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Conflitto Israelo-Palestinese - Discussione Ufficiale


Berkut

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Ma, l'alternativa qual'è? Ammazzarli tutti?

L'unica opzione (senza alternative di sorta!) è agire come l'umanità ha sempre operato, da millenni, in presenza di mostri umani, ad esempio, contro i nazisti!

 

EDIT

 

Intruder non avevo letto il Tuo messaggio, ma noto la straordinaria identità di pensiero!

Edited by picpus
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l'alternativa è l'esistenza delle due nazioni. il problema è che gli arabi (ho usato arabi di proposito e non palestinesi) non vogliono una delle due nazioni, al contrario degli israeliani. conseguentemente, il problema è insormontabile.

Edited by vorthex
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@ Vorthex: hai ragione, però è divertente uguale :asd

 

Sempre @ Vorthex: il problema maggiore è che Hamas non vuole la pace perchè, semplicemente, non gli conviene. Alcuni palestinesi sarebbero anche disposti a trattare ma, ripeto, non Hamas.

 

Hamas è un po come Hezhbollah (non a caso tutte e due le organizzazioni rispondono allo stesso padrino): hanno ragione di esistere solo se rimane lo stato di guerra permanente con Israele. Se esistesse un vero stato palestinese, se il governo libanese riuscisse a controllare tutto il proprio territorio, che ragione avrebbero Hamas e Hezhbollah di esistere? Pensioni, strade, stipendi, ci penserebbero i governi libanesi e palestinesi.

Se ci fosse la pace perchè mai dovrebbero esistere delle organizzazioni paramilitari destinate a fare la guerra ad un nemico che non è più nemico?

Al massimo potrebbero diventare dei semplici partiti politici, ma volete mettere la perdita di prestigio, di potere e di soldi rispetto a quello che Hamas ed Hezbollah sono oggi.

Lo sapete con che scusa Hezbollah ha continuato ad esistere dopo che, a seguito del ritiro Israeliano dal Libano, era venuta meno la tanto sbandierata ragione d'esistenza dell'organizzazione, cioè il liberare il territorio libanese dagli ebrei?

Il fatto che gli israeliani occupano ancora un fazzoletto di territorio (pochi km quadrati) di cui non è ben chiaro, dai trattati internazionali, se sia libanese o israeliano. Siccome su quel fazzoletto di terra ci stanno alcune fattorie israeliane e zero ripeto zero libanesi, Israele, giustamente secondo me, lo considera proprio territorio nazionale

 

Paragone provocatorio: quale altra organizzazione conoscete che opera all'interno di uno stato, fino a diventare una sorta di stato nello stato che riscuote le tasse, paga degli stipendi, fornisce servizi alla popolazione e dispone di discrete capacità militari (sopratutto fino a 15 anni fa)?

L'unica cosa che cambia è il fine: politico per gli arabi, **** per ......

Edited by Rick86
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Il fatto che gli israeliani occupano ancora un fazzoletto di territorio (pochi km quadrati) di cui non è ben chiaro, dai trattati internazionali, se sia libanese o israeliano. Siccome su quel fazzoletto di terra ci stanno alcune fattorie israeliane e zero ripeto zero libanesi, Israele, giustamente secondo me, lo considera proprio territorio nazionale

se non erro è addirittura siriano il fazzoletto di terra :asd:

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Guest intruder

In realtà la faccenda delle cosiddette fattorie di Sheba è aperta, il territorio è stato assegnato al libano nel 1948, ma sempre rivendicato dalla Siria.

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L'unica opzione (senza alternative di sorta!) è agire come l'umanità ha sempre operato, da millenni, in presenza di mostri umani, ad esempio, contro i nazisti!

 

EDIT

 

Intruder non avevo letto il Tuo messaggio, ma noto la straordinaria identità di pensiero!

 

Paragonare Hamas al Nazismo mi sembra eccessivo. Il potenziale militare dei due non è paragonabile e quindi direi che non è neppure proponibile l'idea che vi si applichi lo stesso metodo risolutivo.

Se ammazzo un Palestinese che per caso passava a pochi metri da dove è caduta la bomba che ho sganciato ho commesso lo stesso crimine che ha commesso un terrorista che ha tirato un razzo e a ucciso un Israeliano. Si tratta sempre di OMICIDIO, non dimentichiamolo!

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Se ammazzo un Palestinese che per caso passava a pochi metri da dove è caduta la bomba che ho sganciato ho commesso lo stesso crimine che ha commesso un terrorista che ha tirato un razzo e a ucciso un Israeliano. Si tratta sempre di OMICIDIO, non dimentichiamolo!

Nonostante in alcune cose mi trovi daccordo in questa devo dissentire: un conto è se il pilota israeliano ammazza un palestinese che passava a pochi metri da dove è caduta la bomba (obiettivo militare) un conto è se il terrorista tira un razzo con lo scopo di ammazzare l'israeliano che passava per strada (obiettivo terroristico).

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Se ammazzo un Palestinese che per caso passava a pochi metri da dove è caduta la bomba che ho sganciato ho commesso lo stesso crimine che ha commesso un terrorista che ha tirato un razzo e a ucciso un Israeliano. Si tratta sempre di OMICIDIO, non dimentichiamolo!

ma anche NO!

 

il terrorista uccide VOLONTARIAMENTE i civili, l'aviatore israeliano no. è una bella differenza che sta alla base della differenza morale tra i terroristi ed Israele.

 

 

piuttosto, vorrei sapere se questi circa 300morti dichiarati siano tutti donne e bambini, rigorosamente proletari (altrimenti i comunisti non li piangono manco se li paghi), o persone che facevano parte di Hamas.

Edited by vorthex
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Circa 170 sono cadetti della locale accademia di polizia, controllata de facto da hamas. In pratica è l'accademia militare del movimento terroristico, dove ne formano i quadri.

So anche che hanno colpito al confine egiziano, per distruggere i tunnel che i palestinesi usano per importare armi a gaza.

 

Purtroppo è difficile distinguere delle informazioni oggettive dal can can mediatico che stanno facendo ora sulle tv

Edited by Rick86
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Secondo me il punto è sempre quello. Io sostengo che un intervento militare sia più lesivo che altro. Pioveranno sempre più razzi nei territori israeliani finché Israele non tenderà una mano alle autorità palestinesi. La comunità internazionale dovrebbe impegnarsi a inviare risorse per sgominare questi gruppi terroristici. In Italia come abbiamo fatto per distruggere il terrorismo rosso e nero che insanguinava le città? Indagini, processi, condanne. Secondo me è così che si risolve il problema, non bombardando le case.

 

Israele non bombarda case, distrugge obiettivi....cosa ben diversa.

 

Israele è l'unica democrazia di tutto il Medio Oriente e da tale si comporta. Essa è stata (ripetutamente) attaccata e adesso si difenfe.

Tendere la mano non è servito a nulla (e Israele lo ha fatto), adesso si prepara a ripulire Gaza nel modo più radicale. Fra l'altro agli Israeliani (ebrei, sionisti, chiamali come vuoi) vanno riconosciuti due caratteri: la perseverenza e la la capacità di soffrire.

 

Adesso hanno deciso di rendere inoperativo Hamas e fino a che non ci riusciranno non si fermeranno, a costo di subire attacchi terroristici (che tanto subiscono comunque) o passare per carnefici (che tanto ci passano lo stesso).

 

Tanto per i comunisti e gli arabi di mezzomondo Israele è sempre il Lupo cattivo....

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Dal pericolo sito comunista della bbc, ecco i veri obiettivi dei perfidi ebrei al soldo degli imperialisti americani.....

 

Il primo giorno si è trattato di un attacco a sorpresa contro le caserme della polizia di hamas a gaza.

Most of those killed were policemen in the Hamas militant movement,

 

Hanno poi colpito case e sedi di hamas e delle sue forze di sicurezza:

missiles struck security compounds and militant bases

 

Hamas said all of its security compounds in Gaza were destroyed by the air strikes, which Israel said hit some 40 targets.

 

A Hamas police spokesman, Islam Shahwan, said one of the Israeli raids targeted a police compound in Gaza City where a graduation ceremony for new personnel was taking place.

 

At least a dozen bodies of men in black uniforms were photographed at the Hamas police headquarters in Gaza City.

 

A BBC journalist in Gaza City said a Hamas-run security and prison compound was hit by at least three missiles on Sunday morning.

 

E poi, nel secondo giorno, si sono dedicati ai tunnel che hamas usa per contrabbandare armi

 

Israel has bombed supply tunnels in the southern Gaza Strip in a second day of intense air raids aimed at forcing Hamas militants to halt rocket fire.
Edited by Rick86
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... nonché per quelli del forum!!!

 

quindi se lui non la pensa come te è un comunista a prescindere eh??

In un post tra le righe pare quasi che gli si dia dell' "amico dei terroristi"

 

Vivi complimenti a tanti

 

Se Magno smette di postare ha tutte le ragioni del mondo

 

Sulla questione medio orientale non mi esprimo... è talmente complessa, articolata e secolare che dovrei mettermi a studiarsi su, e confesso che l'argomento non mi attira più di tanto

Edited by Leviathan
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piantatela immediatamente!

 

@Lev: non sei stato chiamato in causa, non avrai mica la coda di paglia??? nessuno ti ha affidato la difesa di Magno, se si sente ostacolato o non vuole più intervenire può benissimo rivolgersi alla moderazione. inoltre, se non sei interessato all'argomento, mi chiedo come mai ci hai scritto sopra.

 

@Picpus: vediamo di non fare il solito teatrino comunisti vs. resto del mondo. non faremo sconti per nessuno se le cose continuano.

 

in ogni caso, non è un offesa ma un dato di fatto che gli ambienti di estrema sinistra, ma anche di estrema destra, siano filo-terroristi ed anti-semiti.

Edited by vorthex
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...

@Picpus: vediamo di non fare il solito teatrino comunisti vs. resto del mondo. non faremo sconti per nessuno se le cose continuano.

 

in ogni caso, non è un offesa ma un dato di fatto che gli ambienti di estrema sinistra, ma anche di estrema destra, siano filo-terroristi ed anti-semiti.

Vorrei precisare che, pur essendo visceralmente e fieramente anticomunista, non considero un insulto dare del "comunista" a chi lo è che, peraltro, dovrebbe sentirsi "onorato" di esserlo, ma solo una constatazione di una realtà di fatto! Tutto qui.

 

Nel caso che qualche utente, comunque da me non nominato, ritenesse di essere stato "a torto" individuato come "comunista", non essendolo, non avrebbe che da smentirmi!

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Vorrei precisare che, pur essendo visceralmente e fieramente anticomunista, non considero un insulto dare del "comunista" a chi lo è che, peraltro, dovrebbe sentirsi "onorato" di esserlo, ma solo una constatazione di una realtà di fatto! Tutto qui.

 

Nel caso che qualche utente, comunque da me non nominato, ritenesse di essere stato "a torto" individuato come "comunista", non essendolo, non avrebbe che da smentirmi!

ma infatti il mio non è un monito a non usare il termine "comunista", dato che manco io considero tale termine un offesa, ma un monito a non fare di questo topic uno luogo di scontro "ideologico".

 

buon proseguimento ;)

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Guest intruder
1) Paragonare Hamas al Nazismo mi sembra eccessivo. Il potenziale militare dei due non è paragonabile e quindi direi che non è neppure proponibile l'idea che vi si applichi lo stesso metodo risolutivo.

 

2) Se ammazzo un Palestinese che per caso passava a pochi metri da dove è caduta la bomba che ho sganciato ho commesso lo stesso crimine che ha commesso un terrorista che ha tirato un razzo e a ucciso un Israeliano. Si tratta sempre di OMICIDIO, non dimentichiamolo!

 

 

1) Il paragone col nazismo è ideologico.

 

2) No, non è lo stesso crimine e lo sai benissimo.

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Tanto per i comunisti e gli arabi di mezzomondo Israele è sempre il Lupo cattivo....

 

Non partiamo da preconcetti. Israele non mi ha fatto assolutamente nulla: semplicemente non concordo con la sua politica estera.

 

in ogni caso, non è un offesa ma un dato di fatto che gli ambienti di estrema sinistra, ma anche di estrema destra, siano filo-terroristi ed anti-semiti.

 

Come sopra: non è detto che perché non condividi la politica di un paese devi per forza essere anti-.

Magari anche a te non piace la politica di Zapatero in Spagna, ma non sei anti-spagnolo.

Secondo me comunque, sull'origine del terrorismo islamico si dovrebbe stare un po' più attenti. Bisognerebbe stare a vedere il perché si è formato! Secondo me essenzialmente per questioni economiche, la religione è solo la bandiera e il collante che viene usato per autoalimentarsi. Forse se in molti paesi orientali e africani ci fosse un tenore di vita un po' più alto non avremmo questo problema. Chiediamoci ogni tanto anche che cosa abbiamo sbagliato noi. Cosa non abbiamo fatto. Perché noi occidentali non siamo infallibili!

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Guest intruder
Non partiamo da preconcetti. Israele non mi ha fatto assolutamente nulla: semplicemente non concordo con la sua politica estera.

Come sopra: non è detto che perché non condividi la politica di un paese devi per forza essere anti-.

Magari anche a te non piace la politica di Zapatero in Spagna, ma non sei anti-spagnolo.

Secondo me comunque, sull'origine del terrorismo islamico si dovrebbe stare un po' più attenti. Bisognerebbe stare a vedere il perché si è formato! Secondo me essenzialmente per questioni economiche, la religione è solo la bandiera e il collante che viene usato per autoalimentarsi. Forse se in molti paesi orientali e africani ci fosse un tenore di vita un po' più alto non avremmo questo problema. Chiediamoci ogni tanto anche che cosa abbiamo sbagliato noi. Cosa non abbiamo fatto. Perché noi occidentali non siamo infallibili!

 

 

Se la Seconda Guerra si fosse fa con questi ragionamenti (cerchiamo di capire perché il nazismo si è formato), Hitler avrebbe una statua in ogni piazza d'Italia. Inoltre, è vero che essere contrari a una politica non vuol dire essere contrari al popolo, ma questa scusa viene usata sempre e sempre più per nascondere il proprio antisemitismo. Condannate il terrorismo senza se e senza ma, sempre e comunque, e poi potrete anche far le creste a Israele o agli USA, altrimenti no, siete solo quinte colonne del terrorismo e del terzomondismo filopalestinese in chiave antiamericana.

Edited by intruder
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Non partiamo da preconcetti. Israele non mi ha fatto assolutamente nulla: semplicemente non concordo con la sua politica estera.

Come sopra: non è detto che perché non condividi la politica di un paese devi per forza essere anti-.

Magari anche a te non piace la politica di Zapatero in Spagna, ma non sei anti-spagnolo.

Secondo me comunque, sull'origine del terrorismo islamico si dovrebbe stare un po' più attenti. Bisognerebbe stare a vedere il perché si è formato! Secondo me essenzialmente per questioni economiche, la religione è solo la bandiera e il collante che viene usato per autoalimentarsi. Forse se in molti paesi orientali e africani ci fosse un tenore di vita un po' più alto non avremmo questo problema. Chiediamoci ogni tanto anche che cosa abbiamo sbagliato noi. Cosa non abbiamo fatto. Perché noi occidentali non siamo infallibili!

 

E dovremmoessere noi occidentali a migliorare la vita dfi popoli che hanno deciso di fermarsi al medio evo? Di chi affida la costituzione di una società alla parola del profeta? Di popoli che hanno accettato di devolvere il comando ad una casta di eletti (in base a mai troppoprecisati vincoli di santitàò) che sono le loro famiglie reali che li tengono alla fame pur giacendo le loro terga su oceani di petrolio? Oppure dovremmo sentirci colpevoli noi occidentali se l'Africa è diventata invivibile proprio da quando l'uomo bianca ha interamente devoluto all'autoctono il potere sovrano? Dovremmoessere colpevoli noi se i vari Mughabe d'Africa pur avendo ricchissime risorse naturali sul proprio territorio fanno crepare i loro popoli di fame?

 

Noi occidentali abbiamo deciso di evolverci, loro no. E non lo abbiamo fatto alzandoci una mattina e dicendo che oggi si cambia, ma svegliandoci e facendo le rivoluzioni contro i nostri regnantin oppressori.

 

Domandati perchè dove gli Israeliani coltivano ettari di frutteti e agrumeti, io palestinesi lasciano solo terra arida....la stessa terra!

 

I paesi arabi vivono da sempre su questo continuo de-responsabilizzarsi: la colpa èsempre -a turno- del sionista o dell'imperialista americvano se non dell'occidentale. Gli americani che vogliono illoro petrolio, gli israeliani leloro terre,gli europeii che li voglionoconvertire e intanto i loro emiri si costruiscono cessi in oro: hanno sempre un alibi esterno per le loro magagne:.....almeno noi occidentali dovremmo avere il buon senso di non offrirgliene altri.

Edited by paperinik
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Ripeto: non sono paragonabili il Nazismo col terrorismo islamico.

 

 

No? Allora che differenza c'è tra il considerare gli ebrei il cancro dell'umanità e il volerli cancellare dalla faccia della terra di hitleriana memoria e il dire che Israele deve sparire dalla faccia della terra?

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Dal link http://www.loccidentale.it/articolo/gaza%3...l+colpo.0063753

 

riporto un'intervista alla scrittice e giornalista, nonché deputato del PDL, Fiamma Nirenstein:

 

Dopo l’attacco

 

Gaza: Israele ridimensiona Hamas e adesso spera nell'Egitto

 

Intervista a Fiamma Nirenstein di Roberto Santoro

 

28 Dicembre 2008

 

 

Gerusalemme ha ridotto Hamas a più miti consigli. L’Egitto trema ma il fronte dei Paesi arabi moderati sembra reggere. Tutti sperano che l'asse tra Hamas e l'Iran crolli. Ne parliamo con l'onorevole Fiamma Nirenstein di ritorno da Israele.

 

 

Due giorni fa Israele ha dato il via alla più massiccia operazione militare contro Gaza degli ultimi anni. Ci sono stati centinaia di morti e feriti. Ma l'infrastruttura terroristica di Hamas è stata pesantemente colpita e la maggioranza schiacchiante degli israeliani è d'accordo con l'intervento. Ne parliamo con l'onorevole del Pdl Fiamma Nirenstein, vicepresidente della Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati.

 

Centinaia di palestinesi stanno sconfinando in Egitto. Hamas ha definito l’attacco un complotto israelo-egiziano. La crisi di Gaza rischia di destabilizzare il Cairo?

 

 

E’ in corso da tempo un tentativo di spodestare l’Egitto nel suo ruolo di mediatore ed è la ragione per cui Mubarak ha tentato di smascherare Hamas come nient’altro che un emissario di Teheran e Damasco. Hamas è diventata il portabandiera sunnita della pretesa sciita iraniana di egemonizzare il mondo arabo, un tentativo a cui ovviamente l’Egitto si oppone. Hamas è una forza che è stata addestrata dagli ufficiali iraniani e che ha i suoi uffici di rappresentanza in Siria.

 

Lo scorso novembre l’Egitto aveva cercato di favorire un accordo tra Fatah e Hamas per promuovere l’unità del popolo palestinese – il Cairo lo faceva anche per difendere i propri interessi, certo, perché vuole bloccare la bomba a tempo di Gaza – ma Hamas fece saltare all’ultimo momento l’incontro addossando la responsabilità del fallimento sulle spalle di Abu Mazen.

 

Oggi mi ha colpito soprattutto la terribile manifestazione con le bandiere verdi di Hamas che è avvenuta sotto l’ambasciata egiziana di Beirut (secondo al Jazeera nel corso della manifestazione ci sarebbero stati dei feriti tra i militanti pro-Gaza e le forze dell'ordine libanesi intervenute per disperderli, ndr), che fa il paio con le parole piene di odio lanciate dal leader di Hezbollah, Nasrallah, che definisce Israele “un mostro che vuole ingoiare tutto il Medio Oriente”.

 

Dopo l’attacco israeliano, fonti dei servizi sanitari di Gaza hanno parlato di 300 morti e 800 feriti. Che riscontri ci sono su queste cifre?

 

Nessuno mette in dubbio che i morti ci sono stati. Israele ha colpito i centri del potere di Hamas, ci sono state numerose vittime durante una cerimonia delle forze di sicurezza locali, sono stati presi di mira gli uffici e le infrastrutture dei terroristi, i luoghi da dove i miliziani sparano i missili su Israele. Come al solito, Hamas aveva insediato questi agglomerati militari tra la popolazione civile. I morti dunque ci sono stati ma quanti civili? Forse non ci sono tutte questi vittime tra i civili.

 

Piuttosto andrebbe evidenziato che Israele ha compiuto una sofisticata operazione di intelligence prima di colpire i suoi obiettivi e un risultato, almeno fino adesso, l'ha ottenuto: ridurre Hamas a più miti consigli. Un obiettivo condiviso dai paesi arabi moderati che vogliono eliminare il potere statuale di Hamas a Gaza.

 

Israele potrebbe restare isolato dal punto di vista internazionale?

 

 

In realtà la risoluzione che si sta votando alle Nazioni Unite e le posizioni assunte dai membri del consiglio di sicurezza non vanno oltre una legittima preoccupazione per la sofferenza della popolazione civile e un rapido cessate il fuoco, senza esplicite condanne di Israele ma lanciando un appello alle parti affinché interrompano le attività militari. Quindi non credo che Israele resterà isolato.

 

Un caso a parte è quello di Sarkozy. Un atteggiamento, quello del presidente francese, che considero improprio. Sarkozy ha parlato di una “reazione sproporzionata” di Israele ma è una formula inappropriata. Il presidente si è mai domandato cosa vuol dire, per Sderot e le pacifiche città israeliane nella “linea verde”, essere bombardati per 6 o 7 anni di fila? Che significa non poter mandare a scuola i propri bambini? Dov’è, in che cosa consiste la “sproporzione” di cui parla Sarkozy? E' sensato che Hamas abbia diritto a bombardare le città israeliane? O Sarkozy crede che per ottenere la pace un popolo spartano come quello israeliano subisca senza reagire qualunque offesa?

 

Nel 2002 il presidente Sharon decise di reagire all’ondata di kamikaze palestinesi che aveva fatto un migliaio di morti nei bar e nei caffè israeliani e il mondo si ribellò. Quando Sharon iniziò la costruzione del cosiddetto “muro”, che muro non è, se mai è un recinto, e che in ogni caso è servito a diminuire gli attacchi, il tribunale penale internazionale condannò Israele. Questa pazzia ha cominciato a mitigarsi quando il mondo ha capito cos’è Hamas. Non riescono a togliermi davanti agli occhi l’immagine di quel cameriere di un ufficiale di Fatah che i miliziani di Hamas buttarono giù dal tredicesimo piano di un palazzo. Non ci sono parole per Hamas. Gaza doveva essere la “Piccola Singapore” del Mediterraneo e invece è diventata una rampa di lancio per i missili Qassam.

 

Un sondaggio israeliano rileva che oltre l'80 per cento della popolazione appoggia l’intervento a Gaza, ma la sinistra pacifista sostiene che Israele si sta rinchiudendo in se stesso e diventa aggressivo verso l’esterno. Come giudica queste voci minoritarie?

 

Gli israeliani sono stanchi di Hamas. Pensiamo alle dichiarazioni dello scrittore Amos Oz o alle posizioni assunte da alcuni partiti della sinistra israeliana. Ecco perché le idee dei pacifisti col tempo si sono rivelate sbagliate. L’errore fondamentale dei pacifisti sta nella formula “Land for Peace”, terra in cambio di pace. Questa idea è stata un fallimento. Non si scambia “terra in cambio di pace” se mai “pace in cambio di pace”. Quando non c’è reciprocità c'è qualcosa che non va.

 

Le formule pacifiste sono servite solo a deresponsabilizzare la popolazione palestinese, spingendola verso la pratica del terrorismo, alimentando l’antisemitismo, avvicinando i palestinesi all’integralismo islamico e generando l’attuale egemonia iraniana su Gaza. Tutto questo è passato come se niente fosse ed è anche colpa di slogan come “terra in cambio di pace”. Quello pacifista è stato un messaggio del tutto moralistico e insufficiente.

 

Quali saranno i riflessi dell’attacco a Gaza sulle prossime elezioni israeliane?

 

Non saranno fondamentali. Netanyahu è già avanti nei sondaggi. Kadima probabilmente è destinata a pagare alcuni errori che non sono tutti colpa sua, come nel caso dello sfortunato scontro con Hezbollah in Libano. E’ vero che tutto è in gioco. La roulette sta girando. Barak sta crescendo a spese di Kadima anche per le posizioni che ha assunto in merito all'operazione di Gaza. Netanyahu come primo ministro e Barak come primo ministro. Ci spero.

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E dovremmoessere noi occidentali a migliorare la vita dfi popoli che hanno deciso di fermarsi al medio evo? Di chi affida la costituzione di una società alla parola del profeta? Di popoli che hanno accettato di devolvere il comando ad una casta di eletti (in base a mai troppoprecisati vincoli di santitàò) che sono le loro famiglie reali che li tengono alla fame pur giacendo le loro terga su oceani di petrolio? Oppure dovremmo sentirci colpevoli noi occidentali se l'Africa è diventata invivibile proprio da quando l'uomo bianca ha interamente devoluto all'autoctono il potere sovrano? Dovremmoessere colpevoli noi se i vari Mughabe d'Africa pur avendo ricchissime risorse naturali sul proprio territorio fanno crepare i loro popoli di fame?

 

Noi occidentali abbiamo deciso di evolverci, loro no. E non lo abbiamo fatto alzandoci una mattina e dicendo che oggi si cambia, ma svegliandoci e facendo le rivoluzioni contro i nostri regnantin oppressori.

 

Domandati perchè dove gli Israeliani coltivano ettari di frutteti e agrumeti, io palestinesi lasciano solo terra arida....la stessa terra!

 

I paesi arabi vivono da sempre su questo continuo de-responsabilizzarsi: la colpa èsempre -a turno- del sionista o dell'imperialista americvano se non dell'occidentale. Gli americani che vogliono illoro petrolio, gli israeliani leloro terre,gli europeii che li voglionoconvertire e intanto i loro emiri si costruiscono cessi in oro: hanno sempre un alibi esterno per le loro magagne:.....almeno noi occidentali dovremmo avere il buon senso di non offrirgliene altri.

 

Ma vedi, il fatto è che, generalmente parlando, gli occidentali (e non solo) hanno sempre fatto di tutto per prendersi quello di cui avevano bisogno pagandolo il meno possibile. Il risultato è stato che molto spesso hanno appoggiato più o meno esplicitamente dei regimi che svendessero le materie prime del loro paese in cambio di compensi pecuniari o armi per mantenere il proprio potere, ecc... Pensa ai talebani in Afghanistan: andavano bene finché combattevano l'armata rossa, poi d'un tratto sono diventati il nemico. Saddam Hussein era un personaggio da aiutare fino a quando combatteva contro gli Iraniani, poi è diventato un nemico per tutto il mondo quando ha attaccato il Kuwait. Quindi non veniamo a dire che è colpa loro se si cacciano in mani sbagliate, sapendo benissimo che tutti i dittatori che ci sono sulla terra godono dell'appoggio di qualche alleato con le "spalle larghe". Non facciamo sempre finta di dimenticarci.

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