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razzismo in italia


pandur

sondaggio: l'italia è razzista?  

29 utenti hanno votato

  1. 1. l'italia sta diventando un paese razzista?

    • sì, ma di recente per il grande flusso migratorio
      9
    • sì, lo è sempre stato
      8
    • no, assolutamente
      4
    • mah, forse un pò lo è diventato
      5
    • al contrario, è un esempio di antirazzismo
      1
    • comunque molto meno di altri paesi europei
      3


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E' ridicolo, l'Italia è già multietnica ed è da ignorante dire no a quello.

L'importante e che le etnie convivano tra di loro nel rispetto delle leggi e della cultura Italiana.

Non mi interessa che colore abbia un cittadino Italiano.

 

Definire l'Italia multietnica è esagerato visto che sono 3 milioni gli immigrati o 4 a fronte di 56 milioni di Italiani.

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e mi sembra che i nostri concittadini siano diventati parte integrante della società a stelle e striscie, mentre qui è sempre uguale.

 

ti ricordo che grazie al razzismo degli americani e al trattamento che riservavano agli (sudditi)italiani (respingevano i dementi, volete questo?) la mafia da fenomeno rurale siciliano è diventata la più grande organizzazione criminale mondiale...

 

tra l'altro mi fa un pò ridere l'idea di analizzare le richieste di asilo politico direttamente nei paesi di provenienza... se ne ho bisogno probabilmente il mio paese non mi concede libertà simili... o al governo pensano che in africa ci siano tante belle oneste e trasparenti democrazie?

Modificato da pandur
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Ospite intruder
Definire l'Italia multietnica è esagerato visto che sono 3 milioni gli immigrati o 4 a fronte di 56 milioni di Italiani.

 

Dove vivi tu, nelle nuvole? Io a Roma. E quando vado per negozi, trovo questo: fruttivendolo, nordafricano. Il fioraio è bengalese (non compro fiori, ma incrocio il suo negozio spesso). Il bar è cinese. Ristorante indiano. Negozio di alimentari filippino. Supermercato Conad: una cassiera sudamericana, credo Ecuador o Costa Rica. Un magazziniere (simpaticissimo) egiziano. Supermercato Tuodi: una cassiera romena, un'altra polacca, due africani (uno, ci parlo spesso, viene dall'Angola, Paese che conosco molto bene, l'altro credo sia nigeriano)... e non abito in un quartiere sgangherato, tuttaltro. Se non è multietnicità questa, cosa vuoi?

Modificato da intruder
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non serve nenche stare a roma. la mia città, la spezia è piccola ed economicamente depressa... ed il mio pub preferito è iraniano..

 

la situazione non è molto diversa da quella descritta da intruder...

 

tra l'altro dire che ci sono 4 milioni di immigrati vul dire che c'è un immigrato ogni 12 italiani, che certo non appartengono tutti alla stessa etnia...

Modificato da pandur
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Dove vivi tu, nelle nuvole? Io a Roma. E quando vado per negozi, trovo questo: fruttivendolo, nordafricano. Il fioraio è bengalese (non compro fiori, ma incrocio il suo negozio spesso). Il bar è cinese. Ristorante indiano. Negozio di alimentari filippino. Supermercato Conad: una cassiera sudamericana, credo Ecuador o Costa Rica. Un magazziniere (simpaticissimo) egiziano. Supermercato Tuodi: una cassiera romena, un'altra polacca, due africani (uno, ci parlo spesso, viene dall'Angola, Paese che conosco molto bene, l'altro credo sia nigeriano)... e non abito in un quartiere sgangherato, tuttaltro. Se non è multietnicità questa, cosa vuoi?

 

Non preoccuparti anche qua a Milano e non nelle nuvole è così però fortunatamente sono minoranza e sottolineo minoranza.

E' chiaro che ci siano delle zone del paese multietniche perchè c'è un alta concentrazione di immigrati ma parlando della totalità del Paese mi sento di dire che non siamo ancora un paese multetnico. Certo è che se non invertiamo la rotta allora si che tra brevissimo tempo lo divnteremo.

Questo è il mio pensiero

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Avete tutti ragioni, ricordo però che va lasciato spazio ad idee diverse dalle vostre...

 

Io non sono d'accordo con l'esagerata facilità con cui in Italia si accettano cittadini stranieri e soprattutto le loro culture, dato che non funziona così quando noi andiamo a casa loro...

 

In effetti, dal mio punti di vista, prima si dovrebbe pensare ai veri italiani, poi, condizioni permettendo, si crea lo spazio ad altre persone oneste che abbiano volglia di lavorare. Ovviamente che, chi vieni in Italia, dovreebe essere a conoscenza della lingua e leggi italiane, e, soprattutto, essere punito come chiunque altro nell'infrangerle.

 

Poi, le demagogie secondo me stanno in pochi posti... tutti quei bei discorsi sull'integrazione, sui diritti umani e quant'altro, normalmente viene fatto da persone che non hanno mai messo piede in determinati posti e non hanno la minima idea di aiutare nessuno o lottare per ideali divini, ma soltanto di fare il proprio interesse!

 

Per fare un esempio della nostra debolezza, noi, occidentali, siamo profondamente odiati nel mondo mussulmano e non abbiamo assolutamente diritto a mantenere le nostre abitudini quando in un paese com maggioranza fonamentalista, ma anzi dobbiamo accettare di essere considerati la scoria del mondo, loro però si trovano nel diritto di mantenere le loro abitudini in Italia... Mi sembra un attimino egoista il loro punto di vista e sciocco quello della maggioranza italiana. Questi sono casi dove dovrebbe valere la reciprocità diplomatica!

 

Poi, il discorso sarebbe lungo e sicuramente troppo esteso per portare ad una conclusione unica! Ognuno continuerà a pensarla o modo suo, e, da un certo punto di vista, è giusto così. Stimao soltanto attenti a non cadere, come al solito in quelle belle discussioni che non portano a niente...

Modificato da Unholy
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Ospite intruder
Non preoccuparti anche qua a Milano e non nelle nuvole è così però fortunatamente sono minoranza e sottolineo minoranza.

E' chiaro che ci siano delle zone del paese multietniche perchè c'è un alta concentrazione di immigrati ma parlando della totalità del Paese mi sento di dire che non siamo ancora un paese multetnico. Certo è che se non invertiamo la rotta allora si che tra brevissimo tempo lo divnteremo.

Questo è il mio pensiero

 

Libero di pensare come credi, la Costituzione ti garantisce questa libertà (per ora). Ma la rotta non la invertiremo, perché non possiamo, ti piaccia o meno.

 

 

'Unholy' date='May 24 2009, 07:10 PM' post='224127']Io non sono d'accordo con l'esagerata facilità con cui in Italia si accettano cittadini straniere e soprattutto le loro culture, dato che non funziona così quando noi andiamo a casa loro...

 

 

 

Se chi entra in Italia e decide di viverci, lo fa rispettando le leggi italiane, non vedo problema di eccessiva liberalità. Per intenderci: non ho nulla in contrario alla piscina separata per donne islamiche (l'ha concessa la curia di non so quale città italiana di recente, e ha scatenato una polenmica inutile e strumentale), quelle donne non violano la legge in nessun modo, ma caccerei a pedate quell'altro cretino che pretendeva che le maestre del figlio, a scuola, fossero velate, visto e considerato che proveniva da un Paese, il Marocco, dove nessuna dipendente pubblica porta il velo.

Modificato da intruder
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Per fare un esempio della nostra debolezza, noi, occidentali, siamo profondamente odiati nel mondo mussulmano e non abbiamo assolutamente diritto a mantenere le nostre abitudini quando in un paese com maggioranza fonamentalista, ma anzi dobbiamo accettare di essere considerati la scoria del mondo, loro però si trovano nel diritto di mantenere le loro abitudini in Italia... Mi sembra un attimino egoista il loro punto di vista e sciocco quello della maggioranza italiana. Questi sono casi dove dovrebbe valere la reciprocità diplomatica!

 

credo che questo sia un determinante esempio della superiorità occidentale (la tolleranza) che non va perso

 

Se chi entra in Italia e decide di viverci, lo fa rispettando le leggi italiane, non vedo problema di eccessiva liberalità. Per intenderci: non ho nulla in contrario alla piscina separata per donne islamiche (l'ha concessa la curia di non so quale città italiane di recente), quelle donne non violano la legge in nessun modo, ma caccerei a pedate quell'altro cretino che pretendeva che le maestre del figlio, a scuola, fossero velate, visto e considerato che proveniva da un Paese, il Marocco, dove nessuna dipendente pubblica porta il velo.

 

giusto. giustissimo. da che mondo e mondo le persone non si dividono in italiani e marocchini ma in intelligenti e cretini.

Modificato da pandur
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Libero di pensare come credi, la Costituzione ti garantisce questa libertà (per ora). Ma la rotta non la invertiremo, perché non possiamo, ti piaccia o meno.

 

La Costituzione mi garantirà sempre questa libertà e su questo ne sono convintissimo ( ora più che mai ).

Se la rotta la invertiremo o no dipenderà solo da Noi. Esisteranno dei mezzi democratici per arginare questa cosa.

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Ma per me è chiaro che in Italia non possono entrare tutti, ma quelli che entrano, lavorano e fanno parte della società Italiana penso che possano senz'altro aggiungere qualcosa di buono al nostro paese.

L'america è l'esempio.

 

 

La Costituzione mi garantirà sempre questa libertà e su questo ne sono convintissimo ( ora più che mai ).

Se la rotta la invertiremo o no dipenderà solo da Noi. Esisteranno dei mezzi democratici per arginare questa cosa.

 

 

L'unico metodo sarebbero 3-4 figli di media per ogni coppia, e direi che non è possibile.

Per avere la stabilità demografica e non collassare su noi stessi gli immigrati ci servono, c'è poco da fare cinicamente parlando.

Modificato da Dominus
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Ospite intruder
La Costituzione mi garantirà sempre questa libertà e su questo ne sono convintissimo ( ora più che mai ).

Se la rotta la invertiremo o no dipenderà solo da Noi. Esisteranno dei mezzi democratici per arginare questa cosa.

 

Contro l'interesse capitalistico non esistono mezzi democratici. E l'immigrazione, regolare e clandestina, serve agli interessi del capitalismo, o, se non ti piace questa parola così marxista e demode, a quelli della piccola e media industria. Senza contare che io non voterei mai per la chiusura della frontiere.

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Contro l'interesse capitalistico non esistono mezzi democratici. E l'immigrazione, regolare e clandestina, serve agli interessi del capitalismo, o, se non ti piace questa parola così marxista e demode, a quelli della piccola e media industria. Senza contare che io non voterei mai per la chiusura della frontiere.

 

anche perche', molto semplicemente, significherebbe avere fra 30 anni un paese di pensionati. O comunque di persone in eta' pensionabile.

Ergo, senza alcun futuro. Poi, non mi pare che la Germania con oltre 4 mil di turchi se la passi malissimo, o la Norvegia dove gia all'inizio dei '90 c'erano baristi pakistani... Davvero, mi viene in mente un racconto di mio figlio che al liceo, durante una discussione, ha sentito una compagna che diceva IO TUTTI GLI STRANIERI LI RIMANDEREI A CASA LORO al che qualcuno ha risposto ALLORA ANCHE PATRIK, PAULA, AMINA (tutti compagni di classe...). E la ragazza, dopo qualche secondo di imbarazzo BEH NO, LORO SONO DIVERSI.....

 

forse solo perche' LI CONOSCEVA???

 

l'ignoranza (intesa letteralmente) e' sempre una gran brutta bestia.

 

L'ignoranza è la condizione dell'ignorante, cioè chi non conosce in modo adeguato un fatto o un oggetto, ovvero manca di una conoscenza sufficiente di una o più branche del sapere. Può altresì indicare lo scostamento tra la realtà ed una percezione errata della stessa.

 

In senso comune il termine ignoranza indica la mancanza di conoscenza e di qualche particolare sapere, inteso in generale o su di un fatto specifico. Può significare anche non avere informazioni su un fatto o su un argomento.

Modificato da madmike
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anche perche', molto semplicemente, significherebbe avere fra 30 anni un paese di pensionati. O comunque di persone in eta' pensionabile.

Ergo, senza alcun futuro. Poi, non mi pare che la Germania con oltre 4 mil di turchi se la passi malissimo, o la Norvegia dove gia all'inizio dei '90 c'erano baristi pakistani... Davvero, mi viene in mente un racconto di mio figlio che al liceo, durante una discussione, ha sentito una compagna che diceva IO TUTTI GLI STRANIERI LI RIMANDEREI A CASA LORO al che qualcuno ha risposto ALLORA ANCHE PATRIK, PAULA, AMINA (tutti compagni di classe...). E la ragazza, dopo qualche secondo di imbarazzo BEH NO, LORO SONO DIVERSI.....

 

forse solo perche' LI CONOSCEVA???

 

l'ignoranza (intesa letteralmente) e' sempre una gran brutta bestia.

 

L'ignoranza è la condizione dell'ignorante, cioè chi non conosce in modo adeguato un fatto o un oggetto, ovvero manca di una conoscenza sufficiente di una o più branche del sapere. Può altresì indicare lo scostamento tra la realtà ed una percezione errata della stessa.

 

In senso comune il termine ignoranza indica la mancanza di conoscenza e di qualche particolare sapere, inteso in generale o su di un fatto specifico. Può significare anche non avere informazioni su un fatto o su un argomento.

 

 

Esattamente quello che intendevo io due post fa, quanto all'ignoranza ti invito a leggere la prima citazione che tengo in firma ;)

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  • 11 mesi dopo...

Condivido le posizioni di Dominus e Madmike.

 

L'italia sta diventando un paese razzista, complice secondo me, l'allarmismo di certa stampa sulla questione "immigrati". Ai reati commessi dagli extracomunitari viene dato mmolto più risalto rispetto ai reati commessi dagli italiani, creando la sensazione che delinquono più degli italiani. Questo fatto è stato smentito da recenti ricerche. Gli immigvrati regolari delinquono nella stessa misura degli italiani. I clandestini invece riempiono le nostre carceri salvo che, nella maggior parte dei casi, il reato a loro contestato è proprio l'essere clandestini. Il razzidsmo si sente in televisione, sui giornali, nei discorsi dei colleghi di lavoro, della gente dal tabaccaio etc..una vergogna, visto e considerato che quando noi avevavmo le pezze al culo altri paesi ci hanno accolto..ma erano altri tempi.

Vorrei però porre una questione politica.

 

Ammettiamo che la condizione di clandstinità comporti una maggiore tendenza a delinquere (la cosa non è campata per aria..)

 

Se vieni da un paese del terzo mondo e cerchi migliori condizioni di vita in occidente, non c'è altro modo di farlo se non entrando con un visto turistico e cercare lavoro clandestinamentem (i visti turistici non permettono di lavorare). Il permesso di soggiorno lo rilasciano infatti dietro richiesta del datore di lavoro, quindi solo dopo aver trovato lavoro sul suolo italiano, nei numeri previsti dal decreto flussi. Non basta infatti essere onestio ed aver voglia di lavorare per poter vivere regolarmente in italia. Bisogna ancvhe rientrare fra i fortunati inclusi nelle quote. Nel dicembre 2008 ci fu l'ultimo decreto flussi: a fronte di 600000 richieste di regolarizzazione (quindi 600000 persone che presumibilmente oneste che avevano un lavoro e un datore con la voglia d sbattersi dietro alla burocrazia italiana) furono rilasciati solo 170000 permessi di soggiorno. Gli altri 430000, restano clandestini in giro per l'italia, a are non si sa cosa.

Quello che voglio sottolineare è la stupidità di questo modo di gestire la questione immigrazione. Per quale ragione, una volta effettuati tutti gli accertamenti sulla validità delle domande, non vengono regolarizzati tutti i lavoratori stranieri? Nel caso dell'ultimo decreto flussi, avremmo potuto avere 430000 clandestini in meno, 430000 persone in meno che se ne vanno in giro senza documenti, senza possibilità di affittare ubna casa, e che senz'altro, nella condizione in cui sono, tendono a delinquere e a portare problemi di ordine pubblico.

 

Non voglio farne una colpa al governo di turno, in fondo è così anche in molti altri paesi, il meccanismo è il medesimo. Ci si illude di poter respingere lo straniero alla frontiera, senza considerare che quello entra con un visto turistico, e di poterlo rimandare a casa sua se scoperto dalle autorità. Come si fa a rimnandare a casa uno senza documenti? A quale pese lo rispedisci? Mistero..

 

 

Se gli immigrati venissero regolarizzati laddove possibile, se si cercasse di favoririe la loro regolarizzazione, invece di ostacolarla in nome della difesa delle nostre tradizioni (discorso degno del più integralista dei paesi musulmani, non certo di una democrazia evoluta, che si fonda sul diritto, in cui si deifende la libvertà di espressione, di religione, e non si discrimano altere cultiure), vedreste che l'integrazione non è poi quel gran problema. Vedreste che l'immigrato che lavora, ha uno stipendio decente e una casa, non vieme visto con sospetto dalla cittadinanza e che egli stesso tenderebbe a mescolarsi con gli altri italiani, deivenendo italiano a sua volta.

Un pò come succede negli states.

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