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CRISI FINANZIARIA 2008 - Topic Ufficiale -


Leviathan

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Per cominciare cito

 

La dottrina di Powel è stata abolita dopo la prima guerra in Iraq e il saccheggio della Unione Sovietica la resa ufficiale la dottrina neocon.

 

e mi ricito

 

Bene, e con questo avrebbero destabilizzato Kosovo, Tibet ecc?

 

come direbbe il saggio fatti e non pugnette!

 

Guarda ho seri dubbi al riguardo della versione ufficiosa del 9/11. Come mai i terroristi sono stati lasciati liberi a girare in mezza America per 46 minuti, quando la procedura standard prevede che al massimo entro 20 minuti un aereo fuori linea/muto viene scortato da caccia? Invece NORAD ha scattato scramble solo 4 minuti prima di impatto di primo jet. E nessuno stato processato per grave inadempienze al lavoro nel NORAD o DOD. Nel Unione Sovietico l'atterraggio della Cessna 172 di Rust su piazza Rossa costata caro a tanti generali. Comunque, la risposta a questo disastro è stata sbagliata, sono stati uccisi centinaia migliaia delle persone innocenti nel Afganistan e Iraq, con poche, 5 per precisione, terroristi accusati di disastro del 9/11. Se questo è un modo di agire di America è molto giusto che fallisca.

 

Ed eccoti che ti ho fatto scoprire, se vuoi parlare dell'11 settembre ti consiglio di andare nella discussione apposita, e ci sarà da divertirsi. :asd:

Qui neanche mi metto ad argomentare contro il solito complottismo di bassa lega.

 

Tutto settore automobilistico è in caduta libera. Ieri GM ha segnata 45% delle vendite in meno, Ford -30%, anche in Italia sono stati venduti 19% in meno. In Spagna è moto di più -40% per diversi mesi consecutivi. Ecco un articolo su Sole24: Auto: vendite in caduta libera

 

Bene c'è un calo del mercato dell'auto: sarà questa sciagura a provocare la fine dell'occidente? :asd::censura:

 

Di quale disavanzo stai parlando? Cina e Russia hanno i bilanci commerciali positivi.

 

Stiamo parlando proprio di questo, tu sopra sostenevi che la cina non è un paese esportatore ed ha un florido mercato interno, io ho confutato i tuoi dati e tu giri la frittata.

Un esempio di onestà intellettuale.

 

La politica neocoloniale è cambiata, se prima era basata su espropriazione diretta, ora si basa su sistema monetario di dollaro, sistema creditizia (che sonono stati ampiamente discussi già) e concessione dei risorse naturali per spiccioli dai regimi corrotti delle colonie, vedi situazione della America Latina e Africa.

 

Già, l'america latina è talmente tanto influenzata dagli USA da essere un area filorussa e filocinese, comunque sei rimasto a vent'anni fà: è proprio grazie a quei neocon che tu odi tanto che oggi si evita di costituire stati fantoccio e regimi fascisteggianti.

Mentre i soliti governi fintosocialisti distruggieconomie (Chavez, Correa, Lugo ecc) sono sostenute sempre dai soliti noti.

 

Impero Russo e puoi Unione Sovietica non sono mai stati imperialisti in senso stretto, perché la Russia sempre viveva peggio delle sue satelliti. E' un paese più idealista e altruista che c'è sia. I Russi, quando danno aiuto, ti regalano le cose, gli Occidentali ti fanno un credito.

 

Voglio mettermi in fila per diventare satellite dell'impero Russo! Chissà quanta fila ci sarà....

Puoi mettere una buona parola? :ban?:

Penso che ormai tutti su questo forum si rendono conto che non si può discutere con queste argomentazioni, oltre a postare dati falsi e tendenziosi tiri fuori anche affermazioni che cozzano con qualsiasi realtà storica!

Capisco il nazionalismo, ma l'ottusità, o peggio la maliziosità, non la posso sopportare.

 

Miseria in 4/5 del mondo.

 

Colpa dell'america?

 

Pero c'è un altro meccanismo, la "Malattia Olandese" della finanza, che spinge forze produttive della economia fuori della Metropoli, perché non possono fare la concorrenza a guadagni facili della finanza

 

Se sapessi di cosa parli, e soprattutto comprendessi quello che linki, capiresti molto facilmente che al "Dutch Disease" sono soggetti i paesi esportatori, specie quelli di materie prime, non credo che calzi molto con gli USA.

Invece esiste un altro paesello che poggia il suo pil in buona parte sulle esportazioni energetiche, solo che non mi viene il nome...

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Partecipanti più attivi

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tornando in tema oggi uno storico cementificio di sant'arcangelo ha dichiarato la serrata.

oltre ad alcune aziende del gruppo SCM stanno chiudendo stabilimenti dell'olivetti (quei pochi rimasti), aziende legate a pirinfarina, l'edilizia stenta in questo periodo, la crisi è già qua e colpisce tutti i settori trasversalmente

 

questo a rimini ad esempio: http://www.newsrimini.it//news/2008/ottobr...tegrazione.html

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come direbbe il saggio fatti e non pugnette!

Ma una serie di rivoluzioni arancioni non ti dica niente? A parte dei casi clamorosi come attacco preventivo a Iraq, senza minima giustificazione.

 

Ed eccoti che ti ho fatto scoprire, se vuoi parlare dell'11 settembre ti consiglio di andare nella discussione apposita, e ci sarà da divertirsi. :asd:

Lo so la versione ufficiale, che autorità non sanno gestire emergenze del genere e hanno difficoltà di gestire i loro sistemi radar se aerio dirottato ha transponder spento. Pero non mi convince, ci sono le procedure standard, che scattano scramble entro 10 minuti in automatico, e che viene eseguita quasi ogni giorno. O mi volete far credere che una squadriglia di tu-160 possa attraversare tutto territorio USA senza che alzano 4 caccia ad intercettarli?

 

Bene c'è un calo del mercato dell'auto: sarà questa sciagura a provocare la fine dell'occidente?

Ma esiste alcun settore che va bene ora in occidente?

 

In tanto ecco alcuni diagrammi da FED:

 

ronchart.gif

 

Prima diagramma rifletta interventi di FED di fornire la liquidità.

Seconda rifletta aggregato M2.

 

Come vedi, i processi di develeraging hanno scattato la deflazione precipitosa, e siamo proprio al inizio.

 

Consiglio di leggere un articolo: Strong dollar, stamina in doubt

 

Non vedi il pericolo per occidente?

 

Stiamo parlando proprio di questo, tu sopra sostenevi che la cina non è un paese esportatore ed ha un florido mercato interno, io ho confutato i tuoi dati e tu giri la frittata.

Un esempio di onestà intellettuale.

E dove ho detto che la Cina non è un paese esportatore? Ho solo detto che non ha questa dipendenza totale su esportazioni, come ho già detto, loro economia dipende circa 6-10% da esportazioni, come quella di Russia.

 

Già, l'america latina è talmente tanto influenzata dagli USA da essere un area filorussa e filocinese, comunque sei rimasto a vent'anni fà: è proprio grazie a quei neocon che tu odi tanto che oggi si evita di costituire stati fantoccio e regimi fascisteggianti.

Mentre i soliti governi fintosocialisti distruggieconomie (Chavez, Correa, Lugo ecc) sono sostenute sempre dai soliti noti.

Devi ringraziare la politica neocon per questi sviluppi, ora ne anche in EU ci sono tanti paesi entusiaste, a parte di "nuovi democrazie" totalmente dipendenti da USA.

 

Voglio mettermi in fila per diventare satellite dell'impero Russo! Chissà quanta fila ci sarà....

 

Sai, e naturale che un paese in difficoltà ha poche alleati. Vediamo quanto lunga sarà la fila di amici per Stati Uniti tra un'può.

 

Penso che ormai tutti su questo forum si rendono conto che non si può discutere con queste argomentazioni, oltre a postare dati falsi e tendenziosi tiri fuori anche affermazioni che cozzano con qualsiasi realtà storica!

Capisco il nazionalismo, ma l'ottusità, o peggio la maliziosità, non la posso sopportare.

 

Come vuoi, sei tu che tiri d'entro sempre il confronto con la Russia che "mangia bambini". Se limitiamo a discutere la crisi finanziaria del l'Occidente, sono sarebbe un uomo felice.

 

Colpa dell'america?

 

Certo, se tutti i paesi si limitassero al capitalismo onesto, sopratutto quelli dominanti, molti mali del pianeta sarebbero già risolti per un pezzo.

Per via delle leggi economiche di capitalismo stesso.

 

Se sapessi di cosa parli, e soprattutto comprendessi quello che linki, capiresti molto facilmente che al "Dutch Disease" sono soggetti i paesi esportatori, specie quelli di materie prime, non credo che calzi molto con gli USA.

Invece esiste un altro paesello che poggia il suo pil in buona parte sulle esportazioni energetiche, solo che non mi viene il nome...

Ma quale il prodotto principale che esportano Stati Uniti? Il dollaro.

E la "Duch desease" si estende facilmente a qualsiasi attività che produce guadagni facili sopratutto in settore di cose virtuale.

 

Saluti,

Debugger.

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Ma una serie di rivoluzioni arancioni non ti dica niente? A parte dei casi clamorosi come attacco preventivo a Iraq, senza minima giustificazione.

 

Mi dice che qualcuno potrebbe anche stufarsi dell'imperialismo Russo, senza tirare in ballo gli americani.

Comunque tu hai parlato di Kosovo, Tibet, Darfur...

 

Lo so la versione ufficiale, che autorità non sanno gestire emergenze del genere e hanno difficoltà di gestire i loro sistemi radar se aerio dirottato ha transponder spento. Pero non mi convince, ci sono le procedure standard, che scattano scramble entro 10 minuti in automatico, e che viene eseguita quasi ogni giorno. O mi volete far credere che una squadriglia di tu-160 possa attraversare tutto territorio USA senza che alzano 4 caccia ad intercettarli?

 

C'è il topic apposito, non fartelo ripetere.

 

Qui invece ripassiamo un pò la logica Aristotelica:

 

io ti dico questo confutando una tua affermazione...

 

Già, l'america latina è talmente tanto influenzata dagli USA da essere un area filorussa e filocinese, comunque sei rimasto a vent'anni fà: è proprio grazie a quei neocon che tu odi tanto che oggi si evita di costituire stati fantoccio e regimi fascisteggianti.

Mentre i soliti governi fintosocialisti distruggieconomie (Chavez, Correa, Lugo ecc) sono sostenute sempre dai soliti noti.

 

....e tu mi rispondi così...

 

Devi ringraziare la politica neocon per questi sviluppi, ora ne anche in EU ci sono tanti paesi entusiaste, a parte di "nuovi democrazie" totalmente dipendenti da USA.

 

...ai posteri l'ardua (mica tanto) sentenza

 

Come vuoi, sei tu che tiri d'entro sempre il confronto con la Russia che "mangia bambini". Se limitiamo a discutere la crisi finanziaria del l'Occidente, sono sarebbe un uomo felice.

 

Allora o qui non ci capiamo (poco probabile) o c'è qualcuno che si muove in maniera scorretta.

Abbiamo parlato per lunghi topic di economia e tu ci infili sempre Neocon, PNAC, americani che ergono complotti, destabilizzano ecc.

E sono io che cambio discorso?!?

 

Qui come sopra, io ti confuto la tua affermazione secondo cui i Russi sono benefattori disinteressati verso i popoli che assoggettano, frase già di per sè ossimorica, e tu mi rispondi così:

 

Sai, e naturale che un paese in difficoltà ha poche alleati. Vediamo quanto lunga sarà la fila di amici per Stati Uniti tra un'può

 

mi sembra che ormai siamo al trolling più puro.

 

Certo, se tutti i paesi si limitassero al capitalismo onesto, sopratutto quelli dominanti, molti mali del pianeta sarebbero già risolti per un pezzo.

 

Certo, tutti devono essere disinteressati e pensare al benessere globale....sveglia! Non ci credi neanche tu a quello che dici.

Ognuno fà i suoi interessi, nè più nè meno, nessuno escluso.

Ma quale il prodotto principale che esportano Stati Uniti? Il dollaro
.

 

Se devo essere io a spiegarti che la vendita di liquidità non è assimilabile all'esportazione di materie prime, e credo che anche un bambino capirebbe perchè (qui si parla di legge di domanda e dell'offerta, senza tirare in ballo Dutch disease e altre teorie economiche complesse!)

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  • 2 settimane dopo...

La «cura spagnola»: i partiti si autotagliano

Misure anticrisi, ridotti i finanziamenti di 17 milioni di euro. A noi costano più del doppio

 

Diciassette milioni di euro. Cioè 34 miliardi di lire. Davanti all’incalzare della crisi internazionale, in Spagna hanno deciso una cura dimagrante che noi ce la sogniamo. Partendo, col taglio citato, dai finanziamenti ai partiti. Prova provata che i nostri cugini iberici non sono più svelti solo nel fare treni ad alta velocità, porti e autostrade. Eppure, i soldi pubblici stanziati a sostegno delle forze politiche spagnole erano già prima nettamente più scarsi rispetto a quelli italiani. Nel 2009 erano previsti 136 milioni contro i nostri 295. Meno della metà. La riduzione a 119 milioni varata nella legge di bilancio accentua il divario. Confermato nel rapporto pro-capite: per mantenere i partiti ogni cittadino castigliano, andaluso o galiziano dovrà sborsare l'anno prossimo 2,58 euro. Ogni lombardo, pugliese o molisano 4 euro e 91 cent.

 

Una sproporzione abissale. Dovuta anche a quella leggina sulla legislatura monca che inutilmente i dipietristi hanno tentato l'altro ieri di cambiare con un emendamento che almeno dimezzasse le elargizioni. Leggina che per tutto il 2009, il 2010 e il 2011 continuerà a corrispondere ai partiti (oltre ai finanziamenti per la legislatura corrente) anche i soldi dovuti per quella precedente, infartuata e defunta con la caduta del governo Prodi, come se dovesse arrivare alla normale scadenza del 2011. Di più: continueranno a intascare quattrini pure i partiti che il voto popolare, a torto o a ragione, ha messo fuori dal Parlamento. Due esempi? Rifondazione comunista incasserà ancora 20 milioni circa in tre anni, l'Udeur di Mastella 2,7. E altri soldi, per questa legislatura, finiranno nelle casse di quelle formazioni che avevano presentato una lista alle elezioni di aprile e, senza superare lo sbarramento elettorale, avevano comunque ottenuto la magica soglia che consentiva comunque di accedere ai rimborsi: l'1%. Come La Destra di Francesco Storace che, orfana di Daniela Santanché, avrà circa 5,5 milioni in cinque anni o la sinistra arcobaleno che nel quinquennio ne avrà 7 e mezzo.

 

Ma il confronto fra i costi della politica in Spagna e in Italia è sconfortante su tutti i fronti. A parte la differenza tra i bilanci del Quirinale e della Casa Reale spagnola, di cui abbiamo già dato conto l'altro ieri nella risposta alla lettera del segretario generale della Presidenza Donato Marra, spicca l'abisso tra i parlamenti. Anche la Spagna ha, come noi, un parlamento bicamerale (Cortes Generales) sia pure con un mandato di quattro invece che cinque anni. Anche lì ci sono una Camera (il Congreso de los Diputados) e un Senato. Ma le somiglianze si esauriscono qui. Il «Senado» madrileno, composto da 264 membri, costa agli spagnoli 60,5 milioni di euro, Palazzo Madama (dove siedono 315 rappresentanti eletti volta per volta più i senatori a vita che ora sono sei, per un totale di 321) pesa sulla tasche degli italiani per 570,6 milioni. Il che significa che ogni senatore costa ai cittadini spagnoli 229 mila euro e a noi un milione e 775 mila: quasi otto volte di più. Il rapporto, del resto, è più o meno lo stesso alla Camera. Il «Congreso de los Diputados», con 350 eletti, ha un bilancio di 98,4 milioni, Montecitorio (con 630 onorevoli) ne ha uno oltre dieci volte più alto: un miliardo e 27 milioni.

 

Morale: ogni deputato spagnolo costa complessivamente alla collettività, tutto compreso, dagli affitti allo stipendio dei commessi, dalle segreterie alle spese di rappresentanza, 281 mila euro e ogni italiano un milione e 630 mila. Sentiamo già le obiezioni: sono paesi diversi, storie diverse, tradizioni diverse... Giusto. Anche costi diversi. L'indennità dei parlamentari spagnoli è identica per tutti: 3.020,79 euro al mese. Cifra alla quale vanno sommati 1.762,18 euro mensili per i deputati con residenza fuori da Madrid ridotti a 841,12 per gli eletti nella capitale. Complessivamente, quindi, un onorevole «peon» (che non sia presidente dell'assemblea, vicepresidente o a capo di una commissione), ha diritto a 4.783 euro al mese: lordi. A un collega italiano spetta una indennità di 11.703 euro lordi al mese più 4.003 euro di diaria più 4.190 euro per il «portaborse» (se vuole prenderne uno e pagarlo, sennò può mettersi il denaro in tasca) per un totale di 19.896 euro lordi al mese: netti sono 13.709,69 euro. Più 3.098 euro l'anno per le spese telefoniche. Più, oltre a una «tessera» di libera circolazione autostradale, marittima, ferroviaria ed aerea su tutto il territorio nazionale, un rimborso fino a 3.995 euro per raggiungere l'aeroporto più vicino.

 

Il sito internet del Congresso spagnolo precisa invece che lì i deputati hanno diritto, per i trasporti, ai seguenti benefit: una carta (come da noi) di libera circolazione su tutto il territorio nazionale e un rimborso chilometrico di 0,25 euro a chilometro nel caso di uso di auto privata e dietro precisa giustificazione. E se non hanno la macchina o comunque preferiscono non usarla? Dal maggio 2006 hanno una tessera di abbonamento al servizio taxi valida fino a un massimo di 250 euro al mese. Quanto ai gruppi parlamentari, il confronto è non meno imbarazzante: 9 milioni e mezzo di euro al congresso madrileno, 34 alla Camera romana. Ma è tutto l'insieme ad essere nei «Palacios» più virtuoso. Lo stipendio di Luis Zapatero è di 91.982 euro lordi annuali in dodici mensilità. Cifra che, sommando l'indennità parlamentare, lo porterebbe ad avere 149.377 euro ma per consuetudine il premier spagnolo (al quale spetta la casa e la totale copertura delle spese di servizio) rinuncia. Carte alla mano, il premier italiano, nonostante la riduzione del 30% disposta da Romano Prodi per gli stipendi dei componenti di governo, arriva a guadagnare, indennità e benefit parlamentari compresi, 324.854 euro lordi l'anno. Né la differenza è meno sensibile per i ministri.

 

Si dirà: sono paragoni da prendere con le molle. E' vero. Ma, con una ricchezza nazionale pro-capite identica (26.100 euro l'anno) nei due paesi, non può non spiccare la distanza perfino tra gli emolumenti che spettano a chi sta ai vertici di alcune istituzioni parallele ai palazzi delle politica. Solo un paio di esempi: a Madrid i presidenti del Tribunal Supremo (la nostra Cassazione) e del Tribunal Constitucional (paragonabile alla nostra Consulta) hanno uno stipendio lordo annuo di 146.342,58 euro. I loro omologhi italiani ne ricevono rispettivamente, sempre al lordo, 274mila e 444mila. Quanto al Tribunal de Cuentas, la Corte dei conti spagnola, costerà nel 2009 60 milioni di euro: vale a dire un quinto della nostra, che l'anno prossimo peserà sui cittadini per 281 milioni. Consoliamoci: fino a quest'anno ne costava venti di più.

 

Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo

 

http://www.corriere.it/politica/08_novembr...44f02aabc.shtml

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Antonio Borghesi (IDV) ha fatto uno proposta di legge per tagliare i costi della politica tra cui l'eliminazione del doppio stipendio parlamentare-ministro e una riduzione generale delle spese per i partiti

 

gli hanno votato cotnro tutta la amggioranza, parte del PD e l'UDC si è pure astenuto

 

se contiamo il referendum contro il finanziamento pubblico dei partiti raggirato da questa casta, posso affermare che per ora non ci sono speranze di cambiamento

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  • 4 settimane dopo...

Settimana corta contro la crisi

 

BERLINO - La risposta tedesca alla sfida della recessione è quella che vi aspettereste: tutti insieme. Governo, banche, imprenditori, sindacati, istituzioni: come un sol uomo. Con eccezioni, ma l'impianto è quello del sistema che deve funzionare per il bene della Germania. Ogni giorno che passa, il Paese si rende conto che la situazione è più grave. La più seria del dopoguerra, ha calcolato ieri l'istituto di ricerca Rwi: prevede per il 2009 un calo del Prodotto interno lordo drammatico, del 2%. Lo sforzo necessario non è paragonabile a quello della ricostruzione dalle macerie del nazismo, ma la "via tedesca", anche oggi, è quella dell'unità nazionale.

 

La cancelliera Angela Merkel e il ministro delle Finanze Peer Steinbrück ne sono gli alfieri. Nei giorni scorsi, hanno deciso un programma di settimana corta per le imprese. Dal 1˚ gennaio, le aziende in crisi potranno passare a tre o quattro giorni lavorativi per settimana: gli imprenditori pagheranno il tempo lavorato, quasi tutto quello che manca sarà a carico dello Stato. Un modo per evitare licenziamenti che soddisfa imprese e sindacati. Il gruppo Daimler ha già fatto sapere che ne usufruirà in quattro fabbriche, per migliaia di lavoratori, fino a quando non sarà pronto a lanciare sui mercati la nuova E-Class. Molte altre aziende sono pronte a usare lo schema. Sulla stessa linea, domenica prossima la signora Merkel ospiterà un vertice di ministri, banchieri ed economisti per prendere le misure della crisi. Insieme, getteranno le basi per una riunione, il 5 gennaio, nella quale il governo deciderà se varare altri aiuti all'economia. Ma sempre mirati. Se, per esempio, nel frattempo dovessero essere chiari i termini del sostegno americano ai produttori di auto di Detroit, "dovremo adottare le nostre misure addizionali", dice un funzionario.

 

Niente tagli delle tasse ma interventi mirati a proteggere l'industria. Non che le imprese non prendano decisioni autonome. Daimler, Volkswagen, Bmw, Porsche, Opel, Continental, il produttore di camion Man, l'elettronica Infineon e centinaia di aziende hanno deciso vacanze di Natale più lunghe: gli ordini stanno crollando. Lo fanno però con l'accordo dei sindacati: il sistema della cogestione, in questi casi, aiuta. Ovviamente, per quanto si possa muovere unita, nemmeno la Germania uscirà dalla recessione senza danni. I grandi gruppi industriali hanno deciso enormi tagli ai piani di investimento in macchinari, fabbriche, ricerca e sviluppo. E' il caso di ThyssenKrupp, Continental, del produttore di macchine per la stampa Heidelberger Druckmaschinen. Il gigante Siemens ci sta pensando. Ciò nonostante, le risposte alla crisi sono orientate a essere utili al sistema produttivo nel lungo periodo.

 

Il pacchetto varato dal governo, per esempio, spinge il settore auto a fare modelli a minori emissioni di gas serra e i cittadini a migliorare l'efficienza energetica delle case. La stessa signora Merkel non risparmia la sua reputazione: un tempo Klimakanzlerin, oggi dice che prima dei controlli delle emissioni vengono i posti di lavoro. C'è chi sfugge o collabora poco. Per dire, Josef Ackermann, il numero uno di Deutsche Bank insofferente agli inviti del governo di accettare la ricapitalizzazione pubblica della sua banca. E imprenditori e top manager vorrebbero che il governo facesse di più. Senza però lasciare la "via tedesca". "Ma con iniziative ben pensate che promuovano la crescita, rimuovano ostacoli e spingano la competitività" sostiene il numero uno della farmaceutica Bayer, Werner Wenning. Tutti insieme, per la Germania.

 

http://www.corriere.it/economia/08_dicembr...44f02aabc.shtml

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se quelle persone stanno a casa senza soldi per la colletività è peggio.

 

tutti a piagnucolare che colpa dei sindacati (anzichè dei piloti) alitalia falliva e 20 000 persone senza CIG era un disastro sociale senza precedenti (cosi dicevano un paio di user)

I 500 000 precari colpiti dalla peste 30 la legge in assoluto più vergognosa (perchè colpisce giovani e meno giovani, persone sottoposte a ricatti aziendali) che ora sono a casa senza manco la disoccupazione non è un disastro sociale?????

 

500 000 contro 20 000

 

Io, precario, mi salvo ma ho visto tanta gente mandata via, lavoratori che hanno pagato contributi e non gli spetta nessun ammortizzatore sociale e oggi sono in sciopero come proclamato dalla CGIL, rischiando molto per dire no al pessimo modo di come si stanno studiando misure anti crisi che non aiutano certo la popolazione

 

la risposta tedesca mi pare appropriata nel mentre quasi tutte le aziende italiane rimarranno chiuse dal 12/12 al 12/01

CGIA chiedeva la detassazione degli straordinari che costa 12 miliardi

Tra aver abolito l'ici ai ricchi (7 miliardi), la tessera del pane (5 miliardi) a occhio e croce si trovavano.

E perchè non combattere l'evasione fiscale anzichè incentivarla?

solo per un calcolo elettorale ?

 

abbiamo albergatori a rimini (penso che sappiate tutti cosa è rimini in fatto di turismo), la stragrande maggioranza, che dichiara lordi 8000 euro all'anno se avete accesso all'agenzia delle entrate?

e questi signori intascano pure la social card (ritirandola magari con un SUV da 25 000 euro)

Ed erano soldi che si potevano usare per aumentare la CIG al 80% della paga base, o per allargarla ai precari

 

Strano che CISL e UIL non fanno questi discorsi,...

Modificato da Leviathan
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La verità è che quel decreto butta moneta a pioggia per dare più che altro un effetto psicologico perchè, volenti o nolenti, i soldi in cassa bastano solo per quello e di alzare il debito, deo gratias l'han capito, non se ne parla.

In verità in questo momento si può solo stare ad aspettare e tentare di fare qualche, limitato, rattoppo, ma più no, e sperare che il sistema paese risalga la china.

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Mah per adesso solo una strettissima parte della popolazione è colpita direttamente dalla crisi, mentre il resto, per contro, ha paradossalmente più soldi di prima per via della diminuzione del costo di alcune materie prime, tra cui il petrolio che paghiamo praticamente in tutti i prodotti che compriamo, il problema è che nel nostro paese le persone sono già impoverite da anni e quest'ultimo colpo psicologico potrebbe bloccare i consumi del tutto.

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Ragazzi, avete letto l'articolo24?

 

Aiuti illegittimi (articolo 24).

Disposizioni per il recupero degli aiuti illegittimi in favore delle società per azioni a partecipazione pubblica maggioritaria, esercenti servizi pubblici locali, con lo scopo di dare completa attuazione alla decisione 2003/193/CE della Commissione europea del 5 giugno 2002. Si prevede che l'Agenzia delle Entrate esegua il recupero degli aiuti di Stato secondo i principi e le ordinarie procedure di accertamento e riscossione previste per le imposte sui redditi. Stabilisce che il recupero dell'aiuto deve essere effettuato tenuto conto di quanto già liquidato dall'Agenzia ai sensi del decreto legge 10/2007, mentre i relativi interessi devono essere calcolati ai sensi dell'articolo 3 della decisione 2003/193/CE della Commissione datata 5 giugno 2002. Viene individuato il termine entro il quale (120 giorni dall'entrata in vigore del decreto) devono essere notificati gli avvisi di accertamento relativi alle somme da recuperare. Lo stesso comma prevede che se non viene data ottemperanza entro il termine di 30 giorni dalla notifica dell'avviso di accertamento si provvede con iscrizione a ruolo a titolo definitivo delle somme non versate e degli ulteriori interessi dovuti. Viene precisato che non saranno applicate sanzioni per violazioni di natura tributaria o di qualunque altra specie, né saranno concesse dilazioni di pagamento o sospensioni in sede amministrativa e giudiziaria. Si stabilisce quale tasso debba essere applicato per calcolare gli interessi relativi alle somme dovute: tasso d'interesse in vigore alla data di scadenza prevista per il versamento a saldo delle imposte non corrisposte con riferimento al primo periodo d'imposta interessato dal recupero dell'aiuto.

 

Lo stato quindi cercherà di recuperare, entro 120 giorni, i prestiti ponte fatti alla fiat , all' alitalia e a tutte le altre aziende che ne hanno potuto trarre vantaggio?

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Secondo me sulla questione dell'ottimismo ha ragione Berlusconi ... in Italia non è fallita e non fallirà nessuna banca, i risparmi sono garantiti, i soldi che si prendevano lo scorso anno sono gli stessi che si prendono quest'anno (anzi qualche categoria ha rinnovato il contratto) quindi non vedo che causa vi sia nel calo dei consumi se non una sfiducia diffusa, non vedo che paure abbiano tutte quelle persone che pur avendo i soldi per comprare un auto ne hanno rimandato l'acquisto.

 

Poi resta comunque punto fermo che i salari in Italia siano bassi, ma lo erano anche gli anni scorsi

Modificato da typhoon
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Secondo me sulla questione dell'ottimismo ha ragione Berlusconi ... in Italia non è fallita e non fallirà nessuna banca, i risparmi sono garantiti, i soldi che si prendevano lo scorso anno sono gli stessi che si prendono quest'anno (anzi qualche categoria ha rinnovato il contratto) quindi non vedo che causa vi sia nel calo dei consumi se non una sfiducia diffusa, non vedo che paure abbiano tutte quelle persone che pur avendo i soldi per comprare un auto ne hanno rimandato l'acquisto.

Cause? Il terzo aumento consecutivo del tasso di disoccupazione (6,1% dati Istat)? L'aumento del ricorso alla cassaintegrazione (tanto per fare un esempio: 10.000 operai fiat in "cassa" fino a metà gennaio)? Il mancato rinnovo di migliaia di contratti "a tempo determinato"? Tutta questa gente deve avere fiducia e consumare il poco che gli rimane?

Ma in fondo ha ragione Berlusconi : "Gianni! L'ottimismo è il profumo della vita!"

Modificato da Berty
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Non hai capito che io indendevo dire che i soldi non li spende nemmeno chi li ha*, nemmeno i milioni di dipendenti pubblici che di sicuro non rischiano di perdere il lavoro.

 

* Con chi li ha non indendo i multimiliardari, ma la classe media.

Modificato da typhoon
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Non hai capito che io indendevo dire che i soldi non li spende nemmeno chi li ha*, nemmeno i milioni di dipendenti pubblici che di sicuro non rischiano di perdere il lavoro.

 

* Con chi li ha non indendo i multimiliardari, ma la classe media.

Sai, con mutui da pagare con Spread che volano oltre l'1,5% nei nuovi contratti, libri scolastici dei figli, alimentari in continuo aumento e una certa sfiducia sull'andamento del costo della vita dovuta all'esperienza degli ultimi due lustri non posso dare torto a chi cerca (e sottolineo cerca) di mettere da parte qualcosa... in fondo se oggi licenziano te domani potrebbe toccare a me!

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Sui mutui la popolare di Milano ha proposto un finanziamento col tasso legato a quello della BCE, e non all'Euribor. Purtroppo non mi ricordo qual'era lo spread.

Comunque esiste il decreto Bersani, se dovete rinegoziare un mutuo. http://www.guida-mutui-online.it/legge-ber...e-cambio-mutuo/

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