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Rivolte in medio oriente


Dominus

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Ridicolo che tutti i paesi arabi che si son lanciati contro gheddafi appogino senza condizioni Assad, e l'occidente sta a guardare nonostante i proclami del piccolo napoleone d'oltralpe secondo cui l'azione in libia sarebbe stata "di monito".

 

Voglio proprio vedere i francesi che fine fanno se toccano la siria :asd:

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Più che altro la Libia è sotto il cortile di casa, la Siria è un po' più in la, e non credo che la Turchia lasci usare le sue basi così volentieri. Tra l'altro il tutto mentre ci sono già svariati fronti aperti, in primis Afghanistan e Libia. L'ONU tace, tutti tacciono, tutti sanno che non si ha la forza politic e militare di intervenire, con tutto che l'ONU potrebbe tranquillamente avvallare un intervento.

 

Il regime siriano non è così stupido da far alzare in volo i suoi caccia contro la popolazione così da non vedersi una NFZ anche li, NFZ che l'ONU non avrebbe difficoltà a leggittimare sul precedente libico. In pratica se le pressioni politiche, economiche e diplomatiche non vanno a buon fine le possibilità sono due: stare zitti o intervenire militarmente sotto l'egida ONU, e per militarmente intendo nel senso terrestre del termine, magari con una forza di caschi blu.

 

La primavera araba, come effetto secondario, sta alimentando la voglia di alcuni paesi di completare il progetto che portò all'istituzione dell'ONU, ovvero quello di dotare la stessa ONU di una PROPRIA forza di polizia internazionale indipendente, il che era un obbiettivo la cui realizzazione, negli anni '40, pareva scontata.

Modificato da Tuccio14
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La primavera araba, come effetto secondario, sta alimentando la voglia di alcuni paesi di completare il progetto che portò all'istituzione dell'ONU, ovvero quello di dotare la stessa ONU di una PROPRIA forza di polizia internazionale indipendente, il che era un obbiettivo la cui realizzazione, negli anni '40, pareva scontata.

 

L'ONU è un organismo fallito in partenza che non avebbe senso di esistere da almeno 20 anni, tutto vorrei tranne dotarlo di una propria forza miltare.

 

Forse la cosa migliore sarebbe alleggerire le nostre casse dei soldi che ci costa il mantenimento del palazzo di vetro

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E intanto, in Egitto la coalizione egiziana "Youth of the Revolution" ha emesso un chiamato per un milione di uomini per dare supporto alla Palestina.... E qua inizierebbe il vero casino!

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E intanto, in Egitto la coalizione egiziana "Youth of the Revolution" ha emesso un chiamato per un milione di uomini per dare supporto alla Palestina.... E qua inizierebbe il vero casino!

 

 

E intanto gli egiziani riaprono il valico di rafah lasciando libera hamas di innondare la striscia di armi, e nel frattempo una serie di sondaggi dimostrano che il 60% degli egiziani vorrebbe sospendere il trattato di pace con Israele e i politici della fratellanza musulmana gli fanno eco parlando di "rispettare la democrazia".

 

Ultima chicca: l'egitto ha appena inviato un ambasciatore a teheran ricucendo le relazioni diplomatiche terminate nel 79.

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L'ONU è un organismo fallito in partenza che non avebbe senso di esistere da almeno 20 anni, tutto vorrei tranne dotarlo di una propria forza miltare.

 

Forse la cosa migliore sarebbe alleggerire le nostre casse dei soldi che ci costa il mantenimento del palazzo di vetro

Infatti credo che ora come ora dotarlo di una propria forza militare sia un errore madornale, per il resto credo che valga la pena spendere soldi nel palazzo di vetro, per lo meno ci si mette più o meno d'accordo a far "comandare il mondo" a gente che non ha troppi grilli per la testa. Nel senso che senza un organismo che di fatto leggittimi determinate guerre e ne contrasti altre, nell'interesse di qualcuno ci mancherebbe, i conflitti regionali sarebbero una realtà molto più estesa, mentre per lo meno adesso si può mettere bocca nelle questioni interne di determinati paesi senza passare da impiccioni.

 

In merito alla questione egiziana credo sia molto preoccupante, soprattutto considerando la potenza del suo esercito e la confinanza con Israele. Se passasse definitivamente dalla parte di Teheran si avrebbe una escalation terrificante e ci vorrebbe praticamente una altra UNIFIL a coprire il confine sud di Israele.

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Voglio buttare quì una provocazione (in senso buono) visto che cmq è un sito di gente che se ne intende di armamenti e politiche estere.

 

In questi giorni mi è venuto in mente che quese rivolte mediorientali potrebbero essere l'espressione iniziale di una guerra mondiale (la terza ovviamente). In fin dei conti anche le prime due sono partite in sordina facendo pensare a tutti che si sarebbero risolte velocemente ed invece sappiamo come si sono sviluppate.

 

Abbiamo una rivolta partita per la morte di un tizio in tunisia, il tutto che si allarga a macchia d'olio, l'escalation militare con la libia, l'egitto che cerca rogne con israele, la siria che fa peggio della libia e nessuno interviene per via dell'iran e ancora queste rivolte non hanno coinvolto il sud america e l'asia...

 

Ovviamente non penso si arrivi a fare una guerra stile WWII ma potrebbe essere più una del tipo a bassa intensita ma per un periodo molto lungo che difatti costerebbe tantissimo in termine di risorse. Certo gli interessi russi e cinesi sono molto forti in africa e asia ma non sono così stupidi di cercare la lite con la nato, ma potrebbero tuttavia fornire armamenti efficenti agli altri paesi coinvolti che renderebbe ostico il nostro lavoro (un po come faceva la russia ai tempi del vietnam). Da questo punto di vista, il tentato sforamento di gheddafi in tunisia avrebbe un senso (quello di allargare immediatamente il conflitto prima che lui venga eliminato) in modo da stare a galla molto tempo.

 

Voi che ne pensate?

Sempre secondo questa ipotesi, il non intervento in siria potrebbe essere un estremo tentativo di non far verificare la WWIII...

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Voglio buttare quì una provocazione (in senso buono) ....

snip snap

Voi che ne pensate?

 

Semplificando in modo provocatorio in modo opposto l'ondata di rivolte nei paesi arabi potrebbe ricordare anche il preludio della caduta del muro di Berlino nell'89.

Ho usato il verbo in forma condizionale sia ben chiaro, io oramai seguo solo la legge di Murphy, e mi aspetto solo il peggio sia da qualsiasi cambiamento che dalla stabilità.

Anche se in questo forum c'è gente che si intende di politica estera, spesso è impossibile anche per i migliori analisti di politica militare ed estera capire cosa bolle in pentola.

Anche le più grandi multinazionali mettono carne a cuocere, sperando che i loro sforzi paghino per i loro interessi, ma spesso i loro sforzi non pagano. Nessuno ha la bacchetta magica o la sfera di cristallo.

Noi discutiamo e facciamo bene - raccogliere conoscenze e scambiarle con gli altri almeno riduce l'angoscia.

Personalmente mi sono laureato in storia contemporanea, ma un giudizio su Hosni Mubarak, ad esempio, non mi sento di darlo.

Le provocazioni ci fanno sentire meglio ma purtroppo situazioni e personalità difficilmente sono bianche o nere, ma spesso grigie come Mubārak.

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Bellissimo intervento Scagnetti.

 

Comunque i conflitti a bassa intensità sono l'opposto di una guerra mondiale intesa nel suo senso storico, ossia come uno scontro armato tra eserciti regolari su grande scala. Per fortuna i potenti del pianeta stanno facendosi le guerre a suon di titoli azionari, attacchi cibernetici e allargamento delle sfere di influenza, nessuno è più così pazzo da scatenare una terza guerra mondiale, in particolare sul proprio territorio, per cui si va avanti con l'interferenza in conflitti regionali, che per definizione non sono mondiali.

 

Fortunatamente l'esercito più potente del mondo è in mano all'Occidente democratico, se i conflitti regionali e asimettrici rimangono tali lo dobbiamo soprattutto alla NATO, ancor più che all'ONU, e dobbiamo solo sperare che nessun pazzoide prenda il comando della NATO o di un esercito in grado di contrastarla. Di certo, ad ogni modo, se non è sfociata in terza guerra mondiale la guerra fredda la vedo difficile per una rivoluzione araba coinvolgere gli eserciti regolari, al massimo (e speriamo di no) si finisce impantanati in un più grande Afghanistan, o Vietnam qualsivoglia. Speriamo solo che la legge di Murphy non sia così impietosa.

 

E intanto...

 

Ondata di arresti in Siria, si preparano altre proteste (La Repubblica)

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  • 1 mese dopo...

Cosa sta accadendo nello Yemen

 

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Questa mattina nello Yemen migliaia di miliziani armati, della potente tribu’ degli Hashid, si sono messi in marcia verso la capitale Sanaa. Fonti dell’opposizione hanno riferito che intendono “andare a sostenere il loro capo”, lo sceicco Sadiq al-Ahmar, ex alleato del presidente Ali Abdullah Saleh, che ora è passato dalla parte dei rivoltosi. Questa notte negli scontri tra forze di sicurezza e miliziani delle tribù sono morte 15 persone.

 

La battaglia era iniziata nella notte tra martedì e mercoledì quando nel quartiere Al-Hasaba di Sanaa le forze di sicurezza yemenite si sono scontrate con i sostenitori Ahmar che sono riusciti a prendere il controllo di alcuni edifici pubblici della capitale. Nello scontro, riportano fonti mediche, sono morti 41 combattenti di entrambi le parti in conflitto.

 

Alcuni testimoni riferiscono anche che la Guardia presidenziale ha bombardato il quartier generale di una brigata dell’esercito responsabile della sorveglianza delle istituzioni governative sensibili. Gli ufficiali dell’esercito che hanno disertato per passare con l’opposizione affermano che il governo sospettava che il comandante di brigata stesse per unire le forze con i rivoltosi per spodestare il presidente Ali Abdullah Saleh. Il rischio che il Paese possa sprofondare in una guerra civile si è fatto sempre più concreto nel corso di quest’ultima settimana.

 

Lo Yemen fu uno dei primi paesi ad essere investito dall’ondata rivoluzionaria partita dalla Tunisia e dall’Egitto. Le proteste iniziarono lo scorso 27 gennaio quando centinaia di giovani scesero in piazza nella capitale Sanaa per chiedere la fine del regime di Ali Abdullah Saleh al potere da 32 anni.

 

L’ultimo tentativo di giungere a una soluzione pacifica della grave crisi nello Yemen è fallito il 18 maggio scorso quando all’ultimo minuto è saltata la firma dell’accordo di transizione tra il presidente Ali Abdallah Saleh e i partiti dell’opposizione, raggiunto faticosamente con la mediazione del Consiglio di cooperazione del Golfo (Ccg), che riunisce sei stati arabi del Golfo Persico.

 

Al rifiuto di Saleh di firmare l’accordo sono seguiti dieci giorni di violenti scontri. Il 27 maggio è stata annunciata una tregua tra le parti in conflitto che è durata però soltanto tre giorni. Il 30 maggio le forze di sicurezza, cambiando strategia, hanno attaccato preventivamente i manifestanti che si trovavano accampati nella città di Taiz. La polizia ha incendiato le tende e sparato sui manifestanti che stavano dormendo uccidendo 20 persone.

 

L’ombra di Al-Qaeda

Il 27 maggio un gruppo di militanti islamici, membri dell’organizzazione terroristica “al-Qaeda nella penisola araba”, ha preso d’assalto la città costiera di Zinjibar capoluogo di provincia nel sud dello Yemen. I combattenti sono stati accusati di aver saccheggiato la città, bruciando edifici e condotto violente rappresaglie. Secondo alcuni testimoni, le milizia di al-Qaeda nella penisola araba sono riuscitie a prendere il controllo della città dopo che la maggior parte delle truppe governative si sono ritirate. Il sospetto è che il presidente Saleh, sotto pressione anche da parte dell’occidente perché lasci il potere, abbia ordinato una resistenza “morbida” contro i terroristi in modo da poter utilizzare la caduta di Zinjibar come prova della potenziale ascesa di al-Qaeda nella penisola araba nel caso fosse costretto a farsi da parte.

 

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SIRIA: L'ONU VERSO RISOLUZIONE CONTRO IL REGIME

 

(ASCA-AFP) - New York, 9 giu - E' stata presentata ieri al Consiglio di Sicurezza Onu da Francia e Gran Bretagna, con il sostegno di Stati Uniti, Germania e Portogallo, la bozza di risoluzione nella quale si condanna il presidente siriano Bashar Assad, si chiede la fine immediata delle violenze, l'apertura di un programma di riforme per consentire ''una reale partecipazione politica'' e si propone un embargo sulle armi. Scettiche Russia e Cina.

 

Secondo l'ambasciatore britannico all'Onu, Mark Lyall Grant, ''il mondo non deve stare in silenzio, e pertanto speriamo di andare al voto sulla risoluzione nei prossimi giorni''. Dal canto suo Mosca, attraverso il proprio ambasciatore Vitaly Churkin, si e' detta incerta che la risoluzione ''possa stabilire il dialogo e raggiungere un accordo politico'' nel Paese.

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  • 5 mesi dopo...

Riprendo il topic, cercando di fare il punto della situazione delle rivolte in Medio Oriente (ma anche e soprattutto in altre zone) al 23/11/11

 

Egitto:

la situazione sembra essere drammatica. La giunta militare a cui sono stati concessi pieni poteri dopo la caduta di Hosni Mubarak, ha definitivamente perso il consenso che sembrava avesse acquisito.

Le rivolte sono continuate dalllo scorso venerdì a oggi, mercoledì.

 

 

"The death toll in the latest clashes has risen to 35, including 31 people in Cairo and four in other cities, state-run television said Wednesday."

 

La concessione delle elezioni presidenziali per l'aprile prossimo non ha normalizzato la situazione. La giunta militare vista qualche mese fa in Egitto e Occidente come garante della transizione a una fase più democratica viene oramai dovunque appellata come "regime".

 

per un resoconto della situazione:

 

http://edition.cnn.com/2011/11/23/world/africa/egypt-protests/index.html?hpt=hp_t1

http://www.repubblica.it/esteri/2011/11/23/news/nuovi_scontri_cairo_elbaradei_denuncia_uso_lacrimogeni-25450932/

 

 

Yemen:

 

Nella terra teatro di rivolte più negletta dall'informazione occidentale, il Presidente Saleh sembra piegarsi alla rivolta, accordandosi per il passaggio dei poteri.

 

"Il presidente andrà negli Usa, "per curarsi". Ha ottenuto l'immunità giudiziaria per sé e per la propria famiglia. Gli dovrebbe succedere il vicepresidente Mansur Hadi. Ma l'opposizione respinge l'intesa e convoca nuove manifestazioni"

 

http://www.repubblica.it/esteri/2011/11/23/news/yemen_accordo-25480567/

http://edition.cnn.com/2011/11/23/world/meast/yemen-unrest/index.html?hpt=hp_t2

 

Siria:

 

Forse la situazione più drammatica. gli oppositori dopo essere stati massacrati per mesi da Hassad, che adotta le stesse tecniche di macelleria del padre da cui ha ereditato, senza alcun tipo di virgolette, il potere assoluto, forse dovrà fronteggiare il tardivoo sdegno della comunità internazionale:

 

http://www.corriere.it/esteri/11_novembre_23/siria-francia-propone-corridoi-umanitari_cc729eec-1605-11e1-abcc-e3bae570f188.shtml?fr=correlati

 

L'ultima notizia di oggi è che l'ambasciata USA ha invitato i cittadini statunitensi a lasciare il Paese ASAP:

 

http://www.corriere.it/esteri/11_novembre_23/siria-appello-usa_b13e6112-160d-11e1-abcc-e3bae570f188.shtml

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A.S.A.P.?? Anti Satellite Purposes? Alcohol Student Awareness Program?

 

Non mi sembra di aver usato un termine eccessivamente criptico, né di aver usato troppo l'inglese, specie rispetto ad altri post dove abbondano i termini ben più tecnici o vengono ripresi interi articoli o schede tecniche in lingua straniera.

Comunque una semplice ricerca su Google avrebbe probabilmente fugato ogni dubbio e avrebbe evitato di sporcare il thread con un palese offtopic (termine altrettanto diffuso e prassi ampiamente praticata purtroppo, di cui mi auguro ti sia chiaro il significato in italiano :rolleyes: ).

Modificato da Scagnetti
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  • 3 mesi dopo...

Rumors dal web source

 

Thirteen French officers have been captured by the Syrian Army, according to Lebanon’s Daily Star newspaper. It claims it received the information from a pro-Syrian Palestinian in Damascus.

 

 

Damasco non commenta. Parigi smentisce.

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  • 2 settimane dopo...
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LARK program: Liberals Accept Responsability for Killers.

 

In seguito alle numerose lettere di protesta scritte dai pacifisti riguardo al trattamento riservato ai talebani e ai membri di Al Qaeda detenuti in Canada, il Governo Canadese risponde:

 

National Defence Headquarters

MGen George R. Pearkes Bldg, 15 NT

101 Colonel By Drive

Ottawa , ON K1A 0K2 Canada

 

Dear Concerned Citizen,

 

Thank you for your recent letter expressing your profound concern of treatment of the Taliban and Al Qaeda terrorists captured by Canadian Forces who were subsequently transferred to the Afghanistan Government and are currently being held by Afghan officials in Afghanistan National Correctional System facilities.

 

Our administration takes these matters seriously and your opinions were heard loud and clear here in Ottawa . You will be pleased to learn, thanks to the concerns of citizens like yourself; we are creating a new department here at the Department of National Defense, to be called 'Liberals Accept Responsibility for Killers' program, or L.A.R.K. for short.

 

In accordance with the guidelines of this new program, we have decided to divert one terrorist and place him in your personal care. Your personal detainee has been selected and is scheduled for transportation under heavily armed guard to your residence in Toronto next Monday. Ali Mohammed Ahmed bin Mahmud (you can just call him Ahmed) is to be cared for pursuant to the standards you personally demanded in your letter of complaint. It will likely be necessary for you to hire some assistant caretakers.. We will conduct weekly inspections to ensure that your standards of care for Ahmed are commensurate with those you so strongly recommend in your letter.

 

Although Ahmed is a sociopath and extremely violent, we hope that your sensitivity to what you described as his 'attitudinal problem' will help him overcome these character flaws. Perhaps you are correct in describing these problems as mere cultural differences. We understand that you plan to offer counseling and home schooling.

 

Your adopted terrorist is extremely proficient in hand-to-hand combat and can extinguish human life with such simple items as a pencil or nail clippers. We advise that you do not ask him to demonstrate these skills at your next yoga group. He is also expert at making a wide variety of explosive devices from common household products, so you may wish to keep those items locked up, unless (in your opinion) this might offend him.

 

Ahmed will not wish to interact with you or your daughters (except sexually) since he views females as a subhuman form of property. This is a particularly sensitive subject for him and he has been known to show violent tendencies around women who fail to comply with the new dress code that he will recommend as more appropriate attire. I'm sure you will come to enjoy the anonymity offered by the burka over time. Just remember that it is all part of 'respecting his culture and religious beliefs' as described in your letter.

 

Thanks again for your concern.. We truly appreciate it when folks like you keep us informed of the proper way to do our job and care for our fellow man.. You take good care of Ahmed and remember, we'll be watching. Good luck and God bless you.

 

Cordially,

Gordon O'Connor

Minister of National Defense

 

http://uk.answers.yahoo.com/question/index?qid=20100219060428AAfuKaW

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