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Tuccio14

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  1. Il numero 2 del Regime lascia la Libia per l'Italia Probabilmente siamo vicini alla fine. Certo è che non poteva essere altrimenti: armi, consulenti (comandanti) ed appoggio aereo. Era solo questione di tempo. Ora vedremo se il colonnello vorrà arrendersi, scappare (con la possibilità di essere abbattuto, ricordiamolo) e combattere fino all'ultimo, condannando altre vite alla fine.
  2. Nel senso che potrebbero essere armati ma le bombe dei Predator sono più cattive di quelle dei Tornado?
  3. Tuccio14

    Wooden aircraft models

    AH ecco... @Star104G: carini! Un po' costosi...
  4. Tuccio14

    "Tucani" all'attacco ....

    Volere è potere...
  5. Certo che le operazioni in Libia hanno accelerato il consumo di ore delle cellule eh!
  6. Tra l'altro le squadriglie da collegamento dei reparti con aviogetti da combattimento hanno spesso un MB-339A a disposizione per far volare ore a basso costo ai piloti e per vari compiti più "utility", tipo trasporto documenti/materiali urgenti, missione che risulterebbe troppo impegnativa per un SIAI 208 e troppo costosa per un caccia da prima linea.
  7. Il fatto che la velocità massima supersonica sia un requisito fa pensare seriamente ad un concorso su misura per il T-50, però non credere che Lockeed Martin abbia chissà quanti interessi nel Golden Eagle, la maggior parte dei ricavi in quel programma sono arrivati dalla consulenza nella progettazione. Il Master può giocarsi la carta dell'economia di esercizio, che di questi tempi è un valore non da poco, soprattutto in Europa.
  8. Certo è che c'è un limite a tutto... Violazione dello spazio aereo continue e ripetute sono una mancanza di rispetto nei confronti della popolazione di uno stato oltre che nei confronti del diritto internazionale. Comunque lo spazio aereo olandese è di competenza del MUAC (Mastricht Upper Information Centre), ente operativo di Eurocontrol, e raggruppa lo spazio aereo olandese, belga e parte di quello tedesco.
  9. Tuccio14

    MAKS 2011 ....

    Certo che c'è del fermento in Russia, stanno procedendo ad una razionalizzazione dell'aviazione militare molto consistente. Ed il fatto che stiano mettendo in piedi un'altra pattuglia acrobatica, tra l'altro all'europea, è segno che il fermento è sostenuto da ingenti capitali. Per quanto riguarda la sospetta "esibizione" del T-50 non mi meraviglio del fatto che non siano trapelate notizie...
  10. In merito al post sull'aeroporto di Malta i cittadini hanno ben poco da sperare che non si ripeta: in caso di emergenza si è obbligati a mettere a disposizione l'aeroporto, senza considerare che gli aeromobili possono sempre aprire un normalissimo piano di volo civile ed atterrare sull'isola... Per quanto riguarda i Predatori italiani, si sa se sono armati?
  11. Ma saranno razzi non guidati... Non credo che Gheddafi abbia tirato fuori dal cilindro degli antinave all'improvviso.
  12. SU RID di questo mese c'è un articolo interessante sulla situazione nel comando regionale di competenza italiana, quello occidentale. Si stanno facendo progressi ma si soffre enormemente la carenza di uomini, alla quale si cerca di sopperire accelerando la formazione di militari dell'ANA e poliziotti dell'ANP. Alcuni distretti rimangono ancora sotto controllo talibano, in partcolare quelli che confinano con l'Iran e quelli a sud della regione, di etnia pashtun. La crisi ci costringe a riconsiderare la nostra presenza nell'area proprio adesso che si cominciano a vedere gli effetti di anni di operazioni e lutti.
  13. Tuccio14

    London Raid

    CHe le tenga bene in mente chi ancora invoca la guerra come strumento di risoluzione dei contenziosi internazionali. Da una parte è un bene che gli eserciti tradizionali si affrontino sempre meno, seppur a beneficio di conflitti asimmetrici, probabilmenente gli stati sovrani hanno bene a mente quelle immagini. Se la guerra fredda è rimasta tale è innanzitutto grazie al ricordo vivido nella memoria sociale di cosa sia la guerra. Immagini come queste aiutano ad apprezzare il posto dove abbiamo avuto la fortuna di nascere.
  14. Tuccio14

    tensioni in Kosovo

    Con tutto che, parlando di real-politik, l'Occidente abbia effettivamente creato un precedente pericoloso, la situazione del kossovo è diversa: in Italia la Lega siede al governo, l'IRA e l'ETA non godono dell'appoggio della popolazione di cui godevano quelli dell'UCK. Senza considerare il fatto che la voglia di indipendenza nelle nazioni europee è frutto di ideologia e non conseguenza di un massacro. Comunque ultimamente i territori più settentrionali del Kosovo hanno visto il verificarsi di una escalation di episodi che hanno portato anche alla morte di qualche individuo. La miccia è stato un contenzioso di frontiera e la polveriera rappresentata dalle minoranza serbe del posto non ha impiegato molto ad esplodere. La NATO ha spostato truppe sul posto, ed il tutto suona come un campanello d'allarme proprio mentre si pensa di ritirare la KFOR.
  15. In teoria dovrebbe essere un deterrente globale più temibile di un ICBM: quest'ultimo impiega più tempo per arrivare sul bersaglio, per questo drone si parla di 24.000 Km/h, una velocità impensabile fin'ora che permetteebbe di arrivare in ogni parte del globo in una manciata di minuti. Il drone in via di sperimentazione si dice sia già pensato per portare carico utile, e l'idea è proprio quella di avere qualcosa da qualche parte in men che non si dica.
  16. Non ci metterei la mano sul fuoco ma non credo neanche che i verdi rinunceranno così facilmente alla loro personale aviazione imbarcata.
  17. Vuoi mettere la soddisfazione? CLICK! Ffffffffuuuuuuuuuuuuuoooooooooooooooooooooaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaammmmmmmmmmmm!!!!!!!! Muhuhuhuhuhahahahahahahaha... Mh... Mh... Muhuhuhuhuhahahahahahahahahahaaaaaaahaaaaaaaaahaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa...
  18. Si vola molto poco, circa 120 ore all'anno in AMI, si passa molto tempo tra incontri, conferenze e simulatore. Lo studio non ti abbandona mai ed andare in missione all'estero può essere una bella botta di vita. A sommi capi questo, ma parlo per sentito dire. Comunque il confronto tra militare e civile è più che altro una scelta di campo: i militari volano di meno, ma come ti fa volare l'aeronautica militare non ti fa volare nessuno. Immaginate di essere sul vostro Hercules in atterraggio su una pista semipreparata per portare aiuti ad una tribù nel Kenia, oppure di essere su un Tornado a sfiorare le cime degli alberi a 900 Km orari, o ancora su un Tifone ad inseguire un F-16 degli aggressors, su un elicottero del combact SAR a tirare fuori dai guai un plotone finito sotto il fuoco avversario, o ancora su un C-27 tra le roccie del deserto afghano mentre rifornite una Forward Operating Base... Insomma, la vita in AMI può riservare emozioni impensabili per un pilota civile. Di contro, un pilota militare guadagnerà molto meno ed avrà molte più difficoltà a farsi una famiglia, o per lo meno a renderla felice e stabile. Anche un generale di squadra aerea guadagna meno di un comandante anziano con 4 "botte" ed una stella. Risvolto della medaglia: il pilota che ha iniziato civile avrà speso circa 100 mila € per il suo ATPL e farà comunque fatica a trovare lavoro. Una volta a lavoro si troverà, sempre che ne abbia l'occasione, a dover scegliere tra l'alienante vita del pilota di linea che esegue per anni la Linate-Bari o la stressante vita del pilota business sempre a disposizione del viziato di turno che ringrazierà il cielo una volta staccate le ruote da terra per essersi liberato da tutte le incombenze che una piccola compagnia executive affida al comandante. Il charter potrebbe essere un compromesso, non fosse che al giorno d'oggi chi fa charter è solitamente chi non è riuscito a fare la linea, con tutta l'instabilità del caso, per non parlae del fatto che gli equipaggi dei voli charter non possono programmarsi una vita poichè sono costantemente a disposizione della compagnia. Il lungo raggio è un buon impiego, ma volare a lungo raggio ti porta lontano da casa per molto tempo: andata, rest obbligatorio, ritorno e sei di nuovo a lavoro. Una buona soluzione potrebbe essere QUESTA. Oppure trovare un altro bel lavoro, magari nel settore dell'aviazione civile, e tra una soddisfazione e l'altra mettere da parte l'occorrente per un brevetto che ti permetta di volare per hobby e non per costrizione. Avendo lavorato in compagnia aerea come flight dispatcher, a stretto contatto con i piloti, ho ringraziato il cielo di non essere andato fino in fondo con la carriera da pilota: molti non riescono a tenersi una famiglia stretta ed arrivano a non voler volare, salvo poi arrivare prossimi ai 60 e farsi mettere in turno il più possibile, rimpiangendo di non aver amato a dovere quella vita finchè potevano.
  19. Tuccio14

    LOL

    Vabè i ragazzetti di oggi non si regolano... Vogliamo parlare del "ti lovvo"?
  20. Tuccio14

    Il più brutto caccia!

    Sì, ma che brutti!
  21. Sarà... Sinceramente però mi sembra un po' strano: rinunciare ad una difesa aerea credibile, potendoselo permettere, pur di non prendere accordi con i paesi vicini per mandare i piloti a svolazzare sul Mediterraneo. Chi si occupa di difesa aerea sa che in un intercettazione la velocità con cui si raggiunge il "bandit" è fondamentale, forse per la air police invece un aereo più lento può bastare. Per l'aeronautica austriaca, che ormai dispone per forza di cose di caccia di primissima categoria ma che non ha i soldi e la voglia di operarli, vedrei bene un mix di assetti costosi e spendibili per far fronte, rispettivamente, alle esigenze di difesa aerea concrete ed alle normali missioni di air police e pattugliamento in caso di eventi importanti. D'altronde anche in Italia si sono visti fior fior di MB-339 armati di cannoncino e razzi fare da guardia ai grandi eventi, in particolare per l'intercettazione dei pur pericolosi slow movers. Sempre che si voglia correre il rischio di trovarsi con un intercettore più lento del bersaglio proprio quella volta che il bandit non è semplicemente un liner fuori rotta. Certo è che quando la minaccia veniva da est e si chiamava VVS non si sarebbe mai sognato di mettere un addestratore a fare la superiorità aerea. Che la pace duri per sempre...
  22. Tuccio14

    Sprechi di Stato

    Infatti è così. Comunque l'articolo di Dedalonews è esauriente.
  23. Della nuova versione del Mangusta si parla nel relativo topic se può interessarti. Comunque io l'Eurocopter Tiger lo escluderei: è una chimera per tutte le FFAA che lo stanno immettendo in servizio ed una volta a punto non porterà sostanziali vantaggi rispetto alle versioni recenti di elicotteri più datati. E' pur sempre un buon elicotteo da combattimento, ma fossi un ufficiale marocchino preferirei disporre di un Apache piuttosto. Considerando la mole di blindati delle armate algerine preferirei una soluzione collaudata sul serio.
  24. Tuccio14

    eurocopter cougar

    Nel caso albanese credo che l'acquisto sia anche conseguenza dell'impegno tedesco e francese nell'area. Però non sottovalutiamo le caratteristiche della macchina: ok che le vendite militari sono soggette a forti pressioni politiche, ok che ci sono delle macchine più nuove, ma potrebbe essere anche che l'Albania necessitasse di macchine affidabili e relativamente poco costose, in quel caso il Cougar è un'ottima scelta. Il Black Hawk è tutt'altro elicottero.
  25. Era sfuggito anche a me, l'ho appreso da un articolo di Nativi su RID in merito alla presentazione dell'ultimo arrivato Airbus Military al Le Bourget. A quanto pare AleniaAeronautica ha condotto dei test di compatibilità aerodinamica utilizzando il simulacro di un radar Ericsson praticamente uguale a quello che monta l'aeronautica svedese sui Saab in forza alla sua aeronautica. Nulla è stato fatto, a quanto ne sappiamo, in merito all'integrazione dei sensori, ambito nel quale Finmeccanica avrebbe dovuto mettere a disposizione il know how di altre aziende del gruppo. Infatti il sistema di combattimento dovrebbe essere abbastanza nuovo, su misura AMI e NATO-compatibile. Ovviamente gli israeliani non hanno molto interesse a tagliare i propri sistemi d'arma sui protocolli NATO, l'unico motivo che li spinge in questo senso è il mercato europeo, abbastanza florido per l'industria israeliana, soprattutto dell'elettronica. La scelta di Gulfstream quale fornitore riguarda soprattutto le caratteristiche della piattaforma sulla quale integrare i sensori, e direi che il G550 è perfetto. Il C-27 potrebbe dire la sua, ma a mio parere non ha prestazioni sufficienti, in particolar modo in merito alla velocità ed alla tangenza pratica. La flotta E-3A della NATO svolge soprattutto compiti di sorveglianza dello spazio aereo nazionale dei paesi dell'alleanza partecipanti al programma NATO AWACS, raramente viene rischierato all'estero, come avvenne durante "Desert storm" e a seguito degli attentati dell'11 settembre. La Francia è entrata recentemente nella NATO, il Regno Unito ha esigenze diverse oltre quelle della protezione dello spazio aereo, la Turchia mira a diventare una potenza regionale e probabilmente, quando i 737 saranno pienamente operativi, uscirà dalla NATO E-3A component. Di sicuro quello dei moltiplicatori di forze è un terreno poco conosciuto e molto trascurato, ma far parte della componente E-3A della NATO ha un costo e se ci si spendono soldi si hanno anche dei ritorni operativi ed economici. Non sarebbe furbo spendere soldi in qualcosa di inutile, altrimenti non si sarebbe percorsa la stessa strada con la Strategic Airlift Component, programma al quale l'AMI non ha inspiegabilmente partecipato. Per ora i Sentry della NATO garantiscono la sorveglianza dello spazio aereo nazionale, il voler portare a casa questa capacità rientra in un discorso di crescita e razionalizzazione della difesa aerea nazionale. Non confondiamo il SIGINT con l'AEW, sono due cose diverse. Un aeromobile AWACS è un vero e proprio centro C4 volente, un velivolo AEW assorbe in parte queste caratteristiche (è più che altro un sensore aeroportato che permette alla difesa aerea di vedere più lontano), un velivolo SIGINT è ancora un'altra cosa. La HHA dispone di E-2 Hawkeye per l'AEW e di G-550 per il SIGINT, probabilmente l'AMI per il JAMMS vuole una piattaforma "tuttofare", staremo a vedere.
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