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Folgore89

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  1. Folgore89

    Passaggi a bassa quota

    No... cerchiamo di far chiarezza... Innanzi tutto gli MB-339 non possono effettuare missioni di "scramble", svolte dai caccia intercettori (F-16 ed EFA), ma solo missioni S.M.I. ("slow mover interceptor") di intercettazione di bersagli lenti, quali ultraleggeri ed elicotteri. Le missioni SMI sono svolte dagli HH-3F del 15°Stormo e dagli MB-339CD in forza al 212°Gruppo del 61°Stormo di Galatina e, prima dell'arrivo dell'EFA a Gioia del Colle, anche al XII Gruppo Caccia Intercettori del 36°Stormo. Gli MB per le missioni SMI sono armati con 2 cannoni DEFA da 30mm in gondole subalari e 2 missili AIM-9L. Come puoi vedere, gli MB-339 in foto sono nella versione A, non CD, e non presentano la configurazione tipica da assetto SMI. Appartengono al 61°Stormo, quindi al 213° o al 214°Gruppo, e vengono usati per addestramento al volo...quindi niente scrambles! Detto questo, è molto probabile che gli MB in questione fossero rischierati temporaneamente a Sigonella per addestramento non a missioni operative, bensì al volo in un ambiente "particolare" come lo scenario della Sicilia orientale...ed ecco spiegato il passaggio a bassa quota sulla spiaggia. Per quanto riguarda l'Atlantic, devi sapere che l'88°Gruppo Antisom svolge continue attività di pattugliamento, in particolare nel periodo estivo, in cui aumenta il traffico dei barconi di clandestini nel Canale di Sicilia, quindi vengono effettuate numerose missioni di pattugliamento. Sigonella è molto vicina al mare (parlando di distanze in senso "aeronautico"), così un qualunque Atlantic in avvicinamento o dopo il decollo ha buona probabilità di sorvolare la costa. Comunque sia gli Atlantic sono una presenza costante nei cieli della Sicilia orientale, e svolgono molti voli di addestramento. Per quello che riguarda gli elicotteri in livrea militare (credo quindi grigio-scuro), poteva trattarsi di AB-212 della Marina che volavano verso MARISTAELI Fontanarossa, oppure di HH-3 dell'US Navy o dei Marines, o di NH-60 dell'US Navy o degli enormi MH-53E "Sea Dragon" dell'HC-4 dell'US Navy rischierato periodicamente a Sigonella, ma non so se abbia già smobilitato...per esserne sicuro dovrei sentire il rumore delle turbine Comunque sia, i tre voli erano distinti e separati, poichè come hai visto si tratta di assetti diversi non impiegabili in una stessa missione (se non per gli AB della Marina e gli Atlantic, che potrebbero svolgere pattugliamenti congiunti, ma non volano verso la zona delle operazioni in formazione, tipo "Cavalcata delle Valchirie"... )... però anche io a 12 anni, quando vedevo più di un velivolo in volo, pensavo subito a qualche missione! Semplicemente ti sei trovato "al posto giusto nel momento giusto", e nelle vicinanze di Sigonella è quasi sempre il "posto giusto" per vedere qualcosa di eccezionale...
  2. Folgore89

    AISE, AISI

    Non dobbiamo fare di tutte le erbe un fascio: dipende dal tipo di operazione e dal periodo storico cui si fa riferimento... Dobbiamo ricordare che le operazioni dei cd. "servizi segreti" (ovvero "Servizi" ed "Agenzie" di Intelligence) possono essere "passive" - di raccolta informazioni (HUMINT) - o "attive", quali sono le operazioni di propaganda e di destabilizzazione, e quelle di liberazione degli ostaggi all'estero. La HUMINT (human intel) è la classica raccolta di informazioni sul campo per mezzo di "antenne"(*) (raccolta passiva), di infiltrati o di agenti operativi, che ottengono informazioni da collaboratori (spontanei), informatori (spesso a pagamento) o prigionieri (per interrogatorio). Nella maggior parte dei casi, questo tipo di operazioni è svolto da soggetti sotto copertura che devono "mimetizzarsi" nella società (proprio come Nicola Calipari ). Quando invece si rende necessario trafugare delle informazioni, si ricorre alle cd. "covert operations", condotte da agenti operativi (ex forze speciali) inquadrati nell'organico delle agenzie. In tal caso si svolgerebbe un'operazione "alla Sam Fisher", in cui deve essere mantenuto un bassissimo profilo di missione, non bisogna avere contatti di alcun genere, e non si gode della copertura diplomatica del proprio Paese... Questo tipo di operazioni di "raccolta" sul campo è integrata da OSINT (open source intel, dalle cd. "fonti aperte"), SIGINT (signals intel, comprende COMINT - comunications - ed ELINT - electronic -, dai segnali trasmessi), IMINT (imagery intel, da foto aeree e satellitari), MASINT (measurement and signature intel, sull'acquisizione dei bersagli) e TECHINT (technical intel, su armamenti ed equipaggiamenti). Nel secondo tipo di operazioni, quelle "attive", troviamo sia gli agenti operativi che i commando paramilitari. Gli agenti operativi si attivano per la negoziazione degli ostaggi, qualora il pagamento di un riscatto non venga ufficialmente coperto dal Paese operante. I commando paramilitari venivano invece impiegati dalla CIA nelle zone "calde" del mondo per destabilizzare regimi oppositori agli USA ed alla NATO, ed erano anch'essi composti da ex forze speciali. Nel caso Italiano, come veniva ricordato prima, è stato attivo il commando paramilitare degli "OSSI" (Operatori Speciali dei Servizi di Informazione), che svolgeva prevalentemente compiti di scorta di personalità all'estero ed addestramento di forze "amiche". (*) nel gergo, si definisce "antenna" un soggetto passivo posto all'interno della società che riferisce ("passa") alle agenzie le informazioni che riceve nell'ambiente di appartenenza.
  3. Rilancio il topic... Le Task Forces sono oggi la componente variabile più "flessibile" delle Special Forces, costituite ed organizzate per conseguire un determinato obiettivo; lo Special Operation Task Group "Albatros" è l'ultimo della lista in ordine cronologico... ...è possibile mettere insieme le poche informazioni disponibili sui vari Task Groups e Task Forces che sono stati operativi nella campagna "Enduring Freedom"? Ad esempio, ricordo la Task Force 21 che, se non sbaglio, era costituita da operatori delle SF (Green Berets ) ed era operativa in Afghanistan a caccia di Bin Laden... La scaletta potrebbe essere: 1. denominazione del Task Group o della Task Force; 2. Paese e Forza armata di appartenenza; 3. Impiego (addestrativo / operativo); 4. periodo di impiego (inizio - termine) ed area di operazioni; 5. obiettivo; 6. eventuali informazioni sulle tattiche operative; 7. mezzi di infiltrazione ed esfiltrazione (es. elicotteri per special operations). A voi la parola, sperando di essere più fortunati stavolta...
  4. "ESSERE SENZA APPARIRE"... questo è l'obiettivo di ogni Acquisitore, specialità relativamente nuova delle nostre Forze per operazioni speciali. In un clima di rivalutazione della componente operativa, il 185° Reggimento RAO (Ricognizione ed Acquisizione Obiettivi) della Brigata Paracadutisti "Folgore" ha ereditato il ruolo dell'ex-13° GRACO (Gruppo Acquisizione Obiettivi) "Aquileia", sciolto nel 1993 per i tagli alla difesa , che si occupava di acquisizione obiettivi per l'artiglieria. Oggi l'integrazione informativa ed operativa sul campo è fondamentale nella logica "Net-centrica" (da NCW= Network Centric Warfare) di disseminazione delle informazioni e di flessibilità operativa, e richiede forze altamente specializzate in grado di infiltrarsi in piccole unità oltre le linee nemiche ed interagire con gli assetti terrestri ed aerei disponibili. In occasione dell'esercitazione congiunta "Spring Flag 2008", il 185° Rgt. RAO ha messo in campo per la prima volta il Task Group "Albatros", che ha avuto un ruolo principale nello svolgimento delle operazioni aerotattiche ed ha dimostrato la sua reale utilità e funzionalità sul campo. Il Task Group è costituito da un Comando (a Bari-Palese), da 3 SOTU-DAO (Special Operation Task Unit - Distaccamento Acquisizione Obiettivi; ad Abbasanta in Sardegna ed a Trapani-Marsala), ed una componente ATU (Air Task Unit; a Decimomannu). Ciascun DAO è costituito da otto operatori acquisitori obiettivi con qualifica SOTAC (Special Operation Terminal Attack Controller), per dirigere il tiro navale, aereo e di artiglieria. La componente aerea è costituita da 3 A-129EES (Elicottero Esplorazione e Scorta) "Mangusta" del 5° "Rigel" di Casarsa e del 7° "Vega" di Rimini, e da un CH-47C+ del 26° REOS (Reparto Elicotteri Operazioni Speciali) di Viterbo. Il Task Group ha effettuato operazioni di esplorazione su medie e lunghe distanze da Decimo ed operazioni all'interno della Sardegna. Si è poi spostato con un volo di trasferimento notturno nei pressi di Trapani, dove ha svolto operazioni di Sorveglianza Speciale (applicando la dottrina "Net-centrica"), inviando informazioni, dati ed immagini degli obiettivi con trasmissioni satellitari al Comando Task Group. Le informazioni venivano analizzate e condivise con il centro di comando delle operazioni aeree per la pianificazione delle operazioni, e venivano ri-inviate agli acquisitori sul campo per illuminare i bersagli ed eseguire il controllo post-strike. L'esercitazione ha così dimostrato: 1) la capacità delle componenti operative delle varie Forze Armate di integrarsi sia nel ciclo informativo che in quello operativo; 2) la capacità degli A-129EES di ingaggiare autonomamente gli obiettivi, col supporto a terra del 185°, e di realizzare il ciclo F2 T2 EA (Find, Fix, Track, Target, Engage and Assess), che va dalla scoperta del bersaglio alla verifica degli esiti dell'attacco; 3) le ancora valide doti del trasporto tattico CH-47C+, che ha compiuto infiltrazioni ed esfiltrazioni in qualsiasi condizione ambientale. A voi la parola sulle più recenti dottrine e concezioni delle operazioni speciali ed interforze nel contesto geopolitico attuale.
  5. Folgore89

    Domanda...!

    Non mi sembra che la Laurea permetta l'accesso ai corsi regolari in nessuna Accademia (Militare, Navale, Aeronautica, dei Carabinieri)... i Ruoli Speciali (Tecnico-logistici), prevedono l'assunzione di Laureati a mezzo concorso pubblico, ma penso frequentino corsi specifici presso altri enti della Difesa (Ministero della Difesa, Scuole di Guerra, Reparti operativi)...
  6. Folgore89

    destinazione finale vsp

    Ho visto solo ora il post... ma non c'è nessuno che poteva rispondere prima?!? comunque se può ancora esserti utile, devi dare un'occhiata alla Legge 29 marzo 2001, n°86 "Disposizioni in materia di personale delle Forze armate e delle Forze di polizia", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 77 del 2 aprile 2001. Puoi vederla al sito http://www.osservatoriomilitare.it/osserva...9mar2001n86.doc A presto...
  7. Folgore89

    Kalashnikov

    Posto... è proprio questo che intendevo ...però il caso volle che piacesse tanto ai guerriglieri
  8. Possiamo solo immaginare dal punto di vista "tattico" i risultati di scontri diretti tra Stati Uniti e Unione Sovietica o tra NATO e Patto di Varsavia ma, come dicevo prima, dal punto di vista "strategico", non si sarebbe mai arrivati ad uno scontro senza innescare un meccanismo di autodistruzione irreversibile!!! ...è fortuna che non sia mai capitato!
  9. Come in ogni dittatura che si rispetti, anche in Unione Sovietica la propaganda era uno strumento micidiale che, agli occhi del mondo, trasformava un esercito allo sfascio in un'armata invincibile! E' verissimo che le truppe erano numerose, ma male equipaggiate e scarsamente motivate, mosse solo dal lavaggio del cervello che ricevevano sin dalla nascita, i comandi erano collusi con la criminalità, il tradimento e la diserzione erano all'ordine del giorno, per non contare i defezionisti del KGB che attraversavano il confine della Germania Ovest portando con sè informazioni pressocchè attendibili per l'intelligence occidentale. I mezzi terrestri, navali ed aerei venivano progressivamente integrati da quelli man mano più evoluti, mantenendo in servizio i rottami per fare numero...così la quantità serviva a "mostrare i muscoli" ed i pochi mezzi di qualità davano l'immagine di una forza competitiva dal punto di vista tecnologico. Non dobbiamo però dimenticare che gli assetti strategici, quali ICBM e bombardieri intercontinentali, erano la punta di lancia della dottrina offensiva-difensiva sovietica. Infatti ciò che realmente preoccupava la NATO, non erano le forze armate sovietiche, quanto la frustrazione dell'Unione Sovietica e dei suoi governanti e comandanti militari che, basandosi su un'ideologia di conquista - per affermare il regime comunista nel mondo -, avrebbero volentieri fatto la loro prima - ed unica - mossa in Europa. L'unico limite alla loro realizzazione erano gli Stati Uniti che, in base agli accordi di Yalta, avevano influenza sul continente europeo. La dottrina strategica sovietica era quindi prevalentemente offensiva - ed utopica - perché, se in un momento di orgoglio avessero messo in atto il piano d'invasione dell'Europa, alla risposta difensiva della NATO sarebbe corrisposta la rappresaglia nucleare russa e la conseguente cd. "distruzione reciproca assicurata" (MAD). In pratica, si sarebbe potuto paragonare ad un attacco kamikaze su larga scala, in cui tutta la ferraglia russa avrebbe dovuto sferrare un unico micidiale attacco, perché non ce ne sarebbe mai stato un secondo. Tutto ciò è paradossale ed esce fuori da ogni principio di auto-conservazione (anche sovietico ), ecco perché i toni furono sempre e solo provocatori e la Guerra Fredda non si trasformò mai nella Terza (e più breve) guerra mondiale...ma non si poteva mai sapere!
  10. Folgore89

    Kalashnikov

    Veramente il Kalashnikov è largamente usato dalle formazioni irregolari di tutto il mondo per la sua reperibilità sul mercato nero infatti, dopo il crollo dell'URSS (1991), furono moltissimi gli Ufficiali dell'Armata Rossa che, approfittando della confusione del momento, si trasformarono in trafficanti d'armi aprendo gli arsenali sotto il loro controllo. La stessa cosa avvenne con gli arsenali dei Paesi-satellite dell'Europa dell'Est e dell'ex-Jugoslavia. Chiaramente, ad usufruirne furono tutte le formazioni (regolari e non) che non potevano permettersi, per ragioni economiche o politiche, una fornitura "ufficiale" di armi; ecco spiegata la larga diffusione dell'AK nelle formazioni di guerriglieri del Terzo Mondo, nelle frange integraliste e negli eserciti dei paesi nordafricani, nelle organizzazioni criminali e nelle cellule terroristiche "interne" ai paesi europei (BR, IRA, ETA). La diffusione dell'AK in Medio Oriente è invece di gran lunga precedente al crollo dell'URSS, risalendo ai tempi dell'invasione sovietica dell'Afghanistan (1979), durante la quale l'URSS aveva messo in circolo un'ingente quantità di armamenti; ma la più massiccia diffusione si ebbe anche qui dopo l'apertura degli arsenali sovietici. La facilità di smontaggio e manutenzione fu una caratteristica secondaria che contribuisce oggi a renderlo più "interessante" in mancanza di pezzi di ricambio (come detto sopra). L'AK-47 fu concepito nel 1947 per armare la numerosissima Armata Rossa e gli eserciti dei Paesi satellite (stabiliti con gli accordi di Yalta del febbraio 1945) con un'arma ad alta tecnologia (per l'epoca) "standardizzata" proprio per facilitare la diffusione di pezzi e munizioni. Posto HPBT: che si tengano gli AK!
  11. Il 5 giugno 1967 avvenne la più strabiliante operazione della guerra aerea moderna. In un solo giorno le forze aeree israeliane, in minoranza numerica rispetto alle forze della coalizione araba, condussero un attacco simultaneo in Egitto, Siria e Giordania, distruggendone la forza difensiva ed offensiva. L'attacco durò solo 8 ore e mezzo, durante le quali furono compiute ben 24 sortite nel terrirorio di Egitto, Giordania, Siria ed Iraq, con la distruzione di circa 400 velivoli in 25 basi. Dal punto di vista tattico, gli assetti impiegati furono i Mirage IIICJ, i Mystere IVA, gli Ouragan, i Super Mystere B2 ed i Vatour (tutti di origine francese). La pianificazione prevedeva un approccio indiretto dal mare sulla maggior parte degli obiettivi egiziani, volo a bassissima quota con manovra d'attacco in picchiata (si risaliva a 1800 m per picchiare sull'obiettivo), silenzio radio dal momento del decollo all'ora Zero (0745), per evitare la risposta dei MiG egiziani che, data la superiorità numerica, avrebbero potuto annullare l'effetto dell'attacco a sorpresa. La cronologia dell'attacco fu: ORA ATTACCO.......... PAESE (ZONA)...........................................................N. SORTITE 0715........................ Egitto (Cairo ovest)....................................................1* 0745(ora Zero)......... Egitto (da est del Canale ad ovest del Cairo)...........9* 0815........................ Egitto (El Faiyum).......................................................1* 1000........................ Egitto (El Mahalla; Cairo est).....................................2* 1015........................ Egitto (Asyut).............................................................1* 1215........................ Egitto (Hurghada nord)..............................................1 1230........................ Egitto (Luxor)..............................................................1 1245........................ Giordania (Amman nord).............................................1 1300........................ Giordania (Zarqa), Siria (Damasco nord).....................2 1315........................ Siria (Damasco sud; Damasco est)..............................3 1545........................ Siria (Palmira)..............................................................1 1800........................ Egitto (Ras Banas, 650 km sud di Luxor)...................... 1** {C.D.} * prima ondata, con la quale furono distrutti circa 300 velivoli egiziani. ** ultima ondata, sull'obiettivo più lontano; furono impiegati i bombardieri Vatour. Le prime sortite colpirono Cairo Ovest, ove era stanziata la forza offensiva di ben 30 bombardieri Tu-16 "Badger", che fu interamente distrutta. Nei cinque giorni successivi, le forze israeliane conquistarono la striscia di Gaza, la penisola del Sinai (Egitto), la Cisgiordania (compresa Gerusalemme), e le alture del Golan (Siria), aumentando di quattro volte il territorio controllato da Israele. Si trattò di una vera e propria dimostrazione di abilità strategica del piccolo Stato di Israele. {Cronologia di C.D.}
  12. Folgore89

    Armamento piloti

    Non ho citato lo Steyr per fare un confronto lo Steyr è un fucile d'assalto ed il P-90 è una PDW, e questo lo sanno tutti!!! ...L'ho citato perchè è stata l'ultima arma individuale standardizzata nel 9° insieme allo Knight's Stoner SR-47 cal.7,62x39mm... ... e l'M-4 è sicuramente migliore nel deserto, perchè lo Steyr si inceppava 95 volte su 100...non ti basta come motivo per dismetterlo?!? Nel 2005 è stato ricevuto un piccolo lotto di P-90 ed MP-7 a scopo valutativo...niente di strano che i P-90 siano stati "rigirati" alle scorte...ma il P-90 non è mai stato adottato dal Nono! Non so dove tu abbia letto della M9, ma non mi sembra logico (e poi sapevo per certo del Camillus)...mi spiego: i piloti hanno bisogno di un coltello da utilizzare sia come arma che come lama da sopravvivenza. Nel primo caso serve una lama a profilo asimmetrico tagliente da un solo lato e con un filo lungo (e la M9 andrebbe benissimo), nel secondo caso serve una lama robusta e dentata nella parte superiore per tagliare funi o segare legni e lamiere, e la M9 è liscia! S.O.P.MOD. (Special Operation Peculiar MODification) è il nome del kit modulare che permette di montare le dotazioni sull'M-4A1. Guarda che parlavamo delle foto nel sito http://www.hardcoil.net/airsoft/guns.html ... quelli ti assicuro che sono tutti giocattoli! Gli M-4 sono verissimi, ma non hanno nulla di così strano: quello di sinistra ha ottica e tromboncino M-203, quello di destra ha dotazione S.O.P.MOD. (torcia, puntatore e ottica) e caricatori gemellati. Si tratta degli esemplari in prova ricevuti nel 2005
  13. Folgore89

    Armamento piloti

    l'M-4A1 è il fucile d'assalto e per operazioni speciali (M-4 SOPMOD) derivato dal più lungo M-16A2...nella versione A1 è il fucile standard dell'US Army ed è utilizzato in diverse versioni (tutte in cal.5,56x45mm NATO) da Forze speciali e reparti specializzati di tutto il mondo (Navy Seals, Delta Force, Green Berets, Australian SAS, 9°"Col Moschin", 1°Rgt.CC Par. "Tuscania", ecc.)... I fucili nelle foto non esistono: sono tutte repliche "custom" (ovvero ibridi di fucili esistenti) da softair... Non si tratta di una baionetta ma del famosissimo Camillus Pilot, che è un vero e proprio pugnale da combattimento! non mi risulta che le FF.AA. italiane abbiano mai acquisito il P-90... il GIS ed il Nono hanno acquisito lo Steyr (e il Nono lo ha dismesso perchè si inceppava con la sabbia del deserto... )... come armi corte usano l'MP-5 PDW e l'MP-5K...
  14. Folgore89

    Kalashnikov

    La scarsa precisione dell'AK è leggendaria, ecco perchè i guerriglieri del Terzo Mondo imparano ad usarlo "alla talebana" Però personalmente, se mi trovassi in un paese mediorientale, preferirei di gran lunga avere con me un AK che un M-16... innanzi tutto perchè l'M-16 richiede troppa manutenzione, e in un contesto desertico non ho sicuramente il tempo di fermarmi 10 minuti per aprire il mio giocattolino e dargli la corda... in secondo luogo, l'AK è leggendario per un altro motivo, ovvero la robustezza: se gettate un AK-47 dal decimo piano di un edificio e quando arriva giù ci passa sopra uno schiacciasassi, potrete ancora prenderlo e ricominciare a sparare poi bisogna considerare che l'M16A1 ha la raffica controllata di 3 colpi, mentre l'AK è un automatico...e certe volte una raffica continuata può tornare utile. Infine, il 7,62 dell'AK ha più potenza del 5,56 NATO, e se le truppe dei neo-nati eserciti venissero addestrate ad utilizzarlo in modalità semi-auto, sarebbe un'ottima arma di difesa.
  15. Folgore89

    Armamento am

    ...provo a dare una risposta... Come ben sappiamo, l'armamento di un velivolo militare dipende dal tipo di velivolo e dal tipo di missione svolta...nel caso dell'AMI, gli aerei da combattimento in linea sono: caccia intercettori (F-16ADF), caccia da interdizione e guerra elettronica (Tornado IDS ed IT-ECR), cacciabombardieri ricognitori (AMX), caccia multiruolo da superiorità aerea (EFA), caccia leggeri da addestramento ed appoggio tattico (MB-339A/CD), ANTISOM (Br.1150 Atlantic). In linee generali, i caccia dispongono di un "armamento fisso" e di un armamento "di lancio" e "di caduta"; gli antisom hanno invece armamento di "sgancio". Per quanto riguarda il munizionamento "fisso", l'AM dispone di: - munizioni 20mm x 102 (per il cannone General Electric M-61A1 Vulcan di F-16ADF ed AMX); - munizioni 27mm x 145 (per il cannone Mauser BK-27 'Bordkanone' di Tornado ed EFA); - munizioni 12,7mm x 99 (per la mitragliatrice Browning M3 nei pod dell'MB-339); - munizioni 30mm x 113 (per il cannone DEFA nel pod dell'MB-339); Per quanto riguarda il munizionamento di lancio: (in linea) - missili A/A AIM-9L "Sidewinder"; - missili A/A AIM-120 AMRAAM (acquisiti nel numero di 60 esemplari, operativi sul F-16ADF); - missili A/G AGM-88 HARM (operativi sul Tornado ECR); - missile A/G "Storm Shadow" (Scalp-EG) (acquisiti nel numero di 200 esemplari, operativi sul Tornado IDS; costo del programma: 290 milioni di €); - missili A/A IRIS-T (in fase di sperimentazione; acquisizione di 444 esemplari; costo del programma: 217 milioni di €); - missili A/G AGM-88E AARGM (in acquisizione nel numero di 250 esemplari, operativi sul Tornado IT-ECR; costo del programma: 18 milioni di €); (non in linea) - missili A/A Aspide AA-1 (dismessi, operativi sul F-104 ASA); - missili A/A Sky Flash (dismessi, operativi sul Tornado ADV); - missili A/A Meteor BVRAAM (in acquisizione nel numero stimato di 400 esemplari, operativi sull'EFA dal 2010-2012; costo del programma: 123 milioni di €); Per quanto riguarda il munizionamento di caduta: - bombe a caduta libera Mk-83; - bombe a guida laser GBU-15 "Paveway"; I Breguet Br.1150 Atlantic (ANTISOM) trasportano invece vario tipo di armamento ed equipaggiamento: - siluri Mk-46 "Torpedo"; - bombe di profondità; - boe sonore MRS-810 attive, SSQ-47 per l'ascolto passivo, SSQ-53 di tipo passivo omnidirezionale; - "catena SAR" (canotto di salvataggio lanciabile).
  16. In termini giuridici, il vilipendio è un reato, per cui viene regolato dalla legge penale. se tra i vari articoli del Codice Penale Militare di Pace o nei vari regolamenti di disciplina militare non esiste un riferimento specifico al fatto in questione, non è da considerarsi reato, ma solo una consuetudine...risulta chiaro che la consuetudine, essendo una norma non scritta, dipende dal corpo, dal reparto, dal comandante, dalle circostanze operative ecc., per cui non è possibile affermare che tenere i capelli rasati sia vilipendio. Si considerino ora le diverse circostanze; nelle scuole militari di ogni grado (Accademie, Scuole Sottufficiali, CAR e Scuole Allievi CC), si usa, almeno nei primi periodi, una pratica rasatura a macchina, sia per far abituare gli allievi all'idea dell'uniformità, sia per questioni di tempo (la mattina non ci si può permettere nè di scendere nel piazzale spettinati , nè di perdere mezz'ora a pettinarsi )...sia, aggiungo io, per questioni "tattiche": il soldato, di qualunque grado e corpo, deve essere OPERATIVO, non bello (quando mai si è visto un soldato che pettina la lunga chioma davanti allo specchio?!? ) ... ciò significa che se in addestramento (o, peggio, sul campo) ci si ritrova a sguazzare nel fango, i capelli lunghi o pettinati si riempiono di terra e, se si bagnano, diventano un impedimento e una distrazione... o, ancora peggio, se di notte ci si bagna per qualunque motivo, anche per una semplice pioggia, i capelli diventano una spugna fredda e hai finito di sparare!!!... inoltre posto maxitaxi per la questione dello zoo che si porterebbe dietro un soldato in pattuglia dopo 15 giorni di contatto forzato con la natura ... ecco perchè nei reparti operativi, come nella Brigata Paracadutisti Folgore, vanno per la maggiore i capelli rasatissimi...anzi, nella Folgore è un vero e proprio rito... e poi, si sa, il parà è MASSICCIO, DURO e INCAZ***!!! ---> PARA'...FOLGORE!!!
  17. Credo doveroso spendere due paroline in merito... Il concetto di "tecniche di combattimento corpo-a-corpo per impiego militare" è qualcosa di relativamente nuovo. Bisogna tenere conto dell'evoluzione delle tecniche militari e delle dottrine operative per comprendere che la zona di operazioni-tipo non è più assimilabile al campo di battaglia, nel cui marasma generale di fucilate e baionettate ci si arrangiava alla meno peggio "alla spartana" (e lo stesso vale anche, in un periodo relativamente recente, per le operazioni nell'entroterra francese avvenute dopo lo sbarco in Normandia, in cui non si lottava "con cognizione di causa", ma i contatti fisici erano ridotti al minimo). Nel secondo dopoguerra, con lo svilupparsi del fenomeno terroristico (di eversione interna, prima, ed internazionale, poi), che in Occidente si è concretizzato prevalentemente in azioni di guerriglia (tra cui attentati di diversa natura) e sequestri di ostaggi, le forze di polizia si sono dovute adeguare ad una nuova filosofia operativa (vedi quella alla base di GIS e NOCS ) che le vede entrare in stretto contatto con i "tango", gli obiettivi...All'assalto oggi si è sostituita l'irruzione, in cui l'arma lunga è solo di appoggio e prevale quella corta, quando addirittura non si fa ricorso all'uso delle mani...Ed ecco nascere l'esigenza di una tecnica di lotta ad uso militare. Lo stesso vale per le SOF (Nono, COMSUBIN, RIAM, 185°, 4°BATALPAR) che, impegnate in teatri come Iraq ed Afghanistan (essenzialmente contesti CQB, Close Quarter Battle), necessitano di tecniche di annientamento fisico come dell'acqua che si portano dietro!!! Trattandosi di filosofie operative relativamente recenti, ancora non si è "standardizzata" una tecnica ideale per le Forze Armate, nè per le nostre, nè per le altre in giro per il mondo; infatti la diversità di compiti affidati ai vari Reparti nel mondo e la eterogeneità delle dottrine operative adottate, senonchè la molteplicità di tecniche di combattimento e le numerose varianti esistenti, rendono impossibile (almeno per ora) adottare una via unitaria nell'ambito delle tecniche corpo-a-corpo. Per quanto riguarda le nostre Forze Armate (mi riferisco a 185°RAO e alla Scuola Allievi Sovr.e Isp. della GdF), sembrano apprezzare il Krav Maga (Ebraico, lett."combattimento con contatto") per la semplicità di apprendimento (poichè "depurato" da tutti i formalismi delle arti marziali orientali e delle discipline agonistiche) e per l'assoluta efficacia che, se esasperata, porta alla difesa estrema, ovvero all'annientamento del nemico (col minor sforzo)!
  18. Folgore89

    U 2

    Volevo solo dire che dal vivo è davvero mozzafiato!!! Se lo hai mai visto decollare, mi darai sicuramente ragione ...O era tutta invidia????
  19. Buone nuove dallo Spazio... anzi, dalla Casa Bianca: è stato ordinato l'abbattimento del satellite spia andato fuori controllo... Inoltre sono disponibili altre informazioni : 1) Si tratta di un satellite-spia L-21 del NRO (National Reconnaissance Office), designato anche USA-193/NRO-L-21. Ha massa pari a circa 2 tonnellate (paragonabile ad un piccolo bus), e contiene circa 450 kg di Idrazina, carburante inutilizzato per l'avaria dei motori e gravemente tossico se entra in contatto con l'organismo umano; 2) L'abbattimento avverrà col lancio di un RIM-161 Standard Missile 3 (SM-3), (o di un secondo missile pronto in caso di fallimento del primo lancio) da parte di un incrociatore US Navy Classe "Aegis"; l'operazione è stata autorizzata per evitare danni sulla Terra e per evitare che i resti del Satellite finiscano in mani sbagliate (Cinesi, Russi), dato che l'L-21 stava effettuando un'operazione Top Secret; 3) L'area dove sarebbe previsto l'impatto in caso di mancato abbattimento è calcolata tra i 58,5 gradi N ed i 58,5 gradi S di latitudine; si tratta di un'area che va dai confini europei della Russia alla porzione di Oceano Pacifico tra la Nuova Zelanda e l'Antartide e che comprende Cina, India, il sud-est asiatico e l'Australia. L'impatto sarebbe previsto per il 6 marzo.
  20. E rieccomi finalmente qui ...vorrei riuscire a rispondere un pò a tutti... Inizio con Legolas...innanzi tutto grazie per l'interessamento ... per quanto riguarda il "mio" esercito, non è possibile fare un paragone diretto con le IDF per un preciso motivo: sono opposte le dottrine operative (intese come adeguamento al contesto sociopolitico e geostrategico)... le IDF sono un caso assolutamente unico nel mondo, come d'altronde lo è anche Israele! L'esigenza di mobilitazione rapida delle Forze Armate israeliane (che vedrebbe triplicare il numero delle forze effettive nei tempi tecnici di richiamo alle armi) è un fattore di deterrenza, infatti originariamente serviva a scoraggiare qualunque possibile tentativo di invasione da parte dei paesi arabi limitrofi... Il nostro caso è un pò diverso e, per spiegare la differenza, ricorro all'esempio "classico" del Mossad, il Servizio "esterno" (v. discussione "Riforma dell'Intelligence" per la definizione, nda) israeliano...Si dice infatti che il Mossad sia il miglior servizio di intelligence al mondo...tale giudizio è sicuramente vicinissimo alla realtà, tenendo conto della quantità e della qualità di informazioni reperite da tale servizio, ma bisogna tenere conto di due fattori, che muovono a favore del Mossad: 1) Israele è perennemente in stato di guerra, per cui i "movimenti" dei servizi segreti sono, oltre che "giustificati", anche "poco visibili"; 2) il Mossad può contare effettivamente su fonti informative sparse in tutti i paesi del mondo...che vi assicuro non è poco!!! La reale utilità dell'esercito moderno consisterebbe nell'espletamento della funzione "preventiva" e di sicurezza, e sicuramente la riserva non vorrebbe rappresentare una deterrenza numerica...infatti l'importanza di avere forze flessibili sparse su tutto il territorio non consiste nella loro forza d'urto ma, al contrario, nella loro "densità" e "territorialità"; infatti nel mio sistema si dividerebbero le due aree di competenza del Ministero della Difesa in "Forze Inquadrate" (ovvero le FF.AA. più snelle - viste nell'ottica di Rick86 - e volte solo alla partecipazione interforze alle operazioni internazionali, ed i reparti territoriali di Carabinieri e Polizia di Stato, compresi GIS e NOCS), e "Forze Inquadrabili", ovvero quella riserva perennemente pronta e costantemente addestrata e, all'occorrenza (in base a diversi livelli di allarme e di allerta), inquadrata in cellule pronte ad operare per operazioni di Pubblica Sicurezza e Protezione Civile (intendo in caso di rivolte, guerriglia urbana, come è avvenuto in occasione del G8 di Genova, e di calamità naturali). Poi rispondo a Little Bird: ...infatti dicevo proprio di mantenere nelle "Forze Inquadrate" (v. sopra) GIS e NOCS, di coordinarli in un unico Comando Antiterrorismo Interforze e di distribuire distaccamenti operativi nelle varie aree regionali di competenza, in modo da essere operativi H24 e rapidamente dislocabili ove necessario (e mi riferivo al SAS dislocato in Irlanda del Nord - anche se con funzioni anti-terrorismo interno - o, per fare un altro esempio, si pensi alla logica degli SWAT teams in forza alle varie polizie nazionali negli USA...) Invece, sulla questione dell'insufficienza numerica dell'organico, vorrei sottolineare che l'esigenza di un organico in servizio permanente è indiscussa, ma semplicemente come "Forza inquadrata" (v. sopra), quindi non richiede l'esistenza di un solo reparto in esubero rispetto a quelli necessari per garantire la proiettabilità e l'operatività all'estero...
  21. proviamo a giocare di fantasia...è un bell'esercizio di strategia... mi piace!!! Però prima mi permetto di fare una piccola premessa storica: in breve, l'epoca contemporanea ha subito un netto distacco dalle epoche precedenti, politicamente e tecnologicamente, infatti la situazione geopolitica attuale è assolutamente originale rispetto agli esempi che ci offre la storia. Per questa ragione tutto il sistema culturale (con particolare riferimento a quello Occidentale) è costretto a cambiare la sua "chiave di lettura" del presente per poter affrontare le nuove minacce nel modo più adeguato...la serie di attentati che ha ferito l'Occidente in seguito all'11 settembre dimostra l'assoluta impreparazione sociale e politica contemporanea, dovuta ad una lettura storica degli eventi sbagliata e ad una visione molto limitata del presente...Quindi la neo-minaccia del terrorismo islamico non va letta con la chiave che ci fornisce la storia intesa in senso classico, ma che la storia stessa va riletta con il "senno del poi", per entrare nella logica del nemico e combatterlo con le sue stesse armi. Coerentemente a quanto detto sopra, per impostare la struttura di un esercito (inteso come "gruppo sociale armato a fini generali"), bisogna prima costruire il contesto storico attuale: Europa, Italia, 2008; Le Forze Armate sono completamente professionali e sono coinvolte in diversi programmi a livello internazionale: NRF in ambito NATO, Battle Groups in ambito UE; è inoltre in corso la modernizzazione del combattente, col programma "Soldato Futuro". per non andare Off Topic, tralasciamo tutti i vari aspetti di cooperazione internazionale settoriale (mi riferisco ad esercitazioni di specialità che vedono coinvolti solo alcuni reparti, come l'esercitazione NATO antisom ex-"Swordfish"/"Noble Marlin"/"Noble Manta", ed altre simili)... L'esercito moderno, in linea teorica, dovrebbe oggi avere un organico molto ristretto ed estremamente operativo e flessibile... Si tratterebbe di militari scelti in base alle qualità morali di appartenenza civile (Occidentale, Europea e Nazionale) ed incontenibile Patriottismo, oltre che psico-fisiche ed intellettive... Assolutamente su base volontaria, con un organico operativo molto ristretto ed una grande riserva in continuo addestramento ed aggiornamento (seguendo il vincente modello della Svizzera)...Un esercito composto da pochi militari-professionisti esclusivamente Sottoufficiali ed Ufficiali, ed una truppa "a riposo"... Bisognerebbe cambiare anche il concetto di "riserva": oggi non verrebbe più mobilitata per scontri campali Ottocenteschi, ma servirebbe nelle strade delle nostre città; truppe inquadrate all'occorrenza nelle Forze dell'Ordine e di Protezione Civile...un popolo in armi per la sua Sicurezza interna e non più per la Difesa dal pericolo inesistente di "invasione dall'esterno" (già assicurata dalle Organizzazioni Internazionali alle quali apparteniamo). Scendendo nei dettagli, si manterrebbero pochissimi organi "centrali" di gestione delle catene di comando e di addestramento, si unificherebbero le varie specialità delle Forze Armate...per fare un esempio pratico alla portata di tutti, che senso ha mantenere un 185°RAO, un 9°Col Moschin, un COMSUBIN, un RIAM, un GIS, un NOCS sotto comandi diversi ??? Oggi non esiste più l'esigenza della divisione dei ruoli, bisognerebbe seguire l'esempio americano e creare una "Comunità" di tutte le Forze Speciali, che tra loro completano le competenze (che poi sono la "punta della lancia" da mantenere sempre operativa, come dicevo prima)...così facendo, si "standardizzerebbero" le tecniche operative, gli equipaggiamenti, e si economizzerebbe anche il bilancio: a parità di fondi destinati a tali reparti, ci sarebbe una migliore distribuzione a favore delle attività addestrative e degli equipaggiamenti e meno in burocrazia... Poi tali reparti, seguendo il modello britannico dei Reggimenti SAS, sarebbero dislocati su tutto il territorio nazionale, pronti ad intervenire H24 con efficacia assoluta anche in situazioni di mantenimento della Pubblica Sicurezza...presso tali distaccamenti operativi, la truppa in riserva (costituito da giovani e meno giovani -volontari- impiegati privatamente in altri campi e professioni), inquadrata in scaglioni, effettuerebbe continue turnazioni di addestramento ed aggiornamento... inoltre, sulle tecniche di addestramento: va bene la Tradizione secolare delle marce, degli inquadramenti, e delle divise, ma la guerra oggi non si fa nè in file di fucilieri a ranghi serrati (ve li immaginate tutti lì col pennacchio e dall'altra parte una cellula di terroristi?!? direi che non sarebbe proprio efficace...), nè i nostri amati Carabinieri possono far bene il loro lavoro con camicia e cravatta (la divisa deve essere innanzi tutto operativa), nè le caserme possono andare avanti con i tipici ordini insulsi da nonno (quando un ragazzetto fa il nazista per una stisciolina in più sulla spallina, ma poi non capisce un tubo di strategia e non comprende l'importanza della Bandiera, dell'Inno e del cameratismo verso i suoi commilitoni)! Oggi la guerra è una guerra di Sicurezza ed Intelligence, dove anche l'ultimo soldato semplice, scelto in base al provato quoziente intellettivo e di provata fedeltà e rigidità morale, deve usufruire e poter interpretare le informazioni distribuite sulla Network Centric Warfare e lavorare in simbiosi con la sua squadra...in questa operazione si escluderebbero gli "anelli deboli" della catena e si valorizzerebbero le migliaia di valorosi giovani che costituiscono oggi le Forze Armate del nostro Paese. La disciplina ed il rispetto per i Superiori, che sta alla base di tutto, non va imposta in modo insulsamente Ottocentesco, ma deve essere spontanea come avviene nelle Forze speciali ed in tutti i Reparti veramente Operativi e Combattenti, come anche deve essere spontanea la progressione in carriera di un giovane preparato e valoroso...in sostanza è un uscire dagli schemi burocratici e ritornare quasi alle origini...Aveva ragione Einstein quando disse che la quarta guerra mondiale sarebbe stata combattuta con pietre e bastoni...questa metafora può anche significare un ritorno alla configurazione iniziale... Ora che ci sono le linee-guida, se a qualcuno va di scambiare quattro chiacchiere e fantasticare su come sarebbe meglio organizzare il nostro fanta-esercito nello specifico, fatevi vivi...non vorrei continuare un discorso che potrebbe non interessare a nessuno!
  22. Folgore89

    U 2

    Io l'ho visto, anche moooolto di recente!!! Un U-2S in decollo, in volo, in atterraggio ed in taxi-ing!!! Semplicemente stupendo... (però non posso dire dove mi trovavo per motivi di riservatezza e rispetto di alcuni miei amici dell'AMI ...scusatemi)
  23. Folgore89

    Musica in volo

    No, penso sia il sistema culturale molto diverso... ...in Italia abbiamo un sistema istituzionale e burocratico molto rigido e molto severo, inoltre non possiamo permetterci certe cose: il bilancio della difesa è sempre in rosso e mancano i soldi x i voli di addestramento normali...figuriamoci se i nostri hanno tempo da perdere quando sono su...però ciò non vuol dire che anche in Italia non succedano fatti "particolari" ...un mio amico (navigatore di Tornado IDS) mi ha raccontato che una volta, da qualche parte sulla Penisola, per evitare una collisione con un ULM in volo oltre la quota massima consentita, sono andati in volo rovescio e l'hanno evitato di pochissimo...
  24. Folgore89

    Musica in volo

    Diciamo che c'è una bella differenza tra "poter fare" una cosa e "farla e basta"...il video fa morire dalle risate, ma il fatto che si dilettino a fare festini a bordo , non significa che a terra debbano necessariamente saperne qualcosa... d'altronde non ci sono webcam montate a bordo e l'unico "occhio" a tenerli sotto controllo è quello del radar, x cui penso che lassù facciano comunque quello che vogliono...
  25. Non voglio ribattere, ma i presupposti da cui scaturiscono i miei dubbi e le perplessità (e le critiche), sono fondati su quanto letto sull'articolo di Andrea Nativi (che ritengo una fonte più che autorevole in materia ) pubblicato sulla testata "il Giornale" del 10 novembre 2006 (v.art. http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=132645)...non ho mai parlato di "serio pericolo", ma da quanto emerge, direi proprio che il contesto è da "War Games", e mi sembra che le due parti siano impegnate nei loro giochi di sperimentazione, sia nei confronti di assetti propri che altrui, senza tener conto delle possibili conseguenze (che non sono calcolabili, non conoscendo esattamente gli effetti prodotti da tali armamenti)...emerge inoltre che i satelliti-spia tipo "Keyhole" (come quello coinvolto nell'incidente nei fatti in specie) e "Lacrosse" siano perfettamente attaccabili da tali sistemi laser...e che (cito testualmente) "non è in grado di distruggere o «friggere» uno di questi enormi satelliti, ma potrebbe degradarne le capacità in modo più o meno permanente.", proprio come avvenuto in questo caso... ... Per quanto riguarda la scarsità delle testate da intercettazione operative nella Repubblica Popolare Cinese, sono d'accordissimo con te... ... ...Mi trovi ancora d'accordo su entrambi i punti: è verissimo che un carico di petrolio disperso in mare sia molto più nocivo per l'ecosistema, anche perchè si presupponeva che la natura del propellente fosse tale da comportarsi come gli agenti nervini, ovvero diffuso per via aerea, per cui a contatto con l'acqua non dovrebbe avvenire la dispersione...il vero problema sarebbe se il punto d'impatto fosse sulla terraferma...per cui è vero che i media urlano sempre troppo (o troppo poco, a seconda dei casi), ma in questo caso la preoccupazione è lecita... ...Per concludere, ci tengo a sottolineare che non mi riferivo sicuramente all'IMO quale organo ONU addetto alla sicurezza aerospaziale, ma il compito si sarebbe potuto tranquillamente affidare ad un organo di anti-proliferazione di WMD impiegato in compiti di prevenzione di disastri CBRN, o ad un ente scientifico apposito costituito da NASA ed ESA (è evidente che sarebbero diverse le finalità di tali organizzazioni, ma entrambe potrebbero operare in una situazione simile...)
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