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SIRIA - Topic Ufficiale


Guest intruder

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Si Tizi. In molti hanno pensato che il piano di Putin sia proprio compattare la resistenza per far mandare giu' il rospo Assad.

Ma infatti è esattamente quello che penso anche io

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Sembra che ,se a Washinghton Assad é visto tutt'ora come il fumo negli occhi e, seppur la cosa a molt possa apparire incredibile, a lui sarebbe preferito addirittura un dominio integralista sunnta nemmeno troppo mascherato, in Europa Assad pare abbia non pochi sostenitori ufficiosi. I numerosi Siriani "autentici" -esistono anche molti migranti provenienti da altri Paesi che sono riusciti ad accapparrarsi documenti falsi per millantare la cittadinanza del Paese di Damasco- che sono riuscitii faticosamente a raggiungere la Germania hanno descritto la situazione, almeno come la hanno vista, e ,sia pure con olte differenze fra i racconti, emerge che moltissimi di loro sono scappati dai combattimenti e, soprattutto, dalle milizie sunnite, ISIS e non solo, e che fra chi é laico, non pochi nella Siria pre 2011 o comunque non radicale il regime gode di una certa popolarità. Paradossalmente, l'integralismo e la violenza estrema dei ribelli sunniti stanno rendendo tollerabile anche la dittatura degli Assad slo che queste persone, che avevano una vita "tranquilla" da civili, non ci pensano minimamente ad arruolarsi nell'esercito siriano per difendere il regime, e non li si puo' biasimare. Pare inoltre,, che i ribelli sunniti siano in grandissima parte NON siriani ed alcuni potrebbero essere Sauditi ex membri di quell'esercito. Vi sono poi voci che parlano di Sauditi e Qatarini regolari con compiti di cnsiglieri senza divisa, ma, comprensibilmente, non vi sono conferme.

Secondo il periodico Limes, che, pero', non trova tutti concordi, Erdogan starebbe accarezzando l'idea, forte della vittoria elettorale del 1 Novembre e del suo potere pressoché assoluto, di un intervento diretto in Siria contro Assad e, soprattutto, contro lo sparuto contingente russo, contando sul fatto che la NATO funge da deterrente contro la reazione armata da parte di Mosca, ma che i militari turchi sarebbero molto contrari ad una simile avventura. In tutta onestà, non penso che questa vicenda possa dirsi destinata ad una soluzione pacifica

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Secondo il periodico Limes, che, pero', non trova tutti concordi, Erdogan starebbe accarezzando l'idea, forte della vittoria elettorale del 1 Novembre e del suo potere pressoché assoluto, di un intervento diretto in Siria contro Assad e, soprattutto, contro lo sparuto contingente russo, contando sul fatto che la NATO funge da deterrente contro la reazione armata da parte di Mosca, ma che i militari turchi sarebbero molto contrari ad una simile avventura.

quindi, secondo Limes, un paese NATO attacca di sua sponte i russi, fidando nella copertura degli altri paesi NATO, cosa che non è prevista dal regolamento della stessa?

dai Simone...

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Erdogan è un uomo curioso , si è fatto costruire un nuovo palazzo presidenziale di 1.200 stanze , costosissimo e degno di un sultano dicendo che nel vecchio edificio c' erano gli ...... scarafaggi

 

http://www.askanews.it/nuova-europa/turchia-erdogan-difende-suo-nuovo-palazzo-scarafaggi-nel-vecchio_711526890.htm

 

 

chiamare una ditta di disinfestazioni ?

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mustanghino, hai linkato un articolo in cirillico...

Tradotto con google dice che i russi hanno attaccato 24 obbiettivi in 12 sortite le cui coordinate sono state fornite dal FSA

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Tradotto con google dice che i russi hanno attaccato 24 obbiettivi in 12 sortite le cui coordinate sono state fornite dal FSA

Non parla di FSA, ma di "forze dell'opposizione". Specifica poi che sono stati colpiti obbiettivi nel settore di Tadmor (Palmyra), Deir Ezzor, Itria e ad ovest di Aleppo con bombe KAB500. Considerando la fonte, tendo a pensare che sia una balla. E considerando da dove ha preso la notizia Mustanghino, questa convinzione mi si rafforza :D :D

 

PS: Itria dovrebbe essere la parte terminale della strada che a sud di aleppo parte da khanasser e che è ( o era, pare sia stata presa da IS) l'ultima linea di comunicazione terrestre per le forze siriane nel settore di Aleppo.

Edited by Ein
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Colgo l'occasione del post di Mustanghino per dire che su un periodico , che non é certo l'unica voce di verità, ci mancherebbe, che é Limes, di cui non penso che posso postare gli articoli perché coperti da diritti si parla di Siria come di una grande Caoslandia in cui, quasi fosse una telenovela o un folle gioco di stratega, tutti combattono per se stessi e gli altri sono nemici, un homo homini lupus,per dirla con un filosofo che ora non ricordo.

ora, qui siamo in un Forum e, per fortuna o purtroppo, non facciamo la storia, almeno non a quel livello, e le mie opinioni non influenzano né Presidenti, né Re né Parlamenti,pero' non vorrei, su questo caso della Siria, i desderi , e diciamocelo, le necessità di Washinghton fossero diversi da quelli Europei e soprattutto italiani. Gli USA sono abbastanza vicini, pur senza troppo entusiiasmo, ai sunniti e non possono non sapere che questi sunniti guardano, non é un segreto , con molto rispetto l'Arabia Saudita ,che non é proprio un esempio di laicità e che non é una vera "amica" dell'Europa. Certo i rapporti sono piuttosto buoni, ma piu' per convenienza reciproca, che per vicinanza di cultura e convinzione. Ora,non voglio urtare la sensibilità di nessuno, secondo me una Siria in mano ai sunniti che impongono veli, sha'arie e che fanno emgrare i tanti che non la pensano come loro non va bene, é nostro come Europa, interesse avere una Siria non confessionale e non filo saudita per quanto possibile. Certo, mi direte che l'alternativa é l'Iran, un Paese ritenuto pericoloso, pero' la storia insegna che Europa e Iran hanno piu' punti in comune, piu' possibilità di reciproca tolleranza che Europa e Mondo wahabita

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Alt Simone.

 

Qui non si e' mai parlato di sunniti al potere con relativi cambiamenti filosofico-strategici. Qui si e' detto che: visto che gli alawiti/sciiti sono una minoranza e hanno detenuto per decenni il potere istituzionale e militare, non lasciando che persone di confessione diversa (alla faccia della laicita') facessero parte della vita pubblica.Come se in Italia, una minoranza musulmana ti dicesse che non puoi fare il maestro di scuola perche' sei cristiano/buddista ecc.. Alla luce di cio', sarebbe opportuno aprire il tutto a tutte le confessioni, in modo che esse siano equamente rappresentate nel sistema statale. Non si e' mai parlato di "rimpiazzo" fra sciiti e sunniti, ma di apertura.

Edited by fabio-22raptor
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Alla luce di cio', sarebbe opportuno aprire il tutto a tutte le confessioni, in modo che esse siano equamente rappresentate nel sistema statale. Non si e' mai parlato di "rimpiazzo" fra sciiti e sunniti, ma di apertura.

 

Sarebbe la soluzione migliore,ma mi sembra difficilmente attuabile.

L'unica soluzione attuabile,nonché quella che si sta venendo a creare de facto e quella di una "balcanizzazione" di Siria e Iraq e di una ripartizione dei confini su basi linguistiche e confessionali.

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Ammesso che ognuno si accontenti del proprio fazzoletto di terra magari con provincie simil-autonome. Ma questo non avverra' mai perche' alla base c'e' comunque odio religioso.. sono popoli che si combattono da sempre, e trovare una forma di equilibrio in tutta l'area del M.O. e' estremamente complesso, a causa di gruppi, confessioni, sottogruppi con ambizioni spesso diversi.

Edited by fabio-22raptor
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Ammesso che ognuno si accontenti del proprio fazzoletto di terra magari con provincie simil-autonome. Ma questo non avverra' mai perche' alla base c'e' comunque odio religioso.. sono popoli che si combattono da sempre, e trovare una forma di equilibrio in tutta l'area del M.O. e' estremamente conplesso, a causa di gruppi, confessioni, sottogruppi con ambizioni spesso diversi.

 

Mi rendo conto che non è una soluzione facile primo perché ci sono anche delle "aree miste" come la zona di Baghdad e quella di Aleppo che nessun gruppo lascerebbe all'altro senza combattere; secondo perché il confine tra uno "stato dei sunniti" e uno "stato fondato interamente sui principi della Sunna" ahimè è molto labile (ho fatto l'esempio coi sunniti ma per gli sciiti vale la stessa cosa.

Ma mi sembra una strada comunque più percorribile del racchiudere gruppi e clan che non si possono proprio vedere in uno Stato-contenitore disegnato dagli occidentali col righello e ripetergli ogni due per tre "bambini andate tutti d'accordo. Bambini state buoni. Le mani addosso no,bambini!"

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Ma non è che non si possono vedere. Prima del casotto e anche ora, lo Stato siriano concede la libertà di culto. Tutti vivevano in uno Stato a confessione mista e amen. Il problema non è la libertà di culto, ma è che una fazione minoritaria aveva (ed ha) il controllo di tutto l'apparato statale svantaggiando quella maggioritaria a causa del proprio credo religioso.

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una soluzione, noon so quanto realiqtica e quanto surreale, potrebbe essere chiedere ad Assad figlio, persona che, almeno da quanto mi pare di capire, non ha proprio un immenso carisma, di ritirarsi a vita privata e di passare le consegne ad un membro del "gruppo di potere" attuale, ma che non sia Alawita o eglio ancra che sia sunnita e si faccia vedere il Venerdi' in moschea con i sunniti e segua precetti religiosi, e negli altri giorni continui a governare secondo gli schemi pre-2011

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Il "gruppo di potere", come lo hai definito tu, e' saldamente in mano agli alawiti. Non mi pare esistano sunniti a rappresentare la suddetta confessione. Per questo nasce la guerra. E poi facendo come dici, non cambierebbe nulla. Avremmo sempre una dittatura che qualcuno, fra qualche anno, non vorra' piu'.

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Il "gruppo di potere", come lo hai definito tu, e' saldamente in mano agli alawiti. Non mi pare esistano sunniti a rappresentare la suddetta confessione. Per questo nasce la guerra. E poi facendo come dici, non cambierebbe nulla. Avremmo sempre una dittatura che qualcuno, fra qualche anno, non vorra' piu'.

...entro solo ora nell discussione, solo per testiomoniare che avendo lavorato in Siria (zona Idlib ed Aleppo) dal 2001 al 2010 ho avuto contatti con alti funzionari sia a livello statale che regionale/locale ed uno solo di questi (fra l'altro una donna) era Alawita, mentre tutti gli altri erano o Sunniti o Cristiani di vari riti. Questa "separazione" netta fra Alawiti ed altre confessioni religiose sia a livello di "popolo" che di classe dirigente non penso sia mai stata sentita almeno fino al 2010, poi successivamente con una guerra civile in corso ci sta che ognuno si senta più "protetto" circondandosi da suoi "simili".

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