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Folgore89

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  1. @ Flaggy (ti chiedo scusa in anticipo ) Non voglio essere polemico o ripetere le mie opinioni già espresse sull'argomento, ma torno a dire che - secondo me - è un vero peccato per tutti i nomi più accattivanti o tecnicamente corretti che avrebbero potuto valorizzare meglio il 346 nel suo debutto nel mercato internazionale. Purtroppo per battere "Master" non ci vuole molta fatica, non stiamo mettendo in discussione la "bellezza" del nome o la sua coerenza, ma senza dubbio è poco originale!
  2. Figurati, per quello che posso... Non penso che in questo caso si tratti di "fastidio" degli americani, quanto di "convenienza" degli europei nel farsi coinvolgere in un progetto prioritario dell'Alleanza su vasta scala, cosiderato che gli assetti previsti sono l'UAV Global Hawk - di origine USA - e l'A-321 - di origine europea -... sa molto di compromesso, no? E, alla fine, se dovesse funzionare che male farebbe??? Grazie per l'info sull'ATR... in effetti non ci avevo pensato Si parla del Transatlantic Cooperative AGS Radar (TCAR), come postato sopra, anche se non riesco a trovare le specifiche tecniche divulgate (sempre che ce ne siano...); aspettiamo notizie più dettagliate, nel frattempo faccio le mie ricerche e non appena so qualcosa di nuovo ve lo posto.
  3. Grazie mille Tuccio, molto gentile!!! Comunque invito chiunque abbia maggiore competenza in materia a correggere miei eventuali errori e ad aggiungere dettagli e particolari sul programma AGS e sulla dottrina NCW, in quanto io non sono (e spero ancora per poco) un "addetto ai lavori"... Peraltro ci sarebbero pagine e pagine da scrivere sull'NCW, data l'ampiezza e la specificità dell'argomento, ma temo di scatenare l'ira dei moderatori... Il programma europeo SOSTAR (Stand-Off Surveillance and Target Acquisition Radar) ed il suo dimostratore di tecnologia SOSTAR-X erano condotti dal consorzio industriale "SOSTAR GmbH", Joint Venture tra "Dutch Space" (Paesi Bassi), "EADS" (Germania), "Galileo Avionica" (Italia), "Indra Sistemas" (Spagna) e "Thales" (Francia). Il consorzio nacque nel 2001 per sviluppare "in proprio" un sistema di sorveglianza aeroportato, da proporre alla NATO come alternativa al radar Multi-Platform Radar Technology Insertion Program (MP-RTIP), "made in USA" dalla Northrop Grumman. Naturalmente il consorzio europeo era svantaggiato rispetto alla Northrop Grumman, che aveva l'esperienza pregressa dell'E-8 J-STARS (relativamente al segmento nazionale USA del sistema di sorveglianza NATO *), e peraltro è la produttrice del RQ-4B "Global Hawk", assetto già previsto per il programma AGS. Così, dopo aver concluso con successo la sperimentazione del SOSTAR-X, gran parte delle aziende partecipanti alla "SOSTAR GmbH" ("EADS", "Galileo Avionica", "Indra Sistemas" e "Thales") furono coinvolte nel consorzio TIPS (Transatlantic Industrial Proposed Solution), insieme a "General Dynamics Canada" e "Northrop Grumman", per lo sviluppo definitivo del programma AGS della NATO. Chiaramente l'aspetto transatlantico del consorzio pose fine alle competizioni tra l'industria USA e quella europea, ed il "segmento europeo" dell'AGS, costituito dal SOSTAR, penso sia stato abbandonato a favore del TIPS. Ora facciamo il punto della situazione distinguendo l'AGS a livello NATO ed i segmenti nazionali integrati o integrabili col sistema NATO. La NATO, come già detto, basa il programma AGS sul segmento aereo costituito dalla piattaforma A-321 e dall'UAV RQ-4B, che baserà a Sigonella. Ci tengo a precisare che il personale che si occuperà dei sistemi non è solo statunitense, ma "combined" appartenente a forze di varie nazioni NATO. A Sigonella avrà sede anche un distaccamento di (quattro?) "Global Hawk" in forza all'USAF (oltre quelli NATO), che costituisce parte del segmento nazionale USA dell'AGS (insieme agli E-8 J-STARS). (*) In questo caso vanno distinti gli aerei in forza alla NATO, che rientrano direttamente nel sistema AGS, ed i velivoli delle aeronautiche nazionali che, pur svolgendo compiti di sorveglianza in cooperazione con la NATO, costituiscono "sistemi-del-sistema" AGS. La Gran Bretagna sta sviluppando il segmento nazionale ASTOR (Airborne Stand-Off Radar) sul velivolo R1 "Sentinel" (trattasi di un business jet Bombardier "Global Express" equipaggiato con "canoa" di alloggiamento del radar sotto la fusoliera e sistemi data link). L'ASTOR britannico è assimilabile al J-STARS USA e, allo stesso modo, costituirà il segmento nazionale britannico come sistema del sistema AGS. Infine, a proposito delle capacità ANTISOM dell'AMI, ho letto su A&D di Gennaio che dal 2012 saranno adottati degli ATR-72MP come sostituti interinali dei Br.1150 "Atlantic", già portati allo standard ALCO ed ormai prossimi alla radiazione dalla Forza Armata. Gli ATR saranno (inizialmente) privi di capacità offensive/difensive, trattandosi di una versione da pattugliamento non-ASW (differentemente dalla versione ASW ordinata dalla Turchia), e saranno equipaggiati con radar di sorveglianza con scansione elettronica "Seaspray", torretta elettro-ottica multisensore EOST e sistemi di comunicazione in data link. Si spera in meglio per il futuro!
  4. Speravo di aver capito male... invece resto sempre più stupefatto da quanto il tasso di alfabetizzazione sia ancora basso tra molte persone!!! Per loro basta che un'antenna sia grossa, parabolica e - soprattutto - statunitense, per comportare pericolo pubblico... addirittura negli articoli che hai postato parlano del MUOS come di un radar che potrebbe interferire con quello dell'ATC di Sigonella!!! A prescindere dalla presunta pericolosità, basta cercare MUOS qui: [http://www.globalsecurity.org/space/systems/muos.htm] per capire che si tratta di un'antenna di comunicazioni e non di un radar! Mi chiedo perchè in certi ambienti non ci si informi, prima di parlare...
  5. Infatti si stanno già allertando tutti i "civilissimi" difensori dell'italianità, gli stessi che al momento (in)opportuno gridavano "10, 100, 1000 Nassiriya" ... così da una parte ci sono quelli che lamentano la pericolosità delle antenne per le comunicazioni (stanziate presso Niscemi), dall'altra ci sono quelli che ne approfittano per ribadire il concetto di sovranità nazionale, violato (secondo loro) - non capisco in che modo - dalla presenza americana sull'isola. Si... è previsto l'impiego di A-321 con radar a scansione laterale (Norden??? ). L'ho anche scritto nella parte dell'intervento dedicata all'AGS. Non credo che si avvertiranno grandi differenze rispetto al traffico che oggi interessa Sigonella... Sigonella svolge un ruolo chiave nel Mediterraneo ("The Hub of the Med"): per le forze aeree USA è uno scalo fondamentale da-e-per il Medio Oriente, così è continuamente interessato da traffico militare. Non credo che a Maristaeli abbiate avuto grandi fastidi dal transito di aerei più o meno "strani" nell'ultimo periodo ... "si postulava che avrebbe fatto esplodere le bombe convenzionali e non che i cattivi imperialiti, quant'anche stupidi, hanno tipate a Sigonella"??? scusa Dominus, cosa intendevi??? Non penso che vedrai nulla di particolare a breve...
  6. L'AGS della NATO sarà a Sigonella La notizia è stata confermata ieri 20 Gennaio in una conferenza stampa dal Ministro della Difesa, On. Ignazio La Russa, e dal CSMD, Gen.S.A. Vincenzo Camporini. Il sistema di sorveglianza di superficie della NATO, l'AGS - Alliance Ground Surveillance -, basata sull'UAV RQ-4B "Global Hawk", avrà sede nell'aerobase di Sigonella. Così sarà mosso il primo passo verso la realizzazione della tanto auspicata dottrina NATO "Network Centric Warfare" (NCW), con un programma di vitale importanza per l'Alleanza Atlantica, nel quale l'Italia ha un ruolo da protagonista per ben tre volte; la prima come Aeronautica Militare Italiana, che vedrà aumentare il proprio prestigio in ambito internazionale, la seconda come partecipante al consorzio industriale che si occuperà dello sviluppo dei sistemi, la terza come Sicilia - rivalutata dal punto di vista strategico -, che otterrà benefici economici dalla realizzazione delle infrastrutture e dei servizi necessari per ospitare gli 800 militari della NATO (con relative famiglie), dei quali è previsto l'arrivo. I costi previsti dal programma per i Paesi aderenti ammontano a 1 miliardo e 560 milioni di euro, dei quali l'Italia è impegnata per 150 milioni, ed un terzo del totale sarà a carico degli Stati Uniti. E' previsto un tempo di predisposizione dell'intero apparato di due-tre anni, entro i quali il sistema sarà operativo. Data la specificità dei concetti argomentati, di seguito proveremo a fare un pò chiarezza La minaccia asimmetrica, la Network Centric Warfare e la NATO Tutte le più recenti analisi geopolitiche e geostrategiche premettono come tesi la mutazione degli equilibri internazionali post-bipolari, causata dalla "nuova" presenza di una minaccia asimmetrica a livello globale. Così sono state coniate espressioni quali "post-11 settembre", "terrore globalizzato", "multinazionale del terrore" (con particolare riferimento ad Al-Qaeda), "guerra (infinita, secondo alcuni) al terrorismo", e pian piano ci si è resi conto che la parola "guerra" è diventata obsoleta ed inappropriata. Infatti non si può più parlare di "guerra" nell'accezione più comune del termine, in quanto il "campo di battaglia" è ormai indefinito ed il "nemico" è invisibile, onnipresente e capace di colpire ovunque! Nemmeno il termine "guerriglia" definisce propriamente il fenomeno, benchè sul piano tattico le azioni terroristiche abbiano una grande affinità con le azioni di guerriglia. Si parla allora di "minaccia asimmetrica" in quanto fisicamente il "fronte" non è simmetrico e, aggiungo, perchè non vi è una simmetria tra piano strategico e tattico delle azioni terroristiche. La galassia del terrore ha un vertice "spirituale" ed ideale, piùttosto che operativo, che definisce le linee guida - una sorta di "bollettino della tipologia degli obiettivi" - e le rende "open source" (fonte aperta, disponibile) tramite internet e televisioni. Saranno poi le cd. "cellule", più o meno organizzate, in giro per il mondo ad interpretare i messaggi e prenderne spunto per pianificare le azioni "in proprio". E l'invisibilità del nemico dipende proprio da questo: finchè non decide di colpire, non esiste materialmente. L'unica arma a disposizione dei Paesi liberi (comprese le nazioni arabe "moderate") è allora la conoscenza approfondita del nemico sul piano teorico (resa possibile dal notevole vantaggio tecnologico a favore dell'Occidente), per prevederne ed anticiparne le mosse, prevenendo così situazioni di crisi o risolvendole nel più breve tempo possibile con l'impiego di strumenti adeguati (*). Con tali presupposti è nata la "Network Centric Warfare" (NCW). La NCW è una dottrina NATO di recente concezione, che prevede l'integrazione delle forze NATO in un'unica rete informativa globale (cd. "infostruttura net-centrica"), permettendo la condivisione delle informazioni sensibili tra tutti i possibili utenti in tempo quasi reale (near real time - nrt). Tale concetto scardina (finalmente, n.d.a.) tutte le teorie della guerra ottocentesche, che dettavano la necessità di una rigida struttura gerarchica verticale degli eserciti, ottimale per condurre scontri campali di cavalleggeri, in cui gli ordini "scendevano" sino alle numerose schiere, ma assolutamente inappropriata nel contesto attuale, in cui il potere militare è misurato in termini qualitativi e non più quantitativi. E, nonostante gli strascichi delle antiche teorie siano ancora oggi evidenti negli organici degli eserciti, appesantiti da una truppa numerosa e poco specializzata, si procede verso la restrutturazione delle forze in senso "specialistico", costituendo reparti sempre più versatili e proiettabili. Un rinnovamento in questa direzione si sta già verificando in seno alle forze NATO con la costituzione della NRF - Nato Response Force (* strumento studiato per la risoluzione delle crisi), ed all'interno degli eserciti nazionali, con una sempre maggiore valorizzazione delle forze speciali rispetto alle forze convenzionali. Dopo aver rimpiazzato il vecchio concetto di "rigida struttura gerarchica vericale" con uno più flessibile di struttura net-centrica, si potrà finalmente usufruire dei notevoli vantaggi che l'adozione della dottrina NCW comporta. La NCW prevede un radicale cambiamento nei rapporti tra piano strategico, operativo e tattico, quindi un diverso rapporto tra Comando e forze operanti, un diverso modo di comunicare, un diverso modo di pianificare ed un diverso modo di operare. Dal punto di vista teorico, il Comando non si trova più in cima ad una piramide, ma in mezzo ad una catena nella quale è integrato; sia essa una semplice C4 o una complessa C4RISTA-EW (Command, Control, Computer, Communication, Reconnaissance, Intelligence, Surveillance, Target Acquiring, Electronic Warfare), il Comando svolge quindi il ruolo di inizio-e-fine di ogni operazione, stabilendo gli obiettivi strategici prioritari e condividendoli con gli assetti presenti nella zona delle operazioni, praticamente senza limiti geografici. Gli assetti sul campo, siano essi spaziali, aerei, navali o terrestri (inteso "assetto" anche il singolo team SF), si occupano dell'aspetto operativo e tattico delle operazioni, "raccogliendo" le informazioni immesse nel network dal Comando, coordinandosi con gli altri assetti per lo svolgimento delle operazioni ed eseguendo gli obiettivi in autonomia. Dopo ciascuna operazione, la situazione viene aggiornata dagli stessi utenti con le ultime informazioni raccolte e con i rapporti missione, ed il comando stabilisce i nuovi obiettivi prioritari. Nella realtà le cose si complicano leggermente, in quanto le operazioni sono condotte contemporaneamente da più assetti coordinati tra loro, così i dati sulla situazione vengono continuamente e ciclicamente aggiornati e ri-aggiornati in "near real time", richiedendo l'ausilio di una catena ben organizzata. In un tale contesto operativo, i flussi di comunicazione perdono l'ordine "nodale", tipico delle strutture rigide e verticali, ed assumono una configurazione apparentemente caotica, ma dinamica ed adattabile; tutti gli utenti immettono nel network nuove informazioni che, opportunamente filtrate ed elaborate dalla catena, permettono la realizzazione di una "situational awarness" condivisa. La condivisione di informazioni a tutti i livelli è il fulcro della dottrina NCW, e si realizza in due momenti, uno strategico, l'altro operativo e tattico. Sotto il profilo strategico, il Time Sensitive Targeting permette di stabilire e conseguire gli obiettivi prioritari in tempi ristrettissimi, invece il Dynamic Retasking, sotto un profilo operativo permette di ri-pianificare un'operazione mentre è in corso, per adattarla alle nuove priorità, così come sotto un profilo tattico, si può "re-task(are)" una piattaforma multiruolo per conseguire diverse tipologie di obiettivi in una stessa operazione. A questo punto mi vorrete uccidere (e vi capisco), ma faccio un esempio semplificato che può aiutare nella comprensione: il Comando riceve un'informativa intelligence (costituita da dati HUMINT/IMINT/SIGINT/ELINT quanto più accurati possibile) su una rampa di lancio per ICBM operativa, e lo classifica come obiettivo strategico prioritario (solitamente conseguibile con un'azione diretta solo dagli assetti aerei, per le loro caratteristiche fondamentali di quota, velocità e raggio d'azione ); l'ordine ed i dati disponibili sono immessi nel network e gli assetti presenti nella zona interessata, anche se impegnati in operazioni di secondaria importanza, possono coordinarsi (a seconda delle necessità e delle disponibilità: se servono assetti SEAD, CAS, AI o altro), disimpegnarsi dalla propria operazione e, se in condizioni vantaggiose, "prelevare" le informazioni necessarie, conseguire l'obiettivo, comunicare il "damage assessment" e - se possibile - ritornare sugli obiettivi originali (ricorrendo a moltiplicatori di forze, quali l'air-refueling). Oppure, a proposito dell'aspetto "tattico" del Dynamic Retasking, si immagini un F/A-18F opportunamente armato (assetto multiruolo per eccellenza) che, impegnato in una missione AI, può allo stesso tempo eliminare le difese aeree nemiche o svolgere ruolo SEAD, e continuare l'interdizione. Scendendo ancora più nello specifico, si noti un'altra importante peculiarità dell'infostruttura net-centrica: la capacità demandata agli assetti di attingere ed inserire le informazioni nel network, rende la rete "auto-formante" ed "auto-organizzante", così da richiedere l'ausilio di un unico centro di elaborazione, smistamento e disseminazione delle informazioni. Così in ciascuna area della zona operazioni sarà disponibile una "Backbone di teatro", aggiornata in tempo reale e consultabile da ogni assetto presente, che semplificherà ulteriormente la disseminazione di informazioni ed eviterà il collasso della struttura. Sembra roba da Guerre stellari, ma è quanto si sta pian piano realizzando, a partire da Link-16, Link-11 e MSR (Multi Ship Ranging), sino ad arrivare all'AGS. Il sistema AGS (dal sito ufficiale della NATO) Il sistema AGS si compone di due "segmenti": uno aereo ed uno terrestre. Il segmento aereo si baserà sull'UAV High-Altitude, Long-Endurance RQ-4B "Global Hawk" Block 40. Il Global Hawk sarà equipaggiato con tecnologie allo stato dell'arte: Radar di sorveglianza terrestre MP-RTIP (Multi Platform - Radar Technology Insertion Program) [http://www.globalsecurity.org/intell/systems/mp-rtip.htm] e una suite di data links a banda larga con raggio d'azione entro ed oltre l'orizzonte. Il segmento terrestre consisterà in un'interfaccia tra l'AGS ed un sistema a lungo raggio di C2ISR; il segmento terrestre primario consisterà in un certo numero di stazioni terrestri in differenti configurazioni (come quelle mobili e trasportabili), che forniranno connessioni data link, elaborazione dei dati, ed interfacce per l'interoperabilità con i sistemi C2ISR. Il segmento terrestre dell'AGS includerà inoltre strutture dedicate al supporto missione rischierate presso le Main Operating Bases dell'AGS (Sigonella), e stazioni terrestri per il controllo remoto degli UAV. L'AGS fornirà alla NATO le necessarie capacità di sorveglianza per fronteggiare ogni possibile situazione emergente. Il sistema sarà inoltre interoperabile con i sistemi di sorveglianza aviotrasportati e terrestri delle nazioni componenti la NATO, formando così un sistema di sistemi. Segnalo il link [http://www.defenseindustrydaily.com/ags-natos-battlefield-eye-in-the-sky-02727/] nel quale si prevede l'impiego, oltre del RQ-4B, di velivoli Airbus A321 equipaggiati con lo stesso radar dell'E-8 J-STARS. L'aerobase di Sigonella L'aerobase di Sigonella è tra quelle designate MOB dal piano di restrutturazione dell'Aeronautica Militare Italiana. Attualmente il sedime aeroportuale è diviso in due zone. La zona est è impiegata dal 41° Stormo ANTISOM dell'AMI; la zona ovest (cd. "NAS-II") ospita invece la NAS (Naval Air Station) Sigonella (NASSIG), principale hub militare nel Mediterraneo; entrambe le zone sono poste sotto il controllo formale del Comandante dell'Aeroporto e del 41° Stormo, quindi sotto controllo italiano. Il 41° Stormo ANTISOM è equipaggiato con i vetusti Breguet Br.1150 Atlantic cogestiti da AMI e MM, e svolge compiti di pattugliamento marittimo (ultimamente finalizzati alla scoperta di barconi clandestini in navigazione nello Stretto di Sicilia) e SIGINT. La NASSIG ospita da sempre reparti aeronavali. Qualche anno fa l'HC-4 (Helicopter Combat Support Squadron FOUR), equipaggiato con MH-53E "Sea Dragon", fu trasferito in via definitiva sulla NAS Norfolk. I pattugliatori P-3 "Orion" in forza ai VP, provenienti solitamente delle NAS Jacksonville (Florida) e NAS Brunswick (Maine), venivano rischierati temporaneamente sulla base siciliana e sulla NAS Keflavik (Islanda) per garantire il pattugliamento marittimo per la 6^Flotta USN. La base ospita oggi il Commander Task Force-67 (CTF-67), il Comando delle operazioni di sorveglianza aerea e navale nel Mediterraneo, disposte nell'ottica della restrutturazione network-centrica dell'Us Navy ("ForceNet"). Us Navy NASSIG official website [http://www.sicily.navy.mil/]. CTF-67 official website [http://www.sicily.navy.mil/tenant_comm/ctf67/History/History%201.html]. ____________________________________________ Autore: CD "Folgore89" (utente n°1811). Bibliografia: - Volume "Network Centric Warfare" - Rivista Aeronautica; - Edizioni Monografie "Catania-Sigonella"; - Rivista Aeronautica n°6/2008; - Us Navy NASSIG Official Website; - NATO Official Website; - Aerei Militari Forum ; - Dedalonews; - Defense Industry Daily; - Globalsecurity.
  7. Folgore89

    Aerei Finti Dei Film

    Comunque si tratta di film molto diversi... "Tora! Tora! Tora!" è stato prodotto in un'altra epoca, senza l'ausilio di computer e con gli aerei di cui si disponeva... ed i "camuffamenti" erano gli unici effetti scenici a loro disposizione!!! Se parliamo di "Ultimatum alla Terra", si tratta di un film recente, quindi si sarebbe potuto ricorrere a trucchetti digitali per far apparire F-22 o minacciosi X-planes, se non addirittura impiegare veri caccia: se ricordate, in alcuni film di qualche anno fa, come "Independence Day" e "Godzilla", furono impiegati gli F/A-18C, ed in "Air Force One" si vedono F-15 e Mi-24 in azione! ... Ma non i T-38!!! "Pearl Harbor" è un film drammatico che, seppur basato sulle vicende storiche - peraltro ricostruite abbastanza fedelmente -, è molto romanzato nella trama... e personalmente lo trovo un bel film... A mio parere la qualità di un film o di altri mezzi di intrattenimento a tema militare, come romanzi o videogiochi, dipende in larga parte dal realismo della ricostruzione o dalla verosimiglianza della trama inventata!!! Quando in un film o videogioco a tema trovo inesattezze esagerate, mi scade subito e perdo il piacere di guardarlo... preferisco quando un film è tecnicamente perfetto o, al contrario, quando le cose inventate sono palesemente inventate... ma far passare per tondo quello che è quadrato...
  8. Folgore89

    sostituto del dragunov

    L'SVD è camerato per cartucce 7,62x54mmR (il cosiddetto "7,62 Russian", da non confondere col più popolare 7,62x39mm cd. "7,62 Soviet" dell'AK), conosciute per essere cartucce molto potenti e molto performanti sulle lunghe distanze, paragonabili al 30-06 Springfield per la potenza ed al .300 Winchester Magnum per l'alta energia residua. Per fare degli esempi, si tenga conto di alcuni dati balistici: - con la palla 7N1 da 9,7g (152 gr) FMJ [Full Metal Jacket], sviluppata appositamente per l'SVD, si ottiene una velocità alla volata di 850 m/s; - con la palla 7N14 da 9,7g (151 gr) di piombo, sviluppata dalla 7N1, si ottiene la stessa velocità di 850 m/s, ma con una maggiore precisione; - con la palla 12,0g (185 gr) FMJ, si conserva un'energia di circa 1000 J a 1000 m di distanza... ... chiaramente non si può avere tutto dalla vita... si consideri che il suo contraltare nella NATO è l'H&K PSG-1 (cal. 7,62x51mm NATO): anch'esso semi-auto, anch'esso "leggero" (pesano entrambi circa 5kg a vuoto con ottica montata), con calibro simile... i due differiscono per la meccanica (in quanto quella del SVD deriva dallo spartano AK e quella del PSG-1 dal più raffinato G-3 SG-1) e per la gittata - quella dell'SVD è di 1300m, quella del PSG-1 è di "soli" 1000m - con un guadagno del fucile NATO in velocità alla volata (868 m/s) e in precisione, con rosate molto inferiori ad 1 MOA (Minute Of Angle - 1' a 100yards / 25,4mm a 91,7m)... Se poi i russi non si accontentano, allora si accollino il Barrett M-82A1, così avranno potenza, gittata e precisione!!! [aperto OT] P.S.: Qual'è il gruppo di cui si parlava??? Se si tratta degli Spetsnaz russi, allora potrebbero essere gli Al'fa, che si occupano di anti-terrorismo... non credo i Vympel, che invece sono impiegati in presidi armati di obiettivi sensibili (ad es. centrali nucleari). In particolare l'Al'fa è molto conosciuto e, aggiungo, tristemente conosciuto, in quanto protagonista delle stragi del teatro Dubrovka a Mosca e della scuola di Beslan. [chiuso OT]
  9. Folgore89

    Aerei Finti Dei Film

    Forse perchè per girare il film non avevano nulla di meglio a disposizione, o forse perchè lo sceneggiatore non capiva un granchè di caccia, così hanno messo il T-38, attore già "testato" in TopGun, e l'F-15, che fa sempre la sua bella figura... ... Possibilmente non l'hanno fatto vedere ma, non appena tolto il tendone, gli alieni si sono scompisciati dalle risate... P.S. Non ho ancora visto il film, ma se questi sono i presupposti...
  10. Riprendo questa discussione per aggiungere una considerazione e, nel contempo, provo a darle un taglio meno da... cesso! E' interessante ricordare che i vetusti Atlantic in dotazione al 41° Stormo, che sono chiamati a svolgere lunghe missioni di pattugliamento marittimo (se non ricordo male, l'autonomia nominale dell'Atlantic dovrebbe essere di 18 ore circa!!!), superano di gran lunga in "comfort" i Su-34 ed i B-2 ... infatti per le lunghe missioni, sul velivolo prendono posto 2 equipaggi, che alternano navigazione e riposo in comode cuccette predisposte lungo la fusoliera... ... in quanto a cose "strane", mi capirete se sono rimasto a bocca aperta quando, in alcune immagini di repertorio sulla guerra antisom, ho addirittura visto equipaggi francesi cucinare crepes e uova fritte sul piano cottura del loro ATL P.S.: per togliere ogni dubbio residuo, gli equipaggi non usano fare i propri bisogni "alla ciclistica", perchè sulla bici il vento asciuga tutto, sul seggiolino eiettabile mandi in corto i circuiti posti sotto il cu*o!!! Confermo l'uso di "clisteri esterni". P.P.S.: Ecco perchè quando vincono il GP di Formula1 si spruzzano così allegramente con lo spumante... Pilota pisc*ato, pilota fortunato!!!
  11. Non è mia intenzione essere polemico, ma a mio avviso il regolamento è stato palesemente violato!!! Il tanto discusso articolo "Non verranno accettate denominazioni uguali o simili a quelle già utilizzate in campo aeronautico;" non lascia spazio a fraintendimenti o dubbi di alcun genere: non verranno accettati nomi UGUALI o SIMILI (addirittura!.. quindi, per ipotesi, non avrebbero dovuto accettare nemmeno nomi che contenessero o ricordassero la parola "master") a quelli già utilizzati in campo aeronautico... Quindi bisognava escludere un insieme ben definito di nomi, compresi tra ciò che da terra non si stacca e ciò che vola ancora più in alto, estremi non compresi... in teoria andavano esclusi anche i nomi di armamenti aeronautici (es. "Slammer" o "Sparrow") e sistemi di bordo (es. "Captor" o "Blue Vixen")! Inutile tentare di giustificare l'operato della commissione, in quanto si è rivelata faziosa o assolutamente incompetente (e non so quale dei due sia peggiore... )... certo che se il "dolo" c'è stato, molti come me si staranno sentendo raggirati, in quanto di bei nomi usati in passato in campo aeronautico ce ne sarebbero a bizzeffe, di certo non siamo tutti cretini: se ci fosse stata la possibilità non ci sarebbe forse venuto in mente di spulciare tra i nomi usati in passato?!? Chi non avrebbe voluto proporre "Saetta" o "Sagittario" ??? C'è poco da dire, sinceramente ci sono rimasto molto male, dall'Aermacchi non mi sarei mai aspettato una buffonata del genere... sarebbe stato più serio dire: "Abbiamo già scelto il nome, a chi lo indovina regaliamo un giretto sul nostro nuovo giocattolino..." o almeno avessero avuto il buon gusto di preparare un regolamento coerente alle loro "aspettative"... alla fine, in Italia siamo abituati a questa "cultura del non-rispetto delle regole", ma non credo sia la migliore immagine da presentare all'estero!
  12. :unsure: Comunque sia, penso che tutti gli appassionati di aeronautica siano rimasti delusi, non soltanto chi ha partecipato con nomi più originali o accattivanti di quello scelto... Ad ogni modo complimenti a tutti i partecipanti... ci abbiamo provato Complimenti a Tuccio per "Buzzard", Iscandar per "Strale" e Navigatore per "Flexus" , di gran lunga più belli di "Master" ...
  13. Pubblico anche io... avevo pensato ad M-346 "Artemis"... ... "Master" purtroppo non mi sembra molto attinente ai requisiti indicati dal concorso: non rispecchia in alcun modo le prestazioni del velivolo, non lo presenta adeguatamente al mercato internazionale ed è privo di "personalità"... soddisfa solo uno dei requisiti, ovvero l'impiego per il quale è studiato, ma a questo punto tanto valeva chiamarlo "trainer" e basta!!!
  14. :blink: C'è qualcuno informato sulle sorti del concorso?!? Era prevista la comunicazione del vincitore (e quindi anche del nome scelto per il 346) entro giorno 15 dicembre!... Dal 15 nella pagina web del concorso è apparsa la scritta "The winner will be announced very soon", ma non capisco quanto "soon"... Nessuno sa niente???
  15. Ora che il concorso è concluso, che ne pensate di confrontare i nomi proposti??? Vediamo che ci esce... Ah, a proposito, messaggio per il vincitore... ESIGO le foto in volo!!! ... In particolare quando Cecconello vorrà divertirsi e deciderà che si vola a testa in giù!!!... :blink: Ehi, come mai sono rimasto l'unico partecipante?!?
  16. Folgore89

    Il Tornado E...i Telelaser

    :rotfl: Buona idea contro gli autovelox!... Quasi quasi mi monto un sistema di jamming sul cruscotto... secondo voi farà il suo dovere?!? ASPETTATE UN ATTIMO!!! ... e se lo sventurato poliziotto si trovasse nella stradina che costeggia il Poligono di Salto di Quirra durante un'esercitazione?!? :asd:
  17. Il nome ufficiale è AB-412 "Griffon". In Italia è in servizio nell'Arma dei Carabinieri (34 macchine), nel Corpo Forestale dello Stato (5), nei Vigili del Fuoco (6), nella Guardia Costiera (25), nella Guardia di Finanza (12), nell'Esercito Italiano. Le principali versioni sono la 412 SP ("Special Performance", del 1985), la 412 HP (del 1990) e la 412 EP (del 1995), quest'ultima acquisita anche dalle forze aeree Canadesi col nome CH-146, e dalla Royal Air Force col nome "Griffin". - inizio OT - L'AB-412 di produzione italiana è stato fornito anche a: Dubai, Finlandia, Ghana, Norvegia, Olanda, Singapore, Spagna, Turchia, Venezuela, Zimbawe ed Arabia Saudita. - fine OT -
  18. ... Se lui lo usa per aprire le bottiglie di birra, prima o poi potremo usarlo anche noi al posto delle utilitarie... :lol: non vedo l'ora!
  19. Ora che è caduto l'altro Pelican, col disastro avvenuto in Francia, possiamo dire che sono davvero troppi...
  20. Folgore89

    Passaggi a bassa quota

    ... quel P-166 DL-3 della Guardia Costiera vola da Maristaeli Fontanarossa, dove ha base il 2° Nucleo Aereo C.P. ... poi è molto facile che tu veda AB-412 di Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco, provenienti sempre da Fontanarossa; un altro incontro abituale è quello del caro buon vecchio pacioccone Atlantic (dal 41° Stormo), ogni tanto qualche "Papa-3" (ovvero i P-3 Orion del VP-25 dell'Us Navy, sempre da Sigonella ), e di tanto in tanto qualche Viper del 18° Gruppo Caccia Intercettori del 37° Stormo di Trapani-Birgi. Poi, se godi di particolare fortuna, potresti beccare qualunque cosa, dagli F/A-18 della Navy o dei Marines, agli F-16 USAF, agli MB-339 (come hai visto ), o anche F-117 o U-2 (in questo caso si parla di "cu*o" ... e comunque io non ti ho detto niente!!! ). Un saluto purtroppo ai bellissimi MH-53E dell'HC-4, che difficilmente rivedremo più dalle nostre parti , perchè dal 2006 è stato trasferito sulla NAS di Norfolk... prima ne passavano tantissimi, col loro boato caratteristico... guarda che meraviglia: (...... riconosci quella montagnona sullo sfondo?!? ) ... e un altro saluto all'aereo della mia infanzia, il Tornado IDS , che veniva da Gioia e passava "sulla" mia villetta esattamente alle 11.07 del mattino, cosicchè in estate avevo una sveglia puntata alle 11.05 e, dovunque mi trovassi, prendevo il binocolo e mi godevo lo spettacolo (come dice il detto: "Un Tornado al giorno, toglie il medico di torno"... )... ormai da qualche anno i voli di ricognizione non erano più molto frequenti e, da quando i Tornado sono tutti a Ghedi, da qui non ne passano più! Speriamo di avere più fortuna in futuro! Bye bye!
  21. Grazie mille!!! Sei stato molto gentile! A presto!
  22. Folgore89

    Stay Behind

    Qui bisogna fare un pò di chiarezza! Innanzi tutto, togliamo ogni dubbio e diciamo cosa NON era Gladio: non era un'organizzazione terroristica e/o eversiva, non era un ente "parallelo" ai servizi segreti, non era un cosiddetto "servizio deviato", non era una banda di criminali... detto questo, rifiuto ogni ipotesi cospirazionista che veda Gladio dietro lo stragismo italiano. Per l'opinione pubblica più "popolare", la parola "Gladio" non significa assolutamente nulla. Al più, qualcuno presente all'epoca degli avvenimenti associa questo termine ad una "banda armata", o qualcosa di simile, ciò grazie alla pesante campagna disinformativa messa in atto dopo lo scioglimento di Gladio, nel 1990. Naturalmente la disinformazione attuata dalle sinistre prevalse sulle poche testimonianze disponibili, sia per la scarsezza di fonti, sia per un alone di omertà politica che ha sempre circondato gli avvenimenti della "nostra" Guerra Fredda. Gladio era la componente italiana della rete internazionale "Stay Behind", un'operazione messa in piedi agli albori della Guerra Fredda per controllare, prevenire e, eventualmente, contrastare l'avanzata sovietica in Europa. Come fu stabilito dagli accordi di Yalta del 1945, cui parteciparono i leader delle potenze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale (Stati Uniti - Roosevelt, Inghilterra - Churchill, Unione Sovietica - Stalin), la Germania venne smembrata e posta sotto controllo di Stati Uniti, Inghilterra, Francia e Russia. Inoltre si delinearono le aree di influenza - occidentali o sovietiche - in cui rientravano i Paesi europei in base alla distribuzione degli aiuti economici previsti dai piani di ricostruzione. Per fare un esempio, in Italia veniva applicato il "Piano Marshall", così l'Italia rientrava nell'area di influenza occidentale ed americana. (Churchill, Roosevelt e Stalin a Yalta) Tali aree di influenza determinarono gli equilibri (o gli squilibri, se rende meglio l'idea ...) geo-politici della Guerra Fredda, caratterizzati da continui tentativi sovietici e filo-sovietici di contrastare l'egemonia americana in Europa e di avanzare militarmente oltre i propri confini. Così avvenne la corsa agli armamenti, si stabilì un equilibrio sulla base della deterrenza nucleare dei due blocchi, e si combatteva a colpi di spie da un lato e dall'altro della cortina. Peraltro, se il "palcoscenico" della Guerra Fredda fu il muro di Berlino, quindi le due Germanie, e gli attori principali erano CIA e KGB, non dobbiamo dimenticare che i retroscena avvenivano "dietro le quinte", dall'America Latina, al Medio Oriente, all'Estremo Oriente, passando dall'Europa dell'Est e dalla Jugoslavia. Infatti, mentre la CIA conduceva le sue operazioni clandestine a tutela dei propri interessi socio-politici ed economici in giro per il mondo (operazioni ormai svelate), il KGB manteneva rapporti con i Paesi arabi (Egitto, Siria, Palestina e Giordania) e controllava la situazione in Europa tramite i "servizi-spalla" dei Paesi-satellite dell'Europa dell'Est (come l'STB cecoslovacco, il servizio-spalla del KGB più efficiente). Ricordiamo che la Guerra Fredda si compose di molti tasselli, alcuni dei quali poco noti (o comunque trasformati in insignificanti eventi "a sè stanti" da una storiografia molto sterile): 1) il regime di Tito in ex-Jugoslavia, la partecipazione al blocco sovietico ed i numerosi tentativi di mobilitazione per "spostare" i confini nord-orientali italiani; 2) il controllo dei porti albanesi, le covert operations condotte nel regime di Enver Hoxha (Operation "Valuable") e la guerra sottomarina nel Mediterraneo; 3) il regime del colonnello Gheddafi in Libia, che ha più ombre che luci nei suoi rapporti con l'Italia e con gli altri Paesi arabi; 4) la questione "Arabo-Israeliana", che rappresentava l'unico teatro di guerra "calda" tra blocco occidentale e sovietico della Guerra Fredda; 5) la guerra del Vietnam con le contestazioni studentesche ed il '68 e le operazioni psicologiche della CIA; 6) le destabilizzazioni in America Latina e le campagne contro le fazioni socialiste; 7) Cuba, Fidel Castro e lo "Smacco di Cuba"; 8) il muro di Berlino, le due Germanie ed i defezionisti del KGB che passavano oltre cortina portando quintali di informazioni riservate dell'universo sovietico (come Vasilij Mitrokhin); 9) le covert operations della CIA in Italia e Francia (vi erano i partiti comunisti più forti in occidente); 10) la questione Iraniana ed il regime dello Scià Mohammad Reza Pahlevi; 11) l'invasione sovietica dell'Afghanistan; 12) la questione Palestinese, Settembre Nero e la guerra segreta del Mossad; 13) l'Affaire Achille Lauro e la notte di Sigonella; 14) lo stragismo in Italia ed in Europa e la rete del terrorismo internazionale; 15) l'Affaire Moro ed i legami tra BR e terrorismo palestinese; 16) la prima guerra in Libano; ... e le operazioni Stay-Behind. ... e potrei continuare con eventi che è possibile collegare in modo un pò più "acrobatico" con le vicende della Guerra Fredda... l'attentato a Giovanni Paolo II, certi collegamenti tra stragismo e servizi segreti di oltre-cortina o teorie cospirazioniste che legano la CIA ai gruppi eversivi dell'Europa occidentale e, ancora, Gladio Rosse, colpe francesi nella strage di Ustica (ipotesi però scartata dalle spiegazioni di Gianni ), vari tentativi di colpi di Stato in Italia e così via... ma sono solo ipotesi, alcune delle quali non attendibili. Tra i tasselli elencati, spiccano le "Covert Operations" (operazioni coperte, clandestine - ndr) compiute dalla CIA in tutto il mondo. Le covert operations erano (o sono) operazioni segrete svolte fuori dai confini nazionali degli Stati Uniti, volte a tutelare gli interessi socio-politici ed economici americani in altri Paesi. Le covert operations possono essere di propaganda (dichiarata, occulta o di disinformazione), psicologiche, politiche (condotte in Paesi autonomi per appoggiare fazioni politiche favorevoli agli Stati Uniti), economiche (per destabilizzare l'economia di Paesi ostili agli USA) e paramilitari, sia "low profile" (...vabbè, ci siamo capiti, no? ), che di guerriglia vera e propria (e di addestramento di forze alleate all'estero). Tra queste vanno ricordate le covert che hanno portato alla destabilizzazione del governo di Salvador Allende ed all'instaurazione della dittatura di Augusto Pinochet in Cile nel 1973; oppure le covert politiche condotte in Italia, in occasione delle elezioni del 1948, consistenti nel finanziamento dei principali partiti non comunisti italiani, e le covert psicologiche condotte dallo Psycological Strategy Board della CIA in Italia e Francia tra il '51 ed '52 in funzione anticomunista (Operazioni "Demagnetize"/"Clydesdale" e "Cloven"/"Midiron"). Quando poi si venne a conoscenza dei piani sovietici di invasione dell'Europa, ebbe inizio l'operazione "Stay-Behind", che coinvolse la maggior parte dei Paesi Europei della NATO, e quelli neutrali - Svizzera e Svezia -, dando vita ad organizzazioni militari segrete su base nazionale (in Italia c'era "Gladio", per l'appunto) in grado di condurre operazioni destabilizzanti di guerriglia, sabotaggio, intelligence, propaganda e reclutamento di partigiani da opporre alle forze occupanti, che avrebbero operato se l'Europa fosse stata invasa dall'Unione Sovietica. La costituzione di tali "eserciti segreti" fu possibile grazie all'esperienza acquisita durante la guerra partigiana contro i nazisti, e in Italia si fece riferimento alle Brigate partigiane bianche (come la "Osoppo"), già organizzate sotto la supervisione dell'OSS (Office of Strategic Services) americano e del SOE (Special Operations Executive) inglese. Tutte le organizzazioni facenti capo a "Stay-Behind" disponevano di depositi segreti di armi su tutto il territorio nazionale (risorsa fondamentale per la guerra partigiana, quindi del tutto giustificata), reclutavano ed addestravano le proprie forze grazie ai servizi segreti "regolari" di ciascun Paese, e dipendevano direttamente dalla NATO, affiancando spesso la CIA. Le organizzazioni Stay Behind erano tutte finalizzate al mantenimento della libertà e della democrazia contro l'incubo di una dittatura sovietica. In base alle informazioni del gladiatore "superstite" Antonino Arconte, G 71 VO 155 M (Gladiatore 71 Volontario 155 Marina Militare), Gladio era divisa in tre Centurie: - I^ Centuria "Aquile", composta da piloti e specialisti dell'Aeronautica Militare e da Paracadutisti della "Folgore"; - II^ Centuria "Lupi", composta da militari dell'Esercito e della Marina (per lo più forze da sbarco e truppe Alpine); - III^ Centuria "Colombe", composta da civili reclutati (tra i quali "i 622"), addestrati ed impiegati in compiti di intelligence e controspionaggio, poichè restavano inseriti nel contesto di appartenenza, e fungevano da "antenna" per Gladio; appartenevano alla terza Centuria non solo normali cittadini, impiegati, funzionari, professionisti, ma anche persone di spicco, politici, giornalisti e uomini dello spettacolo. I Gladiatori venivano addestrati al CAG (Centro Addestramento Guastatori) di Torre Poglina, vicino a Capo Marrargiu, ad Alghero, presso il quale svolgevano periodi di rischieramento temporanei, venivano aggiornati sulla situazione geopolitica internazionale dall'intelligence e mantenuti in "combat readiness", come diremmo noi. Vi è poi l'"affaire Arconte", il singolare episodio dell'ordine di aprire un canale col terrorismo Medio-orientale per "ottenere informazioni utili alla liberazione di Aldo Moro"... impartito addirittura due settimane prima del giorno del rapimento! Sull'argomento si trovano molti interessanti articoli come quello su "Polizia e democrazia" http://www.poliziaedemocrazia.it/live/inde...;idArticolo=291, ed i vari articoli rilasciati da Arconte al giornale "AmericaOggi"; in uno recentemente pubblicato, http://www.americaoggi.info/2008/05/11/505...attesa-la-verit , è saltato fuori il documento del mistero, la lettera diretta al Colonnello Mario Ferraro (G219) contenente l'ordine di aprire il canale Medio-orientale. E' un documento intestato "Ministero della Difesa, Direzione Generale S.B. - Personale Militare della Marina", diramato dal SIMM e firmato dal Capitano di Vascello Remo Malusardi, comandante della X Divisione S/B che, sulla base della testimonianza dell'Ammiraglio Falco Accame, costituisce la parte mai rivelata di Gladio. Il documento: Si tratta di un episodio della cosiddetta "diplomazia parallela", nella quale vengono aperti "canali" di collaborazione tramite i servizi segreti con altri servizi e con fazioni considerate ostili, così l'Italia era ufficialmente schierata col blocco occidentale e filo-israeliano, ma manteneva rapporti di "amicizia" con palestinesi e libici, che si trasformavano poi in "favori". Per fare un esempio, l'Italia non era alleata militare della Libia, ma ai MiG di Gheddafi veniva concessa l'autorizzazione ad attraversare il corridoio "Ambra 13" sull'Italia quando tornavano dalla manutenzione a Banja Luka, in Jugoslavia (come il MiG-23 precipitato sulla Sila nel 1980); oppure, ai terroristi palestinesi si dava la caccia, ma era dato loro il "tacito consenso" di tenere armi in territorio italiano, a patto di non usarle mai contro obiettivi italiani. Era questo un modo molto efficace per mettere al sicuro il nostro Paese dalle mire dei nostri "nemici". Ecco come divenne protagonista il Colonnello del SISMI Stefano Giovannone (G216), il "maestro" della diplomazia parallela, di orientamento filo-palestinese e confidente di Aldo Moro, poi accusato di aver coperto, appunto, alcuni traffici tacitamente consentiti ai palestinesi (anche se fu poi assolto, se non ricordo male ). Sorgono però alcuni dubbi: innanzi tutto, su quale fosse il ruolo del "SIMM" (Servizio Informazioni Marina Militare), ben diverso dal SIOS Marina di cui si era a conoscenza; poi ci si chiede come mai si sapesse già con certezza del rapimento di Aldo Moro ben 14 giorni prima della strage di Via Fani - anche se si può intuire un qualche "suggerimento" proveniente anch'esso dalla diplomazia parallela, che non poteva essere reso pubblico per ovvie ragioni di segretezza. E per finire, ci si chiede cosa c'entrino i terroristi palestinesi con le Brigate Rosse. Stravolgendo l'ipotesi avanzata nel film "Piazza delle Cinque Lune", che propone una visione di parte anti-americana (in cui viene posta la CIA dietro la rete terrorista in Europa), è invece possibile che alle spalle di tutto ci fosse il KGB. Infatti, se la CIA aveva tutto l'interesse a non far salire al governo i comunisti italiani, come era invece previsto dal "compromesso storico" di Moro (che avrebbe portato DC e PCI insieme al Governo), il KGB aveva più interesse a non far salire al governo il PCI, poichè Berlinguer aveva deciso che per l'occasione avrebbe troncato i rapporti con la Lubjanka, privando così l'Unione Sovietica del Partito Comunista più forte in occidente. In conclusione, è confermata l'ipotesi secondo la quale i terrorismi nazionali (IRA, ETA, RAF, BR, OLP) erano connessi in una rete del terrorismo internazionale, e che dietro tale organizzazione vi fosse molto probabilmente il KGB. N.B.: le informazioni riportate sono di interesse storico e si trovano facilmente su Internet e su varie pubblicazioni. Una mia breve nota: bisogna onorare gli eroi che caddero in servizio e quanti combatterono in ogni tempo per difendere l'Italia.
  23. :( :( Che i ragazzi possano volare in eterno! Gheregheghez!
  24. Scusate l'ignoranza... trattandosi di argomenti molto tecnici non pretendo di capire chissà cosa, ma la curiosità mi mangia vivo... ... qualcuno potrebbe spiegarmi di cosa si tratta?... o per lo meno provarci? Grazie in anticipo... P.S. Si tratta di calcolare la più probabile sollecitazione che subisce un corpo avente vibrazioni proprie e sottoposto a determinate vibrazioni esterne? (parlandone in soldoni...)
  25. Folgore89

    Aerei da Caccia QUIZ!

    riprendo un quesito già posto: qual'è l'aereo nella foto? (un indizio: non lasciatevi confondere dall'ombra, si capisce dal raccordo dell'ala con la presa d'aria ).
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