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E a proposito della prossima recita in Alaska vediamo che ne pensa proprio Stirpe... https://www.facebook.com/oriogiorgio.stirpe.5/posts/pfbid0vfZ2n8CXVEzmrKVYqTTDyFFUtx6EGqakv3jF3VuhCYe8HYfjCy9jjdqT7UxhYQJDl Intanto si trovano sempre nuovi modi per colpire a distanza.
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Il cazzaro parla di scambio di territori...Ma certo... tutto il Donbass... Kramatorsk e Sloviansk, perché questo vorrebbe dire. E in cambio di cosa? Di qualche inutile villaggio in rovina a Sumy? Un incontro tra lui e PUC che si rifiuta di vedere Zelensky e che in realtà da bravo russo chiede la Luna e non certo ciò che dice Trump? Zelensky ha già fatto sapere che Kiev non cederà territori e senza ucraini non si decide nulla. Insomma il massimo cui si può arrivare è senza troppa fantasia un congelamento del conflitto solo quando PUC avrà guadagnato altro tempo e riterrà di aver arraffato abbastanza. Poi se l'avanzare dell'età non farà prima il suo corso, passerà alla sua prossima avventura in Ucraina o altrove, perché l'economia russa è un treno in corsa che ormai può solo continuare o deragliare disastrosamente con il suo macchinista. Fortunatamente nemmeno il cazzaro sarà eterno...
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Stirpe ha spesso dato il beneficio del dubbio alle sue previsioni (compresa quella sulla famosa controffensiva) e comunque alla fine dell'attacco ucraino del 2023 ci ha tenuto a dire che non ha mai affermato che gli ucraini potessero arrivare a Toretsk o addirittura a Mariupol nel 2023. Nemmeno ha mai sostenuto che la guerra potesse finire in una cavalcata fino a Sebastopoli, quanto piuttosto in un conflitto congelato o nello schianto di uno dei due contendenti nella guerra di logoramento. In effetti durante la controffensiva ucraina i russi riuscirono nella difficile impresa di perdere più uomini degli ucraini, pur essendo in difesa. Se vogliamo, a parte la probabilmente inaspettata cavalcata del 2022 nell’oblast di Karkiv, tutte le ritirate russe sono state determinate dall’insostenibilità dell’azione in corso: mi riferisco all’imbecille attacco dalla Bielorussia in mezzo a strade infangate o radioattive nel tentativo di prendere Kiev o al dissanguamento a Karkiv prima di far saltare il ponte Antonovky e la diga di Nova Kachovka e tornarsene oltre al Dnepr. Gli ucraini sono 3 anni e mezzo che stanno facendo dissanguare l’Armata Rossa, perché di fatto non hanno mai avuto la superiorità necessaria a far altro. Non sono certo entrati nel Kursk per tenerselo, ma per alleggerire la situazione a Pokrovsk e continuare a dissanguare il nemico. Un fallimento anche quello perché hanno perso una moneta di scambio territoriale? Per Stirpe no, perché lui ha sempre sostenuto che gli ucraini combattessero orientati al nemico e non al territorio, che detto brutalmente significa che puntavano a far fuori quanti più russi possibile. In questo contesto la controffensiva in effetti non è mai stata anticipata da Stirpe come un successo certo, ma nemmeno definita un insuccesso a cose fatte. Conoscendo il suo punto di vista non è che lo si possa accusare di non riconoscere un fallimento. https://www.facebook.com/oriogiorgio.stirpe.5/posts/pfbid0rMTkA1rdXFN1yzDseHAba6RMY823neuv8BoaM5Hjp7roQJsCZtwHBWR6ycGKomyBl Stirpe dava alla controffensiva il 51% di probabilità di far schiantare i russi nel 2023, cosa che non è capitata anche se poi i russi sono semplicemente stati incapaci di fare altro che non fosse rosicchiare terreno con micro e macro assalti alla carne e con sempre meno mezzi. Poteva andar meglio anche se lo scopo non era riprendersi mezzo Donbass? Certo che si (e anche per Stirpe che ha usato il termine “indeciso” in merito al risultato dell’azione ucraina), ma in effetti le immagini di carri ucraini distrutti in quella controffensiva erano sempre le stesse, mentre i russi ogni singolo giorno andavano incontro a batoste di quel tipo, tanto che hanno svuotato i depositi e fatto macellare un milione di uomini. E per cosa? Per 10km all’anno negli ultimi tre anni? Detto questo la resilienza della Russia ai continui disastri economici e militari non l’ha fatta ancora schiantare dopo altri 2 anni da quella controffensiva e non so quanto questo possa non aver sorpreso anche Stirpe che, per sua stessa ammissione, non mastica di politica e di economia. Anche i cimiteri ucraini si riempiono di ventenni, mentre i russi mettono bandierine sulle rovine e mi chiedo piuttosto se, nel veder sempre il bicchiere mezzo pieno, Stirpe dia il giusto peso alla crescente stanchezza degli ucraini e alla possibilità che quell’imbecille allo Studio Ovale li lasci al loro destino.
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Tutto fa brodo...
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F/A-XX ... caccia di sesta generazione dell'US Navy ...
Flaggy ha risposto a TT-1 Pinto nella discussione Caccia
Qui l'unica cosa degna di nota non è tanto l'ennesimo disegnino, magari pieno di licenze poetiche e che immagino essere tutt'altro rispetto al progetto reale, quanto la tempistica: siccome il programma è sotto pressione e l'aereo è un altro bello sconosciuto rispetto al più "chiassoso" (ma sempre misterioso) F-47, diventato però bandiera dell'ego ipertofico del cazzaro col riportino durante quella ridicola spacconata a beneficio delle telecamere davanti a un altro disegnino piazzato su treppiede nello Studio Ovale, qualcuno alla Northrop Grumman e alla Marina ha pensato bene di fare un po' di rumore... -
L’immagine della presa d’aria come una sorta di tubo di un aspirapolvere in cui la sezione di cattura a monte è più grande di quella d’ingresso (con conseguente riduzione di sezione e quindi aumento della velocità e calo della pressione ancor prima che l’aria entri nel condotto) è fuorviante: In realtà ciò avviene solo alle basse velocità del decollo in cui si richiede tra l’altro una grande portata d’aria (ed è anche per questo che si ricorre a volte alle prese d’aria ausiliarie). Senza scomodare il volo supersonico in cui, prima di incontrare un’onda d’urto prodotta da qualche parte dell’aereo (ad esempio dal muso e dalla presa d’aria stessa e che la pressione l'aumentano), il fluido manco si accorge della presenza del velivolo, nel volo subsonico (decollo escluso) la sezione di cattura davanti alla presa d’aria (cioè la sezione di aria indisturbata che finirà nel motore) è invece persino minore della sezione d’ingresso, cioè l’aria comincia a comprimersi già davanti alla presa d’aria. In sostanza mettere le prese d’aria sotto l’ala non ne riduce la pressione e comunque le prese d’aria sono davanti mentre a generare o meno portanza è anche tutto ciò che sta dietro. Nel caso dell’F-23 l’andamento delle gondole motrici e della fusoliera centrale che si fondono con l’ala fornisce sicuramente un effetto portante, anche se non ci dobbiamo aspettare che questo sia quello di una sezione alare ideale di pari superficie. Molto (molto) grossolanamente ci possiamo aspettare che l’intera zona centrale comprensiva di muso e gondole (ciò che costituisce la fusoliera) contribuisca alla portanza almeno quanto la porzione d’ala che idealmente prosegue all’interno di essa. Probabilmente “qualcosa” in più visto che la fusoliera non è lo stupido cilindro di un velivolo civile, ma è piatta, ben sagomata e dotata di generosi lerx. D’altra parte non ho mai evitato di criticare i pasdaran del dogfight, che paragonavano il carico alare dell’F-35 a quello dell’F-105, dimenticando bellamente i contributi portanti della fusoliera opportunamente sagomata, le estensioni di bordo d’attacco, la configurazione intrinsecamente instabile e il posizionamento delle superfici di coda in prossimità del getto del motore. Detto questo restano poi i vantaggi alle elevate incidenze, visto che è l’ala stessa a convogliare l’aria dentro ai condotti evitando distacchi e distorsioni di vena altimenti disastrose per i motori. Altri velivoli, come il B-2, il B-21 e diversi droni, hanno al contrario prese d’aria dorsali, che sono meglio da un punto di vista della stealthness, ma pongono notevoli sfide su velivoli ad alte prestazioni, sebbene coi rendering della sesta generazione (per non dire sul J-36 cinese) qualcosa di sia osato anche lì.
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Qualche messaggio più in su, anche se ormai quasi 5 anni fa, scrivevo: Beh, ora qualche velivolo di sesta generazione comincia a vedersi e sinceramente mi fa piacere leggere un articolo in cui ritrovo queste mie considerazioni. Il what if è uno sport aleatorio e i collegamenti all'articolo e alle immagini dell'ipotetico F-23A di 5 anni fa sono andati a ramengo, ma ripropongo un articolo corredato da quelle immagini, perchè il lavoro di Adam Buch, per quanto parzialmente un prodotto della sua creatività, merita di essere ricordato. Non ci è però dato sapere se l'F-23A non avrebbe avuto grane tali nello sviluppo da non consentigli manco di raggiungere i risultati dell'F-22, che tutto sommato è stato stoncato quando ancora non si erano manifestate prepotentemente nemmeno le esigenze per le quali l'F-23 sulla carta forse sarebbe stato migliore dell'F-22 (figuriamoci quando si scelse il vincitore nei primi anni '90 in piena sbornia da "volemose tutti bene"...). Si parla di velocità, autonomia (ecco, magari meglio con gli YF-120...) e stealthness, ma ricordo bene (anche qui in questo forum) i pasdaran della quarta generazione che criticavano il tutto sommato più convenzionale F-35 e ancora santificavano l'F-15 e magari l'F-14...Della serie prendi un dinosauro di 50 anni fa, mettigli avionica nuova e ugelli orientabili e avrai un capolavoro aeronautico...Si, se hai il prosciutto sugli occhi... Per osare con l'F-23 serviva una visione futura che la miopia politica (ma direi generalizzata) a cavallo dei due secoli certo non consentiva.
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Non ho ben capito il senso della cosa, ma quando LM ha partlato di uno sviluppo "Ferrari" per l'F-35, Aviation Week ha chiesto a un ex Northrop Grumman di "divertirsi" (altro termine non mi viene...) a fare qualche disegno. https://aviationweek.com/aerospace/aircraft-propulsion/yf-23-designer-weighs-how-lockheed-martin-could-evolve-f-35 Ora, a parte che con buona pace del cazzaro col riportino e del "suo" F-55 il motore è sempre uno, mi chiedo cosa resti del velivolo originario...
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Qualche nota sul previsto sviluppo più stealth https://www.twz.com/air/south-koreas-kf-21-fighter-to-get-stealthier-with-internal-weapons-bays Nel rendering si sono perse per strada le piastre di separazione dello strato limite alle prese d'aria. O lo si aspira in qualche modo con dei fori che non si vedono in un rendering grossolano o semplicemente si sono dimenticati qualcosa...
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Posizionamento del Abitacolo in un Aereo die 6a Generazione ed oltre.
Flaggy ha risposto a Swissmade nella discussione Aerotecnica
Con sensori che oggi ti consentono di vedere in faccia chi stai per ammazzare, mi chiedo quanto sia richiesto che un pilota abbia un'anima quando deve sganciare una bomba, magari nucleare, e fare una strage. Chi lo ha fatto 80 anni fa ha poi convissuto con un peso enorme che gli ha devastato l'esistenza. Se non altro a livello di gregari i tempi sono maturi perché un uomo decida di attaccare e l'AI scelga il drone e l'arma più adatti. L'aereo pilotato diventa uno dei sistemi, ma non so quanto comunque e sempre indispensabile visto che per B-21 e per i vari velivoli di sesta generazione si parla di optionally manned, quindi, pur avendo la possibilità di avere un pilota a bordo, potranno anche non avercelo. Coi passi da gigante che sta facendo l'intelligenza artificiale penso che molto potrà essere fatto anche senza pilotaggio remoto. Inevitabile se si vogliono sfruttare i vantaggi prestazionali di non avere il pilota a bordo, senza incappare negli imprescindibili tempi di latenza del pilotaggio remoto. Poi una macchina è fredda e spietata, vero, ma elabora in frazioni di secondo un'enorme mole di dati e "decide" più velocemente di un uomo. Quando gli indiscutibili vantaggi supereranno gli svantaggi, certe scelte temo saranno sempre più comuni, con sempre meno aerei pilotati, perché in guerra è difficile che l'etica possa farti rinunciare a una strada che se non prendi tu prenderà comunque il tuo nemico... Moratoria sulle mine antiuomo docet... Guardiamo gli stupidissimi droni FPV in Ucraina. Prima erano dei droni civili adattati alla buona, poi sono stati costruiti ad hoc, quindi si è aggiunta la fibra ottica per ovviare ai disturbi e infine, già ora, ci sono forme di IA che li rende indipendenti quanto meno nella fase terminale. Tutto in tre anni e spesso in piccole officine... E la cosa è non poco inquetante se pensiamo a cosa si può fare con gingilli più grossi e potenti che entreranno in servizio nei prossimi 10-20 anni... Comunque, al di là delle cinesate di questi mesi, sono curioso di vedere come sarà l'F-47 nei suoi vari dettagli, incluso l'abitacolo e l'interfaccia uomo-macchina. -
Posizionamento del Abitacolo in un Aereo die 6a Generazione ed oltre.
Flaggy ha risposto a Swissmade nella discussione Aerotecnica
La questione è interessante. Se vogliamo siamo in un momento di transizione. Se si vuole mettere un pilota a bordo di un velivolo è per cercare di sfruttarne tutti i benefici ancora presenti (compresi quelli visivi), altrimenti a quel punto è meglio rinunciarvi e lasciar fare tutto all’intelligenza artificiale…e prima o poi temo sarà così… Il principale difetto di un drone è infatti nelle comunicazioni con relativi rischi di disturbi e problemi di latenza, però se è più autonomo non ha manco bisogno di un pilota remoto, ma solo di ordini da eseguire e i droni gregari vanno in questa direzione: fare a meno di chi gli dice come fare qualsiasi cosa. I principali difetti del velivolo pilotato sono invece la resistenza aerodinamica e la traccia radar dell’abitacolo, la complessità dei sistemi necessari a supportare un pilota, i rischi per la sua vita e i suoi limiti fisici. Solo alcuni di questi aspetti troverebbero giovamento da una diversa collocazione dell’abitacolo. Al centro del velivolo però di solito si mette ciò che variando il peso altererebbe il suo equilibrio e quindi tendenzialmente carburante e carico bellico, mentre ciò che è fisso (motore, elettronica e pilota si mettono alle estremità anteriori e posteriori). Il pilota al centro? C’è anche già stato se vogliamo…Fino a tutta la Seconda Guerra Mondiale. Era però imposto dal motore anteriore, ma era pessimo sia per la visibilità anteriore (ostacolata dal cofano) che inferiore (ostacolata dalle ali). La ricollocazione dei motori (a reazione) nella parte posteriore e le considerazioni di cui sopra lasciano pensare che il muso sia comunque il posto migliore per mettere il pilota, anche se questo non implica di per se che debba avere una superficie vetrata che gli consenta di veder fuori direttamente. Il periodo di transizione cui accennavo prima comunque ha già dato i suoi effetti in un abitacolo con meno superfici vetrate, basti pensare ai microscopici finestrini laterali del B-21 o alla visibilità posteriore dell’F-35 che a suo tempo attirarono le un po’ anacronistiche e puerili critiche dell’”hater” Bill Sweetman (fissato con l’F-16...). Nel contempo le telecamere dell’F-35 hanno dato i loro grattacapi e difficoltà a rappresentare correttamente il mondo circostante, coerentemente con la visione diretta e coerentemente fra loro essendo le 6 telecamere posizionate in punti diversi e quindi necessariamente non dove si trovava la testa del pilota. A usar solo telecamere si rischia quindi di perdere proprio alcuni dei benefici di avercelo un pilota a bordo e a togliergli la sicurezza di avere il backup dei suoi occhi. Sui droni FPV si usa tale sistema correntemente, ma quello che non si dice è che la qualità dell’immagine spesso è discutibile, i guasti e i disturbi sono all’ordine del giorno e il campo visivo è comunque limitato, perché la telecamera è comunque una e non sei che devono dare una visione coerente e senza soluzioni di continuità nei passaggi per non disorientare il pilota. Farlo per la stealthness? Per ora si è reso i trasparenti non tali nelle bande radar e IR, anche se ciò ha i suoi limiti e comunque non è sempre stato fatto nel modo migliore. Il pilota dell’F-35 ad esempio è vero che grazie alla telecamera posteriore se gira la testa non vede la fusoliera, ma vede sul visore del casco ciò che vede la telecamera dietro l’abitacolo, ma per farlo deve cercare di tenere la testa al centro senza sporgersi ai lati, perché il tettuccio non è a bolla come quello dell’F-16 ed è piuttosto stretto in cima, dovendo riprendere l’inclinazione della fusoliera che ha una sezione romboidale. La combinazione tra vincoli strutturali e telecamere lo costringono cioè a fare qualcosa di se vogliamo innaturale: guardare attraverso il poggiatesta… Farlo per l’aerodinamica? Qualcuno ci ha già pensato quando davanti non si vede una mazza… …ma un "finestrino", anche per lasciare uno straccio di umanità in cabina, nessuno ha avuto il coraggio di toglierlo. I tempi insomma non sono ancora maturi per raccogliere i benefici di una visione del tutto indiretta, ma temo che quando accadrà, l’AI sarà così avanti che il pilota non servirà manco mettercelo su un velivolo militare. -
Aeronautica Militare cinese - discussione ufficiale
Flaggy ha risposto a Little_Bird nella discussione Aeronautica Militare
https://theaviationist.com/2025/08/05/chinas-third-tailless-aircraft/ Premesso che il bestione trimotore (“J-36”) non ce lo vedo come concorrente del bimotore (“J-50”) per tutti i dubbi in merito alla sua poco adatta configurazione come caccia, il fatto che ora compaia un nuovo velivolo apparentemente della classe del secondo stupirebbe, ma fino a un certo punto. Di immagini fake in questi mesi se ne son viste tante, specie quelle che cercavano di descrivere “meglio” quanto effettivamente c’era, ma effettivamente un secondo dimostratore concorrente del bimotore finora visto ci starebbe. In fondo quando si è trattato di esplorare nuove strade per qualche concorso importante anche negli USA si è usata molto la competizione tra due dimostratori. E qui da esplorare ce n’è parecchio (con tutti i rischi del caso a mettere tutte le uova nello stesso paniere), specie considerando il rapido sviluppo che i cinesi vogliono ottenere senza poter più scopiazzare e/o utilizzare tecnologia altrui, come hanno fatto fino alla quarta generazione e parzialmente per la quinta. La sesta deve necessariamente essere più (per non dire totalmente) indigena visto che i velivoli di sesta in servizio non ce li ha nessuno. Quanto al velivolo, se vogliamo prender per buone le immagini, un abitacolo sembra avercelo e la configurazione bimotore sarebbe compatibile con qualcosa di più costoso e sofisticato, cosa che è un velivolo pilotato…Ma se i cinesi mettono tre motori in un velivolo tattico possono anche metterne due su un drone…Per l’appunto non scopiazzando più, vanno a ruota libera con idee non necessariamente usuali. -
Aeronautica Militare cinese - discussione ufficiale
Flaggy ha risposto a Little_Bird nella discussione Aeronautica Militare
Non si può escludere. Con l'AI ormai si fa di tutto, anche a livello amatoriale e senza scomodare qualche forma di disinformazia di stato. Se non altro i satelliti da ricognizione funzionano e chi di dovere saprà cosa sia vero e cosa no. Non mi baserei però sui nostri standard. Non su quelli degli ultimi trent'anni almeno...Di roba che bolle in pentola i cinesi devono averne comunque parecchia. -
Non so quanto affidabile possa essere, ma 14:1 è il killing ratio comunicato da Trump... Non so nemmeno quanto siano giusti i numeri ucraini (quelli russi non sorprendono e si direbbero quelli da anni...), ma ora che è chiaro chi dei due contendenti meni il can per l'aia, dopo aver preso a pesci in faccia gli ucraini e tentato di lisciare il pelo a PUC, Trump ora prova a ricodare ad un dittatore spietato e sanguinario quanto gli costi la sua avventura. Nemmeno questa però è un'argomentazione convincente per uno come PUC... che la guerra l'ha voluta e non ne vuol sapere di perderla, per quanto il cazzaro continui ridicolmente a definirla la guerra di Biden, soparattutto ora che non è capace di farla cessare come aveva giurato e spergiurato in campagna elettorale. A PUC però non interessa quanti uomini perde se può ancora dimostrare che avanza e che l'economia gonfiata dalla sua guerra regge; finchè insomma potrà ancora "dimostrare" di essere un vincente. Si fermerà solo quando la sua armata di disperati non riuscirà più a piantare una bandierina in un mezzo alle rovine di 4 case e/o quando il popolo bue smetterà di chinare il capo.
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Qua le variabili son troppe e i giochi di guerra fra potenze nucleari sono poco auspicabili persino per chi sbandiera le proprie testate un giorno si e quell'altro pure...ma che poi ha paura come e più degli altri di perdere tutto ciò che nella sua squallida esistenza ha accumulato a spese del popolo bue. Vogliamo ugualmente dilettarci con questo aleatorio what if? Bene, certamente i droni hanno cambiato la guerra in modo drammatico e sotto molti punti di vista l’Occidente è impreparato a operazioni militari in cui oggi i piccoli droni causano il 70% delle perdite sul campo di battaglia. Ciononostante sull’incapacità della NATO di sostenere uno sforzo bellico a lungo contro la Russia non vedo dedicare una sola parola al fatto che per usare massicciamente e continuativamente i droni bisogna produrli, portarli in teatro e farli operare in coordinazione con le truppe a terra. Dettagli? Mica tanto quando il nemico è in grado di disarticolare il tuo sistema di comando e controllo, spianarti le fabbriche e i depositi e di distruggere la tua elefantiaca logistica basata su ferrovie che non durerebbero una settimana, lasciando le truppe al fronte senza coordinamento, senza munizioni, senza droni e senza viveri, mentre la tua economia basata su petrolio e gas si schianta, perchè non ti consentiranno di tenerla in piedi con carrette del mare e compagni di merende compiacenti. Non sottovaluterei poi le capacità di reazione occidentali: non siamo un ottuso e granitico ammasso di imbelli incapace di adattarsi a quanto succede. Proprio perché abbiamo troppo da perdere non lasceremmo che un tiranno che se ne fotte delle proprie di perdite, non ne abbia tali e tante da pentirsi amaramente di aver sbagliato secolo in cui vivere… Già oggi comunque le nostre fabbriche (si, pure le nostre...) si stanno adattando a produrre di più e più rapidamente (anche in anticipo sui programmi).
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Lavoravano già insieme... https://formiche.net/2025/07/idv-restera-italiana-finalizzato-lacquisto-da-parte-di-leonardo-per-17-miliardi/#content
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Il Donaldone toglie qualche giorno all’ultimatum alla Russia (ma che li metti a fare se manco quelli sono seri?…), perché tanto sa che PUC non si fermerà…Ma va? E ci hai messo sei mesi a capire che la “guerra di Biden” era in realtà la guerra-di-quello-che-se-ne-frega-che-tu-lo-rispetti (…) perché è un farabutto come te? In 10-12 giorni (e ci segnamo anche questa data...) vedremo quindi dei dirompenti (...) dazi secondari (ai compagni di merende cinesi di uno che ha istituzionalizzato mezzucci e contrabbando?…). Ok, prendiamo atto. Ma vediamola 'sta voglia di pace di PUC...
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Dovevamo vedere anche questa... Comunque non mi pare che il numero di missili impiegato dai russi sia aumentato come dice l'articolo. Prima raccoglievano un centinaio di missili cruise e balistici e attaccavano una volta al mese. Ora ne usano una decina ogni 3/4 giorni o più in mezzo a centinaia di droni. Meno soldi dal petrolio, meno missili, meno carri, meno artiglieria e più debito pubblico, più terrorismo e più carne da cannone...Sono le misure a lungo termine dell'invincibile Russia, che finita sta follia si ritroverà gambe all'aria e prona alla Cina. Visto che questa è sempre più una guerra di droni (numerosi e a basso costo) l'Ucraina è ormai un enorme laboratorio di test per nuove tecnologie, che finirà per esportare... anche quelle contro i Geran.
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Mi è capitato di definire la Russia di PUC come un paese distopico e decadente, ma la sua disastrosa (e per molti versi per noi incomprensibile) ostinazione in questa guerra è certamente consentita da qualcosa di profondamente radicato in una cultura plasmata da secoli di prevaricazioni e umiliazioni, che è arduo e sicuramente opinabile condensare in poche righe. Qualcuno comunque ci ha provato... https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1267429695028422&id=100052842090517&locale2=it_IT
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Piano... Tanto per cambiare siamo agli articoli di giornale che citano articoli di giornale, che non si sa dove abbiano preso certe info...Il Wall Street Journal o ha parlato con chi doveva stare zitto fino al rapporto ufficiale o ha ricamato sul rapporto preliminare che non arriva a simili conclusioni. Entrambe le cose non mi fanno elevare la mia già bassa opinione per i media generalisti...per non parlare di quelli italiani che usano (pure male) google translator per rimbalzare le notizie... Puó accadere che un pilota vada fuori di testa e ammazzi tutti? Oh si e non serve andar lontano nel tempo col caso Germanwings 9525 tanto per citarne uno, ma fino alla conclusione delle indagini, eviterei di dare addosso al comandante. Tra flap non estratti, carrelli non retratti e corse di rullaggio troppo corte, già si son dette abbastanza sciocchezze per "spiegare" l'incidente.
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E mentre il cazzaro americano va avanti ad ultimatum con dazi secondari al 100% se la Russia non fa la pace...in 50 giorni (caspita quanto è paziente con PUC... 7 settimane invece delle solite due...) e fa pagare i Patriot agli Europei (a loro volta minacciati di dazi al 30%), la guerra va avanti. E se qualcuno si chiedesse che se ne fa un aereo moderno del cannone, potrebbe trovare risposte spesso trascurate, immaginando i soliti funambolici digfight tra caccia...
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C'è anche Skynex...
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Prime resistenze politiche al taglio dei fondi al programma E-7 e immancabili resistenze politiche al ritiro degli A-10. https://www.twz.com/air/step-toward-blocking-e-7-wedgetail-radar-jet-program-cancellation-taken-by-congress
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Se leggi sopra non è che ciò che consegnano adesso sia molto meglio... Sono i dimostratori quelli per i quali sono accettabli molte soluzioni non definitive. Sui prototipi invece, proprio per il loro ruolo di verifica e test, si trovano più soluzioni rappresentative di quelle definitive, per quanto non realizzate con attrezzature di produzione in serie. In sostanza la realizzazione è più "artigianale", ma non credo sia qui la spiegazione per quanto di discutibile si è visto al salone e che infatti si ritrova in gran parte anche sui velivoli di serie. Di contro, i limiti dell'industria russa diventano palesi quando provano a fare qualcosa di sofisticato, ma che appare più grezzo e pasticciato rispetto a quanto si fa in occidente e sempre più in Cina. La guerra in Ucraina da questo punto di vista è stata un pessimo biglietto da visita per l'export militare russo. Un regime corrotto e clientelarale quale quello di Mosca non ha certo favorito lo sviluppo industriale, con conseguente ampio ricorso a componentistica (soprattutto elettronica) estera e perduranti grosse difficoltà nell'implementazione di processi produttivi avanzati. Considerato cosa lo rende tale, è un suicidio tecnologico fare un velivolo di quinta generazione in queste condizioni.
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Rapporto preliminare: i motori per qualche motivo (comunque non scontato) sono stati spenti...
