Vai al contenuto

Visita del Pontefice alla Sapienza


paperinik

Messaggi raccomandati

Ma quale bersaglio dovete centrare? Povera Italia e povero italiano!!!

 

Beh , Vorthex a mio parere Picpus aveva sì bacchettato, ma lo aveva fatto con stile, ironia....e un pizzico di arguzia.

In poche parole ha espresso tanto, e senza avere il tono da maestrino saputo.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Risposte 141
  • Creata
  • Ultima Risposta

Partecipanti più attivi

Partecipanti più attivi

Picpus ma stai sempre a bacchettere chi commette errori di ortografia... e daiiii!!!!

 

SEMPRE?!?!?! Veramente lo faccio una volta, ogni mille errori che noto (e sto zitto)!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

Discussione interessante ma irta di insidie.

 

Non è che segua molto discorsi e mosse del Papa, per cui potrei dire qualche cavolata.

Ma ho letto che Psycho ha scritto all'inizio:

 

A proposito di persone non ricevute: Ratzinger si è permesso di non ricevere il Dalai Lama.

 

Poi trovo questo:

 

http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=7476

 

e sono un attimo confuso, magari Psycho mi spiegherà.

 

A questo punto ho voluto verificare anche la storia che "Ratzinger nel 1990 ha definito il processo a Galieli "ragionevole e giusto"" anche questa citata da Psycho (non me ne volere, Psy... non ce l'ho con te, giuro) e chiedendo di qua e di là mi hanno inviato il testo del discorso del 1990.

 

E scopro che il Papa non ha detto esattamente quello che gli viene messo in bocca.

 

Il discorso completo lo allego alla fine del post.

 

Il passaggio esatto dice:

 

Se qui entrambe le sfere di conoscenza vengono ancora chiaramente differenziate fra loro sotto il profilo metodologico, riconoscendone sia i limiti che i rispettivi diritti, molto più drastico appare invece un giudizio sintetico del filosofo agnostico-scettico P. Feyerabend. Egli scrive: «La Chiesa dell’epoca di Galileo si attenne alla ragione più che lo stesso Galileo, e prese in considerazione anche le conseguenze etiche e sociali della dottrina galileiana. La sua sentenza contro Galileo fu razionale e giusta, e solo per motivi di opportunità politica se ne può legittimare la revisione»

 

Non so se è chiaro: Ratzinger non ha detto quella frase, nè l'ha fatta propria. Aveva soltanto citato quello che aveva detto un filosofo per di più agnostico! Stava evidenziando quanto fosse stato drastico quel giudizio espresso da quel filosofo!

 

Allora, premesso che non impazzisco per Ratzinger, credo che chi ha addotto queste ragioni per opporsi alla presenza del Papa l'abbia fatto in maniera pretestuosa. Non si voleva il Papa, qualunque Papa, indipendentemente da quello che aveva detto in passato (peraltro, se spulciamo la vita di chiunque, voglio vedere a chi non è mai capitato di aver detto una frase fuori luogo in qualche occasione).

 

E tanto meno si voleva questo Papa, che non nasconde le sue idee di riportare la Chiesa a un contesto più formale e rigido.

Queste idee si possono approvare o disapprovare, ma credo questo spetti ai cattolici praticanti innanzitutto, e non certo a chi mette in discussione la Chiesa e i suoi valori.

 

Mi spiego meglio. Io ho il mio pensiero e quello che dice la Chiesa mi interessa poco. Non pendo dalle parole del Papa nè da quelle del parroco, per cui se la Chiesa dice che la messa si deve fare in latino e con le spalle al pubblico, per me non cambia niente. Possono farla anche in ostrogoto.

Se ai cattolici praticanti sta bene o sta male è un loro problema, non mio.

Se la Chiesa è contro la sperimentazione genetica e la procreazione assistita, è un problema che non mi riguarda.

La Chiesa è la Chiesa, si stabilisce le proprie regole e ha le proprie idee. Il problema non è la Chiesa, ma semmai chi si lascia influenzare da essa.

 

Ma che piaccia o no, la Chiesa ha avuto e ha un ruolo fondamentale in molti contesti sociali, e questo è tanto più vero in Italia.

E non venitemi a parlare dei tesori vaticani o altre cose simili.

La Chiesa è uno Stato sovrano, è normale che abbia anche la sua dose di apparenze. Peraltro, i tesori vaticani sono fonte di guadagno per la Chiesa, guadagni che vengono riversati in buona parte in opere misericordiose. Anche chi dona direttamente a quella missione o a quell'altra, lo fa perchè a monte c'è un lavoro di informazione, pubblicità, sostegno ecc... che conta sulla forza economica e politica della Chiesa.

 

Ma non mi pare di aver visto molti cardinali ad abbronzarsi sulla coperta di uno yacht o a dare festini con le cameriere vestite da conigliette, per intenderci. Al contrario di qualcun altro che si definisce "proletario".

 

Credo quindi che i giudizi vadano espressi dopo un'attenta valutazione di tutta una serie di cose.

 

Nè possiamo buttare a mare il ruolo che la Chiesa ha avuto nelle vite degli italiani, la stabilità che ha assicurato in difficili periodi di transizione.

 

Questo non significa che bisogna fare quello che dice la Chiesa. Significa solo che sarebbe giusto portargli un minimo di rispetto, considerazione e apprezzamento.

 

Ogni tanto bisognerebbe ricordarsi che quando diciamo che oggi è il 22 gennaio 2008, e quando 3/4 di mondo dice e scrive che oggi è il 22 gennaio 2008, quel duemilaotto significa 2008 anni dalla nascita di Cristo.

Soffermiamoci a pensare a questo.

Parliamo di togliere i crocifissi dalle scuole e non ci rendiamo conto che quel crocifisso sta nella nostra vita di tutti i giorni, dalla data sull'agenda alle nostre imprecazioni (chi di voi non ha mai detto: Santa Madonna! o Dio bono! o qualcosa di simile nella sua vita? Quanti invece hanno detto "Che Allah sia lodato! ?").

 

Sia chiaro: sto facendo esempi simili al solo scopo di provocare una riflessione più ampia rispetto a quanto ho letto sinora.

 

Ma per tutto quello che ho esposto, credo che l'episodio della Sapienza sia stato semplicemente vergognoso e inaccettabile, e che ben altre siano state le ragioni che lo hanno determinato.

Se quella fosse stata la visita di un qualsiasi capo di stato, si può star tranquilli che sarebbero volate fior di manganellate e la visita si sarebbe svolta.

Ma il Papa non è un qualsiasi capo di stato, e i principi della Chiesa non possono accettare che un discorso valga una repressione violenta (per quanto meritata). E coerentemente con tale pensiero, che rende tali principi decisamente superiori rispetto a quelli di un qualsiasi stato e - è bene sottolinearlo - anche rispetto a molte altre religioni, il Papa ha preferito annullarla.

Decisione estremamente saggia e moralmente condivisibile.

 

Ben diverso (e negativo) il giudizio sul Governo, che ha fatto una figuraccia e l'ha fatta fare all'intero paese.

 

Quella che un'università di Roma - di cui il Papa è vescovo - università fondata da un Papa, nella nazione che ospita il Papa, nella nazione che è stata fulcro del cristianesimo, abbia di fatto impedito al Papa di tenere un discorso, è una barzelletta di cui ha parlato tutto il mondo.

 

Se qualcuno di ciò è soddisfatto, buon per lui. Io no di sicuro.

 

 

 

 

==============

 

IL DISCORSO DEL PAPA DEL 1990

 

La crisi della fede nella scienza

 

Fonte: "Svolta per l’Europa? Chiesa e modernità nell’Europa dei rivolgimenti". Edizioni Paoline, Roma 1992, pagine 76 - 79.

 

“Nell’ultimo decennio, la resistenza della creazione a farsi manipolare dall’uomo si è manifestata come elemento di novità nella situazione culturale complessiva. La domanda circa i limiti della scienza e i criteri cui essa deve attenersi si è fatta inevitabile.

 

Particolarmente significativo di tale cambiamento del clima intellettuale mi sembra il diverso modo con cui si giudica il caso Galileo.

 

Questo fatto, ancora poco considerato nel XVII secolo, venne -già nel secolo successivo- elevato a mito dell’illuminismo. Galileo appare come vittima di quell’oscurantismo medievale che permane nella Chiesa. Bene e male sono separati con un taglio netto. Da una parte troviamo l’Inquisizione: il potere che incarna la superstizione, l’avversario della libertà e della conoscenza. Dall’altra la scienza della natura, rappresentata da Galileo; ecco la forza del progresso e della liberazione dell’uomo dalle catene dell’ignoranza che lo mantengono impotente di fronte alla natura. La stella della Modernità brilla nella notte buia dell’oscuro Medioevo (1).

 

Secondo Bloch, il sistema eliocentrico -così come quello geocentrico- si fonda su presupposti indimostrabili. Tra questi, rivestirebbe un ruolo di primo piano l’affermazione dell’esistenza di uno spazio assoluto; opzione che tuttavia è stata poi cancellata dalla teoria della relatività. Egli scrive testualmente: «Dal momento che, con l’abolizione del presupposto di uno spazio vuoto e immobile, non si produce più alcun movimento verso di esso, ma soltanto un movimento relativo dei corpi tra loro, e poiché la misurazione di tale moto dipende dalla scelta del corpo assunto come punto di riferimento, così ?qualora la complessità dei calcoli risultanti non rendesse impraticabile l’ipotesi? adesso come allora si potrebbe supporre la terra fissa e il sole mobile» (2).

 

Curiosamente fu proprio Ernst Bloch, con il suo marxismo romantico, uno dei primi ad opporsi apertamente a tale mito, offrendo una nuova interpretazione dell’accaduto.

Il vantaggio del sistema eliocentrico rispetto a quello geocentrico non consiste perciò in una maggior corrispondenza alla verità oggettiva, ma soltanto nel fatto che ci offre una maggiore facilità di calcolo. Fin qui, Bloch espone solo una concezione moderna della scienza naturale. Sorprendente è invece la valutazione che egli ne trae:

«Una volta data per certa la relatività del movimento, un antico sistema di riferimento umano e cristiano non ha alcun diritto di interferire nei calcoli astronomici e nella loro semplificazione eliocentrica; tuttavia, esso ha il diritto di restar fedele al proprio metodo di preservare la terra in relazione alla dignità umana e di ordinare il mondo intorno a quanto accadrà e a quanto è accaduto nel mondo» (3).

 

Se qui entrambe le sfere di conoscenza vengono ancora chiaramente differenziate fra loro sotto il profilo metodologico, riconoscendone sia i limiti che i rispettivi diritti, molto più drastico appare invece un giudizio sintetico del filosofo agnostico-scettico P. Feyerabend. Egli scrive: «La Chiesa dell’epoca di Galileo si attenne alla ragione più che lo stesso Galileo, e prese in considerazione anche le conseguenze etiche e sociali della dottrina galileiana. La sua sentenza contro Galileo fu razionale e giusta, e solo per motivi di opportunità politica se ne può legittimare la revisione» (4).

 

Dal punto di vista delle conseguenze concrete della svolta galileiana, infine, C. F. Von Weizsacker fa ancora un passo avanti, quando vede una «via direttissima» che conduce da Galileo alla bomba atomica.

Con mia grande sorpresa, in una recente intervista sul caso Galileo non mi è stata posta una domanda del tipo: «Perché la Chiesa ha preteso di ostacolare lo sviluppo delle scienze naturali?»,

 

«Perché la Chiesa ha preteso di ostacolare lo sviluppo delle scienze naturali?», ma esattamente quella opposta, cioè: «Perché la Chiesa non ha preso una posizione più chiara contro i disastri che dovevano necessariamente accadere, una volta che Galileo aprì il vaso di Pandora?».

 

Sarebbe assurdo costruire sulla base di queste affermazioni una frettolosa apologetica. La fede non cresce a partire dal risentimento e dal rifiuto della razionalità, ma dalla sua fondamentale affermazione e dalla sua inscrizione in una ragionevolezza più grande. […]

 

Qui ho voluto ricordare un caso sintomatico che evidenzia fino a che punto il dubbio della modernità su se stessa abbia attinto oggi la scienza e la tecnica”.

 

(1) Cfr. W. Brandmüller, Galilei und die Kirche oder das Recht auf Irrtum, Regensburg 1982.

(2) E. Bloch, Das Prinzip Hoffnung, Frankfurt/Main 1959, p. 920; Cfr F. Hartl, Der Begriff des Schopferischen. Deutungsversuche der Dialektik durch E. Bloch und F. v. Baader, Frankfurt/Main 1979, p. 110.

(3) E. Bloch, Das Prinzip Hoffnung, Frankfurt/Main 1959, p. 920s.; F. Hartl, Der Begriff des Schopferischen. Deutungsversuche der Dialektik durch E. Bloch und F. v. Baader, Frankfurt/Main 1979, p. 111.

(4) P. Feyerabend, Wider den Methodenzwang, FrankfurtM/Main 1976, 1983, p. 206.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ma che piaccia o no, la Chiesa ha avuto e ha un ruolo fondamentale in molti contesti sociali, e questo è tanto più vero in Italia.

E non venitemi a parlare dei tesori vaticani o altre cose simili.

La Chiesa è uno Stato sovrano, è normale che abbia anche la sua dose di apparenze. Peraltro, i tesori vaticani sono fonte di guadagno per la Chiesa, guadagni che vengono riversati in buona parte in opere misericordiose. Anche chi dona direttamente a quella missione o a quell'altra, lo fa perchè a monte c'è un lavoro di informazione, pubblicità, sostegno ecc... che conta sulla forza economica e politica della Chiesa.

 

Ma non mi pare di aver visto molti cardinali ad abbronzarsi sulla coperta di uno yacht o a dare festini con le cameriere vestite da conigliette, per intenderci. Al contrario di qualcun altro che si definisce "proletario".

 

Credo quindi che i giudizi vadano espressi dopo un'attenta valutazione di tutta una serie di cose.

 

Nè possiamo buttare a mare il ruolo che la Chiesa ha avuto nelle vite degli italiani, la stabilità che ha assicurato in difficili periodi di transizione.

 

Questo non significa che bisogna fare quello che dice la Chiesa. Significa solo che sarebbe giusto portargli un minimo di rispetto, considerazione e apprezzamento.

 

Ogni tanto bisognerebbe ricordarsi che quando diciamo che oggi è il 22 gennaio 2008, e quando 3/4 di mondo dice e scrive che oggi è il 22 gennaio 2008, quel duemilaotto significa 2008 anni dalla nascita di Cristo.

Soffermiamoci a pensare a questo.

Parliamo di togliere i crocifissi dalle scuole e non ci rendiamo conto che quel crocifisso sta nella nostra vita di tutti i giorni, dalla data sull'agenda alle nostre imprecazioni (chi di voi non ha mai detto: Santa Madonna! o Dio bono! o qualcosa di simile nella sua vita? Quanti invece hanno detto "Che Allah sia lodato! ?").

 

Sia chiaro: sto facendo esempi simili al solo scopo di provocare una riflessione più ampia rispetto a quanto ho letto sinora.

 

Ma per tutto quello che ho esposto, credo che l'episodio della Sapienza sia stato semplicemente vergognoso e inaccettabile, e che ben altre siano state le ragioni che lo hanno determinato.

Se quella fosse stata la visita di un qualsiasi capo di stato, si può star tranquilli che sarebbero volate fior di manganellate e la visita si sarebbe svolta.

Ma il Papa non è un qualsiasi capo di stato, e i principi della Chiesa non possono accettare che un discorso valga una repressione violenta (per quanto meritata). E coerentemente con tale pensiero, che rende tali principi decisamente superiori rispetto a quelli di un qualsiasi stato e - è bene sottolinearlo - anche rispetto a molte altre religioni, il Papa ha preferito annullarla.

Decisione estremamente saggia e moralmente condivisibile.

 

Ben diverso (e negativo) il giudizio sul Governo, che ha fatto una figuraccia e l'ha fatta fare all'intero paese.

 

Quella che un'università di Roma - di cui il Papa è vescovo - università fondata da un Papa, nella nazione che ospita il Papa, nella nazione che è stata fulcro del cristianesimo, abbia di fatto impedito al Papa di tenere un discorso, è una barzelletta di cui ha parlato tutto il mondo.

 

Se qualcuno di ciò è soddisfatto, buon per lui. Io no di sicuro.

 

Come non essere d'accordo con Gianni!

Hai sintetizzato, usando (come sempre) parole molto lucide e argute, ciò che a più riprese avevo cercato di spiegare.

:adorazione::adorazione: :adorazione:

 

PS: l'invito a riflettere sul significato del "2008" mi ha emozionato, quello che per tutti a primo impatto è un dato banale nasconde in effetti una verità storica dal valore immenso.

Modificato da paperinik
Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite sbarulla
Mi spiego meglio. Io ho il mio pensiero e quello che dice la Chiesa mi interessa poco. Non pendo dalle parole del Papa nè da quelle del parroco, per cui se la Chiesa dice che la messa si deve fare in latino e con le spalle al pubblico, per me non cambia niente. Possono farla anche in ostrogoto.

Se ai cattolici praticanti sta bene o sta male è un loro problema, non mio.

Se la Chiesa è contro la sperimentazione genetica e la procreazione assistita, è un problema che non mi riguarda.

La Chiesa è la Chiesa, si stabilisce le proprie regole e ha le proprie idee. Il problema non è la Chiesa, ma semmai chi si lascia influenzare da essa.

 

Quoto.

 

Il Problema è che propongono revisioni di leggi, vedi recentemente la 194 quando nessuna donna cristiana cattolica è obbligata ad abortire.

Si contrappongono alla regolamentazione di coppie di fatto, quando a nessun cristiano cattolico è vietato sposarsi in chiesa ed avere gli stessi diritti di sempre.

Cercano di influenzare leggi sulla procreazione assistita, quando nessuna coppia cristiana è obbligata a farlo.... tanto per citarne alcune recenti.

 

Come già detto, la chiesa ha il sacrosanto diritto di farsi le proprie regole, queste dovrebbero valere per tutti i cristiani cattolici, ma perché cercare di influenzare la legiferazione fino ad obbligare la restante parte della nazione a sottostare a regole prettamente cristiane?

 

Cito Gianni nel sostenere che:

Il problema non è la Chiesa, ma semmai chi si lascia influenzare da essa.

 

Per quanto riguarda certe leggi a carattere sociale osteggiate dalla chiesa cattolica, siamo indietro rispetto ad altri paesi appunto perché larga parte della politica cerca di incarnare il perfetto cristiano cattolico (talvolta con grosse contraddizioni) e non si chiede: "Questa legge limita la libertà dei cattolici? No? Allora perché non deve essere promulgata?"

Link al commento
Condividi su altri siti

A proposito di persone non ricevute: Ratzinger si è permesso di non ricevere il Dalai Lama.

 

Poi trovo questo:

 

http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=7476

 

e sono un attimo confuso, magari Psycho mi spiegherà.

Quello è il primo incontro con il Dalai Lama; nel novembre 2007 ci sarebbe potuto essere un secondo incontro, ma non è stato ricevuto nè dal Papa, nè dal Governo Italiano (mentre invece è stato ricevuto da Austria e Germania ad esempio). Ovviamente in Italia ci sono stati altri incontri, a cui hanno partecipato anche politici, a Milano se non sbaglio...

http://www.expressindia.com/latest-news/Va...ai-Lama/243985/

A questo punto ho voluto verificare anche la storia che "Ratzinger nel 1990 ha definito il processo a Galieli "ragionevole e giusto"" anche questa citata da Psycho (non me ne volere, Psy... non ce l'ho con te, giuro) e chiedendo di qua e di là mi hanno inviato il testo del discorso del 1990.

 

E scopro che il Papa non ha detto esattamente quello che gli viene messo in bocca.

In effetti io inizialmente ho parlato senza conoscere i fatti relativi a questo discorso, ma esso era solo una piccola motivazione; secondo il mio punto di vista ce ne sono altre (avversione per la scienza, il continuo volerle tarpare le ali, superiorità della chiesa rispetto alla scienza, ...)

Il problema non è la Chiesa, ma semmai chi si lascia influenzare da essa.

:adorazione:

Sante parole

Questo non significa che bisogna fare quello che dice la Chiesa. Significa solo che sarebbe giusto portargli un minimo di rispetto, considerazione e apprezzamento.

Giusto. Il problema è quando quello che fa mi nuoce e quindi smetto di apprezzarla.

Ogni tanto bisognerebbe ricordarsi che quando diciamo che oggi è il 22 gennaio 2008, e quando 3/4 di mondo dice e scrive che oggi è il 22 gennaio 2008, quel duemilaotto significa 2008 anni dalla nascita di Cristo.

Soffermiamoci a pensare a questo.

Adesso sarò provocatorio :P

Se 3/4 di mondo vuol dire 4.500milioni di persone, è grazie alla scienza. Se viviamo fino a 80 anni è grazie alla scienza.

Chi di noi non ha mai detto "cos'è questa diavoleria?", termine sempre riferito ai frutti della scienza, anche questo dovrebbe far riflettere.

 

Io non ce l'ho con le religioni. Ognuno può pensare quello che vuole.

Ma se al posto dei cattolici, ci fossero i testimoni di Geova (che per quel che so non accettano trasfusioni) e venissimo tutti obbligati a non accettare trasfusioni vi sembrerebbe qualcosa di normale? Lo accettereste?

Però torniamo al discorso che "Il problema non è la Chiesa, ma semmai chi si lascia influenzare da essa."

 

Per il resto, ottima analisi :)

Link al commento
Condividi su altri siti

Gianni ha scritto:

 

Se qui entrambe le sfere di conoscenza vengono ancora chiaramente differenziate fra loro sotto il profilo metodologico, riconoscendone sia i limiti che i rispettivi diritti, molto più drastico appare invece un giudizio sintetico del filosofo agnostico-scettico P. Feyerabend. Egli scrive: «La Chiesa dell’epoca di Galileo si attenne alla ragione più che lo stesso Galileo, e prese in considerazione anche le conseguenze etiche e sociali della dottrina galileiana. La sua sentenza contro Galileo fu razionale e giusta, e solo per motivi di opportunità politica se ne può legittimare la revisione»

 

Non so se è chiaro: Ratzinger non ha detto quella frase, nè l'ha fatta propria. Aveva soltanto citato quello che aveva detto un filosofo per di più agnostico! Stava evidenziando quanto fosse stato drastico quel giudizio espresso da quel filosofo!

 

è quello che stavo tentando di dire da due pagine...vedo che finalmente qualcuno ha inteso.

 

Quanto al fatto che il governo non abbia ricevuto il Dalai Lama per non urtare la dittatura cinese...beh fa riflettere molto, anche perché si scende spesso a manifestare contro una democrazia come gli Stati Uniti.

Link al commento
Condividi su altri siti

Questo Link è un articolo di Curzio Maltese sulla IOR.............

 

Per comprendere almeno in parte che la Chiesa HA realmente un ruolo attivo nel mondo della finanza e della Polititica italiana...........

 

Se il link non funziona (perchè temporaneo) posso inviarvi il file che mi sono salvato...........

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 4 settimane dopo...

Incoraggiato, ammirato, divertito (e un po’ schifato) posto con piacere il carteggio per amore della verità. Dal blog dell’amico Tafanus.

La vendetta dei Papisti/2 (...e la figuraccia della On.(?) Gabriella Carlucci

 

CAPITOLO 1°

 

Il 21 gennaio era apparso sul blog, ma non sulla newsletter, questo post, che ora merita di essere integrato con qltri due capitoli, di cui siamo venuti a conoscenza grazie alla cortesia di Patrizia T. Ecco il testo del post già pubblicato:

 

Dal sito del Professore universitario e giornalista Gennaro Carotenuto, http://www.gennarocarotenuto.it/ su segnalazione di Pino Galluccio di altrestorie , apprendiamo che la vendetta dei teo-con è già iniziata. Nel peggiore dei modi. Il Senato blocca la nomina a presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche del fisico Luciano Maiani. La sua colpa? Aver firmato il documento sul papa.

 

Tempi duri per i laici, ma anche per milioni di cattolici onesti in Italia. Tempi così duri da evocare davvero il processo "onesto e giusto" contro Galileo Galilei. Così duri da evocare le liste di proscrizione dei regimi totalitari. Così duri da paventare che presto tra i requisiti per accedere alla docenza universitaria potrebbe essere necessario un giuramento di fedeltà a Benedetto XVI speculare a quello che Benito Mussolini impose l’8 ottobre del 1931 ai docenti universitari. Un Benedetto XVI che va subito riconosciuto come innocente (ma magari soddisfatto) rispetto alla voglia di fanatismo, alla voglia di talebanizzazione dei rapporti tra Stato e Chiesa voluta innanzitutto dai cosiddetti atei devoti e teocons. In un'Italia dove non si possono condannare i corrotti, questi hanno trovato un nuovo nemico: il laico. Laico come alieno, laico come grillo parlante, come paria in uno stato che ha scelto una versione confessionalista della laicità

 

Il caso è facilmente riassumibile, ma siccome è una cosa così vergognosa (soprattutto per il parlamento della Repubblica) e insostenibile ne troverete ben poca nozione sui media. Al prestigioso fisico Luciano Maiani non è stata ratificata la nomina a presiedere il CNR proprio perché colpevole di essere tra i firmatari della lettera dei 67, con la quale si riteneva inopportuno l'invito a Joseph Ratzinger per l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Roma La Sapienza.

 

Appena pochi giorni fa il fisico romano Luciano Maiani era stato nominato Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Sulla base dei suoi titoli tutti si erano dichiarati soddisfatti. Restava la ratifica del Senato, un proforma da tenersi ovviamente solo sulla base del curriculum scientifico dello studioso. Ma non è andata così: con un dibattito surreale in Senato, la sua nomina non è stata ratificata ed è stata chiesta un'audizione del ministro Fabio Mussi. La colpa di Maiani è apertamente ammessa: ha firmato la lettera dei 67 e quindi sarebbe incompatibile. Il dibattito in Commissione è simbolico dell'Italia di oggi e merita di essere riassunto.

 

Per il senatore di Forza Italia, Franco Asciutti (per far queste cose si usano apparatnik di seconda fila), alla luce della posizione espressa contro il papa, Maiani sarebbe "incompatibile con un atteggiamento equilibrato e laico". Prova a difenderlo Andrea Ranieri del PD ma la pezza è peggiore del buco: suvvia, Maiani è su posizioni moderate, ha firmato sì la lettera ma solo per il Rettore, non voleva diventasse pubblica. Insomma, per Ranieri Maiani è colpevole ma di peccato veniale. In generale gli interventi del PD sono tutti improntati a prudenza e cerchiobottismo. Si rendono conto della pretestuosità, della gravità e della pericolosità come precedente, ma preferiscono restare nel mezzo, ribadire la loro condanna dei rei e alla fine far passare uno scandaloso rinvio.

 

Dopo Ranieri prende la parola Maria Agostina Pellegatta Verde lombarda e finalmente dice una cosa banalmente sensata: "siamo chiamati a giudicare i titoli di Maiani, non le sue opinioni". Basta ciò per fare impazzire di rabbia l'italoforzuto Egidio Sterpa. E' il più noto tra i coinvolti, già ministro in quota PLI durante la prima repubblica, con una condanna in via definitiva per tangenti nel caso Enimont: "abbandono l'aula per protesta contro l'intolleranza". Amen.

 

Da lì, se mai ve n'era stato, si perde il lume della ragione. Luca Marconi dell'UDC teme addirittura che Maiani non sia in grado di assicurare la libertà d'espressione. Ma è Giuseppe Valditara di AN che passa il segno: Maiani deve chiarire la sua posizione per poter valutare se è compatibile con l'incarico. Che "chiarire la sua posizione" riecheggi l'abiura chiesta a Galileo non può sfiorare Valditara. Parlano vari altri, ma alla fine la decisione è presa, il Senato della Repubblica non ratifica la nomina di Maiani e convoca il Ministro Mussi.

 

Questo è quanto è successo in Commissione. Luciano Maiani passerà, prima sotto le forche caudine, poi, a meno di incredibili novità, come presidente del CNR. Ma il segnale che viene dato al paese e all'Università è gravissimo: abbiamo i vostri nomi e possiamo danneggiarvi nella vostra carriera come stiamo facendo con il più potente di voi. In questi giorni centinaia di docenti, ricercatori e precari della ricerca, oltre a migliaia di liberi cittadini stanno firmando due appelli, che trovate qui e qui. E' di fatto una lista nera. Come fatto in Senato per Maiani chi dice che non possa essere tirata fuori per un concorso universitario o per un posto pubblico?

 

PS.: Si passi una chiosa scherzosa a una notizia così grave. Il più diffuso programma di Voip, Skype, lo avevamo già segnalato qui, ha una funzione aggiuntiva che rende cliccabili i numeri di telefono e sostituisce al prefisso internazionale la bandierina del paese. Con un curioso errore: al prefisso +0039-06 invece di sostituire la bandierina italiana sostituisce quella vaticana, anche nello studio del prof. Maiani. Sorge un atroce dubbio, è Skype che non ha avuto notizia della breccia di Porta Pia o siamo noi che non siamo aggiornati sul ritorno del Papa Re?

 

CAPITOLO 2°

 

La deputatessa ex velina Gabriella Carlucci invia a Prodi, Mussi ed altri la seguente lettera, che si commenta da sola:

 

Spett.le : (...proprio così: Spett.le: come fosse uno spedizioniere...)

Presidente Prodi - Ministro Mussi - Sottosegretario Modica

P.C. : Componenti Commissione Cultura Camera dei Deputati - Componenti Commissione

Cultura Senato della Repubblica

 

Nel proporlo alla Presidenza del CNR Luciano Maiani è stato definito fisico di alto profilo dotato di grandi capacità manageriali. Niente di più falso. Maiani nel 1969 ha avuto la fortuna di lavorare per un semestre ad Harvard con Sheldon Glashow (Premio Nobel per la Fisica nel 1979) con i quale pubblicò l’unico suo lavoro degno di interesse. Lavoro che firmò ma che chiaramente non capì visto che nel 1974 lo rinnegò pubblicando un altro lavoro (nota bene: insieme a Cabibbo, Parisi e Petronzio) dove confusero particelle elementari di proprietà fisiche diverse. (...caspita... chi l'avrebbe immaginato... la Carlucci esperta ANCHE di "particelle elementari"... e noi convinti che fosse esperta solo si "nanoparticelle"...)

 

Successivamente Glashow addirittura si oppose a che Maiani ottenesse un posto di ruolo al CERN poiché manifestamente non aveva capito una teoria di cui era autore. Cosa, questa, estremamente ridicola.

Tutto questo creò un notevole danno di immagine alla Fisica italiana e alla tanto pubblicizzata scuola romana della Sapienza: i famosi “eredi di Fermi” (...velinette, si aggiorni: di Fermi, ma anche di Amaldi, di Pontecorvo, e di tanti altri. Se me lo chiede, le mando l'elenco...) che ancora non hanno prodotto nulla di scientificamente rilevante ma che sono molto abili nel procurarsi posizioni di potere: Cabibbo è stato Presidente dell’INFN e dell’ENEA, Petronzio è l’attuale Presidente dell’INFN, Parisi ha presieduto il Comitato di Alta Consulenza che ha portato Maiani alla Presidenza del CNR. Maiani è stato Presidente dell’INFN e Direttore del CERN provocando danni devastanti ad entrambe le istituzioni. Particolarmente critica fu la sua gestione del CERN come è dimostrato da numerosi documenti (si veda, per esempio, Nature del 4 ottobre e dell’11 ottobre 2001).

 

Letizia Moratti, allora Ministro della Ricerca, riuscì a risolvere la crisi e impedì una bruttissima figura all’Italia. (...come??? mettendo un veto? facendo un "proclama bulgaro"?...) Da ricordare che Parisi e Petronzio manifestavano nelle piazze italiane contro la Moratti proprio mentre lei si impegnava a salvare la faccia (e non solo) al loro sodale Maiani. (...che ingrati...)

 

Tutto questo non potrà essere dimenticato. Sarebbe pertanto utile per il bene di tutti e, soprattutto, del CNR che Maiani facesse un passo indietro.(...qui siamo al "proclama pugliese" della "velinette"...) Invito anche i colleghi della Commissione Cultura del centrosinistra ad informarsi meglio prima di esprimere giudizi non basati sui fatti e chiaramente in malafede. Questo invito è inoltre particolarmente rivolto al Sottosegretario Luciano Modica.

 

On. Gabriella Carlucci - Roma, 7 febbraio 2008

 

CAPITOLO 3°

 

Senonchè accade che la "velinette" sia perseguitata da "sfighite cronica", come l'altra velinette, la ex bella Elisabetta Gardini, quella che frequentava la commissione Borsa, ma è stata beccata dalle iene a non saper balbettare cosa fosse la Consob, sulla quale avrebbe dovuto "eserciate poteri di indirizzo e controllo". Dunque, accade che proprio a Sheldon Glashow, premio Nobel per la Fisica 1979, passi per le mani la demenziale lettera di "velinette", e si prenda la briga di scrivere questa replica:

 

Al Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Romano Prodi (caspita, non lo chiama Spett.le!)

 

Mi hanno mostrato il contenuto di una lettera calunniosa che le ha scritto la sig.ra Gabriella Carlucci il 7 febbraio 2008. Questa lettera è stata pubblicata sul sito Puglia-live ed è stata largamente diffusa. Nella lettera sostiene, falsamente, che io abbia messo in dubbio la competenza scientifica del prof. Luciano Maiani, recentemente eletto presidente del CNR, e che avessi ostacolato la sua nomina al CERN. Queste calunniose dichiarazioni sono parte di un più grande tentativo di sminuire l’operato scientifico del prof. Maiani. La lettera denigra i suoi risultati scientifici ottenuti negli anni e di molti suoi colleghi, come il prof. Cabibbo, Parisi e Petronzio, sostenendo che questi abbiano causato un serio danno all’immagine della fisica italiana nel mondo. Non è così! I commenti che la signora Carlucci mi riferisce sono assolutamente falsi e maligni. Il prof. Maiani ebbe un ruolo chiave nella nostra collaborazione, anni fa, e questo gli è stato riconosciuto internazionalmente con un’alta onorificenza: il premio Dirac Medal and Sakurai.

 

Le molte ricerche del prof. Maiani, sono state citate oltre ottomila volte (non includendo le oltre 3600 citazioni riguardanti il nostro lavoro comune). Io non ho mai scritto, suggerito o pensato nulla remotamente dispregiativo a proposito delle competenze di questo stellare scienziato italiano. I temi fondanti della lettera della sign.ra Carlucci, sono falsi, calunniosi e maligni. Io ed i miei colleghi nel mondo abbiamo la più alta considerazione degli studiosi italiani sulle particelle fisiche, delle quali il prof. Cabibbo, Petronzio, Parisi e lo stesso Maiani sono luminari che possono essere considerati come ‘gli eredi di Fermi’.

 

E questi non possono in alcun modo aver danneggiato l’immagine delle istituzioni scientifiche del Suo Paese, agli occhi di uno studente straniero se c’è qualcosa che può danneggiare l’immagine del Suo Paese sono la volgarità e l’inganno di questi calunniosi tentativi di denigrare uno dei più esimi scienziati della Sua nazione.

Cordialmente

 

Sheldon L. Glashow - Premio Nobel e membro dell’Accademia dei Lincei

 

LA LETTERA ORIGINALE DI GLASHOW è su

 

http://www.rossodisera.info/images/stories/prodi.pdf

Link al commento
Condividi su altri siti

Leviathan, non sono d'accordo con il 99% delle cose che dici, anche se apprezzo sinceramente l'impegno che ci metti nel buttarti a capofitto su tutto quello che accade. Non venire però a parlare di AMORE PER LA VERITA' in questa vicenda della mancata visita del Papa alla Sapienza, che proprio dal MANCATO AMORE PER LA VERITA' DA PARTE DI PROFESSORI ha avuto inizio; perchè se la verità fosse stata loro a cuore, si sarebbero presa la briga di verificare la citazione su cui hanno imperniato la loro polemica.

Tra "i requisiti per accedere alla docenza universitaria" non è necessario un giuramento di fedeltà a Benedetto XVI, ma sarebbe auspicabile questo amore per la verità, così come la disponibilità al confronto.

Link al commento
Condividi su altri siti

lender inizia a verificarla anche tu, io l'ho fatto e trovo più che giustifacato che un papa che prende per il culo la scienza non sia ben accetto in una università.

 

 

Questa è un'opinione, come la mia opinione è che il Papa non prende per il culo la scienza; la gaffe della citazione dei 67 professori è un fatto. E il mondo accademico - comprese le facoltà scientifiche - non si è schierato in modo unanime con i 67: http://www.appellouniversita.net/home-en

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...