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[Thread Ufficiale] Integralismo Cattolico


typhoon

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Un ulteriore contributo per comprendere la questione ICI - Chiesa, da http://www.clonline.org/Art_dett.asp?testo...amp;ID=20071008

 

 

 

«Poche settimane prima anche Romano Prodi, in piena campagna elettorale, aveva parlato dell’Ici che la Chiesa cattolica, in alcuni casi, doveva pagare - spiega Mario Mauro, vicepresidente del Parlamento europeo -. Ma torniamo all’Unione Europea. Normalmente questo tipo di denunce è totalmente ignorato perché il fenomeno legato a questi pagamenti non ha peso economico come, invece, può avere un aiuto di Stato, ad esempio, nel trasporto aereo o nelle attività delle multinazionali. Inoltre, per quanto riguarda l’Ici mi sembra che ci sia un’ignoranza della legge varata dall’allora presidente del Consiglio Giuliano Amato». In che senso? «Innanzitutto la legge Amato ha esentato dal pagamento alcuni immobili: in primis quelli statali, regionali, provinciali e comunali (per esempio le scuole); e per la libertà religiosa gli immobili di culto di tutte le religioni che hanno con lo Stato italiano una convenzione (cattolici, protestanti, musulmani ecc.). Inoltre, sono esentati dal pagamento della tassa i proprietari di immobili dove vengono svolte attività meritorie - cioè beni che hanno funzione pubblica anche se il soggetto che li eroga non è lo Stato - definite in otto classi, e cioè assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, proprio perché generatori di attività di rilevanza sociale. Quindi, tutto il mondo del non profit usufruisce di questo sgravio fiscale. Che non è un aiuto di Stato, bensì il riconoscimento di servizi importanti svolti da alcune realtà, servizi che, altrimenti, dovrebbe sobbarcarsi lo Stato. Un esempio fra tutti: le scuole materne. Sono più di 700.000 i bambini che frequentano le materne non statali».

Ma allora l’unica beneficiaria non è la Chiesa cattolica? «No. Rendiamoci conto che la posta in gioco è molto alta, di rilevanza politica fondamentale. È un attacco al concetto di sussidiarietà. I radicali che portano avanti una politica liberista sostengono che non c’è ragione che il non profit abbia un trattamento fiscale diverso dalle aziende che mirano solo al profitto. Il mercato è per tutti uguale, lo scopo per cui tu fornisci il servizio non interessa. Dall’altra parte, lo statalismo di sinistra porta avanti l’idea che è lo Stato a stabilire i servizi di cui il cittadino ha bisogno, ma per poterli fornire ha bisogno di tassare. Lo Stato è visto come unico erogatore di servizi per il raggiungimento del benessere. Viene negato il rapporto cittadino-istituzioni come patto di libertà. Rimane solo il potere: di mercato o ideologico. La persona non esiste».

Modificato da lender
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Un ulteriore contributo per comprendere la questione ICI - Chiesa, da http://www.clonline.org/Art_dett.asp?testo...amp;ID=20071008

«Poche settimane prima anche Romano Prodi, in piena campagna elettorale, aveva parlato dell’Ici che la Chiesa cattolica, in alcuni casi, doveva pagare - spiega Mario Mauro, vicepresidente del Parlamento europeo -. Ma torniamo all’Unione Europea. Normalmente questo tipo di denunce è totalmente ignorato perché il fenomeno legato a questi pagamenti non ha peso economico come, invece, può avere un aiuto di Stato, ad esempio, nel trasporto aereo o nelle attività delle multinazionali. Inoltre, per quanto riguarda l’Ici mi sembra che ci sia un’ignoranza della legge varata dall’allora presidente del Consiglio Giuliano Amato». In che senso? «Innanzitutto la legge Amato ha esentato dal pagamento alcuni immobili: in primis quelli statali, regionali, provinciali e comunali (per esempio le scuole); e per la libertà religiosa gli immobili di culto di tutte le religioni che hanno con lo Stato italiano una convenzione (cattolici, protestanti, musulmani ecc.). Inoltre, sono esentati dal pagamento della tassa i proprietari di immobili dove vengono svolte attività meritorie - cioè beni che hanno funzione pubblica anche se il soggetto che li eroga non è lo Stato - definite in otto classi, e cioè assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, proprio perché generatori di attività di rilevanza sociale. Quindi, tutto il mondo del non profit usufruisce di questo sgravio fiscale. Che non è un aiuto di Stato, bensì il riconoscimento di servizi importanti svolti da alcune realtà, servizi che, altrimenti, dovrebbe sobbarcarsi lo Stato. Un esempio fra tutti: le scuole materne. Sono più di 700.000 i bambini che frequentano le materne non statali».

Ma allora l’unica beneficiaria non è la Chiesa cattolica? «No. Rendiamoci conto che la posta in gioco è molto alta, di rilevanza politica fondamentale. È un attacco al concetto di sussidiarietà. I radicali che portano avanti una politica liberista sostengono che non c’è ragione che il non profit abbia un trattamento fiscale diverso dalle aziende che mirano solo al profitto. Il mercato è per tutti uguale, lo scopo per cui tu fornisci il servizio non interessa. Dall’altra parte, lo statalismo di sinistra porta avanti l’idea che è lo Stato a stabilire i servizi di cui il cittadino ha bisogno, ma per poterli fornire ha bisogno di tassare. Lo Stato è visto come unico erogatore di servizi per il raggiungimento del benessere. Viene negato il rapporto cittadino-istituzioni come patto di libertà. Rimane solo il potere: di mercato o ideologico. La persona non esiste».

 

Un conto sono i luoghi di culto o le mense per i poveri.

Un altro gli alberghi, le librerie, i ristoranti, gli appartamenti affittati a prezzo di mercato.

Dimenticarsi di questa "piccola" differenza vuol dire essere o stupidi o in malafede. E visto che non credo che colui che ha scritto quest'articolo sia stupido...

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Un conto sono i luoghi di culto o le mense per i poveri.

Un altro gli alberghi, le librerie, i ristoranti, gli appartamenti affittati a prezzo di mercato.

Dimenticarsi di questa "piccola" differenza vuol dire essere o stupidi o in malafede. E visto che non credo che colui che ha scritto quest'articolo sia stupido...

 

 

Sta bene, differenziamo le due cose e facciamo pagare l'ici sugli edifici "profit"; in linea di principio è corretto, ma pensi davvero che in termini concreti sia così importante la fetta di queste attività? Pensi davvero che la Chiesa sia una sorta di SpA? E se proprio c'è qualcuno in malafede, non è forse chi si dimentica che gran parte del patrimonio immobiliare della Chiesa è dedicato alle opere di culto o di carità, ma preferisce vedere solo il rimanente?

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a parte le questioni ici e ottopermille porto all'attenzione altri benefici che lo stato italiano ha concesso alla santa sede:

 

Approvvigionamento idrico e depurazione delle acque [modifica] http://it.wikipedia.org/wiki/Finanziamenti...olica_in_Italia

 

L’art. 6 dei patti lateranensi rende la fornitura idrica al Vaticano completamente gratuita. Il consumo annuo, in gran parte utilizzato per innaffiare i giardini vaticani, è di circa 5 milioni di m3, corrispondente al fabbisogno di una città di medie dimensioni.

 

I pagamenti al Comune di Roma relativi all'espletamento del servizio di depurazione delle acque (al 1999 ammontavano a 44 miliardi di lire) non sono mai stati effettuati. In seguito alla quotazione in Borsa della Acea, lo Stato Italiano si è accollato l'onere di saldare il debito reclamato dagli azionisti, dietro l'impegno da parte della Santa Sede di fare fronte ai futuri costi del servizio (2 milioni di euro annui). Nel 2004, un emendamento alla legge finanziaria (presentato dal parlamentare di Forza Italia Mario Ferrara) di fatto cancella l'onere a carico della Santa Sede, prevedendo lo stanziamento di 25 milioni di euro per il 2004 e di 4 milioni di euro a decorrere dal 2005 per dotare il Vaticano di un sistema di depurazione proprio.

 

 

 

 

aggiungo che altri costi una tantum sono ad esempio i soldi che il comune di roma ha speso per gestire il funerale di giovanni paolo II, la cifra è di circa 6 milioni di euro, naturalmente la santa sede non ha pensato a risarcire il comune della somma sborsata.

 

 

il problema dei finanziamenti alla chiesa non è un problema di quanto ma di perchè: perchè uno stato laico si deve occupare della dimensione religiosa dei propri cittadini ? perchè un cittadino, dichiaratosi ateo, deve contribuire a mantenere con le proprie tasse il baraccone di qualsivolgia organizzazione religiosa? perchè quest'ultime si devono appoggiare a strutture statali per finanziarsi?

la religione è un qualcosa di privato e di intimo, lo stato non ci deve entrare in nessuna maniera, ognumo decide in cosa credere, come credere, se e quanto dare a ciò in cui crede.

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a parte le questioni ici e ottopermille porto all'attenzione altri benefici che lo stato italiano ha concesso alla santa sede:

 

Approvvigionamento idrico e depurazione delle acque [modifica] http://it.wikipedia.org/wiki/Finanziamenti...olica_in_Italia

 

L’art. 6 dei patti lateranensi rende la fornitura idrica al Vaticano completamente gratuita. Il consumo annuo, in gran parte utilizzato per innaffiare i giardini vaticani, è di circa 5 milioni di m3, corrispondente al fabbisogno di una città di medie dimensioni.

 

I pagamenti al Comune di Roma relativi all'espletamento del servizio di depurazione delle acque (al 1999 ammontavano a 44 miliardi di lire) non sono mai stati effettuati. In seguito alla quotazione in Borsa della Acea, lo Stato Italiano si è accollato l'onere di saldare il debito reclamato dagli azionisti, dietro l'impegno da parte della Santa Sede di fare fronte ai futuri costi del servizio (2 milioni di euro annui). Nel 2004, un emendamento alla legge finanziaria (presentato dal parlamentare di Forza Italia Mario Ferrara) di fatto cancella l'onere a carico della Santa Sede, prevedendo lo stanziamento di 25 milioni di euro per il 2004 e di 4 milioni di euro a decorrere dal 2005 per dotare il Vaticano di un sistema di depurazione proprio.

aggiungo che altri costi una tantum sono ad esempio i soldi che il comune di roma ha speso per gestire il funerale di giovanni paolo II, la cifra è di circa 6 milioni di euro, naturalmente la santa sede non ha pensato a risarcire il comune della somma sborsata.

il problema dei finanziamenti alla chiesa non è un problema di quanto ma di perchè: perchè uno stato laico si deve occupare della dimensione religiosa dei propri cittadini ? perchè un cittadino, dichiaratosi ateo, deve contribuire a mantenere con le proprie tasse il baraccone di qualsivolgia organizzazione religiosa? perchè quest'ultime si devono appoggiare a strutture statali per finanziarsi?

la religione è un qualcosa di privato e di intimo, lo stato non ci deve entrare in nessuna maniera, ognumo decide in cosa credere, come credere, se e quanto dare a ciò in cui crede.

 

 

Forse perche portano turismo?

Non so se sei di roma, ma nei giorni della morte di giovanni paolo II a roma tutti i ristoranti e bar erano sempre pieno, fai il conot di quanto ha guadagnato lo stato di tasse, tra irpef iva e cosi via

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Secondo me e' una cavolata questa di censurare lo spot della redbull....si potrebbe impiegare quel tempo in altre cose,non credo k la chiesa non abbia niente di meglio da fare.

E se proprio vuoi censurare qualcosa,invece di un simpatico spot ci sarebbero moltissimi altri video che potrebbero dare fastidio a un cristiano( io sono ateo).

A me piace moltissimo il metal,precisamente death metal,e c'e' una canzone dei vader che si kiama "halleluya god is dead(alleluia Dio e' morto) dove nel video c'e' Gesu' preso a lapidate.... Video

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il problema dei finanziamenti alla chiesa non è un problema di quanto ma di perchè: perchè uno stato laico si deve occupare della dimensione religiosa dei propri cittadini ? perchè un cittadino, dichiaratosi ateo, deve contribuire a mantenere con le proprie tasse il baraccone di qualsivolgia organizzazione religiosa? perchè quest'ultime si devono appoggiare a strutture statali per finanziarsi?

la religione è un qualcosa di privato e di intimo, lo stato non ci deve entrare in nessuna maniera, ognumo decide in cosa credere, come credere, se e quanto dare a ciò in cui crede.

Perchè lo fa? Perché appunto deve preoccuparsi del cittadino, sia per i suoi bisogni materiali che spirituali. Magari non sono molti ad usufruirne, forse di numerosi altri sevizi ne possono usufruire in molti, ma essendo un qualcosa inerente al cittadino lo stato deve, volente o nolente, occuparsene: se facciamo il ragionamento opposto, allora non si può che notare che senza agevolazioni dello stato allora tutti dovrebbero pagare la propria religione... insomma, come ha detto Lender, anche i centri sportivi ricevono vantaggi economici, ma non mi pare che tutti i cittadini vadano a fare sport a livello agonistico <_< noi tutti paghiamo servizi che magari mai e poi mai utilizzeremo, ma questo non è una buona ragione per non pagare le tasse. Se vogliamo esasperare il discorso, allora basterebbe utilizzare il sistema americano: ognuno paga ciò che utilizza, dalle scuole agli ospedali... sinceramente non mi sembra una buona idea :thumbdown:

inoltre lo stato è (o meglio dovrebbe essere) laico non per non professare alcuna religione, ma piuttosto per essere imparziale di fronte ai cittadini, indipendentemente dalla loro nazionalità, cultura e religione, ciò non vuol dire però che uno stato debba cancellare o danneggiare le religioni ;) insomma, la religione è parte integrante della società e dalla cultura (anche se si cerca sempre più di dimenticarlo) e come tale lo stato deve tutelarla

 

Secondo me e' una cavolata questa di censurare lo spot della redbull....si potrebbe impiegare quel tempo in altre cose,non credo k la chiesa non abbia niente di meglio da fare.

E se proprio vuoi censurare qualcosa,invece di un simpatico spot ci sarebbero moltissimi altri video che potrebbero dare fastidio a un cristiano( io sono ateo).

A me piace moltissimo il metal,precisamente death metal,e c'e' una canzone dei vader che si kiama "halleluya god is dead(alleluia Dio e' morto) dove nel video c'e' Gesu' preso a lapidate....

l'ho già spiegato questo: far ritirare una pubblicità è qualcosa di relativamente semplice: uno si trova una scusa politica, culturale, religiosa, idealistica o di qualunque altro tipo e un paio di migliaia di firme di tipi che sono d'accordo e la pubblicità viene ritirata. Per tutto il resto è quasi impossibile, a causa della cosiddetta "libertà di stampa" (la controparte grafica in questo caso) e, anche se sembra incredibile, è estremamente difficile censurare TV o giornali (la ragione è ovvia: si vogliono evitare strumentalizzazioni di tipo politico) e l'unica cosa che si può fare è continuare a far richiesta al parlamento o al governo perché faccia qualcosa: una faccenda un bel po' complicata (che tuttavia la Chiesa continua a fare, anche se non va a pubblicizzarlo...)
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La Binetti contro il trattato di Amsterdam

"Certi temi non sono da emendamento"

ROMA - "I temi che riguardano i valori, la

visione della famiglia richiedono un approfondimento. Sono temi su cui il Paese è diviso perlomeno a metà. Non possono passare con un emendamento e la fiducia. Non sono possibili scorciatoie". Così, la senatrice teodem Paola Binetti ha spiegato il suo "no" alla fiducia al governo Prodi, il primo da lei mai pronunciato in Parlamento contro la sua maggioranza, che ha portato l'esecutivo sull'orlo del baratro.

 

I "temi" che hanno portato Paola Binetti a una decisione tanto grave, erano rappresentati, nel maxiemendamento sulla sicurezza, da un riferimento all'articolo 13 del trattato di Amsterdam, un "innocente" documento europeo che stabilisce, tra l'altro, princìpi universalmente condivisi contro le discriminazioni per sesso e religione. La sinistra di governo (Prc e futura "Cosa rossa") ha fatto di tutto per inserirlo nel testo sulla sicurezza nel quale, a dirla tutta, aveva forse poco senso.

 

Si tratta di norme anti-razzismo (con la previsione di condanne alla reclusione fino a tre anni) per combattere discriminazioni "fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali".

 

Il riferimento che si decide alla fine di inserire nel testo, dopo estenuanti trattative e su proposta del presidente della commissione Giustizia del Senato Cesare Salvi (Sd), è quello, appunto, "all'articolo 13 del trattato di Amsterdam", che dà agli Stati comunitari la possibilità di prendere "i provvedimenti opportuni" per combattere tali discriminazioni.

 

Il problema però è che il decreto contiene norme penali, mentre il Trattato non è legato a fattispecie penali e non è, ad avviso dei giuristi, richiamabile in tal senso (come ha fatto presente in aula, prima del voto, l'ex presidente del Senato Marcello Pera).

 

Sulla questione tecnica si inserisce una questione delicatissima che viene duramente esplicitata dalla leghista Carolina Lussana: "Questo - prosegue - è un vergognoso attacco alla Chiesa, che con questa modifica sarà imputata per discriminazione perchè sostiene che l'omosessualità è contro natura e nega la possibilità di adozione alle coppie omosessuali". La Lussana si appella ai Teodem dell'Unione che, a quanto pare, vengono messi sotto pressione dal Vaticano che teme davvero la possibilità di trovare il Papa o chi per esso su un ipotetico banco degli imputati accusato di discriminazione sessuale.

 

Al governo non resta che assumere l'impegno a cambiare la norma - cancellando il riferimento che la rende "errata nella sua formulazione e inapplicabile", come dirà subito dopo il voto il ministro Chiti - e invitare i senatori teodem a votare lo stesso a favore della fiducia e del testo nel suo complesso.

 

L'operazione riesce solo in parte, ma quanto basta per salvare l'esecutivo. La Binetti - visti i numeri calcolati sulla carta a Palazzo Madama, dopo il sì annunciato da Francesco Cossiga - decide di dare un 'segnale' esplicito al governo, prendendo la decisione senza precedenti nei 20 mesi della maggioranza al Senato di votare contro la fiducia al governo, ma poi si esprime a favore del testo nel suo complesso nella votazione finale, quando il rischio per la maggioranza di andare sotto era molto più concreto.

 

Gli altri due teodem, invece, votano sempre a favore.

Romano Prodi supera così anche questa strettoia, e il governo può proseguire la sua navigazione che comunque non si preannuncia come una crociera.

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paparino Ratzinger è già imputato in USA, ma Bush le ha concesso al grazia riservata ai capi di stato (ma guarda chi lo sapeva seguendo la TV) per lo scandalo dei preti pedofili.

 

Considero giusta gli emendamenti, iniziamo a farci i cavoli nostri

 

EDIT

Non ho fatto i conti con la vergogna della sinistra

 

Mastella: o salta l'emendamento sull'omofobia o e' crisi

 

"Se Rifondazione dice che questo aspetto non si tocca per l'Udeur e' crisi di governo, togliamo la fiducia al governo e l'esperienza politica finisce qui". Lo ha detto il ministro della Giustizia Clemente Mastella, a Bruxelles a margine della riunione con i collegi europei, riguardo all'emendamento sull'omofobia del dl sicurezza.

 

[continua[

 

http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=76488

Modificato da Leviathan
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paparino Ratzinger è già imputato in USA, ma Bush le ha concesso al grazia riservata ai capi di stato (ma guarda chi lo sapeva seguendo la TV) per lo scandalo dei preti pedofili.

 

Di cosa è imputato Ratzinger negli USA? Allora tutti i capi di stato rispondono in prima persona dei crimini commessi dai funzionari pubblici? Non ce ne sarebbe più uno libero in tutto il mondo.

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avere responsabilità per la pedofilia commessa nelle chiese cattoliche americane

 

E quale sarebbe la responsabilità di Ratzinger? Ti riferisci forse all'autevole documentario "Sex Crimes and the Vatican"? E il tribunale che ha incriminato Ratzinger qual'è, quello di Annozero, con il P.M. Santoro?

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Solo in Italia e in qualche stato musulmano integralista penso possano accadere cose del genere ...

 

«Fuma ed è lesbica». E le tolsero il figlio

Madre può rivedere il bimbo dopo due anni: le era stato levato a 20 mesi su pressione di marito e genitori

 

PALERMO - Dopo due anni una madre si ricongiunge al figlio che il tribunale le aveva tolto perchè il marito sosteneva che fosse lesbica. Aveva appena venti mesi il bambino quando fu allontanato dalla donna. Il suo ex coniuge sosteneva, supportato dalla testimonianza di alcune persone, che la moglie fosse omosessuale e avesse una relazione con una amica. Il fatto è accaduto a Palermo.

 

BATTAGLIA GIUDIZIARIA - La giovane donna, come scrive il Giornale di Sicilia, ha riottenuto il bimbo che ha ormai tre anni, al termine di una lunga battaglia giudiziaria. Il piccolo dovrà vivere nella casa dei propri genitori. La madre, 29 anni, ha sempre negato di essere lesbica e di avere una relazione con una amica di 31 anni. Ma ad affermare il legame sentimentale sarebbero stati anche i genitori della giovane mamma. La vicenda giudiziaria è iniziata con l'istanza di separazione per colpa, presentata dal marito nel gennaio 2006, nella quale il suo legale parlava di «comportamento pregiudizievole per il minore: assenteismo nei confronti del figlio e lesbismo». Il marito e lo stesso padre della donna le tolsero il bimbo con la forza: «Siamo state bloccate per strada e ce lo portarono via dopo avermi malmenata», ha raccontato la presunta amante della 29enne.

 

«E' SOLO UN'AMICA» - Da quel giorno la mamma del bimbo andò ad abitare con l'amica. Della vicenda si è occupato anche il Tribunale dei minorenni al quale la mamma ha spiegato le sue ragioni: «C'è stata una forte alleanza tra i miei genitori e mio marito. Non è vero che ho una relazione omosessuale, lei è semplicemente un'amica che mi ha aiutata a uscire da una situazione difficile». I giudici, però, hanno affidato il piccolo al padre e ai genitori della madre. Un fatto insolito, specie se i bimbi sono così piccoli, a meno che le mamme non siano considerate pericolose o violente. Prevalse la tesi del marito: «fuma e fumava in gravidanza, voleva abortire, si è disinteressata del figlio ed è omosessuale». Per questo la giovane madre ha potuto vedere il bimbo solo nello «spazio neutro» allestito al Comune in orari fissi, mentre psicologi e assistenti sociali hanno seguito la situazione, affermando che la giovane è stata «letteralmente espulsa» dalla famiglia d'origine che ne rifiuta la presunta omosessualita. La separazione consensuale, ha consentito al bimbo di tornare dalla mamma. La storia è venuta fuori dopo che il gup ha assolto il marito accusato dall'ex moglie di calunnia e diffamazione.

 

http://www.corriere.it

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Solo in Italia e in qualche stato musulmano integralista penso possano accadere cose del genere ...

 

«fuma e fumava in gravidanza, voleva abortire, si è disinteressata del figlio ed è omosessuale».

 

La questione dell'omossessualità è all'ultimo punto; il punto importante era accertare la verità sul "si è disinteressata del figlio", ma è più strumentale nel titolo mettere l'accento sulla questione "lesbica", così si dimostra la volontà di prevaricazione vero? Se il caso avesse riguardato una donna accusata ingiustamente di disinteressarsi del figlio nessuno se ne sarebbe occupato.

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lesbica o no me ne sbatto..ma...fumava incinta?fuma davanti al figlio??!?!?!

HANNNO FATTO BENE A TOGLIERGLIELO SE I MOTIVI SON QUESTI!

 

cribbio...

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«fuma e fumava in gravidanza, voleva abortire, si è disinteressata del figlio ed è omosessuale».

 

La questione dell'omossessualità è all'ultimo punto; il punto importante era accertare la verità sul "si è disinteressata del figlio", ma è più strumentale nel titolo mettere l'accento sulla questione "lesbica", così si dimostra la volontà di prevaricazione vero? Se il caso avesse riguardato una donna accusata ingiustamente di disinteressarsi del figlio nessuno se ne sarebbe occupato.

Mi sembra che nell'istanza vi sia scritto

 

«comportamento pregiudizievole per il minore: assenteismo nei confronti del figlio e lesbismo»

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paparino Ratzinger è già imputato in USA, ma Bush le ha concesso al grazia riservata ai capi di stato (ma guarda chi lo sapeva seguendo la TV) per lo scandalo dei preti pedofili.

 

 

MA QUESTA BOIATA STRATOSFERICA DOVE L'HAI LETTA O SENTITA?!?!?!?!? Signori ma c'è un limite a tutto, non si possono leggere cose del genere in un forum serio.....manco nella sezione "pu*****ate varie"!!!!. Quando si devono scrivere certe cose: a) si devono usare termini rispettosi e b)si allega al commento una fonte seria a conforto, e se non si hanno fonti ci si ASTIENE.

Ma ti rendi conto o meno che stai parlando della massima autorità della religione in cui credono più di un miliardo di persone sulla terra?!.....e certi toni da presa per i fondelli usali quando ti riferisci ai tuoi compagnucci di scuola.

 

Oggi per la prima volta ho messo il naso su questa sezione del forum, mi ero promesso di non farlo,ma ho ceduto......ora recrimino contro me stesso perchè facendolo mi tocca leggere certe idiozie, e mi spiace rilevare che la stragrande maggioranza di esse hanno un comune autore.

Modificato da paperinik
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«Fuma ed è lesbica». E le tolsero il figlio

Madre può rivedere il bimbo dopo due anni: le era stato levato a 20 mesi su pressione di marito e genitori

Scusate la domanda, ma cosa centra questo articolo??

è forse una specie di provocazione del tipo "la Chiesa non tollera gli omosessuali?

In primo luogo nell'articolo non mi risulta che si parli di Chiesa (quindi siamo OT :thumbdown: ) secondo, se invece pensate di propinare al mondo che la Chiesa "pilota" queste idee (a detta di alcuni una mancanza di tolleranza) allora ricorderei che la questione della legittimazione dell'omosessualità si è posta solo da pochi decenni a questa parte: non vi è luogo dove questo, prima di oggi, venisse tollerato (o peggio pubblicizzato) vorrei ricordare infatti che non c'è religione al mondo (ne oggi, ne nel passato) che abbia mai accettato l'omosessualità, quindi perchè muovere accuse solo alla Chiesa?

La poi tanto decantata "mancata tolleranza del clero verso l'omosessualità" non ha certo origini moderne:

quand'ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore. Distrusse queste città e tutta la valle, con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo
riportato testualmente da (Genesi 19:24-25)

(per chi non lo sapesse per l'omosessualità può risultare anche alla voce sodomia, da Sòdoma, appunto)

dunque la regola in questione non è valida solo per la Chiesa, ma anche esplicitamente per la religione ebraica ;)

per rincarare la dose:

nè effeminati, ne sodomiti, ne ladri, ne avari, ne ubriaconi, ne maldicenti, ne rapaci erediteranno il regno di Dio
questo invece è una citazione dagli scritti di San Paolo

 

Ringrazio Paperinik per il suo ultimo commento, che trova la mia piena approvazione. E vorrei appunto chiedere: cos'è questo accanimento contro la Chiesa, che arriva a sfornare dati errati, o discorsi che si arrampicano sugli specchi: e poi perchè l'attacco viene condotto esplicitamente contro la Chiesa Cattolica? (inutile negarlo: il Papa è capo solo della chiesa cattolica, quindi i discorsi precedenti lasciano intuire un'"ostilità" solo verso i Cattolici)

Sarebbe molto interessante se qualcuno lo spiegasse...

Modificato da GreenPhoenix
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forse perchè il papa va pubblicizzando una polita oscurantista e medievale??? non è difficile...

 

io cmq ho un antipatica verso la secolarità di tutte le religioni, non esiste che un capo spirituale si vesta d'ori e d'argenti.

Modificato da vorthex
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forse perchè il papa va pubblicizzando una polita oscurantista e medievale??? non è difficile...

 

Vorthex

questa risposta non è all'altezza dei tuoi altri commenti.....

 

GreenPhoenix verso la Chiesa, intesa come istituzione terrena, c'è ostilità per due semplici motivi: 1)Pone delle regole. Nell'ultimo decennio si è sviluppata nella società occidentale una deriva pericolosa del liberalismo: ovvero il rifiuto ad accettare qualsiasi regola o precetto. E ciò è chiaro anche di fronte alle regole poste anche dalle autorità civili della società, che a differenza di quelle della Chiesa, siamo (saremo) obbligati a rispettare: basti vedere il fastidio (totalmente ingiustificato ma largamente diffuso) che provano i giovani di oggi (dai 13 ai 21 anni) verso le Forze dell'Ordine che tali regole devono farle rispettare.

2)La Chiesa è detestata perchè in Italia imperversa una cultura laicista tipicamente di sinistra che vorrebbe estromettere dalla vita politico giuridica di questo Paese qualsiasi riferimento al nostro retaggio storico Cristiano, quasi dimenticandosi che più della metà degli Italiani si professa di religione Cattolica. Da qui derivano poi molti degli attuali contrasti nella pseudo-maggioranza di governo composta dalla sinistra-cattolica e della sinistra-laica-anticlericale specie in relazione a interventi legislativi che riguardano direttamente anche questioni di coscienza. E' curioso costatare che la gente che normalmente non perde occasione per schierarsi contro la Chiesa o contro il Papa sono le stesse persone che vorrebbero un Italia succursale della Umma (la comunità mondiale dei musulmani, che non tiene conto dei confini nazionali). E sono altresì le stesse persone che si sono indignate quando nel momento di redarre la Costituzione Europea alcune forze politche premevano per inserire nelle norme di principio un riferimento all'origine cristiano-giudaica degli stati europei....quel riferimento sarebbe stato fondamentale perchè sarebbe valso come parametro per molte norme di rango inferiore dalla dubbia interpretazione (quelli di sinistra non hanno mai dubbi a interpretarle: sempre a favore degli extracomunitari o dei musulmani).

 

Ricordate sempre: chi invoca il rispetto di una libertà personale , normalmente lo fa perchè sta per abusarne!

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vorrei ricordare infatti che non c'è religione al mondo (ne oggi, ne nel passato) che abbia mai accettato l'omosessualità,

 

A dir la verità, tanto per essere preciso, l'omosessualità non era così mal vista nel mondo greco e romano, e le religioni di allora non lanciavano fuoco e fiamme contro gay e lesbiche. Anzi, che fosse un fatto piuttosto comune e tollerato lo si evince anche dal fatto che fosse oggetto di opere artistiche e, soprattutto, della satira. Leggetevi le opere di Aristofane in proposito.

 

Poi sono curioso di andare a vedere cosa ne pensano buddisti, shintoisti, animisti, confuciani e compagnia bella. Effettivamente nessuno sa come la pensino ufficialmente (oppure se anche si pongano il problema!!!), eppure diamo per scontato che lo facciano.

 

Ad essere sinceri, le uniche religioni che si scagliano apertamente contro gli omosessuali (i sodomiti che vanno all'inferno perchè... peccano contro natura... salvo poi che gli scienziati hanno da poco scoperto che l'omosessualità è presente in natura e forse molto più che nella razza umana, pensate che pare che uno stambecco maschio su 4 è gay! Siamo al 25%! :ph34r: ) sono quelle giudaico-cristiane: Ebraismo, Cristianesimo (in tutte le sue salse e condimenti) ed Islam, che hanno radici comuni.

 

Il problema è che la si identifica come un peccato, un vizio, non come una condizione dell'essere. E se 'sta storiella dei sodomiti la potevo accettare 2000 anni fa, mi sembra stupido che oggi, dopo tutti i progressi sociali e tecnologici, ancora ci si creda e ci sia qualcuno che ci creda.

 

INOLTRE CREDO CHE IN QUESTO DISCORSO SIA MEGLIO PARLARE DI ALTE CARICHE ECCLESIASTICHE CHE NON DI CHIESA, ANCHE PERCHE' MOLTISSIMI FEDELI (LA CHIESA) NON CONDIVIDONO AFFATTO CERTE POSIZIONI DI PAPI, VESCOVI E CARDINALI

 

Inoltre LE ALTE GERARCHIE ECCLESIASTICHE, a volte, predica un po' troppo fuoco e fiamme (ma Dio non è quello buono e misericordioso pronto al perdono?), ed è innegabile che cerchi di controllare la vita politica del mondo, dell'Italia in particolare, non limitandosi a dire la sua con un bel "secondo me è cosi..." ma con un molto più incisivo ed ingerente "dovete fare così..." oppure "non dovete fare così...".

 

Pensate ai temi di fecondazione assistita, divorzio, aborto e testamento biologico.

 

A parte che sul divorzio sono ipocriti, perchè è l'unica religione (anche tra quelle Cristiane) al mondo che non lo contempla... :thumbdown:

 

Sulle altre tematiche vogliono imporre la loro anche a chi non la pensa (e sono moltissimi cattolici) come loro. Alle ALTE CARICHE DELLA CHIESA non piace l'aborto quindi non ci deve essere. E non parliamo poi del testamento biologico (come hanno detto ben 2 papi: la malattia e la sofferenza sono prove di fede mandate da Dio... bello il Dio buono e misericordioso che manda suo figlio a morire per salvarci ma poi ci fa soffrire come cani! Ma che cosa mi vengono a raccontare... ma fatemi il piacere... un Dio che fa soffrire il suo popolo per avere da lui una prova di fede non è il Dio misericordioso dei Cristiani che si è fatto uomo e si è sacrificato per noi! :thumbdown: ). Ma io la posso pensare in maniera diversa dalle CRICCHE DELL'ALTA SOCIETA' ECCLESIASTICA, e, visto che siamo in democrazia, DEVO poter decidere se essere curato o no, in determinate situazioni. Poi chi vuole restare un vegetale dopo un violento trauma neurale affari suoi. Ma io non lo voglio di certo. E allora perchè deve decidere qualcun altro sulla mia vita, calpestando il mio libero arbitrio? Se una donna vuole abortire è una scelta solo sua. Perchè proibirglielo (leggetevi LUNGA VITA DI MARIANNA UCRIA di Dacia Maraini e vedrete quante nobildonne "casa e chiesa" andavano ad abortire nella Sicilia borbonica ultra-cattolica e moralista!). Se una coppia non riesce più a vivere insieme perchè proibirgli di separarsi. Quando ancora in Italia non c'era il divorzio e le coppie scoppiavano, semplicemente i coniugi rimanevano sposati de facto, ma si rifacevano vite proprie, convivendo con altre persone e avendo con loro anche dei figli. Quando qui a Firenze ci fu l'alluvione, il Sindaco ricevette un sacco di lettere da uomini e donne perchè le famiglie che si erano rifatte in questo modo non erano legalmente riconosciute e non avrebbero quindi avuto diritto agli aiuti ai familirai. Fortunatamente il Sindaco se ne fregò e riuscì ad accontentare tutti. Ma pensate se al posto suo ci fosse stato un Benedetto XVI o un Ruini!

 

Effettivamente in queste posizioni si nota un integralismo delle ALTE GERARCHIE ECCLESIASTICHE che, in moltissimi casi, non è neanche condiviso dalla CHIESA VERA E PROPRIA, cioè dai fedeli.

 

Infine una nota: ogni ideologia/religione ha forme di integralismo che, nella loro ortrodissia, deviano completamente dai valori e dai precetti morali di base (paradosso... pensate ai bombaroli suicidi islamici che, in nome dell'Islam, compiono atti che coll'Islam non ci incastrano una cima!). Anche nel cristianesimo esiste Integralismo.

 

Ma non pensiamo che all'Estero sia meglio. In Grecia poi è una strage: fino a poco tempo fa, se non eri battezzato, non potevi, ad esempio, sposarti (non c'era il matrimonio in comune) o essere sepolto al cimitero!!! Le GERARCHIE ECCLESIASTICHE stanno facendo un casino per i matrimoni in comune e la cremazione che non avete idea. Quindi siamo in buona compagnia!

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se vogliamo (ulteriormente) puntualizzare: la posizione della chiesa in merito ad aborto, eutanasia, divorzio e simili non è di per se così drastica: è necessario che lo sia perché i mass media e le voci più forti tendono a proclamare l'esatto contrario... la Chiesa non vieta in ASSOLUTO aborti, eutanasie etc.. è concessa "l'eccezione alle regola", ma il concetto è che è meglio evitare la legalizzazione di certe cose per evitare prima di tutto la "replicazione in serie" ovvero la possibilità di ripetere all'infinito cose che sarebbe meglio evitare (non so se avete presente i dati -allucinanti- degli aborti...) e per evitare che si arrivi ad accettare ciò che è legge come una cosa giusta: insomma io (e così la Chiesa -anche se potrebbe non sembrare-) non sono contrario all'applicazione di aborti, eutanasie e divorzi, ma sono contrario alla legalizzazione e ripetizione sistematica di ciò: bisogna capire che i famosi casi tipo Terry Schiavo (giusto per citarne uno) sono casi limite, in cui si può fare l'eccezione alla regola...(tanto per la legge spirituale, tanto quanto per il codice civile, che ammette anch'esso "eccezioni" in casi particolari) legalizzare cose come l'eutanasia vuol dire che anche dei giovani depressi e in crisi potrebbero usufruirne... e per favore, non tiratemi in ballo delle inesistenti limitazioni che consentirebbero l'uso di tali "servizi" solo ad alcuni: in pochissimi anni il tempo di divorzio si è ridotto fino anche a casi-limite (appena un mese dopo il matrimonio in alcuni stati europei si può già divorziare, mentre in altri nello stesso tempo si possono finire le procedure burocratiche) mentre per gli aborti oggi non è più neanche necessario specificare la motivazione, basta solo avere una carta firmata dal medico di base....

insomma, la filosofia della Chiesa è quella di partire con l'idea che (per fare un esempio) il matrimonio non sia annullabile, ma le eccezioni ci possono essere: una su un milione o meno forse (molto meno a dir la verità) ma una coppia non può partire già dal presupposto di potersi sciogliere, prima ancora di essere magari effettivamente unita nel matrimonio: se due futuri sposi sanno di non potersi più lasciare, allora faranno doppia attenzione, prima di sposarsi, e faranno di tutto per convivere nonostante i problemi (e non mi sembra una scelta così sbagliata..) idem come sopra per tutti gli altri "temi di dibattito"

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