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SERVE DAVVERO IL NUCLEARE IN ITALIA?


Leviathan

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Ospite staffo

è bello vedere Gianni che dici che in 50 anni di governi pro-usa e democristiani è l'URSS ad averci fatto il lavaggio del cervello...

 

mentre i presidenti USA cercavano di aprirci gli occhi

 

insomma secondo Gianni (che ogni tanto si rifà sotto con l'URSS, non si sa perchè...) i governi di destra hanno permesso che ci venisse fatto un lavaggio del cervello da comunisti...

 

impossibile invece che visto l'influenza dell'america in Italia sia avvenuto il contrario... scherzate... siamo tutti stati schiacciati dall'istruzione comunista

 

 

 

lavaggi del cervello a parte Gianni non ci sei vicino nemmeno un pò al problema...

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Staffo in italia la cultura e buona parte dell'informazione, l'istruzione ecc hanno, da una cinquantina d'anni, un solo colore, quindi anche se i governi erano centristi, anzi di centrosinistra, la prima volta che la destra andò al governo in Italia correva l'anno 1994, gli amici dell'est hanno avuto gioco facile con i loro messaggi subliminali per indottrinare la popolazione.

Non dico che la maggioranza sia stata così indottrinata, ci mancherebbe a questo punto saremmo tutti in ben altre situazioni, ma non dimenticare che il PCI in Italia prendeva il 30%

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insomma secondo Gianni (che ogni tanto si rifà sotto con l'URSS, non si sa perchè...)

Perchè io so cosa significa aver rischiato la guerra nucleare per colpa degli idioti che volevano togliere i missili cruise.

 

Come disse qualcuno.... IO C'ERO.

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http://www.sendspace.com/file/h94qnk

questo è un bel PDF che tratta il problema del nucleare in Italia ed è una relazine scritta dal prof. Renato Angelo Ricci, presidente dell'AIN, per la Camera dei Deputati

 

interessante leggere i vari "Nucleare, luoghi comuni (capisco sempre più il nome dell'omonimo sito) e realtà" che cominciano da pagina 9

 

può sembrare lungo, ma la maggior parte sono schemi e tabelle

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E no Dread che mi combini....

 

Per analizzare la questione nucleare, mi posti un articolo di Ricci, professore di fisica e presidente dell'AIN ?

 

E che facciamo adesso, citiamo gli esperti?

 

Non va bene... no no no....

 

dovevi postare le argomentazioni di un comico, che so, Ezio Greggio ad esempio.

Oppure quelle di un agronomo.... o di un sacrestano della parrocchia di Mondovì... magari potevi citare un cantante come Zucchero... oppure un regista, sì... possibile che non hai trovato qualche DVD di Hakiro Kurasawa...

 

ma un esperto proprio no.... vuoi mettere a paragone, proprio sul nucleare, un fisico contro Beppe Grillo?

 

Non c'è storia...

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E' un problema più politico che economico.

 

L'Italia ha la disponibilità economica per mettere in linea 4 o 5 centrali nucleari di nuova concezione, ma non la volontà politica di farlo.

 

Nessun governo, specialmente questo (Verdi ecc) accetterebbe mai un ritorno al nucleare.

 

Poi c'è da mettere da rassicurare la popolazione dove sorgerebbero i nuovi cantieri.

 

Non si riesce neanche a fare la TAV... pensate le centrali...

 

Alla fine continueremo a comprare oltre confine.

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Di riattivarle neanche si parla, si devono costruire impianti nuovi, magari del tipo EPR nel cui programma c'è anche l'ENEL.

I margini economici per l'inizializzazione della costruzione di 5-6 reattori ci sarebbero, è la volontà politica che manca.

Questo, non mi stancherò mai di ripeterlo, è il risultato della nostra repubblica parlamentare che rende debole il governo e impedisce al residente di palazzo chigi di prendere decisioni anche impopolari per il bene del paese visti i castelli di carte con cui sono costruiti i governi, il prossimo in particolare.

Comunque riguardando bene il referendum mi sembra difficile che si possa procedere con la costruzione di nuove centrali visto che il referendum numero 1 recita:

 

"Abrogazione dell'intervento statale se il Comune non concede un sito per la costruzione di una centrale nucleare."

 

e non credo che esista un sindaco che riesca, senza essere linciato, a convincere i suoi cittadini a farsi costruire una centrale vicino casa.

La solita italietta insomma.

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Dominus concordo in pieno con te: volontà politica zero.

 

Il problema è che neanche col referendum indetto dalla Lega (che voteremo tra poco) ci sarà un rafforzamento veramente incisivo dei poteri del Premier.

 

 

[Guarda che riattivarle costa un'occhio e l'italia non è ricchissima...]

 

se le ha la Slovenia....

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Il premierato è l'unica cosa un pò valida di quel guazzabuglio che chiamano legge, si tratta di qualche idea di base valida poi incasinata e sviluppata male tra mille compromessi, un pò come è stata la legge Biagi anche se, in questo caso, è molto peggio.

Comunque con il sistema parlamentare e la legge proporzionale puoi avere il premier quanto forte vuoi ma se poi bastano 2 senatori del partito della pastasciutta per sfiduciarlo non si risolve niente.

Ci vorrebbe una repubblica presidenziale alla francese e sono contento che Veltroni, che sicuramente succederà a prodi alla guida dell'unione, la pensi esattamente come me.

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La legge Biagi non è poi così male... certo va completata e integrata con maggiori ammortizzatori sociali.

 

Il referendum leghista è troppo all'acqua di rose.

 

Il semi presidenzialismo alla francese da al presidente ampi poteri decisionali, ma ci si può trovare nella difficile situazione di avere un presidente di una fazione e un primo ministro di un altra con conseguenti gravi difficoltà di governo.

 

In Francia è già successo.

 

E in Italia qualsiasi riforma che miri ad accentrare troppo i poteri del premier e vista come fumo negli occhi dai burocrati cercapoltrone.

 

<_<

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Immagino la scena: tutti a gridare che sarebbe una dittatura se il premier avesse davvero tutti quei poteri...

 

Comunque si, le ha anche la slovenia ecc, ma io intendevo costruire centrali decenti.

Non so come siano quelle slovene ma dubito siano paragonabili agli standard occidentali.

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La legge Biagi non funziona senza ammortizzatori sociali e senza che venga eliminato l'art 18.

I contratti collaborativi continuativi e l'interinale infatti sono situazioni che creano più problemi che altro, tutte cose che si potrebbero eliminare liberalizzando il mercato del lavoro e implementando il welfare.

Personalmente sono stato molto stupito nei miei viaggi in Australia per la situazione lavorativa: c'è lavoro per chiunque abbia voglia, se una persona è qualificata può cambiare lavoro ogni pochi mesi senza rischiare di rimanere senza e gli ammortizzatori sociali funzionano a meraviglia, tutto il mercato del lavoro è gestito decisamente molto meglio che in Italia.

Il problema è che il nostro modello capitalistico è ancora una via di mezzo, è immaturo e non credo cambierà mai per problemi insiti nella mentalità e nelle istituzioni Italiane.

Infatti da noi c'è il culto pagano del posto fisso e dello stato che imbosca tutti.

Personalmente darei un taglio al personale pubblico netto e deciso, per fare il lavoro di queste persone basterebbe un terzo, ad essere gentili, del personale.

L'altro giorno mi è capitato di andare, per la prima volta, nell'agenzia delle entrate qui a Perugia, precedentemente abitavo a Torino ed era già differente, e in questo palazzone di 8 piani lungo 300 m mi sono permesso di girare un pò mentre aspettavo, infatti non c'era posto e la lista di attesa era lunga quasi 2 ore.

Mentre gli impiegati al banco non c'erano e i pochi erano sempre occupati per i corridoi si osservavano persone che non facevano nulla, passavano l'aria, si divertivano con i computer ultimo modello con tanto di schermi lcd 19'' e pentium 4 a 3,2 ghz che a cosa gli servono non oso immaginarlo, e nemmeno quanto costino visto che sono stati forniti ad oltre un migliaio di uffici, tutto alle spese del contribuente.

Peccato che in Italia l'unico modo per assicurarsi la rielezione è la creazione di reti clientelari stabili, quindi questi posti non li toglierà nessuno.

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Aspetto di vedere in azione questo nuovo governo, anche se mi da poche buone sensazioni: maggioranza risicata, sinistrs estrema, ecc.

 

Non vorrei che questa legislatura si concetrasse solamente su come elinare le riforme (seppur poche e insufficienti) dei 5 anni del centrodestra.

 

Poi, e sono anni che lo aspetto, vorrei sapere dai leader dei Verdi quali sono le alternative serie e fattibili al nucleare in Italia.

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Purtroppo il problema è che i meccasmi si integrano tra loro, Dominus.

 

Non puoi modificarne uno senza toccare gli altri: devi avere il coraggio di modificarli tutti assieme se vuoi che il sistema funzioni.

 

Ma lascia che ti dica: tutto il sistema Italia non durerà ancora molto.

Vedrai che prima o poi non reggerà più il peso della sua inefficienza, e sarà il tempo delle soluzioni drastiche e molti soffriranno e parecchio.

 

In genere nei paesi vedi cose che funzionano bene e altre che funzionano meno bene e qualcosa che funziona male.

 

In Italia sembra che non funzioni bene nulla:

 

- La politica non funziona

- La giustizia non funziona

- Il mercato del lavoro non funziona

- Il sistema fiscale non funziona

- La struttura pubblica non funziona

- Il sistema sanitario non funziona

- Il sistema scolastico non funziona

- Il sistema economico non funziona

- La lotta alla disoccupazione non funziona

- Lo sviluppo sostenibile non funziona

- La lotta alla disoccupazione non funziona

- La lotta alla criminalità non funziona

- Le infrastrutture non funzionano

 

Questo non lo dico io: basta vedere gli scioperi, le statistiche, le opinioni dei vari analisti, persino le critiche di partiti e sindacati.

Protestano tutti: insegnanti, magistrati, politici, economi, imprenditori, disoccupati, occupati precari, sindacati pubblici e privati, operai, categorie professionali, commercianti, consumatori....

 

Mi sembra un grande teatrino ma, badate bene, se l'Italia fosse chiusa in sè stessa, funzionerebbe come ha funzionato per 50 anni, nel bene o nel male.

 

Oggi però, con l'Euro che ha trascinato di forza l'Italia nel meccanismo economico europeo e mondiale, oggi che il debito pubblico non è più solo una cifra su un pezzo di carta, ma qualcosa che condiziona realmente la situazione economica italiana, questo teatrino sta portando il paese verso il baratro.

E non vedo paracadute in giro.

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  • 3 settimane dopo...

è vecchia e vengono utilizzati dati presi in maniera sbagliata

 

esattamente come aveva detto in un suo spettacolo (a cui sono andato), i dati sono sempre reali

esempio: il ministro dei trasporti aumenta di una corsia le autostrade, risultato: ha aumentato la vibilità autostradale del 50% (2 corsie + un'altra)

poi ci ha ripensato e ha tolto la corsia (3 corsie - una), risultato: ha diminuito la vibilità del 33.3%

quindi se tiriamo le somme abbiamo un netto +17%, ma in realtà niente

 

lo stesso Beppe fa lo stesso, è vero che il mondo ricava solo il 6.5% dell'energia dal nucleare, ma è acneh vero che Francia e Belgio ricavano rispettivamente 78% e 56%, cifre scomode....

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  • 2 settimane dopo...
Ospite batterfield

E metti che lo costruiscano in Italia e che ci sia un'avaria al reattore e una conseguente catastrofe ambientale data dalla fuoriuscita di un quantitativo innimmaginabile di radiazioni come a Cernobyl.............cosa faresste...........non ci voglio nemmeno pensare......è come stare costantemente vicini ad un arma biologica che da un momento potrebbe distruggere anche mezzo mondo se non tutto quindi non diamo dei coglioni a quelli che non sono favorevoli al nucleare.........grazie.

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scusate se irrompo cosi' discussione,io ho votato no;sinceramente con un coso nucleare non mi sentirei tanto tranquillo,poi non c'e' motivo per la quale non puo' riesplodere un'altra centrale.meglio prevenire che curare.comunque anche costruirne ci darebbe molta piu' energia,con il conseguente risparmio...ma se esplode....... :rolleyes:

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scusate se irrompo cosi' discussione,io ho votato no;sinceramente con un coso nucleare non mi sentirei tanto tranquillo,poi non c'e' motivo per la quale non puo' riesplodere un'altra centrale.meglio prevenire che curare.comunque anche costruirne ci darebbe molta piu' energia,con il conseguente risparmio...ma se esplode....... :rolleyes:

Perchè se esplode una termoelettrica?

Io ho la raffinerai dell'API di Falconara a pochi km (e chi ci abita sa com'è messa l'API di Falconara).

 

Se ragioniamo in questo modo non dobbiamo fare più niente per la paura che faccia male, ma anche se stai dentro casa può arrivare il terremoto.

 

Comunque il discorso è che le centrali nucleari sono sicurissime.

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