Vai al contenuto

SERVE DAVVERO IL NUCLEARE IN ITALIA?


Leviathan

Messaggi raccomandati

L'opinione pubblica è più o meno divisa al 50% ma state sicuri che se qualcuno farà mai una legge di finanziamento per le nuove centrali le percentuali cambieranno perchè l'una o l'altra parte politica pomperanno le masse contro il progetto, per non parlare degli enti locali nelle zone dove si costruiranno le centrali, in confronto il traforo in val di susa è una cavolata!

 

I Verdi purtroppo sono nell'unione, ma tieni presente che i verdi Italiani non hanno nulla a che spartire con quelli Francesi e Tedeschi che sono molto più ragionevoli e sanno guardare al bene del paese, mentre da noi sono un partito di pacifisti-pseudocomunisti rompicoglioni che fanno solo male al paese.

Link al commento
Condividi su altri siti

Scusate ma dal punto di vista economico, ci guadagneremmo? Quanto? Da quando?

 

Ovvero: adesso dovremmo risolvere i problemi economici dello stato. investire nel nucleare aiuterebbe il nostro scopo? Sarebbe un investimento a lungo termine? Chi ci guadagnerebbe?

Link al commento
Condividi su altri siti

Spero anche io di si ma un progetto simile qui in italia? Sul nucleare faranno solo chiacchiere e basta.

 

Comunque è vero: i verdi degli altri paesi hanno più buon senso dei nostri.

Modificato da Leviathan
Link al commento
Condividi su altri siti

Il problema è che in Italia per vari motivi sui quali non sto a dilungarmi, essere verdi, pacifisti ecc... è direttamente connesso con l'essere di sinistra, e nemmeno sinistra moderata.

 

Come se, per chissà quale ragionamento contorto, chi è di destra odia l'ambiente e odia la pace.

 

C'è una profonda distorsione in questo modo di classificare le cose, motivo per cui alla fine tutto si riduce a ideologia politica, e questo acceca la gente e la priva di qualsiasi senso pratico.

 

Si tratta di un caso quasi unico, quello italiano.

In quasi tutti gli altri paesi industrializzati, l'ambiente è un tema trasversale, e pertanto lo si affronta con lucidità.

Link al commento
Condividi su altri siti

Il problema in Italia va ricercato alla radice nella presenza di soli partiti sociali e populisti, vero cancro del nostro paese, i successivi avvenimenti sono accessori e conseguenti a questa situazione anomala dovuta, a mio vedere, da un lato nelle forze che si condensarono a seguito del ventennio fascista e, dall'altro, dalla divisione in blocchi della guerra fredda.

Il caso Italiano non è comunque l'unico, ricorda moltissimo la quarta repubblica francese, specialmente in questo momento, non mi stancherò mai di ripeterlo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite staffo
Il problema è che in Italia per vari motivi sui quali non sto a dilungarmi, essere verdi, pacifisti ecc... è direttamente connesso con l'essere di sinistra, e nemmeno sinistra moderata.

 

Come se, per chissà quale ragionamento contorto, chi è di destra odia l'ambiente e odia la pace.

 

C'è una profonda distorsione in questo modo di classificare le cose, motivo per cui alla fine tutto si riduce a ideologia politica, e questo acceca la gente e la priva di qualsiasi senso pratico.

 

Si tratta di un caso quasi unico, quello italiano.

In quasi tutti gli altri paesi industrializzati, l'ambiente è un tema trasversale, e pertanto lo si affronta con lucidità.

credo che essere ambientalisti sia sinonimo di stare a sinistra (in Italia) in quanto fino a prova contraria il principio che la produzione e il guadagno sono gli obbiettivi della società è un concetto di destra (borghese)

 

mentre a sinistra in genere si guarda al benessere di tutti

 

generalizzo molto... ma la causa degli schieramenti credo sia questa, che poi ai giorni nostri sia infondata potrebbe essere vero

Link al commento
Condividi su altri siti

Chi guarda il guadagno dei problemi ambientali se ne frega in italia.

Anzi, in italia dell'ambienbe a pochi importa.

I nostri verdi in confronto a quelli stranieri hanno pochissimi consensi.

Basta vedere quanti votano i verdi in germani e quanti in italia.

Se fate un paragone percentuale lo notate subito.

 

L'idea di base è la sinistra è pacifista di natura. L'ideologia comunista non vede di buon occhio le guerre in generale, tranne quelle per esportare la "rivoluzione". Secondo loro le guerre sono tutte per fini economici borghesi.

E nella nostra sinistra i comunisti sono tanti...

Quindi la sinistra evita la guerra.

 

La destra non ha impedimenti morali invece.

Anzi i nazionalisti guerrafondai sono generalmente a destra.

Su questo quoto Staffo.

 

L'america di Bush (che è a destra) non ha ratificato Kioto e ha promosso molti conflitti armati per esempio.

La spagna di zapatero (sinistra) ripudia la guerra voluta dalla destra spagnola (Aznar).

 

Di esempi se ne sono tantissimi...

Link al commento
Condividi su altri siti

Ma i comunisti non sono la sinistra e neanche i nazionalisti di stampo fascista sono di destra e non la rappresentano, qui sta l'anomalia Italiana, la presenza di soli partiti sociali, ovvero quelli derivati da PCI, DC e MSI che sono, alla fine, tutti di sinistra (il fascismo stesso si connota come un movimento di stampo socialista quindi non riesco proprio a ritenerlo di destra.

Quest'anomalia porta alla contrapposizione ideologica fine a sè stessa e porta solo danni al paese, che manca di politici pragmatici e con una coscienza del bene del paese che non riescono a superare pregudizi e posizioni ideologiche precostituite.

 

Quanto ai verdi un conto è impegnarsi per l'ambiente un conto è voler tornare all'età della pietra bloccando tutti gli sviluppi utili al paese in nome di un falso ambientalismo.

 

Quanto al discorso sulla guerra è solo una speculazione ideologica voluta da una certa parte politica, personalmente non credo in queste idee del buono e del cattivo.

Link al commento
Condividi su altri siti

L'America di Bush è a destra?

 

Destra e sinistra sono valori che hanno senso solo nelle nazioni che gli danno un senso.

 

In America non è così.

 

Se considerate che in America vivono centinaia di razze diverse e vedi neri e donne a qualsiasi posizione del potere,

 

se considerate che in America c'è la totale libertà di espressione e di parola,

 

se considerate che in America i diritti individuali, la privacy ecc... sono sacri,

 

se considerate che in America la stampa può mandare ai pesci un presidente,

 

se considerate che in America anche il più povero può arrivare a qualsiasi meta,

 

se considerate milioni di altre cose ancora che non sto a elencare...

 

ci vuole un bel coraggio a dire che l'America di Bush è di destra.

 

La sinistra vuole la pace e la destra la guerra?

 

Dipende da come leggi la storia.

 

La rivoluzione francese che ha portato libertà in tutti i popoli del mondo, pur con il sangue, era allora di destra? Mi sta bene.

 

La guerra civile americana che ha insanguinato la nazione per dare pari dignità ai neri era di destra? Mi sta bene.

 

Se sinistra e pace significava continuare ad avere re e regine omnipotenti e la schiavutù nera... allora decisamente non sono di sinistra.

 

Amare la pace è troppo spesso una comoda scusa per giustificare la vigliaccheria.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite staffo

rivoluzione francese e guerra civile americana di destra??? mah... io la sapevo in modo diverso...

 

però la discussione è su altro... quindi mi ributto sull'argomento

 

dal blog di Beppe Grillo:

 

Un convegno promosso da Greenpeace, Legambiente e WWF si è svolto a Roma il 19 aprile nel ventennale della tragedia di Chernobyl per fare il punto sull’energia nucleare e sui suoi costi reali.

 

Il contributo al fabbisogno energetico mondiale fornito dal nucleare è solo del 6,5% dell’energia primaria ed è destinato a ridursi al 4,5% nel 2030 secondo l’International Energy Agency (IEA).

Il nucleare è la fonte energetica più costosa e con il maggior bisognodi sussidi statali.

Secondo il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE) il costo di 1 kWh di energia elettrica costa 6,13 cent/$, da gas 4,96 cent/$, da carbone 5,34 cent/$, da fonte eolica 5,05 cent/$. Risultati analoghi sono stati presentati da studi della Chicago University e del Massachusetts Institute of Technology. Queste valutazioni economiche sono sottostimate perché non comprensive dei costi del decommissionamento degli impianti e del trattamento delle scorie di lungo periodo.

 

Un falso mito sull’energia nucleare è l’abbondanza dell’uranio in natura: un minerale piuttosto diffuso, ma solo in concentrazioni infinitesime, tanto basse da non risultare praticamente sfruttabili. Le riserve di uranio commercialmente estraibili coprono un arco di circa un secolo tenendo costanti i consumi all’anno 2000. Sostituire, per la produzione di elettricità, tutta l’energia fossile con quella nucleare comporta la realizzazione di migliaia di nuove centrali con l’esaurimento delle riserve di uranio in pochi anni.

Infine, neppure il nucleare è esente da emissioni di anidride carbonica, basti considerare l’energia fossile necessaria per costruire la centrale, estrarre, trasportare e arricchire l’uranio, gestire le scorie, smantellare l’impianto a fine vita. Investire nel nucleare significa sprecare risorse pubbliche e private ai danni delle fonti rinnovabili e delle tecnologie per l’efficienza energetica.

 

Ma qualcuno non smette di pensarci. I nostalgici di Chernobyl non si rassegnano mai. Tra questi l’Enel di Scaroni che con l'acquisizione di Slovenske Elektrarne finalmente rientra nel nucleare con l’accensione del secondo reattore di Mochovce.

 

Gli austriaci dal 1990 al 2005 hanno sempre cercato di far chiudere il primo reattore e posero persino il veto all'ingresso della Slovacchia nella UE (Mochovce dista 100 km da Vienna).

Il governo Austriaco ha montato decine e decine di pale eoliche sul confine con la Slovacchia ben visibili a occhio nudo da Bratislava anche in segno di protesta.

Propongo al governo italiano di piantare qualche pala eolica davanti alla sede romana dell’Enel, forse non ne hanno mai vista una.

Link al commento
Condividi su altri siti

Prima di tutto Beppe grillo non è una fonte Staffo, come ben sai, seconda cosa questi dati certo sono precedenti all'attuale rincaro petrolifero e soprattutto non portano i dati dell'energia termoelettrica da petrolio.

Quanto all'eolica la produzione è stimata in situazioni standard con venti regolari, che in natura si verificano in ben pochi posti.

Quanto all'Uranio le stime sono più che ottimistiche, di sicuro durerà di più del petrolio.

Comunque sui dati di greenpeace non mi fido molto, sai com'è...

 

P.S. Certo che quella firma potevi risparmiartela, è un offesa a milioni di morti per la libertà

Modificato da Dominus
Link al commento
Condividi su altri siti

Staffo, proprio perchè la destra non c'entra nulla con la rivoluzione francese e la guerra civile americana, sta a significare che guerre e rivoluzioni si fanno quand'è necessario, non perchè si è "di sinistra" o "di destra".

 

Quello che volevo dire è proprio questo: non ha senso dire che la sinistra è pacifista, anzi è la più grande boiata del mondo.

 

Il comunismo ha fatto più morti di qualsiasi altra ideologia.

 

Quanto a Beppe Grillo, tenetevelo caro caro.

Beppe Grillo è quello che fece provare l'olio di colza nei motori diesel di centinaia di italiani, che ancora oggi lo maledicono...

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite staffo

Beppe Grillo si è sempre battuto contro l'inquinamento e le logiche di mercato... se su 1000 battaglie, una era sbagliata non c'è problema...

 

altro articolo suo (tutti e due sono di questa settimana), li posto perchè mi sembra che c'entrino abbastanza con l'argomento:

 

A sette mesi dall’avvio del Conto Energia voglio fare il punto della situazione.

 

La legge è stata accolta con entusiasmo dagli italiani: 25.000 domande sono arrivate al Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale (GRTN), per una potenza complessiva di circa 900 MWp, di cui si prevede siano 19.000 quelle senza errori, per una potenza di circa 700 MWp. Una simile potenza fotovoltaica è in grado di generare l’energia elettrica che verrebbe prodotta da una centrale termoelettrica di circa 140 MW!

Purtroppo l’aggiornamento della legge avvenuto a inizio febbraio ha posto un limite di 85 MWp/anno per le domande pervenute dopo il primo marzo, pari a un decimo della potenza installata in Germania nel 2005. Molte richieste rimarranno così insoddisfatte.

 

Sembra che la ragione di tale limite sia nell’eccessivo costo da sostenere se si installassero troppi sistemi fotovoltaici. Infatti le risorse finanziarie per il Conto Energia arrivano dalla componente tariffaria A3, che troviamo nelle nostre bollette con la descrizione “Costruzione impianti fonti rinnovabili”.

Su una bolletta di un anno su un totale, per esempio, di 936 Euro si pagano 34 Euro (3,6% del totale) per finanziare le fonti rinnovabili italiane. In realtà solo il 20% circa (meno di 7 Euro) va alle fonti rinnovabili. I 27 Euro rimanenti pagano l’energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti “assimilate”, così definite (fonte GRTN): “quelli in cogenerazione; quelli che utilizzano calore di risulta, fumi di scarico e altre forme di energia recuperabile in processi e impianti; quelli che usano gli scarti di lavorazione e/o di processi e quelli che utilizzano fonti fossili prodotte solo da giacimenti minori isolati”.

 

Quanti italiani sanno che dal 1992 ad oggi abbiamo pagato (di tasca nostra) circa 30 miliardi di Euro (pari quindi a due importanti finanziarie) che, stando a quanto scritto sulle bollette, dovevano essere destinati alla “Costruzione impianti fonti rinnovabili”?

Alla fine circa solo 6 di quei miliardi di Euro sono serviti per supportare le energie pulite (principalmente idroelettrico).

Buona parte degli altri 24 miliardi ha invece gonfiato i ricavi di note aziende petrolifere che bruciavano (e bruciano) gli scarti della loro produzione (che è anche la parte più inquinante) per produrre energia elettrica. E ancora oggi ci scrivono sulle bollette che quei soldi servono per sostenere le fonti rinnovabili invece dei petrolieri.

Non vi sembra una grande presa per il c..o? Gli interessi dei grandi (e ricchi) gruppi energetici sono più importanti della maggioranza degli italiani, che ha dimostrato la volontà a sviluppare le vere fonti rinnovabili.

Tra i primi provvedimenti il nuovo governo elimini il limite degli 85 MWp/anno, ma soprattutto elimini dalla destinazione “Costruzione impianti fonti rinnovabili” le fonti assimilate o di cogenerazione. Questa situazione riduce investimenti ed occupazione in un settore di protezione per l’ambiente dalle enormi potenzialità di sviluppo.E inoltre aumenta la nostra bolletta per l’importazione di energia.

 

In una conferenza dello scorso febbraio, il neo dipendente Romano Prodi ha detto: “…come minimo dobbiamo raggiungere la potenza fotovoltaica installata in Germania”. Ora si tratta di rispettare le promesse. Pedalare, pedalare Prodi...

Link al commento
Condividi su altri siti

MI sembra esagerati i dati riguanti la durata e il costo del nucleare oltre alla questione eolica.

Il nucleare ha una potenza e rendimento incredibilmente levato. Avete mai sentito la formula della relativita?

 

Comunque penso che le riserve durino anche più di mezzo secolo e il problema delle scorie (in parte riciclabili) resta l'unica difficolta vera e propria.

 

Il mio discorso destra o sinistra era riguardante i giorni nostri.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite staffo

altra cosa che mi va di dire...

 

qualcuno di voi ha spesso sottolineato che sul nucleare gli italiani erano disinformati e nel momento in cui ci fù il referendum erano troppo presi a pensare a cernobyl (o come si scrive) per pensare realmente a questa risorsa energetica...

 

MI sembra esagerati i dati riguanti la durata e il costo del nucleare oltre alla questione eolica.

Il nucleare ha una potenza e rendimento incredibilmente levato. Avete mai sentito la formula della relativita?

 

Comunque penso che le riserve durino anche più di mezzo secolo e il problema delle scorie (in parte riciclabili) resta l'unica difficolta vera e propria.

 

non voglio fare critiche ma credo che ci siano state troppe spinte pro-nucleare e il risultato è che tutti crediamo che il nucleare costa poco e rende tantissimo ... diciamo che le idee chiare le hanno in pochi... inutile montarsi la testa pensando che il nucleare sia la soluzione di tutti i mali, lo stesso si può dire di chi pensa che il nucleare invece sia una minaccia... quindi attenti a non ingozzarvi di demagogia...

 

tra i dati che avevo messo secondo me molto significativo è questo... fa capire come il nucleare possa influire solo in minima parte sull'energia prodotta e non rappresenti nessuno scoinvolgimento nella produzione energetica totale...

 

Il contributo al fabbisogno energetico mondiale fornito dal nucleare è solo del 6,5% dell’energia primaria ed è destinato a ridursi al 4,5% nel 2030 secondo l’International Energy Agency (IEA).
Modificato da staffo
Link al commento
Condividi su altri siti

Scusa Staffo, che il petrolio sia molto più economico e redditizio del nucleare lo sanno anche i sassi.

 

Che il nucleare sia in costante riduzione è un'altra cosa risaputa, non vedo cosa c'entri.

Anche molte energie alternative, dopo i boom iniziali, hanno conosciuto un costante declino: quella solare, quella eolica, quella idroelettrica...

 

Il nucleare ha costi elevati perchè per ripartire , dopo decenni di immobilismo, ci vuole uno sforzo di sviluppo ed investimento incredibile.

 

Il bello è che tutti i vari pseudo ambientalisti-verdi-noglobal-pacifisti che sono contro le centrali nucleari, non hanno la minima idea di cosa dicano.

 

Innanzitutto il nucleare non significa armi, nè America.

La logica anti-nucleare faceva parte del programma disinformativo sovietico durante la guerra fredda e serviva ad evitare che il mondo occidentale raggiungesse l'indipendenza energetica.

Tenere gli occidentali per le palle, grazie ai numerosi paesi produttori di petrolio filosovietici di cui l'URSS godeva ai tempi della guerra fredda, faceva parte di una precisa strategia politica.

Strategia cui molti polli hanno aderito, e ancora oggi non si sono svegliati.

 

La cosa fortissima è che Beppe Grillo, Staffo e company, convinti come sono che essere di sinistra significa essere antinucleari, non si rendono lontanamente conto che dietro il nucleare non c'è nemmeno un centesimo dell'interesse che c'è nel petrolio.

 

Infatti il petrolio fa guadagnare pozzi di soldi ai paesi arabi produttori (leggi sceicchi che si arricchiscono a spese del loro popolino), alle compagnie petrolifere (tanto odiate dagli stessi Beppe Grillo e Staffo), alle compagnie che gestiscono le megapetroliere, alle compagnie raffinatrici e così via.

 

Bravi , bravissimi, Beppe Grillo e Staffo.

Continuate così.

Le compagnie petrolifere e annessi e connessi vi sono infinitamente grate...

Link al commento
Condividi su altri siti

Comunque è ancora la fonte più praticabile. Niente di più facile che accendere un falò...

 

Comunque sapevo che il nucleare dava una resa elevata di 12 volte il carbone.

CHiedo una spiegazione al riguardo.

Poi essere di sinistra non vuol dire essere anti nucleari senno io sarei l'eccezzione.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite staffo

Gianni io volevo mettere in attenzione il fatto che l'energia nucleare conta il 6,5 % (più del fatto che è destinato a ridursi questo valore)... quindi una fetta piccolissima rispetto al totale...

 

mi chiedo quindi se valga la pena combattere una battaglia ardua come questa, per portare una fonte energetica che non risolverebbe nulla

 

 

il discorso che fai Gianni oltretutto non ha senso... io (e credo pure Beppe Grillo) non abbiamo nessun interesse a far arricchire qualcuno con l'uranio e tantomeno con il petrolio...

 

il problema è che quelli di sinistra spesso hanno il vizio di sognare... e quindi sognano un futuro migliore, più pulito, più sicuro, e dove non bisogna gestire scorie e reattori in grado di nuocere ... me l'energia sia frutto veramente di fonti pulite e rinnovabili

 

forse è un sogno ... ma prima di accusare dovresti chiedere a Grillo da quanto tempo gira con un'auto ibrida o dovresti guardare i suoi documentari sullo sviluppo sostenibile... oppure andare al suo tour 2006... io che un pò l'ho seguito posso dirti che ha più idee lui per l'ambiente che Berlusconi, Prodi e i Verdi messi insieme...

 

del resto lo sai pure tu che l'Italia è un paese dove i politici fanno i comici e i comici fanno politica...

Link al commento
Condividi su altri siti

Innanzitutto chiariamo che quando io parlo contro la sinistra, non parlo contro la sinistra seria.

Il comunista vero e intelligente lo stimo. Spero di trovarne uno un giorno.

 

Per quanto riguarda l'energia nucleare, certo, la resa è altissima, molto più alta di carbone, petrolio, gas e affini.

Ma ci sono costi aggiuntivi molto importanti, imposti dalle norme di sicurezza, dalle operazioni di smantellamento, dallo smaltimento delle scorie.

Se consideriamo tutti i costi connessi, l'energia nucleare non viene poi a essere molto più conveniente del petrolio (a dire il vero oggi sì: conviene tantissimo, dopo gli aumenti del prezzo del petrolio negli ultimi anni).

Però inquina molto meno (le scorie le vedi e le stocchi al sicuro. Le sostanze inquinanti del petrolio non le vedi e avvelenano ogni giorni aria, mari, suolo e alimenti) e non rischia l'esaurimento (nonostante quello che dicono i soliti controinformatori).

 

Per rispondere a Staffo: qui si vede quanto sia limitato il tuo modo di vedere le cose.

Perchè secondo te io non sogno un mondo pulito, con energie alternative, senza il rischio di radiazioni o di beccarmi un tumore per l'inquinamento da smog?

Secondo te io la notte quando nessuno mi guarda vado a spargere veleni per i campi?

 

I sogni ce li abbiamo tutti, e tutti vogliamo un mondo pulito e in pace, tutti vogliamo giustizia sociale e, come dicevano un tempo, libertè, egalitè e fraternitè.

 

I sogni sono belli, ma non giustificano di fare finta di non vedere la realtà e di non trovare soluzioni che consentano alla gente di non morire di fame e di freddo, intanto che si cerca di realizzarli.

 

Se l'Italia raggiunge l'autosufficienza energetica significa che risparmia una cifra che nemmeno ti puoi immaginare, ogni anno.

Cifra che consentirebbe di sviluppare qualsiasi soluzione energetica alternativa per poter fare a meno, domani, anche del nucleare.

 

Il nucleare oggi, per realizzare il sogno domani. Così la vedo io.

 

Tu invece preferisci tenerti il petrolio, non avere soldi da investire per le energie alternative (i sogni sono gratuiti, la loro realizzazione invece si paga) e continuare a sognare, finchè domani il petrolio finirà e allora ci sarà da piangere.

 

Tu sei anti-nucleare perchè il tuo pensiero ti comanda di esserlo.

 

Io non ho preconcetti: datemi il nucleare, datemi il sole, datemi il vento, datemi che cavolo volete, basta che ci sia qualcosa per camminare, mangiare, riscaldarsi.

 

Quanto a Beppe Grillo, non mi interessa con che auto circola lui.

Lui se lo può permettere. Ha un sacco di soldi.

All'operaio che non riesce ad arrivare a fine mese per il caro petrolio, vaglielo a dire tu che deve comprarsi l'auto a idrogeno.

Link al commento
Condividi su altri siti

Gianni io volevo mettere in attenzione il fatto che l'energia nucleare conta il 6,5 % (più del fatto che è destinato a ridursi questo valore)... quindi una fetta piccolissima rispetto al totale...

il nucleare nel mondo copre il 6.5%, ma in Francia il 78%, forse non è poi così inutile...

Link al commento
Condividi su altri siti

Si ma tutti gli intererssi petroliferi un pò rallentano gli investimenti.

Il petrolio si fa sentire bene quindi nessuno per ora sente il bisogno di un mondo senza inquinanti.

Quando il petrolio mancherà allora si che si investirà sul rinnovabile, ma sarà troppo tardi. Questa è la psicologia umana nel suo essere contorto.

 

In quanto agli investimenti il nostro paese nella ricerca è scandalosamente menefreghista.

Avete idea di quanti fondi lo stato stanzia per la ricerca? va be che siamo in crisi però...

 

E poi i nostri verdi è ora che aprano gli occhi e capiscano che il nucleare sia il male minore...

Link al commento
Condividi su altri siti

Impossibile che aprano gli occhi.

 

30 anni fa i sovietici li hanno istruiti affinchè si scolpissero nel cervello che il nucleare è una cosa cattivissima, solo a parlarne vengono i bubboni sulla pelle.

Tramandata di generazione in generazione, quell'istruzione fa ora parte del loro patrimonio genetico.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...