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Una donna per un Typhoon


Ospite iscandar

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Sono sempre stato favorevole alle donne nell'esercito, addirittura gli avrei fatto fare la leva obbligatoria come gli uomini (quando ovviamente la facevano anche gli uomini) visto che sono per la parità totale e non solo a convenienza. Tuttavia un donna in un caccia la vedo poco indicata: le forze che deve contrastare in manovra sono forse troppo eccessive pe loro. Fin quando si tratta di comandare una nave un sommergibile un carro armato o fare il soldato classico non ci sono differenze, ma su di un aereo da combattimento le differenze si faranno notare e come (va bene un aereo cisterna o un elicottero).

 

E' un po il problema che hanno in F1. 3 donne sono arrivate nella massima serie ma a parità di macchina con i colleghi maschi (e dicendolo fra noi pure mezze se.ghe) non sono mai riusciti a metterli dietro in modo convincente ne tanto meno a pari. Perdevano molto nella econda metà del gp per via dei muscoli non in grado di sopportare gli sforzi per lungo tempo. Una donna pilota sia di aereo che di f1 deve avere una muscolatura da culturista stile Mr. olimpia per stare a pari con un uomo allenato normalmente.

 

Non so fino a che pun to convenga affidare un aereo di questo genere a chi non riesce per natura a dare il massimo... combatterebbe in un eventuale scontro diretto con uno svantaggio che potrebbe far perdere la vita all'equipaggio nonchè il velivolo.

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Ospite intruder

Io sono convinto sia un problema più di mentalità che di fisico o altro. E poi, anche ammesso che la tua teoria fosse esatta, chi ti garantisce che sull'altro non ci sia pure una donna?

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QUOTO INTRUDER

 

Premessa: mi esprimo per ciò che penso e non per parteggiare le donne come me.

Ho ben presente le accelerazioni che ci sono in Formula 1 e i probelmi che si incontrano lì certo sono a livello di resistenza fisica, muscolatura o altro...ma questa è solo la minima parte perchè tutto il resto si gioca nei fattori psicologici di chi guida una macchina del genere.

Non so se tu hai mai fatto caso alle donne che ci sno state tempo fa in formula 1 alla parità dei ragazzi ci arrivavano e a volte li superavano pure....però poi in gara devi contare che non gioca solo la tua bravura giocano altri fattori come dati dalle circostanze del momento.

 

Io ti assicuro che ci sono ragazze in grado di raggiungere seppur con passi notevoli i ragazzi. Ci sono ragazze che per la loro determinazione e volontà sono riuscite a superare chi di natura era già forte...è vero che i ragazzi sono portati nella forza fisica ma non dimentichiamo che oltre a quella un pilota militare per essere tale deve avere un addestramento mentale efficientissimo e ti assicuro che vale molto di più che un addestramento efficientissimo SOLO a livello fisico. Inoltre quanta muscolatura hai secondo me non serve a niente alla fine più che la muscolatura nel manovrare un aereo devi saper resistere alal forza dei G e per resistere a ciò non serve forza muscolare o perlomeno solo una parte minima di questa ma serve molto resistenza in modo completo sia fisico che mentale non solo a livello di muscoli. forse non mi sono spiegata benissimo però spero di farmi capire.

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Trovo superati tutti i discorsi sulla disparità fisica, se c'è un problema per l'effettivo utilizzo del gentil sesso nell'ambito delle FFAA è solo a livello culturale e sociale, e non è una cosa che si supera facilmente.

Finchè si tratta di arruolarsi ed esercitarsi insieme in tempo di pace o essere impiegati in conflitti a bassa intensità è un conto, ma se un giorno ci si trovasse impegnati in una guerra vera allora tutti i nodi verrebbero al pettine, lo sanno bene gli Israeliani che, nonostante prevedano la leva obbligatoria di due anni per le donne, non le utilizzano in ruoli di combattimento.

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Quoto intruder e LoY

 

 

Trovo superati tutti i discorsi sulla disparità fisica, se c'è un problema per l'effettivo utilizzo del gentil sesso nell'ambito delle FFAA è solo a livello culturale e sociale, e non è una cosa che si supera facilmente.

Finchè si tratta di arruolarsi ed esercitarsi insieme in tempo di pace o essere impiegati in conflitti a bassa intensità è un conto, ma se un giorno ci si trovasse impegnati in una guerra vera allora tutti i nodi verrebbero al pettine, lo sanno bene gli Israeliani che, nonostante prevedano la leva obbligatoria di due anni per le donne, non le utilizzano in ruoli di combattimento.

Le tue perplessità, al massimo, potrebbero avere una valenza, solo per chi opera nelle forze di terra e per i reparti destinati a "combattimenti ravvicinati"; per Aeronautica e Marina, a mio parere, non c'è alcuna difficoltà nell'impiego delle donne, anche in una guerra vera e propria.

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QUOTO INTRUDER

 

Premessa: mi esprimo per ciò che penso e non per parteggiare le donne come me.

Ho ben presente le accelerazioni che ci sono in Formula 1 e i probelmi che si incontrano lì certo sono a livello di resistenza fisica, muscolatura o altro...ma questa è solo la minima parte perchè tutto il resto si gioca nei fattori psicologici di chi guida una macchina del genere.

Non so se tu hai mai fatto caso alle donne che ci sno state tempo fa in formula 1 alla parità dei ragazzi ci arrivavano e a volte li superavano pure....però poi in gara devi contare che non gioca solo la tua bravura giocano altri fattori come dati dalle circostanze del momento.

 

Io ti assicuro che ci sono ragazze in grado di raggiungere seppur con passi notevoli i ragazzi. Ci sono ragazze che per la loro determinazione e volontà sono riuscite a superare chi di natura era già forte...è vero che i ragazzi sono portati nella forza fisica ma non dimentichiamo che oltre a quella un pilota militare per essere tale deve avere un addestramento mentale efficientissimo e ti assicuro che vale molto di più che un addestramento efficientissimo SOLO a livello fisico. Inoltre quanta muscolatura hai secondo me non serve a niente alla fine più che la muscolatura nel manovrare un aereo devi saper resistere alal forza dei G e per resistere a ciò non serve forza muscolare o perlomeno solo una parte minima di questa ma serve molto resistenza in modo completo sia fisico che mentale non solo a livello di muscoli. forse non mi sono spiegata benissimo però spero di farmi capire.

 

Sono assolutamente d'accordo, e spero di vedere presto una donna sul typhoon!

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Grazie...alla fine secondo me ciò che importa è la passione grande grande per gli aerei e la voglia di domarli...peccato che in Aeronautica non la valutino affatto XD

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Grazie...alla fine secondo me ciò che importa è la passione grande grande per gli aerei e la voglia di domarli...peccato che in Aeronautica non la valutino affatto XD

L'Aeronautica?! Cosa c'entra?! Nell'"Aviazione Navale" della Marina :adorazione: , devi andare!!! :D

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I caccia li hanno, oggi gli Harrier domani gli F-35B, e l'aviazione di marina è molto stimolante, peccato sia ancora più selettiva dell'AMI.

Devi fare il concorso per allievo ufficiale pilota all'accademia di livorno, tutte le info le trovi nel topic concorsi in sezione OT ;)

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E... e come si fa? Ce li hanno i caccia loro? E poi che concoros bisogna fare per diventare subito piloti e andare sui caccia?

Certo che sì!!!

 

 

In atto 17 "AV-8B Plus - HARRIER II", http://www.marina.difesa.it/aeromobili/av8b.asp , in futuro, 20 F-35B "Lightning II"

 

 

Vedi il sito ai link che seguono:

 

http://lupidimare.altervista.org/

 

http://lupidimare.altervista.org/?page_id=12

 

 

Per diventare piloti, vedi i link seguenti:

 

http://www.marina.difesa.it/aeromobili/Storia05.asp

 

http://www.marina.difesa.it/concorsi/index.asp (in particolare, terzo rigo, a partire dall'alto, "Allievi Ufficiali Piloti di Complemento", la via più breve per diventare ufficiali piloti della MMI)

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Dal sito "Patrouille de France", http://www.patrouilledefrance.com/home.htm , dedicato alla omonima pattuglia acrobatica nazionale francese, eccovi il link alla foto del Commandant (Maggiore) Virginie GUYOT (pilota ATHOS 4 - CHAROGNARD 2009):

 

http://www.patrouilledefrance.com/images/athos_4.jpg

 

 

Non ho dati, ma, forse, potrebbe trattarsi dell'unica donna componente di una pattuglia acrobatica, quanto meno, limitandoci a quelle più importanti e note.

 

 

Ecco delle news su questa donna

 

PARIGI, 12 MAG - Si chiama Virginie Guyot, ha 32 anni e sarà la prima donna pilota a guidare la Patrouille de France, le Frecce Tricolori d'Oltralpe.

 

Si tratta di una prima mondiale.

 

La giovane pilota, che è anche mamma di una bimba di due anni e mezzo, è stata la prima donna in Francia a candidarsi per raggiungere la pattuglia acrobatica dalla loro creazione, nel 1953, e la prima ad entrarvi. Quest'anno volerà sul suo Alpha Jet nel ruolo di "secondo", guiderà cioé l'aereo che sta sempre dietro al leader, quello di punta. L'anno prossimo invece sarà lei a prendere la testa della squadra di otto velivoli.

 

Fino ancora ad un anno e mezzo fa la comandante Guyot pilotava un Mirage F1 per partire in missione di guerra in Afghanistan.

 

Sono solo una decina le donne pilota di caccia nell'aeronautica francese. La prima si chiamava Caroline Aigle ed è scomparsa giovanissima circa due anni fa, vittima di un cancro.

 

Figlia di un militare, dopo gli studi scientifici al prestigioso liceo militare di La Fleche, Virginie ha vinto il concorso per l'Ecole de l'Air nel '97. Da allora non si e' più fermata.

 

dal sito www.congedatifolgore.com

 

virginia.guyot.jpg

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Trovo superati tutti i discorsi sulla disparità fisica, se c'è un problema per l'effettivo utilizzo del gentil sesso nell'ambito delle FFAA è solo a livello culturale e sociale, e non è una cosa che si supera facilmente.

Finchè si tratta di arruolarsi ed esercitarsi insieme in tempo di pace o essere impiegati in conflitti a bassa intensità è un conto, ma se un giorno ci si trovasse impegnati in una guerra vera allora tutti i nodi verrebbero al pettine, lo sanno bene gli Israeliani che, nonostante prevedano la leva obbligatoria di due anni per le donne, non le utilizzano in ruoli di combattimento.

 

Se parliamo di soldati appiedati le differenze ci sono e si sentono.

 

In ambito piu generale che che ne dicano i campioni della parita a tutti i costi rimane il fatto che:

Magari la donna piu forte dell'esercito è piu forte/veloce/resistente del piu scarso tra gli uomini dell'esercito ma è irrilevante visto che se bisogna fare i confronti bisogna farli uomo medio vs donna media; Uber uomo vs uber donna , scarso vs scarsa. E a quel punto sono piu che sicuro che per ogni donna che entra nelle FA ci siano tanti uomini scartati anche se piu capaci. (quindi paradossalmente i requisiti diversi nelle prove e esami fisici portano a discriminazioni a favore della donna.)

 

Forse capisco cosa intendi per ragioni culturali e sociali:

In Irak sono morti un sacco di soldati americani rimanendo per il mondo dei perfetti sconosciuti a una soldatessa invece e bastato farsi catturare ed essere liberata dall FS per diventare un'eroina nazionale!!

Il pensiero occidentale a riguardo : "è una donna basta che stia ferma e non faccia niente ed ha gia fatto gia la sua parte non permettendo che il fiore all'occhiello del civilissimo occidente muoia con conseguente rischio di intaccare le coscienze di noi campioni del politically correct che tanto abbiamo premuto per permetterle di fare il soldato"

 

In effetti pesano molto piu le considerazioni israeliane che sono gli unici "occidentali" che si ricordano ancora che cos'è davvero la guerra...gli altri sono troppo abituati a peace-keeping ; tiro-al guerrigliero ; e guerre in trasferta.

 

Le tue perplessità, al massimo, potrebbero avere una valenza, solo per chi opera nelle forze di terra e per i reparti destinati a "combattimenti ravvicinati"; per Aeronautica e Marina, a mio parere, non c'è alcuna difficoltà nell'impiego delle donne, anche in una guerra vera e propria.

 

Altro che parita dei sessi!

Solo gli uomini in fanteria a fare da carne da cannone e le donne a fare la guerra da privilegiate in aereo.

 

Ma visto che le possibilita di guerre vere è oramai un'ipotesi remota e che la maggior parte dei paesi occidentali si sta adeguando all'insegna del politically correct trasformando le FFAA in organizzazioni simil boy-scout poi forse non è tutto sto problema

 

PS Vi ho quotato entrambi per esprimermi sull'argomento donne e FFAA partendo da qualcosa; Il tono un po acidulo del messaggio non è certo rivolto a voi :)

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...

Altro che parita dei sessi!

Solo gli uomini in fanteria a fare da carne da cannone e le donne a fare la guerra da privilegiate in aereo.

...

Cercherò di essere più chiaro.

 

Quando si affronta il tema delle donne militari, emerge sempre l'argomento della indiscutibile minor forza fisica delle donne rispetto agli uomini.

 

Premetto che stiamo parlando di donne militari di tutte le Forze Armate (non solo fucilieri che portano a spasso zaini di 25 kg. sulle Dolomiti!) e che ... siamo nel 2009!

 

Prescindendo dalla considerazione che la forma fisica dei giovani, in generale, nel nostro paese è carente, quindi, il problema, se si pone, riguarda tutti, uomini e donne, ritengo che, oggi (epoca in cui, combattimenti a colpi di clava, sono poco frequenti!), siano veramente poche le specialità in cui sia necessario possedere doti fisiche da … rambo, mentre sarebbe molto più utile ricercare, prioritariamente, nei giovani che desiderano accedere alle FF.AA., in primo luogo requisiti etici di onestà e di correttezza il più possibile radicati e poi, in particolare, una motivazione che non può e non deve essere quella di chi aspira a un qualsiasi lavoro (sicuro) da statale!

 

Penso che sia opportuno un momento di riflessione sul senso della "professione" del militare (preciso subito che utilizzo il termine "professione" per comodità dialettica, ma non di ciò trattasi, almeno per come la vedo io, bensì di "vocazione" o, ancora meglio, "missione"); il militare è colui che dedica la propria vita (non le 36 ore di lavoro settimanale del normale impiegato pubblico!) alla difesa della comunità della quale egli stesso è parte; il paragone con i globuli bianchi del sangue, che costituiscono la prima e più forte difesa dell'organismo umano nei confronti di ogni genere di malattia è quello che, ritengo, meglio di qualsiasi discorso, renda l'idea di ciò che voglio esprimere.

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sa ben guardre pilotare un mezzo moderno non richiede poi ENORMI doti di forza fisica o di atleticità pura che nella specie umana favoriscono il maschio (in altre specie sono le femmine le più forti/grosse). sul forum è stato scritto che già l'aeronautica sovietica aveva arruolato donne- con risultati non cattivi- già nel 1942 su mezzi molto più "duri" degli attuali, ed una donna divenne addirittura astronauta negli anni '60.

Per me un conto è fare il marine o il parà o il legionario "estremi", un conto è pilotare un aereo.

Vedo che nella vita civile gli impieghi "di cervello" (medico, avvocato, ingegnere) stanno diventando sempre più femminili, forse accadrà lo stesso anche per l'aeronautica militare

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Beh insomma Simone...i mezzi della WWII richiedevano sicuramente un maggiore sforzo per le normali manovre di volo, ma a livello di accelerazioni non sono neanche lontanamente paragonabili ad un caccia moderno, di conseguenza i requisiti in fatto di resistenza fisica sono sicuramente più restrittivi...per farti un esempio, recentemente ho letto un'intervista al Cap. Michele Sbrilli del 37mo stormo di Trapani, il quale ha detto che alcuni piloti di buona esperienza che avevano accumulato diverse ore di volo sul '104 non avevano potuto accedere al programma di addestramento negli States per il passaggio sugli F-16 ADF, in quanto non erano riusciti a sostenere le durissime prove fisiche alle quali erano stati sottoposti per ottenere l'abilitazione...considerando le difficoltà di pilotaggio di uo Starfighter, questi non erano certo degli incapaci, eppure non sono stati abilitati al passaggio su un aereo ben più performante

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