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Si parla già di "taglietti" alla difesa?


typhoon

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Rispondo ad un post decisamente OT e, quindi, preciso che eviterò altre eventuali repliche, con due semplici considerazioni:

 

1) al momento del golpe militare, il Cile era la 3^ più antica democrazia del pianeta con una classe militare di provata lealtà democratica oltre che di elevata qualità professionale, che mai sarebbe intervenuta come fece, se non avesse ravvisato l'estrema gravità della situazione politica;

 

2) i più accaniti avversari di Allende, che, con i loro scioperi ad oltranza, posero le condizioni per l'intervento militare, furono due categorie di lavoratori: i minatori e i camionisti.

 

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Mentre si stava stilando il primo bilancio della difesa del governo precedente uscì su non sò quale giornale (non me lo ricordo) un bellissimo articolo che parlava di come "l'incapace" aveva lasciato il ministero della Difesa, era focalizzato sullo stato di insolvenza del ministero stesso, dei debiti con le banche per i pagamenti non versati, dei ritardi nelle consegne, sarebbe bello ritrovare quell'articolo, tanto per rendersi conto di quello che accadrà da qui a fine legislatura.

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Suggerisco di andare sulla home di Pagine di Difesa e leggere il saluto del generale Bernardi al Ministro Parisi:

 

Lo straordinario messaggio del ministro Parisi

Giovanni Bernardi, 14 luglio 2008

 

I volumi sono accompagnati da una lettera del capo servizio pubblica informazione del Gabinetto del ministro, il generale Giancarlo Rossi, granatiere e mio anziano di corso d’Accademia. Mio padre diceva che esiste un linguaggio segreto che distingue i signori dai plebei. Ebbene, la lettera di Giancarlo dimostra che è un gran signore.

 

Chi ha avuto a che fare con questioni di cerimoniale e protocollari ne capisce il linguaggio. Di suo pugno scrive ‘Caro Giovanni’, cancella con un tratto di penna il ‘Gen.’ a fine testo e nel corpo della lettera al Lei sostituisce il Tu, sempre con la sua penna. Eh, Giancarlo, fossero tutti come te gli uomini e le donne della Terra, avremmo risolto l’ottanta per cento dei nostri problemi!

 

Giancarlo Rossi mi ha inviato un tesoretto: due volumi che racchiudono i ‘Due anni al ministero della Difesa’ e ‘La Difesa nella XV Legislatura’ a firma del ministro Parisi. Ai due volumi sono acclusi anche due CD che consentono – a chi lo desidera – di fare un copia-incolla di quanto è scritto nei volumi. Arturo Parisi esce di scena – anche lui – da gran signore.

 

Del resto, da un ex allievo della Nunziatella non ci si poteva aspettare altro. Veni, vidi, vici. Parisi è arrivato alla Difesa, ha fatto e – se non ha vinto – ha comunque lasciato traccia del suo passato. Nei due volumi (uno più piccolo e uno più grande) c’è tutto il suo periodo trascorso come ministro della Difesa. Periodo che affida alla stampa (anche alla ‘stampina’, quella costituita da Pagine di Difesa, e questo mi fa onore e mi commuove) affinché possa fare riferimento a quanto lui ha detto e scritto per ricostruire il periodo di gestione della Difesa nel corso della XV legislatura.

 

Non sono libri di memorie auto-celebrative, ma solo fatti. Questo ci lascia Arturo Parisi, sardo tenace ed ex allievo della Nunziatella, quello che Pagine di Difesa e i frequentatori del suo forum ricorderanno sempre come un ‘buon ministro della Difesa’. Anche noi senza sproloqui, senza elogi retorici, lo definiamo solo un buon ministro. Grazie, ministro Parisi. Lei imparò ai tempi della Nunziatella a ‘fare il suo dovere’. Abbiamo potuto constatare che lo ha imparato bene.

 

Email, 14/7/2008 - 17:43

Caro Bernardi,

sono il Gen. Carmine Fiore, ho letto il pregevole articolo riferito a Collega Giancarlo Rossi ed al Ministro Parisi. Avendo avuto la fortuna di conoscerli entrambi, concordo pienamente con le Sue lusinghieri valutazioni sugli interessati. Ho incontrato il Sig. Ministro in una sola occasione “informale” e, deve dire, che è bastata questa circostanza a convincermi che è un “grande Uomo”. Non posso spingermi oltre anche per riguardo e deferenza alla Persona ed all’Autorità. Per alcuni anni, invece, ho avuto occasione di avere alle mie dipendenze l’allora Maggiore GianCarlo Rossi. E’ per me rimane un Professionista ed un Ufficiale esemplare sotto ogni profilo. Spesso ho poi avuto occasione di incontrarlo in momenti successivi e le impressioni tratte sono state, come sempre, ECCELLENTISSIME. Concordo quindi con Lei per i giudizi espressi su queste due Persone che fanno onore alle Forze Armate. Insieme ad un apprezzamento per l’opera divulgativa apprezzabilissima che Lei continua a sostenere, Le invio il più cordiale saluto ed un … a presto rivederci. Carmine Fiore

 

Sms, 15/7/2008 - h. 14:48

Giovanni,

ti telefonerò. Intanto, grazie davvero per le tue belle parole nei miei riguardi. Sono convinto, in ogni caso, che per capire se si ha a che fare con, come dici tu, un signore occorre esserlo. Quindi, ciò che hai scritto per me vale automaticamente anche per te. E poi, Pagine di Difesa non è certo stampina. Giancarlo

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f-104 asa per primo?

 

D'accordo ma a questo punto si può parlare dell'F-104S e poi andiamo ancora indietro e finiamo alla IIa GM!

 

Fatto sta che negli ultimi anni le scelte dell'AMI si sono rivelate molto oculate(EF2000,F-16,RQ-1,B.767T/T,C-130J,C-27J) perchè non più basate unicamente sui ritorni industriali ma sul rapporto costo-efficacia.

Ti ricordo poi che l'AMI ha fatto e sta facendo un grosso sforzo di riduzione delle basi e dei comandi.

 

Ormai nessuna forza armata si può più permettere scelte sbagliate.

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draklor anche l'f-16 non è stata tutta sta grande scelta (bisognava prenderlo prima), non ricordo dove ce un bel post di dominus che spiega tutto per bene,

 

 

Che bisognava prenderlo prima sono d'accordo anch'io.

Sul fatto che sia stato giusto prenderlo poi però non credo ci siano dubbi!

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Fatto sta che negli ultimi anni le scelte dell'AMI si sono rivelate molto oculate(EF2000,F-16,RQ-1,B.767T/T,C-130J,C-27J) perchè non più basate unicamente sui ritorni industriali ma sul rapporto costo-efficacia.

Ti ricordo poi che l'AMI ha fatto e sta facendo un grosso sforzo di riduzione delle basi e dei comandi.

Si, ha ridotto i reparti di volo ma ha tenuto in piedi le basi, boiata!!

 

L'unico acquisto in cui non si ha avuto un ritorno economico è il Predator e F-16 perchè

 

- EF-2000 ritorni enormi ad Alenia, divenuta specialista in Ali e Compositi

 

- C-130J acquistati in cambio dei sistemi per aggiornare il G222 che ora rivendiamo agli usa

 

- KC-767A oltre la metà della spesa doveva finire in ricadute a Finmeccanica. Qua ci son problemi grossi e maretta nel rapporto Boeing-Finmeccanica nonostante continuino a far affari altrove

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Secondo voi Tremonti ha subito atti di nonnismo durante il servizio militare e adesso si vendica?

 

 

l'hai detto come battuta ma è vero.....in un'intervista al corriere aveva detto che lo rinchiudevano nell'armadio e poi quando aprivano doveva dire data, ora , minuti

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Sarebbero buone notizie si si parlasse di fondi freschi per esercizio ed investimenti, invece stiamo cui a parlare di rivendicazioni contrattuali!, avremo tanti bei soldati ben pagati con vecchi schioppi arrugginiti :pianto:

Modificato da typhoon
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è pur sempre un cambiamento di rotta ma per il resto conconrdo con la tua analisi

 

poi non investire in difesa potrebbe essere ben più costoso che non farlo, infatti è molto probabile che ciò comporti minor investimenti da parte delle industrie che le metterebbe fuori mercato oltre a tutti i costi sociali tra cassa d'integrazione e altro dei dipendenti licenziati, è un cane che si morde la coda.

 

Ripeto che bisognerebbe presentare al governo il problema Difesa dal punto di vista industriale e non come semplice macchina mangiasoldi

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Come ci si può lamentare dei tagli al bilancio della Difesa, quando si consente che avvenga quanto emerge dall'articolo al seguente link:

 

http://www.difesa.it/Sala+Stampa/Rassegna+...amp;pdfIndex=17

Beh io invece mi lamento eccome;l'ho già scritto in passato se tagli ci devono essere per il particolare momento economico(vabbè che noi abbiamo sempre tagliato anche quando gli altri aumentavano i loro budget)che vengano fatti con un certo criterio ;invece si taglia esercizio ed investimenti.

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