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dalla Russia di Putin


Ospite intruder

Messaggi raccomandati

Intanto, dal link http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articol...olo438308.shtml

 

riporto:

 

Blocco gas, "perdite per Gazprom"

 

Putin: "Buttati 800 mln di dollari"

 

A causa della disputa sul gas con l'Ucraina, la società russa Gazprom ha perso circa 800 milioni di dollari. Lo ha dichiarato il primo ministro di Mosca, Vladimir Putin, aggiungendo che che la situazione è stata provocata non solo dal desiderio di fare profitti attraverso il transito di gas, ma anche da una crisi politica in quel Paese. Putin ha anche annunciato che la Russia parteciperà alla privatizzazione della rete di trasmissione gas ucraina.

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Sulla situazione attuale e sulle prospettive future dell'approvvigionamento del gas, da parte dei vari paesi europei, eccovi il link ad un articolo che riepiloga i termini (cioé i numeri) del problema da affrontare:

 

http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsId=90276

 

 

EDIT

 

 

Da notare, però:

 

" ...

Totalmente indipendenti da Mosca Gran Bretagna, Danimarca, Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Cipro e Malta.

... ".

 

Questi paesi non possono, quindi, essere ricattati dall'erede di Stalin!

Modificato da picpus
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Sulla situazione attuale e sulle prospettive future dell'approvvigionamento del gas, da parte dei vari paesi europei, eccovi il link ad un articolo che riepiloga i termini (cioé i numeri) del problema da affrontare:

 

http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsId=90276

EDIT

Da notare, però:

 

" ...

Totalmente indipendenti da Mosca Gran Bretagna, Danimarca, Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Cipro e Malta.

... ".

 

Questi paesi non possono, quindi, essere ricattati dall'erede di Stalin!

 

Mi sembra evidente che per noi l'unica soluzione è quella di costruire degassificatori ed acquistare quindi flessibilità.

Ad oggi se non abbiamo il gas russo, siamo a pecora.

Con i regassificatori potremmo comprare gas liquefatto sul mercato da fornitori diversi e ridurre progressivamente la dipendenza dalla Russia.

Agli ambientalisti che si oppongono, proporrei di stare un inverno al freddo tanto per provare, poi vediamo se ancora continuano.

 

Inoltre occorre diversificare le fonti di produzione di energia elettrica (oggi in gran parte prodotta con gas o combustibili fossili vari), per cui il ricorso al nucleare da una parte e per quanto possibili alle fonti rinnovabili, è indispensabile.

Siamo troppo dipendenti dall'estero per le forniture di energia e dobbiamo ridurre al massimo il rischio che crisi tipo questa ci mettano in ginocchio.

Riuscirà il governo ad impostare una politica seria e lungimirante?

Modificato da Veltro_pg
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Riuscirà il governo ad impostare una politica seria e lungimirante?

 

Non è solo un problema di governo, ma anche di "pubblica opinione", che viene sempre imbeccata da verdi e ambientalisti vari.

 

Ti faccio un esempio: un mio carissimo amico (e. tra l'altro, persona degnissima di fede) possiede una casa di villeggiatura in un comune marittimo del grossetano.

 

Tempo fa (attenzione: governo Prodi, giunta locale rosso-verde) il sindaco del suddetto comune ebbe l'idea di installare, visto che la zona è una delle più ventose del versante tirrenico, alcune (non ricordo il numero preciso) pale per generare energia elettrica.

il Comune in toto (quindi, residenti e avventori estivi) avrebbero avuto elettricità a costo 0 e, dai conti fatti, con il surplus di energia prodotto e la sua vendita all'enel, ci sarebbe stato un abbattimento di circa il 30% delle tasse locali.

Tutti contenti, quind? ma manco p'er c***o, come si dice qui... i verdi locali, nella giunta e nel posto, si sono avvelenati: "l'impatto ambientale, il paesaggio sconciato, le pale sono brutte da vedere, yadda yadda yadda, bla bla bla... se le mettete facciamo cadere la giunta".

Risultato? nulla di fatto, il comune di cui sopra va ancora con l'elettricità prodotta da combustibili fossili e pagata cara all'enel.

 

Bene così.

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La domanda corretta semmai è questa: ha l'Italia una politica estera? Suggerisco una visita a questo topic di PdD: Italia e politica internazionale

o, magari, l'ha mai avuta una politica estera, da quando è nata la Repubblica?!?!?!

 

In realtà, due sole decisioni, dal 1946 in poi, prese dal governo pro-tempore, hanno avuto una valenza strategica: l'adesione alla Nato e l'installazione degli euromissili a Comiso!

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Ospite galland

La marcia dei diritti umani in Russia procede inarrestabile (1)!

 

Avvocato e giornalista uccisi a Mosca, si ricorda Politkovskaya

Reuters - da 10 ore 9 minuti MOSCA (Reuters) - Un influente avvocato russo che si era battuto contro il rilascio anticipato di un colonnello dell'esercito condannato per l'omicidio di una ragazza cecena è stato ucciso oggi insieme a una giornalista in una strada di Mosca.

 

Secondo la procura, il corpo di Markelov è stato trovato crivellato da diversi colpi d'arma da fuoco in una delle strade principali di Mosca. Aveva appena avuto un incontro con i giornalisti.

 

Anastasia Baburova, una praticante del giornale della Politkovskaya Novaya Gazeta che aveva indagato sul neonazismo in Russia, è stata colpita insieme a Markelov, morendo dopo poco in ospedale.

 

Stanislav Markelov aveva rappresentato la famiglia della 18enne Elza Kungayeva, il cui omicidio nel 2000 era diventato un simbolo nella lotta contro gli abusi dei diritti umani nella Cecania segnata dalla guerra.

 

Markelov, 34 anni, aveva tentato di bloccare per vie legali il rilascio del colonnello russo Yuri Budanov, condannato per l'omicidio.

 

"Quanto accaduto a Markelov è oltraggioso", ha detto Tanya Lokshina, vice capo di Human Rights Watch a Mosca, definendo l'omicidio choccante quanto quello di Anna Politkovskya nel 2006, la giornalista crisita del Cremlino che aveva scritto sulle violazioni dei diritti umani in Cecenia.

 

L'associazione per i diritti umani Amnesty International ha esortato le autorità russe a indagare sull'omicidio "prontamente, pienamente e obiettivamente".

 

 

(1) Verso il cimitero.

Modificato da galland
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Russia: l'avvocato ucciso a causa del suo impegno a favore dei ceceni

di Antonella Scott

 

Il Procuratore generale russo, Jurij Chajka, ha assunto personalmente il controllo delle indagini sull'assassinio di Stanislav Markelov, l'avvocato 34enne ucciso ieri a Mosca insieme a una stagista di 24 anni, Anastasia Baburova. Ma il quotidiano Izvestija fa la lunga lista degli omicidi senza risposta legati in qualche modo alla repubblica cecena e si chiede, titolando in prima pagina: Chi sarà il prossimo?

E' quasi certo, ormai, che la morte di Markelov sia legata alla sua attività professionale. L'avvocato ieri aveva appena concluso una conferenza stampa in cui si era impegnato a continuare la lotta perché l'ex colonnello russo Jurij Budanov, scarcerato per buona condotta il 15 gennaio scorso, tornasse in prigione. Nel 2000 Budanov aveva ucciso, dopo averla violentata, una ragazza cecena di 18 anni, Elsa Kungajeva. Markelov riuscì a portarlo in tribunale: il primo ufficiale russo sotto processo per abusi contro civili. L'ex colonnello ammise di aver ucciso Elsa, spiegando però di aver agito preso dalla furia, mentre la interrogava. Lei, disse Budanov, faceva parte della guerriglia cecena, era un cecchino. Budanov non potè provare le accuse, ma venne condannato soltanto a dieci anni, scatenando le proteste di varie organizzazioni per i diritti umani. La settimana scorsa, il rilascio.

C'è chi sostiene che la morte dell'avvocato Markelov possa essere legata ad altri casi che seguiva, un ceceno tenuto "in condizioni disumane" in un carcere russo, un reporter picchiato selvaggiamente vicino a Mosca per la sua attività in favore dell'ambiente. Non è neppure chiaro se Anastasia Baburova – morta nella notte in ospedale dopo essere rimasta ferita alla testa – fosse nel mirino dell'assassino, o se sia morta solo per aver cercato di proteggere Markelov. In ogni caso, il suo nome la lega ad Anna Politkovskaja, la giornalista uccisa a Mosca nell'ottobre 2006. Anna, nei suoi libri, aveva denunciato la storia di Elsa, come tante altre. Anastasia, la stagista uccisa ieri, lavorava nello stesso giornale, Novaja Gazeta. E si occupava dei gruppi neonazisti che stanno crescendo in Russia. Quelli per i quali l'ex colonnello Budanov è un eroe

 

dal Sole 24 Ore

Modificato da Venon84
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Dal link http://www.loccidentale.it/articolo/russia...ovskaja.0064981

 

riporto:

 

Morte in vendita

 

In Russia chi parla della Cecenia viene freddato senza pietà

 

di Gabriele Cazzulini

 

22 Gennaio 2009

 

 

In Russia la cronaca nera continua a intrecciarsi con gli scheletri nell’armadio della politica. Se la polizia mobilita i reparti anti-sommossa nel centro di Mosca, significa che è suonato l’allarme del dissenso. La sommossa che il Cremlino teme di più è la pacifica manifestazione indetta nel punto in cui un giovane avvocato e una giovanissima giornalista sono stati freddati dalla pistola con silenziatore di un sicario, lo scorso lunedì 19 gennaio. Era pieno giorno in una delle vie più trafficate del centro di Mosca, ma nessun testimone si è presentato alla polizia.

 

Passa per la Cecenia il filo che lega l’avvocato Stanislav Markelov alla giornalista Anastasia Baburova, le due vittime. Markelov era il difensore della famiglia di una ragazza cecena che fu strangolata a diciotto anni, nel 2000, da Yuri Budanov, ex colonnello dell’esercito russo. Condannato nel 2003 a dieci anni di carcere, Budanov ha visto ammorbidirsi la pena fino alla scarcerazione avvenuta proprio il 15 gennaio scorso, quattro giorni prima del duplice assassinio Markelov-Baburova. Markelov si era energicamente opposto a qualunque iniziativa di clemenza e stava per intraprendere una serie di ricorsi, fino alla suprema corte della federazione russa, per riportare Budanov in carcere.

 

In Cecenia nasce anche il collegamento tra Markelov e la Baburova, che da tempo seguiva attentamente la questione dei diritti umani in Cecenia come freelance per "Novaya Gazeta", l’organo d’informazione per cui scriveva anche Anna Politkovskaya, prima che nel 2006 fosse uccisa nello stesso modo proprio il giorno del compleanno di Putin. Se le analisi confermassero che anche la Baburova era un bersaglio, e che non è stata uccisa solo perché in quel momento era in compagnia di Markelov, sarebbe la quinta giornalista di Novaya Gazeta ad essere uccisa negli ultimi cinque anni.

 

Le coincidenze non finiscono qui. Nel giorno della scarcerazione di Budanov, che potrebbe addirittura essere reintegrato nell’esercito, a Vienna un sicario eliminava Usmar Israilov, fiero oppositore dell’attuale presidente ceceno Kadyrov. Forse è lo stesso destino di un altro oppositore ceceno, Mokhmadsalakh Masaev, scomparso dopo esser stato rapito ad agosto in Cecenia dalle forze speciali filo-russe. Sia il primo che il secondo erano stati assistiti da Markelov nella loro denuncia sull’esistenza di prigioni segrete usate dai russi per infliggere torture ai ceceni.

 

Ma un altro filo stringe Markelov e la Politkovskaya: il primo è stato il difensore della seconda quando la giornalista fu minacciata di morte per aver denunciato le sevizie inflitte da un ufficiale russo su civili ceceni. L’uso di sicari prezzolati sembra la firma su una serie di omicidi che colpiscono giornalisti, avvocati e politici uniti dalla comune battaglia contro la politica del Cremlino in Cecenia.

 

Oltre alla vigorosa opposizione di Markelov e dei gruppi di attivisti per i diritti umani, anche in Cecenia si sono alzate forti voci di critica davanti al rilascio di Budanov – anche da parte delle stesse autorità pro-Cremlino. Persino il presidente Kadyrov, noto per la spietatezza nei confronti degli avversari, nel 2004 aveva già chiesto all’allora presidente Putin di non accogliere la domanda di grazia per Budanov. Lo spirito di indignazione che ha raccolto la folla a Mosca ha animato anche i ceceni che hanno manifestato a Grozny.

 

Dopo un periodo in cui il pugno di ferro russo sembrava aver stroncato il separatismo ceceno, Grozny è ricaduta nelle spirali delle faide tra i gruppi militari, i kadyrovtsy che circondano il presidente ceceno. Mentre il potere nella capitale cecena torna a sgretolarsi, nella confinante Inguscezia si infiamma la rivolta popolare contro la Russia, con rapimenti, attentati e omicidi che si susseguono ormai a ritmo quotidiano – tanto da indurre il presidente Medvedev a effettuare un viaggio in Inguscezia per annunciare misure straordinarie tali da riportare l’ordine pubblico.

 

Oltre ai giornalisti e agli avvocati vengono eliminati anche gli ex terroristi ceceni che trovano rifugio e terreno fertile nell’Inguscezia, storico retroterra per la guerriglia cecena. Infatti su questa direttrice si inserisce un’altra serie di omicidi avvenuti all’estero che hanno decimato la leadership militare dei ribelli ceceni – tutti delitti realizzati con modalità analoghe all’omicidio di Markelov e della Baburova.

 

Il sicario a contratto è soltanto la fase esecutiva che ha origine in un mandante ma soprattutto in un movente: impedire la diffusione di notizie sugli aspetti più critici della guerra in Cecenia. Così divampa una nuova fase della guerra cecena combattuta contro chiunque provi a rivelare verità nascoste che possono colpire le massime autorità della Russia.

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  • 3 settimane dopo...

Però per lo squadrismo di piazza ci dovrebbe pagare il copiright

 

MOSCA - Stavano manifestando a Mosca con slogan come "abbasso il potere del KGB" e "Russia senza Putin" quando sono stati aggrediti a colpi di pugni, calci e bastoni. Una dozzina di giovani è saltata fuori delle automobili e ha iniziato a picchiare con pugni e spranghe di metallo una cinquantina di anziani manifestanti. I teppisti hanno attaccato i manifestanti che protestavano, li hanno raggiunti alle spalle, circondati e hanno iniziato tirare calci.

 

«HO GIA' VISTO QUEI RAGAZZI AD ALTRE MANIFESTAZIONI» - Aleksei Kazakov, organizzatore della protesta anti-Putin, ha raccontato che un gruppo di teppisti lo ha circondato e ha iniziato a picchiarlo. «Ho visto quei ragazzi in molte manifestazioni nel corso degli ultimi mesi, le stesse facce» ha detto Kazakov, dopo aver trascorso le ore successive alla manifestazione prima in un commissariato di polizia e poi in un ospedale. Secondo il testimone, i teppisti sono membri di "Giovane Russia", un gruppo giovanile pro-Putin.

 

IL PORTAVOCE DEL PREMIER: «NOI NON C'ENTRIAMO» - Negli ultimi anni le proteste in tutta la Russia sono stati regolarmente fermate dalla polizia anti-sommossa, che interviene rapidamente per disperdere le manifestazioni non autorizzate. Ma è la prima volta che i manifestanti si trovano ad affrontare la violenza da un altro fronte: bande di giovani appartenente a movimenti ombra. A Kazakov - del Fronte Unito civile nonché sostenitore del campione di scacchi e leader del fonte anti-Putin Garry Kasparov - i teppisti hanno rotto il naso. La parola d'ordine di autorità e polizia è ora «nessuna tolleranza per la violenza». «Il governo non ha nulla a che fare con l’attività di questo tipo», ha detto Dmitry Peskov, portavoce per il Primo Ministro Vladimir Putin.

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  • 2 settimane dopo...
Ospite intruder

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La Russia e' stata nuovamente condannata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo per la la probabile uccisione di civili ceceni. Tre le sentenze emesse:riguardano la sparizione nel 2002 di 3 uomini che abitavano a Urus-Marten e quella di un abitante di Cechen Aul nel 2004.Nei 4 casi gli uomini sono stati prelevati da uomini in uniforme,che parlavano russo,e caricati su mezzi militari.La Russia e' stata anche condannata per aver eluso i documenti richiesti dalla Corte.

 

 

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mo..._126325232.html

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  • 2 settimane dopo...
Ospite intruder

In Russia aumentano i reati di matrice xenofoba: nei primi due mesi dell'anno ci sono state 46 aggressioni con 16 morti e 49 feriti. Come ha riferito oggi l'ufficio di Mosca per i diritti umani, che monitora regolarmente i casi di intolleranza razziale in Russia, il maggior numero di aggressioni si e' registrato a Mosca, con 13 morti e 40 feriti, e a San Pietroburgo con 1 morto e quattro feriti. Tra le vittime sei cittadini uzbeki, tre del Kirghizistan, due del Vietnam e un africano.

 

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mo..._110347950.html

 

 

 

 

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Tratto da IlGiornale: Mosca - Bambardieri strategici russi a Cuba. Sa di ritorno di guerra fredda. Anche se probabilmente è solo una mossa del Cremlino sullo scacchiere internazionale per rispondere allo scudo anti-missile che gli Usa vogliono installare nell’Europa dell’Est. La notizia arriva dall’agenzia Interfax, che cita il generale Anatoly Zhikharev, comandante dell’aeronautica strategica russa. Zhikharev ha anche riferito che il presidente venezuelano, Hugo Chavez, ha offerto a Mosca l’aeroporto militare nell’isola di La Orchila come base temporanea per i suo bombardieri strategici.

 

Conferme Il generale Zhikharev, riferendosi al progetto di stanziare i velivoli a Cuba, ha spiegato: “Se c’è una volontà in tal senso da parte dei dirigenti dei due stati, quindi una volontà politica, noi siamo prongi a fare la nostra parte”. Quanto alla prposta di Chavez, anche su questo il generale ribadisce che l’ultima parola spetta alla politica. “Si, il presidente del Venezuela - conferma - ci ha fatto questa offerta. Se vi sarà una decisione politica appropriata la cosa si può fare”.

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Medvedev annuncia riarmo e critica la Nato

MOSCA - Il presidente russo, Dmitri Medvedev, ha annunciato oggi un "riarmo su vasta scala" e un radicale "ammodernamento" qualitativo delle Forze armate russe per far fronte al persistente potenziale di conflitti e alle minacce provenienti dai vari scacchieri mondiali, compresi gli incessanti tentativi della Nato di allargarsi fino ai confini della Federazione russa. "A partire dal 2011 prenderà il via un riarmo su vasta scala dell'Esercito e della Marina russi", ha detto Medvedev parlando oggi a una riunione al Cremlino con i vertici delle Forze armate. Per Medvedev la priorità principale nel rafforzamento del dispositivo militare russo è l'innalzamento qualitativo delle Forze nucleari strategiche. "L'analisi della situazione politico-militare nel mondo dimostra che in una serie di regioni resta un serio potenziale di conflitti, restano minacce legate anche alle crisi locali, resta il terrorismo internazionale, e non cessano i tentativi di allargamento dell'infrastruttura militare della Nato fino ai confini della Russia", ha affermato Medvedev. "Tutto ciò - ha sottolineato - richiede un ammodernamento qualitativo delle nostre Forze armate, che dovranno assumere in prospettiva una nuova fisionomia", ha ancora detto il leader del Cremlino. "Nonostante le difficoltà finanziare ci sono tutte le condizioni necessarie per attuare l'ammodernamento qualitativo delle Forze armate russe", ha detto Medvedev.

ANSA

 

Questo è un pazzo... Ma che diavolo crede che l'Occidente sprechi ancora tutte le sue energie per circondare la Russia?

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Ma guarda Tuccio, la Russia sta semplicemente ritornando ad occupare quel ruolo di potenza mondiale che, tutto sommato, è anche giusto che le spetti. Non mi pare un riarmo offensivo, quanto un riacquisto di capacità perdute.

 

Non a caso hanno posto la priorità sul riammodernamento delle forze nucleari strategiche: è vitale, per loro e per gli equilibri mondiali, che il MAD rimanga valido. Gli americani stanno veramente mettendo in crisi le capacità russe di deterrenza strategica con il programma ABM e i russi rispondo con missili capaci di lanciare chaffe e di manovrare per evitare gli anti-missili (i Topol).

 

Nothing new

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Scusami ma in che modo l'ABM metterebbe in pericolo la MAD?

Mica stiamo parlando di un programma come quello reaganiano!

Si parla di una cinquantina di intercettori basati a terra distribuiti nei 5 continenti più 120-150 missili navali, decisamente troppo poco calcolando che per la tecnologia russa basta un niente per modificare i missili e, soprattutto, i veicoli di rientro in modo che le probabilità di intercettazione siano vicine allo zero.

 

P.S. Al massimo la MAD può essere messa in crisi dallo stato pietoso in cui le FFAA Russe hanno versato nell'ultimo decennio, in questo senso va visto il riarmo strategico ;)

Modificato da Dominus
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No, l'attuale ABM non mette in crisi la deterrenza russa, ma un semplice ampliamento dello stesso (fattibile in pochi anni) si.

 

Il livello di rumorosità dei Delta IV mette in pericolo la deterrenza russa, da qui la decisione di fare i Borei (dotati di pump-jet tra l'altro). E sicuramente anche lo stato pietoso in cui le FFAA Russe hanno versato nell'ultimo decennio lo mette in crisi

 

Io considero il MAD un'ottima cosa. Ha trasformato le armi nucleari da strumento bellico a status symbol politico impedendo che venissero usate operativamente. E non mi riferisco solo alle armi strategiche (è ovvio che gli AMI non hanno ragione di lanciare un first strike sui russi) ma anche l'uso di armi nucleari tattiche (su cui invece gli ami, con l'indebolirsi della posizione russa, stanno iniziando a farci più di un pensierino nella loro dottrina operativa) è stato inibito dal MAD

Questo perchè, a parte l'uso in mare, è molto difficile una volta passata la soglia nucleare impedire che da un uso tattico delle atomiche non si passi ad un uso strategico.

 

Esempio (tipico della guerra fredda). Gli ami hanno sempre dichiarato di essere intenzionati ad usare le atomiche per primi se in difficoltà (la prima linea effettivamente difendibile era considerata il Reno tanto per dare l'idea). I russi lo hanno appena passato sull'unico ponte rimasto in piedi e l'unica possibilità che hanno gli ami è nuclearizzarlo isolando l'armata sull'altra sponda.

Risposta legittima dei russi: tu mi isoli un'armata e io ti distruggo il porto da cui ti arrivano i rifornimenti (Bordeaux). A questo punto i francesi dicono: tu mi hai distrutto una città, ora io ti spiano Mosca. I russi non possono che radere al suolo la Francia. A questo punto gli ami lanciano sui russi e i russi sul continente americano.

Modificato da Rick86
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(fattibile in pochi anni)

 

Ma hai idea che costo umano e materiale abbia uno scudo missilistico completo verso un paese come la Russia?

Non ce l'ha fatta Reagan, nonostante avesse un bilancio della difesa di vari ordini di grandezza superiore a quello attuale, inoltre non basterebbero solo i missili, servirebbe un sistema di piattaforme integrate che non è assolutamente un semplice ampliamento di quello attuale.

Poi, ripeto, basta semplicemente che i russi introducano qualche novità nei missili e con poca spesa costringono gli americani a rivedere tutto il sistema, non dimentichiamo che tra dardo e corazza l'iniziativa va sempre al primo, e chi ha iniziativa vince.

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