Vai al contenuto

U-Boot


dread

Messaggi raccomandati

vorrei che mi parlassi dell' utilità dei paracadutisti in guerra, ho una mezza idea ma voglio sentire il parere di un esperto :P:adorazione:

teoricamente erano missioni fugaci molto pericolose e utili...

 

comunque aspettiamo l'esperto in materia...

Link al commento
Condividi su altri siti

Bhè, per quanto i paracadutisti, la situazione è questa.

 

La specialità dei paracadutisti è stata impiegata operativamente per la prima volta durante la II GM, e proprio dai tedeschi.

 

Il primo impiego è stato una doccia fredda per tutti: avvenne nel corso dell'invasione del Belgio, e fu in un certo senso la causa della successiva disfatta francese.

 

Infatti la Francia era protetta dalle fortificazioni della linea Maginot, nelle quali erano attestati anche ben tre armate dell'esercito francese e il corpo di spedizione inglese: era una difesa invalicabile.

 

La linea Maginot proteggeva il confine francese, con esclusione del tratto confinante con il Belgio e l'Olanda. Alcuni storici dicono che la Francia era sicura che la Germania non avrebbe mai invaso il Belgio e l'Olanda, ma la realtà è diversa.

 

Sia l'Olanda che il Belgio, infatti disponevano di proprie linee fortificate.

 

Si pensava che in caso di invasione l'Olanda avrebbe resistito il tempo necessario per far saltare le dighe (classica difesa olandese) e rallentare l'avanzata tedesca, in modo da consentire alle armate anglo-francesi di tamponare quel tratto di confine.

 

Invece la linea fortificata Belga faceva perno sulla fortezza di Eben Emael, considerata inespugnabile, che dominava il canale Alberto, i cui ponti sarebbero stati fatti saltare bloccando ogni tentativo di avanzata tedesca.

 

Al contrario, i tedeschi per la prima volta usarono i paracadutisti, lanciandone ben 4000, i quali in pochi minuti presero il controllo di tutti i punti chiave impedendo la distruzione delle dighe olandesi e dei ponti belgi.

 

Nessuna difesa, infatti, era stata concepita per affrontare un pericolo che provenisse dall'alto!

 

Ma la cosa più stupefacente fu che la fortezza di Eben Emael fu raggiunta da soli 84 paracadutisti (a dire il vero in questo caso si trattava di truppe aviotrasportate da alianti) che atterrarono proprio in cima alla fortezza.

 

Quelli che atterrarono davanti alla fortezza furono falciati dai cannoni belghi, ma quegli 84 erano praticamente invulnerabili e in pochi minuti, utilizzando le cariche esplosive, misero a tacere i cannoni della fortezza, in cui erano asserragliati migliaia di soldati belghi, perdendo appena sei uomini.

 

Messi fuori uso i cannoni e le postazioni di mitragliatrice, per le truppe tedesche fu un gioco da ragazzi raggiungere il forte ed espugnarlo.

 

Sfondati i confini belghi e olandesi, le truppe corazzate tedesche aggirarono semplicemente la linea Maginot, spiazzando completamente l'approntamento difensivo alleato, e originando quella vera e propria rotta disperata che vide le truppe superstiti imbarcarsi a Dunkerque per riparare in Inghilterra, lasciando l'Europa nelle mani tedesche.

 

Essenziale per questo successo fu il fattore sopresa.

 

Un anno più tardi, infatti, nel 1941, i tedeschi ci riprovarono con Creta, difesa da un agguerrito corpo di spedizione inglese, e vi paracadutarono praticamente il loro intero corpo di paracadutisti, due divisioni complete.

Creta fu espugnata, ma le truppe paracadutiste tedesche furono falciate dalle difese inglesi, questa volta molto più preparate ad affrontare questo tipo di attacco.

Molte migliaia di paracadutisti persero la vita a Creta, e anche se i tedeschi riuscirono alla fine a conquistarla, il prezzo pagato fu altissimo: di fatto i tedeschi non riuscirono più a ricostituire il loro corpo paracadutisti, e da quel momento in poi essi furono utilizzati solo per interventi tattici e limitati, i classici colpi di mano.

 

Invece furono proprio gli alleati a prendere l'iniziativa, creando grosse unità paracadutiste e aviotrasportate, e dando vita alle più grandi operazioni aviotrasportate, poi passate alla storia (le più grandi furono la Overlord e la Market Garden).

 

Da queste operazioni, dai loro successi e fallimenti, è nata la moderna filosofia di impiego delle truppe paracadutiste e aviotrasportate.

Queste truppe devono essere usate solo quando si può contare sul fattore sopresa.

Il coordinamento è decisivo, e le prime ore dopo lo sbarco determinanti.

Gli obiettivi devono essere raggiunti in pochissimo tempo, prima che scatti il contrattacco nemico.

Dopo di che, paracadutisti e truppe aviotrasportate (che per forza di cose hanno equipaggiamenti leggeri e riserve limitate) devono essere evacuate o raggiunte e rinforzate dalle forze meccanizzate e corazzate.

Link al commento
Condividi su altri siti

L'Operazione Market Garden è stata una delle battaglie più drammatiche della Seconda Guerra Mondiale, abbastanza ben ricostruita nel famoso film "Quell'ultimo ponte" (a sua volta tratto da un libro di Cornelius Ryan).

 

 

Nel settembre del 1944, pochi mesi dopo lo sbarco in Normandia, le truppe alleate incontravano una strenua resistenza tedesca nel corso dell'avanzata.

 

Il Generale Montgomery pensò che un aviosbarco massiccio in Olanda, dietro le linee nemiche, con la conquista dei ponti sul Reno, tra cui quello di Arnhem, avrebbe creato un corridoio preferenziale per l'avanzata da Nord delle armate alleate.

 

Quindi: aviosbarco e conquista dei ponti; in contemporanea, offensiva delle armate inglesi e americane che avrebbero dovuto sfondare il fronte e raggiungere, uno a uno, tutti i ponti conquistati dai paracadutisti (che ovviamente avrebbero impedito che i tedeschi li facessero saltare).

 

Insomma, come quando da piccoli univate i puntini numerati della vignetta sulla settimana enigmistica, reso l'idea?

 

Il piano era gradito anche a Churchill: dall'Olanda partivano i missili V2 che colpivano Londra, per cui si ottenevano due piccioni con una fava.

 

Contrari il comandante americano Eisenhower ed il suo braccio destro Patton: entrambi temevano che la mancata conquista anche di un solo ponte, o un ritardo nell'avanzata delle armate di terra, avrebbe compromesso la possibilità di raggiungere e salvare i paracadutisti che sarebbero rimasti in pieno territorio nemico.

 

L'aviosbarco ebbe luogo il 17 (brutta data) settembre 1944: 35000 paracadutisti americani e inglesi (c'era anche un battaglione polacco) si aviolanciarono con paracadutisti e alianti: in tutto furono impiegati oltre 4000 aerei e alianti.

La più grande operazione di aviosbarco della storia, di ieri e di oggi.

 

I paracadutisti, a prezzo di gravi perdite, riuscirono a conseguire i loro obiettivi, tranne ad Arnhem, dove i parà inglesi sbarcarono sulla testa di due divisioni corazzate delle SS che nessuno sapeva che si trovassero lì.

 

Con una tenacia incredibile, i paracadutisti riuscirono a raggiungere la città e il ponte. Si asserragliarono nelle case e conquistarono solo una estremità del ponte, quella a Nord, mentre l'altra fu occupata dai tedeschi.

 

Per giorni i parà resistettero agli attacchi tedeschi con un coraggio e una determinazione incredibili: mancavano munizioni, mancavano viveri ma continuavano a resistere.

 

A un certo punto (episodio famosissimo) il comandante tedesco propose la resa al comandante inglese, inviando un soldato con la bandiera bianca.

Il comandante inglese fece finta di capire il contrario e rispose che se i tedeschi volevano arrendersi, era un problema perchè non sapeva dove mettere tutti quei prigionieri.

 

Purtroppo l'avanzata delle armate alleate non riuscì a raggiungere Arnhem: i tedeschi bloccarono gli alleati ad appena 16 km da Arnhem, impedendo loro di raggiungere i parà.

 

La notte del 26 settembre, ai parà inglesi asserragliati ancora ad Arnhem giunge l'ordine di ritirarsi: l'operazione è fallita.

I parà sopravvissuti attraversano il Reno a nuoto e su barche di fortuna, e in qualche modo riescono a raggiungere le linee amiche.

Della 1a Divisione inglese, ce la fanno solo poco più di 2000 uomini, su un totale di 10.000. Il loro comandante, tenente colonnello, Frost, gravemente ferito, fu catturato dai tedeschi.

 

Altri 5000 paracadutisti americani e polacchi furono persi nelle altre città.

Link al commento
Condividi su altri siti

se avete mai giocato a call of duty, la missione in cui atterrate con l'aliante, dovrebbe essere proprio una dell'operazione Market Garden

 

ma se gli inglesi erano circondati, come hanno fatto a fuggire attraverso il Reno?

Link al commento
Condividi su altri siti

Fuggirono di notte, riuscendo ad ingannare i tedeschi, e peraltro passandogli di fianco, perchè per raggiungere le linee dovevano attraversare e raggiungere proprio il lato occupato dai tedeschi (i parà erano giunti dalla parte opposta).

 

Quanto all'esercito tedesco, e alle forze tedesche in generale e ai motivi della sconfitta, la cosa è complessa e cercherò di sintetizzarla.

 

Hitler non aveva la minima intenzione di far guerra all'Inghilterra.

Nel suo disegno, egli voleva conquistare l'Europa e lasciare all'Inghilterra il controllo delle colonie in Africa e in Asia.

Egli era convinto che gli inglesi sarebbero giunti a qualche accordo, e proprio per questo non impedì la ritirata di Dunkerque, che consentì agli inglesi di mettere in salvo il loro intero esercito.

Egli sperava che la cosa sarebbe stata interpretata come un gesto di buona volontà, ma Churchill non era dello stesso avviso.

 

Hitler ammirava gli inglesi, li considerava pura razza ariana come il popolo tedesco, ed era affascinato dalla capacità che gli inglesi avevano, con poche migliaia di soldati dislocati all'estero, di tenere in pugno grandi colonie (come l'India).

 

Inoltre, Hitler temeva la potenza navale inglese.

 

Egli quindi voleva conquistare l'Europa, accordarsi con l'Inghilterra, e poi attaccare l'URSS per conquistarla almeno fino agli Urali, lasciando il resto in pasto al Giappone.

 

L'Inghilterra avrebbe mantenuto le sue colonie in Africa e in Asia, mentre l'Italia avrebbe avuto spazio libero nei balcani, a spese di Yugoslavia, Albania e Grecia, e si sarebbe acquartierata anche in Somalia, Etiopia e Libia.

 

La Spagna, dal canto suo, sarebbe stata alleata e avrebbe avuto mano libera in Sud America, mentre gli USA si sarebbero dovuti accontentare del Pacifico Meridionale e di tutto il Nord America.

 

Insomma, si era sistemato tutte le carte, in teoria.

 

Invece le cose andarono diversamente.

 

Infatti nel 1941, il braccio destro di Hitler (era proprio il suo vice), Rudolf Hesse, decolla su un caccia e si paracaduta in Inghilterra, e propone a Churchill un accordo di pace.

Gli storici sul punto non sanno che pensare: Hesse era impazzito o agiva per conto di Hitler?

Alcuni credono che Hesse agisse per conto di Hitler, e la missione era concordata con Churchill. Poi però un inconveniente di volo costrinse Hesse a paracadutarsi, e lo fece cadere nelle mani della polizia territoriale inglese.

A quel punto Churchill non poteva ammettere che stava trattando la pace con la Germania, fece finta di non saperne nulla e fece rinchiudere Hesse in prigione.

 

Sta di fatto che Hesse non ha mai potuto dire la sua verità: è rimasto in galera per tutta la guerra, è stato processato a Norimberga e condannato all'ergastolo, assieme a tutti gli altri gerarchi nazisti che non furono condannati a morte.

 

Ma cosa stranissima, mentre tutti gli altri pian piano uscirono dal carcere, perchè la pena fu condonata, lui - che in fin dei conti non si era macchiato di crimini orribili come gli altri - ci rimase fino alla fine dei suoi giorni!

Morì nel 1987, nel carcere di Spandau.

Pensate che il carcere restò aperto solo per lui (una fortezza castello con tanto di guardie e annessi e connessi) dal 1966 al 1987: era l'unico detenuto !

 

Una cosa incredibile, ma sta di fatto che nessuno ha mai potuto intervistare Hesse e sapere la sua versione dei fatti!

 

Secondo me, Churchill stava trattando con Hitler, perchè l'Inghilterra era alle corde, ma l'incidente scoperchiò la pentola mandando in buca la cosa.

 

------

 

Infatti, poco dopo l'incidente di Hesse, la Germania attaccò l'URSS, e questo fu l'errore che gli costò la guerra.

 

Infatti fino a quel momento la Germania aveva stravinto in Europa, Rommel aveva quasi cacciato gli inglesi dall'Africa, i sottomarini tedeschi controllavano le acque dell'Atlantico e la flotta italiana teneva a bada quella inglese nel Mediterraneo.

 

L'invasione dell'URSS capovolse le cose.

Centinaia di migliaia di militari tedeschi e italiani, che avrebbero potuto sferrare il colpo decisivo invadendo l'Inghilterra e spazzando via gli inglesi dal Nord Africa, dovettero invece essere impiegati sul fronte orientale.

 

Ciò consentì all'Inghilterra di respirare e di riorganizzarsi.

 

L'invasione dell'URSS si rivelò una grande trappola: seppur a costo di immani perdite, i sovietici riuscirono a rallentare l'avanzata inchiodando i tedeschi a Leningrado, Stalingrado e Mosca e costringendoli ad affrontare il terribile inverno sovietico.

 

A quel punto Hitler riuscì a convincere il Giappone a entrare in guerra contro gli USA, e fu il secondo tragico errore, perchè gli Stati Uniti in poco tempo misero in campo tutta la loro potenza industriale e militare.

 

Nel giro di un anno, tra il 1942 e il 1943, gli USA si assicurarono il controllo del Pacifico e iniziarono a contrattaccare i giapponesi, americani e inglesi ribaltarono le sorti del Nord Africa sconfiggendo l'Afrika Korps di Rommel, e i sovietici sconfissero i tedeschi a Stalingrado infliggendo loro delle perdite elevatissime e passando alla controffensiva.

Dal canto loro le forze italiane persero il controllo dell'area mediterranea.

 

In altre parole, dopo la battaglia di Stalingrado in Russia, quella di El Alamein in Africa e quella delle Midway nel Pacifico, le forze tedesche e dei loro alleati italiani e giapponesi persero l'iniziativa e non la ripresero più, avviandosi verso la sconfitta.

 

Hitler aveva aperto troppi fronti e questa mossa si era rivelata sbagliatissima.

 

Inoltre la Germania non disponeva di una grande flotta navale, e ciò le impedì alla lunga di contrastare la marina inglese nell'Atlantico.

I sottomarini, da soli, non bastavano.

 

Quindi, a ben vedere, non furono le forze armate tedesche a essere sconfitte.

Esse si videro caricare di un peso che non potevano proprio sostenere.

Anzi, va dato atto che fino all'ultimo, nonostante gli incessanti bombardamenti aerei alleati, le forze tedesche lottarono strenuamente rallentando l'avanzata sovietica ad oriente, ostacolando quella angloamericana ad occidente, e contenendo finchè fu possibile le forze che risalivano l'Italia.

 

Di più non si poteva pretendere.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 4 anni dopo...

Non volendo aprire una nuova discussione quando giàà ci sono più di 20 pagine di titoli, volevo chiedere che caratteristiche avevano le "portaerei di scorta" visto che su Wikipedia o fonti 2open source" ci sono notizie molt discordanti, e quali velivoli ospitavano. Presumibilmente ci saranno stati dei ricognitori- magari bimotori- per "tastare" il mare nelle vicinanze, ma non so quali aerei USA o Brtannici potevano essere abbastanza funzionali contro dei sommergibili, e nello stesso tempo abbastanza compatti dastare su di una portaerei dal ponte di volo "corto".

Comunque, se foosse dipeso da me- molto ignorante- avrei basato la difesa su basi a terra fra Labrador Groenlandia Islanda e Faer Oer facendomi forza dei grossi quadrimotori come il Vulcan o il B-17 , che mi sembrano avere avuto abbastanza autonomia per "coprire" grosse porzioni di mare, e parimenti abbastanza capacità di carico per ospitare un numero adeguato di bombe di profondità e siluri, oltrechè tecnologia per i combattimenti notturni

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite iscandar
Non volendo aprire una nuova discussione quando giàà ci sono più di 20 pagine di titoli, volevo chiedere che caratteristiche avevano le "portaerei di scorta" visto che su Wikipedia o fonti 2open source" ci sono notizie molt discordanti, e quali velivoli ospitavano. Presumibilmente ci saranno stati dei ricognitori- magari bimotori- per "tastare" il mare nelle vicinanze, ma non so quali aerei USA o Brtannici potevano essere abbastanza funzionali contro dei sommergibili, e nello stesso tempo abbastanza compatti dastare su di una portaerei dal ponte di volo "corto".

Comunque, se foosse dipeso da me- molto ignorante- avrei basato la difesa su basi a terra fra Labrador Groenlandia Islanda e Faer Oer facendomi forza dei grossi quadrimotori come il Vulcan o il B-17 , che mi sembrano avere avuto abbastanza autonomia per "coprire" grosse porzioni di mare, e parimenti abbastanza capacità di carico per ospitare un numero adeguato di bombe di profondità e siluri, oltrechè tecnologia per i combattimenti notturni

 

Le "escort -carrier" per la lotta ai sommergibili, non avevavo bimotori a bordo per colpire gli U-Boot che ricaricavano le batterie ed i polmoni nel centro dell'Atlantico, gli aerei erano per gli USA Wildcat ed Avenger, per GB Seafire e Swordfish, per quanto riguarda la tua "proposta" ci sei andato vicino, ma hai sbagliato gli aerei, il Vulcan è un bombardiere Strategico del '52, con armamento nucleare, il B-17 non fu mai utilizzato per tale compito a parte qualche pattugliamento prima dell'entrata in guerra degli USA, quando era l'unico apparecchio che avesse un autonomia rilevante, poi vennero impiegati da parte USA prima i B-24 con il nome "PB4Y-1 anti-submarine aircraft", poi la marina fece fare una variante dei B-24, i Privateer, creati per lo scopo, gli inglesi misero in campo i Short Sunderlan il "Porcospino volante" un idrovolante a scafo centrale pesantemente armato sia come mitragliatrice che come carico bombe.

Un aereo usato sia dagli Inglesi che dagli Statunitensi era il Catalina

 

 

 

Bogue class escort carrier (la più rappresentativa)

USS_Bogue_ACV-9.jpg

 

General characteristics

Type: Escort carrier

Displacement: 16,620 tons

Length: 496 ft (151 m)

flight deck: 480 ft (146 m)

Beam: 69 ft 6 in (21.2 m)

flight deck: 70 ft 0 in (21.3 m)

Draught: 26 ft (7.9 m)

Propulsion: 2 x boilers and 2 x geared turbines driving 1 shaft at 8500 shp

Speed: 18 knots (33 km/h)

Complement: 646, excluding Air Group

Armament: 2 × 4 in/ 50 caliber L/50 gun (1 twin mounting)

8 × 40 mm Bofors anti-aircraft gun (4 twin mountings)

10-35 × 20 mm Oerlikon cannon

 

Aircraft carried: 19 to 24

(typical complement: 12 fighters (Grumman F4F Wildcats) & 9 torpedo planes (Grumman TBF Avengers))

Supermarine Seafires and Fairey Swordfish in RN service.

 

 

Consolidated PB4Y-1

pby.jpg

 

le caratteristiche sono quelle del B-24

 

Consolidated PB4Y-2 Privateer

cons_privateer_1.jpgcons_privateer.jpg

 

Specification

MODEL PB4Y-2

CREW 11

ENGINE 4 x 1,350hp Pratt & Whitney R-1830-94

WEIGHTS

Take-off weight 29510 kg 65059 lb

Empty weight 17018 kg 37518 lb

DIMENSIONS

Wingspan 33.53 m 110 ft 0 in

Length 22.73 m 74 ft 7 in

Height 9.17 m 30 ft 1 in

Wing area 97.36 m2 1047.97 sq ft

PERFORMANCE

Max. speed 382 km/h 237 mph

Cruise speed 225 km/h 140 mph

Ceiling 6309 m 20700 ft

Range 4508 km 2801 miles

ARMAMENT 12 x 12.7mm machine-guns

 

 

Sunderland

short_sunderland_1.jpg

 

Specification

MODEL Sunderland Mk V

ENGINE 4 x ratt-Whitney R-1830-90B Twin Wasp, 895kW

WEIGHTS

Take-off weight 29480 kg 64993 lb

Empty weight 16740 kg 36906 lb

DIMENSIONS

Wingspan 34.38 m 112 ft 10 in

Length 26 m 85 ft 4 in

Height 10.52 m 34 ft 6 in

Wing area 156.72 m2 1686.92 sq ft

PERFORMANCE

Max. speed 343 km/h 213 mph

Ceiling 5455 m 17900 ft

Range 4300 km 2672 miles

ARMAMENT 2 x 12.7mm machine-guns, 10 x 7.7mm machine-guns, 2250kg of bombs

 

Consolidated PBY Catalina

cons_catalina.jpg

 

Specification

CREW 6-9

ENGINE 2 x P+W "Twin Wasp", 880kW

WEIGHTS

Take-off weight 14700-16066 kg 32408 - 35420 lb

Empty weight 9485 kg 20911 lb

DIMENSIONS

Wingspan 30.5 m 100 ft 1 in

Length 19.5 m 63 ft 12 in

Height 18.3 m 60 ft 0 in

Wing area 130.0 m2 1399.31 sq ft

PERFORMANCE

Max. speed 275 km/h 171 mph

Cruise speed 250 km/h 155 mph

Ceiling 4500 m 14750 ft

Range w/max.fuel 4100 km 2548 miles

ARMAMENT 5 machine-guns, 1800kg of bombs

 

 

info e foto dal sito Aviastar a parte per il Consolidated PB4Y-1 per la Bogue wiki inglese

Modificato da iscandar
Link al commento
Condividi su altri siti

Abbiate pazienza per lo strafalcione del "vulcan", e grazie per le risposte!

Non so, però, se i metodi alleati avrebbero sortito effetti contro il "teorico" Type-XXI di cui se non sbaglio furono varati solo pochissimi esemplari tra l'altro nella primavera del 1945 in mezzo a molte difficoltà. Sembra di capire che fosse un sottomarino molto in anticipo sui tempi, dotato di snorkel efficienti, assai silenzioso quando non usava i diesel (cosa che poteva fare di notte) e a quanto pare pressochè invisibile per i sonar attivi dell'epoca

Penso che contro questa minaccia si sarebe douto schierare un "muro" di boe acustiche od ancor meglio un sistema fisso sottomarino come il successivo SOSUS dalla Manica alla Groenlandia sperando di captare il rumoredei motori diesel, anche perchè sembrerebbe che fosse dotato di un avveniristico sistema di localizzazione-sonar in grado di fornire da solo i parametri per il lancio dei siluri anche da una notevole distanza dal bersaglio

Modificato da Simone
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 anni dopo...

 

A questo punto i sommergibili, riforniti da varie unità di appoggio che navigavano in Atlantico anche sotto false bandiere, cammuffate da innocenti mercantili neutrali, si avvicinavano al convoglio rapidamente, in emersione, e poi effettuavano la rotta finale in immersione, a quota snorkel.

No, fino al tardo 1942 non erano in funzione snorkel, l'avvicinamento avveniva in normale emersione di notte.

 

Al momento dell'attacco, rigorosamente di notte, i sottomarini circondavano il convoglio e lo attaccavano con lanci di siluri, e se necessario ingaggiavano battaglia anche con i pochi cacciatorpediniere presenti, forti della propria superiorità numerica.

Sostanzialmente si comportavano come motosiluranti che avevano un velocità 2-3 volte quella dei mercantili (17 nodi contro 6)

Poi la superioritò dei sommergibili tedeschi iniziò a diminuire.

Le vittorie sul Pacifico e l'annullamento delle flotte italiana e tedesca consentirono ad americani e ad inglesi di concentrare un numero maggiore di cacciatorpedinieri a difesa dei convogli, ed inoltre iniziarono ad essere impiegate le portaerei leggere di scorta, i cui velivoli diventarono la minaccia principale non solo dei sommergibili, ma anche degli aerei da pattugliamento che i tedeschi utilizzavano per avvistare i convogli.

Inoltre l'introduzione del radar, che era in grado di avvistare il tubo dello snorkel e quello del periscopio, rese la vita molto più difficile ai sommergibili tedeschi, che iniziarono ad affondare sempre più spesso.

Nel marzo 1943 ci fu la più grande battaglia tra uboot e mercantili. poi improvvisamente gli uboot persero la battaglia dell'atlantico. Furono vari e concomitanti i fattori, ma il più importante fu la chiusura del gap aereo, ossia di quella parte dell'atlantico non coperta dalla ricognizione aerea dagli alleati

Link al commento
Condividi su altri siti

ribadendo l'inutilià di rispondere ad un messaggio del 2005 e che... se bisogna puntalizzare, almeno che si puntalizzi per bene.

 

No, fino al tardo 1942 non erano in funzione snorkel,

no.

dal punto di vista operativo lo Snorkel diventerà operativo, praticamente, nel 1944. ovviamente, gli studi sono anche di molto precedenti.

 

Sostanzialmente si comportavano come motosiluranti che avevano un velocità 2-3 volte quella dei mercantili (17 nodi contro 6)

mi sembre un paragone oltremodo fuoriluogo. l'unica cosa simile tra i due mezzi è la presenza di siluri. le tattiche e le velocità in gioco sono diversissime.

Modificato da vorthex
Link al commento
Condividi su altri siti

sull'impiego come motosiluranti di superficie ho ripreso quanto detto da Doenitz nel manuale di tattiche preguerra dove il Grande Ammiraglio si opponeva all'uso degli UBoot come boe offensive. Uso invece previsto dalla più grande flotta sottomarina del mondo all'inizio della guerra: quella italiana

Link al commento
Condividi su altri siti

curiosità......

vedendo History channel...parlarono della bomba atomica americana e del quasi raggiungimento da parte Tedesca di realizzarne una......

 

 

discovery channel parlò di due U-Boot che dovevano dirigersi veso il Giappone intorno al 44, caricarono una cassa di legno con scritto U-235 e una senza scritta, l'equipaggio del sottomarino U-234 risero nel vedere quella cassa perchè pensavano che fosse destinata a quell'U-boot che probabilmente era fermo per un guasto (*questo fu detto da uno dei membri dell'equipaggio durante l'intervista), vennero caricate su un'altro u boot altre due casse dal contenuto segreto.

 

 

poi questi sottomarini furono intercettati e con una trattativa sul dafarsi (gli americani avevano paura che gli equipaggi affondassero i sottomarini) garanzia di totale di trattamento speciale per gli uomini e salvaguardia per i comandanti......non furono messi in un campo di prigionia normale, ma era una specie di residence (*detto sempre durante l'intervista) poi a seguito re impatriati .

 

bla bla bla ...,,,,poche parole fate prima a leggere voi e vedere il filmato...ma ho trovato cose interessanti .. :lol:

 

http://cronologia.leonardo.it/storia/tabello/tabe1580.htm

 

http://www.channel4.com/history/microsites/H/history/i-m/lastdays1.html

 

http://www.youtube.com/watch?v=kNb1bpW36XE

Modificato da eugy78
Link al commento
Condividi su altri siti

Solo 1 UBoot della classe IX; aveva a bordo un sacco di cose; una vera caverna di Alì Babà. I piani di costruzione del Me163, per esempio. A bordo c'erano anche due o tre diplomatici giapponesi che si suicidarono durante il viaggio alla notizia della resa del giappone. Anche un po' di Uranio che, però, era usato come catalizzatore per la produzione di Aurol.

Relativamente all'uranio consiglio atutti di leggere Il club dell'uranio di Hitler dove sono riportate le conversazioni registrate di nascosto degli scienziati atomici tedeschi tenuti prigionieri in una villa in inghilterra.

La notuzia della bomba di Hiroshima fu per loro un vero Shock: erano convinti di essere nolto, ma molto più avanti degli americani. I calcoli che avevano fatto prevedevano che la massa critica per la fissione fosse di qualche tonnellata (in realtà era meno di 5 kg). Più ancora che la bomba in sè a sconvolgerli fu la notizia che la bomba era stata trasportata da un aereo, cosa che dai loro calcoli risultava impossibile. In quel momento si resero conto che non solo erano in ritardo, ma che avevano sbagliato tutto.

Stalin invece era costantemente informata da una spia inglese dello stato di avanzamento del progetto Manhattam e guardava con cupidigia le 30 tonnellate di uranio non arricchito che i tedeschi avevano estratto dalle miniere cecoslovacche e che erano depositati in un magazzino a sud est di Berlino.

Modificato da vorthex
Link al commento
Condividi su altri siti

Sono sorrpreso di questa opinione espressa da Doenitz,che se non ricordo male aveva trascorso l'intera Prima Guerra Mondiale come ufficiale su varii sommergibili,perchè come e più dei suoi commilitoni avrà certamente visto quanto l'arma sottomarina sia stata importante lungo tutti gli anni di guerra nonostante il blocco-magari non totalmente efficace (anche se rimase sempre un ostacolo non da poco) della Manica e l'impossibilità di fare uso dei porti scandinavi.

Come anche gli stessi Inglesi hanno dovuto ammettere-sia pure senza molto entusiasmo- ci fu un momento fra il 1916 ed il 1917 in cui temettero davvero di non poter continuare a combattere a causa della carenze di materiali indispensabili. Può darsi che Doenitz si sia opposto all'uso dei sommergibili come "boe statiche" che pattugliassero ristrette zone correndo di conseguenza rischi elevati di essere avvistati ed attaccati per suggerire,invece,tattiche più mobili.

Modificato da Simone
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 mesi dopo...
  • 1 anno dopo...

A distanza ditempo vorrei riaprire questa discussione perchè miè capitato sotto mano un bel libro dell'ufficiale britanico Llewell-Jones sulle tattiche anti-sommerigibili della Royal Navyfra il 1917 edil Secondo Dopoguerra; ad un certo punto apparve evidente chele sole unità di superficie,pr quanto numerose fossero, non erano sufficienti per contrastare adeguatamente i sommergibili tedeschi-tutti ottimamente comandati,per altro-,per cui si rendevano necessarie portaerei dedicate. Con molto pragmatismo in Inghilterra si costruirono-però conpoca tempestività- navi ibride,ovvero grossi mercantili o petroliere "tuttoponte",senza sovrastrutture sul quale potevano trovare posto 3 o 4 biplani Swordfish siluranti e contemporaneamente trasportare una buona quantità di carico. Per quanto possa essere vista come una soluzione disperata,ne furono realizzate 19e,sorprendentemente, funzionarono discretamente

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...