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Tuccio14

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  1. Ma che spettacolo! Praticamente cargo a costo zero assoluto! Sono sicuro che, se manterrà un prezzo d'acquisto basso, avrà un gran successo. Spero di vederlo all'opera presto.
  2. In pratica il migliore dei tre, dal punto di vista delle prestazioni operative richieste in Svizzera, è il Rafale, ma il Gripen ha un miglior rapporto qualità/prezzo per cui si è optato per quest'ultimo. A me sembra una scelta sensata, dopotutto per le esigenze di paesi come la Svizzera sembra fatto su misura. Non è un Saab dei vecchi tempi (di svedese e "non allineato" c'è rimasto veramente poco), ma la Svizzera si conferma nuovamente un cliente dello storico costruttore. Peccato per il Typhoon, sarebbe stata una fornitura relativamente facile da gestire, in particolare rispetto a quelle probabili indiana ed emiratine.
  3. Lungi da me (e credo anche dagli altri) valutare un sistema d'arma in base alla nazionalità, e anzi potrai notare che per la maggiorparte delle "italianate" si sia abbastanza oggettivi in questo forum, a volte anche troppo! Ti invito a dare un'occhiata al topic sull'ATR-72, o ancora sui vari SIDAM, Puma ed Ariete nella sezione Esercito, per non parlare di EF-2000 ed F-104 ASA-M... La Marina forse esce abbastanza bene dal fuoco incrociato degli utenti di Aerei Militari, ma anche lì le critiche non mancano, mentre per prodotti come il C-27J o il Lince non serviamo noi a fare i complimenti, i risultati commerciali ed operativi bastano ed avanzano. Voglio dire che non è il marketing, e credo di parlare a nome di molti, a farci bollare come "gioiellino" o "fetecchia" un prodotto dell'industria nazionale. Il 346 è senza ombra di dubbio un eccellente addestratore, al di la della nazionalità e dell'incidente che, essendo cinici, rientra nelle statistiche. Anzi mi sembrava per lo meno insolito che l'intensissima campagna di voli procedesse così bene e speditamente, nonostante la riprogettazione di buona parte dell'aereo rispetto ai prototipi. Quello che voglio dire è che magari l'incidente è dovuto a difetti costruttivi di un subcomponente del menga prodotto in una fabbrichetta polacca che al massimo dovrà ricalibrare qualche macchinario, non credo sia il caso di giudicare negativamente tutto l'aereo. Se fosse così il 747, uno degli aerei più popolari al mondo, dopo che ne esplose uno per aria per un palese difetto di progettazione (e non di costruzione, come ad esempio l'F-15 che si è spezzato in volo) non avrebbe più dovuto essere venduto, eppure continua ad essere migliorato e venduto poichè in generale è un aereo eccezionale. Credo e spero che i potenziali acquirenti del 346 sappiano leggere e scrivere, ed il fatto che gli EAU continuino a considerarlo l'ideale per la propria aviazione nonostante le grane burocratiche dovrebbe essere un segno. Per la questione dell'errore umano non è che si preferisca salvare Guarguaglini piuttosto che un pilota, anzi per fortuna che non s'è fatto male nessuno. Il discorso riguarda il fatto che un errore umano venga sempre tenuto in considerazione nel risk assessment, poichè lo human factor rimane il fronte più arduo per la flight safety, nonchè la maggiore causa di incidenti. Per questo ci si augura che sia stato un errore di pilotaggio: chi non lavora non sbaglia, e considerando l'esperienza e la cultura aeronautica di aziende come Aermacchi dubito seriamente che chi sbaglia venga messo alla gogna, ma se il difetto riguarda la macchina gli utenti saranno più diffidenti, con danni non solo per Pierfrancesco ma per l'industria aeronautica italiana in generale, al di la dei nomi dei manager. Diciamo che quando le cose vanno bene i primi a goderne sono proprio i lavoratori, quelli verso cui hai rivolto il rispetto di cui ti sono grato.
  4. Grazie per aver sopperito alla mia pigrizia!
  5. E allora vogliamo parlare delle basi militari occidentali (anche italiane) palesemente ritoccate in Google maps? Non saranno i migliori amici dell'Occidente ma sono più di un miliardo, avranno diritto anche loro a fare la superpotenza!
  6. Bellissime davvero, grazie per il link!
  7. Qui dici che la fase sull'SF-260 non è quella dove si impara a volare... E qui praticamente dici che su un piccolo aereo ad elica (come l'SF-260) si impara a volare. Quello che ho evidenziato è l'essenza del volo, ossia "pilotare con il culo" e non con gli strumenti e stabilire un certo feeling con i comandi. Molto probabilmente sono fazioso io perchè mi hai contraddetto ( ), però non riesco proprio ad afferrare il concetto... E' vero che nella prima fase l'istruttore debba farsi un'idea dell'allievo, ma è anche vero che le prime missioni siano per lo più volte all'addestramento basico più che al team working, che è una cosa fondamentale ma collaterale e che tra l'altro non si concentra e non si ferma nella prima fase dell'addestramento ma accompagnerà l'allievo fino al congedo. Per non parlare del fatto che gli istruttori sono molti e che purtroppo i criteri per far fuori gli allievi qualche volta prescindano dall'attitudine al volo... In parole povere: è vero che all'inizio è fondamentale che il pinguino sia un buon allievo, e che un allievo di Pozzuoli sia innanzitutto un buon ufficiale prima ancora che un buon pilota, ma non scordiamoci che 'sto poveraccio dovrà prima o poi imparare a volare, e per l'appunto per insegnargli a volare in AMI si usa l'SF-260 (e qualche aliante, che non guasta assolutamente). Come ha già detto Flaggy, ci sono alcune cose che un turboelica non può fare (inutile ripeterle), ed un simulatore, anche se avanzato (ho avuto occasione di entrare in un simulatore del livello più alto e vi assicuro che sembra di stare in aereo), non potrà mai sostituire il vero volo. Il concetto del LIFT è proprio quello di spingere più in alto possibile il livello dei neo piloti una volta usciti dalle scuole, e per arrivare così in alto il turboelica non basta, a meno di non voler passare molte ore in più nelle OCU (come faranno i piloti svizzeri). In futuro per le aviazioni occidentali si prospetta quanto sta già avvenendo nelle moderne aeronautiche che si trovino in questi anni a rinnovare la propria linea da addestramento. L'attuale tendenza pare che sia quella del monomotore a pistoni + turboelica avanzato + LIFT, e gli unici aerei in quest'ultimo ruolo attualmente disponibili sono M-346 e T-50. Per gli altri due, man mano che scendiamo, la gamma si amplia, con Pilatus a farla da padrone nel segmento dei turboelica e le varie case minori con un'infinita panoplia di modelli a darsi battaglia nel segmento basso. A mio parere l'SF-260 nella sua ultima versione attualmente è uno dei migliori addestratori militari in circolazione, nonostante l'età del progetto, poichè unisce determinate caratteristiche dei classici "paperozzi" (affidabilità, autonomia, motore che non sia un dannatissimo Rotex o uno spompato Diesel, comodità dell'abitacolo) a specifiche tipicamente militari (agilità, velocità, robustezza, semplicità di impiego), ed il successo di vendite che ha avuto lo conferma (più di 800 venduti in tutto il mondo). Anche lo sfortunato Epsilon francese è un bell'aereo, studiato per il ruolo che copre. In generale la penso come Flaggy, il 311 è una scelta di campo che non ha fatto nessuno nel corso degli anni, AMI in primis, per fortuna. C'è da dire però che Aermacchi, trovandosi in pancia il progetto dopo l'acquisizione di SIAI Marchetti, poteva scegliere di cestinare il progetto (che nacque come concorrente del 339) oppure dargli slancio. Considerando che farlo evolvere sia stato praticamente uno spin off degli investimenti fatti per la versione CD del 339 si è optato per la seconda strada, azzardando nel mercato con l'insolito trio SF-260 + M-311 + M-346 per offrire ofgogliosi e pochi fra i tanti un pacchetto addestrativo completo, dal basico al LIFT. Non si può dire che il 311 non abbia avuto un suo successo, anche se indiretto: nella gara per la fornitura agli EAU è stato usato come merce di scambio tra Aermacchi e Pilatus per suddividersi il mega contrattone. Ok, poco onorevole per un aereo ed anche non del tutto certa la notizia, per non parlare del fatto che i Pilatus siano un'ottima scelta, ma è gia qualcosa per lo sfortunato volatile... E' vero che la crisi finanziaria (ed economica) europea ed occidentale in generale stia azzerando i fondi destinati alle commesse militari, ma è anche vero che le aziende come Aermacchi (e Finmeccanica tutta) non guardino solo al mercato domestico ma soprattutto nei mercati dove si spendono soldi, tant'è che tutti si sono affrettati ad aprire uffici vendita ed assistenza nei cosiddetti paesi emergenti. Detto questo, molti progetti, come mo stesso M-311 in oggetto, sono frutto di un private financing: le aziende che producono sistemi per la difesa sopravvivono sul mercato ormai solo grazie alla ricerca ed allo sviluppo, diventando così le maggiori ad investire in questo settore.
  8. Certo che tra costi iniziali ed aggiornamenti gli F-22 verranno a costare uno sproposito... Se da una parte è un bene per il contribuente statunitense sapere di essere protetti dal miglior caccia al mondo (perchè di questo stiamo parlando checchè ne vogliano i detrattori) non saprei quanto piacere gli faccia spendere tutti quei soldi per avere questa consapevolezza. Faranno in modo da predisporre il software per ulteriori aggiornamenti o manterranno l'architettura chiusa?
  9. Sullo scandalo Finmeccanica posso pure concordare (la mia firma potrebbe parlare chiaro in merito alla mia opinione a riguardo...), però il "velivolo ancora da valutare" direi che possiamo chiamarlo tranquillamente gioiellino poichè ancora non conosciamo le cause dell'incidente (che potrebbero essere imputate ad un errore umano), e attualmente rimane il più avanzato trainer occidentale. A meno di non voler dar contro all'F-14 ed al 320, entrambi velivoli che nelle prime fasi dei test hanno subito gravi perdite... Poi è un'opinione, ma io non me la sento di rimangiarmi tutti i complimenti che ho fatto al 346!
  10. Non è proprio così... La gamma di Aermacchi è sempre stata "calibrata" per offrire al cliente un sistema addestrativo completo, spesso su misura dell'AMI che rimane il principale partner per la ditta di Varese. Negli anni in cui i piloti venivano addestrati per aerei come F-104, Tornado ed AMX bastava insegnargli a pilotare un aereo con l'SF-260, per poi introdurli al jet con l'MB-339, concludendo l'addestramento finale nelle OCU, dove in pratica veniva svolto contemporaneamente al passaggio macchina anche l'addestramento al combattimento vero e proprio. Attualmente, e verosimilmente nel prossimo futuro, i piloti dovranno essere addestrati per macchine molto più complesse degli attuali cacciabombardieri, con un occhio alla riduzione dei costi. Per questo si pensa di offrire al cliente un sistema addestrativo incentrato su una gamma di tre macchine (e relativi accessori) che consentano, al prezzo di una linea logistica in più rispetto al precedente e costi d'acquisto unitari superiori, enormi vantaggi dal punto di vista qualitativo e risparmi nella fase finale dell'addestramento poichè parte di quello che prima veniva svolto nelle OCU, coi costi di macchine come il Tornado, verrebbe svolto con i LIFT (Lead In Fight Trainers). Praticamente nell'attuale concezione di Aermacchi si impara a pilotare un aereo con l'SF-260, si passa poi al pilotare un aereo di prestazioni superiori con l'M-311 e si finisce sull'M-346 per apprendere la maggior parte delle tecniche di combattimento, giungendo al LIFT già abilitati al getto e lasciando alle OCU solo il compito del "passaggio macchina". Un iter addestrativo di questo tipo è, alla lunga, pagante, ma l'insuccesso di macchine come l'M-311 è sintomo che le varie forze aeree non credano fino in fondo a questa tesi. Nelle gare internazionali all'S.211 prima ed all'M-311 poi è stato sempre preferito un addestratore turboelica avanzato come il Pilatus PC-7 svizzero, nonostante le grane legate all'utilizzo di turboelica in addestramento, grazie a costi d'acquisto ed impiego inferiori, anche se di poco. L'AMI attualmente ha una linea da addestramento incentrata sull'SF-260 e sull'MB-339CD. In futuro, teoricamente, quest'ultimo dovrebbe essere sostituito in toto dall'M-346, ma considerando i tempi attuali ed i numeri con cui l'M-346 è stato acquisito è ipotizzabile che in futuro verrà mantenuta la configurazione attuale, lasciando ai LIFT il compito di addestrare parte dei piloti destinati alle linee da combattimento più avanzate. D'altronde il 339 nella sua ultima versione è una macchina più che valida ed il 346 più che per una reale necessità è stato acquistato per un discorso industriale legato all'esportazione, pur offrendo effettivamente all'AMI la possibilità di simulare sin dalla fase dell'addestramento scenari molto realistici, in una maniera impensabile per gli addestratori di vecchia generazione. In tutto questo il 311 esce con le ossa rotte: ottimisticamente, ossia disponendo di una consistente linea LIFT, le sue funzioni in AMI verranno svolte da un aereo più difficile e costoso ma più prestante quale il 339, precludendogli ogni possibilità di acquisto in un mercato domestico. Una linea da adestramento incentrata addirittura su quattro modelli è esagerata ad ogni modo. Forse in futuro, quando i cacciabombardieri saranno ancora più avanzati, potrebbe avere un senso, ma dubito che si possa far evolvere ancora di più il concetto di cacciabombardiere senza sconfinare nell'intelligenza artificiale e quindi nell'unmanned, per lo meno non in tempi brevi.
  11. Ne parla anche RID in un articolo di questo mese sull'attacco al mito Hercules. E' una bella macchina, a me personalmente sembra il fratello maggiore del KC-390. Per il resto concordo con vortex, peccato che la roba costruita in Giappone sia inesportabile, perchè se consideriamo la macchina in sè di sicuro il progetto è valido ed avrebbe mercato.
  12. E allora come mai MBDA sta investendo ancora sul potenziale residuo (ormai poco) del Marte? Possibile che non abbia niente di meglio da contrapporre alla concorrenza? Perchè è appena diventato Ministro della Difesa, ma era solo per dire, non mi aspetto miracoli di questi tempi, e neanche me li auguro acquisti del genere a dire il vero. Comunque non ricordavo che l'AMI avesse richiesto gli F-35 con questa capacità, di sicuro la capacità antinave è cruciale per un paese come il nostro, e di sicuro F-35 ed NSM sono un'accoppiata vincente e migliore di EF-2000 + Marte. Non è che tutto giri intorno all'industria della difesa, anzi, ci sarebbero altre "vendite" da fare prima ed il CNT ha tanti altri modi modi per sdebitarsi nei confronti dei volenterosi. A parte il fatto che credo che l'ultimo dei problemi della Libia attualmente sia un'aviazione da combattimento... Ora come ora sono i gruppi su AMX a svolgere ed esercitarsi in questo ruolo, salvo usare come armi munizionamento di caduta...
  13. E sarebbe anche ora... Magari si potrebbero anche equipaggiare i T3 italiani con questo sistema dato che almeno un gruppo di volo, a mio parere, dovrebbe essere dedicato all'appoggio antinave. L'Ammiraglio Di Paola alla difesa farebbe ben sperare in tal senso, ma con gli attuali chiari i Luna accrescere le proprie capacità è impensabile, anzi sarebbe una conquista mantenere quelle attuali.
  14. Tuccio14

    M-346

    por*a miseria... L'importante è che l'equipaggio sia sano e salvo, però l'amaro in bocca rimane. Speriamo non ci saranno conseguenze commerciali.
  15. Io temo solo che, considerato che il calendario del ritiro è pubblico, i Talebani stiano semplicemente resistendo fino a che potranno vedersela a tu per tu con i regolari afghani senza interferenze.
  16. Ero proprio io, e ti ringrazio per essertene ricordato! Se gli EAU non comprassero un bel niente sarebbe un doppio smacco per la Francia, poichè oltre al danno di una mancata commessa e dell'eterna invendibilità del Rafale si aggiungerebbe la beffa del non essersi riusciti a prendere neanche una a quel punto palese elemosina.
  17. Alla fine ce l'hanno fatta, non chiedetemi come. A prima vista sembrerebbe un altro caso del temutissimo "black cockpit", ovvero tutti i sistemi, nonostante l'abbondante ridondanza, vanno in avaria insieme. Ho sentito circolare voci su piloti ubriachi e cose simili, ma a quanto pare hanno lottato abbastanza per le loro stesse vite in una situzione che è probabilmente la più difficile da affrontare sui moderni liners.
  18. Che stiano testando armi ad energia diretta aeroportate? Non saprei, veramente è difficile farsi enire in mente qualcosa... Certo è che i servizi segreti occidentali ne avranno un'idea, d'altronde se se ne accorge Google...
  19. Non preoccuparti! Solo che non riesco a trovarla...
  20. Esigenze militari, peccato... Purtroppo i bei tempi sono andati!
  21. Tuccio14

    a380 a malpensa

    Ottimo! Spero di autorizzarlo all'avvicinamento!
  22. Credo che nel topic del 346 ne abbiamo parlato abbondantemente... Solo che sinceramente non ricordo in quale pagina...
  23. Il fatto che gli EAU non abbiano ripiegato nel frattempo sul T-50 è indicativo. A parte il fatto che lo stesso T-50 potrebbe andare incontro a grane burocratiche per l'esportazione, essendo anch'esso costruito con molta componentistica occidentale. Certo è che Aermacchi deve premere sull'acceleratore, altrimenti rischia di interrompere la produzione del velivolo. I 18 aerei venduti finora non bastano sicuramente.
  24. Cosa avranno proporsto quelli di Eurofighter agli EAU? Anche lì si saranno venduti le mutande o il tutto dipende dall'effettiva superiorità della macchina in alcuni aspetti? Non vorrei fosse solo una mossa per spingere i francesi a migliorare l'offerta...
  25. Una volta ci si "congelò" un MD-82 a San Pietroburgo. Pioggia sopraffusa, ghiaccio vetrone sull'intera fiancata destra dell'aereo. Addirittura gli stessi rampisti russi, abituati a quelle condizioni, sconsigliarono vivamente al comandante di partire, ma riproteggere 160 passeggeri in Russia non è uno scherzo: si rischia di farli rimanere bloccati nella federazione per giorni in attesa di visti e permessi che la bizantina burocrazia russa impiega tempi biblici ad emettere. Il comandante questo lo sapeva bene, perciò richiese il de-icing. Si presentarono con quell'accrocco di cui hai postato una foto davanti all'ala dell'aereo e iniziarono a mettere in moto il turboreattore. La procedura da manuale prevede che il comandante stia all'esterno di fianco al veicolo sghiacciatore per supervisionare la procedura, così che al malcapitato toccò di stare per mezz'ora in piedi all'agghiaccio assistendo alla macabra scena di un turboreattore che spara aria rovente sull'ala piena di combustibile di un aereo pieno di passeggeri. Riuscirono a decollare Dio solo sa come e tornarono a casa tutti sani e salvi. Quel comandante, che impiegavamo praticamente sempre sulle tratte russe date le sue capacità linguistiche e per il fatto che avesse dimestichezza con i visti, si rifiutò categoricamente di tornare da quelle parti in inverno. Dopo aver visto quella foto aggiungerei io: come biasimarlo...
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