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Simone

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  1. Non per sminuire questo robusto aereo ,però è stato forse detta qualche inesattezza,da parte americana,sulle sue capacità in alta quota,durante le relative prove ufficiali pr-accettazioneivelivoli raggiunsero lapur ragguardevole quota di 35000 piedi,però gli Spitfire modello V e successivi,coevi del p47, si arrampicavano abbastanza agevolmente fino ad oltre 42 mila,anche se in missione non sembra che si facesse un uso diffuso di questa capacità; Pierre Clostermann,pur contutte le critiche che il grande,ma controverso,pilota della Francia libera si è attratto nella sua lunga esistenza,ne parla come di un mezzo che poco poteva fare,se non in forte superiorità numerica,contro i tedeschi nelle missioni di "sweep" e ,tutto sommato, talvolta in difficoltà contro gli agili Me109.
  2. I satelliti in orbita terrestre cominciano ad essere davvero tanti,penso che occorrerò prima o poi un "contingentamento" dei lanci,per impedire pericolosi intasamenti delle orbite disponibili,che-nonostante lo spazio sia vastissimo- alla ine giacciono in zone molto ristrette
  3. Non ho trovato notizie in rete, i grintosi guerriglieri Tuareg supportati dal Al Qaeda-nel-Maghreb vivono in accapamenti di tende,quindi esposti a possibili attacchi aerei,oppure in grotte naturali o in rifugi sotterranei scavati in precedenza? Posso pensare che,se queste ultime ipotesi fossero vere,potrebbero iniziare una guerriglia e magari,con il tempo, riorganizzarsi ricevendo,come è ancora possibile, aiuti di vario tipo dai tanti sostenitori che hanno nel mondo musulmano;se invece vivono in mezzo al deserto allo scoperto prima o poi i ricognitori attrezzati come sono di rivelatori sofisticati e/o itanti satelliti-spia li vedranno-dovranno pur accendere un fuoco,prima o poi-e non so se riusciranno ad uscire indenni a lungo dagli attacchi aerei con munizioni guidate, o,se hanno tanti sistemi contraerei, dallo sbarramento di artiglieria che igiàarrivati Caesarpotrebbero riversare. Temo che la forte determinazione del popolo Tuareg,fra i quali in pratica tutti sonopotenziali combattenti, e la Legione Straniera possa dare origine ad un conlitto davvero sanguinoso,fra loro due c'è una inimiciza ormai leggendaria e non vorrei che i Tuareg facessero una guerra "stile-Masada" o"Arnhem",visto che loro non credo siano propensi alla resa
  4. Fra tante discussioni,prosegue sia pure non troppo speitamente il programma di "approntamento" della versione A,la quale è anche-sostanzialmente- l'unica davvero imprescindibile per gli Stati Uniti,secondo me è possibile che,in vista di possibili misure forti contro l'Iran ed i tanti siti potentemente difesi che si sospetta nascondano risorse nucleari,venga in parte messa in secondo piano la prova in volo delle armi aria-aria a vantaggio delle munizioni aria-suolo,per le quali non dovrebbero esserci prolemi particolari
  5. Secondo quello che ho capito il problema più sentito è che l'F-35 costa davvero tanto e la Lockheed Martin non sembra disposta a venire decisamente incontro allerichieste di "personalizzazione",nè tantomeno di cedere i progettiesecutivi per permetterne la produzione su licenza nemmeno nel prossimo futuro. se LM accettasse di far produrre questo velivolo anche fuori dai suoi stabilimenti,magari a partire dal futuro a medio-termine,ecco che molti Paesi avrebbero interesse ad ordinarne un numero alto,poichè ci sarebbe un grande ritorno occupazionale.I contratti invigoe sono stati firmati n tempi prosperi,oggi non è più così epotrebbe essere opportuno riscriverli
  6. C'è una questione secondo me semplice,quanto alo stesso tempo difficile da risolvere:visto che le aziende sono sempre alla ricerca di riduzioni dei costi,quali vie si potrebbero percorrere per abbassare il costo unitario degli F35 in modo che se ne possa acquistare un numero congruo? Vedo che purtroppo i progetti che vedono la partecipazione di soggetti Americani tendono a lievitare di costi senza freni. Non è proprio pensabile una produzionedi versioni "utilitarie",magari con vernice meno sofisticata od elettronica un poco meno potente,per venire incontro allenecessità dei Paesi coinvolti meno prosperi? In fondo,anche senza vernice speciale,la RCS del velivolo sarà sempre ben al di sotto della soglia psicologica di 1m2 che ,al momento,sembrerebbe essere privilegio di pochi. La Lockheed-Martin dovrebbe capire che non siamo più negli anni '80 ed il superlusso non è per niente una necessità,è venuto già da tempo il momento di fare anche nell'aeronautica militari prodotti utilitari
  7. Simone

    U-Boot

    A distanza ditempo vorrei riaprire questa discussione perchè miè capitato sotto mano un bel libro dell'ufficiale britanico Llewell-Jones sulle tattiche anti-sommerigibili della Royal Navyfra il 1917 edil Secondo Dopoguerra; ad un certo punto apparve evidente chele sole unità di superficie,pr quanto numerose fossero, non erano sufficienti per contrastare adeguatamente i sommergibili tedeschi-tutti ottimamente comandati,per altro-,per cui si rendevano necessarie portaerei dedicate. Con molto pragmatismo in Inghilterra si costruirono-però conpoca tempestività- navi ibride,ovvero grossi mercantili o petroliere "tuttoponte",senza sovrastrutture sul quale potevano trovare posto 3 o 4 biplani Swordfish siluranti e contemporaneamente trasportare una buona quantità di carico. Per quanto possa essere vista come una soluzione disperata,ne furono realizzate 19e,sorprendentemente, funzionarono discretamente
  8. Da non esperto in materia, credo però che mettere insieme genti di cultura "africana" vera come chi vive nella zona della capitale maliana con popolazioni Sahariane o Arabe sia una forzatura,perchè -secondo me- le differenze sono troppe e,credo, ci siano anche rancori molto forti fra i due popoli, un po' come è successo fino a tempi recenti in Sudan.
  9. Non ci sono, almeno per ora, giornalisti equipaggiati che seguano le operazioni militari "sul posto", come invece succedeva in Irq nel 1991,per cui le notizie che arrivano sono giocoforza un po' imprecisa, sembra comunque certo che le forze francesi nella zona abbiano già impegnato in duri scontri i miliziani islamici,portando alla loro ritirata da due grossi villaggi in prossimità della "frontiera ufficiosa" fra territorio ribelle e quello che rimane del Mali ufficiale. I combattenti Tuareg sono molto abili, vivono in situazioni estreme in cui gli occidentali fanno davvero molta fatica ed hanno una lunga esperienza in fatto di guerra nel loro deserto, soprattutto nascondendosi di giorno e riapparendo di notte con assalti brevi,ma molto violenti. E' ragionevole che,mano a mano che i Francesi si inoltreranno nel deserto dove se va bene si arriva a 40° di giorno, per loro le difficoltà si faranno maggiori
  10. Massimo rispetto per Bruno Cardini, però Rommel non era uno sprovveduto, è vero che una testa di ponte è precaria ,però ogni ora che passa le forze sbarcate si rinforzano, arrivano munizioni, si scavano trincee, si allestiscono piste improvvisate per i tanti aeroplani per l'appoggio aereo. Alla lunga i cannoni , quando sparano, possono essere individuati e attaccati dagli aerei in funzione di "controbatteria" Se si concede alla forza attaccante di diventare potente i contrattacchi hanno poche possibilità di vincere, in fondo Von Rundstedt forse sopravvalutava le sue pur potenti truppe. Se non esistessero aerei, allora si potrebbe anche, a mio avviso, cercare di ritirarsi al di là della gittata delle artiglierie e fare una linea di contenimento - sull'esempio dello sbarco di Salonicco del 1916-,però con l'aviazione tattica le cose cambiano. Anche ad Anzio, alla fine, la sacca ha tracimato ed i Tedeschi sono stati obbligati a ritirarsi a Nord
  11. I combattenti raggruppatisi attorno al gruppo salafita devono essere piuttosto numerosi, se sono riusciti a mettere in gravi difficoltà truppe regolari presumibilmente numerose come quelle del popoloso Mali, è vero che gli abitanti del deserto sono famosi come combattenti astuti e capaci di lunghe marce,però non penso che qualche centinaio di persone,per quanto abili, possa sconfiggere un esercito regolare munito di mezzi blindati,come stava per succedere nelle settimane scorse. A questo punto, sarà importante conoscere la vera forza di questo movimento e se ricevono,come penso, aiuti consistenti da qualche Paese islamico del Golfo Persico e non so se poche compagnie di soldati francesi potranno portare un contributo decisivo per far pendere la bilancia dalla parte del demoralizzato esercito maliano e meno che meno per riconquistare il terreno fino a Timbuctù
  12. Nelle immagini dei tanti F22 circolanti su Internet non si riesce a vedere, almeno non ci sono riuscito io, se sulla fusoliera è raffigurata la bandiera americana, lo scrivo perchè se non mi sbaglio è/era obbligatorio per tutte le Nazioni munire i mezzi militari di "segni identificativi", nel caso delle aeromobili della bandiera nazionale. A mio parere ,se queste imposizioni sono tutt'ora in vigore, potrebbe essere motivo di incidente diplomatico far volare un'aeromobile,in tempo di pace,nei cieli di altre nazioni alleate, senza segni identificativi di alcun tipo
  13. Simone

    Africa

    A quanto sembra nel nord del Paese è molto probabile l'esistenza di giacimenti di Uranio di "discreta entità" ,come già in altre regioni del vasto Sahara, e sappiamo che in Francia l'energia nucleare gode di un'alta considerazione. Disporre di uranio a costi contenuti, grazie ai buoni rapporti con i governi più o meno legittimi del Mali, sarebbe un buon viatico per continuare a dare ai Francesi energia elettrica a buon mercato, senza la quale la loro economia andrebbe verosimilmente incontro a problemi non trascurabili. Mi sembra dunque fin ragionevole che Hollande ,pur essendo fondamentalmente un "mollo", si dia da fare per arginare questi gruppi armati fin troppo bene armati per essere dei ribelli senza denaro (chi da' loro tutte le armi e le munizioni?) . A parte tutto, non sarebbe bello se gli islamisti armati disponessero di molto uranio per fabbricare "bombe sporche" in grande numero
  14. E' verosimile che negli anni '80 si siano effettuate prove, comprensibilmente strettamente segrete, di "intercettazione" di aerei-radar per mezzo degli F-117, i quali,però, non avrebbero utilizzato missili a guida radar,ma IR,oppure razzi non guidati, favoriti dalla possibilità pi che concreta di avvicinarsi senza essere scoperti fino a distanze piuttosto ridotte. Dato che i radar sono posti sul dorso dei velivoli, una tattica particolarmente efficace, ricordata anche dal sempre informato Tom Clancy in un suo libro, consisteva nell'avvicinarsi a quota particolarmente bassa a velocità ridotta, arrivare quasi sulla verticale dell'aereo-radar e poi iniziare una vertiginosa cabrata per poi posizionarsi in coda, nella porzione cieca del campo-radar, al velivolo oramai privo di concrete possibilità di manovre evasive. A questo punto il Sidewinder sarebbe rimasta l'unica opzione praticabile quantomeno per rendere dura la vita allo "stealth", ed è possibile che l'USAF abbia pensato che i Sovietici/Russi, nel caso avessero prodotto un velivolo simile all'F-117, avrebbero anche scoperto tale tattica
  15. Incredibile, l'Algeria,Paese un po' particolare, che accetta di farsi sorvolare da aeroplani degli odiati Francesi- da quello che so fra i due popoli ci sono rapporti burrascosi ed i politici non lo ignorano- ... Si vocifera,però, che i Rafale abbiano incontrato serie difficoltà ad avvicinarsi alle "fortificazioni" degli integralisti islamici, i quali avrebbero armamenti moderni e non tutti di matrice ex sovietica, e che si è arrivati vicino ad un clamoroso abbattimento. Ci sono notizie abbastanza inquietanti attorno all'improvvisa recrudescenza della situazione in Mali .Però, per contro, il carico di esplosivo riversato sarebbe notevole, a conferma delle doti di "portabombe" che il velivolo francese si è conquistato nel tempo. sul fatto che gli aerei siano stati inviati con il solo pilota, può essere dovuto alla volontà di ridurre al minimo i numero di eventuali morti in azione
  16. sarà interessante vedere un'esercitazione fra F22 ed F35, non mi sembra ve ne siano già state,però i primi F35 "di preserie" stanno completando le varie prove e non dovrebbe mancare molto alla loro operatività. Continua però a permanere a volontà da parte dell'USAF di "risparmiare" i Raptor il più possibile, a questo punto è vero che i loro piloti sono i meno attivi, a parte qualche routinaria intercettazione di mezzi russi che vogliono scimmiottare la Guerra Fredda
  17. Mi sento di dire che la decisione di costruire navi dotate di artiglierie variegate e poderose era stata presa molti anni prima, quando gli aeroplani potevano portare poche bombe leggere ed erano ancora relativamente "lenti" ed i siluri facevano poca strada,mentre i cannoni a lunga gittata potevano bersagliare i nemici senza limiti di tempo, in fondo l'Italia "parlamentare-liberale" non aveva mire globali. Da quello che ho letto Giolitti ed i liberal, anche dopo il 1918,i volevano soprattutto una forza difensiva che potesse fare blocchi navali ed all'occorrenza proteggesse le coste. E' interessante che fin dal 1941 Mussolini autorizzò o comunque non si oppose alla costruzione di una "superportaerei" che avrebbe dovuto essere semplicemente la più grande del Mondo , quasi pronta al momento dell'Armistizio e di cui poi si sono perse le tracce; tra l'altro sembra sia stata esaminata da ingegneri americani che dieci anni più tardi avrebbero preso parte alla costruzione della Forrestal
  18. Non so esattamente cosa sia successo in dettaglio nei varii combattimenti che hanno caratterizzato il "Marianas' turkey shot" ,però ho motivo di credere che , senza nulla togliere al coraggio degli aviatori giapponesi, più che nelle macchine, la differenza stava nei piloti e nella organizzazione generale. Da quello che so la selezione iniziale per diventare pilota di marina era molto dura, in definitiva bisognava essere geni per entrare,mentre i giapponesi (a cui mancavano persone istruite,dato che quasi nessuno poteva andare a scuola), secondo quanto riportato dal Capitano Hara, mandavano sugli aerei coloro i quali arrivavano fra gli ultimi agli esami finali delle accademie.
  19. Auguri di buon anno nuovo a tutti gli iscritti al Forum e che il Forum stesso possa crescere ancora

  20. I progettisti americani avevano, da quello che posso pensare vedendo il secondo disegno, una certa dimestichezza con l'ala a delta ed i canard, mi sembra che avrebbe avuto una maggiore superficie alare con uguale apertura,però il primo credo avesse già ,almeno in parte, in sè il concetto di fusoliera capace di portanza
  21. in questo simulatore esiste una quota massima, oppure, come i Flight Simulator, l'atmosfera è modellata in modo da essere uniforme come densità e , volendo, si può salire anche nello "spazio"?
  22. Simone

    Cliffs of Dover

    Può darsi che questi programmi siano diventati così complicati che ,complice anche il poco tempo che i programmatori hanno a disposizione per verificarne il funzionamento e la età sempre più giovane dei programmatori stessi- che,di conseguenza, hanno meno esperienza-, i problemi sono molti. A mio parere le "patch", proprio perchè pezze, non possono risolvere i problemi alla radice ,a meno che non cancellino le righe di codice incriminate per sostituirle con un nuovo programma
  23. In effetti ,se non ricordo male, le emissioni dei laser illuminanti rientrano nel vicino infrarosso e pertanto sono, almeno in una certa misura, riconoscibili dai sensori delle armi a guida IR. Disponendo di illuminatori potenti credo sia fattibile originare una traccia IR abbastanza forte per essere agganciata da un Sidewinder , anche perchè immagino che queste armi possano trovare utilizzo contro i veicoli "civili" che molto spesso sono utilizzati dai combattenti irregolari, penso ai pick-up 4x4 che si vedono spesso nei filmati sull'Afghanistan o sulla Siria, oppure ai camion che trasportano rifornimenti.
  24. Nella discussione relativa al- forse più virtuale che reale Medium Multirole Combat A- si fa più volte cenno alle iniziative che i rappresentanti tedeschi del Consorzio avrebbero portato avanti per convincere gli Indiani a comprare gli Eurofighter, credo dinque che anche in questo caso il ruolo-guida spetti alla Germania con i buoni uffici della Gran Bretagna. Sul costo, secondo me, che non sono esperto,purtroppo, a questo punto sarebbe meglio cercare di vendere gli aeroplani a "prezzo di costo", ovvero rinunciare ad ammortare gli investimenti fatti e tentare almeno di salvare l'occupazione ed un minimo di know-how
  25. Non so se sia una strada praticabile,però si potrebbe provare a stimare la V0 dal rapporto fra peso e superficie alare, in analogia con i dati noti di altri aeroplani con architettura alare simile. In fondo, come diceva Enrico Ferci, è importante l'ordine di grandezza più che dati esatti al mm/h
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