rifioritura si accentuò nel periodo tra le due guerre mondiali, durante l’occupazione britannica; contestualmente, anche popolazione araba, dalle regioni vicine, vi si trasferì. Infine, assodato che i palestinesi non sono altro che arabi, occorre notare come in tutta la plurimillenaria storia della terra che stiamo considerando, solo per 113 anni, dal 637 al 750, gli stessi arabi vi regnarono.
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