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CRISI FINANZIARIA 2008 - Topic Ufficiale -


Leviathan

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S&P taglia il rating dello stato del nord europa

Islanda: crolla la corona, la Russia presta 4 miliardi di euro alla banca centrale

La divisa islandese cede il 35% sulla moneta unica e viene svalutata. Nazionalizzata la Landsbanki, la seconda del Paese

 

MILANO - Nell'ambito della crisi finanziaria c'è un Paese che sta anadando letteralmente a fondo: l'Islanda. E che rischia di finire sotto l'orbita russa. Dopo che lunedì il governo aveva annunciato di essere pronto a nazionalizzare tutte le banche sull'orlo del fallimento e la corona islandese aveva perso il 20% nei confronti dell'euro, le autorità islandesi hanno oggi messo in amministrazione controllata e posto sotto il controllo pubblico la Landsbanki, la seconda banca del Paese, per assicurarne l'operatività. La banca centrale islandese ha comunicato che la Russia concederà al Paese un prestito da 4 miliardi di euro.

 

CROLLA LA CORONA ISLANDESE - A seguito della notizia su Landsbanki e al taglio del rating dello Stato da parte di S&P (di due livelli da A- a BBB) la corona islandese ha perso un ulteriore 35% contro l'euro per poi ridurre la flessione alla notizia del prestito russo. Intanto il fondo d'investimento islandese Exista ha annunciato la cessione per 1,41 miliardi di euro della propria partecipazione del 20% nell'assicurazione finlandese Sampo «ritenendo prudente ridurre l'esposizione sui mercati finanziari».

 

SVALUTATA LA CORONA - La banca centrale islandese ha reso nota l'intenzione di agganciare le oscillazioni della valuta locale, la corona, a un paniere di valute a un livello di 131 corone per euro. La decisone ha effetto immediato.

 

http://www.corriere.it/economia/08_ottobre...44f02aabc.shtml

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ah si?

non è la prima volta che il corriere della sera sbaglia:

mesi fa pubblico una ricerca dove Bush aveva il QI più basso nella storia dei presidenti USA

 

la ricerca era una bufala di una testata on line francese, se non erro.

 

la testata francese (se era francese, non ricordo) si scuso mentre il corriere non pubblico la smentita

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La notizia l'hanno data tutti, il fatto è che i Russi hanno smentito.

Bisogna capire se è una manovra o se sono notizie vere, in ogni caso se anche l'economia Islandese risulta appoggiare sull'aria, e qui siamo ben lontani dalle grosse speculazioni finanziarie e dai mercati, è un bel guaio.

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La notizia l'hanno data tutti, il fatto è che i Russi hanno smentito.

Bisogna capire se è una manovra o se sono notizie vere, in ogni caso se anche l'economia Islandese risulta appoggiare sull'aria, e qui siamo ben lontani dalle grosse speculazioni finanziarie e dai mercati, è un bel guaio.

Sembra che la notizia è vera.

 

Il ministro delle finanze russo Kudrin ha dichiarato che la Russia considera positiva la possibilità di dare un prestito all'Islanda.

Link (in russo)

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ma , non avevano già chiesto credito agli svedesi ?

 

Bisogna capire se è una manovra o se sono notizie vere, in ogni caso se anche l'economia Islandese risulta appoggiare sull'aria, e qui siamo ben lontani dalle grosse speculazioni finanziarie e dai mercati, è un bel guaio.

 

dominus l' economia Inslandese , a quanto pare è in crisi per cause sue proprie (modello sociale alla svedese sostenuto dal debito e non dalle entrate fiscali) , e non per effetto della crisi usa.

 

Non male come idea per i russi.
infatti,per me, tra poco arriverà la controffera occidentale Modificato da cama81
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Non credo che la Russia punti ad un iniziativa strategica da quelle parti, alla fine è un paese NATO da sempre e dipende da USA e Europa per molti assetti, loro puntano ad accaparrarsi contratti per lo sfruttamento delle materie prime artiche, e in questo il prestito può rivelarsi una mossa azzeccata.

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infatti,per me, tra poco arriverà la controffera occidentale

Dubito... Non siamo in condizioni di investire miliardi in questo momento... In realtà non capisco neanche come faccia la ussia ad esserlo, dato che anche lei non è immune alla crisi.

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Putin ha reagito alla sua maniera: semplicemente la borsa di mosca resta chiusa a tempo indeterminato. Vista la struttura "monotematica" del loro mercato (esportazioni energetiche) e visto che il prezzo del petrolio sta andando a picco, erano quelli che avevano sofferto le perdite maggiori di tutti (aggiungeteci la crisi globale e capirete)

Modificato da Rick86
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io no ma sul sito ufficiale di annozero la puoi rivedere trutta, o i tratti più importanti

 

edit

santoro pubblico una ricerca per il quale nel mondo ogni dollaro prodotto di guadagno ce ne sono 3.7 di debiti

Modificato da Leviathan
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Ragazzi io non posso fare a meno di chiedervi delle delucidazioni perchè sennò non riesco a collegare tutto quello che leggo.

Premesso che ho letto tutta la discussione, e premesso che la trovo interessante e ricca di contenuti ( potevate magari evitare il batibecco su San Marino....siete i soliti :rotfl: ) mi ritrovo come uno spettatore che si è perso l'inizio del film...

 

Allora la domanda è: che cosa sta al principio di questa crisi? Quali sono state le cause che hanno portato a questo trend economico negativo? ( in termini più rozzi: da dove viene fuori tutto sto casino??? )

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Ragazzi io non posso fare a meno di chiedervi delle delucidazioni perchè sennò non riesco a collegare tutto quello che leggo.

Premesso che ho letto tutta la discussione, e premesso che la trovo interessante e ricca di contenuti ( potevate magari evitare il batibecco su San Marino....siete i soliti :rotfl: ) mi ritrovo come uno spettatore che si è perso l'inizio del film...

 

Allora la domanda è: che cosa sta al principio di questa crisi? Quali sono state le cause che hanno portato a questo trend economico negativo? ( in termini più rozzi: da dove viene fuori tutto sto casino??? )

 

 

Semplificando molto le banche americane hanno creato la formula "subprime" per far accedere al credito, specialmente riguardo al mercato immobiliare con i mutui e non solo, una buona fascia della popolazione che non ne avrebbe avuto diritto a causa di precedenti problemi di insolvenza. Ovviamente questi prestiti erano concessi a tassi più alti del normale.

Ovviamente la crescita della domanda nel settore edile ha creato una vera e propria bolla immobiliare che è crollata quando la crescita dei tassi ha portato all'insolvenza milioni di americani e le banche si sono trovate a pignolare gli immobili, nel frattempo calati di valore in maniera sostanziale, trovandosi con grossi problemi di liquidità.

Questi problemi di liquidità sono stati una delle concause delle recenti crisi bancarie e al fallimento di alcuni colossi di wall street.

Se fino ad un mese fà, però, si pensava ad un problema nato nell'economia reale adesso ci si rende conto che la crisi ha fatto cadere un castello di carte creato negli anni, a mio parere sin dall'inizio degli anni '80, dalla finanza mondiale, specialmente americana, che ha portato in una seconda fase della crisi che adesso sta colpendo la borsa.

Però il fatto che i crolli stiano colpendo molti titoli di società sostanzialmente sane mi fà pensare che sia in atto una spirale di panico borsistico unito a delle speculazioni a ribasso che stanno avendo effetti devastanti, e non credo che ci siano interventi pubblici che tengano perchè l'economia virtuale della borsa è ormai totalmente staccata dalla realtà produttiva e quindi è soggetta a fenomeni che rientrano più nella psicologia, e a mio parere ad una specie di nuova religiositò, che poco hanno a che fare con la scienza economica.

 

P.S. Sono considerazioni buttate a braccio dopo una lunga giornata, se ci sono imprecisioni vi prego di correggermi ;)

 

P.P.S. Vedo che c'è in onda matrix che parla proprio della crisi

Modificato da Dominus
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Allora la domanda è: che cosa sta al principio di questa crisi? Quali sono state le cause che hanno portato a questo trend economico negativo? ( in termini più rozzi: da dove viene fuori tutto sto casino??? )

In poche parole, il motivo principale è inadeguatezza di sistema finanziaria, basata su fractional reserve banking. Il sistema funziona finché riesce ad espandersi, una volta raggiunto il limite, il sistema precipita.

Se vuoi capire come funziona il sistema, consiglio di leggere I Want The Earth Plus 5%.

Saluti,

Debugger

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sei esperto di economia debugger?

Non ho un titolo di un economista, pero ho lavorato per 6 anni nella banca centrale di una piccola repubblica Kirghizistan (ex Unione Sovietica), da 94 fino 2000. Dove ero responsabile di sviluppo di sistemi informativi. Nelle questi anni ho sviluppato una sistema gestionale interna, una sistema di compravendita on-line dei BOT e delle valute. Quindi conosco abbastanza bene il meccanismo di funzionamento dal interno.

 

come può essere affrontata la crisi per te?

Questa crisi è una crisi sistemica, dove convergono diverse cause:

- crisi sociale (invecchiamento di popolazione, con relativi alti spese di sanità e assistenza);

- crisi produttive (deindustrializzazione, puntamento sulla finanza e settore di servizi, che non producono il valore aggiuntivo per economia);

- crisi finanziare, alto indebitamento delle persone, imprese e i governi;

 

Per cominciare a muoversi in direzione giusta, occorre nazionalizzare tutte le banche, inclusi quelli centrali, FED, BCE e il resto. Ormai è dimostrato che i privati non possono gestire il Denaro, per enorme conflitto di interesse, e perché, in fin di conti, è lo Stato che tenuto a risolvere i casini di finanza. E nazionalizzazione è già accaduta in Islanda, in gran parte in UK e USA. Come minimo, le banche devono passare dalla sistema di riserva frazionaria a sistema di 100% riserva, in questo modo i banche non potranno guadagnare i profitti enormi, destabilizzando il sistema a lungo termine. Creazione della moneta va affidato allo Stato, il sistema attuale, dove il denaro viene creato dal nulla dalla banca centrale contro i BOT dello stato (quindi indebitandoci) è poco sensata. Questo è come minimo.

 

Per risolvere il problema per bene, una volta il sistema bancaria nelle mani dello Stato, occorre ripensare il concetto di Denaro. Nello sistema capitalista, il Denaro rappresenta troppe cose, diventato un culto "sacro" di Mammona, ma in realtà il Denaro non esiste in natura, è una invenzione umana, una sistema di attribuire i valori agli oggetti per interscambio delle merci.

 

Nel mondo globalizzato, se ci pensi bene, il Profitto non esiste, perché, per funzionare bene, l'economia ha bisogno che i beni prodotti vengono comprati, quindi nella sistema chiusa, come nostra pianeta, il somma di tutte le merci venduti deve essere uguale a quelli a disposizione dei consumatori. Quindi il Profitto di uno è un Disavanzo di altro. Che a lungo andare deve essere gestito comunque, come dimostra questa crisi.

 

Quindi il ruolo del Denaro va diminuito con sviluppo della società, e alla fine il Denaro deve scomparire. Faccio un esempio, ormai siamo in grado di produrre abbastanza cibo di nutrire intera società, ad un certo punto, potrebbe essere conviente di distribuire i prodotti alimentari gratis, perché gestione delle vendite ha un costo ormai superiore a quello di produzione per la società. Certo, resteranno alcuni prodotti esotici, tipo caviar, a pagamento, ma le carote, patate, verdure e roba simile potrebbe essere distribuita dallo Stato gratis. I prodotti venduti resteranno quelli che la società non produce abbastanza, o quelli ritenuti dannosi, come l'acohol e tabacco.

 

Questo è quello che penso, in poche parole, al riguardo della crisi finanziaria.

 

Cordiali saluti,

Debugger.

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Non concordo con la tua analisi, di stampo propriamente veterosocialista.

In questo momento l'errore più grande sarebbe cedere alla paura e andare verso una politica di chiusura e di nazionalizzazione.

L'economia reale è superata da un pezzo e non possiamo più pensare di ridurre tutto ad un misero interscambio basato sulla produttività, come neanche si può pensare ad un ritorno a modelli di un secolo fà.

Io credo che la crisi, intesa non solo come tracollo ma nel suo senso originale di momento di discernimento, sia un evento ciclico connaturato ad un sistema, ma non per questo possiamo pensare di rinnegare quello che ci ha portato ai nostri standard di vita odierni.

La riduzione di una crisi ad un mero problema economico è infatti indice di superficialità, e questa superficialità nel codificare i comportamenti umani e sociali come semplici interazioni economiche ha portato ad una crisi ben più grande e storicamente importante, che bugger senz'altro conosce bene.

 

Domani mi spiego meglio ad un orario più consono ;)

Modificato da Dominus
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Aggiungo, che come al solito, il livello della vita dipende non tanto dalla sistema economica, si può vivere bene con capitalismo, sia con socialismo, unica cosa che conta molto è la efficienza della classe dirigente, se gli altri condizioni sono sullo stesso livello. Pero il sistema socialista si presta meglio alla valutazione oggettiva dei risultati dei manager. In sistema socialista si può stabilire le regole scientifiche semplici e chiare per tutti. Per esempio se i prezzi aumentano, è chiaro che il responsabile è il ben preciso ministro di economia e la politica va raddrizzata. Se le malattie aumentano e la durata della vita scende è chiaro che qualcosa non va nel settore della sanità.

 

Invece nella sistema capitalista la regola è soltanto una, si arricchisce finché si può, in tutti modi possibili, anche (e sopratutto) a danno della società. Questo è un enorme spreco delle vite umane e le risorse della pianeta Terra. E' emblematico che gli economisti non riescono a prevedere un futuro ne anche a medio periodo, perché economia non è una scienza vera e propria, ma un insieme delle idee per giustificare comportamento egoista del essere umano.

 

Saluti,

Debugger.

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Aggiungo, che come al solito, il livello della vita dipende non tanto dalla sistema economica, si può vivere bene con capitalismo, sia con socialismo, unica cosa che conta molto è la efficienza della classe dirigente, se gli altri condizioni sono sullo stesso livello. Pero il sistema socialista si presta meglio alla valutazione oggettiva dei risultati dei manager. In sistema socialista si può stabilire le regole scientifiche semplici e chiare per tutti. Per esempio se i prezzi aumentano, è chiaro che il responsabile è il ben preciso ministro di economia e la politica va raddrizzata. Se le malattie aumentano e la durata della vita scende è chiaro che qualcosa non va nel settore della sanità.

...

Basta vedere l'esperienza sovietica e di tutti gli altri paesi che adottarono in passato tali sistemi (oggi quasi del tutto scomparsi, anche nelle residue nazioni che, solo formalmente, si richiamano al comunismo!), per rendersi conto di quanto siano valide tali affermazioni!!!

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Basta vedere l'esperienza sovietica e di tutti gli altri paesi che adottarono in passato tali sistemi (oggi quasi del tutto scomparsi, anche nelle residue nazioni che, solo formalmente, si richiamano al comunismo!), per rendersi conto di quanto siano valide tali affermazioni!!!

Guarda che Unione Sovietica era nel elenco di primi dieci nazioni, come livello di vita, GNP e altri parametri, prima di fallimento.

Come ho già detto diverse volte, il crollo di Unione Sovietica non era dovuta alle cause economiche, ma più tosto politiche.

 

Saluti,

Debugger.

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