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Afghanistan - Topic ufficiale


Thunderalex

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Un paio di domande.

I mangusta che operano in Afganistan, possono sfruttare tutta la panoplia di Armi a loro disposizione o hanno limitazioni operative ?

Qualcuno sa quale sia il loro ''carico standar '' con il quale vanno in missione ?

 

Simone

Solitamente,da quello che si sa,vanno su solo con i colpi del cannone e con 2 o 4 TOW.Un pilota una volta scrisse su un forum che non venivano caricati i razzi da 70mm o 81mm(anche se presenti in teatro)per precise limitazioni emesse dall'alto.

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Confermo, anche se converrebbe acquistare i nuovi razzi guidati a questo punto anche se abbiamo un sacco di TOW da consumare a pensarci bene.

Infatti il medesimo pilota affermava che vi era un interessamento anche per i nuovi razzi guidati anche se non ci sono indicazioni precise.In ogni caso la priorità al momento per i 129 è la sostituzione della sight unit e l'integrazione dello Spike.

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La Francia rinforzerà considerevolmente la sua presenza elicotteristica in Afghanistan (in totale, arriverà a 10 elicotteri: 3 "Tigre", 3 "Gazelle", 2 "Cougar" et 2 "Caracal").

 

 

Ecco il link ad un articolo:

 

http://secretdefense.blogs.liberation.fr/d...fghanistan.html

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Finalmente una buona notizia, in particolare il fatto che aumentiamo la presenza e rimuoviamo i caveat a delle condizioni, che mi sembrano giuste e ragionevoli.

 

Forse finiremo di essere un alleato di serie b

 

 

WASHINGTON - Un raf­forzamento temporaneo del nostro contingente in Afgha­nistan che porterebbe a im­piegare sino a 500 militari in più. La disponibilità ad entra­re in azione immediatamen­te, a richiesta del comando delle operazioni, e non più con le tradizionali 6 ore di preavviso: un’operatività in tempo reale che cambierebbe il volto del nostro impegno, come da tempo chiedono gli americani. Sono alcuni dei dettagli del­l’agenda, non senza contro­partite, che il presidente del Consiglio discuterà oggi alla Casa Bianca nel suo primo in­contro ufficiale con Barack Obama. Il Cavaliere è arrivato ieri sera nella capitale ameri­cana. Vedrà anche lo speaker del Congresso, Nancy Pelosi. Porta in «dote» una serie di offerte (e di richieste) utili a rinsaldare una relazione che se non è più quella con un Pa­ese governato da un grande amico, com’era ai tempi di George Bush, è pur sempre un pilastro degli interessi strategici di entrambi gli Sta­ti.

 

L’agenda ufficiale dell’in­contro dice che i due presi­denti si vedranno nel pome­riggio, in un incontro allarga­to ai rispettivi staff. È un pun­to di vanto di Palazzo Chigi che Silvio Berlusconi sia il se­condo leader europeo, dopo Gordon Brown, ricevuto alla Casa Bianca dal giorno dell’in­sediamento di Obama (e si ri­marca che Prodi in quasi 2 an­ni non ci mise piede). Il piatto forte, oltre alla pre­parazione dei temi del G8, sa­rà l’Afghanistan. Nel Paese che combatte contro i taleba­ni si avvicinano le elezioni. Gli americani chiedono a tut­ti gli Stati che partecipano al contingente Nato di aumenta­re, anche in modo tempora­neo, la propria presenza sul territorio. Pure se le cifre so­no ancora ufficiose, l’offerta che Berlusconi farà ad Oba­ma porterebbe i nostri milita­ri nella regione, almeno per alcuni mesi, a circa 3000. Sa­rebbero pronti a partire an­che 3 nuovi aerei e due elicot­teri utili ad operazioni di soc­corso. C’è poi il capitolo dell’im­piego in operazioni di guerra. Finora l’Italia ha dispiegato i suoi soldati, a richiesta del co­mando centrale, avvalendosi della facoltà di rispondere con un preavviso di 6 ore (era­no 76 sino a poco tempo fa).

 

Berlusconi sembra disposto a concedere un’operatività in tempo reale, ma in cambio dell’accesso, finora negato, al circuito completo delle infor­mazioni sensibili. Solo in cambio di una piena disclosu­re dei dossier, d’intelligence e militari, utili all’impiego dei soldati, Roma accontente­rà gli americani. Si discuterà anche di Guan­tanamo, della prigione cuba­na per sospetti terroristi che Obama, in segno di disconti­nuità con l’amministrazione Bush, intende chiudere. Il go­verno italiano ha già dichiara­to di essere disposto a prende­re in carico alcuni di quei de­tenuti. Ora anche questo dos­sier prende forma: l’Italia po­trebbe accettare sino a 5 o 6 ex detenuti assoggettandoli, ma anche questo è ancora in discussione, ad un regime speciale. Una sorta di ibrido fra il regime di libertà vigilata (con obbligo giornaliero di firma) e la protezione per sog­getti a rischio. Si tratta infatti di persone che per gli ameri­cani sono ormai, in gergo tec­nico, cleared for release. Ov­vero che non hanno più pen­denze con gli Usa, ma che in­vece rischiano grosso (in ter­mini anche di condanne a morte) nei Paesi d’origine. Il regime cui andrebbero incon­tro, con il consenso degli altri Paesi Ue, potrebbe prevedere un’eccezione all’obbligo di non lasciare l’Italia: una possi­bilità di circolazione (su per­messo) entro i confini della zona Schengen.

 

È ovvio che questo sarà uno dei «grossi segnali», rac­contano nel governo, che Ber­lusconi offrirà. «Vado lì come un amico, com’è sempre sta­to. Finora Obama le ha azzec­cate tutte...». In queste due frasi c’è l’umore con cui ieri il Cavaliere è partito dall’Italia. Vi si dice della stima che nu­tre nei confronti della nuova guida della Casa Bianca. Ma anche della consapevolezza che nonostante i rumors su frizioni personali e geopoliti­che fra i due leader (sempre smentiti da Palazzo Chigi) il rapporto fra i due Paesi resta strategico, come sottolineato nella nota diffusa dagli ameri­cani per annunciare l’incon­tro. Un umore non guastato dalla dichiarazioni di D’Ale­ma sulla debolezza del gover­no: «L’ultima cosa di cui mi preoccupo sono le illusioni di un’opposizione che è a pez­zi». Se poi anche con Obama il Cavaliere riuscirà a costruire un rapporto personale come quello intessuto negli anni con Bush, o come quello che lo lega a Putin, è da vedere. Di certo non farà nulla per na­scondere una spensieratezza, anche linguistica, che attiene più al carattere personale che alle relazioni bilaterali: «Vole­te dire qualcosa ad Obama? Vado lì bello e abbronzato...», ha detto ieri prima di lasciare Genova alla volta di Washin­gton.

 

 

15 giugno 2009

Edited by Dominus
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in Afghanistan eravamo un alleato di serie B per nostra scelta. Visto che sono comunque concessioni importanti, dal momento che un tipo di attivita' come quella indicata significa, principalmente, un utilizzo molto maggiore delle nostre forze, ed un connesso aumento dei rischi, vorrei capire cosa ci 'guadagnamo' come Italia da questo aumento di responsabilità.

 

L'accesso al circuito completo delle informazioni sensibili e' una ovvietà: se devo partire con preavviso 0, e' evidente che devo avere tutte le informazioni. E' una conseguenza della mia disponibilità, non un 'regalo'.

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in Afghanistan eravamo un alleato di serie B per nostra scelta. Visto che sono comunque concessioni importanti, dal momento che un tipo di attivita' come quella indicata significa, principalmente, un utilizzo molto maggiore delle nostre forze, ed un connesso aumento dei rischi, vorrei capire cosa ci 'guadagnamo' come Italia da questo aumento di responsabilità.

 

L'accesso al circuito completo delle informazioni sensibili e' una ovvietà: se devo partire con preavviso 0, e' evidente che devo avere tutte le informazioni. E' una conseguenza della mia disponibilità, non un 'regalo'.

E già, perché una lotta più efficace e incisiva contro i terroristi, è un "regalo" che facciamo agli USA, non qualcosa che è utile e vantaggioso per tutta la comunità internazionale e, per primi, a noi stessi!!!

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L'accesso al circuito completo delle informazioni sensibili e' una ovvietà: se devo partire con preavviso 0, e' evidente che devo avere tutte le informazioni. E' una conseguenza della mia disponibilità, non un 'regalo'
.

 

 

ricordate che siamo quelli che avvertirono Gheddaffy del raid per poi riceverlo con tutti gli onori 20 anni dopo ; per quel fatto e per altri nostri atteggiamenti siamo considerati poco affidabili in quel campo

 

del resto tra evitare un 11 settembre in Italia (ma, non altrove) e fare una soffiata cosa sceglieremmo ?

Edited by cama81
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Con tutto il rispetto, non so se fra gli ufficiali ed i soldati USA e GB impegnati in Afghanistan ci sia la consapevolezza che fra Talebani e gente afgana c'è differenza, non devono essere trattati tutti allo stesso modo come nemici in nome del fare di tutta l'erba un fascio.

D'Alema, che non è così stupido come faccia pensare,anche se ex comunista intellettualoide, aveva detto a suo tempo che tramite minacce indiscriminate non si arrivava da nessuna parte , gli afgani non sono persone come da noi facilmente spaventabili dalle facce truci,e anzi si portava la gente tra le braccia dei talibani- che tra l'altro possono contare sui Mullah che a furia di dispensare inferno sono molto ascoltati...

Per la gente comune in Afghanistan i problemi della vita di tutti i giorni non sono molto migliorati: soldi non ne vedono, in molte zone manca l'acqua perchè c'è siccità e di acquedotti non se ne fanno, le istituzioni sono viste come ostili. In più molti afghani anzianotti che non vivono in città sono musulmani rigidi, e facilmente imbrogliabili dalla propganda religioso-talebana.

Non possiamo negare che i Talibani godono di un certo sostegno popolare, soprattutto fra gli uomini anzianotti musulmani rigidi, che la coalizione NON è stata capace di acquisire, e purtroppo non sembra che si ci stia muovendo di conseguenza. Secondo me se i Taliban continueranno ad avere successo nel conquistare l'appoggio della gente anche fuori dai loro feudi l vittoria della coalizione sarà sempre più difficile,

Ho la sensazione, ma forse sbaglio, che in Afghanistan le operazioni militari siano pensate da POLITICI e le scelte politiche fatte da MILITARI

Edited by Simone
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E già, perché una lotta più efficace e incisiva contro i terroristi, è un "regalo" che facciamo agli USA, non qualcosa che è utile e vantaggioso per tutta la comunità internazionale e, per primi, a noi stessi!!!

 

ma ancora tu credi a sta favola della lotta al terrorismo in Afghanistan? ma non vedi che da anni non si capisce cosa si sta a fare, e neanche chi sono i nemici. I TALEBANI: ma che, abbiamo paura del Talebano che si fa esplodere a Piazza Navona, che non ne e' mai uscito uno che e' uno dalla sua valle?

 

Qui c'e' da ripensare (e pare che lo si stia facendo, ovviamente partendo da posizioni di forza, ovvero non dai Talebani che oramai bivaccano a pochi km dalle nostre basi) il concetto stesso di quella missione, che, ad oggi,sta perdendo significato e risulta incomprensibile, oltre che agli occidentali, alla stessa popolazione, come ha ben evidenziato Simone.

 

per il resto, da che mondo e' mondo un aumento di responsabilità non si da 'gratis', visto che anche questo governo, per anni, ha scelto una strada del 'poco impegno' (non sto a discuterne, era una scelta), vorrei capire oggi cosa e' cambiato. Come ho postato altrove, se mandiamo 500 uomini (notizia fra l'altro nota da qualche mese) ma non cambiamo le regole di ingaggio.... ripeto: che guadagno ne abbiamo? Gli USA lo capisco, noi?

 

La mia domanda era solo questa.

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In Afghanistan la missione avrebbe uno scopo, combattere il FONDAMENTALISMO ISLAMICO, ma molti Paesi sembrano restii a dare una chiara connotazione in tal senso. Secondo me l'obiettivo della missine dovrebbe essere IMPEDIRE che si instauri una teocrazia dove una cricca di sostanzialmente parassiti governi a bacchetta minacciando la povera gente con l'inferno...

Però sappiamo tutti che in molti Paesi parlare di religione e politica è come andare per una polveriera con una torcia accesa e soprattutto adesso molti governi vuoi per elezioni, vuoi per barcollamenti interni tutto vorrebbero tranne iniziare un conflitto "contro lareligione"

Non è un caso che a chiedere di "sparare sparare sparare" siano, in Italia, i Radicali e le forze molto laiche, che hanno intuito come una sconfitta rovinosa dei mullah sarebbe un DURO COLPO per tutti i religiosi molto attirati dal potere temporale. e per converso a mostrare prudenza siano le fore politche con più inteessi ad accattivarsi le istituzioni religiose

Edited by Simone
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ma che, abbiamo paura del Talebano che si fa esplodere a Piazza Navona, che non ne e' mai uscito uno che e' uno dalla sua valle?

 

Io mi ricordo 30 persone che grazie all'addestramento gentilmente concesso dai talebani hanno fatto fuori 3000 persone nel cuor e dell'occidente e cambiato la storia contemporanea, ricordo gente addestrata nelle zone tribali che si è fatta saltare a londra e madrid ecc.

 

Direi che la lotta al terrorismo è una priorità eccome!

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Io mi ricordo 30 persone che grazie all'addestramento gentilmente concesso dai talebani hanno fatto fuori 3000 persone nel cuor e dell'occidente e cambiato la storia contemporanea, ricordo gente addestrata nelle zone tribali che si è fatta saltare a londra e madrid ecc.

 

Direi che la lotta al terrorismo è una priorità eccome!

 

Evidentemente in Italia molti hanno la memoria corta...cortissima.

 

La logica del "qui da noi tanto non succede nulla" è la stessa logica dietro la quale si paravano gli americani prima dell'11 settembre...

 

I Parà della Folgore e i Mangusta dell'EI in azione, in un video dell'emittente spagnola El Mundo. Molto interessante...soprattutto la diversa mentalità nell'approccio al combattimento di Americani e Italiani da una parte e truppe Afghane dall'altro (che la cronista iberica non esita a definire "intralcio")

http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad...p;vxChannel=Dal Mondo&vxClipId=2524_f69aefb2-5b4a-11de-8305-00144f02aabc&vxBitrate=300

 

Serve un pò di orecchio per lo spagnolo...semmai chiedete e vi traduco.

Edited by paperinik
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Io mi ricordo 30 persone che grazie all'addestramento gentilmente concesso dai talebani hanno fatto fuori 3000 persone nel cuor e dell'occidente e cambiato la storia contemporanea, ricordo gente addestrata nelle zone tribali che si è fatta saltare a londra e madrid ecc.

 

Direi che la lotta al terrorismo è una priorità eccome!

Evidentemente in Italia molti hanno la memoria corta...cortissima.

 

La logica del "qui da noi tanto non succede nulla" è la stessa logica dietro la quale si paravano gli americani prima dell'11 settembre...

 

I Parà della Folgore e i Mangusta dell'EI in azione, in un video dell'emittente spagnola El Mundo. Molto interessante...soprattutto la diversa mentalità nell'approccio al combattimento di Americani e Italiani da una parte e truppe Afghane dall'altro (che la cronista iberica non esita a definire "intralcio")

http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad...p;vxChannel=Dal Mondo&vxClipId=2524_f69aefb2-5b4a-11de-8305-00144f02aabc&vxBitrate=300

 

Serve un pò di orecchio per lo spagnolo...semmai chiedete e vi traduco.

Ovviamente, quoto i vostri post!!! :adorazione:

 

Sai, pap, non è che qualcuno ha la memoria corta, c'è molto di più: ragiona sempre con la mentalità ante crollo del Muro di Berlino: per chi stava dalla parte dell'URSS, chiunque attacca gli "yankee" è proprio amico ed è da sostenere!!!

 

Aggiungo che, spesso e volentieri, anche chi, ancor prima, stava dalla parte di ... Hitler, ragiona alla stessa maniera!!!

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Evidentemente in Italia molti hanno la memoria corta...cortissima.

 

La logica del "qui da noi tanto non succede nulla" è la stessa logica dietro la quale si paravano gli americani prima dell'11 settembre...

 

I Parà della Folgore e i Mangusta dell'EI in azione, in un video dell'emittente spagnola El Mundo. Molto interessante...soprattutto la diversa mentalità nell'approccio al combattimento di Americani e Italiani da una parte e truppe Afghane dall'altro (che la cronista iberica non esita a definire "intralcio")

http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad...p;vxChannel=Dal Mondo&vxClipId=2524_f69aefb2-5b4a-11de-8305-00144f02aabc&vxBitrate=300

 

Serve un pò di orecchio per lo spagnolo...semmai chiedete e vi traduco.

Bel video, davvero; anche se l'atteggiamento delle truppe afghane, il cui comandante ad un certo punto vorrebbe lasciare il punto di osservazione per andare a bere il thé, la dice lunga sulle reali possibilità delle forze armate locali di lottare in modo adeguato contro i talebani...

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Il fatto è che la storia "tribale" dell'afghanistan permette di creare solo sparuti gruppi di guerriglieri e non un esercito nazionale come si sta facendo in Iraq, inoltre il governo ha meno soldi da spendere per armamenti e addestramento.

 

P.S. Il generale Italiano sembra ranieri sia d'aspetto che di voce, mi sa che siamo fritti.... :asd:

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Anche la Germania rinforza il proprio contingente in A-Stan

 

La Germania manda rinforzi in Afghanistan

 

Nella settimana in cui il segretario alla Difesa statunitense, Robert Gates, critica pesantemente la gestione della missione ISAF in Afghanistan, la Germania fa sapere di essere pronta ad ampliare il proprio impegno anche nel nord del paese. Benché questa ipotesi fosse stata categoricamente esclusa nei mesi scorsi, adesso, a seguito del ritiro dello sparuto contingente norvegese, il governo di Berlino sarebbe intenzionato ad inviare un piccolo reparto da combattimento ( Kampfverband) in una zona rimasta finora al di fuori della sua competenza.

 

La decisione di affidare l'incarico alla Germania sarebbe stata presa in seno all'amministrazione NATO, i cui vertici sono stati duramente attaccati per la loro inadeguatezza anche dall'ex numero uno della Bundeswehr (l'esercito tedesco) Karl Naumann, il quale, in una conferenza tenuta a Bruxelles, ha poi spronato il suo paese a fornire i rinforzi necessari alla buona riuscita dell'operazione. Se il deputato dell'SPD, Rainer Arnold, si dice sicuro che Berlino prenderà le redini del comando non appena, in luglio, i norvegesi saranno rientrati in patria, un portavoce del ministro della Difesa sembra tuttavia essere di parere opposto: " Non abbiamo ancora deciso", frena risentito. A chiarire i termini di una questione sulla quale ora dopo ora si infittisce il mistero, arriva il sottosegretario alla Difesa Thomas Kossendey (CDU), il quale smentisce che la decisione dalla NATO sia definitiva. " E' prematuro sostenere che la Quick Reaction Force sarà rilevata interamente dalla Germania", ha detto, allontanando così lo spettro del possibile cambiamento dei fini della missione tedesca, fino adesso limitata a compiti di ricognizione, pattugliamento e addestramento, non certo ad operazioni dal carattere offensivo.

 

Proprio sul mutamento della natura e della qualità del mandato così come previsto dal Bundestag, si concentrano ora gli interrogativi dei politici di maggioranza e opposizione, presi alla sprovvista dalla rivelazione dell'iniziativa fatta dall'autorevole esponente socialdemocratico al quotidiano Neue Passauer Presse. La mente torna infatti alla grossa discussione di qualche anno fa sull'impiego dei corpi speciali della KSK (Kommando SpezialKräfte), militari legati ai servizi segreti impegnati nel recupero di informazioni chiave, sul cui reale impegno è sempre calato il segreto di Stato. Impiegati dal 2001 al 2003 nella missione Enduring Freedom sotto il comando statunitense, sono tornati, secondo fonti giornalistiche, a vari intervalli nel nord dell'Afghanistan nel 2005 e poi di nuovo nel 2006. La effettiva utilità del loro compito non è però mai stata chiarita.

 

Così, per evitare di riaprire il dibattito sul carattere dell'operazione, già ampiamente bocciata da circa il 70% dei Tedeschi, i membri della Große Koalition mostrano per ora estrema prudenza. Stando tuttavia ad alcune indiscrezioni trapelate nelle ultime ore, la formale richiesta del segretario della NATO, Jaap De Hoop Scheffer, dovrebbe essere recapitata alla fine di gennaio alla cancelliera Angela Merkel, chee si sarebbe detta disposta ad approvare l'iniziativa che prevede un ulteriore impiego di 250 uomini, a fronte dei 3.200 già di stanza nel sud. Il tutto, però, senza modificare il mandato. E questa sarà la vera sfida.

da L'occidentale.it

 

Il Corriere.it parla in modo diverso

Afghanistan: la Germania inviera' altri 300 militari e aerei da ricognizione

 

BERLINO - Il governo tedesco inviera' in Afghanistan altri 300 militari e diversi aerei da ricognizione. La missione, che mira a contribuire al controllo dello spazio aereo afgano, comincera' il mese prossimo. (Agr)

 

Che velivoli ha attualmente schierato la Germania su quel teatro per il pattugliamento?

Edited by Hicks
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Io mi ricordo 30 persone che grazie all'addestramento gentilmente concesso dai talebani hanno fatto fuori 3000 persone nel cuor e dell'occidente e cambiato la storia contemporanea, ricordo gente addestrata nelle zone tribali che si è fatta saltare a londra e madrid ecc.

 

Direi che la lotta al terrorismo è una priorità eccome!

 

questo era vero alcuni anni fa. Al Qaeda in Afghanistan e', ad oggi, una 'multinazionale' del crimine cheavrebbe numerosi campi di addestramento e centri di attività sparsi in diversi paesi del mondo islamico. Secondo il Daily Times è presente anche in Somalia . Peraltro, gli ultimi attentati ricunducibili ad AlQaeda sono quelli di Madrid 2005 (e sulla cui matrice qualche dubbio c'e': "the length of time between the Madrid bombings and Abu Nayaf al-Afghani’s claim has cast doubt on its authenticity..[]...Other sources attribute the March 11 attacks to the group Abu Dujana Al-Afghani Ansar Al-Qaeda Europe, which appears be an alias for Abu Nayaf al-Afghani. A separate al-Qaeda linked organization, the Abu Hafs al-Masri Brigade, also declared responsibility for the Madrid attacks, and although it faces similar questions about the validity of its claims, it is generally regarded by authorities as having carried out the attacks").

 

http://www.tkb.org/MorePatterns.jsp?countr...P&year=2004

 

Ad oggi, si pensa che la leadership di al-Qā‘ida sia diventata geograficamente isolata e che essa abbia lasciato a dei gruppi di dirigenti locali la conduzione delle azioni terroristiche utilizzando il nome di al-Qā‘ida .

 

Comunque, ad oggi i fatti sono questi:

-Dal 2005 al 2006, il numero di attacchi suicidi, attacchi di fuoco diretto, e ordigni esplosivi improvvisati sono tutti cresciuti.

- Documenti di intelligence declassificati mostrano come i rifugi di al-Qāʿida, dei Talebani, di Haqqani Network e di Hezb-i-Islami sono cresciuti di quattro volte nell'ultimo anno in Afghanistan.

- La campagna in Afghanistan ha eliminato con successo i Talebani, ma ha avuto molto meno successo nel raggiungere l'obiettivo primario di assicurare che al-Qāʿida non potesse più operare in Afghanistan. Questa teoria si è però indebolita negli ultimi mesi , poiché sia con l'uccisione di Benhazir Butto in Pakistan (attentato quasi disperato e senza la classica organizzazione suicida) e qualche attentato in Nordafrica, al-Qāʿida sembra perdere sempre più terreno sia nella propria regione d'origine, sia nelle cellule che nel 2001-2003 erano dislocate in Europa dove non si è più verificato nessun attentato.

 

Detto ciò, se lo scopo, attuale, di questa invasione e' 'combattere il regime Talebano', e' una guerra persa in partenza: ad oggi, i Talebani (dopo avere proibito nel 2000 la coltivazione di oppio, che portò a riduzioni del 90% della produzione) sono diventati i protettori dei contadini che lo coltivano: il 90% della produzione mondiale di oppio e' afghana, oppio che viene inviato in Russia e Usa per essere trasformato in eroina (assicurando un florido commercio ad un paese poverissimo) mentre la popolazione, a dispetto degli sforzi umanitari, vede sempre peggio Karzai e il suo governo, visto come corotto e inefficante.

 

Detto cio', 'combattere i Talebani' significa davvero cercare di svuotare il mare col secchio: essendo non una etnia, ma una 'way of life' (il talebano e' chi studia nelle scuole coraniche, e segue certi precetti: potrei esserlo anche io), non vi e' nessuna possibilita' MILITARE di vittoria, se non ammazzarli tutti, il che e' impossibile.

 

E ritorniamo alle mie domande iniziali:

 

- qual'e' la strategia attuale?

 

- OGGI, perchè l'Italia combatte in Afghanistan, e per ottenere cosa, sul piano internazionale?

 

 

ps: sono abbastanza stufo delle osservazioni di Pap e Picpus, che riportano sempre chi non la pensa come loro al 'nemico degli USA' , 'amico di Hitler', 'comunista' ecc. Mi piacerebbe avere, visto che mi pare di non avere a che fare con degli stupidi, un poco di informazioni, se disponibili, o di punti di vista, i quali mi sembrano abbastanza appiattiti, invece, sulle versioni ufficiali. Se il vostro pensiero e' in linea con quello dei governi, va benissimo: non mi sembra il caso, pero', di insultare chi ha punti di vista diversi, fermo restando che, mi pare, le mie opinioni possono certamente essere messe in discussione, ma sono sempre argomentate.

Grazie.

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Io mi ricordo 30 persone che grazie all'addestramento gentilmente concesso dai talebani hanno fatto fuori 3000 persone nel cuor e dell'occidente e cambiato la storia contemporanea, ricordo gente addestrata nelle zone tribali che si è fatta saltare a londra e madrid ecc.

 

Direi che la lotta al terrorismo è una priorità eccome!

 

questo era vero alcuni anni fa. Al Qaeda in Afghanistan e', ad oggi, una 'multinazionale' del crimine cheavrebbe numerosi campi di addestramento e centri di attività sparsi in diversi paesi del mondo islamico. Secondo il Daily Times è presente anche in Somalia . Peraltro, gli ultimi attentati ricunducibili ad AlQaeda sono quelli di Madrid 2005 (e sulla cui matrice qualche dubbio c'e': "the length of time between the Madrid bombings and Abu Nayaf al-Afghani’s claim has cast doubt on its authenticity..[]...Other sources attribute the March 11 attacks to the group Abu Dujana Al-Afghani Ansar Al-Qaeda Europe, which appears be an alias for Abu Nayaf al-Afghani. A separate al-Qaeda linked organization, the Abu Hafs al-Masri Brigade, also declared responsibility for the Madrid attacks, and although it faces similar questions about the validity of its claims, it is generally regarded by authorities as having carried out the attacks").

 

http://www.tkb.org/MorePatterns.jsp?countr...P&year=2004

 

Ad oggi, si pensa che la leadership di al-Qā‘ida sia diventata geograficamente isolata e che essa abbia lasciato a dei gruppi di dirigenti locali la conduzione delle azioni terroristiche utilizzando il nome di al-Qā‘ida .

 

Comunque, ad oggi i fatti sono questi:

-Dal 2005 al 2006, il numero di attacchi suicidi, attacchi di fuoco diretto, e ordigni esplosivi improvvisati sono tutti cresciuti.

- Documenti di intelligence declassificati mostrano come i rifugi di al-Qāʿida, dei Talebani, di Haqqani Network e di Hezb-i-Islami sono cresciuti di quattro volte nell'ultimo anno in Afghanistan.

- La campagna in Afghanistan ha eliminato con successo i Talebani, ma ha avuto molto meno successo nel raggiungere l'obiettivo primario di assicurare che al-Qāʿida non potesse più operare in Afghanistan. Questa teoria si è però indebolita negli ultimi mesi , poiché sia con l'uccisione di Benhazir Butto in Pakistan (attentato quasi disperato e senza la classica organizzazione suicida) e qualche attentato in Nordafrica, al-Qāʿida sembra perdere sempre più terreno sia nella propria regione d'origine, sia nelle cellule che nel 2001-2003 erano dislocate in Europa dove non si è più verificato nessun attentato.

 

Detto ciò, se lo scopo, attuale, di questa invasione e' 'combattere il regime Talebano', e' una guerra persa in partenza: ad oggi, i Talebani (dopo avere proibito nel 2000 la coltivazione di oppio, che portò a riduzioni del 90% della produzione) sono diventati i protettori dei contadini che lo coltivano: il 90% della produzione mondiale di oppio e' afghana, oppio che viene inviato in Russia e Usa per essere trasformato in eroina (assicurando un florido commercio ad un paese poverissimo) mentre la popolazione, a dispetto degli sforzi umanitari, vede sempre peggio Karzai e il suo governo, visto come corotto e inefficante.

 

Detto cio', 'combattere i Talebani' significa davvero cercare di svuotare il mare col secchio: essendo non una etnia, ma una 'way of life' (il talebano e' chi studia nelle scuole coraniche, e segue certi precetti: potrei esserlo anche io), non vi e' nessuna possibilita' MILITARE di vittoria, se non ammazzarli tutti, il che e' impossibile.

 

E ritorniamo alle mie domande iniziali:

 

- qual'e' la strategia attuale?

 

- OGGI, perchè l'Italia combatte in Afghanistan, e per ottenere cosa, sul piano internazionale?

ps: sono abbastanza stufo delle osservazioni di Pap e Picpus, che riportano sempre chi non la pensa come loro al 'nemico degli USA' , 'amico di Hitler', 'comunista' ecc. Mi piacerebbe avere, visto che mi pare di non avere a che fare con degli stupidi, un poco di informazioni, se disponibili, o di punti di vista, i quali mi sembrano abbastanza appiattiti, invece, sulle versioni ufficiali. Se il vostro pensiero e' in linea con quello dei governi, va benissimo: non mi sembra il caso, pero', di insultare chi ha punti di vista diversi, fermo restando che, mi pare, le mie opinioni possono certamente essere messe in discussione, ma sono sempre argomentate.

Grazie.

1) Non ritengo che quelli da te elencati come "fatti", prescindendo dalla considerazione se l'analisi condotta sia corretta o meno, debbano portare, come conseguenza, al venir meno dell'attuale impegno della Nato (e l'Italia è un membro della Nato ed IN TALE QUALITA' è, anche, da inquadrare il suo intervento) in Afghanistan, che considero senza alternative (che non mi pare tu stesso abbia indicato).

 

2) L'antiamericanismo per principio (come, in politica interna, l'antiberlusconismo per principio) sono delle posizioni che ciascuno è libero di assumere e di sostenere; non penso di insultare nessuno (e sicuramente non è nelle mie intenzioni), quando faccio rilevare che il pensiero che emerge dai suoi interventi, A MIO PARERE, è individuabile in tale, peraltro diffusa, anche se da me, ovviamente, non condivisa, posizione!

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ps: sono abbastanza stufo delle osservazioni di Pap e Picpus, che riportano sempre chi non la pensa come loro al 'nemico degli USA' , 'amico di Hitler', 'comunista' ecc. Mi piacerebbe avere, visto che mi pare di non avere a che fare con degli stupidi, un poco di informazioni, se disponibili, o di punti di vista, i quali mi sembrano abbastanza appiattiti, invece, sulle versioni ufficiali. Se il vostro pensiero e' in linea con quello dei governi, va benissimo: non mi sembra il caso, pero', di insultare chi ha punti di vista diversi, fermo restando che, mi pare, le mie opinioni possono certamente essere messe in discussione, ma sono sempre argomentate.

 

Senti Madmike, se ti risenti per i miei interventi (a margine di un commento di un'altro utente) vuol dire che hai la coda di paglia...

 

COMUNQUE IO NON MI SONO MAI RIFERITO A TE, DIRETTAMENTE O MENO, NEI TERMINI DA TE INDICATI.

NON SONO USO NE' INSULTARE LA GENTE NE' TANTO MENO APPIATTIRMI SU POSIZIONI UFFICIALI SENZA ARGOMENTARE (basti vedere quello che ho dovuto scrivere riguardo alle intercettazioni).

 

Tu scrivi delle cose: libero di farlo....è però altrettanto legittimo che io possa scrivere che in Italia c'è gente che ha la memoria corta.

 

Se ti senti chiamato in causa per ciò che hai scritto precedentemente il problema è solo tuo....in ogni caso non è un insulto.

Edited by paperinik
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Invito tutti alla calma, e l'invito si estende anche a lasciar perdere le proprie ragioni personali che vanno a scapito della leggibilità del forum, per discutere quanto più serenamente possibile anche degli argomenti più spinosi.

 

Chi non ce la fa a distinguere il bene del piano della discussione da quello personale, può tranquillamente rivolgersi agli interessati via MP, ragion percui alimentare una critica sul forum, sebbene possa sembrare lecito rispondere, può venire gestita dallo stesso interessato come meglio crede, e che se ne assume la responsabilità anche in vista di provvedimenti da parte del moderatore di turno, qualora lo ritenga necessario.

 

Paperinik, l'invito a non urlare, per quanto possa sembrare fastidioso ti è dovuto, in quanto alzare la voce "simbolicamente" è irritante in tutti i contesti del forum, ed alimenta i flame.

 

A tutti gli altri posso solo domandare di rimanere in tema.

 

Grazie

Edited by -{-Legolas-}-
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1) Non ritengo che quelli da te elencati come "fatti", prescindendo dalla considerazione se l'analisi condotta sia corretta o meno, debbano portare, come conseguenza, al venir meno dell'attuale impegno della Nato (e l'Italia è un membro della Nato ed IN TALE QUALITA' è, anche, da inquadrare il suo intervento) in Afghanistan, che considero senza alternative (che non mi pare tu stesso abbia indicato).

 

2) L'antiamericanismo per principio (come, in politica interna, l'antiberlusconismo per principio) sono delle posizioni che ciascuno è libero di assumere e di sostenere; non penso di insultare nessuno (e sicuramente non è nelle mie intenzioni), quando faccio rilevare che il pensiero che emerge dai suoi interventi, A MIO PARERE, è individuabile in tale, peraltro diffusa, anche se da me, ovviamente, non condivisa, posizione!

 

 

1_ e chi dice che il nostro impegno debba venire meno? scusa, ma allora probabilmente mi sono spiegato male: io chiedo solo che, giunti al 18 giugno 2009, si capisca QUALE e' lo scopo della missione. Aiuti Umanitari? sostegno al governo Karzay? Caccia a BinLaden e compagnia cantante? Perche', per le cose evidenziate, mi pare che allo stato non ci sia una strategia comprensibile.

 

2- ti sfido :rotfl::rotfl: a trovare nel mio post dell'Antiamericanismo: sono a volte critico, ma come penso si possa visti anche gli imprescindibili rapporti che abbiamo con gli USA. ANTI o CONTRO, mai. Non e' proprio nel mio modo di fare.

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Paperinik, l'invito a non urlare, per quanto possa sembrare fastidioso ti è dovuto, in quanto alzare la voce "simbolicamente" è irritante in tutti i contesti del forum, ed alimenta i flame.

Nessun fastidio....rilievo correttissimo.

Non volevo urlare, volevo sottolineare....avrei dovuto farlo in altro modo.

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