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phoenix

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Tutti i contenuti di phoenix

  1. phoenix

    armi anticarro portatili

    ..e di certo non è nemmeno un'arma anticarro portatile! Usa la funzione ricerca ti assicuro che c'è!
  2. phoenix

    Il Primo Caccia A Reazione

    si, certo, anche i sovieti presere più che uno semplice spunto dai progetti requisiti in germania.
  3. phoenix

    A rapporto

    fu a suo tempo un eroe delle Waffen-SS, ricevette due croci di ferro un di II e una di I, quella di I per il buon esito dell'assalto nelle alture di Wattenberg durante la campagna di Francia, poi Spada sulla Croce di Cavaliere e foglie di quercia nel '44. Nell'estate 1941 Peiper guidò il terzo battaglione carri del secondo reggimento Panzergrenadier, penetrando per mille chilometri in Russia, ruppe l'accerchiamento alla 320 Divisione di fanteria ponendo in salvo millecinquecento feriti e resiste al contrattacco sovietico dell'inverno. Jochen Peiper comuque fu probabilmente responsabile sia dei fatti della città d’Alba in Piemonte che dell’assassinio di 71 prigionieri di guerra americani a Malmèdy e di alcune centinaia di civili belgi, nel dicembre 1944, durante la controffensiva tedesca nelle Ardenne. Nello spazio di un mese, il suo reparto uccide inoltre quasi 400 soldati americani prigionieri. Raggiunse il grado di tenente colonnello, e fu ferito otto volte. Condannato a morte nel 1946, ebbe la sentenza commutata e venne liberato a Landsberg nel 1957. Assassinato il 14 luglio 1976.
  4. phoenix

    Il Primo Caccia A Reazione

    è vero che nella progettazione e sviluppo dei caccia jet americani al termine nella IIGM, come ad esempio l'F-86 Sabre, contribuirono significativamente i lavori ed i progetti tedeschi della Messerschmitt?. Ho sentito che il Sabre deve molto ai progetti Messerschmitt P.1101. Sono voci attendibili?
  5. ...ma si tratta comunque di paracadute per piccoli aerei. Intendi quello sviluppato dalla Ballistic Recovery Systems?
  6. ...perchè dobbiamo complicarci la vita a gestire un tale traffico aereo caotico con effetti negativi sia economici che di sicurezza? L'obiettivo è conciliare entrambi gli aspetti, che non sono così avversi come si intuirebbe dalle tue considerazioni. Oggi ciò che rende un aereo di linea sicuro non sono tanto le defficenze progettuali, ma la manutenzione e l'abilità dei piloti (il fattore umano dunque)! Un aereo quando vola deve essere perfetto, solo così si vola in completa sicurezza (come da progetto!). E la perfezione è ottenibile solo attraverso una perfetta manutenzione (nonchè onestà!) e degli ottimi ed esperti piloti. Una manutenzione perfetta implica una minore accidentalità durante i controlli da parte degli specialisti. Se aumentiamo il numero di velivoli di linea in gioco, come tu proponi, aumenta anche la difficoltà nel gestire tali operazioni, per cui il fattore umano (causa principale delle accidentalità) diventa più sensibile, mettendo a rischio la sicurezza. Per quanto riguarda il fattore umano nel pilotaggio, questo è oggi ragionevolmente limitato per gli aerei di linea, inoltre (almeno in ambito europeo) chi arriva a pilotare un tale aereo deve essere un professionista molto esperto. In conclusione, due aspetti che considero fondamentali per la sicurezza sono "manutenzione" e "pilota", ma in generale il "fattore umano". Quindi ritengo sia verso questa direzione che bisognerebbe procedere prima di pensare a introdurre ulteriori sistemi di sicurezza inutilmente costosi. Soluzioni: -Garantire una migliore manutenzione -Maggior efficienza nei sistemi di controllo del traffico aereo -Eliminare la corruzione dal mondo aeronautico -Qualificazione del personale Dal punto di vista progettuale, quella del paracadute per aerei è interessante. Tutto ciò senza ricorrere all'utilizzo di cariche detonanti ovviamente... ..ok, apriamo un topic per progettare questo sistema, poi lo brevettiamo!!!
  7. phoenix

    Il Primo Caccia A Reazione

    Il primo aereo ad impegare il principio del motore a reazione fu il Coanda-1910, anche se era dotato di un motore ibrido detto "termogetto" (termine coniato da Campini) a metà strada tra un moderno jet e un motore a pistoni. Ma il primo velivolo ad impiegare un "vero" motore jet fu, come già citato, l'HE178.
  8. phoenix

    Che Pilota Vuoi Diventare

    ...il mio sogno è pilotare un aereo da caccia. La mia ambizione professionale è quella di ingegnere-collaudatore aeronautico.
  9. phoenix

    Quale nome per l' F-35 ?

    F-35 Phoenix ....gli sta benissimo! Oppure.. un'altro della serie Phantom? ..si tratterebbe comunque di un velivolo interforze, un po' come l'F-4. F-35 Phantom III
  10. phoenix

    Il Mio Bombardiere Preferito

    con i cocktail non vado tanto d'accordo... preferisco molto più jack e johnnie !!
  11. sono due tipi di difficoltà diverse, con i velivoli WWII dedichi l'80% del tuo impegno a tenere su quei trabbicoli, manovrando facendo attenzione agli stalli mentre controlli le tue ore 6, invece nei simulatori di velivoli da caccia moderni devi tenere sempre d'occhio i pannelli di controllo, RWR, gli MFD e il tuo AWACS, inquanto le minacce sono per lo più fuori portata visiva. Per cui IL-2 è eccellente se vuoi "imparare" a volare, compiere qualche manovra particolare, esercitarti sugli jo-jo etc..., poi pilotare un caccia jet virtuale diventa uno scherzo e puoi così dedicarti ad imparare ad utilizzare tutte le diavolerie avioniche e i vari sistemi d'arma e di contromisura....
  12. si è un buon simulatore ma ti consiglio, sempre restando in ambito WWII, IL-2 Sturmovik, l'ho trovato più realistico ma più difficile. Ma da tante soddisfazioni.....
  13. phoenix

    BUON NATALE!

    AUGURI A TUTTI I MEMBRI DEL FORUM!!!! BUON NATALE E BUON CAPODANNO!
  14. phoenix

    foto esplosione

    ....le costanti riportate nella formula sono valori di natura sperimentale. riguardo all'equazione: fissi il parametro H, svolgi i calcoli, e trovi il corrispondente GR, tutti i valori H fissati in coppia con i corrisponenti valori GR forniscono le coordinate di tutti i punti del grafico; da cui trarre le varie conclusioni.. riguardo alla sovrappressione: è molto semplice e si intuisce dal nome: In condizioni ambiente c'è una certa pressione; la bomba genera, tramite un onda di pressione (shockwave) una pressione, dunque "addizionale", a quella atmosferica (che è di 1kg/cm^2=100kPa=14 PSI), cioè una sovrappresione, misurata, nel nostro esempio, anglossassonicamente in PSI. Affinche il palazzo crolli devo "aggiungere", attraverso un onda di pressione, una quantità pari a 5 PSI (esempio) per farlo crollare. Devo dargli una "mazzata" da 35 kN (3500 kg) su ogni metro quadro della sua superficie (questo è il concetto )! Per completezza cito la definizione: Sovrapressione: "La pressione temporanea o transitoria, espressa solitamente in la libbra per ipollice quadrato, eccedente la pressione ambiente, associata ad un'onda di pressione di un'esplosione."
  15. phoenix

    foto esplosione

    ...capire le curve è semplice, scegline una, la percorri e vedi come cambiano reciprocamente quota e portata... ...concettualmente suona come un equilibrio (sempre di 1 kton si tratta) tra queste due grandezze per ogni curva che stai considerando. ..se tracci, in corrispondenza del valore (esempio) 500 m un retta parallela alle ascisse, intersecherai le curve in vari punti (uno con la curva da 3 PSI, un punto con quella da 2 ecc..), ad ogni punto trovato corrisponde un valore della portata sulle ascisse: quel valore è il dato cercato, ovvero che risponde alla domanda: A quale distanza, se faccio esplodere la bomba di 1kton da una quota di 500 m, si avvertono gli effetti di 3, 2 e 1 PSI? e dirai che... "a parità di quota (non a caso è un tratto costante y=500)..." blablabla.. ...impare ad interpretare i grafici è uno strumento molto potente.. ..per fortuna ho avuto un prof. che ci ha addestrato molto bene in questo, arrivando ad interpretare il famigerato diagramma Ferro-Carbonio (la cui complessità a quei tempi era per i più avvero domoralizzante)! Ma è di una banalità estrema se hai capito i concetti base... oppure, lo stesso vale per gli aeronautici quando a scuola esaminano i diagrammi di manovra, di raffica, ecc... tutti molto interessanti!
  16. phoenix

    foto esplosione

    forse lo sarei anch'io se ci capissi qualcosa no, dai! ...problemi con la matematica o con la fisica? ...forse sono stato poco chiaro? ...in effetti ho scritto molto velocemente! Se sono stato poco chiaro fammi sapere... ok?
  17. phoenix

    foto esplosione

    la sovrappresione genereta dall'esplosione chiaramente diminuisce proporzionalmente man mano che ci allontaniamo dall'epicentro. Il potere di "radere al suolo" entro un certo raggio deriva dal fatto che gli edifici, e anche gli uomini, sono sensibili a particolari sovrappressioni (kPa o PSI (1PSI=7kPa), concettualmente è una grandezza fisica analoga ad una pressione o una sollecitazione meccanica) tali per cui gli edifici crollano. E' dunque interessante capire per fare almeno un'analisi qualitativamente corretta valutare i più significativi fattori in gioco, utili a tale scopo: quota di esplosione, quantità di Kton, conformità del terreno, tipo di strutture presenti, entità del danno che si vuol creare, natura del danno (da onda di pressione, di calore, onda elettromagnetica, radiazione, breve o lungo termine, etc..). ciò nonostante è possibile trovare in rete varie considerazioni anche quantitative (raccolte dati, tabelle, grafici e qualche formula) molto semplici ed intuitive. Ad esempio, ho trovato una fonte italiana che afferma quel che segue: "La distruzione di edifici dipende dalla loro struttura costruttiva, dalla distanza a cui si trovano e dall'altezza a cui avviene l'esplosione. In definitiva un'onda di pressione origina una sovrapressione che si aggiunge alla ordinaria che è di 1Kg su ogni cm2 di superficie. Una sovrapressione di 0,35 Kg/cm2 è considerata sufficiente a distruggere la maggior parte degli edifici e gli ordigni nucleari generano una sovrapressione di 0,35 Kg/cm2 ad una distanza in Km proporzionale alla radice cubica della loro potenza esplosiva in chilotoni (1 chilotone = 1000 tonnellate equivalenti di tritolo). Vediamo degli esempi: se la bomba è da 1 chilotone (1 Kton) segue che la radice cubica di 1 è 1 e cioè la distanza di distruzione è di 1 Km. se la bomba è da 8 Kton segue che la radice cubica di 8 è 2 e cioè la distanza di distruzione è di 2 Km se la bomba è da 27 Kton segue che la radice cubica di 27 è 3 e cioè la distanza di distruzione è di 3 Km Si può da questi facili conti trarre subito una importante conclusione: le bombe più grandi distribuiscono la loro potenza distruttiva in modo molto meno efficace delle più piccole." Wiki riporta una formula estremamente efficace, abbinata al suo grafico. La formula fornisce la portata della sovrapressione (GR_op) in funzione della quota di esplosione (H) e dei kton (che supponiamo pari a 1kton) la cui rappresentazione grafica sono le isobare tra 1 e 50 PSI. Se intrepretiamo il grafico che: tracciando una parallela all'ascissa a quota 500, notiamo che si sviluppa al suolo una sovrappresione di 5 PSI nel raggio di 350 m, di 3 PSI tra 350 e 700, di 2 PSI tra 700 e 1300 m e di 1 PSI tra 1300 fino a 2100 m. Un edificio in cemento armato ha circa tra i 4 e 6 PSI (uno "normale" ha tra i 2 e 3 PSI). Dunque una bomba di 1kton fatta esplodere a 500m di altezza provocherebbe un onda di pressione ed una addizionale sovrapressione tale da "radere al suolo" nel raggio di 350 metri. Si capisce benissimo che, a parità di kton, se volessimo aumentare i PSI dovremmo sacrificare la portata del danno e ridurre la quota di esplosione. Oppure posso fissare come ingognita la quota a cui voglio far detonare la bomba per avere, un certo effetto (PSI) entro una certa portata (GR): fissiamo una parallela all'ordinata che coincide con la portata voluta (supponiamo 500 m) e scopro che la mia bomba da 1 kton è insufficiente per generare 20 PSI entro il raggio prefissato: allora, o diminuisco la portata del danno oppure incremento i kton. Tutte ciò sono considerazione che nascono manipolando l'equazione, provateci è molto interessante! Io sono appassionato di queste cose
  18. phoenix

    foto esplosione

    lo schema due riguarda l'esplosione di 1 Mton a 2000 metri di quota...
  19. phoenix

    foto esplosione

    ....ma scherzi? ...se non ricordo male il sito da cui avevo preso lo schema considerava gli effetti di un'arma nucleare su un centro abitato, in particolare, riferendosi ad una grande città come NY per rendere l'idea di quali fossero stati gli effetti dannosi, per ipotesi, di un'esplosione del genere. Dallo schema infatti si può percepire quanto devastante sia l'azione di questo tipo di arma, tanto da investire in lungo in largo una città, o un'area di territorio, delle proporzioni di NY.
  20. phoenix

    foto esplosione

    ..ecco qui lo schema promesso ...molto stilizzato ma dovrebbe rendere l'idea ...oppure
  21. phoenix

    foto esplosione

    certo... Ecco la sequenza di una deflagrazione nucleare simile a quella di Hiroshima del 6 agosto 1945: 1) All'inizio si verifica un'esplosione accecante di luce, che dura circa un decimo di secondo. 2) L'onda termica generata dal globo di fuoco è seguita dall'esplosione, sotto forma di onda di pressione che si propaga alla velocità di 350 m/s !!! 3) A questa sovrapressione segue una depressione, nota come "onda di ritorno", che genera venti di velocità maggiore di 800 km/h!! 4) Se il globo di fuoco ha toccato il terreno (come caso hiroshima), polvere, detriti e vapore vengono trasportati nella colonna ascendente di gas caldi e residui radioattivi, generando, appunto, la classica nube a fungo. ..cerchero di allegare anche uno schema...
  22. inoltre... ...si davverro pazzesco ...è chi le prende sul serio
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