PJ83
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Non riesco proprio a capire qual'è la differenza fra un morto ammazzato da armi convenzionali e uno ammazzato da armi chimiche. Perchè dovremmo intraprendere un'operazione militare allo scopo di scongiurare l'uso di armi chimiche, e tollerare allo stesso tempo l'uso di armi convenzionali? La nato è rimasta a guardare fino a oggi, lasciando la questione siriana ai siriani. A mio avviso abbiamo fatto bene a non addentrarci in una questione che non ci riguarda, che esula ( almeno a quanto ci è dato sapere) dai nostri interessi geopolitici. Questa storia delle armi chimiche mi sembra più che altro un pretesto, come spesso accade quando si vuole giustificare una guerra con "ragioni umanitarie". Condivido la sua analisi, probabilmente ci sono aspetti della questione non immediatamente evidenti al pubblico.
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Mi viene da pensare che i governi a volte dovrebbero essere più cinici di così e ragionare in termini di costi e benefici. Il terrorismo secondo me, 11 settembre incluso, non ha prodotto danni tali da giustificare due guerre (in cui sono morti il doppio degli americani uccisi sotto le torri) e la perdita di una fetta sostanziale dei diritti civili dei cittadini americani. Mi sembra che la strategia delle ultime amministrazioni americane sia stata sempre un passo indietro rispetto a quella di al qaeda. Dall'attentato che non sono riusciti a prevenire, alle conseguenze economiche e di immagine di due guerre che non potevano vincere, guantanamo e ora questo. Quei primitivisti dei fondamentalisti non potevano chiedere di meglio che il paese emblema della democrazia facesse facesse passi indietro proprio laddove era percepito come "più forte": libertà, diritti civili, trasparenza. Insomma, così vincono loro.
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che gianni si aggiusta un po' la verità a seconda di come piace a lui. I tracciati non furono consegnati al completo, e comunque dopo vari (inaccettabili) ritardi. Come dice flaggy ne abbiamo parlato nelle pagine precedenti, l'argomento è stato più che sviscerato.
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si mi ero fatto la stessa idea. Il prototipo stealth è la spiegazione più sensata. Tuttavia ci sono alcuni elementi che fanno si che questo racconto continui a stuzzicare la mia immaginazione, facendomi sperare che il tizio giapponese abbia visto qualcosa di più affascinante di un aereo militare (senza nulla togliere all'f117): 1-il pilota dell'aereo di linea aveva molta esperienza, era un pilota navigato. Si suppone che sia in grado di riconoscere un aereo, per quanto insolita la sua forma possa essere, prima di gridare all'UFO. Considerando che in seguito alle sue dichiarazioni il pilota è stato degradato dalla JAL, doveva essere assolutamente convinto delle sue affermazioni. 2- La presenza di due testimoni, anche loro piloti navigati, che non smentiscono il racconto (almeno a me non risultano smentite). 3-Perchè mai un aereo stealth super segreto, per il quale il governo sta facendo miracoli affinchè la sua esistenza non venga rivelata al nemico, dovrebbe volare in formazione a 150 metri da un aereo di linea?. E se quel pilota fosse riuscito a scattare una foto? Certo i piloti di quei due aerei hanno corso un gran bel rischio (a meno che quelli non fossero aerei, bensì astronavi appena sganciatesi dalla nave madre).
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4 link che ho postato riportano la conversazione fra i piloti (erano in 3 nell'aereo) e il controllo di terra. I radar hanno rilevato qualcosa solo alla fine dell'evento, quando i piloti avvistano quella che definiscono come "la nave madre", stando al loro racconto più grande di una portaerei!
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un noto avvistamento avvenuto nel 1986 in alaska http://en.wikipedia.org/wiki/Japan_Air_Lines_flight_1628_incident# navi aliene o un f117?
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Sono sicuro che molti utenti del forum appassionati di fantascienza apprezzeranno: http://www.futuretimeline.net/index.htm#.URPGTKV2TZ4 Ci ho trovato molti spunti per discussioni e voli pindarici di ogni genere
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a me il caffè all'americana piace scusate l'OT
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Quindi secondo te dopo tonnellate di perizie e decine di esperti che si sono consultati, i giudici avrebbero attribuito il risarcimento alle famiglie così, perché avevano rotto le balle. I periti ovviamente erano tutti degli incapaci, oppure si erano venduti alla loggia dei pacifisti. Ripeto, mi domando perché la magistratura non si rivolga a questo forum ogni volta che c'è un disastro aereo, sembra che i periti competenti si trovino solo qui. La storia della pagina stracciata è uno di quei punti che avevo tirato fuori io stesso due anni fa, e che dopo aver letto tutta la discussione non mi risultavano chiari. Non mi pare che il fatto sia stato smentito, almeno non su questo forum. Magari è una di quelle informazioni che si perdono nei chilometri di post delle discussioni lunghe come questa. Se hai una fonte che mi smentisce ti invito a postarla, ne gioverebbe la discussione.
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Come è noto i parenti delle vittime di Ustica e l'Itavia, costituiscono una lobby potentissima che è in grado di fare il bello e il cattivo tempo nelle aule di tribunale. Davvero? io avevo capito che erano stati consegnati con un considerevole ritardo rispetto alle richieste degli investigatori, e che la pagina corrispondente al giorno del disastro era stata strappata. Ah ma certo, è colpa dei giudici che li hanno richiesti questi benedetti tracciati radar. I segreti militari devono restare tali.. Mi domando cosa stessero facendo i giudici e i periti negli ultimi 6 anni, invece di leggere questa discussione.
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Una domanda da vero profano agli utenti del forum: Quali sono gli utilizzi del radar sugli aerei di linea? Serve solo per evitare le nubi temporalesche o può individuare anche altre funzioni? E' presente su tutti gli aerei di linea? Oltre al radar sono presenti altri sensori? Vi ringrazio in anticipo
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Conflitto Israelo-Palestinese - Discussione Ufficiale
PJ83 ha risposto a Berkut nella discussione Discussioni a tema
Un punto di vista non in linea con le opinioni di molti utenti, ma che spero sia da stimolo per la discussione http://www.repubblica.it/esteri/2012/11/21/news/conseguenze_guerra-47088817/?ref=HRER3-1 -
Ha prevalso il buon senso, Obama vince meritatamente.
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Vabbè abbiamo opinioni diverse, ne prendo atto e spero voi facciate altrettanto. I rispettivi punti di vista sono ben chiari. Non condivido la vostra opinione, e secondo me cozza con i nostri valori democratici, tuttavia non la considero meno degna della mia.
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Secondo me c'è un'incomprensione di fondo, e con questo rispondo anche ad Einjahr. Nessuno vuole negare la nostra identità di europei, appartenenti a paesi democratici e liberali, per quanto imperfetti e non totalmente rispecchianti i rispettivi principi costituzionali. Quello che si vuole sottolineare è una contraddizione che emerge nel tipo di discorso che voi (vorthex + einjahr) state portando avanti. Proprio perchè noi siamo democratici siamo noi i primi a dover accettare le opinioni altrui, anche quando il loro radicalismo mette in discussione l'intero impianto di valori che ci siamo costruiti nei secoli. Qui non c'è concetto di reciprocità che tenga, noi affermiamo la nostra identità, e nel fare ciò affermiamo anche il sacrosanto diritto di ognuno di pensarla come vuole, sul nostro territorio come al di fuori di esso (per quel che ce ne può importare). I nostri valori poi non sono universali. Sarebbero universali se fossero accettati da tutti, cosa che evidentemente non accade. Mi chiedo (e vi assicuro che su questo punto entro sempre in contrasto anche con i miei "compagni" bolscevichi ) a che titolo le U.N. (organismo nella cui capacità di regolare conflitti ripongo comunque molte speranze) definiscono certi parametri, i quali dividono i popoli più che unirli. I nostri valori poi altro non sono che opinioni, e in quanto tali sono sempre sottoponibili al vaglio della discussione. Puoi affermare di condividerli o meno (io li condivido in linea di massima), ma non puoi definirli ne inferiori ne superiori (o arretrati o avanzati) ad altri. Altrimenti ti chiedo qual'è la scala metrica oggettiva che misura il grado di avanzamento della civiltà. E vedrai che una scala del genere oggettiva (quindi universale, quindi condivisa) non esiste. Inoltre, per definirci avanzati o arretrati, dovremmo sapere verso quale direzione stiamo avanzando o arretrando, il che è una questione filosofica piuttosto complicata. Ragazzi ma negli stati uniti (paese di cui apprezzo molti aspetti, nonostante quello che si possa pensare) posso professarmi fascista, comunista, ateo, posso dar fuoco ad un testo sacro in pubblico, affermare la supremazia della razza bianca, o addirittura insegnare il creazionismo nelle scuole. Ma ve l'immaginate se di colpo obama dicesse che queste opinioni sono arretrate, o meno degne di altre, perchè contrarie ai valori fondanti degli stati uniti? In un paese realmente liberale, il confronto fra opinioni diverse avviene in maniera totalmente rispettosa, e questo si rispecchia in molti aspetti della loro cultura, dai quali senz'altro abbiamo da imparare. E non dovrebbe essere lo stesso in politica estera? Chiudo con una considerazione ottimista. Secondo me se lasciamo discorrere tutti sti dittatoroni autoproclamatisi paladini dei popoli oppressi, si sbrodano e perdono tutti i consensi. Opprimono i loro popoli facendo leva sul risentimento nei nostri confronti, derivante da secoli di politiche imperialiste, contenimento del blocco sovietico etc.. etc..Il mondo è cambiato e non abbiamo alcun bisogno di supportare regimi totalitari a destra e a manca (io avrei evitato di supportarli anche in passato, ma questo è un altro discorso). Lasciamoli in pace una ventina d'anni, e vedrete che l'afghano che non ha una lira e stenta a trovare da mangiare vorrà solo avere un governo liberale, democratico e laico.
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Guarda che la storia dei diritti dell'uomo ce la siamo inventata noi. Nessun valore, ha valore universale nel tempo e nello spazio, compresa la vita umana. Non è che loro sono nel medioevo, hanno semplicemente un modo di vedere le cose diverso dal mio e dal tuo. Guarda che non appoggio nessun dittatore e nessun compagno. Dico semplicemente chi se ne frega di chi governa un paese lontano con cui ho poco o nulla a che spartire. Estremismo ideologico (di destra e di sinistra) semmai è quello che vede "noi" come paladini del giusto e poliziotti del mondo che andiamo ad imporre le nostre idee agli altri in nome della difesa del proletariato, o della difesa della libertà e della democrazia. Relativizzo? Certamente, ma questa se vai a vedere bene è la base della nostra società. Un approccio relativista è ciò che ci distingue da un branco di estremisti violenti, che ammazzano l'ambasciatore americano, perchè i loro valori sono quelli giusti, e hanno la missione di imporli agli altri. Da noi non ci sono valori "giusti". Ognuno esprime i suoi valori come meglio crede, finchè questo non lede la capacità altrui di esprimere i propri valori. Lo stato è garante di uno spazio libero, non di un sistema di valori. Questo concetto è espresso con più forza nel sistema americano, che non in quello europeo.
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La maggior parte dei non occidentali la pensano diversamente e loro costituiscono la maggioranza dell'umanità. Certo che se continuiamo a considerare il nostro metro di giudizio come un metro universale vien fuori che la nostra cultura è più avanzata. E' una tautologia. Sono europeo e felice di vivere in uno stato laico e il "voi" è improprio. Non è che siccome uno non la pensa come te allora deve necessariamente andarsene in un altro paese. Pensavo di aver capito che fossi per uno stato liberale. Non è questione di politicamente corretto, ognuno è padrone a casa sua come giustamente affermi. I nostri valori li difendiamo qui da noi. Imporli a chi non li condivide ci mette sullo stesso piano di chi impone i veli, le lapidazioni e il suo testo sacro. Il punto è rendersi conto che non esiste l'oggettività delle cose. sono d'accordo, quindi? Cosa fare? Li ammazziamo tutti? Lascia perdere le ideologie, che hanno poco a che vedere con questo discorso.
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La moderazione di questo forum, la cui preparazione sulle questioni squisitamente tecniche è certo apprezzata, scade nella totale dozzinalità in commenti come questo, in cui traspare un non giustificato e assolutamente ridicolo senso di superiorità europeo (occidentale) ne confronti delle altre culture. Vedete, è proprio questa mentalità del "la nostra cultura è la più avanzata", prima ancora delle politiche imperialiste degli ultimi 100 anni, a farci odiare in tutto il mondo.
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dovresti andarlo a dire a le varie chiese (cattolica in testa) e leader religiosi che ostacolano qualsiasi campagna di diffusione degli anticoncezionali
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Veramente mi sembra che l'articolo dica proprio il contrario. Gli Usa attualmente non hanno i numeri per un'operazione su vasta scaòla contro la Cina, e stanno cercando di rimediare
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Riflessione interessante sulla questione Iran, apparso sul "time" alcune settimane fa. http://www.fareedzakaria.com/home/Articles/Entries/2012/3/9_Another_War_in_the_Middle_East.html In particolare: Non si hanno ancora prove incontrovertibili che l'Iran abbia intenzione di sotarsi di armi nucleari Anche nell'eventualità in cui l'Iran si doti di armi nucleari, abbiamo ragione di credere che i suoi vicini non daranno il via ad una corsa agli armamenti nucleari. La corsa al nucleare, come molti dei "falchi" del forum insegnano, ha sempre generato deterrenza, stabilizzando la situazione. Tanto su scala globale (guerra fredda) quanto su scala regionale (india pakistan) L'Iran cusotdirebbe gelosamente il frutto del suo programma nucleare, in virtù degli ingenti sacrifici che questo è costato al paese. Altro che vendere sottobanco bombe atomiche a bande di terroristi. Credo che l'articolo metta in luce aspetti della questione che non sono ancora stati trattati in questo thread, se non di striscio. Spero di essere utile alla discussione.
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Attentati dell'11 settembre 2001 - topic ufficiale
una discussione ha risposto a PJ83 in Discussioni a tema
Certo che la faziosita' del Giornale e' senza limiti. -
Ragazzi, volevo sollevare un vespaio di commenti con 'sto video, le solite frasi taglienti degli scettici moderatori, invece non se l'è filato nessuno. Vabbè, comunque era solo un spot pubblicitario per qualche libro sugli alieni. Piuttosto ben riuscito direi.
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E cosi' avevano ragione loro..
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Si chiaro, guarda, se rileggi bene non ho mai voluto dire che i giornalisti non avessero sbagliato. Ne mi trovo d'accordo con chi spara affermazioni senza un minino di senzo critico sulla vicenda, tirando fuori complotti e e altre bestialità. Ne ho parlato dell'incidente di Ramstein come un omicidio premeditato.. se vai a guardare bene ho solo detto che la maniera ideale per far fuori qualcuno, nella maniera piu' discreta, è creare un incidente in cui muoiono anche tante altre persone. Con questo non voglio dire che Ramstein sia stato un sabotaggio, mi riferivo al caso generale.. inoltre era un occasione per citare uno dei miei autori preferiti, il quale è un maestro nel narrare intrighi del genere. Vabbè, penso che il mio pensiero sia chiaro, meglio chiuderla qui in amicizia.
