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Satellite US193


-{-Legolas-}-

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@Siberia: mi sembra fuori luogo la possibilità che possa esserci del materiale fissile nucleare sul satellite, qualsiasi nazione sufficientemente dotata, potrebbe rilevare le radiazioni nell'atmosfera dopo il rientro e smascherare l'arcano. Vedi tu se la Russia sbraita dopo l'abbattimento che ci sono particelle radioattive nell'atmosfera.

 

Secondo il documento del 1996 di cui ho postato il link i satelliti orbitanti intorno alla terra non usano più pile a combustibile nucleare, fatto salvo per 42 satelliti sovietici della serie RORSAT....

 

@ dominus: non sono un fisico e nemmeno un ingegnere, però mi pare di aver capito che i generatori sui satelliti non sono esattamente dei reattori nucleari, ma qualcosa di simile alle batterie e che usano uranio meno arricchito, per cui potrebbero essere meno schermati; aspetto qualcuno più esperto che precisi meglio la questione.

Modificato da lender
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Le pile atomiche sono generatori nucleari a tutti gli effetti.

Che poi siano una versione "micro" di un reattore nucleare, alla fine il principio con cui funzionano è simile.

Queste pile utilizzano materiali che hanno una massa e una compattezza (direi per definizione...) tali che è molto facile che finiscano al suolo.

In ogni caso solo i sovietici/russi hanno in linea satelliti con questi generatori.

 

I satelliti occidentali sono meno assetati di energia e campano con pannelli solari e accumulatori tradizionali.

 

========

 

Non c'è dubbio alcuno che le probabilità che un pezzo di US193 giunga a terra sono bassine, che faccia danni sono infinitesimali.

L'idrazina, in particolare, difficilmente supererà il rientro e in questo contesto il pericolo contaminazione è ZERO.

Ricordo che l'idrazina è usata su tutti gli F-16, ed è una componente ad alto rischio. Non per questo si abbattono gli F-16 quando il pilota deve eiettarsi...

 

Quanto alle prestazioni reali dello Standard SM3 bisogna stare attenti a una cosa: il missile è stato testato fino a 100 miglia di quota (160 km) semplicemente perchè queste erano le specifiche richieste. Di qui nasce il fatto che le "schede tecniche" riportino 160 km.

 

Ma qui non parliamo di missili che si muovono in una vera e propria atmosfera: se riesci a sparare un missile a 160 km di altezza, significa che puoi andare ben oltre. Anche solo per inerzia.

Quindi bisogna esaminare le capacità di tutto il sistema (tracking e gestione intercettazione) e queste capacità sinora sono state testate fino a 160 km di altezza perchè queste erano le specifiche richieste e quindi non aveva senso spendere soldi per testare e validare capacità non richieste. In altre parole: se ti affido un contratto per consegnare un pacco a Milano in 24 ore, tu lo porti in 24 ore. Ma nulla vieta che tu possa farlo in 6 ore, se volessi.

Spero di essere stato chiaro.

 

Quanto alle ragioni per cui gli USA fanno questo tentativo, le dimostrazioni di forza non c'entrano un fico secco.

 

Gli USA hanno dimostrato con l'ASAT che se vogliono costruiscono un sistema di intercettazione satellitare pratico e spendibile.

Le capacità della NASA sono tali che nessuno ha dubbio che se sono riusciti a intercettare una cometa a 133 MILIONI DI KM DALLA TERRA (programma DEEP IMPACT) possono intercettare qualsiasi satellite in orbita come e quando vogliono (è solo questione di costi).

 

Allo stesso modo, il sistema STANDARD SM3 ha già dimostrato le sue capacità nei test anti-missile, fino a 160 km di quota, perfettamente in linea con le esigenze per cui è stato progettato, e la potenzialità di un simile sistema - che non scordiamolo: è imbarcato - è già evidente.

 

La ragione è ben altra:

 

the Missile Defense Agency had invested a total of $7,012,400,000 in AEGIS ballistic missile defense,

 

Questa è l'occasione per dare un importante avvallo alle impressionanti cifre che si sono spese per questo e per altri programmi ABM, per dire: "ecco come abbiamo speso i vostri soldi".

 

Questa è la ragione principale.

 

E ovviamente, unendo l'utile al dilettevole, ne esce fuori anche una buona dimostrazione delle capacità ABM che non guasta come messaggio a qualche nazione un po' troppo bellicosa, un po' di pubblicità favorevole per Bush che se la può spendere a favore della sua presidenza (e di una continuità sulla stessa linea) e per le forze armate in generale.

 

Ma tutto questo deve interessare fino a un certo punto.

 

Quello che va sottolineato è, laddove il tentativo abbia successo, che stiamo parlando di un intercettore (il LEAP) che risale agli anni '80 come studio e progettazione. Da allora sono passati oltre 20 anni di sviluppo tecnologico, il che lascia immaginare quali saranno le potenzialità dei sistemi ABM che potranno essere dispiegati nel prossimo futuro.

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Gianni, anche se è difficile prevedere le traiettorie degli oggetti che solcano il sistema solare; la Nasa ha reali capacità operative di colpire un'eventuale asteroide malintenzionato? :adorazione:

Scusate se vado un pò OT :adorazione:

 

 

Dipende dal preavviso che dà l'asteroide.

 

Se il tempo di preavviso è sufficiente, la NASA non avrebbe poi troppe difficoltà tecniche nel montare un "intercettore" su un vettore spaziale e lanciarlo su una traiettoria che lo porti a collidere l'asteroide.

 

Ma il discorso è un altro. Un asteroide ha una massa considerevole (o comunque, quello che ci preoccupa è un asteroide con una massa considerevole) e una velocità molto elevata, anche di decine di km/sec.

 

Là fuori c'è roba che ha diametri che arrivano anche a 900 km e velocità di 18 km/s... come accidenti lo fermi o lo fai deviare un affare del genere?

 

Certo non basta una collisione con un intercettore che pesa qualche decina di chilogrammi e nemmeno qualche centinaio di chilogrammi.

 

Non ho idea se un'esplosione nucleare da qualche decina di megatoni potrebbe riuscire a deviare la corsa di un grosso asteroide, ma anche se questo fosse possibile, capirai che mettere una testata nucleare su un vettore spaziale e farla esplodere nell'istante corretto, diventa un problema ben più grosso di un semplice intercettore costituito da un blocco unico di massa.

 

Non abbiamo testate nucleari così potenti, bisognerebbe poi progettare una "carrozza" adeguata per ospitarla sul vettore, bisognerebbe calcolare bene il momento dell'esplosione...

 

No, non credo che la NASA o chiunque altro abbiano oggi la capacità di intervenire nei confronti di un grosso asteroide in rotta di collisione con la Terra, a meno di non disporre di un tempo di preavviso valutabile in molti mesi.

E' difficile però che si abbia un simile tempo di preavviso.

Gli asteroidi non sono certo rilevati da radar, ma otticamente.

Di solito, se si ha la fortuna che riflettono la luce del sole, si scoprono con la comparazione fotografica: si alternano velocemente delle foto di un quadrante di spazio, scattate a una certa distanza temporale una dall'altra, e se c'è qualcosa che lampeggia quello è l'asteroide , atteso che lo sfondo stellare resta fisso.

E' un sistema che non dà garanzie di scoperta, nè di scoperta sufficientemente lontana.

 

;-)

Modificato da Gianni065
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Grazie Gianni :adorazione: La Tua preparazione non ha limiti. In Effetti, la Nasa non ha neanche capacità di monitorare contemporaneamente le aree delicate in prossimità della del sistema solare, penso che i progetti nel cassetto ci siano; ma mancano come sempre i fondi :pianto:

asteroide.jpg:unsure:

Modificato da Blue sky
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Dulcis in fundo, l'idrazina è tossica per gli animali acquatici.

 

I pescetti del pacifico dovrebbero essere i più preoccupati.

 

Comunque interessante questa scheda, vedo che l'idraziana evapora a 20°C e s'incendia a 38°C, sta a vedere che US193 esplode sotto l'effetto di una tonnellata d'idrazina prima di essere acciuffato da SM3.

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Potrebbe trovarsi in un contenitore altamente protettivo e che potrebbe rietrare in atmosfera senza bruciarsi e poi fare un bel patatrek all'impatto con il suolo.

 

Satellite Shoot-Down Attempt To Be Feb. 21: Report

 

AGENCE FRANCE-PRESSE

 

WASHINGTON - The United States will take its first shot at an out-of-control spy satellite on Feb. 21, trying to knock it into the sea before it crashes to Earth, possibly causing damage, CNN news reported Feb. 18. ..

L'articolo intero è a pagamento

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Colpito da un missile il satellite impazzito

Il dipartimento della Difesa statunitense ha annunciato che un missile lanciato da un’unità navale ha colpito il satellite spia che rischiava di precipitare sulla terra. A quanto ha specificato il Pentagono, un missile SM 3, nato per abbattere missili balistici ed appositamente modificato, è stato lanciato dall’ incrociatore "Lake Erie". Obbiettivo era il serbatoio del satellite, pieno di carburante altamente tossico, in orbita a 247 chilometri dalla Terra. Per un comunicato ufficiale della Difesa USA è troppo presto per concludere che l’ operazione è andata a buon fine. «Una rete di sensori piazzati a terra, in aria e nello spazio conferma che i militari USA hanno intercettato il satellite non funzionante del National Reconnaissance Office prima del suo ingresso nell’atmosfera terrestre. - specifica la nota - La conferma che il serbatoio del carburante è andato in pezzi dovrebbe essere disponibile entro 24 ore». Tuttavia fonti ufficiose militari dicono che con ogni probabilità il serbatoio del satellite è stato centrato. «Ci sono valide indicazioni per cui il serbatoio del carburante sarebbe stato colpito perché c’è stata un’esplosione» riferisce una delle fonti militari. Grande come uno scuolabus, il satellite era stato lanciato nello spazio alla fine del 2006, ma poco tempo dopo aveva cessato di funzionare e non rispondeva più ai comandi. Secondo il Pentagono, esisteva il rischio di una caduta del satellite sulla terra entro i primi di marzo, con conseguente pericolo di avvelenamento a causa del combustibile che aveva a bordo.

La nota del pentagono chiarisce che Il missile SM-3 è stato lanciato dalla "Lake Erie" nel Pacifico alle 22.26 locali, ossia alle 5.26 italiane di questa mattina. Dopo tre minuti dal lancio il missile ha incrociato il satellite cha viaggiava a 17ila miglia all’ ora in orbita polare. Poichè il satellite volava ad una quota relativamente bassa i tempi di ricaduta in atmosfera dei detriti saranno piuttosto rapidi e, come specifica il Pentagono, «la maggior parte dei rottami brucerà con l’attrito con gli strati più densi dell’ atmosfera nell’ arco di 24-48 ore, ma alcuni frammenti potrebbero rientrare in atmosfera nel giro di una quarantina di giorni».

La "Lake Erie" ed altre due unità della U.S. Navy erano state specificamente modificate per l’ operazione, messa in piedi urgentemente dalla marina USA nel mese di gennaio. Il costo finale del missile SM-3 specificamente modificato si è aggirato intorno ai 10 milioni di dollari, mentre l’intero costo del progetto ha toccato i 30 milioni di dollari.

http://www.dedalonews.it/it/index.php/02/2...lite-impazzito/

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Ho una domanda, la quale a sua volta porta ad un mio dubbio molto molto più generale:

Il lancio riuscito di questo missile ci dice che sono state sviluppate armi in gradi di colpire anche dei satelliti artificiali? Questo potrebbe portare ad una escalation nella corsa agli armamenti spaziali visto che anche la Cina l'anno scorso lanciò un missile per colpire un suo satellite?

Questo mi porta anche a chiedervi: Quanto sono vulnerabili i satelliti artificiali? E' un tema importante visto come quasi tutti i sistemi vitali per un esercito ormai si basano sul GPS. Questi satelliti possono essere colpiti? Quali contromisure esistono per questo rischio?

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Ho una domanda, la quale a sua volta porta ad un mio dubbio molto molto più generale:

Il lancio riuscito di questo missile ci dice che sono state sviluppate armi in gradi di colpire anche dei satelliti artificiali?

 

Da parte del Governo degli USA no, cioè non attualemente.non è un segreto che in passato abbiano svipuppato l'ASAT, mai entrato in servizio.

 

Questo gia dovrebbe chiarirti che non c'è un'escalation di armi. La Cina ha effettuato un test militare, e zitta zitta ha fatto quello che voleva. Gli USA hanno eseguito un'operazione tecnica da manuale, ai fini della sicurezza di chiunque, e ne hanno comunicato intenzioni e modi a tutto il mondo, Cina compresa, per settimane. Se la Cina facesse altrettanto mi stupirei.

 

Questo potrebbe portare ad una escalation nella corsa agli armamenti spaziali visto che anche la Cina l'anno scorso lanciò un missile per colpire un suo satellite?

 

No, a parer mio no.

 

Questo mi porta anche a chiedervi: Quanto sono vulnerabili i satelliti artificiali? E' un tema importante visto come quasi tutti i sistemi vitali per un esercito ormai si basano sul GPS. Questi satelliti possono essere colpiti? Quali contromisure esistono per questo rischio?

 

I satelliti stanno normalmente in orbite doppie a quella alla quale è stato colpito lo US193.

 

Fin li ci sono arrivati solo i cinesi, bisognerebbe dunque chiedere a loro che intenzioni hanno.

 

Normalmente gli USA ad esempio hanno decine di satelliti militari, si appoggiano alla rete GPS e i satelliti civili possono all'occorrenza costituire un backup del network delle comunicazioni.

 

Il sistema va in crisi se vi si rivolge un attacco in massa tale da colpire la maggioranza dei satelliti USA. Un attacco limitato, è puro autolesionismo.

 

Sono troppi per l'esiguo numero di vettori attualmente disponibili ai cinesi.

 

E poi i satelliti devono per ora, sorvolare il territorio cinese, che seppur vasto è comunque una limitazione.

Modificato da -{-Legolas-}-
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Non posso che concordare con Dominus,e nel frattempo dissentire con Legolas.

 

Dire che il satellite è stato abbattuto per "motivi di sicurezza", per me, significa dimostrarsi un pò troppo ingenui.

L'idrazina è infiammabile, ed il satellite non è stato progettato per il rientro con l'atmosfera.

 

Vi lascio immaginare, quindi, cosa ne rimarrebbe dopo il contatto con la massa gassosa che avvolge il nostro pianeta.

 

Invece, come precisato prima, mi sembra molto più giustificabile la tesi che questa operazione sia una sorta di "test pubblicitario" per rendere conto delle enormi cifre coinvolte nello sviluppo dei sistemi per la difesa da missili balistici.

 

Quanto all'escalation militare, non ne esiste una vera e propria, ma è un dato di fatto che sempre più sistemi vengono progettati per offendere altri sistemi nello spazio e dallo spazio, e questi lavori teorici vengono costellati da continui lanci di missili balistici (che sfruttano, durante la loro parabola, gli strati più alti della nostra atmosfera), vettori spaziali, satelliti, cosmonauti; certo non siamo ai livelli della guerra fredda (non ci sarebbero nemmeno i fondi per applicare una simile rivalità), ma la non-militarizzazione dell'orbita terrestre, difesa a voce alta dalle stesse potenze che si rincorrono in questi mesi, è diventata una vuota dichiarazione di facciata.

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Non posso che concordare con Dominus,e nel frattempo dissentire con Legolas.

 

Dire che il satellite è stato abbattuto per "motivi di sicurezza", per me, significa dimostrarsi un pò troppo ingenui.

...

 

Io ho solo detto sicurezza.

 

Non ho detto che non si tratti si sicurezza nazionale USA ad esempio... ;)

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