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La Morte del Papa


JackFlanker

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Ci ho pensato molto se aprire questo topic, ma vedendo che ancora nessuno lo aveva fatto mi sono deciso.

 

Io NON sono credente, lo ero certo, ma crescendo mi sono fatto un'idea mia della religione.

Nonostante ciò io sono una persona che nutre sempre molto rispetto per le idee altrui perciò ritengo sia GIUSTO fare un omaggio ad un uomo che ha fatto molto per l'umanità cristiana, e non solo.

Lasciamo perdere i discorsi in merito alla parte politica che ha assunto alla fine della Guerra Fredda... Io scrivo queste righe per ricordare un uomo, prima di tutto... che ha saputo unire popoli e fare della pace il suo cavallo di battaglia, e non una pace subdola, ma con alla base qualcosa che forse molti di voi, come io, non condividiamo del tutto ma che tuttavia dobbiamo rispettare ed riconoscere.

 

:)

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anch'io sono d'accordocon te. Qui non c'entra essere cristiani, ebrei o di altre religioni, tutti dobbiamo renderci conto che questa è stata una persona che ha cercato di fare tanto per la pace in tutto il mondo ed è proprio per questo che io (e penso tutti voi) gli porto rispetto.

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anch'io sono d'accordocon te. Qui non c'entra essere cristiani, ebrei o di altre religioni, tutti dobbiamo renderci conto che questa è stata una persona che ha cercato di fare tanto per la pace in tutto il mondo ed è proprio per questo che io (e penso tutti voi) gli porto rispetto.

Concordo sia con Mazza che con JackFlanker, però penso che non si debba drammatizzare per la morte del Papa, perchè in fondo era un anziano di 84 anni e quindi era giunta la sua ora. Non si poteva pensare che sarebbe stato immortale...

 

Io non sono Cattolico, però credo che quelli che credono in questa religione dovrebbero essere "contenti" per la sua morte. Mi spiego meglio:

secondo la sua religione lui in questo momento si è recato in Paradiso e si è liberato da tutte le sofferenze che il suo corpo gli dava qui sulla terra...

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Concordo cob tutti quanti...kmq..psycho ha ragione..ormai era giunta la sua ora..prima o poi tutti muoiono... :unsure:

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Innanzi tutto mi fa piacere che abbiate risposto perché pensavo che non l'avreste fatto in molti.

 

Cmq sia volevo solo aggiugere una cosa in risposta a Psycho... credo che nessuno, nel mondo, abbia davvero drammatizzato l'evento. Era chiaro che prima o poi sarebbe giunta la sua ora data l'età e la grave malattia che purtroppo l'aveva colpito da circa 8.

Io ho solo voluto farne memoria qui e condividerla con voi... mi sembrava giusto :)

Ciao a tutti ;)

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io so solo che ci mancherà tanto :pianto::pianto::pianto: , perchè di uomini come lui sulla terra ce ne sono davvero pochi...

 

io sono uno che frequenta la chiesa e tratta religione abbastanza frequentemente ed ho amici mussulmani, valdesi e buddisti, parlo con loro con tutta tranquillità ora grazie a questo GRANDE UOMO che ha dato tanto alla nostra vita ed a quella di chi ci ha preceduto...

 

sono due giorni che non riesco a trattenere le lacrime appena accendo la televisione... non piangevo da quando ero ragazzino... mi sembra che sia venuta a mancare una persona a me molto cara...

 

Grazie Papa Giovanni Paolo II o semplicemente come amavi dire tu, Karol :bye::bye::bye:

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Già è vero, era malato e vecchio, poveretto. Ma questo non ci deve far dire "va bè...è arrivata la sua ora. Tutti gli esseri umani muoiono." Nessuno drammatizza per la morte del Papa. E' stata una figura importantissima, senza precedenti, ed è giusto che il mondo lo ricordi cosi.

Questo non è drammatizzare, questo è il mondo intero che si esprime nei confronti di questo Papa che ripeto, e non mi stanchero mai di dirlo, è stato un Santo in terra!!!

 

Devo confessarlo: da quando è morto sento un vuoto dentro, sembra proprio che manchi qualcosa. Mi viene da piangere se penso che non lo rivedremo mai piu', che non lo sentiremo piu' esprimersi.

 

Persone come lui ce ne sono state davvero poche.

 

Si è sempre impegnato sulle questioni più attuali, sostenendo valori cattolici, della dignità umana, della vita, della pace, della famiglia e dell'unità religiosa.

Un papa che non si è mai considerato per quello che era. E' sempre stato a contatto diretto con la sofferenza del mondo, visitando paesi poveri e affamati, diffondendo il suo apostolato e la parola di Dio ovunque, anche nei paesi comunisti (che tra l'altro lo ricordano con giornate di lutto nazionale).

 

Sarà difficile rimpiazzarlo...

 

Ecco...

 

Papa_Giovanni_Paolo_II_con_il_SS._Sacramento.jpg

 

Addio...

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Perfettamente d'accordo con tutti voi,e specialmente avverto le stesse sensazioni di Tillo:Vorrei piangere ma mi trattengo perchè sicuramente lui non avrebbe voluto vederci piangere,perchè se Gesù Cristo ha deciso di chiamarlo con sè è perchè ha tante altre cose da fargli fare...

ADDIO NONNO KAROL...

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Il Papa ha lasciato un vuoto immenso nel mondo... dopo aver portato per molti anni messaggi di pace, fratellanza e amore in tutto il mondo.

 

Dobbiamo seguire il suo esempio e ricordare le sue parole per costruire tutti insieme, dai credenti ai non-credenti, dai cattolici ai musulmani, un mondo migliore e in pace.

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Anche se non sono stato sempre daccordo con lui riconosco che in ogni suo pensiero e in ogni sua decisione c'è sempre stato il bene dell'umanità.

 

A parte questo è stato un grande uomo di questo tempo, con le sue parole speva far drizzare le orecchie a tutti, pochi hanno avuto il coraggio di non starlo a sentire.

 

 

 

Mi dispiace ancora di più perchè quest'anno andrò a Colonia e senza di lui, non sarà la stessa cosa.

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Negli ultimi anni mi sono allontanata dalla religione, ma grazie a Giovanni Paolo II mi sono riavvicinata. mi ha fatto riscoprire il senso della fede . ha fatto TUTTO quello che gli è stato possibile per migliorare il mondo, e ora noi, i suoi ragazzi come amava definirci, dobbiamo seguire il suo esempio!

 

concordo quindi con tutti e dico è stata un persona STRAORDINARIA. posso dire che è stato e sarà Sempre il mio Papa.

 

sono d'accordo con Psyco; anche se mi ha lasciato un vuoto dentro che sarà incolmabile, non piango perchè sò che da lassù veglia su di noi ed è felice e il Padre ha voluto chiamarlo a se per aprire nuove strade!

di una cosa sono sicura: appena ha varcato le porte del paradiso tutti lo avranno accolto con un gran "BRAVISSIMO" perchè lui è stato un vero Papa e ha saputo esserlo fino in fondoportando le sue croci, le sue gioie e i suoi dolori!

 

GRAZIE GIOVANNI PAOLO II :adorazione:

ci mancherai!

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beh... a me è piaciuto molto un discorso che ha fatto agli alpini...

 

ecco:

Carissimi Alpini d’Italia!

Siate i benvenuti in questa storica Piazza di San Pietro!

Celebrando quest’anno a Roma il vostro periodico raduno, denso di memorie, di nostalgie, di poesia e di amicizia, avete anche voluto incontrarvi col Papa.

Alpini d’Italia! Anziani, reduci da tante battaglie, feriti forse e mutilati, graduati e umili soldati, Cappellani militari, decorati e benemeriti, giovani che appartenete a questo corpo generoso e coraggioso, ricevete il mio saluto più cordiale.

Vi ringrazio sentitamente di essere venuti! Vi ringrazio in particolare dei vostri sentimenti di fede, di stima, di simpatia e di ossequio, e vorrei che ognuno sentisse nel profondo del suo animo quanto la Chiesa e il Papa vi amano; amano ogni uomo pellegrinante sulla terra!

L’incontro di oggi divenga per voi tutti una pagina gioiosa della vostra vita, che torni per voi e per i vostri cari di conforto e di sprone ad essere sempre migliori.

Ma vorrei che insieme alla gioia così spontanea e calorosa dell’incontro, portaste con voi anche il ricordo della parola del Papa, che vi parla in nome di Cristo, Redentore dell’uomo.

1. Voi uomini temprati dalle vicende drammatiche e dolorose della storia, insegnate al mondo a vedere negli avvenimenti la mano della Provvidenza divina che guida la storia.

La situazione internazionale, sempre precaria e instabile, il risorgere continuo della violenza politica e sociale, il senso diffuso di insoddisfazione e di inquietudine, le pesanti preoccupazioni per l’avvenire dell’umanità, le amare delusioni di numerosi ceti della società, le incognite che gravano sul futuro di tutti e altre cause ancora, possono insinuare il veleno del pessimismo e spingere all’evasione, all’indifferenza, talvolta all’ironia spregiudicata ed inerte, e in certi casi perfino alla disperazione!

Ebbene, le vicende disagiate e gloriose della vostra vita insegnano ad avere il coraggio di accettare la storia, che significa in fondo amare il proprio tempo, senza vani rimpianti e senza mitiche utopie, convinti che ognuno ha una missione da compiere e che la vita è un dono ricevuto e una ricchezza che si deve donare, comunque siano i tempi, sereni o intricati, pacifici o tribolati.

Per questo però occorre la “pedagogia della volontà”, ossia è necessario l’allenamento al sacrificio e alla rinunzia, l’impegno nella formazione di caratteri saldi e seri, l’educazione alla virtù della fortezza interiore per superare le difficoltà, per non cedere alla pigrizia, per mantenere la fedeltà alla parola e al dovere.

Oggi particolarmente il mondo ha bisogno di uomini tenaci e coraggiosi che guardino in alto, come l’alpino che scala la ripida parete per raggiungere la vetta e né l’abisso del sottostante precipizio né la dura roccia o l’avverso ghiaccio possono fermarlo.

Molti oggi si sentono fragili e smarriti; ed è anche comprensibile, data la conoscenza più concreta e immediata delle vicende umane e la mentalità di facile consumismo. Ed è perciò tanto più necessario ritornare ad insegnare lo spirito di sacrificio e di coraggio.

2. Ma non basta accettare la storia: voi ci insegnate che bisogna “trasformare” la storia! Quanti di voi potrebbero raccontare le loro avventure in pace e in guerra, ora tragiche e meste, ora allegre e serene!

E che cosa si può ricavare da questo patrimonio di vita vissuta? Una sola conclusione e un solo imperativo: la storia deve essere trasformata mediante la “civiltà dell’amore”, che fu la costante preoccupazione di Papa Paolo VI, di venerata e sempre presente memoria.

E perciò io dico a voi, Alpini d’Italia, come dico a tutti gli uomini della terra: Amate! Questo è il “comandamento nuovo” di Cristo: “Amatevi gli uni gli altri, come io vi ho amati” (Gv 15,12).

– Amate la vostra famiglia, la vostra casa, e rimanete fedeli nell’amore!

– Amate il vostro paese, il vostro quartiere, la vostra città! Ognuno dia il suo contributo di impegno, di servizio, di carità, specialmente verso i sofferenti e i bisognosi, per creare centri di solidarietà, affinché nessuno si senta solo ed emarginato a causa dell’egoismo.

– Amate l’Italia, la vostra cara Patria, che pur tra tanti travagli e contrasti, è sempre la vostra terra, ricca di storia, di bellezza, di genio e di bontà!

– Amate l’Europa, la quale per millenni ha riversato nella storia le ricchezze incalcolabili dell’intelligenza e del sentimento.

– Amate il mondo intero, perché siamo tutti fratelli e ognuno deve portare nel suo cuore tutta l’umanità! Quanti profughi, disoccupati, sinistrati, senza casa e senza pane attendono il nostro amore!

Ricordiamo una figura ben nota in Italia e all’estero: il Cappellano degli Alpini Don Carlo Gnocchi! Egli, ritornato dalla spaventosa esperienza della campagna bellica in Russia, si impegnò ad amare ancora di più e fondò l’Opera di assistenza per i mutilatini ed i poliomielitici.

3. Infine, vorrei ancora aggiungere: eleviamo la storia mediante la fede in Gesù Cristo!

Per qual motivo Dio si è incarnato? Perché Gesù Cristo, il Verbo di Dio, ha voluto inserirsi nella nostra storia umana? Solo per salvarla, rivelando i valori trascendenti e ultramondani di tutte le nostre azioni. Questa è la verità che tanto rende sublime la nostra esistenza: siamo destinati a Dio, all’eternità, alla felicità eterna che dipende dalle nostre libere scelte. Gesù è venuto per testimoniare e garantire la verità” (Gv 18,37).

Il noto scrittore francese François Mauriac, nell’introduzione alla sua celebre “Vita di Gesù” (F. Mauriac, La vita di Gesù, Ed. Mondadori, Milano 1943), scriveva: “C’è stato bisogno che Dio s’immergesse nell’umanità e che ad un preciso momento della storia, sopra un determinato punto del globo, un essere umano, fatto di carne e di sangue, pronunciasse certe parole, compisse certi atti, perché io mi getti in ginocchio... Io non credo che a ciò che tocco, che a ciò che vedo, che a ciò che si incorpora nella mia sostanza; ed è perciò che ho fede nel Cristo”.

Bisogna aver fede in Cristo per salvare l’uomo! Per elevare la storia, bisogna salvare gli uomini! E Cristo ci dice: “Venite a me, voi tutti che soffrite e siete affaticati, e io vi ristorerò” (Mt 11,28). Egli solo ha parole di vita eterna! Egli solo è la salvezza dell’uomo.

Alpini d’Italia! Cristo vuol fare anche di voi degli strumenti di pace e di salvezza! Ascoltate la sua voce! Testimoniate il suo amore!

Vi assista Maria Santissima, che voi chiamate la “Madonna degli Alpini”!

Vi accompagni la mia propiziatrice Benedizione, che desidero estendere a tutti i vostri cari, a tutte le vostre famiglie!

 

 

non so voi... ma a me... che ammiro gli alpini... mi tocca profondamente...

 

e comunque... ADDIO GIOVANNI PAOLO II

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