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Afghanistan - Topic ufficiale


Thunderalex

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Eppure è difficile capire, almeno per noi profani, come sia possibile che esistano ancora Talibani armati nonostante la sorveglianza satellitare 24h su 24 , i droni armati che colpiscono con precisione e tantissimi soldati addestrati che compiono dure incursioni sulle montagne. Al tempo della fine dell'invasione sovietica si era detto che la vittoria di fatto dei Mujihaiddin fosse sostanzialmente stata causata dalla scarsa tecnologia di cui disponeva l'armata rossa e dal consistente appoggio americano, soprattutto di Stinger ed armi anti-carro.

Non voglio fare il falso ingenuio, però le forze islamiche più estremiste stanno prendendo coraggio dal fatto che l'Afghanistan non è ancora in pace ed aumenta la speranza che il loro movimento possa vincere, la Storia insegna che non si batte un nemico poi questo si riprende e diventa vittorioso

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GLI AMX IN AFGHANISTAN BOMBARDANO I TALEBANI

 

Cacciabombardieri italiani in azione contro i talebani. I jet Amx vengono impiegati nei raids in corso dal 27 giugno nella provincia di Farah dove i quattro velivoli italiani sono mobilitati insieme ad altri jet alleati, agli elicotteri da attacco Mangusta e ai velivoli teleguidati Predator. Un concentramento di forze richiesto dall’operazione “Rete di gamberi” che vede 3 mila militari italiani, statunitensi e afghani in azione contro gli insorti in particolare nel distretto caldo del Gulistan dal quale è previsto che gli italiani si ritirino in ottobre lasciando il presidio di quell’area alle sole forze afghane. La notizia è stata pubblicata da Il Sole 24 Ore il 7 luglio ed è stata ripresa da numerose altre testate suscitando sorpresa, polemiche scatenate da sinistra e pacifisti e qualche interrogazione parlamentare del centro-sinistra. Strano perché i bombardamenti aerei italiani hanno preso il via nel febbraio scorso dopo che il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola aveva informato le commissioni Difesa di Camera e Senato che “tutti i mezzi che abbiamo useranno tutte le loro capacità perché abbiamo il dovere, oltreché il diritto, di difendere i nostri militari, gli amici afghani e gli alleati”. Insomma, tutti lo sapevano da sei mesi, specie in Parlamento, anche se la Xifesa come al solito si è ben guardata dakl fornire dettagli o informazioni circa i nostri raids aerei

...

Dal 2008 ... i jet italiani avevano risentito della limitazione “politica” che ne consentiva l’impiego in missioni di ricognizione ma non di bombardamento. Dopo l’annuncio di Di Paola la Difesa non ha più fornito informazioni circa le operazioni effettuate dai quattro cacciabombardieri Amx nella versione aggiornata “Acol” del 32° e 51° stormo dell’aeronautica militare. Le ultime notizie ufficiali circa la il task group ''Black Cats'' risalgono al l novembre dell’anno scorso quando i jet superarono le 4 mila ore di volo e le 1.500 sortite sull’Afghanistan. A differenza di molti Paesi alleati che forniscono informazioni e persino video circa i raids aerei effettuati sull’Afghanistan, la Difesa italiana mantiene il riserbo sull’impiego degli AMX. Nessuna notizia circa il numero di missioni da bombardamento effettuate, il numero di ordigni a guida laser e satellitare impiegati o le perdite inflitte al nemico. Un silenzio determinato anche dalle crescenti tensioni tra le forze alleate e il governo afghano per le vittime civili provocate accidentalmente dai militari alleati e in particolare dai raids aerei.

...

Le fonti sentite da Il Sole 24 Ore hanno confermato un impiego bellico costante che ha visto i quattro jet intervenire più volte negli ultimi cinque mesi con bombardamenti di precisione richiesti dal comando italiano di Herat e da quello alleato di Kabul per fornire appoggio a reparti terrestri caduti nelle imboscate tese dai talebani. Quando non sono richiesti dal comando italiano le coppie di AMX vengono infatti gestite dal comando aereo alleato che le impiega dove necessario anche in aree distanti da Herat e in settori diversi da quello occidentale raggiungibili grazie ai rifornimenti in volo.

L’articolo del quotidiano economico ha costretto il generale Luigi Chiapperini, alla testa del contingente italiano a Herat, della brigata bersaglieri Garibaldi e del Regional Command West in Afghanistan, a rilasciare dichiarazioni a questo proposito all’inviata dell’Adnkronos a Herat confermando che i bombardamenti "sono cominciati subito dopo il 28 gennaio" e condotti "sempre nel pieno rispetto delle regole di ingaggio" ovvero "il divieto assoluto di colpire abitazioni" e qualsiasi luogo dove possano esserci civili. Chiapperini ha assicurato che "mai nessuna vita umana è stata persa" e senza precisare il numero delle operazioni finora svolte ha spiegato che alcuni bombardamenti hanno colpito depositi di armi o annientato sistemi di comunicazione radio degli insorti. "L'aver dato piena operatività ai cacciabombardieri italiani ci ha permesso di colpire obiettivi altrimenti impossibili da raggiungere, come è stato per le postazioni radio piazzate in aree inaccessibili, ad esempio in cima a montagne. Gli Amx sono riusciti a rilevare le antenne, identificarne la posizione e a distruggerle, cosa che non sarebbe riuscita con raffiche di cannoncino".

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Eppure è difficile capire, almeno per noi profani, come sia possibile che esistano ancora Talibani armati nonostante la sorveglianza satellitare 24h su 24 , i droni armati che colpiscono con precisione e tantissimi soldati addestrati che compiono dure incursioni sulle montagne. Al tempo della fine dell'invasione sovietica si era detto che la vittoria di fatto dei Mujihaiddin fosse sostanzialmente stata causata dalla scarsa tecnologia di cui disponeva l'armata rossa e dal consistente appoggio americano, soprattutto di Stinger ed armi anti-carro.

Non voglio fare il falso ingenuio, però le forze islamiche più estremiste stanno prendendo coraggio dal fatto che l'Afghanistan non è ancora in pace ed aumenta la speranza che il loro movimento possa vincere, la Storia insegna che non si batte un nemico poi questo si riprende e diventa vittorioso

 

Provo ad azzardare alcune ipotesi:

 

innanzitutto sul termine Talebani fonte

 

Il termine talebani o talibani (in pashto e in farsi: طالبان, ṭālibān, pronunciato ṭālebān, plurale di ṭālib, ossia "studenti/studente"), indica gli studenti delle scuole coraniche (incaricati della prima alfabetizzazione, basata su testi sacri islamici). Sono diventati famosi sugli organi di comunicazione di massa, che usa a torto questo termine per indicare la popolazione fondamentalista presente in Afghanistan e nel confinante Pakistan.

Sviluppatisi come movimento politico e militare per la difesa dell'Afghanistan dall'invasione sovietica, i talebani sono noti per essersi fatti portatori dell'ideale politico-religioso che vorrebbe recuperare tutto il portato culturale, sociale, giuridico ed economico dell'Islam per costituire un Emirato.

Per cui, etimologicamente parlando, una talebano è uno studente di una scuola coranica. Considerato che in AF-Pak le scuole sono praticamente tutte di ispirazione islamica dire che sono tutti talebani può sembare una generalizzazione, ma credo che non sia distante dalla realtà.

 

 

Riguardo alle armi

l'Afghanistan è un paese in guerra dal 1973 (fonte): golpe del 1973 per rovesciare la monarchia, Rivoluzione d'Aprile del 1978 di ispirazione marxista-leninista, invasione dell'URSS nel 1979 che durò fino al 1989 (con un massiccio invio di armi made in USA), cui segue un confuso periodo di frammentazione e, nel 1992 nasce la Repubblica Islamica, cui fà seguito la presa di potere da parte dei talebani nel 1996. Arriva poi l'11 settembre 2001 ed il resto è cosa nota.

Stiamo parlando di un paese che è in guerra (quasi ininterrottamente) da circa 40 anni, con una autorità centrale debole e con diverse fazioni/clan che si spartiscono il territorio ed i relativi traffici. In questo lasso di tempo sono circolare molte armi e molte ne continuano ad arrivare da paesi confinanti.

Premesso questo direi che è facile comprendere il perchè esistano ancora persone armate.

La tecnologia non può arrivare a guardare dentro ogni casa o nelle grotte delle montagne, e inoltre i talebani/guerriglieri/terroristi non stanno certo fermi in attesa di essere scoperti.

 

 

Strategia applicata.

Spesso si sono sentite (da parte di politici USA, UK, ONU, NATO, ecc.) frasi del tipo "conquistare i cuori e le menti", ma di fatto, la strategia adottata con le missioni Endurig Freedom + ISAF è stata prevalentemente militare. L'approccio culturale è rimasto ai margini.

Il perdurare dell'instabilità và a tutto vantaggio dei talebani/guerriglieri/terroristi, che devono solo attendere per poi riguadagnare le postazioni perdute. Per quanto tempo è realisticamente prevedibile che le forze USA+NATO possano rimanere in quel paese? Al massimo qualche anno (mia opinione), poi faranno fagotto e torneranno a casa. Comunque.

Potrà rimanere un presidio (o forse più d'uno), ma saranno isolati e difficilmente potranno mutare la situazione del paese.

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CONCLUSA LA "SHRIMPS NET"

 

Si è conclusa in Afghanistan, nella provincia di Farah, area sud della zona di responsabilità del Comando Regionale Ovest, a guida Brigata bersaglieri “Garibaldi”, l’operazione “Shrimps Net”, iniziata oltre un mese fa, che ha visto impegnate sul terreno le forze di sicurezza afgane, coadiuvate dalle Task Forces South East, Center e South rispettivamente (1° reggimento bersaglieri, 19° reggimento cavalleggeri "Guide" e 82° reggimento fanteria "Torino"), con rinforzi del 21° reggimento genio, del 4° reggimento alpini paracadutisti, del 185° reggimento acquisizione obiettivi "Folgore" e del 7° reggimento trasmissioni, per un totale di circa 3.000 militari.

Durante l'attività, che ha avuto come obiettivo quello di disarticolare la rete degli insorti e di prendere pieno possesso del Distretto del Gulistan, sono stati rinvenuti 67 IED (Improvvised Explosive Device) e un deposito di munizioni, distrutti poi dagli artificieri italiani, statunitensi e afgani.

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E' un comunicato-stampa un poco criptico, anche perchè noto che si evita accuratamente di fare cenno ad eventuali scontri a fuoco (che ho motivo di credere ci siano stati e pure intensi, in questi anni di operazioni search and destroy) fra i nostri militari e i Talibani locali. Purtroppo sembra che sostenere scontri armati sia una vergogna, ma è anche un nascondersi dietro ad un dito perchè, chi può sintonizzarsi sulle emittenti inglesi od americane, può facilmente venire a conoscenza di questi scontri armati

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Afghanistan - esplosione al passaggio di una pattuglia italiana: due bersaglieri feriti

 

Questa sera (2 agosto), alle ore 23:30 locali (21:00 in Italia), un convoglio della Task Force North, su base 8° reggimento bersaglieri di Caserta, mentre muoveva in rinforzo ad un’unita’ americana rimasta bloccata in seguito ad un incidente, è stato coinvolto dall'esplosione di due ordigni esplosivi improvvisati (IED- Improvised Explosive Device), a seguito delle quali due militari sono rimasti feriti ed un terzo contuso. Il convoglio è stato fatto anche segno a fuoco con colpi d’arma automatica, ai quali è seguita la reazione dei bersaglieri decisa ed immediata.

 

AFGHANISTAN: ESPLOSIONE COINVOLGE PATTUGLIA ITALIANA

 

Ieri sera, nell'area di Bala Mourghab in Afghanistan, un convoglio della Task Force North, su base 8° reggimento bersaglieri di Caserta, mentre muoveva in rinforzo a un’unità americana rimasta bloccata in seguito a un incidente, è stato coinvolto nell’esplosione un ordigno improvvisato (IED- Improvised Explosive Device).

A seguito dell'esplosione, due militari sono rimasti feriti e un terzo contuso.

I bersaglieri feriti hanno ricevuto le prime cure sul posto e successivamente sono stati trasferiti in elicottero presso il Role 2 di Bala Mourghab dove sono tuttora sotto trattamento medico e non sono in pericolo di vita.

Ricoverato a titolo precauzionale anche il militare contuso.

 

Auguri di pronta guarigione ai soldati feriti.

Modificato da Andrea75
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Siamo ai nano droni The 7oz helicopter that could help beat the Taliban

 

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It fits in the palm of your hand, weighs the same as a bag of sweets – and could become a potent new weapon in our fight against the Taliban.

Military chiefs believe a £20,000 spy drone called the SQ-4 Recon, one of the smallest unmanned aerial vehicles in the world, will save soldiers’ lives in Afghanistan.

The ‘nanodrone’ contains two cameras which allow soldiers to look over hills and inside enemy bunkers without the risk of being killed or injured.

It can be operated remotely by troops sitting in a control room thousands of miles away or by soldiers on patrol using a seven-inch tablet computer.

Weighing just seven ounces and with a nine-inch diameter, the nanodrone can fly and hover for 30 minutes or switch off its engines and perch like a bird on the ledge of a building, and, without being spotted, zoom in on suspicious activities for up to eight hours.

Its cameras can transmit live images or take still photos or video footage using day or night vision.

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David Cameron warned that Afghanistan pullout could allow al-Qaeda to return

 

Military commanders have warned the Prime Minister that Afghanistan’s future could be jeopardised with al-Qaeda returning to the country if foreign troops are withdrawn too quickly, senior sources have disclosed.

...

British commanders believe that the Afghan National Security Forces (ANSF), the Army and police, are not yet fully capable of taking over from international forces.

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News Article UK forces support Afghan operation in Lower Gereshk Valley

 

Afghan soldiers and police, supported by British troops, have completed an operation to clear insurgents from the Lower Gereshk Valley, in the north of Nahr-e Saraj district.

...

Major King-Evans concluded:

"It's seriously impressive how well the Afghan Army is operating. They are really swept up. Their low-level tactics, skills and drills are excellent, and they conducted the operation almost as if they were ISAF themselves.

"They've shown the local population that the Government of Afghanistan and the Afghan National Army and Police are here to stay."

 

Mah! Questa è una notizia positiva (forse un po' enfatizzata). Il quadro generale però è più cupo: defezioni, scarso impegno, timori di ritorsioni.

Speriamo bene (anche perché altro non possiamo fare).

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Andrea, purtroppo la frase chiave è l'ultima: SIAMO QUI (noi inglesi) a mostrare alla popolazione afghana che il governo, le FFAA afghane, e la polizia, ci sono e resteranno'.

 

Ovvero: siamo noi occidentali a spiegare a loro che sono credibili.

 

Immaginati un po sta cosa quanto puoò reggere: dovrebbe essere il contrario. La polizia e l'esercito afghano che spiegano alla popolazione che gli stranieri sono amici.....

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  • 5 settimane dopo...

Taliban threat: nuclear site in DG Khan cordoned-off

 

 

It could be the first-ever security threat to a nuclear facility in Pakistan, and the Army and security forces are taking no risks.

 

Following ‘serious’ security threats from the homegrown Taliban, the Army and Punjab police have deployed heavy forces at one of Pakistan’s largest nuclear facilities in Dera Ghazi Khan (DG Khan), credible sources told The Express Tribune.

 

Besides the deployment inside and around the nuclear installation, three divisions in South Punjab have also been asked to launch a crackdown against banned outfits, sources added.

 

“DG Khan houses one of the largest nuclear facilities in the country, and has faced the first-ever serious security threat from the Tehreek-e-Taliban Pakistan (TTP),” said a high ranking military officer currently serving at the installation.

 

According to an official who works at the Pakistan Atomic Energy Commission, a key military and civilian fuel cycle site is located 40 kilometres from DG Khan. The site comprises uranium milling and mining operations, and a uranium hexaflouride conversion plant.

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Taliban 'prepared to work with US on security in Afghanistan'

 

The Taliban is prepared to completely disown al-Qaeda, allow the US to retain several military bases in Afghanistan and agree a ceasefire deal to end its 11 year conflict with Nato, a major report released on Monday discloses.

The group, which was ousted by the US-led invasion of Afghanistan in the wake of 9/11, is now willing to cooperate with the US on security and take part in peace negotiations in return for international political recognition, the study says.

The report was compiled by the respected Royal United Services Institute (Rusi) following interviews with four senior Taliban figures close to the organisation’s leader, Mullah Mohammad Omar. These included former government ministers, one of the group’s founding members and a Mujahideen commander.

 

Aggiornata la lista USA dei gruppi di terroristi

DOD Welcomes Designation of Haqqani Network as Terrorist Group

 

Clinton notified Congress that the Haqqani network meets the Immigration and Nationality Act’s statutory criteria for designation as a foreign terrorist organization.

 

“The Haqqani network represents a significant threat to U.S. national security, and we will continue our aggressive military action against this threat,” Little said in a written statement. Military officials have repeatedly connected the group to deadly attacks in Afghanistan, including those against U.S. forces and targets such as the American embassy in Kabul.

 

The organization also qualifies as a specially designated global terrorist entity under Executive Order 13224, which took effect in 2001, Clinton’s report says. The order blocks property and prohibits transactions with people who commit, threaten to commit or support acts of terrorism against the United States.

 

In her report to Congress, Clinton said the consequences of the designations “include a prohibition against knowingly providing material support or resources to, or engaging in other transactions with, the Haqqani network, and the freezing of all property and interests in property of the organization that are in the United States, or come within the United States, or the control of U.S. persons.”

 

Questo potrebbe creare qualche 'incomprensione' con il Pakistan. A tale proposito segnalo alcuni articoli riguardo alla sicurezza dell'arsenale nucleare pakistano:

 

Race to the end (già segnalato nel topic dell'uccisione di Bin Laden)

 

Pakistan's nuclear security is in the responsibility of the Strategic Plans Division, which appears to function pretty much as a separate branch of the military. It has its own training facility and an elaborate set of controls and screening procedures to keep track of all warheads and fissile material and to monitor any blips in the behavior patterns of its personnel. The 15 or so sites where weapons are stored are the mostly heavily guarded in the country. Even if some group managed to steal or commandeer a weapon, it is highly unlikely the group would be able to use it. The greater danger is the theft of fissile material, which could be used to make a crude bomb. "With 70 to 80 kilos of highly enriched uranium, it would be fairly easy to make one in the basement of a building in the city of your choice," said Pervez Hoodbhoy, a distinguished nuclear physicist at Islamabad's Quaid-i-Azam University. At the moment, Pakistan has a stockpile of about 2.75 tons -- or some 30 bombs' worth -- of highly enriched uranium. It does not tell Americans where it is stored.

 

Nuclear safety

 

The oversight imperative

Modificato da Andrea75
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Interim Report on Afghan National Army Petroleum, Oil, and Lubricants

 

The Special Inspector General for Afghanistan Reconstruction (SIGAR) released its interim report [PDF] on the pretroleum-related logistics capabilities of the Afghan National Army (ANA). NATO’s Combined Security Transition Command in Afghanistan (NTM-A/CSTC-A) has been training and equipping them for a total close to $1.1B over the 2007-2012 period. This has trickled down into recent annual justifications in the US Army budget in the $340M-$430M range. The SIG notified [PDF] the Pentagon of what they see as significant problems:

“CSTC-A did not have any records of fuel purchase and payment information prior to March 2011 because, according to CSTC-A, all ANA POL financial records totaling nearly $475 million from fiscal year 2007 to February 2011 had been shredded in violation of DOD and Department of the Army policies. It also did not have records or practices in place to fully account for fuel consumption once vendors delivered the fuel directly to ANA locations. In June 2012, CSTC-A was able to reconcile the ANA fuel purchases with payments between March 2011 to March 2012, but still could not account for fuel consumption.”

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1.000 missioni svolte dai Predator dell’Aeronautica Militare per il contingente multinazione ISAF

 

I Predator A+ velivoli a Pilotaggio Remoto (APR), sfruttando la loro “persistenza” e la bassa “rilevabilità”, stanno trovando grande possibilità d'impiego anche nel nuovo contesto operativo in cui si muove la missione ISAF.

È stato così raggiunto il ragguardevole traguardo delle 1.000 missioni operative per un totale di 9.000 ore volate da quando, nel 2007, furono rischierati in Afganistan.

...

sono stati consegnati alle Forze di Sicurezza afgane alcuni dei più remoti avamposti (comunemente denominati FOB/COP), utilizzati per il controllo territoriale in zone difficilmente raggiungibili.

All’interno di tali operazioni, il Task Group “ASTORE” con i due velivoli Predador A+ RPA (Remot Pilot Aircraft) in dotazione, ha coadiuvato le fasi di operazioni fornendo, in supporto alle forze di terra, una costante e continua sorveglianza aerea a protezione dei percorsi che sarebbero stati utilizzati per rilocare uomini, materiali e mezzi presso la Forward Support Base di Herat, sia da attacchi diretti e indiretti sia da quelli condotti attraverso il posizionamento occulto di ordigni esplosivi denominati Improvised Explosive Ordnance (I.E.D.).

 

Termina la missione il 1° reggimento bersaglieri

 

L’esercito afgano assume la responsabilità della sicurezza nel distretto di Murghab

 

La Task Force North (su base 8° Reggimento Bersaglieri) ha ceduto, nei giorni scorsi, la responsabilità della sicurezza nell’area nord (distretto di Murghab) del Regional Command West, dove ha operato per sei mesi, ad unità dell’Afghan National Army (ANA).

L’uscita della Bandiera di Guerra del reggimento dalla FOB (Forward Operative Base) COLUMBUS ha ufficialmente sancito il passaggio di responsabilità con i militari afgani, nel rispetto della time – line concordata con il Governo di Kabul e gli alleati della NATO.

Dopo sei mesi di attività operativa, in cui la Task Force che ha sempre respinto gruppi di insorti, e di iniziative a favore della popolazione locale per migliorarne le condizioni di vita, i bersaglieri dell’8° si sono trasferiti a Camp Arena (Herat), in attesa del rientro in Patria che avverrà nei prossimi giorni.

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UK Defence Secretary on progress in Afghanistan

 

In a wide ranging interview published in today's Guardian, the Defence Secretary, Philip Hammond, restated why UK Forces are operating in Afghanistan and the tangible progress they are making.

 

 

Philip Hammond: British troops could withdraw from Afghanistan before 2014

 

Mr Hammond did not indicate a revised timetable but said Britain’s departure from Afghanistan could be quickened rather than waiting until 2014. He suggested the change in thinking had occurred in the last six months.

"I think that the message I am getting clearly from the military is that it might be possible to draw down further troops in 2013," he said.

"Whereas six months ago the message coming from them was that we really need to hold on to everything we have got for as long as we possibly can. I think they are seeing potentially more flexibility in the situation.

"Talking to senior commanders you get a clear sense that their view of force levels is evolving in light of their experiences."

Under current plans, the Afghan National Security Forces (ANSF) will take over from the middle of next year with all International Security and Assistance Force (Isaf) withdrawing by 2014.

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qui non si tratta di 'da che parte stare', ma di prendere atto che questa pseudoguerra non ci sta dando alcun vantaggio ma solo svantaggi, costi enormi economici e in vite umane, e checchè ne dica la (nostra) propaganda con le menate sul controllo del territorio eccetera, i talebani sono ben lungi dall'essere sconfitti.

 

Una riflessione è d'obbligo, e il ritiro è peraltro gia programmato. Si spera solo non ci siano altre perdite per una guerra assurda.

 

E INFATTI, ANCHE OGGI:

 

La giornata di sangue e' cominciata all'alba con un raid dell'Isaf nella provincia orientale di Langham: almeno sedici persone sono rimaste uccise, tra cui otto donne che si trovavano in un bosco a fare legna.

 

Gli abitanti di Dilaram, il villaggio vicino al quale e' avvenuto il bombardamento, hanno protestato a decine nella capitale provinciale portando davanti alla casa del governatore i cadaveri di alcune delle vittime al grido di "Morte all'America, morte agli ebrei". La forza internazionale a guida Nato in un primo momento ha negato di avere notizie di vittime civili e ha parlato di un attacco mirato a colpire un gruppo di 45 insorti nel distretto di Alinger. Piu' tardi ha ammesso di di aver causato la morte di un gruppo di afghani, tra i 5 e gli 8, durante un raid.

 

Ma la violenza ha colpito oggi anche i militari dell'Isaf, nel sud del paese dove quattro militari americani sono stati uccisi da un poliziotto afghano presso un checkpoint. Secondo la ricostruzione della polizia, un agente ha aperto il fuoco contro sei soldati della forza internazionale che erano accorsi a portargli rinforzi contro un attacco talebano. Altri due soldati dell'Isaf sono rimasti feriti, mentre uno degli aggressori e' stato ucciso.

 

Si tratta del secondo episodio di 'attacco interno' in meno di 12 ore: ieri un poliziotto locale afghano ha ucciso due soldati britannici nella provincia meridionale dell'Helmand. In totale 51 membri dell'Isaf sono stati uccisi da agenti o militari afghani nel 2012, in circa 37 episodi di attacchi interni. L'escalation di attentati da parte di membri delle forze della sicurezza afghani aveva portato all'inizio del mese gli Stati Uniti ad interrompere la formazione di 1.000 agenti della polizia locale (Alp), mentre la Nato aveva dichiarato che avrebbe continuato ad addestrare l'esercito nazionale (Ana) e la polizia nazionale (Anp), di cui farebbe parte l'aggressore di oggi.

 

FATE UN PO VOI SE E' NORMALE, O SOSTENIBILE.

Modificato da madmike
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