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battaglia dei ponti a nassyria


eurofighter86

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Se non sbaglio in vietnam (ma potrei sbagliarmi) i cecchini viaggiavano con addosso le armi dei normali soldati più il loro fucile di precisione. Se stavano per essere beccati buttavano il fucile di precisione e si spacciavano per soldati normali altrimenti morivano di una morte dolorosa (bolliti vivi se non sbaglio)....

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  • 3 anni dopo...

è possibile tentare una prima analisi - ovviamente approssimativa - degli scontri di Nassiriya basandosi su fonti giornalistiche e interviste dei protagonisti.

Come noto, la battaglia si è svolta a Nassiriya, città di circa 200.000 abitanti, nella zona dei tre ponti sull'Eufrate che separano la parte nord da quella sud. Il nemico era composto dagli irregolari arabi della milizia fedele al leader sciita estremista Moqtada Al Sadr. Secondo fonti israeliane, tale milizia può contare su circa 10-12.000 combattenti, con un nocciolo duro composto da 3.000 fedelissimi, addestrati ed equipaggiati da istruttori militari iraniani e libanesi di Hezbollah.

Nella parte nord di Nassiriya erano presenti almeno 600 combattenti, appoggiati da civili disarmati, dotati di fucili AK-47, mortai, lanciarazzi anticarro RPG e mitragliatrici, con una larga disponibilità di munizioni. Sembra anche che i sadristi si siano trincerati con postazioni di sabbia pressata e filo spinato all'aperto, oltre alla creazione di centri di fuoco all'interno e sui tetti delle abitazioni locali.

La mancanza di basi militari italiane in città - chiuse dopo l'attentato del 2003 - e di una polizia locale efficace, ha favorito la libertà di movimento dei guerriglieri e il mantenimento senza problemi delle loro linee di comunicazione e rifornimento. Comunque, è bene ricordare sempre che creare più basi militari equivale ad avere più obiettivi da difendere.

La battaglia è stata preceduta da un crescente clima di tensione che ha portato al ridimensionamento della normale attività operativa dei reparti italiani ed è stata, infine, innescata dall'occupazione militare dei ponti dai ribelli sciiti e dal conseguente ordine del comando britannico di ripristinare la libera circolazione. Lo Stato maggiore della Difesa nazionale ha aderito alla richiesta britannica e il generale Chiarini, comandante del contingente italiano, ha avuto luce verde per l'attacco.

L'operazione "Porta Pia" ha coinvolto oltre 500 militari italiani: un reggimento di bersaglieri, una compagnia del San Marco, uno squadrone del Savoia cavalleria, elementi del Gruppo Intervento Speciale dei Carabinieri e i paracadutisti del Tuscania. La colonna meccanizzata, composta da 60 veicoli di vario tipo e 8 blindati Centauro, ha iniziato il movimento alle 3 di notte del 6 aprile dispiegandosi nel settore sud della città.

Una volta arrivata in vista della sponda nord dell'Eufrate, la colonna è stata fatta segno di ripetute raffiche di fucileria e lancio di bombe di mortaio e razzi (ne saranno sparati almeno 400 durante tutta la battaglia). Gli italiani hanno risposto al fuoco con l'armamento individuale e di squadra sbriciolando anche, con 3-4 colpi da 105 mm ben assestati dei Centauro, una palazzina vicina al terzo ponte presidiata da cecchini (individuati dall'alto dagli elicotteri).

Mentre i blindati proseguivano l'avvicinamento al terzo ponte, la compagnia del San Marco, 90 uomini divisi in due plotoni meccanizzati e uno motorizzato, è riuscita ad attraversare il primo ponte a est e ad attestarsi sulla sponda opposta; il comandante ha allora chiesto rinforzi che si sono concretizzati in due VCC. Questi ultimi sono stati entrambi centrati da una granata RPG: una è rimasta inesplosa, l'altra ha ferito tre uomini (durante gli scontri è stato centrato anche un altro VCC, ma pure in questo caso la granata non è scoppiata).

Nel frattempo il nemico riceveva rinforzi e munizioni, fatti affluire usando le ambulanze del vicino ospedale. La sparatoria tra le due sponde cresceva d'intensità e vedeva l'uso di Panzerfaust (15 razzi) e Milan (4 missili) per neutralizzare le postazioni sadriste, particolarmente forti sul secondo ponte. Il terzo ponte, a schiena d'asino, ostacolava la visuale dell'altra sponda, perciò alcuni fucilieri del San Marco si sono arrampicati alla sommità del parapetto per poter scorgere coi binocoli che cosa li aspettasse dall'altra parte: donne, bambini e miliziani. La visione di civili in mezzo alla strada ha portato alla decisione di non forzare le difese nemiche per evitare il massacro.

La battaglia si è protratta fino a mezzogiorno quando una tregua precaria è stata concordata tra i belligeranti per permettere l'avvio di trattative. Alle ore 15 queste ultime hanno portato all'accordo: la sponda sud restava in mano italiana e quella nord veniva affidata alla sorveglianza della polizia irachena. Il disimpegno italiano è stato accompagnato da uno scambio di fucileria, in violazione dell'accordo appena preso, che è durato per un'ora, prima del termine delle aperte ostilità portando a 30.000 il numero totale dei colpi d'arma leggera consumati dai militari italiani (da sottolineare che è stato necessario rifornire la prima linea per cinque volte durante la giornata).

Il bilancio finale ufficiale della giornata ha registrato il ferimento di 12 militari italiani e l'uccisione di 15 iracheni, anche se altre fonti parlano di almeno 25/50 morti fra gli insorti. Le lezioni istantanee da apprendere per i decisori politici e militari nostrani in vista di impegni futuri, si possono così riassumere (in ordine sparso).

1. Gli irregolari sciiti iracheni sono determinati e ben armati, ma hanno una mira cattiva.

2. La mancanza di appoggio aereo - e l'apertura del fiume ne avrebbe facilitato l'impiego - dotato di armamento di precisione allunga i tempi della battaglia terrestre e limita le possibilità di reazione (almeno le postazioni nemiche sui tetti e i mortai nelle retrovie potevano essere ingaggiate dall'alto).

3. Il mancato uso di velivoli da ricognizione pilotati da terra, unita alla vulnerabilità degli elicotteri in volo su aree abitate tenute da fanteria ostile, ha probabilmente fatto sì che i fucilieri di marina dovessero esporsi all'offesa nemica per ottenere informazioni sulla situazione al di là del terzo ponte.

4. Un numero limitato di mezzi corazzati tipo l'Achzarit israeliano avrebbe fatto comodo (se tutte le granate RPG fossero esplose, il bilancio finale delle perdite poteva essere ben diverso) dato che si sarebbe potuto trasportare con maggior sicurezza i rinforzi al di là del primo ponte.

5. Permettere il sicuro allontanamento dei miliziani sadristi da Nassiriya non riduce la minaccia alle nostre truppe: è più facile colpire un nemico concentrato che uno disperso.

6. La dotazione di munizionamento non letale di tipo avanzato avrebbe fornito al comandante sul posto un'opzione in più per tentare di separare donne e bambini dai ribelli.

7. Non tutte le palazzine che ospitano cecchini sono polverizzabili da pochi colpi di cannone calibro 105 mm.

8. Il (non scontato) coraggio decisionale mostrato nell'accettare l'ordine britannico di liberare i ponti è pagante e da elogiare.

9. Più tiratori scelti significa meno munizioni da rifornire e meno perdite fra i civili da giustificare.

10. L'assenza totale di immagini televisive e fotografiche della battaglia insospettisce l'opinione pubblica: che esista davvero il Grande Selezionatore?

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eccoti la fonte

 

Perdonatemi ragazzi ma questa ricostruzione della 1^ battaglia dei ponti è piena di inestattezze ed errori. E' stata scritta solo su "sentito dire".

Il S.Marco non è mai riuscito a guadagnare la sponda opposta in quanto era schierato sull'unico ponte non preso, ... , il GIS non era interessato all'operazione e tantomeno il Tuscania (come tutta l'MSU del resto), ... , la fortuna con gli RPG non è stata per la scarsa mira, anzi, ma solo perchè erano tutti a testa a/p e non a/c, ..., e poi e poi e poi......

 

Sicuramente scritto in buona fede, ma nella ricostruzione e nelle valutazioni starvolge i fatti e le analisi.

 

E' stata tutt'altra storia.

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Ho letto quasi tutta la discussione, saltando solo pochi post..

Mi ha colpito la maniera in cui alcuni attaccabvano i magistrati, i quali indagavano su alcuni civili uccisi nel corso delle operazioni dell'esercito italiano, all'inizio della discussione (circa 4 anni fa!)..ragazzi va bene l'attaccamento al "partito", ma mostrate almeno un minimo di obiettività!

 

L'esercito italiano fa fuoco su alcune ambulanze, e secondo voi non è legittimo un accertamento della magistratura?

Stiamo scherzando?

"Indagato" non significa "condannato", se i soldati italiani hanno rispettato le regole di ingaggio, probabilmente a quest'ora sono stati scagionati. Ciò non toglie che si debba far luce sulla vicenda.

A proposito, come è finita?

 

Il complotto dei giudici per controllare "anche" l'esercito..ma roba da matti..e da chi sarebbe ordinato 'sto complotto? dall'URSS? Da Fidel Castro?

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Indagati e giudicati dal Tribunale Militare non dalla magistratura.

Magistratura: complesso di organi con funzioni giurisdizionali in campo civile, penale, costituzionale ed amministrativo. (wiki)

Modificato da wingrove
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Ho letto quasi tutta la discussione, saltando solo pochi post..

Mi ha colpito la maniera in cui alcuni attaccabvano i magistrati, i quali indagavano su alcuni civili uccisi nel corso delle operazioni dell'esercito italiano, all'inizio della discussione (circa 4 anni fa!)..ragazzi va bene l'attaccamento al "partito", ma mostrate almeno un minimo di obiettività!

 

L'esercito italiano fa fuoco su alcune ambulanze, e secondo voi non è legittimo un accertamento della magistratura?

Stiamo scherzando?

"Indagato" non significa "condannato", se i soldati italiani hanno rispettato le regole di ingaggio, probabilmente a quest'ora sono stati scagionati. Ciò non toglie che si debba far luce sulla vicenda.

A proposito, come è finita?

 

Il complotto dei giudici per controllare "anche" l'esercito..ma roba da matti..e da chi sarebbe ordinato 'sto complotto? dall'URSS? Da Fidel Castro?

 

le ambulanze le hanno usate apposta per non farsi sparare, se non gli avessimo sparato avremmo fatto solo il loro gioco.

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Non so nulla della storia dei "giudici", so poco sulla battaglia dei ponti (quale sarebbe, quella dove gli americani li avevano chiamati "Alpha", "Bravo" e "Charlie" ?) e non ho nè la voglia, nè il tempo di leggermi tutto il thread anche se mi ripropongo di farlo.

Però mi sento di dover aggiungere una cosa, perchè quà io credo che si stia rasentando la follia e mi spiego: i "giudici" e i "magistrati" che vanno a indagare chi ha fatto cosa in una battaglia in cui non sono mai stati, a 1.000 miglia lontano ? Ma siamo matti? Avete mai visto uno mettersi a fare multe per eccesso di velocità ai bordi di una pista di Formula1 ?

E se mai lo vedeste, cosa pensereste? Non so voi, ma io penserei che è matto.

Hanno sparato a delle ambulanze? E allora? In battaglia può capitare questo e altro.

No dico ve l'immaginate un soldato che prima di sparare al nemico si deve chiedere cosa ne diranno i guidici e se lo denunciano o meno? Avete idea di che significa ? Ma è pazzesco! Significa che nessuno si prenderebbe più la responsabilità di fare nulla senza qualcosa di scritto ! In battaglia !!!! Gli antichi Romani non capirebbero neanche di che parliamo!

Io pensavo che i "giudici" si occupassero di chi non obbedisce e dei disertori, non di ste robe. Mettersi a fare processi per omicidio in guerra! Ma è folle secondo me!

Abbiamo veramente perso le dimensioni e le proporzioni delle cose. Qualcuno ha conservato ancora un briciolo di buon senso?

In guerra io mi aspetto che un soldato faccia tutto il necessario per completare la missione con successo, non che tema più "giudici" e "magistrati" che il nemico, perchè nessuno con questo stato d'animo combatte nel modo giusto e in questo modo si perdono le guerre, di conseguenza, se le premesse sono queste, è meglio andare a raccogliere le margherite che mandare ragazzi e ragazze all'estero in posti caldi.

Modificato da Hobo
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Non so nulla della storia dei "giudici", so poco sulla battaglia dei ponti (quale sarebbe, quella dove gli americani li avevano chiamati "Alpha", "Bravo" e "Charlie" ?) e non ho nè la voglia, nè il tempo di leggermi tutto il thread anche se mi ripropongo di farlo.

Però mi sento di dover aggiungere una cosa, perchè quà io credo che si stia rasentando la follia e mi spiego: i "giudici" e i "magistrati" che vanno a indagare chi ha fatto cosa in una battaglia in cui non sono mai stati, a 1.000 miglia lontano ? Ma siamo matti? Avete mai visto uno mettersi a fare multe per eccesso di velocità ai bordi di una pista di Formula1 ?

E se mai lo vedeste, cosa pensereste? Non so voi, ma io penserei che è matto.

Hanno sparato a delle ambulanze? E allora? In battaglia può capitare questo e altro.

No dico ve l'immaginate un soldato che prima di sparare al nemico si deve chiedere cosa ne diranno i guidici e se lo denunciano o meno? Avete idea di che significa ? Ma è pazzesco! Significa che nessuno si prenderebbe più la responsabilità di fare nulla senza qualcosa di scritto ! In battaglia !!!! Gli antichi Romani non capirebbero neanche di che parliamo!

Io pensavo che i "giudici" si occupassero di chi non obbedisce e dei disertori, non di ste robe. Mettersi a fare processi per omicidio in guerra! Ma è folle secondo me!

Abbiamo veramente perso le dimensioni e le proporzioni delle cose. Qualcuno ha conservato ancora un briciolo di buon senso?

In guerra io mi aspetto che un soldato faccia tutto il necessario per completare la missione con successo, non che tema più "giudici" e "magistrati" che il nemico, perchè nessuno con questo stato d'animo combatte nel modo giusto e in questo modo si perdono le guerre, di conseguenza, se le premesse sono queste, è meglio andare a raccogliere le margherite che mandare ragazzi e ragazze all'estero in posti caldi.

 

sono pienamente d'accordo

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Non so nulla della storia dei "giudici", so poco sulla battaglia dei ponti (quale sarebbe, quella dove gli americani li avevano chiamati "Alpha", "Bravo" e "Charlie" ?) e non ho nè la voglia, nè il tempo di leggermi tutto il thread anche se mi ripropongo di farlo.

Però mi sento di dover aggiungere una cosa, perchè quà io credo che si stia rasentando la follia e mi spiego: i "giudici" e i "magistrati" che vanno a indagare chi ha fatto cosa in una battaglia in cui non sono mai stati, a 1.000 miglia lontano ? Ma siamo matti? Avete mai visto uno mettersi a fare multe per eccesso di velocità ai bordi di una pista di Formula1 ?

E se mai lo vedeste, cosa pensereste? Non so voi, ma io penserei che è matto.

Hanno sparato a delle ambulanze? E allora? In battaglia può capitare questo e altro.

No dico ve l'immaginate un soldato che prima di sparare al nemico si deve chiedere cosa ne diranno i guidici e se lo denunciano o meno? Avete idea di che significa ? Ma è pazzesco! Significa che nessuno si prenderebbe più la responsabilità di fare nulla senza qualcosa di scritto ! In battaglia !!!! Gli antichi Romani non capirebbero neanche di che parliamo!

Io pensavo che i "giudici" si occupassero di chi non obbedisce e dei disertori, non di ste robe. Mettersi a fare processi per omicidio in guerra! Ma è folle secondo me!

Abbiamo veramente perso le dimensioni e le proporzioni delle cose. Qualcuno ha conservato ancora un briciolo di buon senso?

In guerra io mi aspetto che un soldato faccia tutto il necessario per completare la missione con successo, non che tema più "giudici" e "magistrati" che il nemico, perchè nessuno con questo stato d'animo combatte nel modo giusto e in questo modo si perdono le guerre, di conseguenza, se le premesse sono queste, è meglio andare a raccogliere le margherite che mandare ragazzi e ragazze all'estero in posti caldi.

 

Ho capito bene? stai dicendo di non controllare i nostri soldati?

Se durante le missioni si divertono a torturtare, e o commettere violenze gratuite sulla popolaziuone civile fanno solo il loro dovere..Prendiamo esempio dagli antichi romani, magari radendo al suolo Nassirya e ricoprendo di sale le macerie!

 

Dimmi che non la pensi così!

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Vorthex, quello che dici ha senso, ma siamo sicuri che la magistratura civile non ha alcuna competenza?

tu faresti processare un rapinatore da una corte marziale? suvvia!!!

 

Come hanno potuto avviare delle indagini?

non ricordo come e perchè la magistratura si è interessata alla vicenda... non escludo sia stata una presa di posizione alle solite lagne pacifinte circa l'ambulanza crivellata di colpi.

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Avete mai visto uno mettersi a fare multe per eccesso di velocità ai bordi di una pista di Formula1 ?

 

ecco così si vince la guerra e si perde la ''pace '' :pensando che indagare sarebbe come fare ''multe per eccesso di velocità ad indianapolis'' (se si cita un film facciamolo per bene )

 

oggi gli usa sono preoccupati per il governo troppo filo iraniano che c'è a Bagdad ; forse se si fosse usata di più la testa non si troverebbero in questa situazione

 

ah e i romani capirebbero eccome non solo distinguevano tra ius ad bellum e ius in bellum , cioè tra diritto di ricorrere alla guerra e diritto da rispettare durante il conflitto bellico , ma i comandanti rispondevano del loro operato al senato ; ci sono molti casi di pro-consoli chiamati a rispondere di concussione estorsione verso le popolazioni conquistate.

Verre tanto per fare un esempio .

 

circa la competenza della procura penale ordinaria (l' ordinamento civile si occupa del diritto privato), siccome in irak usammo il codice penale militare di pace , se venivano commessi reati non compresi in tal codice la competenza tornava al giudice penale ordinario .

 

i colpevoli sono i nostri legislatori che dovrebbero decidersi a riformare i codici militari , o al più avere la coerenza di far applicare il codice di guerra senza inibirlo ogni volta

Modificato da cama81
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"Perdere la pace" ? Che è, una canzone di Ranieri?

Indianapolis! Ecco cos'era! Apocalipse now. Comunque una frase con cui mi son trovato pienamente d'accordo, perchè mi pare di una logica stringente.

Gli antichi Romani facevano quello che andava fatto, quando andava fatto, nè più, nè meno.

I tre ponti li vuoi o no? Servono o no? Perchè se servono è logico aspettarsi che il nemico li venderà abbastanza cari.

Che qualcuno avrebbe dovuto usare più la testa anche io sono d'accordo, ma dato che la frittata è fatta, tanto vale farla buona, oppure finisce per davvero tutto in vacca, o no?

I civili che si trovano nel mezzo, da sempre pagano il prezzo più alto. In ogni guerra, battaglia, scaramuccia, ecc .... chi si ritrova nel mezzo è fregato. E' la guerra.

Si può discutere sul farla o no, ma se la si fà, è così e va accettata per quello che è.

Si vis pacem, para bellum. Se vuoi la pace, sii capace di affrontare (vincendo ovviamente) la più terribile delle guerre.

L'Art. 11 della nostra bella costituzione? Io penso che esista solo perchè abbiamo perso e abbiamo perso ALLA GRANDE, altrimenti ora il mondo parlerebbe tedesco e italiano (ah, e giapponese), perchè fino a prova contraria erano questi i nostri piani originari, o no?

La "pace"? Ma che credete che a questo mondo la pace esista così, di per sè stessa?

I satelliti stanno in orbita grazie a un fine equilibrio tra la forza di gravità che li tira giù e la forza centrifuga, che li sparerebbe in fuori, nell'infinito leopardiano, ma entrambe le forze sono strettamente NECESSARIE: se non ci fosse la gravità, spareremmo satelliti solo per per vederli sparire dietro Marte, mentre se non ci fosse la centrifuga, essi ci ricascherebbero in testa!

Sturiamoci il cervello per un attimo: la "pace" non è che il risultato di un delicato e fragile equilibrio tra forze enormi e queste forze sono in Natura fatte per difendere sè stessi e la propria gente e per annientare gli avversari. Quando tra i vari paesi egemoni queste forze si equivalgono, abbiamo la "pace", perchè nessuno sarebbe così matto da infrangerla, in quanto sa che quegli altri sono dotati di una forza per lo meno pari alla sua e a me risulta che due forze pari e contrarie si annullano, anzi, in questo caso, si annientano e lo scopo non è annientarsi, ma sopravvivere per riprodursi (specie la seconda cosa).

Modificato da Hobo
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"Perdere la pace" ? Che è, una canzone di Ranieri?

Indianapolis! Ecco cos'era! Apocalipse now. Comunque una frase con cui mi son trovato pienamente d'accordo, perchè mi pare di una logica stringente.

Gli antichi Romani facevano quello che andava fatto, quando andava fatto, nè più, nè meno.

I tre ponti li vuoi o no? Servono o no? Perchè se servono è logico aspettarsi che il nemico li venderà abbastanza cari.

Che qualcuno avrebbe dovuto usare più la testa anche io sono d'accordo, ma dato che la frittata è fatta, tanto vale farla buona, oppure finisce per davvero tutto in vacca, o no?

I civili che si trovano nel mezzo, da sempre pagano il prezzo più alto. In ogni guerra, battaglia, scaramuccia, ecc .... chi si ritrova nel mezzo è fregato. E' la guerra.

Si può discutere sul farla o no, ma se la si fà, è così e va accettata per quello che è.

Si vis pacem, para bellum. Se vuoi la pace, sii capace di affrontare (vincendo ovviamente) la più terribile delle guerre.

L'Art. 11 della nostra bella costituzione? Io penso che esista solo perchè abbiamo perso e abbiamo perso ALLA GRANDE, altrimenti ora il mondo parlerebbe tedesco e italiano (ah, e giapponese), perchè fino a prova contraria erano questi i nostri piani originari, o no?

La "pace"? Ma che credete che a questo mondo la pace esista così, di per sè stessa?

I satelliti stanno in orbita grazie a un fine equilibrio tra la forza di gravità che li tira giù e la forza centrifuga, che li sparerebbe in fuori, nell'infinito leopardiano, ma entrambe le forze sono strettamente NECESSARIE: se non ci fosse la gravità, spareremmo satelliti solo per per vederli sparire dietro Marte, mentre se non ci fosse la centrifuga, essi ci ricascherebbero in testa!

Sturiamoci il cervello per un attimo: la "pace" non è che il risultato di un delicato e fragile equilibrio tra forze enormi e queste forze sono in Natura fatte per difendere sè stessi e la propria gente e per annientare gli avversari. Quando tra i vari paesi egemoni queste forze si equivalgono, abbiamo la "pace", perchè nessuno sarebbe così matto da infrangerla, in quanto sa che quegli altri sono dotati di una forza per lo meno pari alla sua e a me risulta che due forze pari e contrarie si annullano, anzi, in questo caso, si annientano e lo scopo non è annientarsi, ma sopravvivere per riprodursi (specie la seconda cosa).

 

I militari devono fare il loro lavoro, nel rispetto dei limiti che il governo impone loro. Non c'è tanto da discutere. Se violano la legge, che sia militare o civile (mi sembra d'aver capito che una qualche cometenza la magistratura civile ce l'avesse, ma non è questo il punto..) devono pagare. Se sono sospettati di aver violato la legge, è giusto che si indaghi.

 

O vogliamo lasciare gli eserciti a briglia sciolta? Perchè non diamo anche il potere legislativo in mano ai generali già che ci siamo, la loro risolutezza potrebbe giobvare al paese?

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Tutto questo azzuffarsi per cosa poi? per un'ambulanza di cui non si hanno informazioni...

1-era effettivamente un'ambulanza?

2-gli infermieri avevano veramente un sacchetto di plasma per le mani?

3-perchè il militare ha pensato che fosse opportuno aprire il fuoco?

 

Se non si hanno informazioni sufficenti a ricostruire le dinamiche dell'incidente è inutile scervellarsi.

 

Fatto sta che è la stessa forza armata a giudicare il comportamento dei propri soldati, nessun altro.

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wingrove e legolas hano pienamente ragione. se volete parlarne, citate fonti e fatti. altrimenti vi prego di finirila qui: leggere e rileggere i vostri post dove rimanete sulle vostre posizioni, non porta nulla alla discussione.

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