Ho chiesto al professore, che mi ha risposto così:
"I motori a V invertita consentivano, negli aerei monomotori, di lasciare ai piloti una visuale più ampia dalla cabina di guida, che solitamente era più alta della linea di alloggiamento dei motori".
Obiettivamente questo è un ragionamento che fila: istintivamente potremmo pensare che, essendo il motore a V, vi sarebbe comunque lo spazio per garantire visibilità dalla cabina e l'alloggiamento degli armamenti (quando presenti in questa disposizione), fra le bancate.
Ci si dimentica, però, l'albero motore uscirebbe parecchio più in basso, costringendo a spostare la posizione dell'elica (con tutte le conseguenze aerodinamiche e tecniche che questo comporterebbe, principalmente noie) o a creare una serie di ingranaggi atti a trasmettere il moto dall'albero all'elica, soluzione che avrebbe aumentato peso, complessità, affidabilità, perdite meccaniche e costi (ammesso che una cascata d'ingranaggi, l'unica ammissibile per quelle potenze, potesse all'epoca riuscire a trasmettere una tale coppia).
Fatemi sapere il vostro parere