PJ83
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SERVE DAVVERO IL NUCLEARE IN ITALIA?
PJ83 ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
si, anche se penso sia giusto che lo stato investa in questi settori. Non finanziando l'istallazione di pannelli "fuori mercato", ma la ricerca.. -
SERVE DAVVERO IL NUCLEARE IN ITALIA?
PJ83 ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
Non mi fraintendere Dominus, non sono favorevole alle sovvenzioni per incentivare l'istallazione di pannelli solari e pale eoliche..I privati facciano le loro scelte in base alla convenienza economica, senza ricorrere a finanziamenti pubblici. Io dico che bisogna investire in ricerca, in quanto le fonti rinnovabili al momento non sono remunerative, e non ci permettono di mantenere, in prospettiva, il tenore di vita attuale. segnalo un articolo molto in tema. http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/13/uranio-ancora-per-quanto/86218/ -
SERVE DAVVERO IL NUCLEARE IN ITALIA?
PJ83 ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
Saranno anche non remunerative in assenza di sostegni statali (per quanto i costi sono inesorabilmente destinati a scendere con la maggiore diffusione), ma almeno con le rinnovabili non si incorre nel problema della limitatezza delle altre fonti di energia, che secondo me è fondamentale. L'uranio è destinato a finire, come il petrolio e come il gas. Da qui puoi star sicuro che non si scappa. Preferisco che lo stato investa in ricerca, nel tentativo di superare i problemi che tutt'ora presentano il solare e l'eolico, piuttosto che spendere in centrali nucelari che rimandano solo la questione. E se non lo stato chi dovrebbe investire per risolvere problemi che si presenteranno da qui a conquant'anni? davvero pensi che un qualsiasi privato faccia un investimento tanto a lungo termine? Io sono contrario al nucleare. Si dovrebbe piuttosto spendere per finanziare enti di ricerca e università. -
Red Giacomo, dici che la democrazia può sorgere solo in paesi ricchi. Penso sia vero nella quasi totalità dei casi. Ma è vero altrettanto per il comunismo. Marx quando parlava di rivoluzione pensava all'inghilterra industrializzata, alla francia, alla germania, non certo alla russia zarista con un'economia agricola basata sullo sfruttamento di contadini servi della gleba con le pezze al c--o. Forse è questa un'altra delle ragioni per cui il comunismo non funzionò mai nella storia..non fu mai applicato a dovere. Marx, nel descrivere i diversi stadi di sviluppo del sistema economico, individuava le forme tribali basate su caccia e raccolta come le meno evolute (o meno complesse) e il capitalismo come il sistema più evoluto. Il comunismo costituisce secondo marx il superamento e l'evoluzione del capitalismo. Questo per dire che se è vero che da un lato Marx disapprova fortemente, anche su un piano etico, le forti ineguaglianze sociali che il capitalismo creava nell'ottocento, dall'altra ne apprezza la complessità e le possibilità che offre alla borghesia. In fondo era il miglior sistema economico che l'uomo avesse prodotto fino a quel momento (secondo marx, su questa visione marxista dello sviluppo eurocentrico non sono affatto d'accordo..). A grandi linee così la vedevano a quei tempi, almeno questo ho imparato a scuola, e parlando approfonditamente con gente che ne sa più di me. Io penso che la contrapposizione comunismo capitalismo sia qualcosa che è e deve essere legato al passato. Da una parte abbiamo una sinistra a dir poco regressista, contraria al commercio e allo sviluppo economico (se li sentisse marx..), dall'altra abbiamo un liberismo ideologico (penso al tea party in america..) che vuole ridurre al minimo l'intervento statale, ignorando le conseguenze disastrose che ciò ha portato negli stessi stati uniti. In questa discussione si sta portando lo stesso confronto sul piano storico. Non si potrebbero superare semplicemente ideologie e populismi, e ragionare in maniera un pò più pragmatica? L'economia è anche e soprattutto un fatto tecnico. Penso che porterebbe del bene a tutti.. Cmq auguri a tutti, buon 2011
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L'unione sovietica è crollata per gravi inefficienze del sistema produttivo, e su questo non si discute. Le stesse spese miltari che il sistema capitalista fu in grado di affrontare contribuirono al collasso dell'URSS. Aggiungo anche che nonostante le ingerenze statunitensi qui in europa (in particolar modo in Italia, vedi gladio), a noi è andata di gran lunga meglio che agli europei che si trovavano al di la della cortina. Il libero mercato è più efficiente del comunismo di stampo sovietico nell'allocare le risorse, questo è un fatto. E non c'è da stupirsi. Tentare di applicare alla lettera il marxismo che, per quanto rivoluzionario per l'epoca in cui fu elaborato, è pur sempre una filosofia datata diciannovesimo secolo, è quantomeno anacronistico nel mondo post seconda guerra mondiale. Tutte le teorie si evolvono e si adattano ai tempi che cambiano, pensiamo ad esmpio all'evoluzione. Darwin fu un grande studioso, ma oggi il dibattito sull'evoluzione è lontano dalle posizioni iniziali, grazie a oltre un secolo di studi e ricerche ch hanno aggiunto nuovi tasselli al quadro generale. Tuttavia il sistema dei "sinistri" (mi piace questa accezione..) europei ha preso le distanze da quello sovietico, gradualmente a partire dagli anni'50. Oggi, in quei paesi dove esiste una sinistra liberale (non certo in italia) si parla di social democrazia, e delle maniere per adattare questo sistema agli scenari economici del secolo appena iniziato, che cambiano sempre più velocemente. In scandinavia, dove la libertà di iniziativa è supportata dall'intervento dello stato nei casi in cui il mercato si dimostra incapace di allocare le risorse nella maniera più conveniente per la popolazione, si sta ancora meglio che negli stati uniti, tanto in termin di ricchezza pro capite, quanto di distribuzione delle risorse. Anche questo è un fatto. La sinistra in occidente deriva storicamente da una tradizione progressista e illuminista. E' bizzarro vedere come un numero sempre maggiore di "sinistri" assuma posizioni ottusamente conservatrici. Forse è per questo che retrocediamo su tutti i fronti..
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Più che altro, ciò che preme noi "sinistri", è sottolineare come anche le democrazie occidentali, al pari di molti altri imperi retti da una dittatura, abbiano portato morte, fame e distruzione ad altri popoli, in nome del puro interesse economico, in barba ai valori a cui esse dicono di ispirarsi. Spesso e volentieri, dove non riusciamo a commerciare e a stabilire le regole del gioco, arraffiamo con la forza, come fa un bambinello prepotente. Alla faccia del libero mercato.. E' importante che questo sia chiaro, onde non commettere l'errore di considerare la storia come una lotta fra "buoni" e "cattivi"..
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I paesi come il congo o il kenia non sono stati messi in ginocchio solo dalle multinazionali, la storia è ben più complicata..l'africa, così come l'america latina hanno avuto secoli di colonialismo, che hanno annientato le culture indigene che erano presenti in quei luoghi. Le multinazionali, tramite i governi occidentali da loro finanziati, approfittano della debolezza politica di questi paesi, e di politici decisamente inclini a farsi corrompere da potenze straniere, in barba alle esigenze della popolazione. L'Unione sovietica faceva leva sulla potenza militare per sfruttare i paesi satelliti, mentre "noi" appoggiavamo indirettamente regimi (anche sanguinari) a noi amici, imponevamo regole a noi favorevoli nel commercio internazionale affamando le popolazioni del terzo mondo, corrompevamo i governi per favorire la penetrazione delle multinazionali.. Ne a "noi" ne a "loro" è mai importato molto degli affamati del terzo mondo, ne "noi" ne "loro" abbiamo esitato ad abbandonare i principi su cui si basavano le nostre nazioni (fossero essi la democrazia e l'autodeterminazione dei popoli, o il socialismo e la rivoluzione del proletariato) quando si è trattato di tutelare l'interesse di chi era al potere. Da questo punto di vista siamo sullo stesso piano..
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'nsomma, io non li vedo tutti sti benefici portati dall'urss ai paesi dell'est europa. La cecoslovacchia era industrializzata già da prima dell'arrivo dei sovietici, aveva una forte cultura europea, non a caso hanno cercato con forza una via alternativa al regime sovietico (insieme all'ungheria).
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Lasciando stare un secondo l'honduras come esempio dell'imperialismo occidentale, prendiamo il caso del nicaragua, dove gli stati uniti hanno selezionato la classe politica, fortemente autoritaria, dal 1900 in poi, interevenendo militarmente più volte sia direttamente che indirettamente, quando la popolazione insorgeva. Le nazioni unite hanno condannato gli usa del presidente reagan per il famoso caso iran-contras (ovviamente però non hanno pagato alcuna sanzione, ne risarcito la popolazione nicaraguense per un secolo di ingerenze e guerre che hanno fatto del nicaragua uno dei paesi più poveri al mondo). Provate ad andare laggiù e a raccontare alla gente che gli stati uniti portano sviluppo e democrazia. Essù, eddai, completata la decolonizzazione abbiamo continuato a fare i porci comodi in africa e in sud america, tanto noi quanto gli americani, mentre i russi facevano i porci comodi in est europa. Imperialisti ed oppressori lo siamo stati tutti, indipendentemente dalla forma di governo che manteniamo a casa nostra. E comunque la storia SI studia con marx sotto il cuscino, così come con adam smith. Non è tanto una questione di "credo" politico. Marx ha aggiunto dei mattoni fondamentali alla formazione del pensiero occidentale, e che vi piaccia o no, il socialismo è parte della nostra identità di occidentali. La storia si studia in chiave materialista, analizzando le ragioni economiche degli eventi, prima di quelle "spirituali". Non fosse per marx staremmo qui a dire che i nicaraguensi sono poveri sono tali per predestinazione divina, o che la germania ha perso la guerra per la debolezza dello spirito del popolo tedesco.. Continuo a pensare che i tempi siano maturi per valutare il socialismo con serenità, al di fuori delle ombre della propaganda politica pro/anti sovietica (e pro/antiamericana) della guerra fredda. Purtroppo continuo a rimanere deluso da gente anche intelligente e con un buon livello di istruzione, che si ostina a vedere bolscevichi mangia-bambini ogni volta che si tira in ballo il socialismo.
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SERVE DAVVERO IL NUCLEARE IN ITALIA?
PJ83 ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
Soprattutto il nucleare non fa che rimandare di qualche decennio il problema che affrontiamo oggi con l petrolio: la scarsità. L'uranio non è infinito, prima o poi si esaurirà. Contrario, per le ragioni che ho appena esposto. I miliardi necessari a costruire le centrali li spenderei nella ricerca sulle rinnovabili. -
Ma soprattutto chi sarebbero costoro che vorrebbero renderci schiavi con la televisione e i giornali? E' su questo che i documentari di questo tipo, e più in generale tutte queste prediche new age ti fregano! In alcuni storici può essere avvenuto un tentativo di manovrare i media consapevolmente e in maniera occulta per influenzare la pubblica opinione (vedi p2). Ma per affermare che un fatto del genere è la regola in tutti i paesi occidentali ci vuole uno straccio di prova. Almeno una. Specialmente visto e considerato che nonostante questi presunti tentativi di controllo i media, nella maggior parte dei paesi occidentali, tendono ad essere plurali (e qui tronco, sennò si inizia a parlare di politica e i moderatori mi riempiono di tacche) e le menzogne prima o poi vengono fuori. Non è che le cospirazioni non esistono, o non sono mai esistite nella storia. Semplicemente, se si afferma che è in atto una cospirazione, bisognerebbe portare una qualche prova. La loro logica dice: "il fatto che non vedi nessuna prova della cospirazione è la miglior prova della sua esistenza". Vedi che è una logica al contrario, e non c'è modo di controbattere.
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Lo vidi tempo fa.. utilizzano alcune teorie accreditate (es. il cristianesimo affonda le sue radici nel paganesimo), supportandole però con fatti del tutto inventati (ricordo quella sull'origine della parola inglese horizon..esialrante), e altri molto dubbi (il, presunto parallelismo con il mithraismo)..il risultato è l'apoteosi di tutte le teorie complottiste, secondo cui esiste un solo potere che controllerebbe ogni singolo aspetto della di ogni singolo essere umano..la sinarchia, come la chiama Umberto Eco. Quello che dicono sull'11 settembre è una palese puttanata. Dai un'occhiata, ad esempio, al blog di paolo attivissmo in cui vengono analizzati tutti i presunti fatti presentati in questo e in altri video "documentari" del genere, e sbugiardati ad uno ad uno. Il mondo è ben più complesso di quello che vogliono farti credere. Possono esistere ingiustizie nel mercato, alcune aziende possono avere un peso secondo alcuni eccessivo sulle decisioni9 politiche di stati come gli USA, e magari anche il WTO non funziona come dovrebbe..ciò non significa che esiste una super loggia massonica che controlla tutta l'economia, e che ha interesse ad inculare la popolazione mondiale. Eppure certe teorie fanno sempre più breccia nelle persone. Chiamateli pure gonzi ma sono tanti, e tremendamente ottusi, e pretendono il loro posto nella scena politica, in italia come all'estero. Si trovano tanto nell'estrema destra quanto nell'estrema sinistra, fra i militanti di casa pound e i fanatici ambientalisti vecchi no global. Gente che abbandona la via del pensiero razionale e dell'aspirazione al progresso per un l'irrazionalità e la nostalgia di un ipotetico mondo che fu, che è bello solo nella loro immaginazione. Chissà com'è me li ritrovo sempre dappertutto sti complottisti. Da un lato sono affascinato dal loro modo di ragionare, dall'altra sono preoccupato.
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A me risulta che i soldati italiani siano responsabili anche di alcune vittime civili. Sull'ultimo numero dell'Espresso (consultabile anche On line) vengono pubblicati alcuni rapporti dei nostri militari. La fonte è wikileaks. Ecco il link http://espresso.repubblica.it/dettaglio/afghanistan-ecco-la-verita/2136377 Comunque questo non cambia la questione. Se dobbiamo sconfiggere i nostri nemici talebani, tanto vale armarsi a dovere. Anche se resto dell'opinione che si potevano percorrere altre strade..
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missilistica cinese: ICBM, DF-21, Silkworm, C-802 e soci...
PJ83 ha risposto a cloyce nella discussione Armi superficie-superficie
Dipingete la Cina come un gigante di carta, ma a furia di copiare finiranno per colmarlo 'sto benedetto gap tecnologico, come fece il giappone negli anni '80. Guardiamo anche la questione in prospettiva: al momento la loro aviazione sarà anche inferiore ma, come diceva prima cloyce, il tempo è dalla loro. -
missilistica cinese: ICBM, DF-21, Silkworm, C-802 e soci...
PJ83 ha risposto a cloyce nella discussione Armi superficie-superficie
Mi chiedo una cosa. In un ipotetico scontro fra USA e Cina, pensate che il fattore numero non conti? La Cina sarà anche indietro tecnologicamente in campo aeronautico, ma i numeri sono dalla sua parte..e in caso di conflitto potrebbe semplicemente mettersi a produrre caccia di 4 generazione a ritmo forsennato, mentre gli Stati Uniti, vista lo stato disastrato della loro economia, non sarebbero in grado di fare altrettanto. Questo, di per se, è già un deterrente. Sbaglio? Inoltre, è falso che il dissenso negli stati uniti sia stato SEMPRE tollerato. Pensate al Maccarthismo degli anni'50 (scusate per lo spelling). Non voglio paragonare la nostra situazione, o quella degli states, a quella della Cina, ma è sbagliato affermare che gli stati uniti siano stati i paladini della libertà mentre gli "altri" semplice "feccia". Chiedete in Nicaragua cosa ne pensano di Regan. Per non parlare delle ingerenze che ci sono state nella stessa Europa dopo la fine della guerra. Insomma non siate così categorici. Detto questo non voglio difendere il governo Cinese, spero sia chiaro. -
missilistica cinese: ICBM, DF-21, Silkworm, C-802 e soci...
PJ83 ha risposto a cloyce nella discussione Armi superficie-superficie
Scusa vorthex, in quale modo i problemi con il fondamentalismo islamico in pakistan e indonesia spingerebbero questi paesi a non comprare russo? Inoltre non mi risulta che la thailandia sia particolarmente povera. Ha sicuramente più soldi di myanmar, dell'Iran, del Pakistan.. -
Dominus e Tuccio, state facendo due discorsi diversi. Uno sta valutando l'efficacia del caccia misurandola in termini di successo di mercato, prendendo in considerazione quindi le dotazioni attuali. Tuccio invece invece fa un discorso più ampio, considerando le potenzialità del caccia e, con esse, la tecnica e il know how acquisite fin a questo momento dal consorzio europeo. Quest'ultimo, secondo me si è mostrato in grado di progettare e costruire un velivolo all'avanguardia, mentre non si è dimostrato all'altezza sul piano della cooperazione fra le varie parti del consorzio e i governi europei, di fatto i principali acquirenti. Ha giocato un ruolo importante la scarsa disponibilità di fondi da investire in spese militari, o forse è mancata la volontà politica. Di fatto per effettuare una valutazione dell EFA non si può prescindere dal porre termini di paragone. Di fatto, al momento solo gli Stati Uniti hanno un caccia da superiorità aerea superiore al nostro, se mi scusate il gioco di parole. Sono nostri alleati e hanno una spesa militare che è diverse volte superiore a quella di tutti gli stati europei messi insieme. Hanno esigenze diverse dalle nostre e cmq non costituiscono una minaccia. La Russia ancora non ha niente in mano in grado di alterare gli equilibri, se non un prototipo di un aereo di quinta generazione ancora in fase embrionale. I vari SU, allo stato d'arte e combat proven, saranno anche superiori al nostro eurofighter ancora da aggiornare, ma di quanto? E in caso di necessità, non pensate che si correrebbe ad aggiornare i nostri efa alla T3? La questione del valore potenziale di questo aereo conta, è limitante misurarlo solo in termini di successo di esportazione. Le altre potenziali minacce sono decisamente indietro, anche grazie al salto di qualità che l'AMI ha fatto con l'EFA. Infine, quanto sono superiori i caccia di quinta generazione a quelli di generazione precedente (4/ 4.5)? Non si hanno dati attendibili relativi a simulazioni, per cui io non sarei così categorico nell'esprimere giudizi.
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Si effettivamente è la parte posteriore la più danneggiata.. Il che sembra avere ancora meno senso..perchè fare esplodere un aereo vuoto parcheggiato all'aeroporto di punta raisi? Flaggy ha ragione, ci sono fin troppi lati oscuri in questa vicenda, destinati a rimanere tali..
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ah ok, capito, ora ha un po' più senso, grazie mille.. anche se alcuni lati oscuri restano.. per esempio le intercettazioni telefoniche fra il radar di ciampino e martinafranca, la telefonata anonima alla trasmissione di corrado augias del'89.. e soprattutto, perchè uno che volesse far esplodere una bomba a palermo la dovrebbe imbarcare in un aereo, all'interno del vano bagagli?
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Davvero è stato accertato che non ci sono state manomissioni? Leggendo la discussione avevo capito l'esatto contrario.
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Si ma le manosmissioni ci sono state, ci sono testimonianze, intercettazioni etc.. che lo confermano.
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Da quando il Superhornet e i vari f-15/f-16 sono "molto più capaci" dell'eurofighter?? Stando a quanto emerge dai dati divulgati, al momento solo l'f22 è superiore al typhoon. Per tutti gli altri caccia di 4 gen. non c'è storia.
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Passaggio tornado a bassa quota
PJ83 ha risposto a PJ83 nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Anche più di due e sfalzati di più di un chilometro. Passano diversi minuti fra un passaggio e l'altro..La livrea a me sembra marrone, ma potrei sbagliarmi. Io pensavo che tutti questi passaggi potessero vere a che fare con il vicinissimo radar di potenza picena. -
Passaggio tornado a bassa quota
PJ83 ha pubblicato una discussione in Bombardieri & Attacco al suolo
Salve a tutti, sono testimone, quasi ogni giorno da un annetto a questa parte, di spettacolari passaggi di tornado a bassa quota, proprio sopra il luogo in cui lavoro (in provincia di Macerata), a pochi chilometri dal mare adriatico. Sorvolano a non più di 500 m di quota (essendo il territorio collinare direi non più di 300 metri dal suolo) in direzione est-ovest e, una volta arrivati in prossimità dell'adriatico cabrano fino ad arrivare a 1000-1500m, per poi compiere una stretta virata verso Nord, finendo quasi in volo rovesciato. Da un anno a questa parte li vedo almeno 2 o 3 volte a settimana, compiono sempre la stessa manovra, seguendo sempre, più o meno, la stessa rotta. Spesso sono armati. Certi giorni passano anche 7 o 8 tornado, a qualche minuto di distanza l'uno dall'altro. Sono esercitazioni? Pattugliamenti? -
Qualcuno ha visto la puntata di "blu notte" riguardante la strage di Ustica? Si parla di addetti radar ai quali fu intimato il silenzio dai propri superiori.. E' possibile che sia accaduto qualcosa del genere? In particolare nel corso della puntata si ascolta la registrazione di una telefonata in cui gli operatori di ciampino telefonano agli addetti radar di martinafranca (se non vado errato) e parlano di traffico americano nei dintorni del dc9. Mi pare che tutti qui concordino sul fatto che alcune prove siano state in qualche modo volutamente manomesse, in particolare i tracciati radar. Se il dc9 è precipitato a causa di un'esplosione a bordo (il che appare compatibile con i dati in nostro possesso fino a questo momento) perchè far sparire i tracciati radar? perchè intimare il silenzio agli operatori radar? E soprattutto, se si ammette ch c'è stata una manomissione delle prove, fino a che punto è arrivata? Come si può sostenere con tanta certezza che sia stato un missile o una bomba o una collisione o quant'altro? Penso che la verità sulla tragedia di Ustica sia ancora ben lontana dal venire a galla. Ancora una volta, complimenti per la competenza e la serietà.
