PJ83
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Armi di distruzione di massa in Iraq..
PJ83 ha risposto a GhostOnGripen nella discussione Discussioni a tema
Il governo americano ha agito quindi, a dir poco, grossolanemente. Se è vero che i servizi segreti dicevano quel che dicevano, dall'altra parte c'erano le nazioni unite a ribadire che non era così sicuro che ci fossero quelle armi, e che erano necessari più controlli. Non sono sicuro che la CIA, l'MI6, e compagnia bella abbiano avuto un'inclinazione a farsi fregare, o che abbiano agito in totale malafede, (anche se voglio vedere come andrà a finire questi giorni l'inchiesta che riguarda Blair). Magari c'erano delle mele marce che li hanno deviati, e questa può tranquillamente essere vista come una delle causa del conflitto (non penso che tutto sia necessariamente riconducibile agli interessi economici, diamine..). Però la valutazione complessiva della situazione in iraq spettava al governo, il quale ha fallito clamorosamente, commettendo un atto illegale per dar fede ad informazioni sbagliate. Secondo me ciò è verosimilmente avvenuto a causa delle pressioni provenienti da quelle lobby alle quali premeva di attaccare l'iraq, intimamente legate all'amministrazione Bush. Gianni, non vedo proprio la connessione iraq - 11 settembre, e soprattutto continuo a non vedere come si potesse pensare di sgominare un'organizzazione terroristica bombardando una nazione. Non ha mai avuto senso per me. I fatti (attentati di londra - madrid per citarne due a noi vicini) dimostrano come questa strategia sia non solo inefficace, ma controproducente. Fare una guerra che costa 100 miliardi l'anno è la cosa migliore per chi vende 100 miliardi di materiali e rifornimenti all'anno, mentre è la cosa peggiore per il popolo che li paga con le proprie tasse, credendo di rendere più sicura la propria nazione. Ripeto, la mia tesi è proprio che il governo abbia agito contro gli interessi nazionali, seguendo altri interessi. L'economia americana, fino al 2008, ha viaggiato ad un ritmo di circa il 3,5% di crescita annuale del PIL, niente male se comparato, ad esempio, con il 2% europeo. La crisi finanziara ed economica, la disoccupazione, non sono state causate certo dalla guerra. Semmai il debito pubblico contratto con la guerra ne acuisce gli effetti sulle famiglie americane, le quali si troveranno prima o poi a pagare più tasse (o a vedere la politica monetaria americana dettata dal governo Cinese, chissà). Certo alle banche, che comunque sono state salvate con soldi pubblici, non sembra importare più di tanto del debito pubblico che lievita. In ultimo ti vorrei dire di leggere i link che ho postato precedetemente. Il petrolio se lo sono (ce lo siamo) preso eccome, compagnie inglesi, italiane, olandesi (tutti membri della coalizione) e cinesi ( per loro andrebbe fatto un altro tipo di analisi) concorrono per le concessioni di sfruttamento dei giacimenti di petrolio, tutte che hanno macinato utili negli ultimi anni. Le compagnie americane, è vero, pesano meno ora, ma è anche vero che non hanno più tanti santi in paradiso, dopo il cambio di amministrazione. Cioè Obama non possedeva una azienda petrolifera che è stata comprata dalla Halliburton. Non penso che questo cambi la validità del discorso. Ti immagini l'imparzialità del ministro del petrolio iraqeno nell'assegnazione dei diritti di sfruttamento? Un membro di un governo eletto durante un'occupazione militare straniera, in carica con un occupazione militare straniera in corso, (della quale non si vede la fine visto che il ritiro deciso da obama lascierà sul campo 50000 uomini, più una gran parte dei mezzi), dalla quale dipende ancora gandemente la sicurezza del paese. Per non parlare delle infrastrutture che saranno ricostruite. Sentite, sebbene ciò sia contrario ai principi su cui si fondano gli stati occidentali, posso accettare il fatto che una superpotenza, nel cercare di manetenere il suo status di superpotenza, violi diritti umani, faccia guerre in nome di interessi economici, appoggi dittature e poi le rovesci secondo il proprio comodo, e racconti anche qualche min...ata per giustificare le proprie azioni. Lo hanno fatto anche i russi e i cinesi no? In fondo, ha senso giudicare l'operato di una nazione dal punto di vista morale? Secondo me no, è una perdita di tempo. Dico però che bisogna chiamare le cose con il proprio nome, altrimenti si rischia di animare un gigantesco dibattito fondato sul nulla, il che è lo stesso una gran perdita di tempo. La gente pensa davvero che noi andiamo iraq per esportare la democrazia e sconfiggere i terroristi che minacciano il nostro paese. La gente crede nello "scontro di civiltà" senza nemmeno sapere chi sia Huntington. Loro sono "cattivi" e noi siamo "buoni" oppure (allo stesso modo) loro sono "buoni" e noi siamo "cattivi". Queste categorie non si applicano alla geopolitica, per la miseria. I governi (spesso e volentieri) si muovono per i grandi interessi economici, perchè i detentori di quegli interessi li hanno finanziati, permettendo loro di andare al governo. Perchè a volte sono i mebri stessi del governo, i detentori di qeugli interessi. I detentori di quegli interessi finaziano anche i mezzi di informazione tramite la pubblicità, e hanno un gran peso sull'opinione pubblica che elegge quei governi. Insomma questo non è complottismo o dietrologia, questo è lampante. Non penso che le multinazionali siano i soli ed unici attori e fautori del nostro destino (questo E' complottismo), non è che i governio si muovono SOLO se parla il cda della multinazionale di turno. Penso però che alcune grandi aziende facciano la loro parte, spesso andando oltre quello che, in un regime di libero mercato e democratico, dovrebbe essere il loro campo d'influenza. -
Armi di distruzione di massa in Iraq..
PJ83 ha risposto a GhostOnGripen nella discussione Discussioni a tema
Vediamo un pò: 1 alcuni dei i principali esponenti politici americani erano effettivamente legati ad alcune delle maggiori aziende petrolifere, direi che c'è poco da scherzarci su. 2 i servizi segreti si sono lasciati ingannare, nel senso che hanno accettato l'ipotesi delle armi di distruzione di massa senza pensarci due volte, senza cercare un 'adeguata e necessaria conferma delle informazioni in loro possesso. Sono stati a dir poco degli sprovveduti, possiamo vedere in questo un fattore ulteriore che ha contribuito alla guerra, senza chiamare in causa teorie complottistiche. 3 Saddam aveva un'immagine da difendere di fronte agli iracheni. Dopo anni di propaganda in cui si presentava come l'eroe che avrebbe sconfitto il nemico occidentale non poteva certo piegarsi agli (inaccettabili) attacchi mossi dall'amministrazione americana fondati, non dimentichiamolo, su informazioni fasulle. 4 L'Onu era contraria alla guerra e favorevole a continuare le ispezioni le quali, sebbene con difficoltà, stavano andando avanti (e non avevano dato alcun risulatato che facesse pensare alla presenza di armi di distruzione di massa nelle mani di Saddam). Non ha votato alcuna risoluzione che autorizzasse la guerra, almeno a quanto mi risulta. Ha votato per regolamentare la fine dell'occupazione e la ricostruzione. Se mi sbaglio prego illuminatemi. http://www.peacelink.it/pace/a/6028.html http://www.usembassy.it/file2003_10/alia/a3101603ir.htm 5 ora i cittadini americani pagano i debiti derivanti dalla guerra, ma la halliburton? la chevron? la bp (inglese)? l'eni (italiana)? le compagnie che hanno prodotto armi e rifornimenti? La mia argomentazione è proprio che la guerra è stata condotta disinteressandosi degli interessi dei cittadini americani. Quello che penso è che non so come sia andata esattamente, non posso saperlo, non ci sono documenti che mostrano incontrovertibilmente che sia stata creata una grossa menzogna per giustificare la guerra. Però c'è spazio per ritenerlo, a causa dei legami che intercorrevano fra il governo e i gruppi economici che ho citato. In altre parole, il governo era nella posizione per poterlo fare, e questo sarebbe coinciso con gli interessi persoanali di alcuni suoi membri importanti. La cosa è, a mio avviso, deprecabile. -
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PJ83 ha risposto a GhostOnGripen nella discussione Discussioni a tema
Si sta a vedere che Bush ha messo nero su bianco che stava fregando gli stati uniti per favorire Il complottismo più becero si genera nelle zone d'ombra dei numerosi conflitti di interesse che esistono in alcuni paesi fra potere politico e lobby economiche. In altre parola dalla mancanza di trasparenza di molti governi. E' chiaro che se Condoleeza Rice è stata nel cda della Chevron fino al 2001, se il partito repubblicano viene immancabilmente finanziato dalle industrie che produzono armi, e/o petrolio, mi viene un qualche sospetto che ci sia un qualche genere di interesse da parte dei repubblicani nel favorire queste industrie. O vogliamo dire che non è vero che la lobby del petrolio ha finanziato i repubblicani del governo Bush (padre e figlio)? La gente dotata di scarso senso critico specula poi a dismisura su queste zone d'ombra, inventando tesi ridicole (ad esempio le scie chimiche), ma resta il fatto che queste zone d'ombra esistono e che, come cittadino, mi indigno. Cioè noi vogliamo credere che il governo americano, con il più avanzato esercito del mondo e il più avanzato apparato di intelligence abbia creduto a dei pentiti senza verificare le loro informazioni, e si sia lasciato spaventare da presunte connessioni fra Saddam e Al Qaeda, mentre le nazioni unite raccomandavano prudenza e condannavano i toni dell'amministrazione Bush? Cos'è le nazioni unite avevano un intelligence migliore? Colin Powell era così incredibilmente più avveduto? Che bisogno c'era di attaccare unilateralmente, creando, fra l'altro, un pericoloso precedente storico. Sospetti che Saddam abbia delle armi di distruzine di massa, e che questo possa minacciarti in qualche modo? Benissimo, segui la procedura prevista dagli accordi internazionali, aspetti il verdetto delle UN. O vogliamo credere che l'amministrazione Bush, viste le connessioni esistenti fra alcuni suoi membri e alcuni gruppi economici che avevano interessi alle risorse iraqene e al giro d'affari che basi sarebbe creato in seguito ad una guerra, abbia favorito questi gruppi attaccando l'iraq, convinti (qui si sbagliando), che se la sarebbero cavata in poche settimane (Bush proclamò la fine della guerra dopo la presa di baghdad)? alla faccia dei milioni di giovani americani che sono partiti, di quelli che sono morti, del debito pubblico ce avrebbe finanziato le spese, e dei migliaglia di morti iraqeni. Ragazzi io sono d'accordo a sbugiardare i complottisti punto per punto, ho letto appassionatamente alcune discussioni su questo forum, però non è giusto accettare la versione ufficiale dei governi acriticamente. Cos'è, credete che i politicinon mentono mai? che non possono avere intertessi a mentire? Alcuni link, giusto per capire di cosa stiamo parlando http://www.repubblica.it/online/economia/e...ubo/incubo.html http://archiviostorico.corriere.it/2001/ma...103075967.shtml http://en.wikipedia.org/wiki/Donald_Rice http://en.wikipedia.org/wiki/Chevron_Corporation http://pensatoio.ilcannocchiale.it/post/2294956.html http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...iliardi-di.html http://it.wikipedia.org/wiki/Halliburton -
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PJ83 ha risposto a GhostOnGripen nella discussione Discussioni a tema
Scusate, ho quotato Gianni senza aggiungere la mia risposta, chiedo venia. Non sono antiamericano nel senso che non sono contagiato da quel pregiudizio che contagia molti europei dal dopoguerra, e che li spinge a dir male degli americani a tutti i costi. Io in America ci vado spesso, e mi piace, in america c'è una percentuale di sxxxxzi paragonabile all'europa, non ho nulla contro gli yankees. Io critico solo le scelte politiche del loro governo. . -
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PJ83 ha risposto a GhostOnGripen nella discussione Discussioni a tema
Non volevo fare un discorso anti americano, è chiaro che le lobby economiche agiscono in molti altri stati, esercitando pressioni più o meno forti sui governi. Anche la politica estera è quindi influenzata da queste dinamiche, e con essa l'utilizzo degli eserciti. Non è che gli americani siano peggio degli altri, solo che hanno l'esercito più grande al mondo, per cui il tutto è molto più evidente. Il fatto che "così fan tutto" non significa che sia giusto, non vi pare? Per quanto riguarda l'Iraq, mi risulta che le risorse petrolifere (ingenti), siano in mano alle multinazionali occidentali, delle quali gli eserciti della coalizione costituiscono oggi il braccio armato (io la vedo così). Posto a questo proposito un articolo comparso qualche tempo fa su Repubblica http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...etrolio-si.html Gianni, è vero che i governi sono spesso stati influenzati da gruppi economici nella storia, e non solo negli stati uniti. La mia idea è che questo abbia poco a che vedere con il pluralismo necessario in una democazia. La gente in fondo vota programmi politici ed esprime la propria preferenza per questo o quel cadidato, non per questo o quel gruppo economico. Nessun politico direbbe mai "facciamo la guerra a quel paese perchè conviene a queste compagnie". Nel caso dell'Iraq hanno inventato la minaccia delle armi di distruzione di massa per giustificare la guerra con l'opinione pubblica, mentendo spudoratamente nei mezzi d'informazione da loro lautamente finanziati. Il loro tentativo di ingannare l'opinione pubblica occidentale è stato secondo me un attacco alla democrazia. Accetterei la guerra in Iraq molto di più se il nostro ministro degli esteri avesse detto "cari italiani, abbiamo degli interessi da tutelare, e purtroppo questo potrebbe leder gli interessi del governo iraqeno (e di qualche decina di migliaglia di cittadini)". O comunque avrei vouto che i critici verso la guerra avessero avuto più spazio nei mezzi d'informazione. -
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PJ83 ha risposto a GhostOnGripen nella discussione Discussioni a tema
Gli Stati Uniti sono una nazione, in cui le lobby economiche hanno una forte influenza sulla sfera politica. Le decisioni politiche vengono pertanto prese anche e soprattutto per perseguire gli interessi di quelle aziende che finanziano le campagne elettorali dei presidenti in carica, che forniscono i senatori. L'industria delle armi, le assicurazioni sanitarie, le compagnie petrolifere decidono di fatto il destino dei cittadini americani i quali sono spesso vittime del loro apparato economico. Le guerre vengono decise in base a considerazioni economiche, a seconda degli interessi delle lobby che finanziano i governi. Il caso dell'ultima guerra in Iraq ne è un esempio lampante. Molti membri dell'amministrazione bush avevano quote ingenti di grosse compagnie petrolifere, e hanno ordinato l'attacco all'iraq, potenzialmente uno dei maggiori produttori di petrolio, fornendo motivazioni rivelatesi palesamente false (armi di distruzione di massa, collegamenti del regime con Al qaeda). Non penso di essere un complottista se affermo che probabilmente l'hanno fatto per il loro interesse nel mettere le mani su quele risorse petrolifere. Certo poi le cose non sono andate come previsto, e hanno speso un sacco di dollari con pchi risultati. Abbiamo visto tutti come Bush dichiarò la guerra finita nel 2003. C'è anche da dire che i contribuenti hanno speso soldi, finanziando le operazioni belliche e l'occupazione, mentre molte compagnie ci hanno guadagnato (pensate a chi rifornisce l'esercito, a chi produce gli armamenti etc..) Altro esempio è l'afghanistan, paese la cui stabilità (stabilità che non veniva garantita dai talebani prima del 2001, visto che controllavano a mala pena la capitale) è fondamentale per le mire espansionistiche in asia centrale, non certo per la lotta al terrorismo islamico integralista la quale, fra l'altro, non penso possa portare ad alcun risultato con questi mezzi (intendo la guerra). Insomma al momento dell'attacco all'afghanistan i talebani non avevano ancora rivendicato gli attacchi alle torri gemelle, e quelli già giù a bombardare. Altro esempio è il Nicaragua, paese che conosco e nel quale ho lavorato, in cui gli states finanziarono una guerra civile durata dieci anni, dopo quasi un secolo di continue ingerenze, appoggio a dittatori sanguinari (somoza) a cui la cnn dedicò in totale una manciata di minuti durante tutti gli anni 80. Per perseguire i propri interessi e tutelare i propri cittadini (ma sarebbe meglio dire le proprie aziende) i governi americani non hanno esitato ad opprimere altri popoli, e a tradire quegli ideali su cui gli stati uniti sono fondati. Io non odio gli americani in quanto popolo, i quali fra l'altro sono spesso vittime degli ideali estremisti dei loro governi (liberismo a tutti i costi, se poi 49 milioni di nostri concittadini sono sottonutriti chissenefrega vedi recente articolo di Repubblica), penso però che nel mondo molti popoli abbiano tutte le ragioni di odiare gli states, (in quanto stato, governo, insomma istituzioni). Detto questo, penso che sia questo che definisca il ruolo della super potenza. se così non fosse gli stati uniti non sarebbero l'unica superpotenza mondiale. L'URSs ad esempio, a suo tempo, non fu certo da meno (anzi..). Imporre la propria egemonia significa ricorrere in alcuni casi alla forza, al sotterfugio o comunque a mezzi non sempre compatibili con gli ideali democratici. Scusate se sono andato off topic, non ho letto l'ultima parte della discussione, però l'imperialismo muove il mio fervore politico!! -
Ho letto anch'io il recente articolo riguardante le forti aspettative circa la presenza di vita nel passato marziano (repubblica). Un'eventuale scoperta di tracce di vita su marte potrebbe significare che la vita nell'universo è molto più probabile di quanto si sia ritenuto fin'ora. Se due pianeti su due, fra quelli in grado di ospitare forme di vita nel nostro sistema solare, hanno ospitato o ospitano tutt'ora forme di vita molti scienziati dovranno rivedere i loro calcoli sulla frequenza della vita nell'universo. Una vera rivoluzione
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Ma voglio passare adesso alla teoria della formazione casuale del DNA. Ovviamente si deve partire da quello di organismi semplici e non da quello dell'uomo che ho visto citto qualche post fa. Ammettiamo che sia di 5.000 "mattoncini" da unire in modo organizzato. Le permutazioni di 4 elementi su 5000 posti sono molti miliardi, tuttavia non è solo una combinazione a dare luce ad una forma vivente ma sonon svariate migliaia di combinazione che danno forma a vite con caratteristiche differenti. Comunque, ammettiamo che siano qualche miliardo di combinazioni diferenti prima di avere qualcosa di definibile vivente. Partendo dal presupposto che la vita si sia formata nelle acque, e considerando che gli aminoacidi dell'esperimento di MIller si sinao formati in un metro cubo di spazio possiamo presupporre che ci possa essere un tentativo di unione dei mattonicini entro pochi cm cubici di acqua. Anche considerandone solamente uno a metro cubo, moltiplicando per i metri cubi di acqua presenti nel pianeta avremmo sariati miliardi di matoncini pronti ad essere assemblati. COnsiderando che almeno una volta al giorno, per effetto delle correnti, questi mattoncini sbattessero fra di loro a formare un legame, nel corso di oltre un miliardo di anni si sono potuti creare svariati tentativi andanti in porto con un legame corretto anche se casuale. Ci vorrebbe un esperto di statistica, ma penso che per svariati di tentativi si potrebbe pensare a diversi milioni di organismi creati per mezzo di DNA collegato casualmente nell'arco di un miliardo di anni. Anche se solo se ne fosse creato uno, per duplicazione e trasmissione il pianeta si può tranquillamente appopolare di organismi nel corso di pochi milioni di anni. ---------------------------------------- Io non la metterei in questi termini, semplicemente se una molecola è in grado di duplicare se stessa ad una velocità maggiore di quanto si degrada, per quanto semplice essa sia, prima o poi si diffonderà. Se poi, a causa di mutazioni casuali, essa acquisisce un grado di complessità maggiore, che ne permette un utlizzo più efficiente dell'energia e quindi un tasso di replicazione più elevato, essa si diffonderà ancor più rapidamente. Quando poi questa molecola si troverà circondata da una mebrana che la separi dall'ambiente circostante (abbiamo visto come le compneni principali della membrana potessero verosimilmente essere presenti nel brodo primordiale), e sarà in grado di utilizzare le ossido riduzioni a suo vantaggio, allora avremo una cellula. La linea di confine, a mio avviso, fra materia organica e inorganica, è tutt'altro che discreta. La cellula può essere vista come un insieme di composti chimici che danno luogo a reazioni chimiche perfettamente spiegabili, che seguono le stesse leggi di tutte la altre reaioni chimiche del mondo minerale. la distinzione fra "vita" e "non vita" è, se vogliamo, arbitraria. Prendete ad esempio i virus. Gli scienziati non sono d'accordo se considerarli o meno esseri viventi. Sono molecole di rna (o, meno frequentemente dna) che possono replicarsi utilizzando le strutture presenti nelle cellule. Niente mebrana cellulare, niente organelli. Solo un acido nucleico e una capsula protettiva formata da carboidrati.
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Sfan secondo me hai ragione, volevo scrivere u post come il tuo, ma mi hai preceduto. Ho studiato un pò di biologia, anni fa, e le cose dette da gianni (comunque blogger stimato, spero non se la prenda a male!) sono spesso imprecise. Le membarne cellulari non sono fatte da proteine ma da lipidi e sono molecole abbastanza semplici. La prima forma di vita era probabilmente a base di Rna (così mi hanno insegnato a scuola), e non dna, a elica semplice e non doppia. Il filamento di rna transfert dovrebbe essere in grado di replicarsi senza l'aiuto di enzimi, in presenza di basi azotate ( le già citate ACTG) anche se molto lentamente (non vorrei sbagliarmi, sono passati alcuni anni dal mio ultimo corso di biologia), purchè le basi azotate si trovino nella concentrazione adeguata. Probabilmente la replicazione avveniva velocità molto ridotte all'inizio, a causa appunto della mancanza degli enzimi e di una mebrana cellulare che, fra l'altro, garantisse un'adeguata concentrazione di quei composti necessari alla replicazione. A me l'origine della vita è stata spiegata così all'università. Sia chiaro, è sempre e comunque una teoria ma, a detta dei Prof, è la più accreditata. Poi le leggi dell'evoluzione sono valse, a grandi linee, fin dall'inizio. Ovvero, se per caso una molecola di rna si fosse trovata circondata da una di quelle "bollicine di grasso" che erano le mebrane primordiali e, in quello spazio avesse trovato una concentrazione di basi azotate (che alla fin fine altro non sono che amminoacidi uniti ad una molecola di fosfato e una molecola di robosio, zucchero a 5 atomi di carbonio, correggetemi se sbaglio) più elevata che all'esterno, allora si sarebbe replicata ad una velocità maggiore delle altre, conquistando più spazio. Piccole mutazioni spontanee sorte per caso che si sono accumulate via via fino a generare una forma di vita, e poi via via fore di vita più complesse. E' così che, pare si sia generata la vita, o comunque questa mi sembra essere la spiegazioni più semplice. La quale, sia chiaro, implica un sacco di cose che non piacciono ai credenti. Per esempio il fatto che non c'è una linea di demarcazione netta framateria vivente e materia non vivente. Detto questo, non escluderei l'ipotesi panspermica. Comunque il racconto di Gianni resta molto suggestivo. Archeo ufologia..uoh, molto affascinante. Certo, non credo che la scoperta dei metalli siano frutto di "aiutini" alieni. Voglio dire, qualche decina di migliaglia di anni fa, degli uomini primitivi hanno costruito delle bagnaole per attraversare l'oceano e andare ad abitare le isole dell'oceania, senza sapere che quelle isole erano la. Ecco, questo mi sembra molto più incredibile della storia dei metalli, eppure è successo. E per quel che riguarda il racconto di ezechiele, ne ho letto la versione in inglese (ufficiale) e lì ci hanno messo una nota in cui si specifica che il termine "wheel" (ruota) in antico ebraico significava "to revolv", ovvero girare intorno. Il brano assume così un tono un pò diverso. Comunque vorrei avanzare un'ipotesi riguardo agli UFO, e vi dico che non l'ho sentita in nessun altro forum, sito complottista o altro. Non che ci creda, ma visto che stiamo parlando di cose per le quali per definizione non c'è spiegazione, penso di poter speculare un pò. Allora, ammettendo che la terra sia stata visitata in passato da misteriosi oggetti volanti ecco l'ipotesi: e se questi esseri non fossero alieni, ma esseri umani del futuro che tornano indietro nel tempo per studiare il passato? una specie di storici/archeologi del futuro. Il viaggio ne tempo è teoricamenbte possibile no? In avanti sicuramente, e probabilmente anche indietro. Ora, viste le distanze siderali, e visto il fatto che un'eventualeciviltà aliena si trova probabilmente a svariate migliaglia di anni luce da noi (senon di più), appare davvero improbabile che una civiltà extraterrestre si metta ad ibernare della gente per centinaia o migliaglia (o milioni) di anni per mandarla ad esplorare lo spazio remoto. ( si considera vera la teoria della relatività, che non ammette viaggi a velocità superiori alla luce). Mi sembra molto più verosimile che questi visitatori siano dei viaggiatori temporali, più che spaziali. Questo spiegherebbe perchè preferiscono restare nascosti e non interagire con la nostra civiltà se non in minima parte. Non vogliono alterare il loro presente. Ok questa è fantascienza, come del resto lo sono le storie sugli extraterrestri. Vorrei sapere che ne pensate. Non sarebbe più credibile? Perchè gli ufologi non ci hanno pensato? Magari questo l'inizio di un nuovo filone di baggianate ufologiche eheh..
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Salve a tutti, complmenti per il Forum, lo trovo molto interessante. Riguardo al mondo complottistico ho notato come spesso, i sostenitori di queste teorie bizzarre, abbiano la tendenza a trascurare le regole fondamentali della sintassi Italiana. Basta leggere gli interventi su questo forum di alcuni utenti (es. quello che sosteneva che dietro alla questione ufo c'è molto più di quello che qualsiasi film di fantascienza abbia mai mostrato, compreso man in black), o articoli presunti "scientifici" in altri forum (disinformazione.it), per trovare strafalcioni colossali, e frasi che sembrao scritte da un software di traduzione . Secodno voi perchè? Saranno mica loro stessi degli alieni che utilizzano il traduttore di google per poter scrivere nei nostri forum? (eheh) Inoltre trovo inquietante il fatto che spesso, fonti che trattano argomenti quali multinazionali, WTO, signoraggio, massoneria, presentino anche articoli su bufale colossali tipo medicine alternative, tumori che si curano con il bicarbonato etc.. Gli squlibri del sistema politico-economico internazionale, il potere dei grandi gruppi economici sui governi nazionali sono (secondo me) un argomento lontano dalle ca22ate pseudoalchemiche sulle medicine alternative, i "poteri della mente" e l'agricoltura biodinamica, che però, per qualche ragione, viene sempre associato a queste. Insomma le lobby esistono e hanno un gran potere, non penso che si possa negare. Come la pensate? Un esempio è il sito di beppe grillo. Mi trovo spesso (non sempre) d'accordo con quanto Grillo afferma nel suo blog (fermo restando che è solo un comico e, comunque, certo non un politico) ma poi, se si va a vedere chi sono gli editori del suo blog (casaleggio associati), e si fa un giro nel loro sito, ci si imbatte in deliranti previsioni su un futuro controllato dalla rete, con tanto di simblogie massoniche occultistiche buttate qua e la (cercate il video "prometeus" su youtube, e capirete cosa intendo). Cosa ne pensate? Consiglio un romanzo sull'argomento "follie complottistiche": il pendolo di focault di umberto eco.
