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PJ83

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  1. PJ83

    Missili Anti-Radar

    Salve a tutti, scusate l'ignoranza, ma qualcuno saprebbe illuminarmi sugli aspetti salienti dei missili anti-radar? Cos'è che li rende specificamente designati per colpire i radar? Ho fatto una breve ricerca sul Forum, e benchè queste armi siano più volte menzionati, questi aspetti non vengono trattati. Grazie
  2. PJ83

    Israele - Iran

    Si ma qual'e la tua fonte?
  3. PJ83

    Israele - Iran

    Sul fatto che la politica estera debba basarsi sui valori ho qualcosa da ridire, sono molto più machiavellico io.. Detto questo, e premettendo che, secondo me, ne l'Iran ne Israele dovrebbero beneficiare dell'appoggio dell'occidente: se l'Iran non ha l'atomica ( e secondo me non ce l'ha) e non abbiamo nulla da temere da una manciata di f-14 arrugginiti, perchè israele non lo attacca? Che poi, un attacco nucleare ad Israele ucciderebbe anche un mucchio di "fratelli" palestinesi, e ciò non farebbe certo piacere agli ayatollah. Ahmadinejad continua a provocarli e gli Israeliani se ne stanno buoni buoni. Bah
  4. PJ83

    Wanna Listen?

    fra gli storici nirvana tutti sonic youth pixies clash rancid e, ovviamente, i beatles
  5. Un documentario della TV canadese sulle difficoltà incontrate dalla coalizione in Afghanistan. Mi sembra interessante, mostra una situazione assai complessa, una matassa impiossibile da districare. Il documentario rispecchia l'idea che mi sono fatto di questa guerra in afghanistan, leggendo qua e la, e anche sul forum. I militari, nonostante le buone intenzioni, non son adatti per portare sviluppo. Non è il loro mestiere.
  6. Concordo con Rick 86, la chiesa ha diritto la propria opinione anche sulle decisioni politche, e sta alla coscienza di ogni parlamentare tenrne conto o meno. Tuttavia: -la chiesa ha numerose agevolazioni fiscali sui numerosi beni immobili che possiede nel territorio italiano. Questo non è giusto. -a scuola si insegna religione cattolica, con insegnanti nominati dalla curia e pagati dalle nostre tasse, con una graduatoria a parte rispetto agli altri insegnanti. Questo non è giusto. Quando l'ho raccontato a mia moglie, statunitense, non voleva crederci. Negli stati uniti (per nominare un paese estero che conosco) non esiste un fatto del genere, si insegnano tutte le religioni -il crocifisso (ammetto che è una questione marginale, ma mi ha sempre fatto incazzare, fin dai tempi delle superiori) negli edifici pubblici rappresenta una discriminazione verso chi professa altre religioni. E' vero che la maggioranza degli italiani è cattolica, è vero che la chiesa ha avuto un ruolo primario nella nostra storia, è vero che più o meno tutti (anche gli atei miscredenti come me) abbiamo una formazione ispirata da valori cattolici, tuttavia vorrei che la nostra tradizione fosse la laicità dello stato e la non discrimazione delle minoranze, come si conviene ad una democrazia. Anche in egitto la maggior parte delle persone vuole la legge coranica. L'egitto non è una democrazia. Neanche la maggioranza, in democrazia, ha potere assoluto. -La chiesa esprime opinioni che spesso vanno contro la democraticità stessa dello stato, in nome della condivisione dei valori cattolici. E' loro diritto, ma la cosa andrebbe, a mio avviso, sottolineata ogni volta che accade. Mi spiego meglio. Si può dire che è peccato essere omosessuali "praticanti", si può dire che è peccato che due omosessuali si sposino, ma non è "democratico" dire che i matrimoni fra omosessuali devono essere proibiti per legge. Il fatto che due omosessuali si sposino non ha alcuna influenza su chi vuole professare la religione cattolica. Non nuoce in alcun modo. In questo caso il legislatore dovrebbe avere l'onestà intellettuale di dire "anche se penso che sia peccato, permetto a chi ha una morale diversa dalla mia di esprimersi liberamente, secondo i suoi principi". Questo, in uno stato democratico liberale, "moderno", in cui l'individuo può fare ciò che vuole, finchè non limita la libertà stessa del prossimo. , -la bestemmia a Dio in italia è punita con un ammenda. badate solo la bestemmia verso Dio inteso come Dio cattolico, niente vergine maria, o altre divinità. La cosa è marginale, ok, ma mi pare francamente un pò integralista. Fra l'altro anche questo avviene, che mi risulti, solo in italia. Nelle altre lingue che conosco la betsemmia è percepita alla stregua delle altre parolacce, ne pià ne meno che una volgarità qualsiasi.
  7. PJ83

    razzismo in italia

    Condivido le posizioni di Dominus e Madmike. L'italia sta diventando un paese razzista, complice secondo me, l'allarmismo di certa stampa sulla questione "immigrati". Ai reati commessi dagli extracomunitari viene dato mmolto più risalto rispetto ai reati commessi dagli italiani, creando la sensazione che delinquono più degli italiani. Questo fatto è stato smentito da recenti ricerche. Gli immigvrati regolari delinquono nella stessa misura degli italiani. I clandestini invece riempiono le nostre carceri salvo che, nella maggior parte dei casi, il reato a loro contestato è proprio l'essere clandestini. Il razzidsmo si sente in televisione, sui giornali, nei discorsi dei colleghi di lavoro, della gente dal tabaccaio etc..una vergogna, visto e considerato che quando noi avevavmo le pezze al culo altri paesi ci hanno accolto..ma erano altri tempi. Vorrei però porre una questione politica. Ammettiamo che la condizione di clandstinità comporti una maggiore tendenza a delinquere (la cosa non è campata per aria..) Se vieni da un paese del terzo mondo e cerchi migliori condizioni di vita in occidente, non c'è altro modo di farlo se non entrando con un visto turistico e cercare lavoro clandestinamentem (i visti turistici non permettono di lavorare). Il permesso di soggiorno lo rilasciano infatti dietro richiesta del datore di lavoro, quindi solo dopo aver trovato lavoro sul suolo italiano, nei numeri previsti dal decreto flussi. Non basta infatti essere onestio ed aver voglia di lavorare per poter vivere regolarmente in italia. Bisogna ancvhe rientrare fra i fortunati inclusi nelle quote. Nel dicembre 2008 ci fu l'ultimo decreto flussi: a fronte di 600000 richieste di regolarizzazione (quindi 600000 persone che presumibilmente oneste che avevano un lavoro e un datore con la voglia d sbattersi dietro alla burocrazia italiana) furono rilasciati solo 170000 permessi di soggiorno. Gli altri 430000, restano clandestini in giro per l'italia, a are non si sa cosa. Quello che voglio sottolineare è la stupidità di questo modo di gestire la questione immigrazione. Per quale ragione, una volta effettuati tutti gli accertamenti sulla validità delle domande, non vengono regolarizzati tutti i lavoratori stranieri? Nel caso dell'ultimo decreto flussi, avremmo potuto avere 430000 clandestini in meno, 430000 persone in meno che se ne vanno in giro senza documenti, senza possibilità di affittare ubna casa, e che senz'altro, nella condizione in cui sono, tendono a delinquere e a portare problemi di ordine pubblico. Non voglio farne una colpa al governo di turno, in fondo è così anche in molti altri paesi, il meccanismo è il medesimo. Ci si illude di poter respingere lo straniero alla frontiera, senza considerare che quello entra con un visto turistico, e di poterlo rimandare a casa sua se scoperto dalle autorità. Come si fa a rimnandare a casa uno senza documenti? A quale pese lo rispedisci? Mistero.. Se gli immigrati venissero regolarizzati laddove possibile, se si cercasse di favoririe la loro regolarizzazione, invece di ostacolarla in nome della difesa delle nostre tradizioni (discorso degno del più integralista dei paesi musulmani, non certo di una democrazia evoluta, che si fonda sul diritto, in cui si deifende la libvertà di espressione, di religione, e non si discrimano altere cultiure), vedreste che l'integrazione non è poi quel gran problema. Vedreste che l'immigrato che lavora, ha uno stipendio decente e una casa, non vieme visto con sospetto dalla cittadinanza e che egli stesso tenderebbe a mescolarsi con gli altri italiani, deivenendo italiano a sua volta. Un pò come succede negli states.
  8. I militari devono fare il loro lavoro, nel rispetto dei limiti che il governo impone loro. Non c'è tanto da discutere. Se violano la legge, che sia militare o civile (mi sembra d'aver capito che una qualche cometenza la magistratura civile ce l'avesse, ma non è questo il punto..) devono pagare. Se sono sospettati di aver violato la legge, è giusto che si indaghi. O vogliamo lasciare gli eserciti a briglia sciolta? Perchè non diamo anche il potere legislativo in mano ai generali già che ci siamo, la loro risolutezza potrebbe giobvare al paese?
  9. Vorthex, quello che dici ha senso, ma siamo sicuri che la magistratura civile non ha alcuna competenza? Come hanno potuto avviare delle indagini?
  10. Ho capito bene? stai dicendo di non controllare i nostri soldati? Se durante le missioni si divertono a torturtare, e o commettere violenze gratuite sulla popolaziuone civile fanno solo il loro dovere..Prendiamo esempio dagli antichi romani, magari radendo al suolo Nassirya e ricoprendo di sale le macerie! Dimmi che non la pensi così!
  11. Ho letto quasi tutta la discussione, saltando solo pochi post.. Mi ha colpito la maniera in cui alcuni attaccabvano i magistrati, i quali indagavano su alcuni civili uccisi nel corso delle operazioni dell'esercito italiano, all'inizio della discussione (circa 4 anni fa!)..ragazzi va bene l'attaccamento al "partito", ma mostrate almeno un minimo di obiettività! L'esercito italiano fa fuoco su alcune ambulanze, e secondo voi non è legittimo un accertamento della magistratura? Stiamo scherzando? "Indagato" non significa "condannato", se i soldati italiani hanno rispettato le regole di ingaggio, probabilmente a quest'ora sono stati scagionati. Ciò non toglie che si debba far luce sulla vicenda. A proposito, come è finita? Il complotto dei giudici per controllare "anche" l'esercito..ma roba da matti..e da chi sarebbe ordinato 'sto complotto? dall'URSS? Da Fidel Castro?
  12. Cosa sono i MUNSS? Dalle mie parti si vocifera che ci fossero missili balistici nella base americana sotto il monte Conero. E' possibile?
  13. Leggevo un vecchio botta e risposta fra dominus e typhoon dedicato al confronto fra i nostro sistema sanitario e quello satunitense, (nel topic dedicato alla crisi finanziaria) e mi è tornata in mente questa discussione. Ragazzi mia moglie è statunitense, e ha avuto a che fare più volte con il nostro sistema sanitario (mai nulla di serio, grazie a dio) e ne è rimasta strabiliata..Tutta questa inefficienza lei non l'ha vista, ti curano bene, subito e praticaente grartis..in america se hai un dolore ci pensi due volte prima di andare dal medico. Però io sno de centro italia, magari al sud è diverso.
  14. La mia idea così su due piedi è che la grecia dovrebbe uscire dall'euro, ne va la credibilità dell'europa intera. Parlando della crisi Allo stesso tempo dobbiamo accelerare drasticamente il processo di integrazione, mandare a casa i politici di ciascuna nazione per avere un governo unico europeo. Stati Uniti d'Europa. Penso anche che l'impatto grosso della crisi deve ancora farsi sentire, che noi giovani dovremo abituarci tutti ad un tenore di vita molto inferiore rispetto a quello con cui siamo cresciuti. Insomma siamo al collasso. La cosa buona è che dal fondo del barile si può solo risalire, forse lo shock servirà a creare una coscienz europea più forte, una maggiore attenzione dei cittadini verso la corruzione dei politici etc...Insomma la crisi può agire da purga, nei confronti di una classe politica (a livello europeo) corrotta, poco attenta alle istanze dei cittadini, tendente al despotismo, ansiosa di controllare i mezzi di informazione. Agirà da purga anche nei confronti del mercato, e gli imprenditori incapaci saranno i primi a chiudere bottega.
  15. L'articolo NON è scontato, evidentemente non ti rendi minimamente conto dei requisiti che una fonte del diritto primaria, quale la costituzione di uno stato, deve avere. Uno stato mderno non può essere governato alla "volemose bbene", i principi DEVONO essere scritti (scusate lo stampatello, non lo uso mai) e chiari. Uno stato deve tutelare i propri interessi, è vero, ma deve comunque essere ispirato da principi liberali, il che significa non usare la violenza per opprimere gli altri popoli. Per quanto riguarda la guerra in Iraq c'è già un'altra discussione a riguardo per cui se intendi sollevare nuovamente la questione dovresti andare nella seziuone giusta. Vorrei soio comunque ricordarti che è costata decine di migliaglia di morti fra civili innocenti, e militari, miliardi di dollari dei contribuenti dei paesi della coalizione, e che dopo 7 anni durante i quali non si sa bene quale obiettivo abbiamo cercato di perseguire abbiamo ancora chi mette le autobombe a baghdad. Altro che fortuna, a mne sembra una sciagura, oltre che un totale fallimento. In fin dei conti era meglio rispettarla la nostra costituzione, che magari contiene anche qualche barlume di saggezza. Bellissima la scena di trinità!!
  16. Le torri gemelle (in cui morirono più di 3000 persone, altro che centinaia) furono un atto terroristico, l'invasione dell'afghanistan invece fu un atto di guerra. Le cose sono ben diverse. Un conto è un'organizzazione criminale internazionale che opera sul tuo territorio, su quello dei tuoi alleati, e in altri stati (come appunto l'afghanistan), un conto è bombardare e invadere uno stato, rovesciare un governo, e causare migliaglia di morti innocenti. Insomma si poteva trovare una risposta migliore al terrorismo, Detto questo io in linea di massima sono per non fare la guerra, l'articolo 11 è sacrosanto e sta bene dove sta. Certo è ipocrita dire "guerra no" a priori. Ci sono situazioni nello scenario internazionale che purtroppo possono essere risolte solo con la violenza. D'altra parte la costituzione fornisce le linee guida al legislatore, senza entrare nello specifico. Essendo volutamente un codice generico, lascia spazio ad alcuni distinguo. Quindi si può tranquillamente essere contro la guerra e riservarsi la possibilità di schierare le proprie forze armate all'occorrenza, a patto che sia per una "buona ragione". Il tutto ovviamente, a discrezione dei rappresentanti del popolo.
  17. PJ83

    Mig-35 Vs F-35

    Discussione molto piacevole da leggere, una cosa non mi è chiara, da profano quale sono. Per quale ragione un comando dell'aviazione dovrebbe preferire le missioni di tipo SEAD a quelle DEAD? Perchè dovrei voler distruggere (o far spegnere) solo l'antenna radar quando posso accoppare tutta la batteria? Inoltre, correggetemi se sbaglio, ma elle missioni DEAD si usano preferibilmente SDB. Per quale ragione?
  18. PJ83

    Formula 1- Motomondiale

    Sollevo una questione della quale non sento mai parlare. Così per sapere cosa ne pensate. Secondo voi non è profondamente sbagliato che si faccia di tutto per diminuire le prestazioni delle formula 1? Io sono sempre stato un appassionato, e vedere i tempi sul giro più lenti di quelli dell'anno scorso, e addirittura 3 secondi superiori a quelli del 2004 (quando c'era ancora il buon vecchio V12, senxza limitatore dei giri) mi lascia un pò d'amaro in bocca. Se si guarda ai rimi giri della corsa poi, i tempi sono di poco superiori a quelli delle gp2 o delle indy car. A monza l'anno scorso si è ritornati a velocitèà massime dell'ordine dei 340 km/h, dopo i 368 di montoya. Insomma, sembra quasi che si voglia far fare la gara a chi va più piano. Mi piacciono molti dei nuovi cambiamenti, le ultime 3 gare mi sono piaciute. Vanno bene le gare senza rifornimenti, non se ne poteva più delle gare decise dalla strategia. Vanno bene anche alcuni regolamenti del 2009, i nuovi alettoni posteriori permettono qualche sorpasso in più. Ma cazzarola secondo me si dovrebbe abolire il limitatore di giri, ripristinare i test invernali senza limitazioni, lasciare più libveri i costruttori dei motori, e magari ritornare al V12. E al diavolo i team più piccoli, correranno meno team con più macchine, oppure si spenderà di più. La formula 1 deve essere il top. Secondo voi?
  19. Tornando indietro di alcuni post: Dominus il tuo paragone fra prestazioni sanitarie e cibo è improprio. Il cibo è un insieme di beni tutti alternativi fra loro, non un unico bene,. Se si alza il prezzo della pasta posso mangiare il riso. O i fagioli. O una pizza con i capperi. O un panino al salame. Dire cibo equivale a dire mezzi di trasporto. Per le prestazioni sanitarie non è così. Se si alza il prezzo del mio premio assicurativo non posso rinunciare alle cure. Il cibo non è un bene "necessario", almeno all'interno del contesto del nostro discorso. In occidente noi mangiamo più del necessario, soprattutto in termini di qualità. Il mercato alimentare si basa quindi sul consumno di roba non necessaria, se presa nel suo insieme. Il cibo è quindi un insieme di beni, che rispondono snza dubbio alla legge della domanda offerta. Se aumenta il prezzo cala la domanda. Se il prezzo sale la domanda aumenta. Considera anche che, essendo per sua natura un mercato in cui il consumatore ha piùà scelta che nelle prestazioni sanitarie (scelta fra beni alternativi e scelat di non comprare, entro certi limiti) la tendenza al formarsi di oligopoli è minore. E anche laddove questi esistono non è loro interesse alzare il prezzo a dismisura, proprio per l'effetto che questo avrebbe sulla domanda (penso ad esempio alla Coca cola, la nestle e la monsanto che oligopolizzano il mercato di molti cibi. se alzassero i prezzi oltre un certo livello mi rivolgerei alle produzioni locali, cambierei abitudini alimentari..insommma non somno certo dipendente dalle patatine fritte e la fanta.. ). Possono alzarlo un pò, ma devono comunque trovareil compromesso ideale che permetta loro di massimizzare i guadagni. Gli erogatori delle prestazioni sanitarie hanno una maggiiore tendenza a formare "cartelli", e non hanno alcuna ragione per tenere basso il prezzo. La richiesta di cure mediche è stabile, e non permette la presenza di troppi erogatori in un certo territoprio. La mia città ha 50000 abitanti, decine di supermercati ma un solo ospedale e una clinica privata. In tutta la provincia ce ne saranno altri 4. Insomma se questi fossero privati, sarebbe facile fare cartello. E' più complicato per decine di supermercati mettersi d'accordo in questo modo. Non che non lo facciano affatto, solo che sono meno "efficienti£ nel farlo. e un cartello di erogatori di servizi sanitari è qualcosa di micidiale per la liobertà dei consumatori. Possono assorbire quote enormi dei redditi dei loro assicurati senza doversi preoccupare che i loro clienti scelgano di non comprare una polizza sanitaria o che si rivolgano ad altre compagnie (proprio perchè queste hanno formato un "cartello"). E' esattamente quello che avviene in america. Era interessante quanto diceva uno degli articoli a cui rimandava vorthex. Lo stesso mercato nelle polizze sanitarie non è infatti del tutto libero in america ma sottoposto a limiti assurdi. Limiti che favoriscono la formazione di odiosi oligopoli. Nell'articolo si accusava lo statalismo dei democratici. Più verosimilmente una certa lobby delle assicurazioni ha fatto pressioni immense sui governi succedutisi nel tempo per ottenere queste distorsioni di mercato, le quali vanno tutte a loro vantaggio. In barba alla democrazia e alla libertà
  20. ok, diciamo che esistono diversi parametri che misurano la qualità di un sistema sanitario, e la questione è complessa. Io non sono un tecnico, ma gli stati uniti li conosco bene. Per quel che ho visto non sono affatto avanti a noi in termini di qualità delle cure. la gente si lamenta come da noi delle inefficienze, con la differenza che da loro, queste inefficienze, costano molto più salate. Sarebbe interessante sentire un tecnico, qualcuno che tiri fuori dati numerici. Giusto per puntualizzare, Il reddito medio degli stati uniti è più alto di quello tedesco, ma meno di alto di quello norvegiese, paese molto più socialista della stessa germania. Ergo la socilademocrazia non implica necessariamente bassi redditi pro capite. Riguardo la meritocrazia nel nostro settore pubblico mi sono espresso male. Penso che si possa ottenere introducendo premi di produzione per i meritevoli, flessibilizzando le possbilità di carriera ( che ora sono più legate all'anzianità e al titolo di studi che al merito), e rendendo più fattibile il licenziamento, non solo per demeriti ma anche per ragioni legate al fatturato dell'azienda. I paesi scandinavi dimostrano che tutto questo è fattibile. Il pubblico si presta meglio del privato a gestire determinati servizi, qualio sanità e istruzione, per una serie di ragioni: -sono beni poco elastici (per quel poco di economia che mi ricordo), nel senso che all'aumentare del prezzo la domanda diminuisce pochissimo, o affatto. -Sono beni per i quali non esistono beni alternativi (es. la bicicletta è alternativa al motorino..), e che tutti prima o dopo devono consumare. -La scelta del consumatore è limitata da fattori legati al territorio. es. poche persone possono permettersi di mandare il figliolo a scuola a 5 ore di macchina di stanza. La scelta delle scuole in cui mandare il suddetto figliolo ricadrà per tanto nelle scuole vicine. Questi tre fattori, a mio modestissimo avviso, mettono gli erogatori di questo servizio nelle condizioni ideali per creare degli oligopoli, che distorcono il mercato. Invece di trovare a conpetere l'uno con l'atro tendono a fare cartello, ed alzare i prezzi a dismisura, compromettendo l'efficienza del mercato stesso. Gli erogatori di questo servizio si trovano inoltre ad avere un potere enorme sulle vite di ognuno (perchè decidono come spendi una gran parte del tuo reddito). Potere che non è controbilanciato dalla capacità di scelta del consumatore, per le ragioni sopra elencate; capacità di scelta che rende il libero mercato il sistema più efficiente per allocare le risorse in tutti gli altri contesti. Gli oligopoli minacciano quindi la libertà degli individui. Trovarsi ad uscire dall'università con 40000 dollari di debito limita le tue opzioni per il futuro, la tua capacità di rischiare. In un sistema di tipo europeo tutto ciò non accade.abbiamo buone scuole, e buoni ospedali, accessibili a tutti a prezzi modici. Certo ci sono dei pro e dei contro in entrambi i sistemi, che poi ognuno valuta come meglio crede. C'è anche una questione morale in tutto questo, che pone le fondamenta dell'esistenza delle società umane. Ogni nazione è infatti una comunità di persone, che condividono lo stesso terriorio e la stessa cultura. Il nostro "essere sociali" implica anche un "essere solidali", verso chi resta indietro, al fine di aggregarsi e di costituire, appunto, una "comunità". Quest' affermazione è una mia opinione, che non deriva da considerazioni "tecniche", e mi rendo conto che molti non la condividono ( come probabilmente non condividono il resto delle cose che ho detto, vabbè...) Chiudo con una riflessione. Penso che il libero mercato a tutti i costi, tanto quanto lo statalismo a tutti i costi, sia un'ideologia, e che dovrebbe essere superata. Le decisioni politche andrebbero prese guardando in primis al bene pubblico non la rispondenza al modello teorico di Adam Smith. Il mercato libero è un mezzo, non un fine. Scusate per la prolissità, chiudo qui
  21. Beh non mi pare proprio che in paesi socialdemocratici quali Svezia, Norvegia., Danimarca, non si ottengano cure mediche adeguate. ne tantomeno in Italia (non proprio la massima espressione del socialismo..). Il nostro sistema sanitario è piuttosto efficiente, almeno dalle mie parti. Le numerose pecche che comunque ha il settore pubblico nel nostro paese (penso ad altre aziende pubbliche) non sono dovute tanto ad un difetto insisto nell'idea di "welfare state", quanto a fatti circostanziali: non abbiamo gli strumenti legislativi adeguati che permettano di introdurre criteri meritocratici nei nostri enti pubblici, i quali diventano inefficienti. L'idea che la meritocrazia sia incompatibile con le aziende pubbliche è tuttavia sbagliata. I paesi europei che hanno risolto questi problemi sono appunto gli stati con i più alti redditi pro-capite al mondo, e non introducono discriminazioni sociali nelle loro economie. Inoltre lo stato non lavora in una situazione di monopolio in nessuno dei paesi europei, per quanto riguada settori quali l'istruzione, la sanità, la prevideza. L'opzione privata è sempre disponibile, solo che è messa in concorrenza con quella pubblica. Libera iniziativa, ma servizi essenziali garantiti a tutti, in modo che tutti abbiano pari opportunità. Torniamo agli stati uniti. Secondo me questo tipo di sistema è, per certi aspetti, meno libero del nostro. Pensate a chi negli stati uniti proviene da una famiglia appena sopra la soglia di povertà. Circa il 10% della popolazione, forse qualcosa di più. Gente che non ha diritto alle cure mediche e che se vuole un'istruzione decente è costretta ad uscire dall'università con decine di migliaglia di dollari di debiti sul groppone. Pensate che sia libero uno che deve sgobbare solo per pagarsi l'assistenza sanitaria e l'univrsità, beni che dovrebbero spettargli di diritto. Uno che esce dall'università già indebitato fino al collo? Uno che per permetersi di partorire in ospedale deve fare gli straordinari? Non è solo una questione morale, è una questione di garantire a tutti la possibilità di partecipare alla vita sociale del paese. Poi ognuno è libero di scegliere come gestire la propria vita. Ora non paragonate tutto ciò con lo schifo che è diventato il nostro paese, paragonatelo con la germania, con la francia, con la svezia, con il belgio. Ovvio è impossibile eliminare le differenze sociali, ma non c'è paragone fra la vita che fa il tedesco medio e l'americano medio. Non sono un economista, ma parlo per esperienza. Ci sono molti vantaggi a vivere in america, è un paese straordinario, ma per alcune cose mi manda fuori di melone.
  22. Quindi Obama avrebbe dirottato svariati milioni di dollari verso i programmi medicare del nebraska, pur di ottenere il voto dal senatore Harry Reid. Mi sbaglio (ne ho letto su wikipedia). Certo non è il massimo della correttezza, ma non è proprio una corruzione. In ogni caso, ancora una volta emerge come la classe politica degli stati uniti non sia immune da questo genere di abusi di potere. Per rispondere a Dominus, episodi del genere sono uno scandalo tanto in Italia quanto oltreoceano, non si discute. Tutto il mondo è paese. Detto questo, non so se vi rendete conto cosa significa vivere in un posto dove le cure mediche non sono garantite. La gente sentiva il bisogno di una riforma del sistema sanitario, la quale ha costituito uno dei cavalli di battaglia delle campagna elettorale di Obama. Ora gli americani sembrano di colpo aver cambiato idea, complice l'aggravarsi della crisi, ma anche un'aggressiva campagna di informazione condotta dai principali mezzi d'informazione, che cavalcano l'ancestrale (e al giorno d'oggi non più giustificata) paura che gli americani nutrono nei confronti di ogni forma di socialismo. Francamente penso che questa paura costituisca un limite per la democrazia americana (che, sia chiaro, è più avanzata della nostra per molti versi).
  23. Quoto la frase finale! Non ho trovato nulla riguardo a questo episodio. Potresti postare un link (anche in inglese)?
  24. Colgo l'occasione per porre una domanda: come si fa a beccare il ponte di una portaerei? Quali accorgimenti permettono al pilota di non andare lungo, finendo in mare? Inoltre, a quanto ho capito, l'aereo è provvisto di un gancio, il quale deve ancorarsi al cavo della pista d'atterraggio. La precisione richiesta quindi è massima.
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