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Beccati i colpevoli del pestaggio a Verona


typhoon

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Il problema è, nella sua tragicità, semplice e si basa sulla repressione degli atti violenti, chiunque li commetta, e, come sosteneva già nel Settecento un italiano troppo poco preso in considerazione oggigiorno (e, cioé, il giurista Cesare Beccaria), certezza della pena.

 

Una bella condanna fatta scontare tutta senza riduzioni e, soprattutto, sapere che se uno sbaglia paga farebbe tantissimo!

 

P.s.: su Fini no comment... la stupidità si commenta da sé!

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"Nel momento in cui tutti dovrebbero piangere la morte di un ragazzo e chiedere la massima punizione per gli assassini assistiamo, invece, ad una serie di basse speculazioni politiche". Questo il commento di Iacopo Venier, della segreteria nazionale del Pdci, secondo cui "tra queste la piu' grave e' certo quella del presidente della Camera che assolve i picchiatori fascisti e si prepara a scatenare nuove repressioni violente come quelle che egli comando' a Genova nel 2001".

Questa è vera speculazione politica: travisare le parole di Fini!

 

 

ma stiamo scherzando??

con questo non voglio assolutamente giustificare gli interventi della sinistra estrema a torino..per carità....ma secondo me uccidere una persona è più grave di una contestazione.....

La vicenda di Verona è un crimine da attribuire alla mente malata di 5 determinate persone che saranno, per ciò che hanno fatto, giudicate e condannate; la vicenda di Torino è invece l'espressione, il portato, di una posizione politica ed ideologica, chiaramente antisemita, largamente diffusa (ed in ciò sta la gravità) negli ambienti della sinistra radicale!

 

 

.....Una bella condanna fatta scontare tutta senza riduzioni e, soprattutto, sapere che se uno sbaglia paga farebbe tantissimo!.....

Ti ricordo che il cosiddetto "buonismo" ha una sua collocazione politica e non precisamente a destra!

Modificato da picpus
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Voglio l'ergastolo per quei 5!

Sono sempre stato contro la pena di morte, questi 5 devono metterli in una cella di un metro x un metro e lasciarli a pane e acqua per tutta la vita, anzi devono farli lavorare, costruire strade e scavare, più scavano più mangiano sti bastardi!

parole sante, parole sante.... <_<

fosse per me altro che ergastolo, le frustate darei loro :thumbdown:<_<:furioso::incazz:

miserabili :furioso::incazz: :incazz: :incazz:

condoglianze alla famiglia

mi associo

Modificato da GreenPhoenix
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nono ti prego picpus non mettiamo la politica qua in mezzo...sopratutto per il rispetto del giovane....

 

non discuto che l'antisemitsmo nei centri sociali sia un fatto gravissimo....ma non si può dire che una contestazione sia più grave di un omicidio.....

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..........non discuto che l'antisemitsmo nei centri sociali sia un fatto gravissimo....ma non si può dire che una contestazione sia più grave di un omicidio.....

Antisemitismo, alias 6 milioni di omicidi, rifletti Reggiane!

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Volevo far presente che qui da me ( a Torino) ne hanno combinata un altra di massa.

Un giovane riceve una multa, si ribella sputa e colpisce il poliziotto, la pattuglia reagisce e in pochi minuti tutta la piazza insorge....spettacolare quanto agghiacciante!

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grazie picpus ma avevo riflettuto anche prima....lo so benissimo che l'antisemitismo = 6 milioni di vite umane distrutte....ma io valuto il fatto in se...una contestazione non è peggio di un omicidio.....

 

ho sentito di torino.... più di 100 persone pronte ad assaltare la polizia x 36 euro di multa...mah...chissa dove andremo a finire...

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Sono vicino al giovane, stasera gli dedicherò delle preghiere.

Questa è solo gente che vuole delinquere, vuole essere violenta, questa gente non deve essere chiamata "gente nazista" perché sarebbero stati messi al muro dagli stessi personaggi che esaltano.

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Ti ricordo che il cosiddetto "buonismo" ha una sua collocazione politica e non precisamente a destra!

 

Mi spiace, il problema qui non è il colore politico, ma la volontà di decidere chi è buon e chi è cattivo, tanto nelle grandi (giustizia) quanto nelle piccole cose (a scuola: se uno va male lo si boccia: a che servono corsi di recupero farsa di 20/25 ore?).

 

Anche perchè a volte è abbastanza semplice capire chi è dalla parte della ragione e chi dalla parte del torto!

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Ospite galland

Quando ho letto che Nicola era morto ho sentito un nodo alla gola e poi salire le lacrime. Dedico questo racconto a lui ma vorrei, so che non è possibile, che venisse letto anche chi lo ha ucciso.

“Alla fine del 1943 la ventenne recluta dell’esercito degli Stati Uniti George Ritchie veniva addestrato in un campo militare del Texas […] Nel maggio del 1945 con un gruppo di medici arrivò in un paesino tedesco del Wuppertal. Ammirò il paesaggio sino a una spianata polverosa tra gli alberi, dove c’era un campo di concentramento. C’erano uomini che pesavano trenta chili e parevano marionette appese: erano prigionieri russi, zingari, francesi, molti deportati ebrei. Vagavano, muti, e agitavano le braccia nell’aria senza forza, ma avvinghiandosi tra loro come fanno quelli che affogano muovendo ritmici il collo. E s’affollavano intrecciandosi uno sopra l’altro: così morivano, anche solo per aver bevuto una minestra. In russo, e in una babilonia d’altre lingue, chi li sorreggeva litigava per loro. Neppure badavano alle guardie tedesche che, con il bracciale della polizia militare americana, ordinavano il traffico. Ovunque un odore insopportabile di putrefazione, e trattori che accatastavano i cadaveri in fosse comuni per evitare epidemie. Ritchie fu destinato in un ufficio a riordinare gli archivi; e da dietro una finestra vide vagare un tale. I soldati americani l’avevano chiamato Wild Bill Cody per quanto girovagava mai esausto. Era un ebreo polacco magro quanto gli altri deportati, e però non camminava storto, neppure guardava al modo degli altri. La sua positura era ben eretta, gli occhi ancora presenti, le energie inesauste. Parlava cinque lingue; girava facendo da interprete; aiuto anche il soldato Ritchie a ricostruire gli elenchi dei vivi e dei morti. Ritchie si stupì che Bill Cody, pur ridotto com’era, si stancasse addirittura meno di lui; e pensò che fosse stato deportato da pochi mesi. Ma un giorno, scorrendo negli archivi, scoprì il nome polacco sotto cui era stato registrato il suo arrivo alla fine del 1939. Per sei anni era sopravvissuto alla fame, alle baracche senz’aria e all’”animalizzazione”. Ancora più si sorprese che, fossero russi, latini, zingari o norvegesi, tutti lo trattassero da amico. E proprio a Bill Cody, anzi, demandavano d’arbitrare i litigi che degeneravano sovente in risse tra razze. Bill il Selvaggio era, come Buffalo Bill, la risorsa estrema di cui nelle situazioni più intricate gli americani potevano fidarsi “Bill is our greatest asset” sentenziava definitivo il colonnello medico. L’enigma del magrissimo uomo, mai esausto, capace di quietare tutti, durò fino a quando un giorno il soldato Ritchie disse la sua sui pestaggi e le vendette. Spiegò a Bill che là dentro molti non solo avevano sofferto loro, ma avevano perduto anche i familiari: così era naturale che non perdonassero. Will Bill Cody lo contraddisse, con la sua voce un po’ di gola narrò la sua storia “Vivevamo nel ghetto ebreo di Varsavia…” - parlava lentamente – “io, mia moglie, le mie due figliolette con le trecce, gli altri miei tre figli maschi più piccoli: i tedeschi delle SS arrivarono nella nostra strada, ci ordinarono contro un muro e iniziarono a sparare. Urlai e piansi, perché ammazzassero anche me lì accanto ai miei in tutto quel sangue. Ma glielo dissi in tedesco. E allora pensarono bene di deportarmi in un lager”. Fece una pausa, come se rivedesse moglie e cinque figli davanti a sé. “Dovetti decidere. Concedermi d’odiare i soldati che avevano fatto questo? Fu una decisione semplice. Io allora ero avvocato. Avevo visto come l’odio riduce i corpi e le menti degli uomini. L’odio aveva già ucciso le sei persone che contavano per me di più al mondo. Decisi che avrei trascorso gli anni che sarebbero rimasti, pochi o molti, amando chiunque avessi incontrato”.

Geminello Alvi Uomini del Novecento Adelphi

 

Quello che mi diminuisce non è la morte di un uomo ma il fatto che continui a vivere l’odio, la paura, la violenza.

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Belle parole Galland.

 

Vi prego di non fare in questa discussione alcun riferimento alla politica e alle contrapposizioni ideologiche. E' una questione etica, un gesto dovuto verso quel povero ragazzo (che idealmente potrebbe essere ognuno di noi), la cui unica colpa era passeggiare con gli amici per le vie della città.

 

Quei 5 imbecilli facevano effettivamente parte di un gruppo neo-nazi, ma non hanno ucciso e usato violenza (non dimentichiamo che hanno malmenato anche altri due ragazzi) in nome di quegli stolti ideali. Lo hanno fatto perchè sono poco più che animali, e come tali hanno agito. Ma soprattutto come tali vanno trattati...alla stregua di bestie rabbiose che vanno abbattute senza rifletterci troppo.

Modificato da paperinik
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............Quello che mi diminuisce non è la morte di un uomo ma il fatto che continui a vivere l’odio, la paura, la violenza.

Sarebbe bello se la natura, e non mi riferisco solo alla natura umana, ma alla natura più in generale, fosse il regno dell'amore: ma, da sempre e temo per sempre, sarà di norma e quasi sempre, il regno dell'odio e della violenza!

Modificato da picpus
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Lo hanno fatto perchè sono poco più che animali, e come tali hanno agito. Ma soprattutto come tali vanno trattati...alla stregua di bestie rabbiose che vanno abbattute senza rifletterci troppo.

 

Giustissima reazione. Ma se lo facessimo diventeremmo esattamente come loro, e noi non possiamo permettercelo. Certo da qui alla giustizia facile per cui non basta aver ammazzato e seppellito una donna incinta per farti dare l'ergastolo :furioso::thumbdown: .....

 

Penso che queste siano reazioni naturali a questa mite e lassista giustizia.

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Cmq questi balordi sono miei compaesani ... bello eh? ...

 

io avevo come vicini di casa quelli della UNO BIANCA :rotfl: :rotfl:

 

Ho letto il tuo articolo è vergognoso...

 

ROMA - Per Fini l'omicidio di Verona è meno grave delle contestazioni a Israele a Torino. E su queste parole scoppia la polemica. Durissima, quella della sinistra radicale. Più morbida nei toni, ma non nella sostanza, quella del leader Pd Walter Veltroni.

 

Le "priorità" di Fini. Gli scontri e le contestazioni della sinistra radicale contro la Fiera del Libro di Torino "sono molto più gravi" di quanto accaduto a Verona, dice il presidente della Camera a Porta a porta. L'aggressione dei naziskin veronesi e la violenza dei centri sociali torinesi - afferma il Presidente della Camera- "sono due fenomeni che non possono essere paragonati". A giudizio di Fini, in sostanza, se dietro l'aggressione di Verona non c'è alcun "riferimento ideologico", a Torino le frange della sinistra radicale "cercano in qualche modo di giustificare con la politica antisionista", un autentico antisemitismo, veri e propri "pregiudizi di tipo politico-religioso".

 

Castelli duro. Meno "minimal" il commento del leghista Roberto Castelli, già ministro della Giustizia: "Provo una profonda tristezza per questo ragazzo morto a causa di una stupida ferocia. Ora i magistrati non si appellino alla necessita' di nuove leggi per punire esemplarmente i colpevoli. Questo e' omicidio volontario non certo preterintenzionale".

 

La sinistra radicale attacca. Il Pdci reagisce e attacca il presidente della Camera. "Nel momento in cui tutti dovrebbero piangere la morte di un ragazzo e chiedere la massima punizione per gli assassini assistiamo, invece, ad una serie di basse speculazioni politiche", dice Iacopo Venier, della segreteria nazionale del Pdci, secondo il quale "tra queste la più grave è certo quella del presidente della Camera che assolve i picchiatori fascisti e si prepara a scatenare nuove repressioni violente come quelle che egli comandò a Genova nel 2001". E Paolo ferrero, di Rifondazione, aggiunge: "Credo che quelle di Fini siano

parole incredibili e indegne di chi occupa un ruolo istituzionale di quel peso. Le sue sono affermazioni che si commentano da sole: come si può mettere sullo stesso piano l'omicidio brutale di un ragazzo con la manifestazione di opinioni, che per altro io personalmente non condivido?". "La destra - aggiunge - vuole rimuovere totalmente le proprie responsabilità nell'aver creato un clima di odio nel paese da arrivare a fare affermazioni assurde come quelle di Fini. Perlomeno di fronte alla morte di un ragazzo si dovrebbe avere la decenza di dire la verità".

 

L'Idv critica Fini. Giuseppe Giulietti, Italia dei Valori, si augura che le affermazioni del presidente della Camera sulla vicenda di Verona siano precedenti alla morte di Nicola Tommasoli". "Trovo sbagliato e pericoloso - continua - stabilire una scala della gravità tra un assassinio e l'intollerabile boicottaggio della Fiera del libro di Torino che dovrà essere fermamente respinto dall'Italia civile. Tomassoli è stato picchiato selvaggiamente da un gruppo di naziskin che, purtroppo non rappresentano affatto un gruppo isolato ma fanno riferimento ad associazioni e movimenti che sono stati a lungo tollerati e troppo spesso liquidati come 'balordi' da non prendere sul serio".

 

Veltroni: "Non sottovalutare". "Io sono per non stabilire mai priorità su questi temi", dice il leader del Pd in polemica con Fini. per Veltroni "nel primo caso c'è la vita di un ragazzo che è stata spezzata ed è un episodio molto grave e sottovalutarlo sarebbe un errore molto serio; il secondo episodio è altrettanto grave e stabilire delle priorità è assolutamente sbagliato". Il segretario democratico dice infine che "bisogna contrastare ogni forma di violenza e intolleranza. Quando poi diventa una violenza fisica nei confronti di un ragazzo ucciso a bastonate, è necessario avere un giudizio molto severo".

 

E' lo stesso Fini, poi, a tornare sulla questione. "Non capisco le polemiche e casomai bisognerebbe preoccuparsi di dichiarazioni come queste", dice il presidente della Camera ribattendo alle polemiche dei Comunisti italiani. "Quando ho assolto i naziskin? - dice Fini -, quando ho detto che ci accingiamo a repressioni come quelle di Genova? Sono polemiche non so quanto autorevoli, che dimostrano che quando non si hanno argomenti per polemizzare si inventano".

 

"I naziskin di Verona sono dei pazzi criminali assassini - aggiunge il leader di An -, la violenza che c'è in alcune frange della società nei confronti dello Stato di Israele è una violenza di tipo politico ideologico, non perchè i naziskin non avessero una distorta ideologia nazista nella testa, ma i due fenomeni non sono paragonabili tra di loro".

ma ha mai chiuso con il suo passato fascista quest'uomo?

Modificato da Leviathan
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Fini ha fatto un errore politico ma quello che dice è sostanzialmente giusto.

Infatti quello di verona è un fatto sostanzialmente criminale e come tale và trattato, mentre quello di torino ha un valore politico molto forte.

Quindi se da un punto di vista criminale è ben più grave quanto successo in veneto dal punto di vista politico hanno molto più valore le contestazioni per la fiera del libro.

La sinistra purtroppo sta tornando ai vecchi fasti dell'alzo zero contro la destra e si attacca ad ogni occasione per colpire esponenti dell'altro schieramento travisandone le dichiarazioni fino addirittura a chiamarli fascisti, cosa che non stà nè in cielo nè in terra, anche perchè il fascista filoisraeliano lo devo ancora vedere...

Non dimenticatevi che fini dopo lunghi anni di purgatorio riuscì a fare, proprio durante il suo mandato da ministro degli esteri, il primo viaggio in Israele proprio in virtù del suo percorso politico verso la moderazione.

 

Quindi evitiamo polemiche inutili.

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Fini ha fatto un errore politico ma quello che dice è sostanzialmente giusto.

Infatti quello di verona è un fatto sostanzialmente criminale e come tale và trattato, mentre quello di torino ha un valore politico molto forte.

Quindi se da un punto di vista criminale è ben più grave quanto successo in veneto dal punto di vista politico hanno molto più valore le contestazioni per la fiera del libro.

La sinistra purtroppo sta tornando ai vecchi fasti dell'alzo zero contro la destra e si attacca ad ogni occasione per colpire esponenti dell'altro schieramento travisandone le dichiarazioni fino addirittura a chiamarli fascisti, cosa che non stà nè in cielo nè in terra, anche perchè il fascista filoisraeliano lo devo ancora vedere...

Non dimenticatevi che fini dopo lunghi anni di purgatorio riuscì a fare, proprio durante il suo mandato da ministro degli esteri, il primo viaggio in Israele proprio in virtù del suo percorso politico verso la moderazione.

 

Quindi evitiamo polemiche inutili.

 

Contributo equilibrato, chiaro e pienamente condivisibile.

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Come al solito Dominus -onesto e mai polemico- hai analizzato la situazione in modo ineccepibile. Bravo! Molti dovrebbero prenderti ad esempio!

 

Il fatto di Verona è grave per la futilità dei motivi, ma a mio avviso è un omicidio come tanti altri e a dirla tutta a voler vedere non è neanche il più grave(come fatto in se ritengo + grave la strage di Erba o il tentato stupro+omicidio+occultamento di cadavere con tentato smembramento dello stesso di Desiree Piovanelli, mia compaesana di 14 anni).

 

I fatti di Torino sono molto,ma molto + gravi a mio avviso e non solo dal punto di vista politico perchè oltre ad esaltare la morte di 6 milioni di innocenti esaltano un sentimento antisemita auspicando il genocidio di altri milioni di esseri umani colpevoli di lottare per la propria sopravvivenza(che ricordo è minacciata giornalmente)!

 

Sia chiaro che con questo non voglio sminuire la morte assurda del povero Nicola.

Modificato da Venon84
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Fini ha fatto un errore politico ma quello che dice è sostanzialmente giusto.

Infatti quello di verona è un fatto sostanzialmente criminale e come tale và trattato, mentre quello di torino ha un valore politico molto forte.

Quindi se da un punto di vista criminale è ben più grave quanto successo in veneto dal punto di vista politico hanno molto più valore le contestazioni per la fiera del libro.

La sinistra purtroppo sta tornando ai vecchi fasti dell'alzo zero contro la destra e si attacca ad ogni occasione per colpire esponenti dell'altro schieramento travisandone le dichiarazioni fino addirittura a chiamarli fascisti, cosa che non stà nè in cielo nè in terra, anche perchè il fascista filoisraeliano lo devo ancora vedere...

Non dimenticatevi che fini dopo lunghi anni di purgatorio riuscì a fare, proprio durante il suo mandato da ministro degli esteri, il primo viaggio in Israele proprio in virtù del suo percorso politico verso la moderazione.

 

Quindi evitiamo polemiche inutili.

Mi viene spontaneo da chiedermi, anche se so che non esiste possibilità di risposta a questo mistero anzi, qualcuno potrebbe dire che ciò è proprio il bello dell'essere umano, come possano esistere sulla faccia della Terra, persone dell'intelligenza e della sensibilità, culturale ed umana, di Dominus ed altre del tipo di.......capite tutti a chi mi riferisco!!!

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Come al solito Dominus -onesto e mai polemico- hai analizzato la situazione in modo ineccepibile. Bravo! Molti dovrebbero prenderti ad esempio!

 

Il fatto di Verona è grave per la futilità dei motivi, ma è un omicidio come tanti altri e a dirla tutta a voler vedere non è neanche il più grave(come fatto in se ritengo + grave la strage di Erba o il tentato stupro+omicidio+occultamento di cadavere con tentato smembramento dello stesso di Desiree Piovanelli, mia compaesana di 14 anni).

 

I fatti di Torino sono molto,ma molto + gravi a mio avviso e non solo dal punto di vista politico perchè oltre ad esaltare la morte di 6 milioni di innocenti esaltano un sentimento antisemita auspicando il genocidio di altri milioni di esseri umani colpevoli di lottare per la propria sopravvivenza(che ricordo è minacciata giornalmente)!

 

Sia chiaro che con questo non voglio sminuire la morte assurda del povero Nicola.

 

Condivido.

L'unico punto su cui ho una visione diversa è la gravità dell'omicidio. Sono ben conscio che con ogni probabilità i 5 balordi se la caveranno con una accusa per concorso in omicio preterintenzionale e lesioni gravi ai danni delle altre 2 vittime (non è escluso che per queste il PM ricorra all'imputazione per tentato omicidio vista la violenza dell'aggressione), ma un elemento rende questo episodio assolutamente grave e avvilente: ovvero la mancanza di un movente, di una motivazione che spinga a compiere una efferatezza del genere. Nei delitti che hai ricordato l'Italia tutta rimase scossa dalla violenza con cui vennero perpetrati, ma in definitiva in ognuno di essi si poteva risalire alla diabolica motivazione che animava la follia omicida. A Verona no! Si tratta di violenza fine a se stessa: non c'è una ragione per cui quel povero ragazzo ha perso la vita. Lo ripeto, la sua unica colpa era passeggiare con i suoi amici per le vie della sua città. Quest'assenza di motivazione in una aggressione così brutale, rende l'omicidio ancor più spaventoso poichè indirettamente ci vede tutti come potenziali vittime.

Quei 5 hanno agito da bestie rabbiose, e come tali vanno trattate.

 

Fini ha fatto un errore politico ma quello che dice è sostanzialmente giusto.

Infatti quello di verona è un fatto sostanzialmente criminale e come tale và trattato, mentre quello di torino ha un valore politico molto forte.

Quindi se da un punto di vista criminale è ben più grave quanto successo in veneto dal punto di vista politico hanno molto più valore le contestazioni per la fiera del libro.

La sinistra purtroppo sta tornando ai vecchi fasti dell'alzo zero contro la destra e si attacca ad ogni occasione per colpire esponenti dell'altro schieramento travisandone le dichiarazioni fino addirittura a chiamarli fascisti, cosa che non stà nè in cielo nè in terra, anche perchè il fascista filoisraeliano lo devo ancora vedere...

Non dimenticatevi che fini dopo lunghi anni di purgatorio riuscì a fare, proprio durante il suo mandato da ministro degli esteri, il primo viaggio in Israele proprio in virtù del suo percorso politico verso la moderazione.

 

Quindi evitiamo polemiche inutili.

 

Immagino che non si potesse scrivere in modo migliore.

 

L'intervento di Leviathan questa volta non è ridicolo....è penoso. Ho provato profonda pena a leggerlo. Scoprire che c'è qualcuno che approfitta della morte di una persona per farne un cavallo di battaglia politico è semplicemente avvilente....oltre che -ripeto- penoso.

Modificato da paperinik
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...........L'intervento di Leviathan questa volta non è ridicolo....è penoso. Ho provato profonda pena a leggerlo. Scoprire che c'è qualcuno che approfitta della morte di una persona per farne un cavallo di battaglia politico è semplicemente avvilente....oltre che penoso.

Infatti. Proprio ciò ha ispirato il mio precedente post.

 

Pap, concordi su quanto ho scritto?

Modificato da picpus
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Fini ha fatto un errore politico ma quello che dice è sostanzialmente giusto.

Infatti quello di verona è un fatto sostanzialmente criminale e come tale và trattato, mentre quello di torino ha un valore politico molto forte.

Quindi se da un punto di vista criminale è ben più grave quanto successo in veneto dal punto di vista politico hanno molto più valore le contestazioni per la fiera del libro.

La sinistra purtroppo sta tornando ai vecchi fasti dell'alzo zero contro la destra e si attacca ad ogni occasione per colpire esponenti dell'altro schieramento travisandone le dichiarazioni fino addirittura a chiamarli fascisti, cosa che non stà nè in cielo nè in terra, anche perchè il fascista filoisraeliano lo devo ancora vedere...

Non dimenticatevi che fini dopo lunghi anni di purgatorio riuscì a fare, proprio durante il suo mandato da ministro degli esteri, il primo viaggio in Israele proprio in virtù del suo percorso politico verso la moderazione.

Quindi evitiamo polemiche inutili.

 

Giusto Dominus, criminalmente (ed anche umanamente) è ovviamente più grave l'omicidio di Verona, che però non ha il significato politico dei fatti di Torino.

Naturalmente sappiamo tutti quale sinistra Dominus intenda :sm:

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L'intervento di Leviathan questa volta non è ridicolo....è penoso. Ho provato profonda pena a leggerlo. Scoprire che c'è qualcuno che approfitta della morte di una persona per farne un cavallo di battaglia politico è semplicemente avvilente....oltre che penoso.

 

A me una cosa del genere invece fa ribrezzo. Approfittare della morte di un ragazzo per demonizzare l'avversario politico. CHE SCHIFO!!! Tanto più se dall'affermazione si estrapola solo ciò che fa comodo senza un minimo di analisi.

Avrebbe dovuto essere una discussione volta solo al cordoglio e l'indignazione per una morte inutile, ma si è riusciti a inscenare il solito teatrino politico anti-destra!

 

Per rispetto a Nicola torniamo a parlare del fatto in sè e lasciamo fuori la politica(che con l'omicidio non centra nulla)!

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