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Marina Russa - Discussione Ufficiale


picpus

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Eccovi il link ad un articolo (in francese) sull'ennesimo incidente con vittime, di cui è protagonista un'unità della Marina Russa:

 

http://www.corlobe.tk/article10433.html

 

 

ed il link ad un articolo in inglese:

 

http://www.timesofmalta.com/articles/view/...warship-kills-2

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Picpus, per gentilezza, l'unità in questione è quella di cui al seguente link:

 

http://www.fegi.ru/prim/flot/flot_64.htm

 

potresti darmi notizie: mi ha stupito il maresciallo cui è stata intitolata.

Esso, infatti, fu insieme al tedesco Guderian ed all'inglese Liddel Hart un vigoroso propugnatore del nuovo impiego dei carrirmati come massa e vittima eccellente delle purghe staliniane.

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Picpus, per gentilezza, l'unità in questione è quella di cui al seguente link:

 

http://www.fegi.ru/prim/flot/flot_64.htm

 

potresti darmi notizie: mi ha stupito il maresciallo cui è stata intitolata.

Esso, infatti, fu insieme al tedesco Guderian ed all'inglese Liddel Hart un vigoroso propugnatore del nuovo impiego dei carrirmati come massa e vittima eccellente delle purghe staliniane.

Penso proprio di si; dovrebbe far parte della classe "Udaloy", http://en.wikipedia.org/wiki/Udaloy_class_destroyer ; dopo la caduta dell'URSS, le principali unità della flotta russa, sono state "rinominate" con l'utilizzo, a quel poco che mi risulta, non sono né un appassionato, né un conoscitore della marina prima sovietica e poi russa, di nomi tradizionali o, comunque, miranti a glorificare le tradizioni militari russe.

 

Eccovi un video dell'incendio:

 

http://mmedia.kataweb.it/video/2982322/bru...-militare-russa

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Mi scuso con Picpus e con utenti e lettori per il macroscopico errore, il Maresciallo cui è stata intitolata la fregata NON venne liquidato nel corso delle purghe staliniane, al contrario fu uno dei componenti dello stato maggiore sovietico durante la Seconda guerra mondiale. Ho avuto un lapsus

L'uso di inttolare navi a personaggi illustratesi per la difesa della patria è stato in Russia sempre diffuso, sempre durante la guerra le emissioni filateliche di quella nazione (attivissima in questo campo) videro un fiorire di francoboli celebrativi dei generali zaristi che sconfissero Napoleone e la stampa univa i nomi dei nuovi e vecchi comandanti dell'esercito.

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Però non ho capito quali sono le cause di questa crisi della marina!!!

Quelle di sempre, non solo della Marina, ma di tutto il sistema produttivo-industriale della società russa, che non è poi molto cambiata dall'epoca sovietica: qualità infima dei materiali e dei mezzi, manutenzione inesistente e, forse ciò che è più grave, mancanza di partecipazione sentita al raggiungimento degli scopi perseguiti da qualsiasi organizzazione, nella fattispecie la Marina, da parte dei suoi membri.

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Però non ho capito quali sono le cause di questa crisi della marina!!!

 

Beata gioventù.... :rolleyes:

Dopo che si è sgretolata l'Unione Sovietica (e immagino già prima del tracollo vero e proprio), oltre alla perdita di mezzi dovuta alla suddivisione tra i vari paesi ex-URSS (che sinceramente però non so quanto abbia coinvolto i mezzi navali), la Russia ha dovuto fare i conti con la mancanza di soldi per la manutenzione, la paga del personale e il rinnovo della flotta esistente, trovandosi stremata economicamente dalla corsa agli armamenti con gli USA nel periodo della guerra fredda.

 

EDIT: nel frattempo picpus ti ha ulteriormente dettagliato i motivi

Edited by lender
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Dal link: http://www.lettera22.it/showart.php?id=3168&rubrica=25

 

riporto un articolo dell'agosto 2005 (forse ora sarà tutto cambiato!!! :asd: ) sullo stato della marina russa:

 

 

RIEMERGE IL PRIZ, AFFONDA LA MARINA RUSSA 7/8/2005

 

Si è conclusa bene l'avventura dei sette marinai prigionieri del batiscafo russo Priz, rimasto incagliato mercoledi a 190 metri di profondità al largo della Kamchatka. Dopo un'iniziale reticenza sull'incidente, Putin si è deciso a chiedere aiuto a Usa e GB, sventando i timori di una replica della tragedia del Kursk. Ma ad andare a fondo oggi è l'intera flotta russa, in enorme degrado.

 

Lucia Sgueglia

 

Sabato 6 Agosto 2005

 

Che siano ore o giorni quelli che separano vita e morte, laggiù a 190 metri in fondo al mare, i sette marinai dell’equipaggio del batiscafo russo AS28 di classe Priz (Flotta russa del Pacifico) affondato al largo della Kamchatka, avranno l’impressione che la storia si ripeta. L’incidente, capitato tra mercoledì e giovedi, è stato diffuso dal Cremlino solo ieri, confermando la proverbiale reticenza di Mosca in materia di tragedie militari.

 

Pochi giorni fa, sempre in ritardo era giunto l’annuncio allarmante dell’esplosione nel motore di un sottomarino nucleare in un cantiere dell'Arkhangelsk, 960 Kilometri a nord di Mosca (un morto). Per fortuna il combustibile era stato estratto dal mezzo - o almeno così hanno dichiarato le autorità. A vent’anni da Chernobyl, e dopo la tragedia del Kursk nel 2000 - quando 118 marinai finirono seppelliti nel mar di Barents dopo due giorni di fallimentari tentativi di salvataggio -, resta difficile valutare le informazioni che provengono da Mosca sullo stato di salute dell’ex glorioso arsenale militare sovietico, da tempo sottoposto a incipiente degrado. Arduo anche per i partner economici della Ue, che pure molto denaro hanno speso per supportare la Russia nella dismissione e rottamazione progressiva del vetusto apparato.

 

Il declino del complesso militare russo procede da almeno un decennio, ma a passarsela peggio è proprio l’ex flotta sovietica. Negli ultimi anni i disastri militari si sono inanellati uno dopo l’altro, e la più colpita è proprio la marina. Nel 2003, il naufragio del sottomarino K-159 (un modello degli anni Cinquanta) mentre veniva condotto alla rottamazione causò nove vittime.

 

La Russia, in seguito ad accordi internazionali di non proliferazione militare e nucleare (accettati con qualche recalcitranza), sta smantellando la propria flotta già da qualche anno, e a gran velocità. Metà dei sottomarini è alla fonda da tempo. Ma il problema principale, nella penuria di fondi, per un patrimonio che conta un gran numero di mezzi a propulsione nucleare, è lo smaltimento delle scorie radioattive. Nel 1996 il cosiddetto “rapporto Nikitin” (opera di un ex ufficiale di marina), denunciò lo spaventoso inquinamento causato dai vecchi sommergibili nucleari (con l’abitudine di scaricare in mare i residui di combustibile), causando l’ira delle alte gerarchie militari. Le basi della Flotta Nord, si leggeva nel rapporto, sono il luogo a maggiore concentrazione di rifiuti nucleari al mondo. Una bomba a orologeria a pochi passi dall’Europa, insomma.

 

La mancanza di trasparenza da parte russa resta un ostacolo. Nota è la vicenda dei cosiddetti “cimiteri militari”, dove, abbandonati senza le dovute precauzioni, i vecchi armamentari sovietici costituiscono una gravissima minaccia ambientale (si ricordi il disastro ecologico del lago d’Aral, trasformato in una pattumiera di scorie). Anche l’addestramento del personale, ammise Putin nel 2000, è insufficiente, e bassissimi gli stipendi di arruolati e ufficiali. Tanto da indurre qualcuno ad arrotondarli accordandosi con gang criminali (in forte aumento furti e contrabbando di componenti vitali della flotta, perfino siluri).

 

La flotta Nord risulta la più malmessa. Secondo il capo della Marina Kuroyedov, il budget per la manutenzione riesce a coprire solo in minima parte le necessità. Così, mentre arrugginiscono sempre più i pachidermi eredità della guerra fredda, nel 2003 Mosca annuncia un nuovo round di dismissioni, dopo che mille navi da guerra erano state messe a riposo per sempre nei Novanta. Da tempo la marina russa ha rinunciato a produrre nuovi mezzi di grosso tonnellaggio, ed evita il pattugliamento degli oceani limitandosi a proteggere le proprie acque territoriali. Al di là di queste, dopo l’annuncio dell’abbandono della base di Cam Rah in Vietnam, non le rimane che la base logistica di Tartus in Siria. “All’estero”, dopo la rivoluzione arancione che ha allontanato Kiev da Mosca, può ormai considerarsi la Flotta Sud rimasta ormeggiata sul Mar Nero, in Crimea, dal 1989: pur se accessibile da contratto ai russi, è oggetto di dispute continue con l’Ucraina che la vorrebbe veder scomparire. Con quali soldi?

 

Nel 2004 una grande tristezza accompagnò la decisione di riportare alla base per due mesi la nave ammiraglia della Nord, la celebre Pietro il Grande, a causa dello stato preoccupante del suo reattore nucleare. Avrebbe dovuto essere varata trionfalmente nel mediterraneo nel 2000; poi l’affondamento del Kursk, insieme alle speranze di gloria di Mosca.

 

- - - - - - - - - -

 

Considerazione: ma il "Pietro il Grande" (o "Piotr Veliki") non è quello che dovrebbe andare in Venezuela ( vedi link: http://www.aereimilitari.org/forum/index.php?showtopic=9256 )?! Ci arriverà mai?!

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  • 3 months later...

Ritardate le prove in mare del nuovo SSBN (SNLE in francese) russo "Yury Dolgoruky" (primo della classe "Borey"); eccovi il link ad un articolo in francese:

 

http://www.corlobe.tk/article12102.html

 

 

ed il link ad un articolo in inglese:

 

http://en.rian.ru/russia/20081230/119234378.html

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Beh, Picpus, penso solo a questo. Oggi la Marina russa ha:

- la loro portaerei Kuzntetov, scortata da un caccia e con rifornitori e navi ausiliarie varie, in navigazione verso il Mediterraneo.

- il loro incrociatore Pietro il Grande (riparato, aggiornato ed operativo) che, scortato dal loro caccia più moderno, ha appena finito le manovre militari in Venezuela e ora, sulla via del ritorno, si fermerà in visita in Sud Africa

- la fregata "Impavida" a caccia dei pirati in Somalia

- un altro cacciatorpediniere in visita in India

- alcuni SSBN in pattugliamento

- sicuramente (anche se non ne è stata data notizia) alcuni SSN in navigazione insieme alla portaerei e all'incrociatore

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Beh, Picpus, penso solo a questo. Oggi la Marina russa ha:

- la loro portaerei Kuzntetov, scortata da un caccia e con rifornitori e navi ausiliarie varie, in navigazione verso il Mediterraneo.

...

Si trova già nel bacino occidentale del Mediterraneo ed il portavoce della Marina russa ha annunciato, trionfalmente, che in 24 ore vi sono stati 21 voli addestrativi di Su-33 e 10 di Ka-27!!! :rotfl::rotfl::rotfl:

 

Ecco il link all'articolo in francese:

 

http://www.corlobe.tk/article12093.html

 

Contenti loro!!!

 

 

P.S.: per la precisione, 1 rifornitore ed 1 rimorchiatore.

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Qualcuno mi saprebbe spiegare perché si portano dietro un rimorchiatore?

 

Al di là della saggia consapevolezza delle condizioni di affidabilità non ottimali delle loro unità navali, c'è qualche motivazione di carattere operativo e/o tecnico?

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e' piu' un rimorchiatore-nave di salvataggio (99 mt, 25.000 hp), ma onestamente considerazioni particolari non ce ne dovrebbero essere: a meno che (e facciamo i cattivi) non temano che qualcun altra delle 3 navi rimanga in panne...

 

Scherzi a parte, probabilmente l'hanno mandata a fare numero, e' in crociera addestrativa pure lei. Devono pure farle muovere ste navi, anche se la situazione e' in miglioramento da qualche anno non e' piu la VMF di 20 anni fa.

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e' piu' un rimorchiatore-nave di salvataggio (99 mt, 25.000 hp), ma onestamente considerazioni particolari non ce ne dovrebbero essere: a meno che (e facciamo i cattivi) non temano che qualcun altra delle 3 navi rimanga in panne...
Direi che è la causa maggiore, non sia mai che in mediterraneo la Kutz rimanga in panne e siano costretti a trainarla, a costo di usare un SSN in scorta che non c'è :asd:
Scherzi a parte, probabilmente l'hanno mandata a fare numero, e' in crociera addestrativa pure lei. Devono pure farle muovere ste navi, anche se la situazione e' in miglioramento da qualche anno non e' piu la VMF di 20 anni fa.
A fare i buoni è un probabilità anche questa, ma rimorchiatori a spasso di una CV americana non ne vedo da un bel pezzo :ph34r:
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Incendio a bordo della portaerei "Admiral Kuznetsov": morto un marinaio!

 

 

Eccovi il link all'articolo relativo in francese:

 

http://www.corlobe.tk/article12159.html

 

ed il link ad un articolo in inglese:

 

http://en.rian.ru/russia/20090107/119387556.html

 

 

Con riferimento al titolo della presente discussione: c.v.d. (come volevasi dimostrare)!!!

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Un incendio è tollerabile ...

Ovvio, ma non quando capita un giorno si e l'altro pure!!!

 

 

Intanto, per sicurezza, in Sudafrica negano lo scalo all'incrociatore nucleare "Pyotr Veliky"!

 

 

Eccovi il link all'articolo in francese:

 

http://www.corlobe.tk/article12152.html

 

 

ed il link ad un articolo in inglese:

 

http://www.iol.co.za/index.php?set_id=1&am...63705649C665589

Edited by picpus
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certo che anche i Sudafricani mi sembrano matti... negano lo scalo perche' richiedono 30 giorni per eventuale piano di difesa contro un incidente nucleare... come se i Russi si fossero presentati all'improvviso, mentre sono settimane che se ne parla.

mah.

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Guest intruder
certo che anche i Sudafricani mi sembrano matti... negano lo scalo perche' richiedono 30 giorni per eventuale piano di difesa contro un incidente nucleare... come se i Russi si fossero presentati all'improvviso, mentre sono settimane che se ne parla.

mah.

 

 

Diciamo che non vogliono fra i piedi i gioielli tecnologici della Nuova URSS (per certi versi era meglio la vecchia).

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Diciamo che non vogliono fra i piedi i gioielli tecnologici della Nuova URSS (per certi versi era meglio la vecchia).

Tenendo conto di come stoccano in casa i fari SSN i Sud Africani hanno fatto molto bene a negare il permesso. Tra l'altro anche in Francia non l'hanno fatto attracare ma mi sembra sia sempre rimasto in radar (almeno di foto in porto non se ne sono viste)

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  • 2 weeks later...
  • 3 weeks later...

Ridotta al minimo l'attività dei sottomarini nucleari russi.

 

Nel 2007 e nel 2008, solo 7 pattuglie, per ciascun anno, degli SSN; nel 2007 (non ancora noti i dati del 2008) solo 3 degli SSBN!!!

 

 

Eccovi il link all'articolo in francese:

 

http://www.corlobe.tk/article12656.html

 

 

ed il link all'articolo in inglese:

 

http://www.barentsobserver.com/only-seven-...290-116320.html

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Un pò di rispetto per la prima forza sottomarina del mondo :asd:

A parte le cavolate questo dimostra come quelle carrette sovietiche non possano mantenere un operatività decente e siano stati costruiti, al pari di tutti i mezzi coevi, solo per fare numero e impressione ma che, senza buttarci miliardi, non possono essere efficenti.

Almeno gli Akula paiono diversi rispetto al resto, ma sono ancora troppo pochi.

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