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Governo d'Italia


Venon84

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Marcello non è che caruso d'alema diliberto e tanti altri stanno messi meglio di veltroni. Purtroppo tanti dei nostripolitici sono abituati a parlare di lavoro, peccato che sia il lavoro degli altri non il loro. Poi se non ricordo male veltroni era giornalista del unita

Copio e incollo da fonte Internet. "Veltroni fu scelto nel 1992 come direttore de L'Unità, sebbene non fosse ancora giornalista professionista, qualifica che conseguì però il 12 luglio 1995, già quarantenne" ... e vorrei pure vedere chi avrebbe avuto il coraggio di negare al direttore dell'Unità la qualifica di giornalista professionista! ..... sicuramente se l'è sudata!!

 

Insomma tu ritieni che nel centrosinistra non esistono personalità di maggior spessore di Veltroni? ... io non posso crederlo! ... non voglio neanche provare a cercarle ma dovranno pur esserci politici (uomini o donne) che, nella vita, hanno trottato, studiando da piccoli, lavorando da grandi ed accumulando quelle esperienze formative che possano consentir loro di guardare all'elettorato attivo senza imbarazzi.

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Per Paladin, impara a contare non sono 10 anni al massimo 7.

 

Si hai ragione sono 7, mi sono sbagliato...mercoledì comunque si dimetterà per evitare il commissariamento.

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Ragazzi pensavo fossero estinti; da quello che scrive Marcello mi pare di pensare che abbiamo ancora qualcuno che creda che in fondo tra Veltroni e la Menapace (tra il PD e i pacifinti se preferite) non ci sia tutta questa differenza; questo è il ragionamento: vengono dalla stessa cosa quindi sono la stessa cosa. Ragionando così si potrebbe dire di Mussolini e Matteotti: vengono entrambi dal partito socialista italiano ergo sono la stessa cosa. Altro esempio con Bondi e Bertinotti: vengono dalla stessa cosa (il fu partito comunista) ergo sono la stessa cosa. Devo continuare? O ti sei finalmente convinto che la storia politica di Veltroni non è un demerito?

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Veltroni ex comunista è un accusa inutile.

E anche se fosse?

 

COme personalità di spicco nel CDX Berlusconi ha:

- Bondi che era comunista

-Giuliano Ferrara che era comunista

-Umberto bossi che era comunista

-Alguori era comunista

 

Come dice grillo:

Lui sta bene con i comunisti se ne è circondato. E sapete perchè?

Perchè lo psiconano dentro è comunista... Ma solo che non sa di esserlo

 

 

senza contare tutti gli ex craxiani e i vari pregiudicati (è il partito conpiù pregiudicati)

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Ragazzi pensavo fossero estinti; da quello che scrive Marcello mi pare di pensare che abbiamo ancora qualcuno che creda che in fondo tra Veltroni e la Menapace (tra il PD e i pacifinti se preferite) non ci sia tutta questa differenza; questo è il ragionamento: vengono dalla stessa cosa quindi sono la stessa cosa. Ragionando così si potrebbe dire di Mussolini e Matteotti: vengono entrambi dal partito socialista italiano ergo sono la stessa cosa. Altro esempio con Bondi e Bertinotti: vengono dalla stessa cosa (il fu partito comunista) ergo sono la stessa cosa. Devo continuare? O ti sei finalmente convinto che la storia politica di Veltroni non è un demerito?

Rick86 : tutto ciò che scrivi non ha alcuna attinenza con le mie modeste riflessioni ... quello che scrivo, potrà anche non piacere e/o non essere condiviso, è abbastanza chiaro e non necessita della tua interpretazione peraltro maliziosa e fuorviante. Quello che hai scritto è solo il tuo pensiero non certo il mio!

Quanto a Veltroni, quello che lascia perplessi non è quella che definisci "storia politica" bensì il suo curriculum vitae da cui si deduce che trattasi di una mezza figura e non certo uno statista dotato degli attributi necessari.

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Veltroni ex comunista è un accusa inutile.

E anche se fosse?

 

 

Ma come "E anche se fosse?" ?

La cosa è certa e documentata!

 

Sicuramente o non mi sono spiegato bene o non mi hai capito. Di ex comunisti l'Italia è piena: alcuni di loro, ingenuamente, piansero nelle strade alla morte di Stalin, altri, meno ingenuamente, incassavano il rubli di Mosca per opportunismo oppure per un ideale sbagliato che li portava a riconoscere nell'URSS la loro vera Patria e non oiù l'Italia altri ancora non erano assolutamente comunisti ma, per farsi strada più agevolmente, chiesero la tessera del PCI.

Oggi, moltissimi di loro rinnegano il passato e, tra questi, anche il sig. Veltroni. Copio e incollo da Vikipedia alla voce "Veltroni".

Pur avendo militato per anni nel PCI, in più di un'occasione ha ammesso pubblicamente di non essere mai stato veramente comunista: una delle sue dichiarazioni più famose infatti dice «Si poteva stare nel Pci senza essere comunisti. Era possibile, è stato così» (1995).

 

Ora chiedo a chi legge se una tale affermazione sia credibile. Si poteva veramente divenire membro del comitato centrale del partito comunista senza essre veramente comunista?

Mi pare molto improbabile: solo persone di provata e sicura fede accedevano alla stanza dei bottoni del Partito!

 

E allora eccone un altro! ... trasformista anche Veltroni. Ne vogliamo fare il capo del governo? .... votatelo pure ma, per favore, prima di recarvi al seggio elettorale provate a fare una accurata serena ed obiettiva riflessione!

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e ovviamente vera l'affermazione come ti ha spiegato dominus il PCI non era comunista da circa gli anni 80 e non c'è niente di cui scandalizzarti

 

Sai, ho notato che talvolta, in questi forum, si insiste su di una tesi solo per il piacere di godersi una sana e civile discussione dialettica che può ben rappresentare un momento di confronto ma anche un modo per divertirsi a proporre o contrastare tesi più o meno bizzarre.

Mi chiedo pertanto se davvero credi che il partito comunista, a partire dagli anni '80, non fosse più comunista: davvero lo credi?

In tal caso rispetto la tua opinione che sarà fondata certamente su conoscenze o esperienze personali di cui sono sprovvisto.

Certo è che il cambio del nome avvenne, guarda caso, dopo il crollo del muro di Berlino! ... ma che strano? ... forse solo una coincidenza?

Converrai con me che un partito comunista che non è comunista rappresenta una contraddizione in termini! ... e le contraddizioni in termini non sono logiche e quindi non veritiere.

Diciamo allora che a qualcuno, piace credere che il partito comunista non fosse comunista; che male c'è, .... va bene, il partito comunista non era comunista!

Contenti?

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Marcello non mi inganni con queste tue vuote argomentazioni dialettiche.

Penso che tu sappia quanto me quali fossero le idee dell'eurocomunismo e di berlinguer dai tempi del compromesso storico.

In politica contano i programmi, non le etichette e se il PCI si chiamava ancora comunista era per una questione storica, infatti non è facile buttare via 50 anni di storia in un secondo, come hanno dimostrato i dissidenti di RC al momento della svolta della bolognina.

Ovvio che dentro il PCI ci fossero anche i comunisti, ma la maggioranza è stata a favore di una svolta e questo dice tutto.

 

Quanto a Veltroni capisco che tu la voglia buttare sul personale, tipico della mancanza di argomentazioni, ma, se puoi, spiegami perchè sarebbe "una mezza figura" e non un politico i grado di governare il nostro paese, specie in correlazione con i programmi da lui presentati e dalle proposte da lui appoggiate dal momento in cui è segretario del PD.

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Marcello non mi inganni con queste tue vuote argomentazioni dialettiche.

 

Preliminarmente ringrazio per il benevolo giudizio circa le mie modeste argomentazioni.

 

In politica contano i programmi, non le etichette

 

I fatti dimostrano che contano anche le etichette: per un simbolo i politici si scannano!!!

 

Ovvio che dentro il PCI ci fossero anche i comunisti, ...

 

Meno male, a sentirvi, credevo che si fossero proprio estinti !

 

Quanto a Veltroni capisco che tu la voglia buttare sul personale, tipico della mancanza di argomentazioni, ma, se puoi, spiegami perchè sarebbe "una mezza figura" e non un politico i grado di governare il nostro paese, specie in correlazione con i programmi da lui presentati e dalle proposte da lui appoggiate dal momento in cui è segretario del PD.

 

No, stai attento, a me Veltroni, dal punto di vista personale è anche simpatico, in particolare, perchè è una persona educata e decorosa .... più su ho anche detto che gli affiderei volentieri l'amministrazione del mio condominio e qui lo confermo! .... il problema è proprio legato alla mancanza di sostanza e, siccome odio riscrivere, copio ed incollo quanto già segnalato ad un altro signore anche lui invaghitosi del mio sig. Sindaco.

 

Colgo l'occasione per chiarire e confrontare la realtà del sig. Veltroni con quella di altri leader. Tra questi mi vengono in mente Blair, Thatcher, Aznar, Schroeder, SarKozy, Prodi e tanti altri italiani ecc

Tutti loro nella vita hanno prima studiato e poi lavorato e invece il sig. Veltroni, contro cui non ho nulla, non ha mai sperimentato cosa significhi, partecipare ad un concorso, candidarsi per un posto di lavoro, svegliarsi per anni presto al mattino per studiare oppure andare a lavorare magari stipato in un convoglio della metropolitana, emigrare per avere un lavoro ovvero per procurarsi titoli per poi ottenerne uno, fare controvoglia il servizio militare , ecc. ecc.

E allora io Vi chiedo: "E' lui l'uomo che risolverà i problemi degli italiani? ... che meriti ha quest'Uomo per essere candidato alla guida del Paese? ... e il centrosinistra non aveva un cadidato di maggior prestigio e spessore da contrapporre a Berlusconi?"

.... ma non c'è bisogno che mi rispondiate se non volete ..... sono domande retoriche!

 

A margine di tutto quanto sopra, c'è una considerazione finale e forse anche triste: Berlusconi a Veltroni se lo mangia a colazione! (si accettano scommesse)

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il suo curriculum vitae da cui si deduce che trattasi di una mezza figura e non certo uno statista dotato degli attributi necessari.

Caro Marcello ti faccio il curricolum del più grande statista italiano dell'Italia Unita, De Gasperi:

- direttore di un piccolo giornale locale

- parlamentare per qualche anno a Vienna

- una breve ma folgorante carriera nel Partito Popolare (trattasi comunque di 6 - 7 anni)

- bibliotecario del Vaticano

 

Caro Marcello statista non nasci, lo diventi. Scusa ma chi sei tu per dire non lo diventerà mai, è solo una mezza figura?

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il problema è proprio legato alla mancanza di sostanza e, siccome odio riscrivere, copio ed incollo quanto già segnalato ad un altro signore anche lui invaghitosi del mio sig. Sindaco.

 

Mmmh...Ecco perchè mi fischiavano le orecchie...!

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Caro Marcello ti faccio il curricolum del più grande statista italiano dell'Italia Unita, De Gasperi:

- direttore di un piccolo giornale locale

- parlamentare per qualche anno a Vienna

- una breve ma folgorante carriera nel Partito Popolare (trattasi comunque di 6 - 7 anni)

- bibliotecario del Vaticano

Questa ridicolamente riduttiva sintesi del curriculum vitae di De Gasperi ne offende la memoria e mi fa intendere che il mio interlocutore ama scherzare su argomenti seri.

Caro Marcello statista non nasci, lo diventi.

Allora preghiamo tutti il Signore che lo diventi davvero!

Scusa ma chi sei tu per dire non lo diventerà mai, è solo una mezza figura?

Io non sono nessuno .... soltanto uno dei milioni di italiani che a breve sarà chiamato al voto e allora mi permetto di giudicare e valutare i candidati: dici che non dovrei farlo?

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Marcello sei della juventus? per questo ti sta simpatico Veltroni?

 

Beh Marcello seriamente, io non reggo veltroni per motivi personali (è il mio capo) pero te stai facendo lo stesso discorso che quelli di sinistra hanno fatto con l'ex sindaco di Bologna Guazzaloca. Dato che era un macellaio non poteva fare il sindaco di Bologna per loro, peccato che i bolognesi se ne sono infischiati.

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Marcello sei della juventus? per questo ti sta simpatico Veltroni?

 

Beh Marcello seriamente, io non reggo veltroni per motivi personali (è il mio capo) pero te stai facendo lo stesso discorso che quelli di sinistra hanno fatto con l'ex sindaco di Bologna Guazzaloca. Dato che era un macellaio non poteva fare il sindaco di Bologna per loro, peccato che i bolognesi se ne sono infischiati.

 

Spiacente, sebbene abbia giocato molto a calcio, non son un tifoso.

Veltroni non mi è antipatico, ma noi non parliamo nè di simpatie nè di antipatie bensì della personalità che dovrà governare il Paese.

Leggevo, senza tanta sorpresa, che alcuni sondaggi rivelano che gli italiani, stufi di essere presi in giro, sarebbero propensi ad orientarsi a favore di un "uomo forte" ossia un decisionista, uno che senza troppi distinguo, tiri dritto per la sua strada tenedo ferma la barra e compiendo quelle scelte non più dilazionabili pena un irrecuperabile declino. Un uomo dotato di assoluta autonomia, che non debba rispondere ai gregari del suo operato, capace di scaricare zavorre ingombranti ed adottare provvedimenti anche impopolari.

E' il ritratto di Veltroni? ... non direi proprio ma magari, una volta eletto, si rivelerà tutt'altro di quel tranquillo, pacifico, mediatore pronto a sforzarsi di accontentare tutti e quindi nessuno.

Ma la realtà è ben un'altra e chiedo: che speranze ha contro un Berlusconi?

Infine, .... Guazzaloca che fine ha fatto?

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Beh fu sindaco di bologna per 5 anni. Poi non fu rieletto.

 

Per quel altra domanda la risposta è semplice, non esistono. Trovami uno dei politi attuali che andrebbe dritto dritto per la sua strada senza essere tirato per la giacchetta. Guarda Pannella va per la sua strada, sono 50 anni che dici le stesse cose e vuole fare le stesse cose o da solo o con nuovi compagni di viaggio

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Beh fu sindaco di bologna per 5 anni. Poi non fu rieletto.

 

Per quel altra domanda la risposta è semplice, non esistono. Trovami uno dei politi attuali che andrebbe dritto dritto per la sua strada senza essere tirato per la giacchetta. Guarda Pannella va per la sua strada, sono 50 anni che dici le stesse cose e vuole fare le stesse cose o da solo o con nuovi compagni di viaggio

 

Non volevo, ma mi costringi a sbilanciarmi ... e allora dico qualche cosa di cui non sono del tutto sicuro.

Partiamo dalla premessa che non potremo scegliere la Thachter, Sarkizy, Koll, Regan o Scroeder ma solo tra il Sindaco ed il Cavaliere; se il Berlusconi otterrà il successo che si sta profilando nei sondaggi, e, in particolare, se si tratterà di un successo suo personale, non gli mancano gli attributi per riformare il Paese.

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La Destra e Fiamma Tricolore corrono insieme

 

Roma - "C'e' qualcosa di destra oggi nel sole". La Destra di Francesco Storace prende in prestito "L'aquilone" di Giovanni Pascoli e parafrasando l'incipit della famosa poesia

conia il suo slogan elettorale e risponde cosi' allo "Yes, we can" di Walter Veltroni e al "Rialzati, Italia" di Silvio Berlusconi.

In una conferenza stampa a Montecitorio, il movimento dell'ex governatore del Lazio ufficializza la scelta di presentarsi da soli alle urne, uniti solo alla Fiamma tricolore di Luca

Romagnoli. "Andremo da soli alle politiche e alle amministrative -annuncia il presidente Teodoro Buontempo- Daniela Santanche' e'

la nostra candidata premier, Francesco Storace il nostro candidato sindaco a Roma e io il candidato alla presidenza della Provincia di Roma".

E' stato presentato anche il nuovo simbolo con cui la Destra correra' da sola alle elezioni. Per far posto al simbolo dei nuovi alleati della Fiamma tricolore di Luca

Romagnoli, conia un segno grafico con doppia fiamma che assomiglia molto a quello che An ha appena abbandonato per confluire nel Pdl di Silvio Berlusconi.

Del simbolo della Destra rimane la parte superiore azzurra con la scritta bianca "la Destra" e la fiamma color oro impugnata sulla sinistra del tondo. Scompare pero' la bandiera tricolore

nella parte inferiore, per far posto a un fondo bianco e al cerchio della Fiamma tricolore. L'effetto grafico, alla fine, ricorda molto il simbolo di An, diviso a meta' tra bianco e

azzurro, con la fiamma del Msi al centro della parte inferiore.

Il presidente del partito, Teodoro Buontempo, interrogato dai cronisti sulla somiglianza dei due tondi elettorali, dice: "Somiglia a quello di An? Noi abbiamo

solo unito due simboli. Poi ognuno, con la sua fantasia, ci puo' vedere cio' che vuole...".

 

La candidata premier Daniela Santanche' e Buontempo, presidente del partito, hanno definito la loro iniziativa come un ''evento straordinario'' che consentira' alla destra in

Italia di avere ancora un futuro. Il loro slogan infatti, scandisce Buontempo, e': ''La Destra c'e'''.

I due parlamentari, accompagnati da Luca Romagnoli e dal senatore Stefano Morselli, hanno spiegato la loro decisione di andare da soli alle elezioni politiche e amministrative del

13-14 aprile con il fatto che ''la dignita' e' un bene indisponibile'' e che ''la destra e' un valore non in vendita''. Quindi, hanno criticato Silvio Berlusconi per la scelta che sta

facendo di apertura al dialogo con il Pd dopo le elezioni e di alleanza con Fini: ''Attento Silvio - ha detto Santanche' - perche' ti stai mettendo con chi ti voleva fottere la moglie:

Veltroni, e con chi voleva rivoltarti come un pedalino: Di Pietro''. ''E come puoi dormire Silvio - ha aggiunto la parlamentare riferendosi a Fini pur senza mai nominarlo - se ti

stai per mettere con il tuo peggior traditore che ti definiva 'ectoplasma' e che voleva ricattarti sulla Gentiloni e che se fossi morto voleva prendere il tuo posto?'.

Poi sulla decisione di Fini di confluire nel Pdl la Santanchè affonda il coltello nella piaga. ''Cosa pensiamo della scelta di Fini?

Che e' stato coerente, perche' il suo obiettivo era quello di entrare nel Ppe per legittimarsi. E cosi' ha fatto. Ha sciolto un partito per una questione di legittimazione personale. Ora

probabilmente diventera' presidente della Camera o vicepremier ed e' quello che voleva''.

"Ci e' stato fatto un ricatto: dovete sciogliere il vostro partito", spiega Teodoro Buontempo. Ma ''la dignita' e la coerenza sono valori non in vendita''. ''I nostri seggi ce li vogliamo

sudare, con il nostro simbolo e con i nostri soldi, perche' sia chiaro che non abbiamo avuto mezzo euro da Berlusconi, ne' glielo abbiamo chiesto''. La questione e', sottolinea il presidente del partito, che

''non possiamo annullare le ragioni per le quali abbiamo fondato La Destra. Ci vergogneremmo per tutta la vita se oggi noi voltassimo le spalle al popolo di destra. Andiamo da soli, raccoglieremo le firme e

faremo una campagna elettorale determinata''.

 

Il cartello punta al 4% delle preferenze e Buontempo lancia ''un appello agli elettori di An'', perche' chi non e' d'accordo con lo sciogliemto del partito nel Pdl ''non ha piu' alibi'': ''O credono

in quel progetto, oppure oggi c'e' La Destra''. E 'La Destra c'e'', spiega il responsabile dell'organizzazione, Stefano Morselli, sara' proprio lo slogan della campagna elettorale. La discesa in campo da

soli ''ha creto molto entusiasmo'' e, annuncia, saremo ''presenti con i gazebo in tutta Italia''.

Confermate anche le candidature di Storace per la poltrona di sindaco di Roma e di Buontempo per Palazzo Valentini. ''Nei momenti

difficili si vedono le persone che hanno la schiena dritta'', sono le parole con cui Buontempo ringrazia Romagnoli. E Santanche' ricorda: ''Volevano comprarci, ma siccome non facciamo politica per soldi

quella non era la nostra moneta''. Altra partita aperta e' quella della presenza in tv di tutti i candidati premier. ''Non faremo sconti

a nessuno'', rimarca ancora Buontempo che chiede pari opportunita' e pari visibilita' per tutti.

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credo che almirante (persone che gode del mio rispetto) ci stia rivoltando nella tomba per come avete venduto la vostra dignita allo psiconano per un paio di poltrone, siete e sarete gli eterni secondi, venduti e servi l'unica continuazione è la nuova alleanza Stocare- fiamma tricolore

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