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Religione e società


typhoon

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La chiesa è contro l'uso dei contraccettivi, contro l'aborto, contro la ricerca nel campo delle staminali embrionali, contro l'eutanasia, contro il testamento biologico, contro le coppie di fatto ... ma mi chiedo, perché la chiesa fa continue pressioni mediatiche per indirizzare i governi a legiferare in modo da vietare o limitare queste cose? perché? ... perché la chiesa vuole imporre anche a chi non è cattolico o credente i propri precetti? nessuno obbligherebbe una donna ad abortire, o una coppia a non sposarsi e fare un PACS oppure una persona a fare testamento biologico ... quindi perché si limitano le libertà individuali? su certe questioni morali i governi dovrebbero lasciare la massima libertà possibile, poi starà alla coscienza e/o alla fede dei singoli se seguire certi precetti o meno. Vorrei capire perché chi è credente vuole imporre le proprie convinzioni anche a chi non lo è, vorrei capire perché due gay atei non possano sposarsi perché il matrimonio gay è inconcepibile per la fede cattolica.

Modificato da typhoon
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La chiesa è contro l'uso dei contraccettivi, contro l'aborto, contro la ricerca nel campo delle staminali embrionali, contro l'eutanasia, contro il testamento biologico, contro le coppie di fatto ... ma mi chiedo, perchè la chiesa fà continue pressioni mediatiche per indirizzare i governi a legiferare in modo da vietare o limitare queste cose? perchè? ... perchè la chiesa vuole imporre anche a chi non è cattolico o credente i propri precetti? nessuno obbligherebbe una donna ad abortire, o una coppia a non sposarsi e fare un PACS oppure una persona a fare testamento biologico ... quindi perchè si limitano le libertà individuali? su certe questioni morali i governi dovrebbero lasciare la massima libertà possibile, poi starà alla coscienza e/o alla fede dei singoli se seguire certi precetti o meno. Vorrei capire perchè chi è credente vuole imporre le proprie convinzioni anche a chi non lo è, vorrei capire perchè due gay atei non possano sposarsi perchè il matrimonio gay è inconcepibile per la fede cattolica.

Ovviamente ti riferisci alla chiesa cattolica: mi sapresti dire come si comportano le altre religioni del mondo, in merito all'osservanza o meno dei loro precetti?

 

Ed il grado di influenza che esercitano sugli stati dove tali religioni operano?

 

Ad esempio, una a caso, la religione musulmana?

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Il tutto si può estendere a tutte le religioni del mondo, ma sono toccato da vicino solo dai precetti della religione cattolica, quella musulmana ancora non impone alla mia donna di indossare il velo, inoltre il discorso è ancora più complicato visto che certi paesi musulmani sono delle teocrazie in cui i capi religiosi a loro volta godono anche di potere politico

 

Perchè la chiesa non si limita a dire "il nostro parere è questo, ed i nostri fedeli devono seguire le nostre linee guida" (e nessuno in questo caso avrebbe da obiettare) ma pretendono che il loro parere diventi legge alla quale debbano sottostare credenti, non credenti, e credenti delle altre religioni: un delirio di onnipotenza allo stato puro. Forse sono consapevoli che queste "linee guida" le seguirebbero veramente in pochi e quindi meglio imporle, vorrei sapere se la "linea guida" sui contraccettivi viene diffusa anche in Africa dove milioni di persone ogni anno muoiono di AIDS.

Modificato da Psycho
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la chiesta cattolica è anche contro la cristianità

(riferimento al libero arbitrio e al "date a cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di dio)

 

Come dice l'on leoluca Orlando in italia abbiamo anche gli atei clericali (come Ferrara)

 

Se continuamo che nei nostri tg da Corea del Nord il papa ha praticamente una rubricia fissa come terzo servizio (ma spesso pure il primo) mi chiedo in quali stati UE succeda ciò?

Modificato da Leviathan
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Me lo chiedo sempre anche io...

 

I Testimoni di Geova almeno, oltre a rompere le scatole la domenica mattina (anche se a me non è mai successo, ma così si dice in giro) non impongono a me di evitare le trasfusioni di sangue e non poter essere donatore/ricevitore di organi.

 

I Musulmani non mi limitano in nessun modo.

 

I Buddhisti lasciano che tutto sia così com'è, senza imporre o criticare, si limitano eventualmente a consigliare (ma in Italia non ficcano il naso).

 

Induisti non ne ho mai sentiti in Italia.

 

I cristiani cattolici invece si sentono in dovere di dire cosa è giusto e cosa no (e non cosa loro credono sia giusto) e con le loro pressioni morali vanno a condizionare coloro che fanno le leggi e così io, che non seguo quasi nessuna setta, mi vedo imporre cose che non stanno nè in cielo nè in terra...

Modificato da Psycho
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Me lo chiedo sempre anche io...

 

I Testimoni di Geova almeno, oltre a rompere le scatole la domenica mattina (anche se a me non è mai successo, ma così si dice in giro) non impongono a me di evitare le trasfusioni di sangue e non poter essere donatore/ricevitore di organi.

 

I Mussulmani non mi limitano in nessun modo.

 

I Buddhisti lasciano che tutto sia così com'è, senza imporre o criticare, si limitano eventualmente a consigliare (ma in Italia non ficcano il naso).

 

Induisti non ne ho mai sentiti in Italia.

 

I cristiani cattolici invece si sentono in dovere di dire cosa è giusto e cosa no (e non cosa loro credono sia giusto) e con le loro pressioni morali vanno a condizionare coloro che fanno le leggi e così io, che non seguo quasi nessuna setta, mi vedo imporre cose che non stanno nè in cielo nè in terra...

Vedrai come si comporteranno i musulmani, quando conquisteranno il potere politico anche in Italia (tra non molto, visto l'attuale tasso di crescita), come l'hanno conseguito già altrove!!!

 

 

Dal sito "Congedati Folgore", http://www.congedatifolgore.com/ , riporto:

 

 

MUSULMANI IN ITALIA: ALMENO 1600000. IN DIECI ANNI SARANNO SEDICI MILIONI

 

Giovedì, 13 Novembre 2008

by webmaster

 

 

NAPOLI, - Alcune valutazoni dell'ISMU, un istituto di studi sociali, conferma ciò che scriviamo da tempo: tra residenti, regolari ed irregolari sono ben oltre il milione e 600 mila i musulmani in Italia.

 

 

Le stime effettuate al primo gennaio 2008 evidenziano che a circa un milione di musulmani residenti in Italia, si aggiungono circa 289 mila regolari non residenti e 273 mila irregolari. Per tre quarti sono di sesso maschile, prevalentemente coniugati. I musulmani residenti in Italia provengono principalmente da Marocco (per il 35%), Albania (per il 16%) e Tunisia (per il 9%). Il reddito mensile dei principali gruppi nazionali islamici è superiore a quello medio dei non musulmani: tra i 1.156 euro degli egiziani e i 916 euro dei marocchini.

 

 

Seguendo il trend di crescita demografica delle comunità islamiche lombarde, che dal 1993 al 2003 si sono decuplicate, entro il 2018 la popolazione musulmana sarà di almeno sedici milioni di abitanti.

 

I nuclei familiari musulmani, infatti, hanno una natalità che fa parte degli adempimenti del loro credo.

Modificato da picpus
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voi tutti sapete come io sia il più anticlericale degli anticlericali, tuttavia, è bene contestualizzare la situazione, se si vuole fare un discorso serio.

dobbiamo in primo luogo ricordare che:

 

1. la chiesa cattolica ha sede e nasce in Italia.

 

2. che l'Italia è stata fino agli anni 60-70 un paese fortemente cattolico e che quindi, è normale, ma non per forza "giusto", che si dia largo spazio alla "politica vaticana", almeno qui da noi.

 

3. che nei testi sacri (nel Vangelo secondo Matteo mi pare) si parla chiaramente di evangelizzazione e proselitismo.

 

d'altrocanto, abbiamo una chiesa che ancora non si è arresa all'idea di non poter possedere un potere temporale, forse perchè lo ha perso da relativamente poco tempo, forse perchè essa ha avuto un certo ruolo nel tenere unito il "mondo occidentale" contro la minaccia del comunismo, forse perchè ha avuto un peso in ambito coloniale, per creare zone fertili ai nostri interessi, forse e sicuramente perchè è proprio di una religione, dato che le altre religioni non è che poi siano così diverse in questi aspetti.

Modificato da vorthex
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Penso che la risposta a tutti i miei perchè sia solo la grande certezza che hanno le gerarchie eclesiastiche sul fatto che certi precetti sarebbero seguiti solo da una sparuta minoranza con conseguente perdita di consensi, insomma se non puoi convincerli, obbligali ... è da secoli che la chiesa segue questa pratica, Galieo ne sapeva qualcosa.

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... Forse sono consapevoli che queste "linee guida" le seguirebbero veramente in pochi e quindi meglio imporle, vorrei sapere se la "linea guida" sui contraccettivi viene diffusa anche in Africa dove milioni di persone ogni anno muoiono di AIDS.

 

Il tuo attacco a tutto campo alla Chiesa Cattolica richiede risposte che non possono esaurirsi in poche righe, quindi cominciamo da un argomento preciso; la Chiesa non ha una dottrina differente tra zone geografiche e quindi è contro la contraccezione anche in Africa. Dove peraltro, se vai a vedere le statistiche, i casi di AIDS sono minori proprio nei paesi dove maggiore è l'influenza della Chiesa Cattolica, perché piaccia o no, il modo migliore per non prendere l'AIDS è la fedeltà coniugale. Il preservativo non garantisce una sicurezza del 100%, nemmeno se usato nel modo corretto.

Poi vorrei capire come fa la Chiesa Cattolica a "imporre" di non usare il preservativo; ti è forse proibito andare a comprartelo al supermercato? Esiste una legge sulla contraccezione?

Se vuoi aprire un dibattito serio, cerca di porre domande più precise e meglio argomentate; se vuoi semplicemente sparare ad alzo zero sulla Chiesa, è un altro conto.

 

http://www.tempi.it/il-foglietto/001571-l-unico-sesso-sicuro

Fosse stata la solita sparata sulle meraviglie terapeutiche delle staminali embrionali, ce la saremmo ritrovata in prima pagina su quasi tutti i quotidiani. Invece, trattandosi di uno studio della Harvard School of Public Health pubblicato da Science che spiega dati alla mano come l’educazione alla sessualità responsabile sia più efficace della distribuzione capillare di profilattici nel ridurre la trasmissione dell’Aids, la notizia sulle pagine della stampa italiana bisogna andare a cercarla col lanternino. Risulta infatti che i tassi di sieropositività sono diminuiti in Uganda, dove gli interventi sono stati centrati più sulla riduzione del numero dei partner sessuali che sull’addestramento al condom, mentre sono aumentati in Africa australe, dove il profilattico era ed è il re incontrastato dei programmi anti-Aids. «Un piccolo aggiustamento non basta, dobbiamo modificare radicalmente le nostre priorità», ha dichiarato l’autorevole coordinatore dello studio, il ricercatore scientifico Daniel Halperin già responsabile di Usaid per l’Aids e autore di articoli su tutte le principali riviste mediche internazionali. Il problema sta proprio qui: rinunciare alla pretesa che gli esseri umani possano fare tutto quello che passa loro per la testa, dopo essersi attrezzati dal punto di vista tecnologico, e tornare all’idea che ci sono limiti che è meglio rispettare, non è un piccolo aggiustamento. È una rivoluzione che mette in discussione le basi stesse della cultura contemporanea, la sua dittatura del desiderio e il suo relativismo morale.

 

Altro link con riferimenti più dettagliati:

http://www.medicinaepersona.org/resources/...__di_coppia.pdf

Modificato da lender
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Secondo me il discorso deve partire a monte delle considerazioni pratiche sulle singole questioni.

Se, infatti, è vero che la necessità di creare divinità si presenta per il naturale bisogno dell'uomo di spiegare quello che non può comprendere è altrettanto vero che una religione nasce come forma di regolamentazione sociale, come daltronde evidenzia bene l'etimo che vede religione venire da religo (vincolare).

E', infatti, palese che regole imposte dall'alto siano molto più efficaci nel controllo sociale rispetto all'affidarsi a considerazioni etiche personali che diventano, giocoforza, relative.

Proprio questa vocazione assoluta della religione rende automatico il tentativo di penetrazione sociale e politico della Chiesa Cattolica, così come delle altre religioni organizzate, che, dal loro punto di vista è, oggettivamente, la cosa più giusta da fare.

Personalmente sono un convinto sostenitore della funzione regolatrice della religione nella società, che credo sia, purtroppo, ancora indispensabile, ma credo che l'ingerenza debba essere solo e soltanto a livello personale e privato, senza incidere con la sfera pubblica e legislativa, in quanto quello che è peccato per i precetti cattolici (sia chiaro mi riferisco all'italia ma possono essere Islamici, Buddisti, Zoroastristi non cambia niente) non può, in uno stato democratico e liberale, diventare reato.

 

Quanto al caso dell'AIDS sono d'accordo che il miglior modo per combatterlo sia l'astinenza dai rapporti sessuali, visto che ci sono elenco anche un paio di soluzioni infallibili per evitare gli incidenti stradali: basta abolire le macchine, che ci vuole!

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...

Quanto al caso dell'AIDS sono d'accordo che il miglior modo per combatterlo sia l'astinenza dai rapporti sessuali, visto che ci sono elenco anche un paio di soluzioni infallibili per evitare gli incidenti stradali: basta abolire le macchine, che ci vuole!

 

Se proprio vuoi usare il paragone automobilistico, si tratta di non guidare contromano o a velocità eccessiva, non di smettere di andare in auto. Se l'obiezione che poni è che non è realistico pensare che milioni di africani si adeguino ai precetti morali della fedeltà coniugale, posso essere d'accordo; ma è altrettanto irrealistico pensare che milioni di africani imparino a usare correttamente il preservativo, senza contare il fatto che tale strumento non garantisce una sicurezza del 100% e che il suo uso porta ad una maggiore leggerezza nell'affrontare i rischi dell'AIDS.

 

EDIT: Un'ultima considerazione. Si vuole accusare la Chiesa di essere complice della diffusione dell'AIDS perché predica di non usare il preservativo. Questo vorrebbe dire, se fosse vero, che coloro che contraggono e diffondono la malattia attraverso i rapporti sessuali al di fuori della coppia coniugale non usano il preservativo perché la Chiesa lo vieta. Quest'asserzione non sta evidentemente in piedi, perchè non si capisce quando mai una persona che decide di non osservare il precetto cristiano della fedeltà coniugale, debba invece rigorosamente attenersi alle indicazioni sul divieto dell'uso del preservativo.

Modificato da lender
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Ma è l'unico strumento utile, economico ed efficace che esiste e, se non fosse stato contrastato, avrebbe avuto risultati di gran lunga maggiori nel contenimento della malattia.

Gli istinti sessuali sono connaturati all'uomo e non puoi pretendere di inibirli, basterebbe una buona informazione sui rapporti protetti, il problema è che la cultura della contraccezione non si riesce a sviluppare in Italia, figurarsi all'estero.

 

Riguardo al fatto che nei paesi cristiani ci sia meno incidenza dell'AIDS ci credo poco, infatti sono una minoranza esigua i cristiani, che normalmente si professano anche cattolici (cosa che non sopporto in quanto secondo gli stessi precetti dottrinali della chiesa i veri cattolici sarebbero neanche il 10% di quelli conteggiati), che seguono le norme della chiesa in campo sessuale.

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Ma è l'unico strumento utile, economico ed efficace che esiste e, se non fosse stato contrastato, avrebbe avuto risultati di gran lunga maggiori nel contenimento della malattia.

Gli istinti sessuali sono connaturati all'uomo e non puoi pretendere di inibirli, basterebbe una buona informazione sui rapporti protetti, il problema è che la cultura della contraccezione non si riesce a sviluppare in Italia, figurarsi all'estero.

 

Riguardo al fatto che nei paesi cristiani ci sia meno incidenza dell'AIDS ci credo poco, infatti sono una minoranza esigua i cristiani, che normalmente si professano anche cattolici (cosa che non sopporto in quanto secondo gli stessi precetti dottrinali della chiesa i veri cattolici sarebbero neanche il 10% di quelli conteggiati), che seguono le norme della chiesa in campo sessuale.

 

Non si tratta di inibire gli istinti sessuali connaturati all'uomo, ma di dare loro una giusta collocazione nell'ambito di tutto ciò che implicano a livello affettivo, emotivo e biologico; converrai, spero, che non è ragionevole lasciare libero sfogo ad un istinto perché connaturato. Altrimenti cosa ci differenzia dai conigli, p.e.? Come diceva Dante, si tratta di sottomettere l'istinto alla ragione.

Non ho capito cosa "non sopporti" riguardo alla frase "normalmente si professano anche cattolici (cosa che non sopporto in quanto secondo gli stessi precetti dottrinali della chiesa i veri cattolici sarebbero neanche il 10% di quelli conteggiati)"

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Un istinto basilare di quel tipo deve essere vissuto naturalmente, e non costretto, se no è lì che si sfoga in maniera patologica.

Pur non essendo perfettamente d'accordo con la psicoanalisi classica posso senz'altro convenire che buona parte delle patologie psichiatriche hanno come causa o concausa un problema che riguarda la sfera sessuale.

Di certo ritengo che non ci sia bisogno di un contratto, sia esso benedetto da dio o dallo stato, per vivere la propria sessualità in maniera "affettivamente, emotivamente e biologicamente corretto", purtroppo il controllo degli istinti è basilare per qualsiasi forma di controllo sociale.

 

Riguardo alla mia non sopportazione te la chiarisco subito: non sopporto chi si definisce cattolico solo perchè crede vagamente nei precetti di quella religione e poi non li applica minimamente nella vita di tutti i giorni.

Al massimo questo può essere un cristiano, ma la dottrina cattolica è molto precisa, e per essere un cattolico, oltre ad essere battezzato e partecipare alle funzioni, bisogna vivere la quotidianità in un certo modo.

Se davvero tutti quelli che si professano cattolici fossero davvero tali vivremmo senz'altro in una società migliore, ma purtroppo il 99% di quello che circonda la religione è ipocrisia.

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A me pare semplicemente che questo sia nè più nè meno l'ennesimo thread anti clericale e gratuitamente provocatorio, un flame a tutti gli effetti....e non è assolutamente il primo. Già in passato se ne sono visti di simili contro la Chiesa e contro il Pontefice.

 

Ma d'altra parte è facile che sia così. La Chiesa e la religione Cattolica impongono regole e le regole nella nostra società libertaria sono sempre meno gradite. In secondo luogo fra le religioni monoteiste quella Cattolica è quella più semplice da criticare. Guai a parlar male della religione ebraica o islamica (entrambe ben più rigide di quella Cristiana Cattolica): discutere sulla prima è politically uncorrect e vi è il rischio di passare da antisemiti, obbiettare la seconda è pericoloso visto che la fatwa incombe e vi è ugualmente il rischio di passare da xenofobi.....quindi il "dagli alla Chiesa" è diventato quasi uno sport, un hobby nazionale.

 

Però non ci preoccupiamo quando qualche associazione di musulmani pretende in tribunale che per loro il giorno libero lavorativo sia il venerdì (e grazie a Dio ancora non s'è trovato un magistrato malato di protagonismo pronto ad accogliere questa istanza), o quando qualche integralista musulmano pretende che a scuola o in ospedale venga rimosso il Crocifisso, che è comunque un simbolo universale di pace, misericordia e sofferenza (e grazie a Dio ancora non s'è trovato un magistrato malato di protagonismo pronto ad accogliere questa istanza), o quando qualche genitore musulmano o ebreo pretende che all'asilo non si cantino più le canzoni di Natale o si faccia il presepe (e purtroppo queste istanze sono state già accolte da molti stupidi maestri/maestre in tutta Italia).

 

Non voglio quindi stare qui a rispondere a un thread che nasce palesemente per provocare (basta vedere tutte le tematiche buttate sul tavolo senza nemmeno una logica se non quella di puntare il dito). Che vi debbo dire: convertitevi tutti all'islam e poi fatemi sapere che effetto fa!

 

Ah...se proprio non ve la sentite di abbandonare la tradizione Cattolica c'è sempre la religione Evangelista: si può trobare senza problemi e non ci sono tutte le questioni etiche sulle staminali o l'eutanasia.

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Pap come nasce questo topic non ha importanza, si stà istaurando un bello scambio di opinioni che và al di là del semplice anticlericalismo.

Sia chiaro che personalmente, come ho scritto, considero in maniera uguale tutte le religioni ma parlavo di cattolicesimo in quanto più vicino alla mia personale realtà.

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Pap come nasce questo topic non ha importanza, si stà istaurando un bello scambio di opinioni che và al di là del semplice anticlericalismo.

Sia chiaro che personalmente, come ho scritto, considero in maniera uguale tutte le religioni ma parlavo di cattolicesimo in quanto più vicino alla mia personale realtà.

 

Ha importanza perchè il regolamento esplicitamente vieta di aprire discussioni con il solo fine di polemizzare. Sarà mia opinione (ma sono certo che non solo il solo a pensarla così), ma questo mi sembra proprio il caso disciplinato dal regolamento.

Ciò non toglie che tu o Lender abbiate discusso in modo amabile e sincero su importanti tematiche etiche e morali.

 

Tuttavia se si vuole discutere serenamente punto per punto si apra una discussione per ognuno di quei argomenti indicati nel primo post (e per altro anche qui si è infranto il regolamento visto che sono quasi tutti argomenti già trattati individualmente in altre discussioni)...se vogliamo buttare tutto in un calderone unico allora diamo a questa discussione il suo titolo reale, senza tanti moralismi: "RELIGIONE CATTOLICA E CHIESA, CONTRARIO O A FAVORE?".

 

Detto ciò, il mio apporto in queste pagine si esaurisce qui.

Modificato da paperinik
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Ospite galland

“Basta una scintilla per incendiare la prateria”. Chi lo disse?

Per fare una buona discussione è necessario avere un buon inizio e chi ha iniziato la discussione l’ha iniziata male. Ed è stata continuata peggio.

C’è chi teme di essere islamizzato, chi si mette a parlare di prodotti in lattice naturale e così via.

Tutte queste prese di posizione si basano su un’elevata mancanza di rispetto: per i musulmani, ebrei, valdesi e cattolici…

Ogni civiltà, religione, ha i suoi “fanatici dell’apocalisse”, e – per contro – persone di elevata tolleranza e cultura. E qui mi permetto di ricordare l’altissimo valore del dialogo tra le religioni voluto da Giovanni Paolo II, ovvero di musulmani di grande cultura e tolleranza quali Battiato e Pallavicini, o di cattolici che sanno parlare di Islam in termini probi e lungimiranti.

Questo è un forum, fortunatamente, frequentato da persone intelligenti. Si dovrebbe, pertanto, capire quando è il caso di aprire una discussione, quando è il caso di chiuderla e, soprattutto, quali toni usare.

Tanto, non dovrebbe essere dimenticato da nessuno, compreso il sottoscritto che ha rinunciato a taluni argomenti, peraltro interessanti, comprendendo come fossero non trattabili.

 

Sono le ore 12,00 di lunedì 17 novembre 2008 cerchiamo di mandare avanti questo mondo...

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Ma d'altra parte è facile che sia così. La Chiesa e la religione Cattolica impongono regole e le regole nella nostra società libertaria sono sempre meno gradite. In secondo luogo fra le religioni monoteiste quella Cattolica è quella più semplice da criticare.

Hai scritto una mostruosità, io non sono cattolico, quindi perchè la chiesa deve impormi certe regole, e perchè io le dovrei rispettare?

 

Più che il solito thread di flame, è il solito thread scomodo pieno di domande a cui non si può dare una risposta.

 

Poi è sbagliato entrare nel merito di ogni argomento, cosa serve determinare se usare la pillola abortiva è giusto o no? chi è che lo determina? tu, io? ... è per questo che su certi argomenti si dovrebbe lasciare libertà alle coscienze.

Modificato da typhoon
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condivido sia l'arringa iniziale di typhoon che gli altri suoi post.

 

Quasi smetto di credere con questa chiesa che è uscita completamente fuori strada.

non solo vuole imporre dogmi e restrizioni delle libertà anche a chi credente non è.

 

io la bibbia una buona parte l'ho letta (vangeli, e apocalisse sopratutto) e questa chiesa non la rispetta minimamente

 

ad esempio: date a "Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio"

Siccome la bibbia ha un linguaggio prevalentemente simbolico con figurazioni abbiamo

Dio: la religione, l'ultraterreno, il sacro

Cesare: Stato, mondo terreno con leggi proprie

 

Gesù indicava ai fedeli che i due mondi sono separati, ovvero lo stato doveva essere laico e la religione occuparsi dei fedeli e i fedeli non confondere le due cose.

(reddite quae sunt Caesaris, Caesari et quae sunt Dei, Deo) Così nel Vangelo di Matteo (cap.22 v.21) viene riportata la risposta data da Gesù ai Farisei, i quali speravano di metterlo contro il governo romano in Palestina. Egli con le sue parole fece ben capire che è doveroso essere soggetti, onestamente, all' autorità, distinguendo però il potere temporale da quello spirituale

 

Dio rese l'uomo responsabile dei propri atti con il libero arbitrio.

come dice Typhoon io ho il diritto su certe tematiche di scegliere io e io soltanto, magari ne risponderò in giudizio (ovvero se potrò ascendere al regno dei cieli) ma è giusto che io sia libero a fare delle scelte senza restrizioni.

ma se davvero leggete la bibbia noterete troppe differenze.

 

negli ATTI DEGLI APOSTOLI è vivamente consigliati agli uomini di chiesa (non ricordo se diceva proprio vescovo) IL MATRIMONIO e non la castità

 

Per non parlare dei sacramenti, se mi dite cristianità penso ai protestanti, che è la chiesa che ha davvero seguito l'insegnamento cristiano, non questa cattolica.

 

Alla chiesa cattolica italiana metterei (ma è una battuta cattiva, ma è quello che penso) la dicitura S.P.A.

 

 

EDIT

spesso mi esprimo male ma questa lista dice tutto:

http://www.materialismo.it/Storia%20e%20Re...delle_inven.htm

Modificato da Leviathan
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Lev, se estrai delle frasi del Vangelo dal contesto in cui sono inserite, puoi far dire a Gesù Cristo quello che vuoi; p.e. da queste libere interpretazioni nascono ora la figura di Cristo pacifista estremista (porgi l'altra guancia...) o la giustificazione della violenza da parte di altri fedeli (vedi episodio del tempio in cui Cristo scaccia i mercanti con la frusta). La risposta che Cristo diede ai Farisei riguardo la moneta fu un'elegante via d'uscita al tranello con il quale cercavano di farlo schierare politicamente pro o contro Roma; non un modo per dire che la fede non c'entra con la società civile. Cristo ha voluto e fondato la Chiesa come sua rappresentanza terrena, nominando Pietro suo Vicario e ha istituito i Sacramenti. Quanto al libero arbitrio, Dio lo ha dato all'uomo e la Chiesa non glielo toglie, semmai lo sfida, facendogli prendere posizione.

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Riguardo alla mia non sopportazione te la chiarisco subito: non sopporto chi si definisce cattolico solo perchè crede vagamente nei precetti di quella religione e poi non li applica minimamente nella vita di tutti i giorni.

Al massimo questo può essere un cristiano, ma la dottrina cattolica è molto precisa, e per essere un cattolico, oltre ad essere battezzato e partecipare alle funzioni, bisogna vivere la quotidianità in un certo modo.

Se davvero tutti quelli che si professano cattolici fossero davvero tali vivremmo senz'altro in una società migliore, ma purtroppo il 99% di quello che circonda la religione è ipocrisia.

 

Nessuno è perfetto, e il Vangelo lo dice chiaramente che la perfezione non è raggiungibile in terra. Siamo uomini e abbiamo le nostre debolezze; voler vedere il tutto in chiave bianco o nero mi pare molto riduttivo.

E, per come la penso io, questo si applica anche alla Chiesa Cattolica

Modificato da Rick86
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Si, non dico la perfezione, ma una persona per definirsi cattolica deve accettare una dottrina, e questo spesso la gente non lo capisce e pensa di aderire a quella religione solo perchè crede in dio e in cristo. Così ti puoi definire cristiano, ma assolutamente non cattolico.

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