Vai al contenuto

Tuccio14

Membri
  • Numero contenuti

    3.029
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    6

Tutti i contenuti di Tuccio14

  1. Ma come, non era stato dichiarato obsoleto addirittura nel '91? Mitico Warthog, c'è sempre quando si devono menare le mani!
  2. Intendevo la proposta che feci per il concorso, ossia QUESTA. Il nomignolo è più qualcosa di commerciale che altro, in particolare l'aeromobile nell'AMI è stato omologato e designato T-346A. Anche i vari Tornado, Tifone e Ghibli sono omologati e designati con degli acronimi, tralasciando i nomignoli. Tra le aeronautiche maggiori a designare gli aeromobili con dei veri e propri nomi è rimasta solo la RAF, che si comporta così sin dalla prima guerra mondiale. Se l'Eurofighter EF-2000 in AMI è designato F-2000A o TF-2000A, nella RAF lo stesso modello è designato Typhoon F1 o Typhoon F4 o ancora Typhoon FGR1, a seconda dell'aggiornamento avionico.
  3. Semplicemente: era ora che qualcuno si svegliasse!
  4. Tuccio14

    Caccia indiano 5 gen (AMCA)

    Basti pensare che anche fino alla seconda guerra mondiale i mezzi avversari, se catturati in condizioni operative, venivano ridipinti con le insegne giuste ed impiegati al fronte! Immaginate di farlo ora, dove a malapena si riescono ad integrare gli armamenti di proprietà...
  5. Tuccio14

    Agusta BA609

    A dire il vero non mi sono mai chiesto perchè Bell si comporti in questa maniera. E' stata negli anni la vera artefice del successo di Agusta, prima concedendogli la preziosa licenza di produzione e vendita della famiglia 205, tra l'altro in tempi dove la macchina aveva un elevatissimo potenziale di crescita, poi abbandonando il 139 (che AW ha reso il punto di riferimento della categoria) ed ora trasferendo praticamente agli italiani tutto il know how sui tilt-rotors che i contribuenti statunitensi hanno finanziato. Se le scelte di AW si rivelassero azzeccate come in passato direi che hanno fatto un altro assist alla concorrenza.
  6. Però non ho capito come faccia a sostentarsi...
  7. Infatti un mini Spectre non è propriamente una delle prorità dell'AMI, anzi lo definirei decisamente uno spreco di soldi se pensiamo che i Tornado proteggono le nostre coste con armamento di caduta, per non parlare di trasporto strategico, SIGINT/ELINT, AEW e soliti noti. Direi piuttosto che se il programma di integrazione degli armamenti interessasse anche qualcun altro l'AMI potrebbe beneficiare con poca spesa dei kit rafforzando l'efficacia del proprio segmento "special forces" (stormi 9°, 16° e 17°), assetti del genere sono richiestissimi in teatri come l'Afghanistan, ma ripeto, non è una priorità. L'aspetto maggiormente positivo di tutto ciò è sicuramente la dimostrazione della maturità della macchina e del suo ancora elevato potenziale di crescita. Chapeau!
  8. Ma se fosse caduto per una qualsivoglia avaria credete veramente che Gheddafi lo ammetterà? Mi sembrava abbastanza scontato che la storia addirittura dell'Apache abbattuto fosse una bufala propagandistica...
  9. E' da molto che gira 'sta storia del più potente sensore in circolazione, che in effetti potrebbe trovare conferma in una banale analisi logica della questione: il radome del Typhoon è enorme rispetto a quello degli stealth, di conseguenza se ci montiamo dei sensori ugualmente avanzati ma in numero molto maggiore otteniamo delle prestazioni proporzionalmente migliori. Fondamentalmente la versione del consorzio è questa. Il che potrebbe avere un senso considerando il solo sensore e non l'intero sistema, la cui efficienza dipende da molti altri fattori. Senza dubbio, però, non è per forza da escludere che il Captor-E sia un ottimo radar: Selex Galileo e tutto il consorzio Euroradar hanno tutte le carte in regola per fornire apparati avanzatissimi, l'industria europea dell'elettronica non è poi così indietro rispetto a quella statunitense e russa. Non dimentichiamoci che anche Saab ha preferito Selex Galileo agli americani per fornire componentistica (radar) per il Gripen NG, e sinceramente credo che la valutazione degli svedesi sia stata più condizionata dalla qualità del prodotto che dalle pressioni politiche, sulle quali gli USA non avrebbero fatto fatica (considerando anche la provenienza del propulsore dello stesso caccia). Spero che sia vero comunque e spero che Eurofighter abbia studiato il processo di retrofit rendendolo il più economico, semplice e personalizzabile possibile, proseguendo nella formula dello sviluppo a spirale del sistema e dei sottosistemi che fin'ora ha consentito ad ognuno di avere il caccia che poteva permettersi, soprattutto tecnologicamente parlando. La buona notizia è sicuramente il rinnovato impegno dei paesi del consorzio nel portare avanti l'integrazione e lo sviluppo, ancor più che il retrofit, poichè metterebbe l'industria nelle condizioni di poter esportare più facilmente il velivolo e offrire pacchetti di aggiornamento ai paesi del consorzio a prezzi più contenuti. Parlo molto di retrofit poichè la notizia meno buona è che la T3A è stata ordinata con l'ormai superato, seppur valito, Captor-M.
  10. Che rispolverino la mia proposta?
  11. Ma anche l'F-35B? Potrebbe essere un buon investimento per la Marina Italiana, nonchè per l'AMI che finalmente potrebbe svolgere il ruolo che gli compete con credibilità.
  12. Tuccio14

    RSK MIG E-721

    In effetti sarebbe la naturale evoluzione del ruolo di MiG nell'industria aerospaziale russa: come negli anni '70 Sukhoi pensa ai pesanti (Flanker) e MiG ai leggeri (Fulcrum). Se mai venisse realizzato sarebbe esattamente la controparte russa dell'F-35, per lo meno a grandi linee.
  13. Tuccio14

    Agusta BA609

    Era solo questione di tempo! Mi compiaccio molto a constatare tutto questo fermento in AgustaWestland comunque, ed il fatto che investano e credano nel progetto è segno di un analisi di mercato andata a buon fine. Di sicuro su questo terreno Sikorsky ed AgustaWestland sono molto più avanti del gigante Eurocopter, che con quell'accrocco di Douphen modificato non sta recuperando gran che del terreno perso.
  14. Per ora no, ma l'ESA pare essersi stufata di pagare i russi, se ritrovo posto la fonte che riporta le intenzioni di provvedere ad una capsula per equipaggi di proprietà, adattabile ai vettori in uso negli attuali cosmodromi. Molto più economica dello Shuttle, per lo meno nelle intenzioni, ma per ora nulla di concreto. C'entrano qualcosa anche gli USV Polluce e Castore dell'ASI. Per il momento l'unico obbiettivo non centrato rimangono i costi, l'aeromobile è ancora pensato per essere robusto e facilmente manutenibile. Che costerà il doppio di un Tifone non ci metterei le mani sul fuoco però, evidentemente non ricordi quanto costino i caccia europei. Che poi ogni programma ad alta tecnologia attualmente sfori il budget non è certo una novità, ma teniamo bene a mente che al JSF si sta chiedendo molto di più di quello che facevano e fanno gli F-16. Segno anche dell'inevitabile evoluzione delle dottrine in ambito NATO, che non prevedono più assetti leggeri e spendibili. Diciamo che il JSF è stato creato come "truppa" ed è diventato una "special force", e sappiamo bene che sostituire i battaglioni di fanteria con soldati altamente equipaggiati con un rapporto 1:1 ha costi elevati. Non si può pretendere di sostituire dei fanti con dei rangers pagandoli la stessa cifra
  15. Tuccio14

    Programma T-X

    Più che NIH syndrome la definirei NPH syndrome, Not Payed Here!
  16. Senza dubbio il PC7 è un collaudatissimo e validissimo progetto. Solo che è l'ennesimo fallimento dell'industria nazionale indiana, un po' devo dire che mi dispiace...
  17. La rete Galileo è una rete civile che servirà come sistema di navigazione globale certificato, sovvenzionato dall'Unione Europea, di cui è già stato buttato il "tappeto normativo" dall'ICAO (che definisce genericamente i sistemi satellitari GNSS). Il possibile utilizzo per scopi militari dei ricevitori Galileo, la responsabilità delle conseguenze di eventuali avarie e la proprietà delle tecnologie sono i principali problemi che il programma sta affrontando, più gravi ancora dei finanziamenti e delle tecnologie impiegate. Per le applicazioni militari la rete GPS statunitense copre ampiamente le necessità della NATO con una precisione millimetrica. Il COSMO-SkyMed, invece, come già anticipato da Harmattan, è una piccola rete di satelliti geostazionari principalmente dedicata a comunicazioni criptate militari e ricognizione co-gestita da italiani e francesi, che si è rivelata di fondamentale importanza per le missioni fuori dai confini nazionali, dall'Afghanistan alla Libia. I satelliti sono geostazionari, che vuol dire che girano su orbita equatoriale ad una velocità angolare pari a quella di rotazione della Terra che gli permette di coprire sempre la stessa area, come nell'immagine (relativanella fattispecie all'EuMetSat). Le costellazioni GPS e Galileo, invece, sono formate da decine di satelliti in orbita medio-bassa che permettono di poter "vedere" in linea ottica contemporaneamente più satelliti in modo da avere una maggiore precisione della misurazione. I satelliti spia classici, invece, orbitano solitamente molto bassi, il che gli permette di ottenere immagini a più alta risoluzione e di passare ripetutamente sulla stessa zona (o quasi), nonchè di essere meno visibili e vulnerabili dato che alle basse orbite la velocità di fuga è elevatissima (nell'ordine delle decine di migliaia di chilometri orari).
  18. Tuccio14

    AW189 ....

    Ah ma praticamente è il 149 civile! Ci assomigliava troppo in effetti! Il fatto che viene proposto con un nome commerciale totalmente diverso e certificato come un velivolo tutto nuovo è segno di notevoli differenze con il modello dal quale deriva però... Comunque avete notato che un po' tutti gli elicotteri recenti (NH-90, EC-175, Drhuv...) hanno la stessa impostazione dell'AW139? Qualcuno conosce i vantaggi di questa configurazione rispetto ad un'altra?
  19. Concordo con te Unknown, a parte quando dici che i russi sono gli unci a poter andare nello spazio. Per fortuna anche l'ESA ha i suoi vettori, e parlo di Ariane e Vega. Per quanto riguarda politica e sprechi non dico altro, l'argomento è vietato, anche se sono sicuro che di sicuro l'unico motivo per cui potremmo perdere questo treno sarebbe la rinuncia al B da parte degli USA, scelta che potrebbe portare a conseguenze pesanti per le forze armate italiane.
  20. Tuccio14

    Programma T-X

    Come ho già detto il Master e lo Yak-130 condividono solo l'impostazione aerodinamica, tra l'altro largamente rivista da Alenia Aermacchi, per il resto sono macchine e sistemi addestrativi totalmente diversi. Mi puzza tanto di scusa per non selezionarlo negli USA...
  21. In pratica l'India ha scelto il proprio addestratore intermedio, lo ha scelto ad elica e procede a stento con lo sviluppo del progetto nazionale. Una notizia che potrebbe nasconderne altre!
  22. Ah praticamente AW ha venduto all'industria turca la licensa di produrre, vendere e sviluppare il Mangusta mentre stava sviluppando questa versione a mio parere decisamente più interessante (e più appetibile), soprattutto considerando che la concorrenza sul mercato estero per questa categoria di elicotteri è costituita dal travagliato Eurocopter Tiger, dall'ultima evoluzione del più costoso e meno agile (ma più pesante e collaudato) Cobra statunitense e da produzioni nazionali di ignota validità. I russi paiono essere rimasti un po' al palo con produzioni troppo diversificate che hanno disperso gli investimenti dell'industria, recentemente riunita sotto un unico "cappello". Di solito gli stati che possono permettersi assetti così pregiati e "lussuosi" dispongono anche di un'industria nazionale capace di supportare le richieste delle forze armate, ma non è detto che il progetto non possa affermarsi, oltre che nel mercato domestico, anche nei mercati dei soliti noti spendaccioni. L'ultima versione del Mangusta a quanto pare interessa molto, ma molto da vicino l'Aviazione dell'Esercito Italiano, che dopo le vicende afghane pare aver compreso la versatilità degli elicotteri da combattimento (o esplorazione e scorta, come sono definiti nell'EI). Mi sembra quasi scontato l'impiego di questa versione nell'AVES dopo che verrà sviluppata, alla fine i kit di conversione dovrebbero garantire poca spesa e molta resa, anche considerando che di solito vengono sviluppati su misura delle esigenze nazionali. Fa piacere, inoltre, notare il coinvolgimento e la collaborazione delle forze armate ai progetti dell'industria. Curiosa anche la denominazione, ARH-129D invece che il solito e civile AW129: molto ammerigana.
  23. Sì intendevo la Royal Navy! Nella NATO il Sea King è stato sostiuito per lo più da aeromobili di categoria superiore come l'AW101, anch'esso offerto nelle due varianti da ASW e trasporto tattico.
  24. Tuccio14

    AW189 ....

    Praticamente AW fa gli elicotteri in scala! trovata la formula ideale man mano la ingrandisce o la rimpicciolisce a seconda delle necessità. Anche ad un occhio esperto non risulterebbe facile distinguerlo dal 139 o dal 149. Comunque pare fatto su misura per il trasporto off-shore, 16 seggiolini sono tanti eh! Il 179 sinceramente non ricordo neanche come fosse fatto ed a che categoria appartenesse...
  25. Credo non lo sappia neanche la NETMA...
×
×
  • Crea Nuovo...