Jump to content

Libano/seconda guerra del Libano/Unifil - Discussione Ufficiale (dal 2006 ad oggi)


-{-Legolas-}-

Recommended Posts

<Interessante quest'articolo, prima sche svanisca nelle viscere della rete, ve lo volevo proporre qui per intero>

 

Ditemi se è attendibile, che ne pensate....

 

------------------------------------------------------------------------------------------------

 

 

«Dopo Israele, Hezbollah colpirà in occidente»

di Cristina Balotelli

 

 

Tel Aviv - Nonostante i pesanti bombardamenti dell'aviazione israeliana nel sud del Libano, gli Hezbollah non mostrano segni di indebolimento.

 

 

Il loro leader, lo sceicco Hassan Nasrallah, ha fatto sapere che il comando resta intatto. Ma chi sono gli Hezbollah? L'«Hizb Allah», ovvero 'Partito di Diò, è un’organizzazione a cui fanno capo vari gruppi radicali Sciiti che aderiscono all'ideologia Khomeinista. Il loro obiettivo principale è stabilire una repubblica pan-Islamica guidata da personalità religiose. In questo contesto, lo Stato di Israele rappresenta un impedimento, perciò va distrutto.

Il Colonello riservista Eitan Azani si è occupato a lungo degli Hezbollah, e lo ha fatto sul campo. Negli anni '90 ha diretto le operazioni di Intelligence dell'esercito israeliano (Idf) in Libano. Considerato uno dei massimi esperti dell'organizzazione, svolge la sua attività di ricerca presso l'International Institute of Counter-Terrorism di Herzliya. È la prima volta che parla a un giornale italiano. Gli abbiamo chiesto come sono strutturati gli Hezbollah.

«L'Hezbollah è una organizzazione pragmatica terroristica sciita, nata nel 1982, che agisce su due livelli, politico e militare. Il primo è il sistema politico interno libanese: Hezbollah ha rappresentanti nel Parlamento e nel Governo. Ma agisce anche al di fuori del sistema politico, attraverso una milizia armata che ha il pieno controllo del sud del Libano. Qui hanno le loro infrastrutture e la loro artiglieria, mentre a Beirut hanno il loro quartier generale: nessuno può entrarvi, nemmeno le autorità libanesi. È come se fosse un'area extra-territoriale. Sono molto più potenti di Al Qaeda: nessun'altra organizzazione terroristica al mondo è dotata di migliaia di missili».

 

Guerriglieri o terroristi?

Utilizzano anche tattiche di guerriglia, ma la loro strategia è principalmente quella di un’organizzazione terroristica perché attaccano intenzionalmente i civili. Sono supportati da Siria, Iran e Libano. Il governo libanese non può dire di non essere responsabile delle azioni degli Hezbollah sul suo territorio, perché la Siria ha ritirato ormai le sue truppe.

 

Perché allora il primo ministro libanese Fuad Siniora chiede al mondo di aiutare il Libano a disarmare l'Hezbollah?

Per prima cosa chiede di fermare gli attacchi d'Israele, poi vuole che gli israeliani si ritirino dalle Shaba Farms e che rilascino i prigionieri libanesi... Conosciamo bene questo linguaggio in Medio Oriente: fermate il fuoco, poi cominceremo a parlare di disarmo... forse. La mia opinione è che Nasrallah da una parte, Siniora e tutti i ministri del Governo libanese dall'altra, non immaginavano certo questa reazione da parte di Israele. E il motivo è che, basandosi sulle esperienze passate, prevedevano che dopo il rapimento dei soldati gli israeliani avrebbero attaccato il sud del Libano, ma poi si sarebbero fermati per le pressioni internazionali e per l'opinione pubblica interna. Invece non è andata cosi. Hanno commesso un grande errore.

 

Cosa vogliono?

Prendere il controllo del Libano e realizzare la missione sciita nella regione, vale a dire instaurare uno Stato Islamico sciita in alleanza con l'Iran. E successivamente con l'Iraq. Nasrallah vuole il controllo del Libano, per questo nel corso degli anni ha armato la sua organizzazione. Il suo obiettivo è diventare uno dei leader più influenti in Libano, dove il 40% della popolazione è sciita. Per questo ha cercato di trasformare la sua organizzazione terroristica in partito legittimo. E in parte ha avuto successo: ha ottenuto la legittimazione dell'Europa. Solo cinque Paesi considerano l'Hezbollah un’organizzazione terroristica: Israele, Stati Uniti, Australia, Olanda e Canada. Il motivo è che, ad oggi, non esiste una definizione internazionalmente riconosciuta di 'terrorismo. Quando Israele occupava il Libano gli attacchi di Hezbollah contro i soldati potevano essere considerati atti di guerriglia. Ma se gli attacchi sono diretti, intenzionalmente, contro i civili, questo è terrorismo.

 

Quale pensa che sarà il prossimo passo di Nasrallah?

L'Hezbollah, dopo questo conflitto, comincerà a pianificare una operazione al di fuori d'Israele, all'estero. L'America e i Paesi occidentali, secondo me, dovrebbero studiare molto attentamente quello che sta accadendo qui in Medio Oriente: le armi che usano, il tipo di azioni militari, la capacità operativa e la metodologia utilizzata nel costruire il loro potere. L'organizzazione sta cercando di costruire una capacità operativa fuori dal Libano, ovunque sono presenti le sue cellule clandestine: in Europa, come in America.

 

Su quali basi può affermarlo?

Sulla base della loro ideologia e delle mie ricerche. Tra gli obiettivi di Hezbollah, oltre alla distruzione di Israele, c'è la lotta in Occidente. Vogliono essere in grado di colpire ovunque ce ne sia bisogno, per esempio in aiuto degli iraniani. Nasrallah l'ha detto più di una volta: il Libano non è il nostro unico teatro di operazioni. Hanno già colpito obiettivi occidentali: in Argentina, per esempio. Le loro cellule sono presenti in Sud America, Cipro, Stati Uniti e nel Sud-Est Asiatico.

 

Cosa sappiamo della loro capacità militare?

È una delle più pericolose al mondo proprio perché sostenuta da Siria e Iran. Possiedono missili a lungo raggio di fabbricazione iraniana, in grado di raggiungere anche Tel Aviv. Ma non li hanno ancora usati. Ora, per maneggiare questo tipo di missili, bisogna essere ben addestrati. Gli Hezbollah sono stati preparati dai Guardiani della Rivoluzione iraniani, presenti anche di recente nel sud del Libano. Stiamo parlando di una potente infrastruttura militare, che oltre ai missili può contare su reparti speciali, addestrati al combattimento. Il rapimento dei due soldati israeliani è opera di queste forze speciali. Nasrallah lo ha dichiarato apertamente in uno dei suoi discorsi: Hezbollah ha lavorato per cinque anni al fine di ottenere la capacità operativa necessaria contro Israele e per preparare questo momento.

Quindi è impossibile che il Governo libanese non sapesse nulla di quanto accadeva nel Sud?

Sapevano tutto, certo. Il Governo libanese è stato anche ricattato dall'organizzazione, che nel 2005 è uscita dall'Esecutivo provocando una crisi e chiedendo di riconoscere come resistenza la lotta degli Hezbollah. Il Governo ha fatto come volevano. Il rapimento dei soldati è stato, a mio parere, il grande errore di Nasrallah. Non solo non si aspettava una simile reazione da Israele, ma anche altri Paesi ora sono d'accordo sulla necessità di cambiare la situazione in Libano. Persino i leader del mondo arabo hanno capito che Hezbollah non è solo un problema di Israele. Ma il governo libanese non ha il potere o il coraggio di agire e forse la comunità internazionale dovrebbe aiutarlo inviando una forza multinazionale nel sud del Libano.

 

Pensa che il Governo libanese agirà?

Il cambiamento di rotta potrebbe arrivare con l'eliminazione di Nasrallah, oppure attraverso la pressione dell'opinione pubblica sciita. Nasrallah ha dalla sua parte l'opinione pubblica iraniana, ma in Libano non gode di pieno supporto. Dall'altra parte ci vorrebbe la pressione dell'opinione pubblica interna sul Governo libanese. Elementi chiave sono il leader libanese sciita Nabih Beri, il leader druso Walid Jumblatt e il figlio di Rafik Hariri, Saad Hariri. Ma non hanno ancora parlato in maniera chiara. Se le loro voci si levassero contro l'Hezbollah, il governo sarebbe costretto ad agire.

 

Non pensa che i bombardamenti israeliani possano avere un effetto negativo sull'opinione pubblica interna?

Questo è uno dei rischi. Per questo motivo Israele sta attaccando solo obiettivi Hezbollah ed ha avvertito la popolazione di stare lontano da queste infrastrutture.

Ma molti non hanno i mezzi per andarsene....

Alcuni non se ne vanno perché sono sostenitori degli Hezbollah. Altri perché costretti dagli Hezbollah. Altri ancora perché troppo anziani. Conosco il Libano, non è cosi difficile abbandonare i villaggi anche a piedi. Il problema è che alcuni sono costretti a non allontanarsi, mentre altri sono parte dell'organizzazione. Per esempio, in molte case di civili sono conservate le armi degli Hezbollah. Avremmo dovuto agire contro l'organizzazione già nel 2000, quando rapirono e uccisero tre soldati israeliani.

 

Pensa che l'Idf abbia sottostimato la loro capacità militare? La nave israeliana colpita è stata colta di sorpresa....

No, però nel caso della nave è stato un attacco che ci ha sorpreso e non eravamo preparati.

 

Il missile che ha colpito il deposito dei treni ad Haifa era di fabbricazione iraniana e siriana. Anche questo missile è stato una sorpresa?

No. La Siria non ha fornito solo il supporto logistico, permettendo alle armi iraniane di raggiungere il Libano, ma anche quello tecnologico: molti dei razzi lanciati contro le città israeliane provengono dalla Siria.

 

Prima Hamas, poi Hezbollah hanno agito seguendo la stessa tattica: imboscata e rapimento di soldati israeliani. Cosa significa?

Sappiamo che Hamas ha adottato il modello degli Hezbollah nel corso degli anni. Chi ha cominciato con gli attacchi suicidi e i rapimenti in Medio Oriente? Gli Hezbollah negli anni '80. Anche Hamas ha capito che gli attentati suicidi e i rapimenti sono strumenti strategici nella lotta contro l'Occidente. E che attraverso il rapimento di civili può esercitare una forte pressione su Israele, tale da modificare anche i rapporti con l'Autorità Palestinese, con Abu Mazen. L'Hezbollah usa i rapimenti per aiutare Hamas e per fare pressione su Israele. Il rapimento pesa sull'opinione pubblica, soprattutto se si tratta di un soldato. Infatti, colpire un soldato vuol dire colpire l'immagine dell'esercito israeliano. Tutto ciò è amplificato dai media. Ecco perché era importante una reazione forte da parte di Israele.

 

Ci sono possibilità di riavere indietro i soldati rapiti in un tempo ragionevole?

Sono molto scettico: ci vorrà tempo.

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 367
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

Secondo me non colpiranno l'occidente, è un autogol per loro, specialmente perchè se colpiscono duro l'America a pagare il dazio sarà la Siria, poi non hanno velleitudini mondiali, vogliono combattere in Libano.

In ogni caso c'è da vedere quello che ordinano i padroni da Teheran.

 

Comunque il "non mostrano segni d'indebolimento" mi sembra una forzatura giornalistica, i razzi stanno diminuendo e ora gli faranno un lavoretto con i controfiocchi.

Link to comment
Share on other sites

Non ce problema, io l'ho preso da Google, ricordati solo in nome di Cristina in cima per correttezza.

 

In effetti l'indebolimento sul campo c'è, sarebbe una leggerezza non ametterlo.

 

Che voglia intendere che la struttura, i legami, la spina dorsale e i gangli nervosi tipo Teheran e Siria, non si siano indeboliti?

Link to comment
Share on other sites

E distolgono l'interesse internazionale dal nucleare Iraniano ma, soprattutto, scommetto che verrà fuori il buon samaritano di Teheran che negozierà una tregua venendo additato dai soliti noti come un incrocio tra Gandhi e Martin Luter King

Link to comment
Share on other sites

senza contare che israele sta venendo indebolita.

L'offensiva costera parecchio anche in termini economici, c'è la ricostruzione delle città colpite dai libanesi e ultimamente israele in materia economica non sta affrontando un bel periodo.

 

Assad non ha polso per diventare un personaggio di importanza mondiale e su questo quoto dominus

Link to comment
Share on other sites

  • 3 weeks later...

Una valutazione di qualche giorno precedente l'inizio della nuova guerra, dava gli Hezbollah in possesso di circa 12.000 razzi dislocati a ridosso del confine con Israele.

 

Onestamente quando la lessi credetti che fosse una "sparata" israeliana che sopravvalutava le capacità del nemico, e invece avevano ragione, visto il numero di razzi lanciati.

 

A quanto pare ci sono tre famiglie di razzi: quelli artigianali a tutti gli effetti, quelli utilizzati come munizioni dai sistemi BM-21, e altri di produzione o progettazione iraniana, che sembrano i più pericolosi.

Tra questi ultimi, infatti, c'è almeno un modello del diametro di circa 30 cm e con una testata di 100 kg, che ha una portata molto elevata in grado di battere buona parte del territorio israeliano.

 

Ad ogni modo le fonti di intelligence puntano tutte verso l'Iran, il ruolo della Siria pare sia molto limitato in questo frangente (forse solo i razzi dei BM-21 provengono dalla Siria).

 

Così come sembra ormai certo che i due missili antinave lanciati contro la corvetta israeliana fossero C802, un missile molto sofisticato che solo gli iraniani possono aver fornito ai guerriglieri.

Link to comment
Share on other sites

Così come sembra ormai certo che i due missili antinave lanciati contro la corvetta israeliana fossero C802, un missile molto sofisticato che solo gli iraniani possono aver fornito ai guerriglieri.

Però mi sà che o non lo sanno usare o ha fatto cilecca visto che un missile di quelle dimensioni una Saar 5 mi sà che l'avrebbe tagliata in due :ph34r:

Link to comment
Share on other sites

Confermo da alcune foto che dei merkava MK 2 e 3 prima versione, sono stai beccati da ez, cmq aspetto di vedere un bel resoconto sulle perdite da parte dell'IDF x poter farmi un idea

Link to comment
Share on other sites

  • 8 months later...

Rapporto Winograd

Terremoto su Olmert per la guerra con il Libano «È stata un fallimento»

 

TEL AVIV — Il rapporto preliminare della Commissione Winograd sulla Guerra in Libano è uno dei più pesanti mai pubblicati nella storia di Israele nei confronti di un governo. Nelle sue pagine torna ripetutamente la parola «fallimento». Non figura una richiesta perentoria di dimissioni nei del premier Ehud Olmert e del ministro della difesa Amir Peretz (mentre il capo di stato maggiore Dan Halutz le ha già rassegnate): ma il testo redatto da Winograd non lascia loro molto spazio di manovra. La Commissione non mette in dubbio che di fronte alla provocazione compiuta dagli Hezbollahil 12 luglio scorso quando bombardarono la Galilea, rapirono due soldati e ne uccisero altri otto il governo Olmert avesse il diritto di esaminare la possibilità di una reazione armata pesante. Ma si trattava, ricorda, di una decisione grave, che avrebbe potuto (come avvenne) innescare una guerra. Sarebbe stato opportuno studiare la situazione in Libano, soppesare in maniera approfondita la opportunità di abbandonare «la politica più remissiva di fronte alle provocazioni degli Hezbollah» adottata negli anni precedenti dai premier Ehud Barak ed Ariel Sharon, verificare se le retrovie israeliane fossero pronte di fronte ai probabili bombardamenti di razzi libanesi, considerare il fatto che ai vertici di governo c'erano persone relativamente inesperte. La Commissione lamenta anche che non sia stata discussa la possibilità di reagire inizialmente all'attacco degli Hezbollah con mezzi politici, o diplomatici.

 

-----------------

 

Praticamente è lo stesso stato di Israele a condannare la guerra?? :blink:

Link to comment
Share on other sites

  • 1 month later...

Libano: esplosione, sono 5 i morti Nessun italiano coinvolto, Hezbollah condanna attentato. (ANSA) - BEIRUT, 24 GIU - Sale a 5 il numero dei soldati del contingente spagnolo dell'Unifil uccisi dall'esplosione di un ordigno nella zona di Khiam, in Libano. Nessun soldato italiano e' rimasto coinvolto, dichiara il portavoce del contingente, tenente colonnello Mattiassi. Intanto il movimento sciita libanese Hezbollah ha condannato l'attentato definendolo 'sospetto'. 'Questo attacco -ha dichiarato in un comunicato- danneggia la gente del sud e tutto il Libano e alimenta l'insicurezza e l'instabilita''.

 

A parte la normale e produttiva competizione con la Spagna, oggi come sempre gli siamo vicini, uniti contro i veri nemici della società occidentale.

Link to comment
Share on other sites

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×
×
  • Create New...