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CALCIO - Topic ufficiale


paperinik

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Stamattina erano già alcolizzati dopo il caffè per non pensare :asd:

Almeno quelli più tonti che ci avevano davvero creduto, anche se l'atteggiamento predominante è "io l'avevo detto" :rotfl:

Rimane però una frangia di illusi che pensa che davvero il ciuccariello (che in linguaggio terronico molto caro a noi tifosi juventini vuol dire altra cosa :asd:) in questione possa davvero portare la squadra in champions in 3 anni

 

 

TORINO, 13 febbraio - Raffaele Ciuccariello: chi è costui? E’ Mister X, vivaddio! Ha 68 anni, abita a Envie con la moglie Rosa, in provin­cia di Cuneo. E’ nato a Lucera, in provincia di Foggia, il 7 feb­braio del 1941. Emigrante, fin dalla giovane età: in Arabia Sau­dita, a Londra, in Germania. Da una quarantina di anni risie­de in Piemonte, quasi sempre a Torino tra Barriera di Milano e Porta Palazzo, un cuore storico dell’immigrazione sotto la Mole, prima meridionale, poi extracomunitaria. Ma da qual­che tempo ha cambiato casa, indirizzo e vetta, davanti agli oc­chi: non più il prodigio dell’Antonelli, ma l’ombra del Monvi­so. Ha 8 figli, un nono è mancato. Dice di avere 100 milioni, frut­to di un’eredità arrivata da oltre oceano. E con quella vuole comprare il Toro, portarlo in Champions, costruire uno stadio o acquistare l’Olimpico. Signore e signori, ecco Mister X: ac­cento pugliese ancora ben vivo, vitalità spessa, modi spicci. E protesti, fallimenti alle spalle, tra lui, la moglie e qualche figlio. «Chi non li ha, a questo mondo? Piccoli problemi, nulla, mica sono un assassino, io. Ero povero, venuto su dal nulla. E ades­so non lo sono più. Ci piacciono il Toro e il Re, i Savoia. Mio fi­glio Norbert è anche presidente di un’associazione di monar­chici. Ci stiamo per comprare un castello, lo sa? Nell’Astigia­no, a Dusino San Michele».

 

Accidenti, signor Raffaele! E dire che i suoi parenti più stretti sostengono di avere scoperto tutto solo adesso, come qualsiasi altro comune mortale. Lei è stato bravo a coprire il mistero...

«Già, mica dicevo le cose, facevo solo capire che la nostra vita sarebbe cambiata, a un certo punto. Ma ai figli, alle nuore, ai generi ripetevo da 12 anni che un giorno la famiglia avrebbe fatto un salto, avrebbe modificato la vita. Dicevo: diventeremo ricchi, noi».

 

L’eredità.

«L’eredità».

 

Un parente lontano che muore.

«E’così, è così. Un parente».

 

Che viveva negli Usa?

«Bravi. Come avete fatto a indovinare?»

 

Sa, in Italia lo zio d’America è un must...

«Un parente lontano. Nessuno rivendicava nulla. Il problema è che in Italia i soldi vanno al Vaticano o allo Stato, quando non ci sono eredi. O al Cottolengo di Torino, lì, dove tengono i ma­lati. Ma qui no. Qui c’era Raffaele Ciuccariello. E Raffaele Ciuccariello non si fa mica fregare i soldi, sa?».

 

Certo, certo. Insomma, è morto suo zio.

«Oppure un cugino. Scrivete quello che volete: zio, cugino... che m’importa? Per ora non voglio dire la provenienza di ’sto de­naro. Una grande fortuna piovuta dal cielo».

 

Cento o seicento milioni?

«Ma che seicento! Cento. Bastano. Si fa una grossa cosa qui. Prendo il posto di Cairo. Faccio un regalo ai miei figli».

 

E i protesti? E i fallimenti?

«E chi non li ha avuti in vita sua! Tutto il mondo ha avuto pro­testi. Io non avevo un soldo, ho girato da un Paese all’altro per mantenere tutta la famiglia, ho fatto di tutto. Lavori anche umili, ma sono una persona per bene. Muratore, minatore. A Torino avevo una pizzeria. E quando lavori ti può capitare di avere qualche problemino. Un fallimento, un protesto, come di­ce lei. Ma cosa sono? Nulla. Mica sono un delinquente, un as­sassino! Un giorno Berlusconi cantava sulle navi. E poi è diven­tato Berlusconi. Io ero Raffaele Ciuccariello. Poi sono diventa­to Mister X. Ora comprerò il Toro. Vado all’attacco di Cairo, io. Datemi un paio di giorni e vedrete. Altro che i miei avvoca­ti... E se non mi danno il Toro, piglio il Novara. O il Foggia. Co­sì i figli restano comunque contenti».

 

Non è contento di come si sono mossi i suoi avvocati?

«Sì, ma ora bisogna dare una botta alla vicenda. Due o tre giorni ed entro in scena io. Va­do all’attacco. Voglio entrare nel calcio a tutti i costi, adesso che la mia vita è cambiata. Lo faccio per me e per la famiglia».

 

E se Cairo non vende?

«Lo ripeto, compro il Novara. O il Foggia. Sono foggiano, io».

 

E lei con 100 milioni di ere­dità è davvero convinto di andare in Champions?

«Ho le banche dietro. Più ban­che. Scriva due o tre. Saprete tutto, un giorno. Lo chiamo io Cairo al telefono. Voglio vedere se non mi molla il Toro, quan­do gli offrirò tutti ’sti soldi. E quello che avanza va per la campagna acquisti. Anche in B, se il Toro va in B».

 

Ma questa eredità...

«Non voglio parlare troppo di ’sta cosa. Quando arriverà il giorno giusto, sarò più chiaro».

 

Ma adesso lei li ha questi 100 milioni?

«Certo che li ho! E magari ne ho anche tanti di più... Dovete solo attendere. Ho fidejussioni bancarie, ho tutti i documenti per presentarmi da Cairo, ap­poggiare le carte e i soldi sul tavolo e dirgli: adesso me lo compro, il Toro».

 

Li ha o non li ha? Continuia­mo a non capire.

«Stiamo aspettando che ce li diano materialmente, ma nei prossimi giorni avremo tutto. Intanto ora abbiamo finalmen­te le fidejussioni, le garanzie. Per questo il mio nome è usci­to solo ora».

 

Fidejussioni di quali ban­che?

«Non ve lo dico. E’ presto. Ma sono ricco e rispettato».

 

Perché proprio il Toro?

«Avevo pochi anni, vivevo an­cora a Lucera. Avevo 10 anni».

 

A cosa allude? A Superga?

«Sì. Poveri ragazzi, tutti morti. Ci piansi sopra. Ero un bambi­no. Metterò tanti luci sulla la­pide, lassù vicino alla Basilica. E quando tutti i lumini si ac­cenderanno, piangerò di commozione».

 

Lei nel ’49, quando è succes­sa la tragedia, aveva 8 anni, non 10.

«Vabbé, che cambia? Per quel­lo il Torino mi è entrato nel cuore. Poi sono venuto anche a lavorarci, a Torino. E il Toro mi è sempre diventato più simpa­tico. E ora me lo compro».

 

E la monarchia? E le auto di lusso con i sedili in pelle?

«E’ una passione della fami­glia. Mio figlio Norbert è presi­dente di un’associazione mo­narchica. Il calcio e il Re: sono i nostri amori. Il calcio, il Re e la famiglia. Ma non siamo no­bili».

 

Si è parlato di un riconosci­mento di paternità.

«Non c’entra niente mio padre. Un parente lontano. Vi piace scrivere di uno zio d’America, no? Scrivete quello».

 

Abbia pazienza, ma qui si scrive quello che dice lei...

«Dovete aspettare. Ora sono stanco. Mi chiamano in tanti. Lasciatemi riposare».

 

Per carità.

«Devo pensare. Ho tanti soldi. Faccio quello che voglio. Sono ricco. La mia famiglia svolta. Incasso i soldi. E dite a quelli che mi chiamano per parlarmi dei fallimenti e dei protesti che sono solo degli ignoranti. Par­lano perché hanno la lingua in bocca. Ho aspettato tanto ’sta eredità. Ora sono in pensione e ve la faccio vedere io. Farò un’offerta a Cairo che neppure lui immagina, visto in che sta­to è il Toro. Un’offerta enorme. Non mi può dire di no. Io ho tempo: prima o poi cede. Se no, vado da altri presidenti. Entro anch’io nel calcio».

 

Come Berlusconi.

«Come Berlusconi».

 

Suo figlio Norbert, con cui abbiamo parlato prima e che ha un’agenzia di investi­gazioni, dice che sarebbe una stupidaggine scrivere che avete ereditato 600 mi­lioni.

«Che vi ha detto?».

 

Che sono solo 100.

«Esatto».

 

E’ vero che ha detto ai suoi parenti, qualche ora fa: «Guardate Rai 3 e vi diverti­rete»?

«Sì, perché si sarebbe parlato di me. Volevo fare una sorpre­sa a tutti».

 

Ci è riuscito di sicuro. Ma è vero che lei non ha mai co­nosciuto suo papà?

«Mio padre non c’entra. Ora la­sciatemi, tutte ’ste telefonate mi stressano».

 

Si deve abituare...

«Non ho paura di niente. Ne ho viste di cose in vita mia... Tan­te grazie, buone cose, scrivete un bell’articolo». Clic

Da tuttosport.com

 

Chissà che pap abbia ragione a dire che ha fatto il botto al superenalotto e mò non capisce più niente :hmm:

Modificato da Dominus
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Allenatore mitico Mourinho....dopo averci fatto vedere il modulo "alla viva il parroco" con 6 punte in campo, ecco che stasera ci ha fatto vedere il modulo "catenaccio" con 6 difensori in linea.

 

Non avevo voglia di commentare perchè oggi dopo i 4 legni colpiti dalla Juventus mi era venuta la nausea, ma adesso dopo un gol di mano e un paio di rigori non dati al Milan ho proprio il vomito e quindi in qualche modo devo sfogarmi.

 

Gilardino che ha segnato di mano ed esultato ha sfiorato la gogna mediatica, Adriano viene osannato.

 

PS: Rosetti: che bravo arbitro! Sarà che per mettersi al sicuro la carriera ha capito quale squadra deve favorire nei campionati degli ultimi anni?!?!?! Pensiero che mi è sorto da Inter-Roma dell'anno scorso...

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MILANO, 16 febbraio 2009 - "Può darsi che il tocco di mano di Adriano fosse determinante, ma avremmo vinto comunque". Massimo Moratti il giorno dopo la vittoria nel derby ostenta la sicurezza del più forte, di chi comunque ha lasciato l'impronta indelebile nella partita fin dal primo momento.

 

Mio dio ma che partita ha visto st'altro...

 

P.S. Di pietro è Juventino :blink:

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Mio dio ma che partita ha visto st'altro...

 

Ma che faccia da....ehm...che faccia di bronzo Moratti.

E' spudorato nelle sue affermazioni: sono due anni che la sua lurida squadra viene aiutata sistematicamente dagli arbitri (praticamente non si ricordano episodi a sfavore) e ha il coraggio di fare certe affermazioni.

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Non sò perchè ci avrei scommesso...

Le immagini televisive del derby Inter-Milan di domenica scorsa danno ragione ad Adriano. Il giudice sportivo non ha adottato alcun provvedimento nei confronti del brasiliano per il gol dell'1-0. Secondo il procuratore federale, il centravanti aveva segnato con il braccio. Rischiava due turni di squalifica. (Agr)
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Beh giocare in Inghilterra è molto diverso per un portiere che giocare in Italia, secondo me van der sar continua a non essere un granchè poi dopo abbiamo preso un certo gianluigi buffon, quindi certo non mi metterò a piangere.

Non dimentichiamo, poi, che prima c'era un certo Peruzzi, portiere straordinario, che l'Inter ha bruciato.

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Beh giocare in Inghilterra è molto diverso per un portiere che giocare in Italia, secondo me van der sar continua a non essere un granchè poi dopo abbiamo preso un certo gianluigi buffon, quindi certo non mi metterò a piangere.

Non dimentichiamo, poi, che prima c'era un certo Peruzzi, portiere straordinario, che l'Inter ha bruciato.

 

in cuor mio, ti dirò, preferivo a Peruzzi il nostro portiere mandato via in modo vergognoso e rivoltante : Gianluca Pagliuca

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in cuor mio, ti dirò, preferivo a Peruzzi il nostro portiere mandato via in modo vergognoso e rivoltante : Gianluca Pagliuca

 

Ma chi? quello che la sera prima di ogni partita si tirava una sega?!?!?!

hahahahahhahahahahahahahahaahahahahahahaahahahhahahahahahahahah...ma per favore!

 

(dichiarazioni note, rilasciate tempo fa dallo stesso Pagliuca).

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  • 2 settimane dopo...

LO SCHIFO VERSO I FAVORI ALL'INTER ORMAI E' INCONTENIBILE

 

Moratti puntava il dito sdegnato e piagnucolava adombrando il complotto quando alla Juventus concedevano 4/5 episodi a favore in una stagione....e adesso?! Adesso che l'Inter ha accomulato 4/5 episodi solo nelle ultime 6 giornate????

Adesso i giornali stanno tutti zitti a pendere dalle parole di Mourinho, che si presenta in sala stampa e prende tutti per le palle e per il culo...raccontando un'altra partita, aggredendo per evitare di essere aggredito e gettando fango sulle altre squadre, sugli altri allenatori e sugli altria arbitri.

 

L'anno del diluvio di Perugia la Juventus non ottenne neanche la metà degli episodi a favore che l'Inter ha totalizzato nella stagione presente (per non parlare di quella scorsa). Se ne accorgono tutti i tifosi (di tutte le squadre, perchè l'Inter è riuscita a coalizzare nell'odio Juve, Milan e Roma), se ne accorgono tutti gli osservatori....solo Collina, la Figc e i giornalisti tacciono.

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