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Flaggy

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  1. Il pod AN/ALQ-131 e le 8 GBU-39/B farebbero indentificare l'aereo come uno di quelli di origine olandese. Un'altra foto invece ci può far dire che agli ucraini siano arrivati anche AIM-9X e AIM-120C... https://www.twz.com/air/new-shots-of-ukrainian-f-16s-shine-light-on-combat-missions Il saliente di Kurachove intanto si sta per chiudere. Tutte questi villaggi sono ormai cumuli di macerie che, una volta presi con immensi dispendi di risorse, diventano poi trappole mortali perchè vengono bersagliate dall'artiglieria e dai droni. Questo però non rappresenta un problema per i comandi russi a quali interessa solo di avanzare in vista dei colloqui di pace sponsorizzati dall'amministrazione Trump che sta traducendo la faciloneria pre-elettorale ("la chiudiamo in 24 ore") in caotica arroganza.
  2. Il suo cervello ha processato il fatto che terre rare e materie prime in Ucraina sono un po'ovunque... Ormai si parla apertamente di spese militari al 3% del PIL e fuori dal patto di stabilità (oggi l'ha fatto Von der Leyen), quando solo poco tempo fa il 2% era un miraggio. Voglio vedere che magheggi farà l'Italia tra conti in rosso, pacifinti, illusi da Trump e ammiccamenti a PUC. Comunque vada la pacchia è finita... https://www.facebook.com/oriogiorgio.stirpe.5/posts/pfbid02WyUqJFifFvWSYykRC4X7qRYhmoG9iM496BfQd9xQMLixyQWTqPmseJpjVdnS3fkjl Intanto gli F-16 si fanno vedere a est e forse cominciano a far danni... Torno invece al tipo di danni che continuano a fare i russi... Ovviamente i russi puntano il dito su una montatura ucraina. Per carità, potrebbe (anche se dubito..), ma non è che ci si sia dimenticati dei colpi di artiglieria finiti sulla centrale di Zaporizzja e provenienti indiscutibilmente dalla parte russa o della diga di Nova Kakhovka (che tra l'altro la serviva) buttata giù con l'esplosivo. Insomma, criminali irresponsabili e imbecilli fino al midollo i russi hanno già dimostrato d'esserlo in molteplici occasioni... e una bella minaccia di disastro nucleare è sempre un grande classico per spaventare l'Occidente in modo da chiudere la partita prima che l'economia che ancora tiene in piedi il regime si trovi col culo per terra.
  3. Certo che si possono fare manovre con l'ala a freccia, pur considerando quanto detto finora... Poi i nostalgici e quelli che avranno da lamentarsi ci saranno sempre. Ho già detto di apprezzare molto il dinamismo dei Red Arrows, ma la PAN dal punto di vista acrobatico non ha nulla da invidiare agli altri, mentre sull'assenza di tempi morti nell'esibizione ora sono proprio inarrivabili. Bisogna vedere cosa combineranno sotto questi punti di vista col 346.
  4. PUC si dichiarerà vincitore a prescindere, mettitela via. Non credo comunque che il mentecatto col riportino arriverebbe a riconoscere i confini pur costati ai russi disastri militari e politici. Vuole primariamente sganciarsi dalla guerra e scaricare i costi di un conflitto congelato sugli europei, mentre lui mette le mani sulle terre rare di un paese devastato. Siccome è un pallone gonfiato gli piacerebbe tanto farlo fregandose dell'opinione degli altri, ucraini in testa. Preferisco comunque vedere i prossimi sviluppi prima di dilettarmi a giocare con la palla di vetro, anche se son certo che non sia gente come Trump o Musk che può trovare la soluzione migliore a problemi ben più grandi del loro ego smisurato..
  5. Flaggy

    Esercito Italiano ...

    Interessante che si pensi all'integrazione della munizione Vulcano sui Panther italiani...Già in Ucraina si son visti carri cercare il tiro indiretto per aumentare la gittata, ma il Vulcano con proiettili guidati consentirebbe di compensare l'intrinseca minor precisione che si avrebbe. Magari non buca altrettanto bene una corazza, ma aiuta a farsi largo prima di buttarsi nella mischia a distanza "ravvicinata".
  6. Forse l'avanzata russa a Pokrovsk si sta finalmente fermando: quanto meno i lanzichenecchi di PUC avrebbero preso un paio di mazzate... In generale le perdite russe starebbero calando di un buon 30-40% rispetto ai numeri dei mesi scorsi, segno che probabilmente cominciano ad avere il fiato corto o non abbastanza stampelle per mandare i feriti all'assalto... Ho comunque una sensazione di déjà vu che certo non se ne andrà via con qualche mappa e un paio di video, soprattutto pensando che i russi un anno fa stavano culminando prima di prendere Avdiivka, salvo poi approfittare della demenziale mossa di Trump e soci che bloccarono il Congresso per 6 mesi...Si pagano ancor oggi le conseguenze di quel cigno nero e, visto chi c'è ora nello studio ovale e le minchiate che spara quotidianamente, non è che si possano dormire sonni tranquilli... Come immaginavo invece la carne da cannone coreana, dopo le batoste rimediate nelle scorse settimane, pare tornata in campo nel Kursk, anche se non sembra sia cambiato molto: vanno all'assalto come farebbe chi ha sbagliato secolo...
  7. Che si debba inserire un codice di autorizzazzione americano per accendere l'aereo credo sia un vecchio discorso da bar di chi osteggia il velivolo a prescindere e che non perde occasione per dire che gli americani controllano tutto e gli altri non contano niente. E' un aereo americano sviluppato con la collaborazione di tanti altri, ma non esageriamo... Quanto alla gestione del velivolo e della sua manutenzione ogni paese gestisce i suoi aerei, ma il sistema di supporto logistico autonomo di cui ALIS e il successivo ODIN fanno parte è una rete digitale che coordina la manutenzione e la disponibilità operativa degli F-35 a livello globale. A Cameri ad esempio c'è un centro di manutenzione in cui possono andare i velivoli europei. I nuovi armamenti? Ciascuno di questi richiede una marea di linee di codice: parliamo da mesi dei ritardi dell'ultima release del software di bordo (e di tutte le precedenti ne parliamo da anni...), che consente di gestire tra le altre cose i nuovi armamenti. Non solo scrivere il software richiede tempo, ma anche la sua verifica comprensiva di test a bordo. Se invece per codice intendi il numeretto da inserire, sennò non ti fanno usare le bombe, no, non c'è. Ogni paese compra i velivoli e sceglie gli armamenti da utilizzare fra quelli per cui il velivolo è omologato. Se vuole un armamento specifico e che agli americani non prevedono di usare (come i britannici per ASRAAM e Meteor), ne paga l'integrazione di tasca propria.
  8. Chissà perché continuano a chiamare flaperoni anche i due all’estremità alare...Non sarebbe male che si prendesse atto che non ci sono foto che li mostrino deflessi, ma solo aperti a spacco, mentre hanno un asse di cerniera che è parallelo al bordo d’uscita della semiala opposta invece che a quella su cui sono montati come avviene per le altre tre superfici interne che flaperoni effettivamente sono. Se aggiungiamo che non hanno manco le bugne degli attuatori…ecco, magari si potrebbe prendere in considerazione che una funzione diversa ce l'abbiano (per l'appunto sostituire i timoni di direzione). Il terzo motore è sempre al centro di tutte le attenzioni (e a ragione), ma si parlerebbe di pesi morti solo in caso di utilizzo non continuativo suo o degli altri due. In effetti così non si starebbe aggiungendo il peso di un terzo motore, ma usando un numero maggiore di motori più piccoli. Sicuramente meno efficiente dal punto di vista del peso strutturale e impiantistico, ma non catastrofico, altrimenti i plurimotori non esisterebbero. Ovviamente questo discorso sui pesi morti vale se intendiamo l'aereo come un "normale" trimotore. In caso contrario, come già detto, non mi convince l’idea di un utilizzo del terzo motore per la fase specifica della crociera (dove la sua presa d'aria "sfigata" soffrirebbe di meno). Implicherebbe però che il terzo motore avesse un rapporto di diluizione diverso da quello degli altri due e che magari questi non venissero usati. Avremmo motori diversi su uno stesso aereo e il terzo, a fronte di un rapporto di diluizione più alto e di uno scarico analogo agli altri due, avrebbe pure una spinta inferiore e presumibilmente insufficiente a mantenere un bestione del genere in volo di crociera se gli altri due fossero spenti o al minimo, a produrre inutile resistenza e zavorra che probabilmente annullerebbe gli effetti di una presunta migliore efficienza in crociera di quello centrale. Siccome però nell'articolo si scrive "mix bypass air with the exhaust air to cool it and reduce the aircraft’s heat signature" ma gli scarichi sono e restano 3...cosa si intende e cosa mischi? Fai uscire l'aria della presa d'aria dorsale in parte dallo scarico centrale e in parte da quelli esterni per raffreddarli e aumentarne il rapporto di diluizione? E quando il terzo motore non fa da "ventilatore" per gli altri due a che serve? Più che un modo per scimmiottare una coppia di motori a ciclo variabile mi sembrerebbe un poco comprensibile accrocchio. Continua a sfuggirmi la logica di tutto ciò... Per contro sarei perplesso se una roba così grossa e imbottita di stive bombe avesse bisogno di un terzo motore che faccesse solo da generatore di energia elettrica...E per farci che? Per spataflesciare tutto e tutti convogliando decine di MW in un raggio della morte? Messa così mi sarei condotto da solo a dire che effettivamente hanno fatto un bombardiere medio e che non avevano 2 motori decenti da metterci…il che nello stesso tempo ridimensionerebbe i sogni di gloria da sesta generazione. Che dire, se i progettisti cinesi hanno un valido motivo per i tre motori allora adesso se la ridono, altrimenti se la ridono ugualmente per le congetture che si fanno per dare un senso a qualcosa con deludenti motivazioni... Rimanendo sempre in ambito propulsivo, ma parlando del bimotore, sarei anche io spinto a dire che sia un dimostratore tecnologico, perché sulla sesta generazione si è detto di tutto, ma la cosa forse più caratterizzante sono proprio i motori a ciclo variabile (che fungono anche da potenti generatori), che faticherei a vedere in quelle due fumose carabattole che per ora hanno messo sotto il cofano.
  9. A sua volta il passaggio dal G-91 al 339 portò a modifiche nel programma essendo il 339 più manovrabile e preciso nelle acrobazie. Entrambi comunque non avevano un sistema di comandi di volo fly by wire e quindi erano ben disponibili a farsi "maltrattare". Comunque il fatto che il 346 sia diverso dal 339 in generale non implica che sia possibile o desiderabile tornare a fare ciò che faceva il G-91. Ogni aereo poi ha le sue peculiarità e il programma si dovrà adeguare a prescindere.
  10. Infatti non è presentata come una soluzione per tutto, considerando le centinaia di Km di fronte. Una difesa di punto però la usi dove più serve e siccome i russi, per come sono conciati, non si possono permettere di attaccare su tutto il fronte, mentre le loro armi come precisione fanno in genere pena (così come l'ISR che dovrebbe individuare i bersagli), le CAB le usano spesso e volentieri come ausilio all'artiglieria per spianare i centri abituati in cui si arroccano gli ucraini e prima di farvi penetrare piccoli gruppi di fanteria (leggi carne da cannone viste le perdite). In questi casi, non ci si mette quindi molto a capire quale villaggio o città i russi intendano spianare con l'aviazione.
  11. Si..si..Goretti ha fatto la sua comparsata con tanto di foto davanti a 2 aerei in croce, ma le consegne sembrerebbero ancora bloccate, la PAN ha nel frattempo sostituito il...sostituto e il c'è ancora buio totale sui problemi dell'aereo. Un po'di trasparenza non guasterebbe...
  12. Anche qua... https://www.twz.com/air/f-16s-have-been-using-laser-guided-rockets-to-shoot-down-houthi-drones Normalmente trovo abbastanza inutile postare più articoli che dicono le stesse cose, ma non è questo il caso perchè quello di Warzone almeno mostra le foto dei famosi due F-16 in rifornimento e non si inventa che entrambi fossero dotati di missili Harm, ma solo dell' High-speed Anti-Radiation Missile Targeting System (HTS) pod che serve ad utilizzarli al meglio. Ho come l'impressione che a RID abbiano letto l'articolo di Warzone e che gli sia scappato un pezzo... Al di là di questo i droni stanno cambiando sempre più le regole del gioco e anche più rapidamente a causa delle guerre in corso. Pur mantenendo costi bassi e rimanendo spendibili sono sempre più efficaci, mentre le armi a disposizione per abbatterli restano surdimensionate. I "razzi" a guida laser vanno bene? Si, per ora, ma sembrano una soluzione tampone...Quanto ci metteranno i droni ad adattarsi guardandosi intorno e facendo manovre evasive o semplicemente diventando ancor più numerosi in attacchi di saturazione.? La soluzione migliore magari sarebbero le armi ad energia diretta, ma abbiamo già visto come siano roba da costosissimi velivoli di sesta generazione, di là da venire e magari un po' sprecati per abbattere un drone...Forse un po' di IA abbinata ad una economica camera termica non raffreddata potrebbe aiutare a non perdere di vista il bersaglio designato, ma sarebbe comunque una complicazione per l'arma e per l'interfaccia col velivolo, che non è detto non possà però essere a sua volta un drone. Detto questo comincia a venirmi il mal di testa...
  13. Mi piacerebbe sapere cosa avrebbero usato... Ci hanno messo un po' di tempo... Complimentoni per il risultato dovuto alla sempre più elevata qualità del materiale bellico russo e alla perizia dei loro tecnici, che per primi sono arrivati ad implementare la fibra ottica nei droni FPV così da aggirare le contromisure elettroniche. Solo una curiosità: il drone lo hanno portato in zona d'operazioni su golf cart o a dorso di mulo?
  14. Sono arrivati i Mirage...
  15. Ormai è sistematico l'attacco alle infrastrutture energetiche su cui si basa l'economia russa... ...e viene condotto essenzialmente con droni progettati e prodotti in Ucraina. Intanto le insensate perdite di mezzi e materiali (comprese quelli della sempre trascurata logistica) non sono compensate nemmano dagli sconfinati magazzini sovietici, col risultato che continua l'ottusa discesa dell'esercito russo verso il ridicolo...
  16. Dopo la consegna l'anno scorso di tutti i 23 VH-92 (di cui 2 prototipi e 5 che non si sa che fine faranno), questi si tengono fino al 2030 il VH-60, perchè va bene per le missioni hot and high... https://www.twz.com/air/vh-92-patriot-taking-over-marine-one-duties-full-has-slipped-till-end-of-decade Il VH-92 dunque aggiunge anche questa al suo palmares: manco è entrato in servizio e c'è pure il sospetto che sia spompato... Magari i cinque che gli avanzano gli torneranno utili per provare a mettergli sotto il cofano un paio di T901, che guarda caso sono stati sviluppati proprio con l'intenzione di metterceli dove adesso c'è il T700...ma corro sicuramente troppo e comunque decisamente molto di più di questo programma-bradipo...
  17. Sembra una figata futuristica ma... https://www.twz.com/news-features/navy-helios-laser-aboard-uss-preble-zaps-drone-in-latest-test Sono ancora sistemi ingombranti e su una nave al momento possono abbattere pochi bersagli a distanza ravvicinata. Magari anche roba ben visibile da chilometri e facilmente abbattibile con (però) costosissimi missili prima di rischiare di trovarsela troppo vicino. Al momento mi par (più) valido il concetto italiano basato sul 76 mm, ma questo dovrebbe essere il futuro, quando se ne supereranno le limitazioni che lo relegano da anni a concetto sperimentale. Vedremo laser almeno sui caccia di sesta generazione? Così dicono...Sfida ingegheristica non da poco visto che non si possono montare simili catafalchi su un aereo, ma certamente si devono far bastare qualcosa di più compatto, magari dotato di più teste di emissione e possibilmente direzionabili. Beh, forse non devono affrontare attacchi di saturazione e finora i velivoli non è che avessero chissà che capacità hard kill contro i missili, quindi potrebbero essere una valida alternativa cannone, inutile contro i missili antiaerei e relegato a utilizzi marginali quanto al resto. E che gli aerei non vanno molto d'accordo con robe pesanti e ingombranti, che si portano dietro sistemi di raffreddamento e che succhiano una marea di energia elettrica. Quindi se son potenzialmente molto interessanti e utili sugli aerei, sono però ancor più difficili da mettere che sulle navi...
  18. Sempre sintetico... Tradotto in parole cosa ne pensi? Il mio commento è che l'articolo riguardi un aggiornamento della situazione contenuto in un rapporto del Pentagono (dove come al solito comittente e costruttore la vedono diversamente...), mentre l'incazzatura della Commissione e relativa proposta di taglio di 10-20 velivoli per il 2025 compare in un articolo citato da questo nella prima riga, ma che è del maggio 2024...Forse è un po' superato da eventi e articoli postati più recentemente.
  19. Flaggy

    AW249

    Corretto, ma è anche vero che i Mangusta superstiti oggi non arrivano a 50, mentre a 60 si arrivò ordinandone prima 45 e poi, dopo alcuni anni, altri 15 (con cannone e rotore a 5 pale), alla cui configurazione furono portati i primi (ci fu poi un ulteriore upgrade e ora i più aggiornati sono solo una trentina di D, mentre i rimanenti sono C e sono essenzialmente per addestramento). Similmente non si possono quindi escludere ulteriori ordini di AW-249. Capitano spesso ordini supplementari se il cliente è soddisfatto e ci sono le condizioni per farlo.
  20. Mentirei se dicessi che progettazione digitale, IA e capacità di prevedere e risolvere a disegno varie problematiche (prima di sbatterci il muso coi aerei verei ed attrezzature per produrli) non servisse a velocizzare il lavoro…Il problema è che il lavoro si è anche enormemente complicato (tra requisiti allucinanti e verifiche estenuanti), mentre il know how fino a un certo punto viene immagazzinato in qualcosa di diverso dalla scatola cranica di qualcuno (che oggigiorno vede ben pochi progetti in carriera). Sono quindi più veloci a progettare grazie agli aiuti digitali o sono solo meno lenti?…D'altra parte il T-7 è uno “stupidissimo” addestratore e accumula ritardi su ritardi: evidentemente la progettazione digitale sbandierata anche da Boeing non ha previsto proprio tutto…Decenni fa erano più veloci: gli aerei erano meno complessi,vero, ma li disegnavano col tecnigrafo, mica con Catia... Dunque il primo B-21 è stato costruito in linea o meglio in qualcosa di altamente rappresentativo della produzione finale, con successive ottimizzazioni che verranno via via applicate man mano che vi passano gli esemplari successivi? Si, bene, ma non è qualcosa di molto diverso da quanto è accaduto ormai quasi 40 anni fa col primo B-2 e questo un po’ perché probabilmente entrambi erano costruiti attorno a tecnologie, missioni e inviluppo in volo meno complessi ed estremi di quelli che ci si aspetta da un cacciabombardiere (cosa che consente di arrivare prima alla configurazione definitiva sia industriale che del prodotto), un po' perchè la linea è stata pensata per sfornare velivoli ad un rateo che è un decimo di quello con cui uscirebbe un cacciabombardiere, quindi se vogliamo più vicina (o meno distante che dir si voglia) da ciò che servirebbe a livello di attrezzature e automazioni per fare il primo velivolo. Insomma forse non è tutto oro quello che luccica, ammesso che il B-21 luccichi, perchè per ora è solo all'inizio e deve dimostrare di valere quello che costa, cosa non tanto riuscita alla ventina di B-2 prodotti...
  21. Ricordo il romanzo “Uragano Rosso” di Tom Clancy dove un attacco terroristico, che aveva distrutto un’importante raffineria sovietica, spingeva la cricca russa al potere a scatenare la Terza Guerra Mondiale per appropriarsi delle risorse petrolifere nel golfo sotto controllo della NATO. Evidentemente una gigantesca forzatura per giustificare un romanzo di fantaguerra e fantapolitica, anche considerando che PUC e soci hanno subito il falò di varie raffinerie e non sono ancora col sedere per terra... Al netto di ciò, Clancy decenni fa aveva ipotizzato conseguenze economiche pesanti se fosse stata colpita la filiera dei combustibili fossili e almeno questo è condivisibile. L’economia russa d’altra parte è estremamente dipendente da questi ed alla fine è da questi che il regime trae i fondi con cui finanziare la guerra. Cominciano a mancare i mezzi e gli uomini disposti a rischiare di farsi ammazzare per soldi cominciano a scarseggiare (sennò non li si manderebbe all’assalto in stampelle e con si cercherebbero poveracci in Nord Corea…), ma gli uomini raccattati col miraggio dei soldi o dai compagni di merende non compensano le perdite dei mezzi…non all'infinito almeno. Quindi? Quelli che volevano/potevano andare sono in gran parte andati (anche in tutti i sensi…) e chi è restato a casa, a casa ci resta perché non vuole crepare e perché qualcuno che tira avanti la carretta serve: tale soggetto magari non prenderebbe bene la mobilitazione, per quanti sforzi possano fare Solovev & co per convincerlo che sia cosa buona e giusta andare a crepare in una guerra imperialista voluta da un vecchio autocrate incollato alla sedia. Dunque PUC, che farai? Mobiliti lo stesso e rischi popolarità ed economia o speri ancora nel “genio” che vuole annettere Canada e Groenlandia? https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=pfbid02nxfjDcTqN3BJgaHTmVZuVxLrdXoV28V3vFYegjNDC86bMpvyjtaeUK2CpVhEG4F6l&id=100084535546998
  22. I droni bombardieri sono ormai piuttosto grossi come le bombe che sganciano a distanze sempre maggiori e a una frazione del costo di un missile tattico e del relativo vettore.
  23. Dopo le perdite le disastrose nel Kursk, i nord coreani si sarebbero ritirati. https://www.adnkronos.com/internazionale/esteri/ucraina-russia-nord-corea-news-guerra_24EMg2zRg5fCSA7rvKwij9 Rinunciano? Non credo proprio: troppo ottusi e spietati sono i personaggi che stanno dietro a questi disgraziati e troppo grandi gli interessi in gioco. Carne da cannone, vecchie munizioni e artiglieria antiquata sono utili a Kim per avere in cambio di cibo, assistenza militare e combustibili fossili: il baratto è utile a tenere in piedi due squallidi regimi, ma Kim è quello che ci guadagna di più e perde meno.
  24. Flaggy

    AW249

    L'elicottero sarà presumibilmente dotato di validi sistemi di disturbo attivo DIRCM, di cui Leonardo ha già esperienza... https://electronics.leonardo.com/it/products/miysis-dircm-3 ...senza contare che gli APKWS II non richiedono necessariamente che a illuminare i bersagli sia direttamente l'elicottero, che può quindi rimanere protetto dietro ad eventuali ostacoli (edifici, colline, linee alberate ecc) mentre il puntatore laser lo ha la fanteria a terra oppure è magari montato su un drone.
  25. Fattibile è fattibile e anche infilandosi in una delle due prese d’aria ventrali di un velocissimo XB-70, che cominciava con un comune sistema di rampe mobili, si sarebbero visti addirittura 3 motori… …ma non è una soluzione sempre auspicabile, specie per un velivolo tattico che si può trovare ad operare ad assetti più anomali rispetto a un bombardiere e che non ha un sistema di rampe mobili che rallentano e controllano il flusso supersonico, come d'altra parte visto finora sui velivoli stealth, che preferiscono geometrie fisse e condotti senza potenziali fonti di riflessione radar (e pare sia il caso anche del velivolo cinese). Al di la del fatto che la presa d’aria singola del G-91Y non fosse tarata per il maggiore flusso d’aria richiesto dai due J-85 che andavano a rimpiazzare il singolo Orpheus delle precedenti versioni, il problema insito nella presa d’aria comune del G-91Y era che in determinate condizioni di volo il flusso d’aria non era distribuito in modo ottimale ed uguale tra i due motori, che oltretutto potevano influenzarsi l’uno con l’altro in poco piacevoli instabilità. Per questo se possibile si preferisce alimentare ciascun motore con la sua presa d’aria, anche se queste dovessero essere attaccate al punto da sembrare una sola (è il caso dell’EF-2000 ad esempio, ma anche del B-1). Nel caso del trimotore cinese, piuttosto che alimentare il motore centrale spillando aria dai due condotti ventrali (ingranditi), cosa che avrebbe addirittura finito col mettere in comunicazione i flussi di due prese d'aria e tre i motori, forse si sarebbe dovuto creare un setto di separazione fin dall’apertura delle due prese d’aria ventrali: 2/3 del flusso si sarebbe diretto verso il corrispondente motore esterno e 1/3 da ciascun lato si sarebbe diretto verso motore centrale, ma probabilmente questo a sua volta avrebbe comportato qualche discreto problema di gestione delle onde d’urto su condotti affiancati di sezione e forma diversa e ancor più complicati e pesanti contorsionismi interni per evitare le stive, mascherare i motori e garantire un decente flusso d’aria. Più semplice dunque la soluzione trovata, anche se per ora resto convinto che due motori più potenti (ad averceli però…) avrebbero evitato queste pippe mentali. Al netto di tutto ciò, con un po’ di pazienza i cinesi forse ci spiegheranno perché sono andati ad incasinarsi la vita con tre motori…
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