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Politica - Topic Ufficiale


Graziani

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Un'altra cosa che mi lascia perplesso è la collisione tra metaniere e sottomarini nucleari descritto come rischio nel sito... sono perplesso

 

Questa è da incorniciare, suona proprio come "mettiamo tutti i più terribili nemici del popolo tutti assieme".

E fa riflettere sull'attendibilità di un sito come peacelink

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Nulla di male sui rigassificatori, sarebbe meglio però investire anche sulla produzione propria di metano e discutere in modo serio, finalmente, se la grande sacca situata sotto l'alta Romagna e il veneto sia effettivamente sfruttabile

 

@ dominus

Mi chiedo che probabilità ha un simile evento :rotfl:

Modificato da Leviathan
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no no, noi non arriveremo mai all'autosufficienza, ma possiamo aumentarlo davvero tanto.

Te pensa che se davvero costruissimo depuratori non solo guadagna l'ambiente, ma si produrrebbe del biogas.

nella penisola scandinava si sta svilluppando molto questo discorso.

 

Termostatati a 50°C un mix di batteri anaerobici adatto produce dai liquami notevoli quantità di metano, e in minima parte li spendi per, appunto, tenere la temperatura d'esercizio a 50°C.

immaginate un silos in acciaio in piena estate, quasi si arriva da sola all'orario di punta.

 

 

Nel mentre la richiesta di ossigeno dell'acqua di fogna trattata cala notevolmente (la richiesta di ossigeno dall'acqua, o BOD, è un paramentro pr indicare quanto è inquinata l'acqua, più alto è più sporca è in soldoni).

 

per approfondire: http://it.wikipedia.org/wiki/Biogas

 

Ma non solo per i liquami anche per scarti di lavorazioni agricole.

http://www.e-gazette.it/index.asp?npu=83&pagina=5

 

 

mediamente simili impianti possono soddisfare anche 3000 famiglie

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Lev, copio e incollo un mio post su PdD. E ti aggiungo anche questa presentazione qua: leggila per favore.

 

Sig Count, lungi da me il voler criticare il ricorso alle rinnovabili, tutt'altro. E' solo che da sole non sono sufficienti a coprire il fabbisogno nazionale e quindi considero sbagliato puntare solo su di esse.

Per gli elettrodomestici in stand by, tenga conto di alcune cose:

 

- i consumi elettrici sono solo una parte dei consumi complessivi di una abitazione: secondo l’ENEA i consumi elettrici costituiscono meno del 20% dei consumi energetici finali di una abitazione (sono molto più rilevanti i consumi per il riscaldamento, stimati attorno al 70%)

 

- a generazione elettrica consuma solo il 31% dei combustibili utilizzati annualmente in Italia. Il 23% è utilizzato direttamente nel settore trasporti, il 16% nell’industria, il 18% nel settore civile. Il restante 12% costituisce perdite, bunkeraggi e altri usi. qualsiasi politica che risolve la questione “elettrica” non necessariamente risolve la questione “energetica”. Come giustamente ricorda Terenzio Longobardi, dai dati di Terna emerge che circa l’2% dei consumi elettrici sono dovuti all’agricoltura, il 49% all’industria, il 28% al terziario (che è il settore in più rapida espansione) e solo il 21% al domestico. Quindi i consumi elettrici del settore domestico coprono solamente il 6.5% circa del bilancio energetico nazionale.

 

(citazioni da: http://aspoitalia.blogspot.com/2008/12/con...in-italia.html).

 

Qui invece trova alcuni interessanti dati sul consumo domestico di energia elettrica:

 

http://www.aspoitalia.it/attachments/220_G...20domestico.pdf

 

Di questo 6,5%, il consumo degli elettrodomestici in stand by è veramente poca cosa. Il consumo totale degli apparecchi che possono essere lasciati in stand-by (audio, video e pc) assomma al 13% del consumo elettrico delle famiglie, ovvero circa lo 0,50% del consumo energetico nazionale. Concorderà con me che non più del 5 - 10% di quest valore (ovvero dallo 0,0025 allo 0,005% dei consumi nazionali) è da imputarsi al funzionamento in stand by degli elettrodomestici. Certo, ogni seppur piccolo comportamente virtuoso è il benvenuto e bisogna educare gli italiani ad evitare gli sprechi. Su questo fronte, semmai, sarebbe importante incentivare la sostituzione di vecchi elettrodomestici con quelli di classe A di consumo energetico.

Ma a livello macro, di paese, non è cercando di risparmiare energia che risolve il problema. La domanda è quella, poco comprimibile nel settore domestico e sostanzialmente fissa in quello industriale.

Se si vuole ridurre la nostra dipendenza da gas e petrolio, l'unica strada seriamente percorribile è il nucleare. Tutto il resto serve, aiuta ed è il benvenuto, ma è solo di contorno rispetto a questa vitale scelta per il paese.

 

Sull'ultima frase, Lev, vedi qua: Petrolio, fonti rinnovabile ed energia nucleare

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  • 2 settimane dopo...
FEDERALISMO, PRIMO SI' ALLA GRANDE RIFORMA. BERLUSCONI: NON AUMENTERA' LA PRESSIONE FISCALE

 

L'assemblea del Senato con 156 voti a favore, 6 voti contrari e 108 astenuti ha approvato il ddl sul federalismo fiscale, che ora passa all'esame della Camera.

Hanno votato si' al provvedimento il Pdl, la Lega e Mpa.

Pd e Idv si sono astenuti, contrari i senatori dell'Udc, tranne il senatore Antonio Fosson della Valle D'Aosta che in dissenso dal gruppo ha votato a favore. I tre senatori della Svp, Manfred Pinzger, Oskar Peterlini, Helga Thaler si sono astenuti. In dissenso dal gruppo anche la senatrice Luciana Sbarbati del Pd che ha votato contro.

''La pressione fiscale non dovra' aumentare e non aumentera''', ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

''La riforma federale porta il nostro Stato a essere uno Stato moderno - ha sottolineato Berlusconi all'uscita di Palazzo Madama - come Gran Bertagna, Germania e Belgio''.

 

ECCO COSA PREVEDE IL DDL (SCHEDA)

 

Responsabilizzare i centri di spesa, accrescere la trasparenza dei meccanismi finanziari e il controllo democratico dei cittadini nei confronti degli eletti.

Superare il sistema di finanza regionale e locale ancora improntato a meccanismi di trasferimento, in cui le risorse finanziarie di Regioni ed enti locali non sono stabilite e raccolte dagli enti che erogano i servizi ma derivano loro, in misura significativa, dallo Stato. Sono questi i principi sui quali e' imperniato il disegno di legge delega sul federalismo fiscale che e' stato approvato questa sera, in prima lettura, dal Senato e che ora passa all'esame della Camera. Il testo era stato approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 3 ottobre, il via libera preliminare del Governo c'era stato nella riunione dell'11 settembre scorso.

Entro due anni sara' emanato il decreto legislativo che fissa la data entro la quale cominceranno a decorrere i cinque anni per l'entrata a regime della riforma che quindi avverra' entro nove anni dall'approvazione del provvedimento.

 

CARICO FISCALE - Nessun aggravio per i cittadini. Il passaggio al nuovo sistema non dovra' produrre aggravi del carico fiscale nei confronti dei cittadini: alla maggiore autonomia impositiva di Regioni ed enti locali corrispondera' una riduzione dell'imposizione statale. La pressione fiscale complessiva dovra' anzi ridursi e ad ogni trasferimento di funzioni dallo Stato alle autonomie dovranno corrispondere trasferimenti di personale, in modo da evitare duplicazioni di funzioni o costi aggiuntivi.

 

AUTONOMIA IMPOSITIVA - Finisce il sistema di finanza derivata, sulla base della spesa storica, e si passera' gradualmente all'autonomia impositiva ed al criterio dei costi standard: in luogo del finanziamento della spesa storica, che puo' consentire anche sprechi o inefficienze, si fara' riferimento ai costi corrispondenti ad una media buona amministrazione (costi standard).Viene prevista un'effettiva autonomia di entrata e di spesa di Regioni ed enti locali. Ci saranno quindi tributi di cui le amministrazioni regionali e locali potranno determinare autonomamente i contenuti, nella cornice e nei limiti fissati dalle leggi. I tributi dovranno garantire flessibilita', manovrabilita' e territorialita'; le amministrazioni piu' efficienti, che sanno contenere i costi a parita' di servizi, potranno cosi' ridurre i propri tributi.

 

PEREQUAZIONE - Nel quadro del superamento del criterio della spesa storica, si fara' riferimento ai costi standard; sara' assicurata l'integrale perequazione per gli enti con minore capacita' fiscale per abitante, per le spese riconducibili ai livelli essenziali, per le Regioni, ed alle funzioni fondamentali, per gli enti locali.

Il fondo perequativo per i livelli essenziali delle prestazioni sara' alimentato, per le Regioni, dalla compartecipazione all'IVA; per le altre spese dall'addizionale regionale all'IRPEF.

 

CITTA' METROPOLITANE E ROMA CAPITALE - Sono previste specifiche disposizioni per le aree metropolitane, la cui autonomia di entrata e di spesa dovra' essere commisurata alla complessita' delle piu' ampie funzioni.

Con specifico decreto legislativo sara' disciplinata l'attribuzione delle risorse alla citta' di Roma, conseguenti al ruolo di capitale della Repubblica. Sara' inoltre disciplinata l'attribuzione a Roma di un proprio patrimonio.

Per Roma Capitale sono state specificate meglio le funzioni amministrative. Il Campidoglio si occupera' di tutela e valorizzazione dei beni storici, artistici, ambientali e fluviali; difesa dall'inquinamento; valutazione dell'impatto ambientale; sviluppo economico e sociale di Roma Capitale; sviluppo urbano e pianificazione territoriale; edilizia pubblica e privata; trasporto pubblico; protezione civile. Queste funzioni sono disciplinate con regolamenti del consiglio comunale, che diventa 'Assemblea capitolina'.

 

SEDI DI COORDINAMENTO - Si prevede per la prima fase attuativa l'istituzione di una Commissione paritetica per l'attuazione del federalismo fiscale, della quale faranno parte i rappresentanti dei diversi livelli istituzionali. La Commissione dovra' raccogliere ed elaborare i dati in vista della predisposizione dei decreti legislativi da parte del Governo, in un quadro di complessiva collaborazione e condivisione tra Stato, Regioni ed enti locali.

 

FASE TRANSITORIA - Saranno garantite: la gradualita' del passaggio, in modo non traumatico, dal vecchio sistema basato sulla spesa storica al nuovo sistema fondato sul criterio dei costi standard; la sostenibilita' del passaggio da parte di tutti i soggetti istituzionali; la congruita' delle risorse a disposizione di ogni livello di governo.

 

BICAMERALE - Nascera' una Commissione Bicamerale che dovra' dare il parere sui decreti attuativi. Sara' composta da 15 deputati e 15 senatori, e potra' contare su un comitato esterno con rappresentati delle autonomie territoriali nominato dalla Conferenza Unificata

Fonte: www.asca.it

 

Finalmente lo stato Italiano esce dalla preistoria e grazie al governo Berlusconi e alla collaborazione del PD entra nell'era moderna. Finalmente si potrà avere un Italia responsabile che viaggia su un unico binario e i virtuosi non saranno costretti a spendere soldi per mantenere dirigenti scansafatiche e ladri. Finalmente si potranno avere servizi efficenti e a misura di cittadino. Lo stato dovrà occuparsi soltanto degli affari di interesse nazionale.

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Se tolgono pure le province è perfetto, in ogni caso speriamo che la cosa sia gestita bene e non all'Italiana maniera, infatti il rischio è che i costi invece che diminuire aumentino, comunque è un bel passo avanti per la fine dell'assistenzialismo sfrenato che costringerà i cittadini a rimboccarsi le maniche e a cacciare i governanti corrotti che, nonostante un volume di capitali (oltre che leggi ad hoc, sgravi fiscali ecc) che avrebbe potuto fare del sud una delle zone più ricche d'Europa (stile Irlanda), hanno continuato a mantenere nell'arretratezza metà del paese.

Sono estremamente contento che il PD abbia collaborato, un altro punto a favore dell'asse del nord guidato dall'ottimo Chiamparino.

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Da quello che ha dichiarato Veltroni il PD punterà a far approvare il pacchetto Violante che consiste enlla riduzione dei parlamentari, l'eliminazione delle province e la trasformazione del senato odierno in camera federale(o qualcosa di simile non ricordo bene).

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Da quello che ha dichiarato Veltroni il PD punterà a far approvare il pacchetto Violante che consiste enlla riduzione dei parlamentari, l'eliminazione delle province e la trasformazione del senato odierno in camera federale(o qualcosa di simile non ricordo bene).

D'accordo in tutto!

 

 

Tutte riforme condivisibili. E' un piacere vedere che su qualcosa si riesca a collaborare. Spero ci sia lo stesso spirito per la riforma della magistratura

Quoto!

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Sono contento di come stanno andando le cose, il federalismo fiscale è una riforma sulla quale è fondamentale dialogare e collaborare, e mi sembra che entrambe le parti stiano facendo bene. Speriamo che il tutto non finisca nell'ennesima burrasca...

 

Personalmente, inoltre, spero che il pacchetto Violante venga varato.

 

Scusate, mi si era disconnesso il PC! :P

Modificato da Tuccio14
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Sono contento di come stanno andando le cose, il federalismo fiscale è una riforma sulla quale è fondamentale dialogare e collaborare, e mi sembra che entrambe le parti stiano facendo bene. Speriamo che il tutto non finisca nell'ennesima burrasca...

 

Personalmente, inoltre, spero che il

 

Che il...?

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  • 2 settimane dopo...
Riforma processo,Alfano soddisfatto

"Più efficace lotta alla criminalità"

 

Il Guardasigilli Angelino Alfano è soddisfatto della riforma del processo penale varata dal Consiglio dei ministri. "Abbiamo fatto un buon lavoro per un processo giusto e rapido - ha detto -. Il provvedimento punta a garantire il giusto processo con la perfetta parità tra accusa e difesa, rendendo effettivo l'articolo 111 della Costituzione''. "Il disegno di legge prevede una più efficace lotta alla criminalità", ha aggiunto.

 

Nella conferenza stampa con il presidente del Consiglio Berlusconi, il guardasigilli ha detto che il provvedimento prevede cinque deleghe legislative che riguardano le notificazioni, le misure cautelari, la sospensione dei processi per gli irreperibili, la digitalizzazione, l'elezione dei vice procuratori onorari presso i giudici di pace''.

 

Le novita', ha spiegato il ministro, riguardano l'introduzione della regola della comunicazione online nel processo penale e civile; la digitalizzazione della giustizia e ''misure che sgraveranno il sistema di formalismi e consentiranno risparmi come le notifiche''. Alfano ha sottolineato, riferendosi alla elezione dei vice procuratori onorari presso i giudici di pace, che ''per la prima volta abbiamo reso effettivo un principio previsto dalla Costituzione che e' la partecipazione del popolo all'amministrazione della giustizia''.

 

'Noi abbiamo come obiettivo, che si consolidera' nella proposta che faremo a breve di riforma della Costituzione, quello della perfetta parita' tra accusa e difesa - ha sottolineato il Guardasigilli -. Abbiamo inserito nel codice di procedura penale una serie di interventi che renderanno effettivo quell'articolo 111 della Costituzione che, pur essendo stato approvato con larga maggioranza una decina di anni fa, non riteniamo che sia stato reso operativo nel nostro ordinamento giuridico. Abbiamo fatto si' che nel nostro processo penale fossero eliminati numerosi elementi di doglianza da parte dei cittadini e fossero restituite loro una serie di garanzie''.

 

''Un processo rapido che non sia anche giusto, che non contenga cioe' tutte le garanzie per i protagonisti del processo - ha spiegato - produce decisioni insitamente ingiuste. Allo stesso tempo, un processo giusto che non sia anche rapido porta a sentenze tardive e insitamente ingiuste''. Alle ''misure di pura efficienza'' e' dedicato un ampio capitolo. ''Agli uffici giudiziari chiederemo ogni tre mesi il dato del loro rendimento, senza mai interferire nella giurisdizione. Pubblicheremo on line questi risultati e faremo si' che i cittadini possano avere finalmente chiaro quali uffici vanno bene e quali male''.

 

"Un ampio capitolo quello della riforma del processo penale e' stato dedicato alle misure di garanzie per i cittadini sul versante del giusto processo. Noi abbamo un obiettivo, che si consolidera' nella proposta di riforma della Costituzione che faremo a breve. L'obiettivo e' quello della perfetta parita' tra accusa e difesa".

 

TG COM

Che ne pensate?

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Purtroppo non ho le competenze per giudicarla nel merito, se contribuirà a snellire i processi e a rendere, finalmente, pari accusa e difesa sarà senz'altro una buona cosa.

Poi un piccolo escursus: mi è capitato recentemente di vedere "find me guilty" di Sidney Lumet, che racconta del più lungo processo della storia americana, con relative reazioni esasperate da parte di giudice, giurati, imputati ecc.

Questo processo è durato 22 mesi, meditate gente.

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personalmente ritengo che i problemi della giustizia si risolvano non con riforme sul rito processuale (il nuovissimo rito societario non è più veloce di quello ordinario) ma con interventi strutturali.

 

trovo pericoloso il precedente dell' elezione dei giudici di pace anzichè contrastare la politicizzazione della magistratura la si asseconda

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  • 2 settimane dopo...

La Commissione Europea avvia la procedura per eccesso di deficit, nei confronti di 6 paesi dell'UE: Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Lettonia e Malta.

 

E l'Italia, no, non c'è!!! Qualcuno sarà a lutto!!!

 

 

Eccovi il link all'articolo relativo:

 

http://www.tgfin.mediaset.it/tgfin/articol...olo441905.shtml

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Beh se siamo rientrati dal deficit lasciato dalla seconda legislatura berlusconi/tremonti è solo grazie a mister tasse Padoa Schioppa e il suo cotale Prodi.

Per fortuna oggi Tremonti si è misteriosamente convertito al rispetto assoluto del patto di stabilità che fino a qualche anno fa era "un inutile e rigido freno allo sviluppo" :asd:

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Beh se siamo rientrati dal deficit lasciato dalla seconda legislatura berlusconi/tremonti è solo grazie a mister tasse Padoa Schioppa e il suo cotale Prodi.

Per fortuna oggi Tremonti si è misteriosamente convertito al rispetto assoluto del patto di stabilità che fino a qualche anno fa era "un inutile e rigido freno allo sviluppo" :asd:

Le leggi economiche bisogna confrontarle alle situazioni contingenti: l'anno prossimo, ritengo che tutti i paesi europei, sforeranno i limiti imposti dal Patto di Stabilità che, se non erro, si era deciso di rendere più flessibile, proprio per dar modo alle varie nazioni di sostenere, con massicci investimenti, le loro economie alle prese con la crisi globale.

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tra l'altro, come titola repubblica qua Tremonti ha elogiato pubblicamente il lavoro di Prodi.

 

ROMA — Stefano Saglia dice di non avere alcuna difficoltà ad ammetterlo: «Dopo essere stato premier due volte, e soprattutto presidente della Commissione europea, Romano Prodi dev'essere necessariamente considerato una riserva della Repubblica. Indipendentemente dalle appartenenze politiche». Ne consegue che il presidente della commissione Lavoro della Camera non proverebbe stupore, afferma, se il governo di centrodestra decidesse di candidare l'ex capo dell'Ulivo per qualche prestigioso incarico internazionale. «Bene ha fatto Giulio Tremonti a rendergli merito», sottolinea.

 

Del resto l'articolo sulla prima pagina del Messaggero di domenica 15 febbraio, nel quale Prodi ha elogiato i risultati del vertice G7 di Roma che avrebbe posto le basi per «preparare qualcosa di simile a una nuova Bretton Woods» con toni sembrati a molti un riconoscimento implicito all'azione del governo, non poteva passare inosservato. «Tra i G7», ha scritto l'ex presidente del governo di centrosinistra, «non è stato soltanto siglato un patto a combattere il protezionismo, ma anche a costruire nuove regole e standard più rigorosi per i mercati finanziari internazionali». Come del resto non poteva passare inosservata nemmeno la reazione del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, che il giorno dopo ha dato atto all'ex premier, sullo stesso giornale, di aver scritto «un articolo che esprime la cifra della grande politica. Una cifra che somma due addendi essenziali. La visione e la cultura istituzionale». Commenta Luigi Casero: «Questa che stiamo vivendo è una crisi che nasce dalla mancanza di regole.

 

Nel merito l'analisi di Prodi non può che essere condivisa. La sua è una posizione intelligente. L'economia deve comunque essere regolata, da solo il mercato non è sufficiente a garantire che non si ripeta quello che è già successo. E il fatto che il G7 abbia focalizzato la propria attenzione su questo aspetto è certamente positivo». Ma il sottosegretario all'economia aggiunge anche una considerazione di metodo: «Le parole di Prodi fanno sperare che su questo tema si possa finalmente uscire dalle inutili contrapposizioni». L'economista Mario Baldassarri, presidente della commissione Finanze del Senato, ricorda di aver scritto «un libro nel quale si sosteneva che la crisi sarebbe arrivata e che non ne saremmo mai usciti senza accettare l'idea della necessità di riscrivere le regole, tre anni fa». Dichiarandosi d'accordo sull'idea di rifare una nuova Bretton Woods planetaria al punto da aver sollecitato «un ordine del giorno del Senato». Ex viceministro dell'Economia nel precedente governo Berlusconi, Baldassarri conosce benissimo Prodi e non è sempre stato dalla parte opposta della barricata. Si può rammentare a questo proposito il manifesto per il rigore finanziario e il liberismo economico che i due economisti lanciarono sul Corriere nel dicembre del 1994, sul finire del primo governo Berlusconi, insieme al premio Nobel Franco Modigliani, a Paolo Sylos Labini e Franco Debenedetti. Saglia tuttavia mette in guardia dalla ricette semplicistiche: «Temo che le regole da sole non bastino. Il problema è la credibilità delle autorità di vigilanza che devono farle rispettare. Ho seguito la legge sul risparmio. Come tutti ho salutato positivamente l'approvazione del Sarabanes Oxley Act negli Stati Uniti, dopo lo scandalo Enron. E ne ho tratto una lezione. I mercati devono sapere che i responsabili vengono individuati e puniti severamente. Altrimenti la fiducia non tornerà». Mentre il vicepresidente del gruppo Pdl al Senato, Gaetano Quagliariello, presidente della Fondazione Magna Carta, arriva a scorgere addirittura «una linea di continuità» fra Prodi e Tremonti «nella convinzione comune che il debito pubblico sia il vero grande problema dell'Italia e che sia assolutamente necessaria una politica di rigore finanziario».

 

Pur con enormi differenze: «Le situazioni sono state opposte. Tremonti ha il sostegno dell'intera coalizione. Il governo Prodi al contrario era frantumato e rissoso». L'idea di un impegno comune per arrivare a una nuova Bretton Woods sulla quale hanno convenuto tanto il ministro dell'Economia quanto l'ex presidente del Consiglio convince anche Benedetto Della Vedova, che tiene a precisare come «quegli accordi hanno dato all'economia mondiale un impianto liberista che ha retto per sessant'anni». Quanto alle «affettuosità» apparse sulle prime pagine del Messaggero, il parlamentare leader dei Riformatori liberali non risparmia qualche «affettuosa» frecciata: «Il professore non diventa un santo adesso soltanto perché non è più al governo. E poi credo che il confronto dovremmo averlo con il centrosinistra reale, non con il professor Prodi. Nel caso in cui però ci fosse l'opportunità di un incarico internazionale, credo che sarebbe molto fair da parte nostra indicare un autorevole componente dello schieramento opposto. Personalmente, tuttavia, preferirei Mario Monti. La sua esperienza alla Commissione europea è stata a dir poco impeccabile». Il bolognese Giuliano Cazzola, ex sindacalista della Cgil ora deputato del Popolo della libertà, è convinto che «sul professore il giudizio della storia sarà migliore di quello della cronaca. Prodi è l'uomo dell'euro e dell'allargamento dell'Unione, due passaggi storici fondamentali. Magari in politica non ci ha preso molto....» Anche se, ci ripensa, «il suo governo del 1996 fece la riforma delle pensioni e il pacchetto Treu, che ha sbloccato il mercato del lavoro prima ancora della riforma Biagi. Una sua rivalutazione, come anche una rivalutazione di Giuliano Amato, non potrebbe che trovarmi d'accordo. A proposito, sa che Prodi è stato in assoluto la prima persona a parlarmi bene di Silvio Berlusconi?»

 

che sia un ciclo continuo? quando la combricola d'affari centro sinistra - centro destra sfascia le finanze publiche è sempre Romano a essere spedito al governo per risistemare le cose, e subito dopo aver finito lo rimandano via, e tutto si ripete.

Vedo disperazione nel governo, con i fondi dormienti stanno raschiando il barile, nelle aste dei titoli di stato volano palle di fieno, voglio vedere come faranno se le previsioni di grillo ci prendono anche questa volta

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nelle aste dei titoli di stato volano palle di fieno, voglio vedere come faranno se le previsioni di grillo ci prendono anche questa volta

 

io non conosco le previsioni di grillo, ma da quello che so le ultime aste dei titoli di stato hanno avuto rendimenti molto bassi indice non certo di "palle di fieno" alle aste, anzi...

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Noto con piacere, che in questo forum c'è chi è più ferrato in materia economica, della Commissione Europea!!! :rotfl::rotfl::rotfl:

evidentemente non hai capito l'articolo.

 

@ argonauta

http://www.milanofinanza.it/giornali/previ...codiciTestate=7

 

le previsioni di grillo qui :

http://www.beppegrillo.it/2009/01/oroscopo...x.html#comments

Modificato da Leviathan
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